(Adnkronos) - “E' stata una tre giorni impegnativa alla fiera Ambiente e Lavoro di Bologna, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare centinaia di professionisti e esperti nell'ambito della consulenza e soprattutto abbiamo ascoltato coloro che sono in prima linea e che stanno vivendo come l'innovazione e le nuove tecnologie stanno impattando nel mondo del lavoro. Questo per noi è importante perché sono tanti suggerimenti che ci arrivano per poi definire e ridefinire continuamente le nostre politiche, le nostre attività di servizio e assistenza verso imprese e lavoratori". Sono le parole di Andrea Cafà, presidente Cifa, a margine del convegno 'Cultura della sicurezza e prevenzione partecipata', organizzato nello Stand Cifa-Confsal alla Fiera di Bologna.
“Il cambiamento - fa notare - è abbastanza veloce quindi noi dobbiamo cercare, quasi navigando un po' tutti a vista, di offrire delle soluzioni concrete. Abbiamo lavorato tantissimo nell'ambito della contrattazione collettiva, il mese scorso abbiamo rinnovato un contratto collettivo dove la sicurezza è stato uno dei temi prioritari. Stiamo portando avanti delle azioni congiunte tra Fonarcom, Epar e Sanarcom affinché la bilateralità diventi veramente un soggetto che assiste il lavoratore e l'accompagna in questo momento difficile di transizione".
(Adnkronos) - "Abbiamo voluto che la formazione fosse strutturata e non più episodica, non più legata alle necessità normative, a quello che la sicurezza necessita, ma che diventi strutturale per ogni giorno durante tutta la vita lavorativa dei nostri dipendenti". Lo ha dichiarato il presidente di Epar (l’Ente bilaterale di riferimento della contrattazione collettiva dell’associazione datoriale Cifa Italia e del sindacato Confsal) Manlio Sortino intervenuto al convegno 'Cultura della sicurezza e prevenzione partecipata', organizzato dal sindacato Confsal all'interno della Fiera Ambiente e Lavoro di Bologna.
“Oggi - ha spiegato - arriviamo con una nuova proposta, un ciclo di webinar che è già iniziato nella sua fase introduttiva che mira ad analizzare nel contenuto l'accordo Stato-Regioni, che lo vada proprio ad aprire in tutte le parti che ancora sono critiche, ancora non sono ben comprensibili. Lo faremo con docenti universitari, con magistrati, avvocati, esperti e lo faremo non soltanto analizzando la norma, ma andando anche a quella che è la prassi consolidata, la prassi che si deve consolidare, quelle che sono le sentenze che da qui ai prossimi mesi usciranno e che finalmente potranno dare un quadro completo di quello che è l'accordo Stato-Regioni, che è il punto di riferimento per la sicurezza da qui ai prossimi anni".
Leggi tutto: Infortuni, Sortino (Epar): "Formazione sia più strutturata e non più episodica"
(Adnkronos) - “La sicurezza interessa, secondo il mio modo di vedere, la scuola, l'università e la ricerca. Perché a parlare di formazione si inizia dalla scuola dell'infanzia. E' un momento importante quello dell'istruzione, è là che si deve lavorare, è là che dobbiamo progettare il futuro”. Sono le parole di Elvira Serafini, segretario generale Snals-Confsal intervenuta a Bologna al convegno 'Cultura della sicurezza e prevenzione partecipata', organizzato dal sindacato Confsal.
“Dobbiamo lavorare - spiega - per formare il cittadino con una mentalità che guarda al rischio e alla soluzione del rischio, che guarda a quelle che sono le prevenzioni necessarie per non cadere in quello che è il rischio della mortalità anche sui posti di lavoro. Si parte con, io la chiamo, educazione alla formazione e alla sicurezza. Ci vuole una cultura, cultura della sicurezza e della formazione” .
(Adnkronos) - “Non ci nascondiamo, le nuove tecnologie, la digitalizzazione e l'intelligenza artificiale possono aiutare anche in termini di sicurezza sul lavoro, ma portano con sé come tutti i cambiamenti dei rischi, come il cosiddetto stress da lavoro correlato ovvero il lavoratore può non sentirsi all'altezza e avere quindi delle forme di stress”. Così Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale Confsal intervenuto a Bologna al convegno 'Cultura della sicurezza e prevenzione partecipata' organizzato nello stand Cifa – Confsal alla Fiera Ambiente e Lavoro.
“Queste problematiche - ha detto - si combattono dando consapevolezza ai lavoratori dei cambiamenti che li attendono e la competenza per affrontarli. Questo è lo scopo di questa iniziativa di oggi con cui ci siamo impegnati con l'Inail a formare circa 5 mila lavoratori e rappresentanti dei lavoratori".
