(Adnkronos) - Sono stati acquisiti questa mattina negli uffici della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura (Mic) i documenti relativi ai fondi pari a 863mila euro in forma di tax credit per la realizzazione di un film ottenuti da Francis Kaufman, accusato dell'omicidio di Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda, trovate morte a Villa Pamphili il 7 giugno scorso. Tutta la documentazione è stata sequestrata dalla polizia giudiziaria.
A quanto apprende l'Adnkronos, su richiesta del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e del sostituto procuratore Antonio Verdi, il ministero della Cultura ha consegnato alla procura della Repubblica di Roma, per il tramite degli ufficiali della polizia giudiziaria della Direzione centrale anticrimine, la documentazione in possesso della Direzione generale cinema relativa al finanziamento in favore di Rexal Ford, alias Charles Francis Kaufmann, per un progetto cinematografico dal titolo 'Stelle della Notte' presentato dalla società Tintangel Films Llc per il tramite della società di coproduzione Coevolutions srl.
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli, a quanto risulta all'Adnkronos, ha personalmente accompagnato il personale della polizia giudiziaria nella sede della Direzione generale cinema in piazza Santa Croce in Gerusalemme, accertandosi della trasmissione dei documenti richiesti.
(Adnkronos) - Circa 360 mila nuclei familiari che percepiscono l’Assegno di inclusione (Adi) stanno ricevendo in queste ore un sms firmato Inps: "Hai percepito le 18 mensilità di Adi. Per riprendere a ricevere la prestazione potrai presentare una nuova domanda dal prossimo mese". Lo spiega Rocco Lauria, direttore centrale Inclusione dell’Istituto intervenendo alla trasmissione Uno Mattina: "La legge prevede che la prestazione duri 18 mesi; dopo un mese di sospensione si può ripresentare la richiesta". Le nuove domande potranno essere inoltrate da martedì 1 luglio tramite il portale www.inps.it (accesso con Spid, Cie o Cns) oppure rivolgendosi a patronati e CAF. I pagamenti ripartiranno da agosto.
"La misura è finanziata anche per tutte le domande di rinnovo, non c’è alcun problema di coperture", assicura Rocco Lauria parlando del rinnovo dell’Assegno di inclusione. La prestazione, partita a gennaio 2024, si ferma dopo 18 mesi e riprende - su domanda - con un nuovo ciclo di 12 mesi; seguiranno ulteriori stop tecnici di un mese ad ogni scadenza annuale. "Vogliamo evitare ritardi: per questo stiamo inviando sms, potenziando la comunicazione sui social, sul sito Inps e tramite i media", aggiunge il manager.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sta predisponendo, in via eccezionale, un contributo straordinario relativo all’Assegno di inclusione per l’anno 2025, allo scopo di rafforzare gli interventi di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Lo stanziamento, tuttora in fase di definizione tecnica, si affiancherà ai cicli ordinari dell’Adi, garantendo un sostegno addizionale ai nuclei familiari più fragili. L’Inps assicura 'piena collaborazione e supporto operativo' al Ministro per l’attuazione della misura.
Leggi tutto: Assegno inclusione, sms Inps a 360mila famiglie: domande dal 1° luglio
(Adnkronos) - Nulla è lasciato al caso per il menù della cena nuziale di questa sera a Venezia, dopo il 'sì' davanti a 250 invitati, nella blindatissima isola di San Giorgio. Gli sposi Jeff Bezos e Lauren Sanchez hanno scelto lo chef napoletano Fabrizio Mellino per il banchetto e il maestro pasticcere Sal De Riso per il buffet di dolci.
Dopo la cena, secondo quanto apprende l’Adnkronos, gli invitati gusteranno la celebre delizia al limone, la torta ricotta e pere, la torta Panarea con il pistacchio di Bronte e la pasticceria mignon realizzata con i prodotti tipici campani a partire dalle melannurche, fichi bianchi e albicocche.
A quanto apprende l’Adnkronos da fonti vicine all’organizzazione, De Riso non sapeva che quel grosso ordine di dolci che ha preparato in queste ore era destinato alle nozze dell’anno. "Un grazie speciale allo chef Fabrizio Mellino per aver scelto le mie creazioni in un giorno così significativo", ha scritto Sal De Riso su Instagram.
(Adnkronos) - Il cancro al fegato adatta il suo metabolismo per sfuggire alle cure. Uno studio guidato dall'università Statale e dall'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, sostenuto da Fondazione Airc e pubblicato sulla rivista 'Signal Transduction and Targeted Therapy' del gruppo Nature, svela "il profondo cambiamento del metabolismo cellulare che induce la resistenza delle cellule cancerose ai trattamenti farmacologici contro il tumore al fegato". Il carcinoma epatico, in altre parole, fa "scacco alla terapia" cambiando pelle a livello metabolico.
Gli autori hanno studiato su colture cellulari il comportamento delle cellule tumorali trattate con sorafenib, un farmaco usato nelle forme avanzate di carcinoma epatocellulare, una delle più comuni forme di cancro al fegato. Il farmaco, sebbene inizialmente efficace - spiegano i ricercatori - dopo alcuni mesi perde spesso la sua capacità di agire nel 50% circa dei pazienti poiché il tumore sviluppa resistenza. Gli scienziati hanno scoperto che le cellule tumorali 'imparano' a deviare le vie del metabolismo degli zuccheri per produrre glicerolo, una molecola che funge da 'impalcatura' per costruire nuove membrane cellulari. Contemporaneamente, le cellule cancerose assorbono dall'ambiente esterno acidi grassi che si legano al glicerolo e completano così una nuova struttura della loro membrana. Questo rimodellamento rafforza le cellule tumorali, rendendole più resistenti allo stress causato dai trattamenti.
"Come alcuni animali cambiano pelle per adattarsi all'ambiente, anche le cellule tumorali si trasformano, modificando la propria struttura in modo da sfuggire all'effetto dei farmaci - descrive Nico Mitro, già vincitore del Career Development Award della Fondazione Armenise-Harvard e docente di Biochimica in UniMi - Dopo una prima fase di trattamento farmacologico, le cellule cancerose sopravvissute sono in grado di riorganizzare i lipidi nella loro membrana esterna e diventare così resistenti ai trattamenti". Uno degli aspetti più promettenti dello studio - riferiscono da Ieo e università Statale di Milano - è l'identificazione di 2 possibili biomarcatori nel sangue dei pazienti trattati con sorafenib. L'accumulo di D-lattato sembra indicare che il trattamento sta funzionando, mentre un aumento di glicerolo potrebbe segnalare l'inizio della resistenza del tumore. Questi indicatori potrebbero diventare strumenti utili per monitorare in modo più preciso l'efficacia delle terapie e intervenire tempestivamente con possibili strategie alternative.
