(Adnkronos) - È sbocciato l'amore tra Chiara Ferragni e Giovanni Tronchetti Provera... per la seconda volta. L'influencer e l'imprenditore sono stati avvistati insieme da Chi in vacanza a Ibiza, con loro anche i rispettivi figli.
Dopo due mesi di distanza, Chiara e Giovanni avrebbero deciso di concedersi una seconda possibilità. Secondo il magazine di Alfonso Signorini, il manager italiano avrebbe raggiunto la Ferragni sull'Isola spagnola poco prima di ferragosto, dopo aver trascorso alcuni giorni con i propri figli: "Ecco perché è arrivato in un secondo momento rispetto a lei", si legge sul settimanale.
Le immagini diffuse raccontano di un'intesa mai svanita del tutto e "parlano di un legame che non si è mai interrotto", al punto che la coppia starebbe festeggiando il loro primo anniversario. Risale al 2024, infatti, quando il nome di Giovanni Tronchetti Provera cominciò a circolare per la prima volta accanto a quello dell'ex moglie di Fedez.
La relazione tra i due aveva subito una brusca frenata lo scorso 20 maggio quando il rampollo di casa Pirelli era stato paparazzato da Chi a Portofino tra le braccia di Nicole Moellhausen, sua ex moglie e mamma dei suoi tre figli. Uno scatto che aveva segnato, apparentemente, la fine del breve capitolo con Chiara Ferragni. Ma ora i due hanno fatto dietrofront e sembrano aver ritrovato la sintonia.
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(Adnkronos) - Un uomo è morto questa mattina all'alba, poco prima delle 5, dopo essersi schiantato con la moto contro alcuni paletti della segnaletica stradale a Marina di Massa. L'uomo, che non si era fermato poco prima a un controllo delle forze dell'ordine nella zona di Forte dei Marmi, è andato in arresto cardiaco dopo l'impatto vicino a una rotatoria e nonostante i tentativi di soccorso è deceduto. Ora la Polizia Stradale sta svolgendo gli accertamenti.
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(Adnkronos) - Potrebbe essere definita 'pelle in siringa': è un gel contenente cellule vive, stampabile in 3D, e gli sviluppatori sperano che possa diventare in futuro un nuovo modo per curare le ustioni e ferite gravi. Il potenziale della tecnologia è stato dimostrato in uno studio condotto sui topi dagli scienziati che lavorano al progetto, esperti del Center for Disaster Medicine and Traumatology e dell'Università di Linköping in Svezia. La pelle è la protezione del corpo dal mondo esterno. E aiutare l'organismo a ripristinare la barriera cutanea dopo una grave ustione può diventare una questione di vita o di morte, fanno notare gli esperti nel lavoro pubblicato su 'Advanced Healthcare Materials'.
Le ustioni estese vengono spesso trattate trapiantando un sottile strato della parte superiore della pelle, l'epidermide, che fondamentalmente è composta da un singolo tipo di cellula. Ma il trapianto di questa sola parte di pelle provoca gravi cicatrici. Sotto l'epidermide si trova uno strato di pelle più spesso e avanzato, il derma. Contiene vasi sanguigni, nervi, follicoli piliferi e altre strutture necessarie per la funzionalità e l'elasticità della pelle. Tuttavia, il trapianto anche del derma è raramente un'opzione, poiché la procedura lascerebbe nel punto del prelievo una ferita grande quanto la ferita stessa da guarire. Il trucco è creare una nuova pelle che non diventi tessuto cicatriziale, ma un derma funzionante.
"Il derma è così complesso che non possiamo coltivarlo in laboratorio - spiega Johan Junker, ricercatrice nel Centro dell'ateneo svedese e docente di chirurgia plastica, che ha guidato lo studio - Non sappiamo nemmeno quali siano tutti i suoi componenti. Ecco perché noi, e molti altri, pensiamo che sia invece possibile trapiantare i 'mattoni' e lasciare che il corpo produca il derma da solo". Il tipo di cellula più comune nel derma, la cellula del tessuto connettivo o fibroblasto, è facile da prelevare e coltivare in laboratorio. Ha anche il vantaggio di potersi sviluppare in tipi di cellule più specializzati a seconda delle esigenze. I ricercatori hanno dunque fornito un'impalcatura facendo crescere le cellule su minuscole perle porose di gelatina, una sostanza simile al collagene cutaneo. Ma un liquido contenente queste perle versato direttamente su una ferita non rimarrebbe lì dove lo si vuole applicare. La soluzione dei ricercatori al problema è stata mescolare le perle di gelatina con un gel costituito da un'altra sostanza specifica per il corpo, l'acido ialuronico. Quando le perle e il gel vengono mescolati, si uniscono utilizzando la cosiddetta 'chimica del clic'.
Il risultato è un gel che può essere definito appunto "pelle in siringa", dicono gli scienziati. "Il gel ha una caratteristica speciale - illustra Daniel Aili, professore di fisica molecolare all'Università di Linköping, che ha guidato lo studio insieme a Junker - diventa liquido quando sottoposto a una leggera pressione. Ad esempio, è possibile applicarlo su una ferita con una siringa e, una volta applicato, torna allo stato gelatinoso. Questo rende anche possibile stampare in 3D il gel con le cellule al suo interno". Nello studio attuale, i ricercatori hanno stampato in 3D dei piccoli dischi che sono stati inseriti sotto la pelle dei topi. Per utilizzare la tecnologia nell'uomo l'idea è di coltivare le cellule del paziente stesso a partire da una biopsia cutanea minima, e poi stamparle in 3D in un innesto e applicarle alla ferita.