(Adnkronos) - in collaborazione con: Balance Rehab Clinic
La depressione non è solo tristezza passeggera, ma un’ombra persistente che avvolge ogni aspetto della vita quotidiana. Anche i gesti più semplici diventano montagne da scalare, e il mondo perde colore e significato. È come essere intrappolati in un labirinto senza uscita, dove la luce sembra sempre troppo lontana.
La cura efficace richiede un approccio che vada oltre la semplice prescrizione di farmaci. È qui che la Balance Rehab Clinica ha ideato un nuovo e rivoluzionario concetto di riabilitazione psichiatrica, creando un modello terapeutico che considera la persona nella sua totalità.
Cosa rende davvero speciale un percorso di recupero? La differenza sta nei dettagli, nell’attenzione personalizzata, nella capacità di vedere oltre i sintomi. Balance Rehab Clinic ha sviluppato un metodo innovativo per la cura della depressione, combinando l’efficacia delle terapie tradizionali con approcci complementari all’avanguardia.
Il trattamento presso questa struttura si distingue per la sua natura integrata. Non si tratta semplicemente di curare un disturbo, ma di accompagnare una persona nel suo viaggio verso il benessere. Ogni storia è unica, ogni percorso di guarigione ha il suo ritmo e le sue peculiarità.
Il team multidisciplinare della clinica comprende psichiatri, psicologi, nutrizionisti e terapisti specializzati che lavorano in sinergia, creando un piano terapeutico su misura. Questo approccio multidisciplinare depressione permette di affrontare non solo i sintomi, ma anche le cause sottostanti, che spesso affondano le radici in squilibri biochimici, traumi passati o dinamiche relazionali disfunzionali.
L’ambiente terapeutico gioca un ruolo fondamentale nel processo di guarigione dalla depressione. Gli spazi qui sono stati progettati per favorire serenità e benessere: ambienti eleganti immersi nella natura, lontani dallo stress quotidiano, dove ritrovare equilibrio e pace interiore. Come evidenziato in un recente studio dell’Università di Milano sulla psicologia ambientale, gli spazi fisici possono accelerare o rallentare il recupero da disturbi psichici. La luce naturale, il contatto con la natura e ambienti esteticamente armoniosi stimolano la produzione di neurotrasmettitori legati al benessere, facilitando il percorso terapeutico.
Un elemento fondamentale nella cura è proprio l’ambiente in cui avviene il percorso terapeutico. Quando ci si sente al sicuro, accolti e compresi, il cervello è più ricettivo ai cambiamenti positivi. È come preparare il terreno prima di piantare un seme: maggiore è la cura nella preparazione, più forte sarà la pianta che crescerà.
La riservatezza è un altro elemento fondamentale: ogni ospite viene accolto in una struttura riservata, con un rapporto uno a uno con il terapeuta, garantendo la massima discrezione e permettendo di concentrarsi completamente sul percorso di guarigione.
La riabilitazione psichiatrica richiede un approccio personalizzato che consideri la persona nella sua totalità. Il trattamento presso Balance combina terapie farmacologiche e psicologiche in un approccio integrato che aumenta significativamente le probabilità di successo. Tra le tecniche più innovative: La terapia cognitivo-comportamentale viene personalizzata per identificare e modificare i pensieri negativi automatici che alimentano la depressione. Questo processo permette di riconoscere gli schemi di pensiero disfunzionali e sostituirli con prospettive più realistiche. È come imparare una nuova lingua: difficile all’inizio, ma poi sempre più naturale.
Depressione da consapevolezza e le tecniche di meditazione aiutano a sviluppare la consapevolezza del momento presente, interrompendo il ciclo di ruminazione tipico.Queste pratiche, come dimostrato da numerosi studi pubblicati sulla rivista Mindfulness Italia, hanno effetti misurabili sulla struttura cerebrale, aumentando la densità della materia grigia nelle aree associate al benessere emotivo.
L’approccio biochimico, particolarmente innovativo, mira a ripristinare l’equilibrio dei neurotrasmettitori attraverso una combinazione di nutrizione mirata, integratori naturali e, quando necessario, farmacoterapia di precisione. Questo aspetto è fondamentale, poiché molti casi sono collegati a squilibri biochimici che non possono essere risolti solo con la psicoterapia.
Ogni percorso di guarigione e depressione è unico come la persona che lo intraprende. Il viaggio in questa clinica psichiatrica inizia con una valutazione approfondita che esplora non solo i sintomi, ma anche la storia personale, lo stile di vita, le relazioni e persino gli aspetti genetici e biochimici.
