(Adnkronos) - Uno dei casi di cronaca nera che più hanno sconvolto l'Italia sta per diventare una grande produzione televisiva. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, la Rai, in collaborazione con partner europei, starebbe realizzando la miniserie ‘177 Giorni - Il Rapimento di Farouk Kassam’, destinata a ripercorrere una pagina dolorosa e indelebile della storia recente del Paese.
La miniserie, in tre puntate, è diretta dal regista Carlo Carlei e si girerà a breve in Sardegna sui luoghi del rapimento. La fiction, dunque, riporterà il pubblico al 1992, quando il piccolo Farouk Kassam, di appena sette anni, venne rapito in Sardegna. Per 177 interminabili giorni, il bambino rimase prigioniero in un covo dell'Anonima Sequestri, un incubo che tenne l'intera nazione con il fiato sospeso fino alla sua liberazione, avvenuta dopo il pagamento di un riscatto. La serie è una co-produzione internazionale che vede Bim e Rai Fiction affiancata da colossi come la francese France Télévisions e la tedesca ZDF.
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(Adnkronos) - "Continuiamo a lavorare costantemente per tentare di evitare che l'Europa faccia una scelta folle, che è quella di far involvere le sue politiche strategiche sul settore agricolo, che prevedono invece una pianificazione complessiva e quindi un fondo riservato agli agricoltori". Lo ha affermato oggi il ministro dell'Agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Francesco Lollobrigida, a margine dell'assemblea estiva di Confagricoltura, in corso a Milano.
"Credo che evitare dazi portandoli a zero sia un'operazione molto difficile, che i commissari europei difficilmente riusciranno a ottenere. Quindi bisogna verificare se invece il risultato di dazi assorbibili sia raggiungibile".
La speranza del ministro per il futuro è di "lavorare con gli Stati Uniti per riuscire ad arrivare a tasso zero, anche andando incontro a quella che è una loro esigenza che ovviamente non possiamo che guardare con rispetto, quella di trovare il modo di bilanciare con l'Europa i rapporti commerciali che a loro appaiono sbilanciati".
Alcune tariffe "può assorbirle l'intera filiera. Di conseguenza gran parte del valore del prezzo viene ripartita all'interno del retail, della distribuzione negli Stati Uniti. Quindi non sarebbero un danno solo per noi, sarebbero addirittura un danno per gli amici statunitensi con i quali abbiamo parlato e gli abbiamo in ogni modo spiegato questo dato" ha sottolineato Lollobrigida.
Il lavoro dell'esecutivo è "per evitare che ci siano dei dazi che non mettano in condizione le nostre imprese di restare concorrenziali dal punto di vista economico, come lo sono stati in questi anni. È ovvio che si deve raggiungere un compromesso il migliore possibile” ha poi detto.
“Certo, l'indeterminatezza all'interno dei mercati è uno dei problemi maggiori e quindi bisogna riuscire a chiudere” un accordo, “ma non dipende dall'Italia dipende dall'Unione europea - ha poi concluso il ministro -. L'Italia sta facendo invece il possibile per cercare di mitigare i toni di quella che qualcuno voleva diventasse una guerra commerciale, dalla quale uscirebbero danneggiati prima di tutto gli imprenditori che alla parola guerra commerciale rispondono ‘no’ in ogni caso”.
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(Adnkronos) - "Elacestrant è una molecola orale che si lega al recettore dell'estrogeno, che nel carcinoma mammario metastatico è il carburante che fa crescere la cellula tumorale, e lo distrugge. Elacestrant è diventata il punto di riferimento globale, una molecola efficace, ma anche estremamente tollerata nel tumore della mammella". Lo ha detto Monica Binaschi, direttore del Dipartimento di Scienze precliniche e traslazionali di Menarini Ricerche, all'incontro con la stampa promosso a Milano da Menarini Stemline Italia per presentare le nuove prospettive nel trattamento del tumore del seno metastatico ormonosensibile con elacestrant, la cui rimborsabilità è stata approvata dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per i pazienti con mutazioni di Esr1 che hanno già ricevuto in prima linea una terapia endocrina in associazione con inibitori di Cdk4/6.
