(Adnkronos) - Il tumore della prostata, cancro diagnosticato di recente anche all'ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden, è la forma più frequente di neoplasia tra gli over 50. In Italia colpisce un uomo su 8. Nel solo 2024, nel nostro Paese, sono stati stimati 40.192 nuovi casi, secondo i dati di Aiom e Airtum, raccolti nel volume 'I Numeri del cancro in Italia 2024' che evidenziano anche la costante crescita della sopravvivenza dei pazienti italiani, attestata al 91% a 5 anni dalla diagnosi. Come tutti i pazienti oncologici anche chi convive con un cancro alla prostata aspira a vivere più a lungo e meglio, avere a disposizione farmaci che rallentino la progressione della malattia o, addirittura, la fermino.
E per pazienti con tumore alla prostata metastatico sensibile alla castrazione arrivano buone notizie da Chicago, dove è in corso il congresso dell’American Society of Clinical Oncology (Asco): l’aggiunta di darolutamide alla terapia di deprivazione androgenica porta a un miglioramento clinicamente significativo della qualità di vita correlata alla salute. Il che significa, in parole semplici, che il dolore oncologico appare più tardi, così come i sintomi urinari, che i pazienti riportano uno stato di benessere generale, sociale e funzionale più prolungato rispetto a coloro che non aggiungono questa molecola alla terapia.
All’Asco sono stati presentati i risultati di studi scientifici che valutano il miglioramento della qualità di vita grazie a darolutamide e che hanno analizzato anche l’efficacia di combinazioni terapeutica a base di radio-223 dicloruro nei pazienti con metastasi alle ossa. I risultati della nuova analisi post-hoc dello studio di Fase 3 Aranote dimostrano un miglioramento clinicamente significativo della qualità di vita correlata alla salute (HrQol) ed è stata posticipata la progressione del dolore nei pazienti con carcinoma della prostata metastatico sensibile alla castrazione (mCspc) trattati con darolutamide più terapia di deprivazione androgenica (Adt) rispetto a quelli trattati con placebo più Adt. Darolutamide ha prolungato il tempo al deterioramento nel punteggio complessivo del Functional assessment of cancer therapy-prostate (Fact-p), endpoint esplorativo predefinito che rappresenta la misura del benessere generale, di 5 mesi rispetto a placebo, con una mediana di 16 mesi rispetto a 11 mesi.
"I risultati dello studio Aranote evidenziano chiaramente un ulteriore ruolo positivo di darolutamide - sottolinea Orazio Caffo, direttore Oncologia all' Ospedale Santa Chiara di Trento -. Oltre a estendere la sopravvivenza libera da progressione determina ritardi clinicamente significativi nel deterioramento della qualità della vita, rispetto alla sola terapia ormonale. Il tumore della prostata può, infatti, determinare ripercussioni importanti sulla quotidianità. E’ fondamentale la disponibilità di nuovi trattamenti in grado di preservare il benessere del paziente a 360 gradi e di ritardare la progressione del dolore".
Sempre all’Asco di Chicago sono stati presentati i dati di due studi clinici per la valutazione di radio-223 dicloruro nei pazienti con carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione con metastasi ossee. Si tratta del primo e unico radiofarmaco alfa-emittente approvato per il trattamento di questo tipo di pazienti. I risultati mostrano che l’aggiunta di radio-223 a enzalutamide, un inibitore della via del recettore degli androgeni (Arpi), provoca un’azione positiva su alcuni parametri che sono la spia dell’attività del tumore. La combinazione peraltro aveva già dimostrato la sua efficacia nell’aumentare la sopravvivenza libera da progressione radiologica, con una riduzione del 31% del rischio di progressione o di morte rispetto alla somministrazione del solo enzalutamide.
"La nuova analisi dallo studio Peace III fornisce ulteriori informazioni utili sui benefici derivati dalla combinazione terapeutica - afferma Ugo De Giorgi, direttore dell’Oncologia Universitaria Ospedale Vito Fazzi di Lecce -. Siamo incoraggiati da questi risultati con la terapia di combinazione con il radio-223 dicloruro che ha dimostrato miglioramenti nella risposta sia a Psa che ad Alp, oltre ai miglioramenti nella sopravvivenza già noti. Si sta quindi affacciando nella nostra pratica clinica un’ulteriore possibile opzione di cura per quei pazienti colpiti da tumore prostatico metastatico resistente alla castrazione, inclusi quei pazienti che necessitano di una più decisa risposta clinica, che talvolta la sola terapia ormonale non è in grado di dare".