Questa fase iniziale è fondamentale: è come creare una mappa dettagliata del territorio da attraversare. Senza una buona mappa, il rischio di perdersi aumenta considerevolmente. La valutazione non si limita a compilare questionari, ma rappresenta un’analisi profonda della vita del paziente, rivelando come eventi del passato possano aver plasmato il modo di vedere il mondo e se stessi.
Dopo la valutazione iniziale, viene creato un programma terapeutico personalizzato che evolve nel tempo, adattandosi ai progressi e alle nuove consapevolezze che emergono durante il percorso. Questo approccio dinamico è uno dei segreti dell’efficacia del metodo.
Balance Rehab Clinica è una clinica psichiatrica che pone il paziente al centro del percorso terapeutico, considerando tutti gli aspetti che contribuiscono al benessere. La nutrizione, per esempio, gioca un ruolo fondamentale: specifici alimenti possono influenzare l’umore e la produzione di neurotrasmettitori.
L’attività fisica, calibrata sulle capacità individuali, stimola la produzione di endorfine e favorisce un sonno ristoratore, elementi spesso compromessi nella depressione.
Le attività creative ed espressive, come l’arte-terapia e la musicoterapia, offrono canali alternativi per esprimere emozioni difficili da verbalizzare, aprendo nuove vie di consapevolezza e guarigione. Queste modalità terapeutiche permettono di accedere a parti di sé che spesso rimangono nascoste durante le conversazioni tradizionali.
La terapia più efficace è quella che considera l’individuo nella sua complessità, riconoscendo che mente e corpo sono interconnessi in modi profondi e significativi. Quando un aspetto viene trascurato, l’intero sistema ne risente.
La guarigione della depressione è possibile con il giusto supporto professionale e un approccio completo. Non deve essere una condanna a vita. Un efficace percorso di guarigione considera tutti gli aspetti della vita del paziente e offre strumenti concreti per costruire un futuro diverso.
Scegliere la giusta clinica psichiatrica è un passo cruciale nel percorso verso la guarigione. Balance Rehab Clinica rappresenta un faro di speranza per chi soffre, dimostrando che con l’approccio giusto, personalizzato e multidimensionale, è possibile non solo superare la depressione, ma trasformare questa difficile esperienza in un’opportunità di crescita e rinnovamento personale.
Il percorso verso la guarigione non è mai lineare. Ci sono giorni migliori e giorni più difficili, momenti di chiarezza e momenti di confusione. Ma con il giusto supporto, ogni passo, anche il più piccolo, è un passo verso la luce. E quando finalmente si esce dal tunnel, il mondo appare sotto una luce nuova, più ricca e più profonda
Leggi tutto: Cura della Depressione: L’Approccio Innovativo di Balance Rehab Clinica
(Adnkronos) - "Farmindustria comunica con profondo dolore e cordoglio la scomparsa del suo Capo Ufficio Stampa, Antonio Morelli, che ha affrontato e combattuto con coraggio straordinario e fede una grave malattia che lo ha colpito pochi mesi fa". Così l'associazione nazionale delle imprese del farmaco, che diffonde in una nota un commosso ricordo di Morelli, 'Tonino' per la comunità di giornalisti che in tanti anni ha avuto modo di collaborare con lui, conoscerlo e volergli bene.
"Un giornalista generoso e dal tratto umano sempre aperto e sorridente - lo descrive Farmindustria - che ha saputo costruire con grande professionalità e generosità nei suoi 26 anni in associazione un rapporto leale e rispettoso tra il settore farmaceutico e i media. Le sue qualità umane e le sue doti professionali sono state riconosciute e apprezzate non solo dagli associati, ma anche dai colleghi giornalisti, ai quali era legato da sincero affetto. Tutti lo ricorderanno al lavoro fino all'ultimo. E mancherà moltissimo sia alle colleghe e colleghi di Farmindustria, sia alle colleghe e ai colleghi giornalisti. Alla sua famiglia va il nostro pensiero, la nostra vicinanza, la nostra riconoscenza e l'affetto più profondo in questo momento di grande dolore".
(Adnkronos) - Il clima di terrore e di incertezza che le deportazioni di Donald Trump hanno imposto nelle comunità ispaniche di tutta l'America stanno avendo anche un effetto negativo sui consumi nel Paese. E' quanto scrive oggi il Wall Street Journal registrando come alcuni importanti brand, tra i quali Coca-Cola che da tempo è impegnata a far crescere le vendite in un gruppo cruciale come gli ispanici, stanno avendo importanti cali nelle vendite.