"Vediamo che le cellule sopravvivono ed è chiaro che producono diverse sostanze necessarie per creare nuovo derma - riporta Junker - Inoltre, negli innesti si formano vasi sanguigni, il che è importante per la sopravvivenza del tessuto nell'organismo. Troviamo questo materiale molto promettente". I vasi sanguigni sono fondamentali per una varietà di applicazioni di materiali ingegnerizzati simili ai tessuti. Gli scienziati possono coltivare cellule in materiali tridimensionali che possono essere utilizzati per costruire organoidi, ovvero versioni in miniatura degli organi. Tuttavia, questi modelli di tessuto presentano un collo di bottiglia: sono privi di vasi sanguigni per trasportare ossigeno e nutrienti alle cellule.
I ricercatori dell'ateneo svedese potrebbero essere un passo più vicini alla soluzione del problema e in un altro articolo, pubblicato sempre su 'Advanced Healthcare Materials', descrivono un metodo per realizzare fili da materiali costituiti al 98% da acqua, noti come idrogel. "I fili di idrogel diventano piuttosto elastici, quindi possiamo annodarli. Abbiamo anche dimostrato che possono essere trasformati in mini-tubi, attraverso i quali possiamo pompare fluidi o far crescere cellule dei vasi sanguigni", afferma Aili. Gli esperti li chiamano mini-tubi, o canali perfusibili, e ritengono che possano aprire nuove possibilità per lo sviluppo di vasi sanguigni, ad esempio per gli organoidi.
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(Adnkronos) - Quando gioca Sinner? Cambia l'orario del match del tennista azzurro, in campo oggi, mercoledì 13 agosto, contro Adrian Mannarino negli ottavi di finale del Masters 1000 di Cincinnati. A causa della pioggia che ha colpito ieri l'Ohio, condizionando il programma del torneo, alcune partite non sono riuscite a disputarsi, slittando a oggi.
Questo cambio di programma condiziona inevitabilmente anche quello del numero uno del mondo, inserito inizialmente come secondo match sul campo Centrale, con orario di inizio che sarebbe stato verso le 20. Ora però, dopo il primo match di giornata tra il 'padrone di casa' Frances Tiafoe e Holger Rune, si giocherà anche il terzo set tra la statunitense Jessica Pegula e la polacca Magda Linette. Poi toccherà a Sinner che probabilmente inizierà a giocare per le 21 ora italiana.
Dei match di ieri si dovrà recuperare anche quello tra Alexander Zverev e Brandon Nakashima, interrotto con il tedesco avanti 6-4, 5-4 e che doveva servire per il match. Da iniziare invece Shelton-Bautista Agut e Tauson-Kudermetova.
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(Adnkronos) - Il capo di Stato Maggiore dell'Idf Eyal Zamir "ha approvato il quadro principale del piano operativo dell'Idf nella Striscia di Gaza". Ad annunciarlo sono state le forze di difesa israeliane in un comunicato citato dai media israeliani.
"Sono state illustrate le azioni dell'Idf intraprese fino ad oggi, compreso l'attacco nella zona di Zeitoun iniziato ieri", spiega la nota precisando inoltre che "è stato presentato e approvato il concetto centrale del piano per le prossime fasi nella Striscia di Gaza, in conformità con le direttive del vertice politico". Le decisioni - spiega ancora l'Idf - sono state prese nel corso di una discussione tenutasi con il Forum dello Stato Maggiore, nonché con i rappresentanti del servizio di sicurezza Shin Bet e altri alti ufficiali.
Intanto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato ieri che Israele consentirà ai palestinesi di lasciare la Striscia, mentre l'esercito si prepara ad ampliare l'offensiva nell'enclave.
"Non li stiamo spingendo fuori, ma stiamo permettendo loro di andarsene - ha chiarito in un'intervista a i24News -. Daremo loro l'opportunità di lasciare, prima di tutto, le zone di combattimento e, in generale, il territorio, se lo desiderano".
Netanyahu ha aggiunto che sarà consentito lo spostamento interno durante i combattimenti e, "certamente", anche l'uscita dalla Striscia. Le dichiarazioni del primo ministro arrivano dopo precedenti proposte, comprese quelle del presidente Usa Donald Trump, per il reinsediamento degli abitanti di Gaza all'estero, criticate dai palestinesi e dalla comunità internazionale.
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(Adnkronos) - Il sentiment generale espresso dai turisti in Italia continua a crescere. Secondo l’analisi elaborata dall’Ufficio Statistica del ministero del Turismo su dati Data Appeal, nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 4 agosto 2025, l’Italia registra un punteggio di 86,4, in aumento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato misura il livello di soddisfazione dei visitatori in sette categorie: cibo ed esperienza culinaria, fattori economici e gestione del tempo, inclusività e sostenibilità, ospitalità e qualità dell’alloggio, processo di prenotazione e accesso, qualità dell’esperienza e comfort, strutture e servizi. Grazie a questo risultato, l’Italia si posiziona al secondo posto in Europa per sentiment tra i principali competitor, superando Spagna (85,7) e Francia (85,1), e subito dopo la Grecia (88,6).