"Queste scoperte - conclude Mitro - aprono nuove prospettive nella lotta contro il carcinoma epatocellulare e, più in generale, nella comprensione dei meccanismi con cui i tumori diventano resistenti ai farmaci. In futuro, una conoscenza più approfondita del metabolismo delle cellule tumorali potrà portare allo sviluppo di terapie sempre più mirate e precise, capaci di migliorare l’efficacia dei trattamenti e la qualità della vita dei pazienti".
La ricerca è stata coordinata da Mitro e ha coinvolto scienziati del Dipartimento di Scienze farmacologiche e biomolecolari dell'università degli Studi di Milano e del Dipartimento di Oncologia sperimentale dell'Istituto europeo di oncologia. Hanno collaborato anche altri centri italiani tra cui l'Irccs Istituto romagnolo per lo studio dei tumori (Irst) 'Dino Amadori' di Meldola (Forlì-Cesena) e l'Irccs ospedale San Raffaele di Milano.
Leggi tutto: Tumori: il cancro al fegato cambia metabolismo per resistere alle cure
(Adnkronos) - Giovane, talentuoso e già protagonista: Leonardo Colavita, 19 anni, è la promessa del motorsport italiano. Dopo essere diventato il più giovane pilota a esordire in EuroNascar a soli 16 anni, ha conquistato nel 2024 il campionato Gt Endurance su Ferrari. Oggi guida la Ferrari 296 GT3 nel campionato Italiano Aci Sport, dove con il team Af Corse è in testa alla classifica Pro Am. La passione per i motori trasmessa dai suoi nonni è diventata il lavoro al quale ha deciso di dedicarsi appieno. Ora sogna di diventare un pilota ufficiale del Cavallino rampante.
E' il primo in classifica e la stagione sembra procedere alla grande. Sente la pressione oppure i risultati le danno ancora più carica?
"Mi danno ancora più carica e continuano a darci fiducia. Sappiamo di avere una macchina fantastica con Af Corse, che è uno dei team più vincenti della storia del Gt. Spesso è difficile far combaciare anche il lato umano con la macchina. Invece abbiamo trovato un gruppo di lavoro veramente fantastico e i risultati ci stanno solo dimostrando che stiamo lavorando bene".
Com’è il rapporto con i suoi compagni di squadra, Ibrahim Badawi e David Vidales?
"Uno dei migliori che abbia mai avuto in carriera. Riusciamo a lavorare bene insieme e non c'è una competitività che va oltre il lato costruttivo. Spesso ci sono compagni che vanno forte ma che non vogliono darti consigli né una mano mentre noi lavoriamo tutti nella stessa direzione".
La sua passione per la guida è nata con i kart: cosa l'ha spinta verso il motorsport?
"Spesso nel motorsport diventano piloti i figli di altri piloti o persone che lavorano nel motorsport. Io invece vengo da tutt'altro, la mia famiglia lavora nel mondo del food e io non avevo legami con questo mondo. Ho imparato con i miei due nonni a guidare la macchina. Il mio nonno materno aveva un’officina e io lavoravo alle macchine con lui. Mi mise in macchina per la prima volta a nove anni. Mio nonno paterno invece aveva una vecchia auto d'epoca e mi spiegava come portarla. Era il mio modo per legare con loro e dopo è diventata la mia più grande passione".
Oltre alla vita da pilota cosa fa Leonardo Colavita fuori dalla pista?
"Ho studiato fino a gennaio in un’università negli Stati Uniti, però mi sono reso conto che non riuscivo a fare tutto. Sono molto competitivo, voglio andare bene a scuola, voglio andare bene in pista, però la realtà è che c'è un motivo per cui tutti i piloti fanno solo quello. Quindi da gennaio vivo con i miei preparatori e mi alleno tutti i giorni. La mia vita è completamente cambiata da gennaio non esiste più un Leo fuori dal motorsport".
Quando ha esordito in EuroNascar aveva 16 anni ed era il più giovane di sempre. Roba da Guinness dei primati...
"Non ne ero consapevole. Spesso si sente parlare di ragazzi che fanno cose del genere. Mi dicevo che fosse un caso, però riguardando indietro e rivedendo le foto, anche se sono passati solo tre anni, dico ‘cavolo quanto ero piccolo e quanto avevo ancora da imparare’. Non immaginavo cosa mi aspettasse, venendo dai kart mi dicevo: ‘dai sono macchine un po' più grandi, le piste sono più grandi e i piloti sono più adulti’. Invece c'era tanto lavoro dietro e penso che se avessi saputo da subito quanto bisognava soffrire, imparare, forse non l'avrei fatto, ma quello è il vantaggio dell'inconsapevolezza".
Nel 2023 ha perso un titolo per colpa dell'esaurimento del carburante, cosa ha imparato dal quel momento?
"Sarà un po' scaramantico, ma di non celebrare mai fino al traguardo, perché mi ricordo che dentro la macchina pensavo: ‘dai sto arrivando, manca poco e avrò vinto un campionato’. Per me era fatta, anche nel box stavano celebrando. Il mio manager, Veneziani, nel momento di massima delusione mi ha preso e mi ha fatto capire che al di là del risultato il lavoro che abbiamo fatto è stato giusto e che se io avessi vinto il campionato sarei stato lo stesso pilota. Mi è stato vicino e mi ha fatto capire che nel grande percorso della mia carriera è una cosa che un giorno riguarderò ridendo. Non è ancora arrivato quel giorno, se ci ripenso fa male, però spero abbia ragione".
La sua pista preferita?
"Difficile scegliere tra Imola e Vallelunga. Imola per quanto riguarda la guida è un autodromo imbattibile, mi è dispiaciuto molto vederla andare via dal calendario della Formula 1. Però ho anche un legame con Vallelunga molto sentimentale perché è una pista di casa per me dove spesso viene tutta la mia famiglia a vedermi".
Dove si vede tra 5 anni?
"Vorrei essere nel campionato del mondo Endurance e correre gare come la 24 Ore di Le Mans e la 24 Ore di Spa. Sono pienamente concentrato sul mondo Gt".