"Tutti questi risultati riflettono il nostro costante impegno nel ridefinire le cure del carcinoma della prostata e nel migliorare i risultati dei pazienti nelle varie fasi della malattia. Ci concentriamo sulle terapie innovative - dichiara Christine Roth, Vicepresidente Esecutivo, Global Product Strategy and Commercialization e membro del Pharmaceuticals Leadership Team di Bayer - che rispondono a tutte le esigenze dei pazienti oncologici e intendiamo migliorare la loro esperienza terapeutica complessiva".
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(Adnkronos) - "L’Inps ha piena consapevolezza del momento di scoramento e sfiducia che sta attraversando una larga parte delle nuove generazioni. Per questo riteniamo essenziale essere al loro fianco, supportarli e accompagnarli con un approccio diretto, non paternalistico, utilizzando un linguaggio fresco e strumenti tipici del mondo giovanile, dal web ai social, fino allo smartphone". Lo ha dichiarato Diego De Felice, direttore centrale comunicazione Inps, in occasione della presentazione del progetto “Inps per i Giovani" presso Palazzo Wedekind a Roma.
Secondo De Felice, il nuovo approccio comunicativo dell’Istituto punta a una "formazione di consapevolezza previdenziale fin dai primi anni di vita lavorativa", dato che "nel sistema contributivo attuale è fondamentale prendere decisioni il prima possibile". Ma c’è anche un altro obiettivo, "Fornire strumenti utili per orientare le scelte di vita futura e dare ai giovani la possibilità di costruire il proprio domani".
"Non promuoviamo singoli servizi – spiega De Felice – ma personalizziamo l’offerta a partire da quattro grandi categorie: disoccupati, inoccupati, lavoratori e studenti. Sono i giovani stessi, in base a dove si riconoscono, a individuare i servizi utili per loro. È un invito a prendere in mano il proprio futuro".
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(Adnkronos) - "Presidente Fava, carissimi, con molto piacere, desidero inviare il mio saluto e quello del Governo all'evento pubblico di presentazione del progetto 'Inps per i Giovani. É un dovere e una priorità della Pubblica Amministrazione, attraverso tutte le sue articolazioni, trovare le modalità più adatte e gli strumenti più efficaci per comunicare con le giovani generazioni. Sfida tutt'altro che facile che l'Inps, colonna portante del welfare nazionale, ha avuto la lungimiranza di cogliere, all'interno di una strategia più ampia che punta a personalizzare sempre di più le prestazioni per rispondere meglio ai bisogni concreti - vecchi e nuovi - degli italiani. Di tutti gli italiani, di ogni generazione". Lo sottolinea il premier, Giorgia Meloni, in un messaggio inviato ad una iniziativa dell'Inps per i giovani.
"Le esigenze dei cittadini stanno cambiando, ed è compito della Pubblica Amministrazione immaginare e costruire risposte sempre più su misura Ciò vale anche e soprattutto per i più giovani, anche quando si parla di previdenza. -prosegue Meloni-. Tema cruciale a cui non si deve pensare solo quando ci si avvicina alla pensione, ma fin dal primo passo nel mondo del lavoro, perché è un diritto che va costruito giorno dopo giorno. Ecco perché è fondamentale che i giovani conoscano i principi del sistema previdenziale e comprendano come questi possano influire sul loro futuro, avendo in questo modo gli strumenti per fare scelte ragionate e consapevoli. Ringrazio, per questo, l'Inps per tutte le iniziative che sta portando avanti in questo senso, anche in sinergia con diversi Ministeri, come ad esempio le attività promosse nelle scuole o le azioni specificatamente rivolte ai giovani che studiano e lavorano all'estero".