Particolarmente significativo è il dato sulla sicurezza, sottocategoria della qualità dell’esperienza, che vede l’Italia in testa con un punteggio di 48,9 (+0,5 rispetto al 2024), superando Francia (38,2), Spagna (36,2) e Grecia (33,2). I dati confermano la crescente attrattività dell’Italia e la soddisfazione dei turisti, consolidando la posizione del Belpaese come destinazione di eccellenza nel panorama europeo, in particolare per la percezione della sicurezza. Su quest'ultimo fronte, fa comunque notare il ministero, il punteggio è tendenzialmente più basso rispetto all’indice generale poiché le recensioni su questi temi emergono principalmente in caso di esperienze negative.
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(Adnkronos) - "Padre Fedele è tornato alla Casa del Padre". Così l'associazione di beneficenza 'Il Paradiso dei poveri', sul suo profilo Facebook annuncia la morte di Padre Fedele Bisceglia, 87 anni, storico frate ultrà del Cosenza, malato da tempo, era ricoverato nel reparto di Geriatria dell'Inrca, clinica alle porte della città Bruzia.
"Con profondo dolore, l’Associazione Il Paradiso dei Poveri - sui legge sul profilo sociale dell'associazione fondata dallo stesso Bisceglia - comunica che Padre Fedele Bisceglia si è spento. Padre Fedele ha dedicato tutta la sua vita agli ultimi, ai poveri, agli invisibili. Con amore instancabile ha fondato e portato avanti questa realtà, lasciandoci in dono il suo esempio di carità, giustizia e fede. Padre Fedele ci lascia un messaggio importante - continua il messaggio sociale - 'Si deve concedere perdono al fratello per riceverlo da Dio'. Ci stringiamo nella preghiera, certi che il suo spirito continuerà a vivere in ogni gesto di amore verso il prossimo. Ciao Padre Fedele, guida ancora i tuoi poveri dal Paradiso. Riposa in pace".
Padre Fedele Bisceglia è stata una storica figura del mondo della Chiesa e del volontariato cosentino e calabrese, coinvolto in una lunga vicenda giudiziaria che lo portò all'arresto e poi fu assolto dall'accusa di aver violentato una suora. Il procedimento giudiziario gli costò la sospensione dall'Ordine dei cappuccini e il divieto di celebrare Messa. Padre Fedele, dopo l'assoluzione definitiva, chiese più volte di essere reintegrato, ma le sue richieste non sono mai state accolte.
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(Adnkronos) - Sono 12 milioni gli italiani che scelgono il periodo di Ferragosto per le vacanze, soprattutto di età compresa tra i 35 e i 54 anni e provenienti principalmente dalle aree del Nord Ovest e Nord Est. Viaggiano in coppia nel 62% dei casi, con i figli per il 35% e 8 su 10 restano in Italia. Il mare è scelto dal 45%, seguito dalla montagna al 19% e dalle località di campagna al 9%. Luoghi immersi nella natura, città d’arte, piccoli borghi, i laghi e le crociere completano, con percentuali di scelta decrescenti, il panorama delle destinazioni. E' quanto stima Confcommercio. Puglia, Calabria, Trentino Alto Adige e Sicilia sono in testa alla classifica delle regioni più gettonate per le vacanze di Ferragosto. Spagna, Grecia e Francia, nell’ordine, per quel 18% che opta invece per le vacanze all’estero, prevalentemente in Europa.
Nonostante il periodo di vacanza che include Ferragosto sia, in realtà, piuttosto ampio, in media 13 giorni, la spesa media è intorno a 570 euro pro capite per via del consistente utilizzo di seconde case di proprietà, ovvero dell’ospitalità di amici e parenti: ben 28 casi su 100. Un intervistato su quattro dichiara invece di trascorrere il periodo in albergo. B&b, affitti a breve termine e agriturismi rappresentano, rispettivamente, il 14%, 12% e 11% delle scelte. Seguono, campeggi, villaggi vacanza, resort e affitti a lungo termine.
"Gli italiani tornano ad allungare le loro vacanze di Ferragosto: 13 giorni rispetto agli 11 dello scorso anno. Italia a tutto campo, dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dalla Puglia alla Sicilia. Ferragosto si conferma l’appuntamento clou per l’economia nazionale del turismo", commenta Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio incaricato per le Politiche Attrattività e Turismo.
Picnic e grigliate per 7,5 milioni di italiani a Ferragosto, con il caldo record che non ferma la tradizione delle gite fuori porta all’insegna del cibo e della convivialità, favorendo anzi la fuga dalle città assediate dall’afa. Lo rivela un’indagine Coldiretti/Ixè. Cestini e griglie sono quest’anno la soluzione più gettonata per chi trascorrerà fuori casa il pranzo di Ferragosto, precedendo ristoranti, agriturismi, bar e sagre. La scelta dei cibi seguirà in parte le tradizioni enogastronomiche delle diverse regioni, con l’aggiunta dell’immancabile frutta estiva, a partire da cocomeri e meloni, ideale per aiutare anche l’organismo a combattere le alte temperature.