Leggi tutto: Colavita, team Ferrari: "Mi alleno ogni giorno sognando la 24 Ore di Le Mans"
(Adnkronos) - L'italiana Neopharmed Gentili acquisisce il business europeo del farmaco Orladeyo* dall'americana BioCryst Pharmaceuticals, stabilendo "una presenza scalabile nelle malattie rare in Europa". Lo comunica l'azienda farmaceutica controllata dalla famiglia Del Bono e dai fondi internazionali di private equity Ardian e Renaissance Partners. Orladeyo è il primo inibitore orale della callicreina plasmatica, a somministrazione giornaliera, indicato per il trattamento dell'angioedema ereditario (Hae). Al momento della chiusura dell'operazione, prevista a ottobre 2025, Neopharmed corrisponderà a BioCryst "250 milioni di dollari come pagamento iniziale per gli asset e i diritti europei" su Orladeyo, "e fino a 14 milioni di dollari in futuri traguardi legati alle vendite in Europa centrale e orientale", si legge in una nota. La transazione sarà finanziata da "una combinazione di liquidità disponibile e contributi degli azionisti di Neopharmed".
"Neopharmed acquisisce un business nelle malattie rare destinato a crescere del +30% annuo nel 2025, generando circa 50 milioni di euro di vendite con un significativo potenziale di crescita a lungo termine e una piattaforma specializzata consolidata e scalabile per supportare l'espansione del portafoglio", sottolinea l'azienda. "Questa operazione - spiega - è in linea con la strategia di Neopharmed di replicare il successo in Italia a livello europeo, rafforzando al contempo il suo portafoglio con l'ingresso nel settore delle malattie rare, caratterizzato da alto valore e crescita rapida". L'acquisizione "pone Neopharmed in una posizione solida per generare valore oltre Orladeyo e favorire una crescita sostenibile fino al prossimo decennio, grazie all'espansione della pipeline nei farmaci specialistici e nelle terapie per le malattie rare". L'operazione "consentirà la continuità commerciale di Orladeyo disponibile per i pazienti in Europa grazie alle risorse, alle capacità e al know-how che BioCryst ha sviluppato nel campo dell'Hae".
"Questa operazione segna l'inizio di un nuovo percorso per Neopharmed Gentili, proiettando l'azienda sulla scena internazionale e nel campo delle malattie rare, sfruttando le solide radici italiane e accogliendo un team europeo di successo e con esperienza - dichiara Alessandro Del Bono, presidente e Ceo di Neopharmed Gentili - Questa acquisizione conferma e rafforza ulteriormente la nostra traiettoria di crescita a lungo termine, consolidando il nostro posizionamento come azienda farmaceutica specializzata leader in Europa. Desidero ringraziare il Ceo di BioCryst, Jon Stonehouse, e il suo team per lo spirito collaborativo che ha contraddistinto le nostre discussioni. Voglio anche congratularmi con il team di Neopharmed per questa operazione, che segna un passo fondamentale nel nostro percorso strategico a lungo termine, e ringraziarli per il loro duro lavoro e impegno in questo processo".
"Questa transazione è coerente con la nostra strategia di mettere Orladeyo a disposizione dei pazienti in Europa attraverso il team che abbiamo costruito, e ci mette in una posizione ancora più forte per creare valore al di là di Orladeyo e una crescita sostenibile nel prossimo decennio attraverso la nostra pipeline e potenziali opportunità esterne - afferma Jon Stonehouse, presidente e Ceo di BioCryst - Crediamo che Neopharmed Gentili sarà in grado di sfruttare Orladeyo e questo team eccezionale per lanciare una strategia efficiente e mirata in termini di capitale che potrebbe evolvere in un busieness di successo nel vampo delle malattie rare in Europa, che potrebbe diventare il partner di riferimento per le aziende statunitensi di malattie rare, compresa BioCryst quando renderemo disponibili ulteriori prodotti sul mercato".
(Adnkronos) - Pace fatta tra Caterina Balivo e Maria Giovanna Elmi. Oggi, venerdì 27 giugno, l'annunciatrice televisiva è tornata nel salotto de 'La volta buona' dopo il botta e risposta che si era consumato con la conduttrice nel corso della puntata andata in onda, martedì 17 giugno.
"Fatemi abbracciare Maria Giovanna Elmi perché l’ultima volta sono stata poco carina con lei", con queste parole Caterina Balivo ha aperto la puntata di oggi. Il suo commento fa riferimento al momento di tensione che si è registrato durante l'ultima partecipazione dell'annunciatrice a La volta buona. Balivo aveva chiesto insistentemente a Elmi di spiegare nel dettaglio i motivi dell'annullamento del suo primo matrimonio. Incalzata dalla conduttrice, Maria Giovanni aveva tagliato corto dicendo: "Ma sono cose personali, no?". Risposta che aveva fatto infuriare la padrona di casa.
"C’è stato un fraintendimento e quando si sbaglia bisogna chiedere scusa", ha detto oggi Caterina Balivo, facendo le sue scuse pubblicamente. L’annunciatrice tv ha accettato l'invito e di conseguenza le scuse: "Sono venuta direttamente da Vienna proprio per abbracciarti!". "Una mamma che insegna il rispetto e l'educazione non può sbagliare in tv, ti chiedo ancora scusa", ha concluso la conduttrice.
Leggi tutto: Caterina Balivo e Maria Giovanna Elmi, pace fatta a La volta buona dopo lo scontro
(Adnkronos) - A partire dal tardo pomeriggio di domani e durante la giornata di domenica 29 giugno piazza San Pietro e via della Conciliazione si trasformeranno in un meraviglioso scenario di arte effimera, colori e simboli. Lo fa sapere l'Unione nazionale Pro Loco d'Italia (Unpli) ricordando che il 2025 segna il 400esimo anniversario della prima Infiorata storica di Roma (1625–2025): questa tradizione è stata riscoperta nel 2010 e dal 2011, grazie alla pro loco di Roma Capitale, ogni anno viene riproposta.
"La tradizione delle infiorate ha una storia antica. Si attesta che la prima infiorata venne realizzata a Roma proprio il 29 giugno del 1625 - osserva l'Unione nazionale Pro Loco d'Italia (Unpli) - Un’occasione speciale, non solo per la spettacolarità delle opere floreali, ma anche per il suo significato profondo: celebrare la cultura, la fede e la coesione tra le comunità". Oltre 800 volontari saranno impegnati nella realizzazione di tappeti di arte effimera. Ricco il programma della due giorni che prevede momenti intensi a partire dalla sera di sabato 28 giugno quando gli infioratori inizieranno a realizzare i quadri floreali e proseguiranno per tutta la notte. Alcune opere collettive saranno dedicate ai simboli del Giubileo e al tema di quest’anno: pellegrini di speranza.