"Il progetto 'Inps per i Giovani' non è solo un passo avanti in questo cammino, ma rappresenta anche un modo efficace per far conoscere agli under 35 cosa fa l'Istituto nel suo complesso e qual è la gamma di servizi e opportunità che offre - prosegue Meloni -. Desidero, dunque, ringraziare ancora una volta l'Inps, il Presidente Fava, il Direttore Generale Vittimberga e tutti coloro che hanno lavorato a questa importante iniziativa, che seguiremo nella sua concreta attuazione. Il Governo continuerà a lavorare per costruire quel nuovo modello di protezione sociale che i cittadini meritano e si aspettano da tempo. Un welfare che sappia essere all'altezza dei cambiamenti demografici, sociali ed economici del nostro tempo e che metta sempre la persona, i suoi bisogni e le sue esigenze al centro di tutto. Rinnovo i miei saluti, e vi auguro buon lavoro".
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(Adnkronos) - Ad aprile il tasso di disoccupazione scende al 5,9% (-0,2 punti), quello giovanile al 19,2% (-1,2 punti). Il calo delle persone in cerca di lavoro (-3,1%, pari a -48mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni, tra i quali il numero di disoccupati è sostanzialmente stabile. Lo comunica l'Istat.
Similmente, la crescita degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3%, pari a +39mila unità) coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età tranne i 25-34enni, per i quali il numero di inattivi è in calo. Il tasso di inattività sale al 33,2% (+0,1 punti). Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2025 con quello precedente (novembre 2024-gennaio 2025), si registra un aumento di 96mila occupati (+0,4%). Nel confronto trimestrale, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-3,4%, pari a -55mila unità) e gli inattivi di 15-64 anni (-0,4%, pari a -44mila unità).
Ad aprile il numero di occupati, pari a 24 milioni 200mila, è stabile rispetto al mese precedente. Aumentano gli autonomi (5 milioni 182mila) e i dipendenti a termine (2 milioni 652mila), mentre diminuiscono i dipendenti permanenti (16 milioni 366mila).
L’occupazione cresce rispetto ad aprile 2024 (+282mila occupati), come sintesi della crescita di dipendenti permanenti (+345mila) e autonomi (+110mila) e del calo dei dipendenti a termine (-173mila). Su base mensile, il tasso di occupazione è stabile al 62,7%, quello di disoccupazione scende al 5,9% e il tasso di inattività sale al 33,2%.
Nello scorso aprile nell'area euro il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,2%, in calo dal 6,3% di marzo e dal 6,4% dell'aprile 2024, comunica Eurostat. Il dato è in linea con il consensus, la media delle attese degli analisti. Nell'Ue è stato del 5,9%, stabile rispetto a marzo e in flessione dal 6% di un anno prima.
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(Adnkronos) - Il principe Harry sta valutando l'idea di cambiare il suo cognome e assumere quello di sua madre, la defunta principessa Diana. Il Mail on Sunday scrive che il duca di Sussex ha chiesto consiglio al fratello di Diana, Charles Spencer, su come acquisire il cognome della famiglia materna. Il secondogenito di re Carlo, avrebbe discusso la questione con lo zio e vagliato le possibilità per modificare il proprio cognome durante una visita in Gran Bretagna, la cui data non è stata specificata. Ma secondo il tabloid britannico, al duca sarebbe stato detto che "gli ostacoli legali sono insormontabili. Hanno avuto una conversazione molto amichevole e Spencer gli ha sconsigliato di fare un passo del genere".
La decisione di Harry, scrive il giornale - che comporterebbe che anche i suoi figli, il principe Archie e la principessa Lilibet, cambino il cognome da Mountbatten-Windsor a Spencer - non farebbe che approfondire ulteriormente la frattura tra lui e la famiglia reale e sarebbe "particolarmente dolorosa" per re Carlo, che ha a cuore il cognome della sua famiglia. Mountbatten-Windsor si chiamano tutti i discendenti della defunta regina Elisabetta e del principe Filippo. Combina il cognome della famiglia reale, Windsor, e il cognome adottivo del defunto duca Mountbatten. I figli di Harry usano il cognome sui loro certificati di nascita: Archie Harrison Mountbatten-Windsor e Lilibet Diana Mountbatten-Windsor.
Anche se il cognome dei loro figli è Mountbatten-Windsor, Meghan ha recentemente insistito affinché il suo cognome fosse Sussex, dopo che la regina Elisabetta le ha conferito il titolo quando ha sposato il principe Harry nel 2018. La moglie di Harry ha corretto una delle sue ospiti durante una puntata del suo show su Netflix 'With Love, Meghan', dicendole: "È così divertente che continui a dire Meghan Markle. Ora sai che sono 'Sussex'".