Gettonatissime anche le grigliate, una passione radicata che durante i mesi estivi vede otto italiani su dieci partecipare almeno una volta al tradizionale barbecue, a casa propria, di amici e parenti o all’aperto. Grande protagonista la carne, scelta nel 63% dei casi, mentre un altro 23% vedrà l’uso di più tipologie di cibi. Ma c’è anche un 11% di grigliate tutte di pesce e un 3% di sole verdure. Il caldo record di questi giorni impone però di usare la massima cautela, adottando alcuni piccoli accorgimenti per evitare di facilitare il pericolo di incendi.
Complessivamente, quasi sei italiani su dieci, pari al 57%, trascorreranno il Ferragosto lontano da casa, che sia per una gita in giornata verso il mare, la campagna o la montagna, per far visita a parenti e amici oppure per continuare le proprie vacanze. Per altri, però, sarà una giornata come le altre: il 27% resterà impegnato al lavoro, in particolare nei servizi e nella ristorazione, mentre il 16% approfitterà della festività per restare a casa e rilassarsi. Intanto gli agriturismi registrano un vero e proprio boom. Un successo trainato soprattutto dal crescente interesse per il turismo esperienziale, che unisce buon cibo, natura e attività all’aria aperta, secondo quanto rileva Campagna Amica.
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(Adnkronos) - Un palco, un microfono e una polemica da disinnescare. O meglio, da ribaltare. Fedez, ospite d'onore alla Festa nazionale dello Stocco di Cittanova ha usato la sua esibizione per lanciare un messaggio tanto diretto quanto infuocato a chi, a suo dire, aveva denigrato l'evento, appuntamento nel paesino dell'Aspromonte che ogni anno celebra lo stoccafisso, preparato a tonnellate nelle vie e nelle piazze. "Prima di venire qui, i giornalisti hanno preso in giro il fatto che io venissi qua alla festa dello stocco, come se fosse un disvalore, una cosa brutta. Ecco, vi dico una cosa: andate orgogliosi di questa bellissima manifestazione e mantenete vivo lo spirito di appartenenza. Tutto il resto, mandalo a fare in c..o", ha detto il rapper che sul palco ha anche assaggiato per la prima volta lo 'stocco'.
Ma cosa c'era dietro il polverone mediatico dei giorni scorsi? Tutto nasce da indiscrezioni su un presunto cachet da 100mila euro per il rapper sostenuto da Stocco&Stocco, azienda specializzata nella trasformazione e commercializzazione dello stoccafisso, che da anni investe cifre importanti per garantire nomi di richiamo alla propria festa aziendale. Una cifra stellare che ha alimentato il dibattito, spingendo il promotore dell'evento, Roberto Pegna, a intervenire per fare chiarezza. "È bene precisare che il cachet dell'artista non è di 100mila euro, come riportato erroneamente, ma è molto più basso", ha dichiarato Pegna, che ha curato l'ingaggio di Federico Lucia, nome di battesimo dell'artista. "È un compenso assolutamente in linea, se non di gran lunga inferiore, a quelli di altri rapper meno famosi e più costosi".
Il promotore ha spiegato inoltre che la cifra complessiva dell'operazione non riguarda solo la performance dell'artista, ma l'intera macchina organizzativa: dal palcoscenico agli impianti scenografici, audio, luci, ledwall, sicurezza. Pegna ha anche smentito categoricamente le voci su presunte richieste da divo: "Preciso che non è stata fatta alcun particolare o strana richiesta, come ho invece letto, ma il minimo previsto per l'accoglienza, cioè trasferimenti da aeroporto ad hotel e un camper come camerino".
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(Adnkronos) - Forte di una petizione che ha raccolto oltre 16mila firme e incassato il sostegno anche di nomi di peso come il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi (che l'ha condivisa sui suoi canali social), gli esperti del Patto trasversale per la scienza (Pts) si rivolgono con una lettera direttamente al ministro della Salute Orazio Schillaci per chiedergli di "revocare le nomine di due membri controversi del Nitag", il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni, Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite, "nell'interesse del bene comune e in osservanza ai principi scientifici che devono guidare la composizione di un comitato di così alto prestigio e rilevanza internazionale".
Non accennano dunque a sopirsi le polemiche nel mondo scientifico per la scelta di includere nel pool di esperti, che avrà la missione di orientare le scelte sulle vaccinazioni con i suoi pareri, due esperti noti per aver assunto in diverse occasioni posizioni critiche verso le strategie vaccinali "e privi di adeguata competenza scientifica", a detta dei firmatari della petizione. Nei giorni scorsi c'era stata anche la rinuncia di uno dei componenti del Nitag, il direttore Prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria della Regione Veneto Francesca Russo, al suo posto nel gruppo consultivo. Ora la lettera degli scienziati ed esperti al ministro Schillaci, firmata dal presidente del Pts Guido Poli, in cui si spiega che la "diffusione dell'elenco dei componenti del Nitag contenuto nel decreto ministeriale firmato in data 5 agosto 2025 ha suscitato sgomento del mondo medico-scientifico" proprio "per l’inclusione di due membri da sempre critici relativamente alle strategie vaccinali governative e alle linee guida nazionali e internazionali relative, che non vantano una solida produzione scientifica in ambito vaccinale, né riconoscimento accademico in materia di immunizzazione".