I tappeti floreali realizzati nelle varie tecniche e con diversi materiali (fiori, trucioli di legno, semi, sale, zucchero, sassolini ecc.) verranno realizzati su via della Conciliazione, in piazza San Pietro e Piazza Pia e un quadro verrà allestito sul sagrato della Basilica di San Pietro. A realizzare i quadri floreali saranno oltre 34 tra Pro Loco e gruppi di infioratori facenti parte della rete nazionale delle infiorate e delle composizioni di arti effimere provenienti da tutta la penisola a testimonianza di un’Italia che si muove insieme per raccontare la propria storia attraverso la bellezza. Per il Giubileo delle Pro Loco sono attesi a Roma oltre 4000 pellegrini soci dell’Unione nazionale pro loco d’Italia.
(Adnkronos) - Jannik Sinner. Il suo nome è capitale nel mondo dello sport, ma anche nella musica non scherza. Il tennista italiano, che si sta preparando a esordire a Wimbledon 2025, non rimbalza più soltanto tra le righe dei tabelloni, ma risuona forte anche nei beat, nei ritornelli e nei freestyle. Da Miss Keta a Marracash, passando per Fabri Fibra. Non un semplice riferimento sportivo, il nome di Sinner diventa simbolo di una mentalità che prevale e che vince.
Il primo ad averlo citato è stato Fred De Palma, che sul palco del Festival di Sanremo del 2024, in un freestyle durante la sua esibizione all’Ariston ha ricordato Sinner e il rifiuto del campione di partecipare come ospite alla kermesse. “In questi giorni ad Amadeus non ricordiamogli Sinner se no si innervosisce”, aveva detto, lanciando la stoccata al conduttore.
Da lì è stato un crescendo. L’italia canta Sinner. Marracash, nel brano ‘Adrenalina’ di Baby Gang feat. Blanco, dice: “Fra’, lo schiaccio come Jannik Sinner”. Tony Effe, in ‘Pezzi da 100’ di Kid Yugi con Sick Luke: “Italiano, tutto Gucci come Sinner”, in riferimento alla collaborazione tra il tennista azzurro e il marchio di lusso.
C’è chi gli dedica una barra e chi invece un intero brano. Così come ha fatto Fabri Fibra che recentemente ha pubblicato ‘Sinner’, contenuto tra le sei tracce inedite di ‘Mentre Los Angeles Brucia’. "Sto nel cerchio dei winner / Lascio il segno, Sinner", recita il testo che associa il tennista azzurro alla sfera dei vincitori, il vincitore per eccellenza.
Jannik Sinner rappresenta, per il rapper, l’Italia che vince nel mondo. “Vincere, vincere, vincere, vincere / Spingere, spingere come Sinner, Sinner”, ripete nel ritornello. Fibra paragona la mentalità dello sportivo al suo percorso di crescita nel mondo dell’industria musicale.
Omaggio al tennista altoatesino anche da Miss Keta. ‘Sinner’ si intitola il brano dove, con il suo stile provocatorio che la contraddistingue, rende il nome di Jannik un mantra ossessivo e fa cornice al resto del brano: “Roland Garros, arriva la tremenda/ Atterraggio a Wimbledon, porto le mie palline”. Poi, più diretta: “Sono abituata a giocare pesante/ Molto più pesante di voi/ Il mio gioco è la mia arte/ Voglio giocare pesante/ Jannik Sinner”.
In omaggio ai ‘Carota Boys’, così come vengono definiti i tifosi più accaniti, anche il cantautore pugliese Franzy Mele scrive un pezzo dal titolo inequivocabile: ‘Jannik Sinner’. Un vero inno alla sua carriera, dove celebra i sacrifici di un campione, il numero uno del mondo, che ha riscritto la storia del tennis italiano: “Sei un mito / Ci fai sognare / Tutti svegli per risvegliare quell’orgoglio nazionale”.
E poi c’è lei. ‘Polvere e Gloria’ di Andrea Bocelli dove lo stesso campione del tennis partecipa con passaggi quasi fossero pensieri ad alta voce. "All you have to do is to be yourself", "Improve every day", "Talent doesn't exist, it has to be earned". Parole che su TikTok sono diventate un vero e proprio trend, una motivazione per studenti in preda alla sessione estiva.
Insomma, non è solo tennis. È linguaggio pop. È cultura. È Sinner-mania e non accenna a fermarsi.
Leggi tutto: Sinner-mania nella musica: dal rap alla lirica, Jannik 'vince' anche in radio
(Adnkronos) - La Corte d'Appello di Larissa ha detto sì all'estradizione in Italia di Francis Kauffman, l'americano accusato dell'omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda, trovate morte a Villa Pamphili il 7 giugno scorso. La richiesta di estradizione, a quanto si apprende, era stata avanzata solo dall’Italia.
Intanto la procura di Roma ha delegato la polizia ad acquisire la documentazione relativa al film mai distribuito dell’uomo. L’acquisizione è avvenuta questa mattina presso la direzione generale cinema e audiovisivo del Mic di piazza Santa Croce in Gerusalemme. Gli inquirenti puntano a ricostruire tutti i movimenti economici dell’americano.
L’americano mercoledì davanti ai magistrati greci e italiani, in videocollegamento da piazzale Clodio insieme agli investigatori della Squadra Mobile, non ha risposto alle domande avvalendosi della facoltà di non rispondere limitandosi a professarsi innocente.
Attesi nei prossimi giorni i risultati degli esami istologici, disposti dalla Procura in seguito all’autopsia eseguita presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica, che serviranno a chiarire le cause del decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia, sia stata soffocata.
Leggi tutto: Omicidi Villa Pamphili, da Corte Appello Larissa ok a estradizione Kaufmann
(Adnkronos) - Esperienze legate ai prodotti identitari del territorio, percorsi dedicati per i bambini, sostenibilità e attenzione alle risorse naturali, tradizione che si lega all'innovazione in quello che è sempre più un modello di 'turismo dop'. E' la ventesima edizione di 'Fattorie aperte in Sila', presentato oggi a Rende e al via da domani sull'altopiano silano in Calabria, che in questa estate 2025 si propone come meta preferita dei viaggiatori che vogliono sperimentare nuove forme di turismo, 'lento', sostenibile e legato ai prodotti enogastronomici del territorio.