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(Adnkronos) - "Ho appena avuto un bel colloquio con i nostri vertici militari. E' l'Esercito più forte che abbiamo mai avuto, anche perché stiamo accumulando armi a un ritmo mai visto prima nel nostro Paese. Speriamo, tuttavia, di non doverle mai usare". Così nella notte su Truth il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un post pubblicato dopo quello dedicato all'Iran e alle ultime notizie nel mezzo del difficile negoziato sul controverso programma nucleare della Repubblica islamica.
Nel post su Teheran, Trump ha affermato che gli Stati Uniti, nell'ambito di un possibile accordo, non consentiranno all'Iran di proseguire con l'arricchimento dell'uranio. "In base al nostro potenziale accordo - si legge infatti- non consentiremo alcun arricchimento dell'uranio".
Le affermazioni sono in contrasto con quanto rivelato ieri da Axios secondo cui la proposta presentata sabato alla Repubblica islamica consentirebbe l'arricchimento dell'uranio a bassi livelli in terra iraniana per un periodo di tempo da definire. Teheran rivendica il suo diritto di arricchire l'uranio e insiste sulla natura pacifica del suo programma nucleare.
L'Iran ha intanto chiesto agli Stati uniti garanzie formali sulla revoca delle sanzioni per arrivare a un accordo definitivo dopo cinque round di negoziati. "Quello che per noi è importante è garantire la fine delle sanzioni imposte contro l'Iran", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri della Repubblica Islamica, Esmaeil Baghaei, secondo il quale "finora da parte Usa non hanno chiarito questa questione".
"Una delle nostre richieste più importanti in qualsiasi processo negoziale è la questione della revoca delle sanzioni - ha spiegato -. Abbiamo dimostrato con i fatti che non stiamo procedendo per ottenere armi nucleari".
Nelle dichiarazioni riportate dall'agenzia iraniana Mehr, il portavoce ha anche confermato che Teheran ha ricevuto una proposta da parte di Washington. "Ricevere un testo non significa che sia stato accettato o che sia accettabile", ha puntualizzato, ripetendo che ci sarà "una risposta adeguata". "Qualsiasi testo che contenga richieste estreme e che ignori i diritti e gli interessi legittimi degli iraniani non otterrà una risposta positiva", ha ripetuto il portavoce della diplomazia iraniana che ha sempre rivendicato il suo diritto all'uso pacifico del nucleare e non ha mai accettato di porre fine all'arricchimento dell'uranio.
(Adnkronos) - Sarà eseguito oggi l'esame autoptico sulla salma di Martina Carbonaro, uccisa dal 18enne reo confesso Alessio Tucci. La Procura di Napoli Nord ha infatti conferito l'incarico alla dottoressa Raffaella Salvarezza che si occuperà di eseguire l'esame autoptico sul corpo della 14enne uccisa in un casolare abbandonato ad Afragola, a poca distanza dall'abitazione della vittima. L'autopsia sarà eseguita all'ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, come disposto dal pm Alberto Della Valle, che sta coordinando le indagini dell'omicidio. Come consulenti di parte della famiglia di Martina, l'avvocato Sergio Pisani ha nominato i dottori Pietro Tarsitano e Omero Pinto.
Anche l'avvocato Mario Mangazzo, legale dell'indagato, ha nominato un consulente: si tratta del medico legale Antonio Palmieri. Tra i quesiti posti dagli inquirenti figura l'accertamento sul numero dei colpi inferti, in quali parti del corpo Martina è stata raggiunta dai colpi e, infine, quando è sopraggiunto il decesso, in sostanza per comprendere se, con un soccorso tempestivo, la 14enne poteva essere salvata. Disposti anche accertamenti isto-patologici e tossicologici. Dopo l'esame autoptico la salma di Martina Carbonaro sarà restituita alla famiglia per le esequie.
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(Adnkronos) - L'attore statunitense Jonathan Joss è stato brutalmente assassinato domenica sera nei pressi della sua abitazione a San Antonio, in Texas. Aveva 59 anni ed era noto come interprete del carismatico Ken Hotate in 'Parks and Recreation' e come voce di John Redcorn nella serie animata 'King of the Hill'.