Molti 'latinos', anche quelli che hanno i documenti in regola, nelle ultime settimane stanno evitando di uscire per fare la spesa, andare a mangiare fuori nel timore di incappare nelle crescenti retate della 'migra', come gli ispanici chiamano il temuto Ice, la polizia per l'immigrazione. Senza contare che molti hanno perso i lavori che svolgevano, in particolare nel settore dell'edilizia, sempre a causa dei raid, e quindi hanno perso potere di acquisto. La tendenza è aumentata in modo drastico negli ultimi giorni, con i raid dell'Ice a Los Angeles, le conseguenti proteste e l'invio da parte di Trump di Guardia Nazionale e Marines.
Questo si sta riflettendo, scrive il giornale economico e conservatore americano, sui consumi, con la Coca-Cola, per esempio, che ha registrato un calo del 3% delle vendite in Nord America nel primo trimestre dell'anno, in parte a causa della diminuzione dei consumatori ispanici, secondo i vertici dell'azienda. Ma anche altri brand, tra i quali alcuni orientati al mercato ispanico, come Constellation, produttore della birra Modelo, o le catene come El Pollo Loco, negli ultimi mesi hanno detto agli investitori che la minore spesa da parte degli ispanici sta colpendo negativamente le loro vendite.
Leggi tutto: Usa, migranti terrorizzati dai raid di Trump: calano i consumi di importanti brand
(Adnkronos) - "Dal punto di vista scientifico, l'età di diagnosi del tumore alla mammella si è molto abbassata. La campagna 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione' promossa dalla Polizia di Stato lo scorso anno è stata molto proficua, pertanto si è ritenuto necessario riproporla, anche perché l'unico strumento valido ed efficace che noi abbiamo a disposizione per curare questa malattia in maniera ottimale è attuare una prevenzione efficace. La diagnosi precoce è molto importante e i dati lo dimostrano: l'87% delle donne a cui è stato diagnosticato precocemente il tumore al seno hanno avuto una risoluzione buona della malattia". Lo ha detto Clementina Moschella, dirigente generale medico Polizia di Stato e direttore centrale di Sanità Dipartimento Pubblica sicurezza, alla presentazione - oggi alla Camera - dei risultati preliminari della seconda edizione di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione", il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al Seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.
La diagnosi precoce "è importantissima - ha evidenziato Moschella - ma la cultura della prevenzione deve essere un modo di vivere, un pensiero costante che ci accompagna e che non è solo occasione durante la campagna di screening, ma deve essere strutturato nella nostra vita, deve essere parte del nostro vivere quotidiano, perché lo screening è un atto di responsabilità, oltre che un atto d'amore verso noi stesse, verso le nostre famiglie, ma anche verso la società".
Leggi tutto: Moschella (Polizia Stato): "Screening seno atto di amore e responsabilità"
(Adnkronos) - Dalle soluzioni biomediche d'avanguardia per i test farmacologici a quelle tecnologiche come i 'digital twin', gemelli digitali che riducono i tempi della ricerca preclinica, ma anche le opportunità di investimento per i colossi mondiali del settore sugli ecosistemi territoriali e le reti di ricerca nazionali. Si presenta così l'Italia alla Bio International Convention 2025, in programma a Boston dal 16 al 19 giugno, che attende 20mila professionisti da oltre 60 Paesi del mondo, punto di riferimento globale per l'intera filiera biotech. Una missione - organizzata dall'Ice, Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, insieme al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e al ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il supporto di Farmindustria, Federchimica Assobiotec e Invitalia - che riunisce aziende leader di mercato e imprese innovative, accanto a cluster regionali, enti di ricerca, parchi scientifici e agenzie di attrazione investimenti, offrendo un quadro composto di tecnologie d'avanguardia e opportunità territoriali per partnership industriali e di ricerca e sviluppo.
"La presenza italiana alla Bio di Boston è il risultato di un impegno che da anni vede Agenzia Ice promuovere un sistema integrato di competenze scientifiche, infrastrutture di ricerca e filiere industriali ad alto contenuto tecnologico - afferma Erica Di Giovancarlo, direttore Ufficio Ice di New York e coordinatrice Rete uffici in Usa di Agenzia Ice - Fare squadra all'interno di un unico padiglione nazionale consente alle imprese italiane di mostrare ai partner internazionali l'intero percorso che va dall'idea alla produzione, sostenuto da un importante bacino di talenti e da un comparto manifatturiero che detiene il 23% del valore Cdmo europeo (sviluppo e produzione conto terzi). Grazie alle opportunità offerte dagli enti locali e all'esperienza maturata dall'industria, l'Italia si conferma un luogo ideale dove sviluppare, testare e scalare soluzioni biotech, con l'innovazione come principale volano di crescita per il Paese e per i player globali che scelgono di investire sul nostro territorio".