"Quest'anno celebriamo un traguardo importante -spiega ad Adnkronos/Labitalia, Mario Grillo, presidente di 'Fattorie aperte in Sila' in programma fino al prossimo 2 novembre- venti edizioni di un progetto nato con passione e spirito di sacrificio, che ha accompagnato migliaia di visitatori alla scoperta della vita contadina. La novità più grande di questa edizione è il potenziamento del percorso educativo rivolto ai bambini, con attività esperienziali guidate direttamente dagli agricoltori, e l'introduzione di laboratori sul pane, il miele e il formaggio. Inoltre, puntiamo molto sulla narrazione delle filiere locali e sul coinvolgimento attivo dei territori, con nuovi itinerari a tema e un forte legame con il turismo enogastronomico", sottolinea.
E negli anni i 'fan' della manifestazione che si snoda in oltre 30 aziende agricole, tra boschi, laghi e montagne, sull'altopiano con l'aria più pulita d'Europa, sono cresciuti, e anche tanto. "Un segnale forte dell’interesse crescente attorno al progetto è il successo della nostra piattaforma digitale: il sito web di 'Fattorie Aperte in Sila' ha raggiunto la soglia di 260.000 visitatori, confermando l’importanza della comunicazione e dell’accesso diretto alle esperienze rurali".
Esperienze rurali che sono 'fatte' di passione per la terra e la natura, in un territorio storicamente vocato all'agricoltura e all'allevamento. "Siamo anche fieri di essere partner di Its Academy Iridea, una scuola di formazione avanzata che accoglie e valorizza chi vuole trasformare il lavoro in una passione professionale. Una scuola attiva che punta sulla qualità della formazione e sull’efficienza delle aziende, offrendo alle nuove generazioni strumenti concreti per costruire il proprio futuro nel mondo agroalimentare, turistico e ambientale. Un ulteriore elemento distintivo è la dimensione europea della nostra rete: oggi le 'Fattorie Aperte' sono partner in quattro progetti di cooperazione internazionale dedicati all’innovazione tecnologica in agricoltura, in particolare alle soluzioni di agricoltura di precisione. Questo ci consente di portare valore, visione e futuro nei territori rurali, creando un ponte tra tradizione e ricerca avanzata".
E dopo venti anni di esperienza, secondo Grillo, è arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti. "Infine, il modello è ormai maturo per diventare 'Fattorie Aperte Calabria': una piattaforma regionale capace di dare visibilità a tutti i prodotti e produttori locali in modo efficiente, coordinato e riconosciuto. Il brand è una certezza, una garanzia di autenticità e qualità costruita nel tempo, pronta a valorizzare ogni angolo della nostra terra". E apprezzamento e sostegno per la manifestazione arriva dalle istituzioni con l'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo che sottolinea: "Fattorie aperte 20 anni fa era una manifestazione visionaria, oggi a distanza di 20 anni il territorio è maturo. La Sina è un hub straordinario per l'accoglienza e questa simbiosi tra il prodotto territorio e il prodotto del territorio, credo che sia quella giusta per una Calabria che vuole crescere. La Sila è agricoltura, è ambiente, può essere turismo sostenibile, lento, enogastronomico", conclude.
E la manifestazione ha anche il sostegno del Parco nazionale della Sila. "Fin da quando sono stato nominato -spiega Liborio Bloise, commissario straordinario del Parco- ho potuto verificare che c'è una pulsante attività imprenditoriale in tutto l'altopiano della Sila. 'Fattoria aperte' è una di queste realtà, è cresciuta tantissimo, era necessario che la governance del Parco prendesse a una manifestazione di questo tipo, per riconoscere il ruolo e il supporto che questi imprenditori stanno dando, e possono dare, sempre di più al territorio silano. Il mio scopo è quello di supportare l'implementazione dell'attività imprenditoriale sull'altopiano, nel rispetto dell'ambiente, della flora, della fauna, della biodiversità di questi territori, facendoli conoscere all'esterno, come stanno facendo questi imprenditori. In una situazione di questo tipo il Parco trova linfa per crescere ed educare al rispetto dei territori", conclude.
Ma quale è la giornata tipo che offre al visitatore 'Fattorie Aperte in Sila'? "La giornata tipo -spiega Grillo- inizia con una visita alle fattorie aderenti, dove i visitatori possono assistere e partecipare alle attività agricole quotidiane: mungitura, cura degli animali, raccolta dell’orto. Seguono laboratori didattici per bambini e adulti, percorsi naturalistici, degustazioni guidate e momenti di convivialità con i produttori locali. Ogni giornata è un’immersione nella cultura rurale, dove si impara facendo, si condividono saperi autentici e si rafforza il legame tra città e campagna".
E la crescita della manifestazione in questi venti anni ha accompagnato e sostenuto quella del movimento turistico sull'altopiano calabrese. "L’accoglienza in Sila è cresciuta in qualità e consapevolezza. Quando abbiamo iniziato, l’idea stessa di aprire le fattorie al pubblico era pionieristica. Oggi siamo parte integrante di un movimento che valorizza l'agricoltura come esperienza culturale, educativa e turistica. Le fattorie si sono attrezzate per accogliere famiglie, scuole e gruppi, con servizi e proposte strutturate. Anche la nostra attività si è evoluta: da semplice evento stagionale siamo diventati una rete permanente, capace di progettare, formare e innovare nel rispetto della tradizione", sottolinea Grillo.
Attenzione quindi a quanti vogliono trovare uno sbocco professionale legato alla natura, ma anche all'innovazione. "Proprio in quest’ottica di crescita e formazione continua, la collaborazione con Its Academy Iridea rappresenta un passo fondamentale. Offriamo opportunità concrete a chi desidera entrare nel mondo del lavoro attraverso percorsi professionali che coniugano competenze, passione e innovazione. Parallelamente, siamo attivamente coinvolti in progetti europei di cooperazione sull’agricoltura di precisione: collaboriamo con centri di ricerca, imprese e istituzioni in quattro iniziative strategiche che portano sul campo le tecnologie più avanzate per migliorare produttività, sostenibilità e qualità della vita nelle aree interne", ribadisce Grillo.