Secondo quanto confermato dal Dipartimento di Polizia di San Antonio, l'attacco è avvenuto poco dopo le 19:00 in Dorsey Drive. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato Joss gravemente ferito da più colpi d'arma da fuoco. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori, l'attore è stato dichiarato morto sul posto.
A sparare, secondo la testimonianza del marito di Joss, Tristan Kern de Gonzales, sarebbe stato il vicino di casa, Sigfredo Alvarez Ceja, 56 anni, già autore in passato di molestie e minacce a sfondo omofobo contro la coppia. L'uomo è stato arrestato sul luogo dell'agguato ed è attualmente accusato di omicidio di primo grado, con cauzione fissata a 200.000 dollari. L'udienza preliminare è prevista per agosto.
L'aggressione sarebbe l'apice di una lunga scia di ostilità culminata in un incendio che, lo scorso gennaio, aveva distrutto la casa d'infanzia di Joss, costruita dal padre nel 1957. Nell'incendio morirono anche tre dei loro cani. Durante una visita al sito dell'abitazione, la coppia avrebbe trovato il teschio di uno degli animali posizionato in bella vista, accompagnato dall'imbracatura. In preda alla disperazione, i due uomini avrebbero iniziato a piangere e gridare per il dolore, quando Ceja si è avvicinato, ha urlato insulti omofobi e ha aperto il fuoco.
"Jonathan mi ha salvato la vita", ha scritto Tristan Kern de Gonzales in un post su Facebook. "L'assassino ci ha visti in piedi, l'uno accanto all'altro, e non ha sopportato l'amore tra due uomini. Jonathan è morto per proteggermi". La coppia si era sposata il giorno di San Valentino e stava pianificando di acquistare una roulotte come nuova abitazione.
Nato il 22 dicembre 1965 a San Antonio, Jonathan Joss era di origini Comanche e White Mountain Apache. Dopo essersi laureato in arti teatrali alla Our Lady of the Lake University, aveva iniziato la sua carriera con ruoli in film tv come 'Una strana storia d'amore' (1994) e 'I dannati di Meadowbrook' (1994), ottenendo poi visibilità grazie alla serie 'Walker, Texas Ranger'. La sua interpretazione di John Redcorn in 'King of the Hill' (1997-200), durata oltre dodici stagioni, lo ha reso un'icona nella rappresentazione dei nativi americani nei media. Aveva anche prestato la voce a personaggi in videogiochi come 'Red Dead Redemption', 'Days Gone' e 'The Walking Dead: Michonne', e recitato in produzioni come 'True Grit', 'Ray Donovan', 'Tulsa King', 'Friday Night Lights' e 'I magnifici 7'.
I produttori di 'King of the Hill', Mike Judge, Greg Daniels e Saladin Patterson, hanno ricordato Joss con queste parole: "Jonathan Joss ha dato vita al personaggio di John Redcorn per oltre un decennio, inclusa la nuova stagione in arrivo. La sua voce mancherà profondamente a tutta la famiglia di 'King of the Hill'. Inviamo le nostre più sincere condoglianze agli amici e alla famiglia di Jonathan". La morte di Jonathan Joss ha suscitato una profonda ondata di commozione tra fan, colleghi e sostenitori della comunità Lgbtq+ e dei popoli nativi. In molti lo ricordano per il suo impegno nel rappresentare i nativi americani con rispetto e autenticità, e per il coraggio dimostrato nella vita privata. "Jonathan era mio marito, il mio amore, la mia famiglia. Ha dato più amore di quanto la maggior parte delle persone riceverà in tutta la vita. Lo amerò per sempre", ha scritto Tristan de Gonzales su Facebook.
(di Paolo Martini)
(Adnkronos) - "E' giusto che tutti si siano indignati e abbiano dato solidarietà alla premier Meloni per quanto accaduto rispetto alle minacce alla figlia. L'ho fatto anch'io. Ma come altri medici sono 4 anni che riceviamo insulti e minacce sui nostri profili social, ci augurano la morte ogni giorno o affermano di volerci aspettare sotto casa. Nessuno li condanna? Il punto è che questo fenomeno è generato anche da una campagna d'odio messa in piedi da alcune forze politiche. Non accorgersene vuol dire che c'è qualcosa che non va nella politica. C'è una Commissione parlamentare che ha messo nel mirino i vaccini, evidentemente si continua a fare politica dietro i vaccini. Ci dovrebbe essere una condanna unanime contro chi minaccia i medici: se il politico è minacciato c'è una condanna unanime, mentre degli operatori minacciati non interessa a nessuno". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, che ha deciso di non fare finta di nulla contro i no-vax, che da anni lo minacciano sui social, ma di denunciarli e di pubblicare online nome, cognome e profilo.