L'Italia è "una potenza esportatrice, costantemente tra i primi 10 esportatori a livello globale, ma non molti sanno che il settore farmaceutico è tra queste prime esportazioni - osserva il direttore generale del ministero degli Affari esteri, Mauro Battocchi - Questo risultato sarebbe impensabile senza solide basi scientifiche, di R&S e produttive. Il Global Biotech Montalcini Tour ha anche l'obiettivo di portare una nuova e più aggiornata narrazione dell'Italia, in particolare nel settore Life Science". Aggiunge il responsabile Innovazione tecnologica e startup del ministero degli Affari esteri, Massimo Carnelos: "Sostenendo le nostre aziende biotecnologiche emergenti nella loro espansione globale, il Maeci e l'Agenzia Ice stanno dalla parte dei nostri imprenditori high-tech e delle loro tecnologie avanzate nel campo delle scienze della vita e delle biotecnologie. L'Italia ha molto da offrire e di cui sorprendersi, ma purtroppo non è abbastanza valorizzata. Siamo qui alla Bio Usa per raccontare e mostrare una storia diversa".
L'Italia è un attore di primo piano in Europa nel settore biotech: la filiera delle scienze della vita genera l'11% del Pil nazionale e l'industria farmaceutica conta 770 siti produttivi, numero che posiziona il Paese al secondo posto nell'Ue. Sul fronte dei servizi industriali, l'Italia è prima in Europa per valore della manifattura Cdmo (terzisti che si occupano sia della fase di sviluppo che della produzione), pari a 3,6 miliardi di euro, il 23% del totale Ue. Le esportazioni di farmaci e prodotti biotech italiani verso il resto del mondo hanno superato 52 miliardi di euro nel 2024, registrando la crescita più rapida tra le grandi economie europee nell'ultimo quinquennio (+60% secondo dati Eurostat). L'innovazione è sostenuta da investimenti in ricerca e sviluppo saliti a 2 miliardi di euro nel 2023 (+25% dal 2019) e da oltre 7mila addetti dedicati. Anche negli scambi Italia-Usa, il chimico-farmaceutico si conferma un pilastro: nel 2024 ha rappresentato il 18% delle importazioni complessive Usa dal nostro Paese, secondo settore solo ai macchinari. In valore assoluto, le importazioni statunitensi di prodotti chimico-farmaceutici italiani hanno toccato 13,7 miliardi di dollari, con un balzo annuo del 31,4%. Il segmento biotech si distingue per dinamicità: le importazioni americane sono salite a 4,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del +112% rispetto al 2023.
Il 16 giugno, in concomitanza con l'apertura della convention, il Consolato Generale d'Italia a Boston ospiterà una tappa del Montalcini Global Biotech Tour, il programma di eventi promosso da Agenzia Ice e Maeci per proiettare nel panorama internazionale le imprese biotech emergenti italiane. "Siamo particolarmente lieti di accogliere al Consolato Generale d'Italia a Boston il Montalcini Global Biotech Tour un'iniziativa che celebra l’eccellenza scientifica italiana e promuove il dialogo con uno degli ecosistemi biotech più avanzati e competitivi al mondo - conclude il console generale d'Italia a Boston, Arnaldo Minuti - Boston ospita quasi mille aziende biotech e oltre 140mila professionisti nel settore delle scienze della vita. L'Italia è parte integrante di questa rete globale grazie a imprese di primo piano, a investimenti strategici e a una vivace comunità di ricercatori, scienziati e manager italiani. Questo evento rappresenta un'importante piattaforma per favorire nuove collaborazioni, rafforzare i legami economici tra Italia e Stati Uniti e valorizzare il contributo italiano all'innovazione e alla salute globale".
Leggi tutto: Bio International Convention, l'avanguardia italiana a Boston
(Adnkronos) - "AstraZeneca crede fortemente nel gioco di squadra tra pubblico e privato. Il progetto 'Care for Caring 2.0', promosso dalla Polizia di Stato, rappresenta proprio l'essenza di questo concetto di partnership, di collaborazione. Insieme possiamo veramente contribuire per migliorare la salute dei cittadini. E quindi siamo qui oggi, al fianco della Polizia di Stato, per sostenere l'importanza degli screening preventivi per le donne, in questo caso donne che operano nella Polizia di Stato e che tutti i giorni si prendono cura della sicurezza dei cittadini. Obiettivo: promuovere la cultura della prevenzione del tumore al seno e fare in modo che le donne in Polizia diventino ambasciatrici della prevenzione". Lo ha detto Alessandra Dorigo, VP Head of Oncology AstraZeneca Italy, intervendo alla presentazione - oggi alla Camera - dei risultati preliminari della seconda edizione di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione", il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al Seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.