E per Felicita Cinnante, presidente di Its Academy Iridea, il ventennale di 'Fattorie aperte in Sila' "è un risultato estremamente lodevole, positivo, con la rete di imprese che si è creata attorno a questo evento e che si è consolidata sempre di più coinvolgendo le aziende in una modalità di collaborazione che è stata sempre un po' carente nella nostra cultura calabrese. Invece in questo caso si è compreso che stare insieme, fare sistema insieme aiuta a sostenersi vicendevolmente e aiuta soprattutto il settore. L'Its Iridea ha la specifica area dell'agroalimentare, e quindi ha tutto l'interesse a recepire, rilevare i bisogni delle aziende, per potere con i suoi corsi e con la sua attività formare le figure necessarie per questa nuova agricoltura, che non è quella tradizionale, ma innovata grazie alle nuove tecnologie con l'utilizzo delle macchine sempre più sofisticate, quindi l'agricoltura 4.0, che è ben rappresentata dall'instancabile Mario Grillo, che è agricoltore, allevatore con una laurea in economia e un master negli Stati Uniti. Questa è agricoltura che Iridea vuole sostenere e implementare", conclude.
Ma l'essenza di 'Fattorie aperte in Sila' è prima di tutto legata ai prodotti identitari del territorio in cui si svolge. "'Fattorie Aperte' è già un modello di turismo Dop: promuoviamo esperienze legate ai prodotti identitari della Sila, come la patata Igp, i formaggi tipici, il miele di alta quota. L’incontro diretto con chi coltiva e trasforma, la trasparenza delle filiere, l’autenticità dei luoghi: tutto questo crea valore per il visitatore e sviluppo per il territorio. Siamo convinti che la Calabria abbia un potenziale straordinario su questa tendenza e vogliamo esserne protagonisti con una proposta concreta, radicata e replicabile", conclude Grillo.
Leggi tutto: Turismo: filiere dop e natura, al via ventesima edizione 'Fattorie aperte in Sila'
(Adnkronos) - C’è un’Italia che non ha fretta. Un’Italia che conosce ancora il valore del passo, che ascolta i ritmi della natura, che affida allalentezza la propria visione del mondo. 'Transumanza', docufilm prodotto dalla Luigi Diotaiuti Foundation e diretto da Giuseppe Ielpo, ha ricevuto il prestigioso Golden Leaf all’Italia Green Film Festival di Roma, uno dei massimi riconoscimenti internazionali dedicati al cinema ambientale e sociale. Racconto visivo essenziale e potentemente evocativo, 'Transumanza' riporta l’attenzione su una pratica ancestrale – il migrare stagionale dei pastori con le loro mandrie – trasformandola in un viaggio simbolico tra passato e futuro. Non è nostalgia, è consapevolezza. È il tentativo di restituire senso, dignità e profondità a gesti che la modernità tende a dimenticare.
Nel film, l’esperienza della transumanza è accompagnata dalla voce narrante dello stesso Luigi Diotaiuti, che guida lo spettatore con toni intimi e misurati, tra ricordi, emozioni e riflessioni sul significato profondo del camminare con la terra. Una voce che non spiega, ma racconta, non invade, ma accompagna. 'Transumanza' segna il debutto nella produzione cinematografica di Luigi Diotaiuti, chef italoamericano da sempre impegnato nella valorizzazione delle radici rurali e del legame profondo tracibo, terra e comunità. Con la sua Luigi Diotaiuti Foundation, l’autore ha dato vita a un’opera che non si limita a documentare, ma prende posizione. Un film che non si accontenta di mostrare: sente, comprende, restituisce.
Alla regia, Giuseppe Ielpo costruisce una narrazione intima e rituale, dove ogni gesto ha il peso del tempo e ogni volto racconta storie taciute. La produzione è stata realizzata da SincroProduzioni, per la Luigi Diotaiuti Foundation a conferma della volontà di unire linguaggi e sensibilità diverse in un progetto che fa del cinema un atto di cura. Questa coralità è parte integrante del film, nei gesti semplici, nell’ospitalità ricevuta lungo il cammino, nella condivisione autentica di un patrimonio che non appartiene al passato, ma al presente che vogliamo costruire.
La premiazione si è svolta al Teatro Argentina di Roma, durante la serata conclusiva della VI edizione dell’Italia Green Film Festival, condotta da Vittoriana Abate, Pierre Marchionne, Francesca Rasi e Massimiliano Fuksas. A consegnare il Golden Leaf è stato l’attore Enrico Lo Verso, tra i momenti più intensi della serata. La giuria, presieduta dallo scrittore e attivista Sergio Bambarén, ha visto la partecipazione di grandi nomi del cinema italiano come Giuseppe Tornatore, Michele Placido e Franco Nero, presidente onorario del festival. Queste le tematiche premiate: crisi climatica, culture rigenerative, diritti ambientali, economie sostenibili, equilibrio tra uomo e natura.
'Transumanza non è folclore: è identità. "È il modo in cui una comunità dialoga con il paesaggio, con la propria memoria, con il futuro - ha dichiarato Luigi Diotaiuti ricevendo il premio, accolto da una standing ovation - Se anche solo una persona, vedendo questo film, sentirà il desiderio di conoscere, proteggere e tramandare questo sapere, allora il nostro viaggio avrà avuto un senso". Nel panorama audiovisivo contemporaneo, spesso dominato dalla velocità e dalla spettacolarizzazione, 'Transumanza' sceglie l’opposto. Il silenzio, l’ascolto, l’essenzialità. È un film che non impone, ma suggerisce. Che non consuma, ma restituisce. Che non corre, ma accompagna.
Con 'Transumanza', la Luigi Diotaiuti Foundation firma un’opera che unisce rigore documentaristico e delicatezza poetica. Un atto d’amore per la terra e per chi la attraversa. Un invito a riconoscere, in un cammino che pare remoto, la possibilità concreta di un futuro diverso. Un futuro radicato. Umano. Vivo.
Leggi tutto: Cinema, 'Transumanza' di Diotaiuti vince il Golden Leaf all'Italia Green Film Festival
(Adnkronos) - Si è chiusa ieri sera, con una cerimonia densa di significato, la VI edizione dell’Italia Green Film Festival, che ha trasformato il Teatro Argentina di Roma in un’arena di bellezza consapevole, arte militante e riflessione collettiva. Una serata in cui il cinema ha alzato la voce contro l’indifferenza, riconfermando la propria capacità di smuovere coscienze e generare futuro. Oltre 500 pellicole da 62 Paesi hanno concorso quest’anno, segno di un’urgenza globale, raccontare attraverso le immagini le ferite del pianeta e le speranze di chi, ogni giorno, prova a curarle. A guidare la serata, le giornaliste Vittoriana Abate e Francesca Rasi, insieme al direttore artistico Pierre Marchionne, raffinato e risoluto nel ribadire l’identità profonda del Festival: "Non premiamo semplici film, ma visioni capaci di scuotere e ispirare".