"Siccome lo strumento migliore per difendersi è gogna mediatica - prosegue - io ogni volta che riceverò una minaccia pubblicherò sulle mie pagine social nome e cognome. Così le persone sapranno chi sono questi personaggi che continuano ad augurarmi la morte solo perché difendo i vaccini. Io non ho fatto nulla, ho solo fatto il mio lavoro ovvero di dire che in un momento di emergenza sanitaria ci si doveva vaccinare".
"Il mondo della vita reale dove insegnanti, medici, poliziotti, possono essere vituperati senza che nessuno si indigni è anni luce distante da quello della politica. Così non va bene e il divario sta aumentando. Ma i cittadini se ne accorgono e infatti non vanno a votare", conclude l'infettivologo.
Leggi tutto: Bassetti: "Politica indignata per minacce a Meloni, tace su medici presi di mira"
(Adnkronos) - Sciopero delle Poste italiane oggi, martedì 3 giugno 2025. Le categorie di Cgil e Uil del settore postale hanno proclamato l'agitazione su tutto il territorio nazionale per rivendicare diritti e salario per le lavoratrici e i lavoratori e per denunciare l’atteggiamento aziendale che, azzerando il confronto e negando il pluralismo, mette in discussione la democrazia stessa nella più grande azienda privata del Paese.
Lo sciopero interessa tutte le prestazioni ordinarie per l’intero turno di lavoro. Per le prestazioni straordinarie, supplementari ed aggiuntive, invece, la protesta andrà avanti fino al 2 luglio 2025. Tuttavia "verranno garantite le previste prestazioni indispensabili", comunica una nota di Poste.
La mobilitazione potrebbe impattare sul pagamento delle pensioni, in programma proprio oggi 3 giugno. A rischio anche le consegne e e spedizioni di posta e pacchi e i servizi di pagamento tramite bollettini postali.
Commentando l'agitazione Maurizio Landini, segretario generale Cgil, e Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, si dicono "al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori" spiegando che "desta grande preoccupazione che Poste Italiane, azienda a controllo pubblico e che ambisce a svolgere un ruolo centrale nello sviluppo economico e sociale del Paese, silenzi il dissenso e cerchi la scorciatoia degli accordi separati per massimizzare i profitti e non dare risposte alle giuste istanze dei lavoratori". "Non vorremmo - aggiungono - che questa fosse una strategia per preparare l’ulteriore privatizzazione di Poste, annunciata dal Governo e da noi sempre contrastata”.
“Il ruolo e la storia di Poste Italiane – aggiungono i Segretari generali di Cgil e Uil – impongono alla dirigenza aziendale un cambio di paradigma. Non esistono solo gli interessi degli azionisti: agli ottimi risultati economici del gruppo devono corrispondere migliori condizioni di lavoro e salariali per i lavoratori di Poste, che contribuiscono in maniera determinante al raggiungimento di quei risultati. È inoltre inaccettabile la forte razionalizzazione degli sportelli postali che, soprattutto nelle aree interne e nelle periferie del nostro Paese, sta privando le cittadine e i cittadini, spesso i più fragili, di un presidio che garantisce l'accesso a servizi imprescindibili”.
Leggi tutto: Poste italiane in sciopero: i motivi dell'agitazione e i servizi a rischio
(Adnkronos) - 'Guru' della finanza sui social e truffe dietro l'angolo. Ma come difendersi? A spiegarlo è Consob, che lancia una campagna a tema dando voce al 'padre' di tutte le truffe finanziarie con il suo schema: Charles Ponzi.
Il video realizzato dalla Consob rievoca quel paradigma fraudolento e mette in guardia dai rischi, indicando ai risparmiatori la strada per non cadere in trappola.
È una truffa finanziaria vecchia come il cucco. Eppure continua ancora oggi a mietere vittime. Lo schema di fondo è sempre lo stesso. Ma assume forme di volta in volta diverse. Al tempo dei social corre sul web e sugli smartphone.