L'iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è realizzata dalla Polizia di Stato con il supporto non condizionante di AstraZeneca (main sponsor) e dei partner tecnici GE HealthCare e Samsung Healthcare Italia, con il patrocinio dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom). "AstraZeneca è l'azienda numero uno in Italia per ricerca clinica, per studi clinici - ha sottolineato Dorigo - perché noi vogliamo sviluppare nuovi standard di cura per diverse patologie tumorali. In particolare nel tumore della mammella abbiamo sviluppato una serie di farmaci innovativi per diversi setting di malattia, cercando appunto di migliorare la sopravvivenza dei pazienti, ma soprattutto di dare loro un'ottima qualità di vita. L'impegno altrettanto importante nel tumore della mammella è promuovere, e il progetto di oggi ne è l'esempio, una cultura della prevenzione e degli screening, perché naturalmente siamo convinti che cercare di parlare di cancro, di tumore della mammella e cercare di far sì che la prevenzione entri come priorità affinché il tumore venga diagnosticato quanto prima sia davvero un obiettivo molto ambizioso".
Leggi tutto: Tumore al seno, Dorigo (AstraZeneca): "Gruppo in prima linea su farmaci e prevenzione"
(Adnkronos) - "Il progetto 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione' è un esperimento importante che dimostra l'attenzione della Polizia di Stato verso la cultura della prevenzione per alcune patologie che colpiscono le donne. Fare cultura è forse la cosa più difficile. Quello della Polizia di Stato è un esempio positivo, importante, un segnale di cambiamento: è importante che questo messaggio arrivi a quante più persone possibile perché il carcinoma al seno interessa sempre più donne e ragazze". Lo ha detto Annarita Patriarca (Forza Italia), componente Commissione Affari sociali della Camera, intervendo alla conferenza stampa di presentazione dei primi risultati di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione' (www.careforcaring.it), il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato, evento promosso dalla stessa deputata.
"Dobbiamo riempire i social di messaggi positivi come questo - ha aggiunto Patriarca - che promuove la cultura della prevenzione attraverso comportamenti concreti. E' importante l'attenzione verso le donne. E' importante la responsabilità che si assume il sistema sanitario da un lato, ma anche in questo caso le Forze dell'ordine, di mettere al centro dell'attenzione la donna e la sua salute".
(Adnkronos) - "Un grazie alla Polizia di Stato che, con 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione', è andata direttamente ad allargare lo screening delle donne: in Italia purtroppo c'è disomogeneità sul territorio nazionale e viene fatta discriminazione addirittura sul codice di avviamento postale di residenza. Ci sono Regioni che per le donne iniziano lo screening a 45 anni e altre a 50. Per questo motivo in Senato abbiamo provato, tramite un emendamento nel decreto legge Prestazioni sanitarie, a mia prima firma, ad allargare la platea, portandola da 45 a 74 anni, ma purtroppo tutto questo costa 135 milioni di euro, quindi speriamo di riuscirci con la legge di Bilancio. Intanto abbiamo stanziato 3 milioni di euro per fare informazione e comunicazione, pilastri importantissimi". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Elena Murelli (Lega), della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza del Senato, in occasione della presentazione - oggi alla Camera - dei risultati preliminari della seconda edizione di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione' (www.careforcaring.it), il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.
L'iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è realizzata dalla Polizia di Stato con il supporto non condizionante di AstraZeneca (main sponsor) e dei partner tecnici GE HealthCare e Samsung Healthcare Italia, con il patrocinio dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom). "La Polizia di Stato è stata lungimirante perché nell'edizione di quest'anno ha coinvolto le donne tra i 20 e i 44 anni - ha sottolineato Murelli - Qualcuno potrà dire che è troppo presto. Io dico che no, non è mai troppo presto per fare prevenzione, quindi le donne si devono ascoltare e grazie quindi alle donne, alle allieve della Polizia di Stato, che hanno partecipato perché naturalmente si faranno anche ambasciatrici della prevenzione".