Nella petizione si spiegavano nel dettaglio le ragioni alla base della contrarietà: "Queste nomine - il monito degli esperti - rappresentano un grave segnale di legittimazione di teorie antiscientifiche, che rischia di minare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni sanitarie; favorire l'esitazione vaccinale già in crescita in molte fasce della popolazione; compromettere la credibilità del Nitag screditando anche i suoi membri altamente qualificati; indebolire la cultura della prevenzione, fondamentale per la salute collettiva".
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(Adnkronos) - La stagione estiva comporta spesso modifiche significative dell'alimentazione, del ritmo veglia-sonno e dell'assunzione di acqua e altre bevande, fattori che possono influenzare il benessere del tratto gastrointestinale. L'aumento della temperatura esterna e il cambiamento delle abitudini (viaggi, pasti irregolari, consumo maggiore di cibi crudi o speziati) possono alterare la sensibilità e la regolarità gastrointestinale, oltre che la composizione della sua flora (oggi più correttamente chiamata microbiota), a volte anche in modo rapido, con la possibile insorgenza di disturbi come rallentamento della digestione, gonfiore o dolore addominale. Le temperature elevate, inoltre, facilitano la proliferazione batterica negli alimenti conservati male, aumentando il rischio di tossinfezioni alimentari. Durante il pranzo di Ferragosto, e non solo, si tende a consumare pasti più abbondanti e pesanti del solito, che possono sovraccaricare l'apparato digerente. Sì ai pranzi sulla spiaggia ma attenzione ai rischi alimentari avverte l'Aigo, Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti digestivi ospedalieri dai quali arrivano importanti consigli 'salva vacanze'.
"Esiste poi il tema, più balneare che scientifico, della cosiddetta 'congestione' - spiega Elena Zucchi specialista in Gastroenterologia presso il presidio ospedaliero Santa Maria della Misericordia di Udine e componente della Commissione di Neuro-Gastroenterologia di Aigo - uno squilibrio della circolazione sanguigna più evidente durante la digestione determinato da un improvviso sbalzo termico che provoca riduzione del flusso sanguigno all'apparato digerente; a seguito di ciò si determina un rallentamento o un blocco della digestione legato al calo della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa che può provocare nausea, vomito o dolore addominale. Quando associata a un'immersione improvvisa in mare o in acque fredde si può avere un rischio alto di perdita di coscienza (sincope)".
La congestione è un disturbo frequentemente riscontrato durante la stagione estiva, e costituisce un tema molto discusso sotto l'ombrellone, sebbene nella letteratura scientifica non sia riconosciuta, mentre si tratta più correttamente della risposta fisiologica allo shock da immersione. Secondo alcune ipotesi storiche, persino l'Imperatore più temuto d'Europa, Federico Barbarossa, ne fu vittima dopo un pranzo abbondante e un bagno nelle fredde acque del fiume Saleph.
Quali quindi i consigli alimentari per proteggere la salute digestiva in estate e godersi in sicurezza le meritate vacanze? Poiché una corretta idratazione mantiene un adeguato volume plasmatico, come prima cosa - fanno sapere gli esperti di Aigo - è consigliato bere 1,5-2 litri di acqua al giorno (per una persona di media corporatura, non troppo esposta al calore o ad attività fisica intensa) evitando alcolici e bevande zuccherate. Naturalmente in caso di sudorazione abbondante bisogna aumentare la quantità di acqua assunta.
È buona norma frazionare l'introduzione di liquidi durante la giornata evitando di ingerire all'improvviso grandi volumi di acqua, soprattutto se troppo fredda, se il clima è molto caldo e prima di immergersi. L'assunzione di liquidi freddi immediatamente prima dell'immersione può intensificare la congestione. Evitare alcol e caffeina che possono influenzare la regolazione della circolazione sanguigna con effetti potenzialmente disidratanti. L'eccesso di zuccheri semplici (gelati, bibite zuccherate, dolciumi in genere) può causare gonfiore e fastidio addominale, specie nei soggetti con colon irritabile e predisporre a malesseri in caso di immersione in mare o in altre acque.
Il consumo di pasti leggeri, piccoli e regolari riduce il carico digestivo. Prediligere alimenti facilmente digeribili a basso contenuto di grassi e proteine (ad esempio pane tostato, cereali, frutta e verdura, pesce, carni bianche, latticini magri come yogurt e parmigiano stagionato se tollerati) e utilizzare modalità di cottura alla piastra o al vapore promuovono una digestione rapida ed efficiente. Ricordiamo anche che l'eccesso di sale promuove la disidratazione e che ne sono ricchi gli snack pronti.