Charles Ponzi, un italiano che all’inizio del Novecento emigrò negli Stati Uniti attirato dal miraggio di fare fortuna, ricco lo diventò davvero, ma solo per pochi mesi. Poi finì in galera. Il suo stratagemma che sostanzialmente richiamava in vita la catena di Sant’Antonio durò lo spazio di un mattino, riuscendo, però, ad ingannare migliaia di americani.
Ai giorni nostri lo schema Ponzi rivive sui social e sul web. Soldi facili e senza rischio: questo lo specchietto per le allodole riproposto in tante declinazioni diverse.
Partendo da Ponzi, la Consob ha voluto richiamare con un video l’attenzione dei risparmiatori, affinché non si lascino attrarre dalle offerte finanziarie, il più delle volte prive di autorizzazione e quindi abusive, che prospettano guadagni stratosferici in poco tempo e a rischio zero.
Per saperne di più, nella sezione “Occhio alle truffe!” sul sito www.consob.it il vademecum a tutela dei risparmiatori.
Leggi tutto: Truffe finanziarie online, come difendersi dai 'guru' social: lo spiega Consob - Video
(Adnkronos) - Almeno 31 palestinesi sarebbero stati uccisi e decine rimasti feriti dal fuoco israeliano mentre si dirigevano verso un sito di distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza meridionale, secondo quanto riferito da diversi testimoni e dalle autorità di Hamas. Le Forze di difesa israeliane hanno tuttavia dichiarato di non aver sparato contro la popolazione presso o nelle vicinanze del sito, definendo come "false" le accuse contro di loro, riporta il Times of Israel.
"Al momento non siamo a conoscenza di feriti causati dal fuoco delle truppe Idf all'interno del sito di distribuzione" a Rafah, aveva comunicato inizialmente l'Idf aggiungendo che "la questione è ancora in fase di esame". Testimoni hanno riferito che le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulla folla a circa un chilometro di distanza dal sito di distribuzione degli aiuti ore prima che la distribuzione avesse luogo. Successivamente, l'esercito ha negato di aver aperto il fuoco sui palestinesi nel sito di distribuzione degli aiuti o nelle sue vicinanze, condannando duramente i "falsi rapporti con le gravi accuse contro l'Idf".
Un funzionario militare israeliano ha ammesso che le truppe hanno sparato colpi di avvertimento durante la notte a circa un chilometro di distanza dal sito degli aiuti, ore prima che la struttura aprisse per distribuire aiuti ai palestinesi. "Le truppe dell'Idf hanno lavorato per impedire a diversi sospetti di avvicinarsi ai militari", ha detto il funzionario. "Sono stati sparati colpi di avvertimento contro diversi sospettati che si avvicinavano alle forze, ma non c'è alcun collegamento tra l'incidente in questione e le false accuse contro le Idf".
Le forze israeliane hanno confermato ieri di aver allargato l'offensiva di terra nella Striscia. "Nelle ultime 24 ore le truppe hanno ampliato le manovre di terra, eliminato terroristi e distrutto molti depositi di armi e infrastrutture del terrore, sia in superficie che sotterranee" hanno affermato, secondo quanto riporta il Times of Israel. Le Idf confermano intanto anche operazioni dell'Aeronautica militare contro decine di obiettivi.
(Adnkronos) - Almeno 24 palestinesi sarebbero stati uccisi da spari delle forze israeliane "mentre si dirigevano verso un centro americano per la distribuzione di aiuti umanitari a ovest di Rafah", nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, sulla base di quanto denunciato dal ministero della Salute a Gaza, che nel 2007 finì in mano a Hamas.
La Striscia è teatro delle operazioni militari israeliane contro Hamas dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Il ministero denuncia un "nuovo massacro" con accuse a Israele. E la tv al-Aqsa, controllata da Hamas, parla di "200 feriti" oltre ai 24 morti.
Le forze israeliane hanno confermato ieri di aver allargato l'offensiva di terra nella Striscia. "Nelle ultime 24 ore le truppe hanno ampliato le manovre di terra, eliminato terroristi e distrutto molti depositi di armi e infrastrutture del terrore, sia in superficie che sotterranee" hanno affermato, secondo quanto riporta il Times of Israel. Le Idf confermano intanto anche operazioni dell'Aeronautica militare contro decine di obiettivi.