Leggi tutto: Cancro al seno, Murelli (Lega): "Non è mai troppo presto per fare prevenzione"
(Adnkronos) - "La prevenzione è il vero pilastro su cui investire per salvaguardare la sostenibilità del nostro Servizio sanitario nazionale e per promuovere il benessere della nazione. Sappiamo bene che una diagnosi precoce consente di evitare la progressione della malattia ed aumentare notevolmente i tassi di guarigione. E' per questo che, sin dal mio insediamento, ho dato priorità a politiche che potenziassero gli screening oncologici per far crescere l'adesione ai programmi nazionali tra le fasce d'età interessate e ampliando l'offerta degli screening gratuiti per il tumore al seno nella fascia d'età 45-74 anni, già prevista in via sperimentale in alcune Regioni". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un videomessaggio inviato ai promotori della conferenza stampa - oggi alla Camera - durante la quale sono stati presentati i risultati di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione', progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.
Schillaci ha quindi espresso apprezzamento per l'iniziativa "diretta a promuovere la cultura della prevenzione tra le donne delle forze di polizia, con un'attenzione particolare all'importanza degli screening per la diagnosi precoce del tumore alla mammella". Ma è "altrettanto fondamentale informare - ha poi sottolineato il ministro - coinvolgere e creare consapevolezza. Anche con questa finalità, il 16 e il 17 giugno a Napoli ci saranno i primi Stati generali dedicati proprio alla prevenzione per amplificare il più possibile il messaggio che prendersi cura di sé quando si è sani è fondamentale per contrastare l'insorgere di malattie. In questo scenario, iniziative come 'Care for Caring 2.0' dimostrano tutto il loro valore: parlano alle donne direttamente, in contesti di lavoro e di formazione, portando la prevenzione nei luoghi della quotidianità".
"Il nostro impegno è costante anche nel promuovere la prevenzione primaria, attraverso l'incentivazione di corretti stili di vita che includano un'alimentazione sana e attività fisica regolare. Sono comportamenti semplici, ma fondamentali per ridurre i fattori di rischio e aumentare la qualità della vita. Ringrazio la Polizia di Stato, l'Aiom che ha patrocinato l'iniziativa, le allieve e le donne che hanno aderito alla campagna di screening", concluso Schillaci.
Leggi tutto: Schillaci: "Prevenzione e informazione pilastri su cui investire"
(Adnkronos) - Costruire una rete di collaborazione stabile e concreta fra istituzioni, imprese, enti bilaterali, fondi e parti sociali, per sensibilizzare, monitorare e intervenire. E' questo l'obiettivo della proposta di Fonarcom, primo fondo interprofessionale ad aver finanziato la formazione in materia di sicurezza e, per questo, ad aver avvertito l’urgenza di regolamentare e accreditare le piattaforme, così da garantire una spesa pubblica responsabile e una formazione di qualità. Questo l'argomento al centro del convegno 'Cultura della sicurezza e prevenzione partecipata. L'importanza della formazione per le parti sociali', organizzato all'interno del 35° Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in corso a Bologna.
Nello specifico, Fonarcom propone un sistema ufficiale di accreditamento delle piattaforme con l’individuazione di un soggetto pubblico e imparziale cui demandare tale attività e che garantisca che la formazione non solo sia erogata, ma sia anche efficace e verificabile, così da arginare il problema degli 'attestatifici' e della formazione fittizia.
Viene anche proposta l'interoperabilità fra le piattaforme accreditate e i sistemi informativi dell’Inail, tale da consentire a quest’ultimo di conoscere in tempo reale chi ha completato la formazione sulla sicurezza e chi no. Questo sistema, che permetterebbe un intervento preventivo più efficace di qualsiasi sanzione successiva, garantirebbe un doppio vantaggio: sollecitare tempestivamente aziende e lavoratori che non hanno ancora attivato percorsi formativi; effettuare verifiche mirate, anche a campione, proprio nei giorni in cui la formazione è calendarizzata.
Questa è la cultura sulla sicurezza nei luoghi di lavoro su cui la confederazione Cifa Italia, insieme al sindacato Confsal hanno scelto di investire, partendo proprio dalla loro contrattazione collettiva, in cui è previsto un incremento delle ore di formazione in tema di sicurezza sul lavoro per tutte le categorie di soggetti coinvolti nell’obbligo formativo: quattro ore in più rispetto a quelle previste dall’accordo Stato-Regioni per i lavoratori nei settori a basso rischio; quattro ore nelle aziende da 15 a 50 dipendenti e otto ore in quelle con oltre 50 dipendenti per la figura del rls; sessantaquattro ore di formazione per la figura del rlst entro tre mesi dalla nomina e aggiornamento annuale di otto ore; obbligo di aggiornamento biennale di minimo otto ore per i preposti da svolgersi solo in presenza.