È necessario evitare pasti abbondanti soprattutto nelle ore più calde, al fine di prevenire disturbi come il reflusso gastroesofageo e la sovradistensione gastrica, e moderare il consumo di cibi grassi o troppo speziati che possono rallentare lo svuotamento gastrico o avere un effetto irritante. Alimenti ricchi di lipidi (fritti, salumi, formaggi) e proteine animali (carne, soprattutto rossa) o intingoli (cottura in umido o con molti grassi) rallentano lo svuotamento gastrico e richiedono un elevato flusso sanguigno verso l'apparato digestivo per un tempo prolungato. Questo si traduce in un aumento del lavoro cardiovascolare e in una maggiore vulnerabilità in caso di immersione, esponendo a un maggior rischio di congestione.
Un maggiore consumo di vegetali freschi può avere un effetto benefico, grazie all'aumento dell'assunzione di fibre solubili (quali ad esempio pectina, inulina, beta-d-glucano) e acqua, che migliorano il transito intestinale e la sua regolarità. Ad esempio, è ricca di fibre solubili la polpa di mele, pere, banane, così come lo sono i frutti di bosco, le prugne, l'avena, la cicoria e le carote. Si possono consumare anche legumi decorticati (senza buccia) quali fagioli, lenticchie, ceci e piselli.
Per evitare rischi di intossicazione non abbandoniamo la buona abitudine di lavare con cura frutta e verdura, ponendo attenzione a non interrompere la catena del freddo per gli alimenti freschi e surgelati. Assicurarsi che carne, pollame, pesce e uova siano cotti a temperature adeguate a eliminare i batteri. È importante controllare bene lo stato di conservazione di alimenti in scatola o preparati e conservati in modo casalingo, cuocendoli a temperature elevate (almeno 85°C per almeno 5 minuti). Ricordiamoci che anche i prodotti confezionati che riteniamo sicuri, se tenuti al caldo, possono degenerare in breve tempo.
Controllare sempre la data di scadenza ed evitare inoltre alimenti con odori sgradevoli, muffa o che si presentano con alterazioni di colore o consistenza. "Per quanto riguarda lo stile di vita, anche l'attività fisica moderata ha un impatto sul sistema digerente, poiché migliora la motilità intestinale, ma va calibrata in base alle condizioni ambientali. L'esercizio fisico ad alte temperature o dopo pasti abbondanti può peggiorare il reflusso gastroesofageo o causare crampi gastrointestinali. È bene quindi fare movimento nelle ore più fresche e a stomaco vuoto - aggiunge Zucchi - Ricordiamoci che dopo un pasto abbondante è meglio far passare un po' di tempo prima di svolgere attività fisica o balneare intense e che la moderazione è sempre amica fidata della salute".
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(Adnkronos) - Italia in fiamme per Caronte, con caldo estremo e notti 'super tropicali' a disturbare il sonno. L'anticiclone africano ha infatti raggiunto tutta l’Europa meridionale, con un massimo di pressione e di caldo tra Francia e Centro-Nord della Penisola, un po’ come accadde nell’estate del 2003. Il risultato è il deciso aumento delle temperature che stiamo vivendo, con afa sopra la media e clima rovente che infrange ogni record. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, mercoledì 13 agosto, e per i giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, conferma alcune similitudini con l’Estate rovente del 2003: l’alta pressione è disposta nello stesso modo, dal Marocco fino alla Spagna, alla Francia e al Centro-Nord Italia. Si superano diffusamente i 40°C su queste nazioni con picchi specie in Francia anche di 12°C oltre la media e 44°C nel mese di agosto con nuovi record nazionali.
In Italia i record di caldo sono infranti in particolare durante la notte, con temperature minime che non scendono sotto i 30°C (!) : in meteorologia si chiamano ‘notti super tropicali’. In sintesi, quando la temperatura minima notturna è superiore a 20°C si parla di ‘notte tropicale’, quando la temperatura minima notturna è superiore ai 30°C abbiamo una ‘notte super tropicale’.
In Italia questo evento super tropicale è decisamente molto raro, si conta sulle dita di una mano in un’intera annata e spesso si presenta al Sud: con Caronte abbiamo avuto notti super tropicali anche in Liguria, addirittura con una minima ‘abominevole’ di 32,5°C ad Alassio.
La fase rovente dunque continua: avremo massime sui 39-40°C in Toscana, Umbria e Lazio fino a sabato, tra domenica e martedì è previsto un calo di 1-2 gradi, ma per la fine di Caronte dovremo aspettare la metà della prossima settimana.
Nel dettaglio, al momento, si prevede un crollo deciso delle temperature tra il 20 e il 21 agosto con il probabile arrivo di una ‘tempesta’ di vento, pioggia e grandine: dopo questo rapido transito, il sole dovrebbe tornare protagonista ma con temperature sopportabili.
Mai come questa volta, speriamo nell’arrivo di una tempesta: la canicola di Caronte, iniziata tra il 7 e l’8 agosto ha già infuocato il nostro Paese per quasi una settimana con una serie di 40°C eccezionali. Non è normale infatti registrare in Italia 4 giorni consecutivi sempre con 40°C, è quello che è accaduto per esempio in molte zone della Toscana e dell’Umbria, anche a Firenze e Terni. Roma ha, per ora, avuto ‘solo’ una febbre alta al più fino a 38-39°C, Milano ha registrato notti a 27°C e giornate afosissime a 37°C, come accade nelle città del Nordafrica. Non è più il clima italiano, soprattutto di notte siamo più caldi dell’Estate record del 2003.