Leggi tutto: Gaza, al Jazeera: "Ancora spari durante distribuzione aiuti, morti e feriti"
(Adnkronos) - Caldo in aumento sull'Italia, ma anche rischio di forti temporali con grandinate al Nord. E' una fase climatica "estrema" quella che sta colpendo il Paese, con alte temperature ma anche fenomeni meteo improvvisi in questa prima settimana di giugno. Sono queste le previsioni degli esperti per la giornata di oggi, martedì 3 giugno, e per i giorni a venire.
Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma il rischio di forti temporali accompagnati anche da grandinate su parte delle regioni del Nord; altrove l’anticiclone africano si prenderà la scena con temperature previste in ulteriore aumento.
Prosegue la fase meteo climatica estrema in questo avvio di giugno con l’Italia divisa tra ondate di caldo subtropicali e il rischio improvvisi acquazzoni.
In particolare tra il pomeriggio e la sera di martedì 3 giugno (condizioni che si ripeteranno anche mercoledì 4 giugno), correnti instabili di origine atlantica andranno ad interagire con un'atmosfera carica di energia potenziale (umidità e calore dopo le fiammate africane degli ultimi giorni): si tratta in sostanza della configurazione ideale per l'innesco di imponenti celle temporalesche, ovvero di sistemi particolarmente violenti, alti fino a 8-10 km e in grado di provocare grandine (fino a 2-3 cm di diametro) e raffiche di vento ad oltre 60 km/h. Maggiormente a rischio saranno le zone alpine e le vicine pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Dopo questo break temporalesco, nella seconda parte di settimana, è prevista una nuova pulsazione dell’anticiclone africano verso il bacino del Mediterraneo e l’Italia. Gli effetti si faranno sentire già da giovedì 5 giugno quando avremo condizioni meteo stabili e soleggiate con clima molto caldo su buona parte del Paese.
L'alta pressione sub-tropicale ci terrà compagnia anche nel prossimo weekend ed anzi mostrerà tutta la sua potenza determinando un ulteriore incremento dei valori termici: sono previsti picchi oltre i 35°C sulle pianure del Nord e al Centro, e addirittura sopra i 40°C sulla Sardegna.
Martedì 3. Al Nord: temporali su Alpi e Prealpi, soleggiato altrove. Al Centro: sole e caldo estivo. Al Sud: sole e caldo.
Mercoledì 4. Al Nord: temporali dalle Alpi del Nordovest verso le pianure di Lombardia e Piemonte. Al Centro: velature e caldo. Al Sud: sole e caldo.
Giovedì 5. Al Nord: temporali in montagna, nubi sparse in pianura. Al Centro: cielo poco nuvoloso. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Tendenza: anticiclone africano in ulteriore rinforzo; clima molto caldo su tutta Italia.
Leggi tutto: Caldo in aumento, rischio temporali e grandine al Nord: le previsioni meteo
(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 5.8 ha colpito nella notte la zona di Marmaris, nella provincia di Mugla, nel sudovest della Turchia.
Secondo l'Afad, la protezione civile turca, il sisma è stato registrato alle 2.17 ora locale a circa dieci chilometri dalla costa di Marmaris. Una ragazza di 14 anni è morta a Fethiye a causa di un attacco di panico, ha confermato su X il ministro degli Interni, Ali Yerlikaya. Nella provincia di Mugla è stata necessaria l'assistenza medica per 69 persone. Secondo il resoconto ufficiale, per paura hanno cercato di mettersi in salvo saltando dall'alto e 46 restano in ospedale.
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(Adnkronos) - Grave incidente stradale questa notte a Mugnano di Napoli. Per cause ancora in corso di accertamento, una Fiat Bravo con a bordo un 52enne e uno scooter Beverly sul quale c'erano un 18enne, una 15enne e un 16enne si sono scontrati. Lo scooter ha impattato violentemente contro un altro veicolo lì parcheggiato. A intervenire, i carabinieri di Marano e Napoli.
I ragazzi sono stati trasferiti dal personale del 118 presso gli ospedali di Giugliano in Campania e Pozzuoli in codice rosso. Operati d’urgenza per fratture multiple, la prognosi è riservata.
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