A precedere la cerimonia, l’emozionante green carpet allestito di fronte all’Ara Sacra, calcato da protagonisti del mondo del cinema, dell’arte e della cultura. In apertura, l’intervento della Banda della Polizia Locale di Roma, che ha impreziosito l’atmosfera con un omaggio musicale istituzionale ma coinvolgente. In sala, tra gli altri, Franco Nero, presidente onorario del Festival, accanto a personalità come Giuseppe Tornatore, Michele Placido, Enrico Lo Verso e l’architetto Massimiliano Fuksas, oltre a volti noti dello spettacolo e della società civile, tra cui Carlotta Galmarini, Pietro Romano, Emy Bergamo, Eleonora Ivone, Fabiana Balestra, Claudia Conte, Maria Pia Ruspoli e Guglielmo Giovannelli Marconi e le modelle Emanuela Mai e Ana Maria Vasilache.
Protagonista anche la moda etica, con le creazioni sostenibili degli stilisti Rosso D’Aquino e Mariel Spiridigliozzi. Quest’ultima ha firmato una vera e propria dichiarazione stilistica. Una collezione essenziale e colta, in cui ogni tessuto naturale e ogni linea sartoriale raccontano una scelta, un gesto, un impegno. Le sue creazioni hanno incarnato perfettamente lo spirito del Festival: la bellezza al servizio di una visione etica e consapevole. Nel corso della serata in programma la consegna delle Golden Leaf 2025, assegnate alle dodici opere più rappresentative tra quelle in concorso.
Tra i film premiati e presenti alla serata, 'La Terra delle Donne' di Marisa Vallone, potente racconto sul legame tra identità femminile e terra. 'Food for Profit' di Giulia Innocenzi, inchiesta incisiva sull’impatto ambientale dell’industria alimentare, 'Scirocco' di Habib Ayeb, poesia visiva sui deserti tunisini e i mutamenti climatici, 'Bad Woods' di Jiri Hanzlicek, premiato per la categoria animazione, per il suo linguaggio potente e universale, 'Safarà' di Paolo Calcagni, viaggio lirico nell’equilibrio fragile tra uomo e natura, 'Transumanza' della Luigi Diotaiuti Foundation, omaggio alle radici contadine e alla cultura del rispetto.
Assenti ma premiati anche 'Lacci' di Kenta Crisà e Stefano Demarie, 'Raindrop' di Marco Dominik Graf, 'Voci dal Mare' di Simone Gavazzi e Guido Pontecorvo, 'Out of Sight by the Forest' di Nadina Dobrowolska – Otwarte Klatki, e 'Notte Fuori' di Carlotta Cerquetti. Applausi da parte del pubblico hanno accompagnato la consegna dei premi speciali a Giuseppe Tornatore, per la sua sensibilità nel raccontare il pianeta attraverso il cinema, a Michele Placido, per la sua coerenza artistica e il suo sguardo critico sulle contraddizioni sociali e ambientali italiane, a Enrico Lo Verso, al Comandante Mario De Sclavis e alla stessa Vittoriana Abate, per il suo costante impegno culturale.
La giuria internazionale, guidata dallo scrittore e ambientalista Sergio Bambarén, ha accompagnato anche i momenti istituzionali del Festival in Campidoglio e al Parlamento, promuovendo un confronto profondo tra arte, cultura e politiche per la sostenibilità. Con questa edizione, l’Italia Green Film Festival si conferma ben più di una rassegna cinematografica: è un manifesto culturale che restituisce centralità all’arte come azione, parola e responsabilità. "Siamo riusciti a costruire una comunità internazionale che non si limita a guardare, ma sceglie di agire. È questo il vero successo del Festival", ha dichiarato Pierre Marchionne a fine serata.
Leggi tutto: Ambiente, chiusura a Teatro Argentina di Roma per Italia Green Film Festival
(Adnkronos) - Nimbus e Stratus, un palcoscenico per due. Il quadro delle varianti Covid che saranno protagoniste di questa estate vede raddoppiare i protagonisti nel giro di 2 settimane. Dopo NB.1.8.1, battezzata Nimbus dagli esperti attivi sui social, si è subito fatta notare un'altra collega: XFG, designata proprio in questi giorni dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) variante di Sars-CoV-2 sotto monitoraggio (Vum), per via di una presenza a livello globale che "sta crescendo rapidamente". E nel frattempo sul fronte social gli esperti e i cacciatori di varianti che da tempo avevano messo XFG fra le osservate speciali le hanno attribuito un 'nickname': Stratus, per seguire "il tema meteorologico", spiegano i promotori del nome non ufficiale.
L'Oms ha già prodotto con il Technical Advisory Group sull'evoluzione del virus (Tag-Ve) la prima valutazione del rischio, al momento valutato "basso a livello globale". La premessa dell'Oms è che "si prevede che i vaccini Covid attualmente approvati rimangano efficaci contro questa variante" per proteggere dalla "malattia sintomatica e grave". In ogni caso, "diversi Paesi nella regione del Sudest asiatico hanno segnalato un aumento simultaneo di nuovi casi e ricoveri, nelle aree dove XFG è stata ampiamente rilevata". Ma secondo i dati disponibili fino ad oggi, precisa l'agenzia Onu per la salute, non risulta che questa variante porti a malattie più gravi o decessi rispetto ad altre in circolazione.
Nel documento Oms è possibile rintracciare anche un 'identikit familiare' di Stratus. Si tratta di un ricombinante (c'è chi le chiama varianti 'Frankenstein') dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2. Primo campione raccolto il 27 gennaio 2025. XFG è dal 25 giugno una delle 7 Vum monitorate dall'Oms. Confrontandola con JN.1 e con Nimbus, che attualmente è la variante dominante, "è possibile identificare profili di mutazioni distinti nella proteina Spike". Fra le mutazioni di Stratus ce ne sono alcune specifiche che, secondo quanto dimostrato dai ricercatori, "migliorano l'elusione degli anticorpi", si segnala nel documento Oms. Quindi sulla carta questa nuova variante potrebbe essere più in grado di eludere il sistema immunitario. Ma al momento non ha un profilo particolarmente problematico.