Mercoledì 13. Al Nord: sole e caldo intenso; occasionali temporali di calore sui rilievi. Al Centro: sole e caldo; isolati temporali pomeridiani sui rilievi. Al Sud: tanto sole e caldo.
Giovedì 14. Al Nord: sole e caldo africano; temporali più presenti sulle Alpi orientali. Al Centro: sole e caldo intenso; temporali di calore in montagna. Al Sud: sole e caldo intenso; temporali su rilievi e zone vicine.
Venerdì 15. Al Nord: sole e caldo intenso; temporali sulle Alpi. Al Centro: sole e caldo intenso; temporali in montagna. Al Sud: sole e caldo intenso, ma con frequenti temporali nel pomeriggio.
Tendenza: anticiclone africano almeno fino a martedì della prossima settimana.
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(Adnkronos) - Anche i gatti dimenticano con l'età. E il loro cervello può perdere colpi esattamente come quello degli umani. La demenza, considerato il male del secolo in una società che invecchia, non risparmia neanche i felini. I sintomi? Risultano confusi, hanno un sonno disturbato, mostrano dei cambiamenti comportamentali come l'aumento dei miagolii. E secondo uno studio pubblicato sulla rivista 'European Journal of Neuroscience', indagare su quello che succede nella loro testa può essere d'aiuto anche per le persone affette da malattia di Alzheimer. I felini anziani che sviluppano demenza infatti presentano alterazioni cerebrali simili a quelle dei pazienti umani, il che fa di loro un modello prezioso per studiare la patologia, osservano gli autori del lavoro.
Il team che firma la ricerca - composto da scienziati dell'Università di Edimburgo che hanno lavorato con colleghi dell'università della California, dell'Uk Dementia Research Institute e dello Scottish Brain Sciences - ha esaminato nel dettaglio il cervello di 25 gatti di età diverse dopo la loro morte, compresi quelli che presentavano segni di demenza. Nei felini malati è stato scoperto un accumulo della proteina tossica beta-amiloide, una delle caratteristiche distintive dell'Alzheimer. I risultati emersi, secondo gli autori, offrono un quadro più chiaro di come la proteina beta-amiloide possa causare disfunzioni cerebrali e perdita di memoria legate all'età: immagini microscopiche ad alta risoluzione hanno rivelato un accumulo di beta-amiloide nelle sinapsi, cioè nelle connessioni tra le cellule cerebrali, dei gatti anziani e dei gatti affetti da demenza. Le sinapsi, spiegano gli scienziati, consentono il flusso di messaggi tra le cellule cerebrali e sono vitali per il corretto funzionamento del cervello. La loro perdita è un forte predittore di una riduzione della memoria e delle capacità di pensiero negli esseri umani con Alzheimer.
Il team ha anche scoperto che astrociti e microglia - tipi di cellule di supporto nel cervello - fagocitavano o 'divoravano' le sinapsi colpite. Questo processo, chiamato potatura sinaptica, è importante durante lo sviluppo cerebrale, ma può contribuire alla perdita di sinapsi nella demenza. Per gli esperti i risultati dello studio - finanziato da Wellcome e dall'Uk Dementia Research Institute - non solo aiuteranno a comprendere e gestire la demenza nei gatti ma, date le somiglianze, potrebbero anche contribuire allo sviluppo di futuri trattamenti per le persone colpite da Alzheimer.
In passato, gli scienziati che studiavano la malattia che ruba i ricordi si sono affidati in larga misura a modelli di roditori geneticamente modificati. Questi, però, non sviluppano naturalmente demenza e l'idea è che studiare i gatti affetti dalla patologia abbia il potenziale per far progredire la conoscenza e contribuire allo sviluppo di opzioni terapeutiche sia per i gatti che per gli esseri umani.
La demenza è una malattia devastante, che colpisca esseri umani, gatti o cani - osserva Robert McGeachan, responsabile dello studio nella Royal (Dick) School of Veterinary Studies dell'Università di Edimburgo -. I nostri risultati evidenziano le sorprendenti somiglianze tra la demenza felina e l'Alzheimer negli esseri umani. Questo apre le porte alla possibilità di valutare se nuovi promettenti trattamenti per il morbo di Alzheimer umano possano aiutare anche i nostri animali domestici anziani. Poiché i gatti sviluppano naturalmente questi cambiamenti cerebrali, potrebbero anche offrire un modello più accurato della malattia rispetto ai tradizionali animali da laboratorio, con conseguenti benefici sia per la specie che per chi si prende cura di loro".
L'impatto è a 360 gradi e coinvolge sia i pet che le famiglie in cui vivono, che li vedono sfiorire. "La demenza felina è estremamente angosciante sia per il gatto che per i proprietari - conferma Danièlle Gunn-Moore, titolare della cattedra di Medicina felina alla Royal (Dick) School of Veterinary Studies - È grazie a studi come questo che capiremo come trattarla al meglio". Ed essendo anche "il modello naturale perfetto per l'Alzheimer, tutti ne traggono beneficio".