Importante e determinante inoltre, in tema di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, è il ruolo svolto da Epar, ente bilaterale di riferimento della contrattazione collettiva Cifa-Confsal e organismo iscritto al Repertorio nazionale degli organismi paritetici istituito dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Già punto di riferimento per la gestione, il monitoraggio e il controllo delle condizioni di sicurezza aziendale, Epar ha potenziato ulteriormente i propri strumenti, affinché la sicurezza sul lavoro, partendo dalla formazione, diventi un valore fondamentale e prioritario.
L'Academy interna a disposizione degli aderenti (nella duplice veste di Academy aziendale, per le imprese con più di quaranta dipendenti, e Academy interaziendale, per le aggregazioni di imprese, la cui rete supera i cento dipendenti), attraverso cui è possibile accedere a contenuti formativi in modalità fad, a titolo totalmente gratuito. Il finanziamento dell’Academy consente alle aziende di poter contare su una infrastruttura, fisica o digitale, necessaria per procedere all’analisi dei fabbisogni, all’erogazione della formazione e alla verifica dell’apprendimento, ma anche assorbire il costo del personale da impiegare e tutte le modifiche infrastrutturali necessarie a dotarsi di un ambiente formativo idoneo.
Valida, una piattaforma digitale intuitiva, semplice e innovativa, rivolta ai centri territoriali Epar, strutture formative accreditate all’organismo paritetico, che hanno la possibilità di erogare corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro – che consente di definire, pianificare ed erogare in modo semplice, veloce ed efficace i corsi di formazione in materia di sicurezza, realizzati secondo le normative e gli accordi Stato-Regione.
A questi servizi, inoltre, si aggiunge un ciclo di eventi/webinar formativi e informativi, in partenza a settembre e organizzati e prodotti da Idra technology, che approfondiranno le tematiche della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro a partire dall’accordo Stato-Regioni. Insieme a docenti universitari, avvocati, medici e magistrati, si analizzeranno le norme di legge, gli aspetti regolamentari, le circolari dell’Ispettorato nazionale del lavoro e si affronteranno temi come la formazione manageriale, i modelli organizzativi di gestione, la certificazione delle competenze e la parità di genere.
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(Adnkronos) - Re Carlo III festeggerà il compleanno questo fine settimana con la parata del Trooping the Colour, la cerimonia che si tiene a Londra il secondo sabato di giugno in occasione dell'anniversario della nascita del sovrano del Regno Unito. Tuttavia, Charles non è nato il 14 giugno, bensì il 14 novembre, giorno in cui festeggerà in privato i suoi 77 anni. E allora perché il monarca celebra due volte il proprio compleanno? La ragione è molto semplice e anche molto 'british', come spiega il Mirror, poiché ispirata dall'eterno desiderio britannico di bel tempo, in Gran Bretagna possibile alla vigilia dell'estate ma estremamente improbabile in pieno autunno.
Il festeggiamento di due compleanni per il re è una tradizione secolare nel Regno Unito. Si ritiene che il primo Trooping the Colour si sia svolto durante il regno di re Carlo II, che fu monarca dal 1660 al 1685. Nel 1748 si decise che la parata celebrasse il compleanno ufficiale del sovrano, diventando un evento annuale dopo l'ascesa al trono di Giorgio III nel 1760. Ma fu re Edoardo VII, che regnò dal 1901 al 1910 e nacque a novembre, a dare inizio alla tradizione di celebrare il Trooping the Colour a giugno, decidendo che il mese autunnale non fosse ottimale per un grande raduno all'aperto. Così, spostò le celebrazioni ufficiali a maggio o giugno, perché c'erano meno probabilità che il giorno del grande evento fosse freddo e piovoso. Da allora, i monarchi i cui compleanni cadono in periodi diversi dell'anno, lo celebrano a giugno, oltre che nelle date di nascita vere e proprie.
Il suo successore, Giorgio V, che era nato il 3 giugno, ebbe un solo compleanno ufficiale nello stesso mese, ma Giorgio VI, che festeggiava il compleanno a dicembre, reintrodusse la tradizione di un compleanno ufficiale in estate, che sua figlia Elisabetta II continuò. C'è dunque la possibilità che quando il principe William salirà al trono festeggerà solo un compleanno, dato che il suo compleanno effettivo cade già a giugno (il 21). Allo stesso modo, anche il principe George festeggia il compleanno in estate (il 22 luglio) e potrebbe decidere di festeggiare un solo compleanno quando diventerà re, il che significa che la tradizione dei due compleanni potrebbe scomparire per diversi decenni.
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