Sempre la valutazione del rischio riporta anche i dati sull'andamento di Stratus: al 22 giugno 2025, c'erano 1.648 sequenze XFG inviate a Gisaid da 38 Paesi, che rappresentano il 22,7% delle sequenze disponibili a livello globale nella settimana epidemiologica numero 22 del 2025 (quella che va dal 26 maggio all'1 giugno). Nimbus nella stessa settimana è al 24,9%, in calo. Per XFG si tratta invece di un aumento significativo rispetto alla quota di 4 settimane prima, che era appena il 7,4% (dal 5 all'11 maggio). L'ascesa di Stratus ha interessato tutte e tre le regioni Oms che condividono costantemente sequenze di Sars-CoV-2. Nella regione europea, per esempio, la sua presenza è cresciuta dal 10,6% al 16,7%. Quando al Sudest asiatico, dove già Nimbus aveva rapidamente guadagnato terreno a inizio primavera, Stratus è aumentata dal 17,3% al 68,7%. Un'exploit. Stringendo l'obiettivo sull'India, però, lì Stratus ha debuttato presto come la variante dominante di tutta la primavera e Nimbus è rimasta molto rara. E proprio i medici indiani, secondo quanto riportano i media locali, hanno evidenziato un sintomo che sembra caratterizzare maggiormente queste nuove varianti: la raucedine.
Secondo quanto riporta 'Times of India', è proprio questa una delle caratteristiche più sorprendenti dell'attuale ondata: la frequente segnalazione di voce roca tra i pazienti Covid. A differenza delle ondate del passato in cui la perdita di gusto e olfatto erano i segni distintivi dell'infezione, ora i pazienti lamentano tosse secca, irritazione e mal di gola, insieme appunto alla raucedine. Aspetto confermato anche, segnala la testata indiana, dai medici di vari ospedali sulla base di quanto osservato nei reparti di degenza del Paese.
Un'osservazione simile arriva dal Regno Unito, dove sta circolando in particolare Nimbus e si riporta che un sintomo chiave che potrebbe suggerire il contagio da Covid è un forte mal di gola, come la sensazione di una lama di rasoio, un dolore molto acuto quando si deglutisce, spesso localizzato nella parte posteriore della gola, riporta 'Manchester Evening News' citando un medico di base del 'The London General Practice', Naveed Asif. Altri sintomi comuni sono stanchezza, tosse lieve, febbre, dolori muscolari e congestione, ma viene precisata l'elevata variabilità delle manifestazioni di Covid.
Pur non rilevando segnalazioni di malattie più severe con le nuove varianti, l'Oms e il suo gruppo consultivo continuano a chiedere di monitorare il quadro Covid, e per quanto riguarda anche l'ultima new entry XFG insistono a "raccomandare agli Stati membri di dare priorità ad azioni specifiche per affrontare al meglio le incertezze relative a fuga di anticorpi e gravità". Si chiede semplicemente di tenere un buon livello di attenzione e condurre test di neutralizzazione utilizzando per esempio sieri umani, rappresentativi delle varie comunità, e di eseguire valutazioni comparative con le altre varianti in circolazione per rilevare cambiamenti eventuali negli indicatori di gravità. La valutazione del rischio verrà rivista regolarmente, quando saranno disponibili ulteriori evidenze e dati da altri Paesi, conclude l'Oms, ricordando che le Raccomandazioni permanenti per il Covid-19 emesse dal direttore generale dell'agenzia sono state prorogate di un ulteriore anno con lo stesso contenuto, fino al 30 aprile 2026.
Leggi tutto: Covid, Stratus nuova variante in ascesa: ecco i sintomi
(Adnkronos) - La MotoGp torna in pista con il Gran Premio d'Olanda. Oggi, venerdì 27 giugno, inizia il weekend del Gp di Assen, decima prova della stagione. Si riparte dal successo al Mugello di Marc Marquez, sempre più leader della classifica del Motomondiale con 270 punti davanti al fratello Alex (240) e al compagno di squadra Pecco Bagnaia (160). Ecco il programma del weekend, gli orari e dove vedere prove libere, qualifiche, sprint e gara ad Assen.
Ecco il programma del Gp di Assen, da oggi venerdì 27 giugno a domenica 29 giugno:
Venerdì 27 giugno
Ore 10.40: MotoGP - prove libere 1
Ore 14.55: MotoGP – Pre qualifiche
Sabato 28 giugno
Ore 10.05: MotoGP - prove libere 2
Ore 10.45: MotoGP - qualifiche
Ore 14.55: MotoGP - Sprint
Domenica 29 giugno
Ore 9.35: MotoGP - Warm Up
Ore 14: MotoGP - gara
Tutti gli appuntamenti del Gran Premio d'Olanda di MotoGp saranno trasmessi in diretta televisiva sui canali Sky Sport e in streaming su Sky Go e Now. Su TV8 saranno visibili in diretta le sessioni del sabato (prove, qualifiche e gara Sprint delle 15) e in differita (alle 16:05) la gara di domenica.
Leggi tutto: MotoGp, si corre ad Assen: programma e dove vedere Gp d'Olanda
(Adnkronos) - A due giorni dalla sentenza d'appello che ha confermato l'ergastolo per Alessandro Impagnatiello, ma escludendo l'aggravante per la premeditazione, Loredana Femiano, mamma di Giulia Tramontano, affida ai social un pensiero per sua figlia, uccisa dal compagno nel maggio 2023 con 37 coltellate, mentre era incinta del piccolo Thiago. "Spero che in quelle cuffie tu stia ascoltando la mia voce che ti chiede scusa perché non posso far niente ancora una volta. Non posso difenderti dall'ingiustizia subita, ma spero anche che tu ascolti la mia voce che ti dice 'ti amo Giulia' e 'di te mi manca tutto'", scrive condividendo una foto di Giulia Tramontano mentre è a lavoro e indossa appunto delle cuffie nere.
Subito dopo la sentenza dei giudici d'appello di Milano, anche Chiara Tramontano, sorella della vittima, aveva scritto sui social: "Vergogna. La chiamano Legge, ma si legge disgusto. L'ha avvelenata per sei mesi. Ha cercato su Internet 'quanto veleno serve per uccidere una donna' poi l'ha uccisa. Per lo Stato, supremo legislatore, non è premeditazione. Vergogna a una legge che chiude gli occhi davanti alla verità e uccide due volte".