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(Adnkronos) - L'incontro di Ferragosto in Alaska con Trump non è "una vittoria per Putin", come sostengono tanti commentatori e, soprattutto, come lamenta lo stesso Volodymyr Zelensky. A rispondere ai dubbi del presidente ucraino è il segretario di Stato Usa, Marco Rubio.
"La gente deve capire che per il presidente Trump non è una concessione", ha sottolineato oggi nell'intervista a Sid and Friends in the Morning, spiegando che il presidente, dopo aver avuto diversi contatti telefonici con il leader russo, "sente l'esigenza di sedere al tavolo con lui, di avere un faccia a faccia, di ascoltarlo da solo, per poter fare una valutazione" delle sue intenzioni riguardo alla fine della guerra in Ucraina.
"Un incontro è quello che si fa per capire e prendere una decisione, si vogliono vedere tutti i fatti, guardare le persone negli occhi e questo è quello che il presidente vuole fare", aggiunge il segretario di Stato, affermando di credere che già nelle prime fasi dell'incontro "sapremo se questa cosa sarà un successo o no".
"E il presidente è straordinario nel chiudere accordi, è un fantastico negoziatore, ha un istinto tremendo nel decifrare la natura umana", continua, spiegando che questo "è difficile da fare per telefono". "Ed è quello che succederà venerdì e avremo una migliore comprensione delle cose, non sarà facile, questa guerra significa molto per Putin" conclude Rubio.
Il faccia a faccia tra Trump e Putin si terrà nella Joint Base Elmendorf-Richardson, base militare nel nord di Anchorage, rivelano intanto il New York Times e la Cnn, citando fonti della Casa Bianca che spiegano come la scelta della base militare garantirà la sicurezza dell'atteso incontro di Ferragosto tra i due leader, rendendo anche più facile la logistica del viaggio di Trump in giornata nel lontano Stato artico americano.
La Cnn comunque sottolinea che la Casa Bianca avrebbe preferito evitare di trasmettere al mondo l'immagine del leader russo e del suo entourage ospitato in un'installazione militare Usa.
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(Adnkronos) - Le truppe della Guardia Nazionale hanno iniziato il dispiegamento a Washington, a seguito dell'ordine di Donald Trump nell'ambito del suo piano per contrastare quella che definisce la criminalità "incontrollata" nella capitale. Un portavoce dell'Esercito, il colonnello Dave Butler, ha detto a Abcnews che le truppe avranno il compito di fornire supporto logistico alle forze dell'ordine locali, e al contempo garantire una presenza visibile nella zona del National Mall, il cuore istituzionale e monumentale della capitale americana.
"Questo fa parte del nostro incarico, essere presenti di fronte ai monumenti nazionali", ha aggiunto. Il dispiegamento di forze militari all'interno del territorio interno negli Stati Uniti è possibile solo se il presidente invoca una situazione di straordinaria emergenza, ma le loro funzioni sono limitate alla protezione di beni e personale federale a meno che il presidente non dichiari uno stato di insurrezione.
L'11 agosto scorso, il presidente Trump aveva illustrato le contestate misure anti criminalità per la capitale, annunciando il controllo federale su Washington, la sua polizia e la mobilitazione della Guardia Nazionale
In una conferenza stampa alla Casa Bianca, il presidente aveva ribadito che la capitale americana è una delle città più pericolose del mondo, affermando avrebbe un tasso di criminalità peggiore di quello di Baghdad, Brasilia e Bogotà. Dati poi smentiti con forza dalla sindaca.
Trump aveva così annunciato "un'azione storica" per "riprenderci la capitale". "La nostra capitale è sotto il controllo di gang violente e criminali assetati di sangue che girano in gruppi di giovani selvaggi, drogati e pazzi, homeless e noi non permetteremo più che questo succeda", tuonava.
Il tycoon si era poi detto pronto a mandare i militari a Washington "se necessario" per contrastare quella che ha definito "l'emergenza di pubblica sicurezza" nella capitale. Una affermazione che è in contrasto con il fatto che nel 2024 si è avuto il tasso di criminalità più basso degli ultimi 30 anni, secondo i dati del dipartimento di Giustizia.
Leggi tutto: Guardia Nazionale dispiegata a Washington dopo l'ordine di Trump, truppe in città
(Adnkronos) - Le truppe della Guardia Nazionale hanno iniziato il dispiegamento a Washington, a seguito dell'ordine di Donald Trump nell'ambito del suo piano per contrastare quella che definisce la criminalità "incontrollata" nella capitale. Un portavoce dell'Esercito, il colonnello Dave Butler, ha detto a Abcnews che le truppe avranno il compito di fornire supporto logistico alle forze dell'ordine locali, e al contempo garantire una presenza visibile nella zona del National Mall, il cuore istituzionale e monumentale della capitale americana.
"Questo fa parte del nostro incarico, essere presenti di fronte ai monumenti nazionali", ha aggiunto. Il dispiegamento di forze militari all'interno del territorio interno negli Stati Uniti è possibile solo se il presidente invoca una situazione di straordinaria emergenza, ma le loro funzioni sono limitate alla protezione di beni e personale federale a meno che il presidente non dichiari uno stato di insurrezione.
Leggi tutto: Guardia Nazionale dispiegata a Washington dopo l'ordine di Trump