"Investiamo in ricerca perché crediamo che lo studio dei meccanismi molecolari che stanno alla base del cancro possa veramente fare la differenza", evidenzia Binaschi. "Il nostro impegno va oltre il tumore metastatico - sottolinea - Ci stiamo impegnando in molteplici studi clinici. Uno di questi è Elegant, uno studio di fase III, al quale partecipano 40 centri clinici italiani, che vuole esplorare l'attività di elacestrant in pazienti che hanno un tumore precoce. Un aspetto molto importante per determinare la terapia successiva. Siamo il secondo Paese, dopo gli Stati Uniti, che recluta i pazienti per questo studio clinico. Un orgoglio nazionale", conclude.
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(Adnkronos) - Un impostore ha utilizzato software di intelligenza artificiale per imitare la voce e lo stile di scrittura del segretario di Stato americano Marco Rubio, contattando almeno cinque alti funzionari, tra cui tre ministri degli Esteri, un governatore statunitense e un membro del Congresso. Lo rivela un cablo del Dipartimento di Stato ottenuto dal Washington Post, secondo cui l’obiettivo era ottenere accesso a informazioni sensibili o account ufficiali.
La 'campagna', avviata a metà giugno, si è svolta tramite
messaggi vocali e testuali inviati attraverso l'app criptata
Signal, molto usata dall'amministrazione Trump. L'impostore ha
creato un account con il nome "
Il dipartimento di Stato ha annunciato un'indagine interna, mentre l'Fbi, che ha già lanciato un'allerta nazionale su campagne d'impersonificazione basate sull'intelligenza artificiale, ha invitato a non considerare autentici messaggi ricevuti da presunti funzionari. Secondo esperti citati dal Post, queste operazioni non richiedono grandi risorse tecniche e sono facilitate dalla scarsa sicurezza dei canali di comunicazione usati da molti politici.
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(Adnkronos) - Il prurito associato a malattia renale cronica (Ckd) colpisce circa 9mila pazienti in emodialisi; è un sintomo molto diffuso, ma ancora sottostimato nonostante abbia un impatto significativo sulla vita fisica e mentale di chi ne soffre: disturbi del sonno, senso di frustrazione e isolamento, solo per citarne alcuni. "Grazie all'arrivo anche in Italia di difelikefalin, la prima terapia per il trattamento del prurito moderato-severo associato alla Ckd negli adulti sottoposti a emodialisi, siamo orgogliosi di poter contribuire a migliorare la qualità di vita di questi pazienti". Così all'Adnkronos Salute Giuseppe Cucchiaro, General Manager di Csl Vifor Italia, in merito alla nuova opzione terapeutica - un agonista del recettore kappa-oppioide selettivo sintetico - per il prurito da malattia renale cronica.
"Da anni Csl Vifor Italia si impegna attraverso la ricerca e lo sviluppo per trovare soluzioni concrete per pazienti in svariate aree terapeutiche, tra cui la nefrologia - spiega Cucchiaro - In questo caso, l'innovazione non è solo tecnologica, ma è anche culturale perché prevede di andare oltre tutto ciò che già si conosceva con i protocolli consolidati. Noi abbiamo voluto ascoltare i pazienti, i loro bisogni e i loro sintomi. Siamo orgogliosi di supportare pazienti e operatori sanitari con un nuovo standard di cura".
(Adnkronos) - "Il farmaco che attendiamo anche in Italia per i pazienti con prurito associato a malattia renale cronica (Ckd) sarebbe in grado di ridurre un sintomo tanto fastidioso quanto invalidante nell'85% dei casi. Per noi nefrologi questo traguardo è già un successo, perché parliamo di persone anziane che convivono tutto il giorno con un terribile disturbo. Come presidente della Società italiana di nefrologia, mi auguro che sia prescrivibile direttamente da tutti i centri di dialisi, senza alcuna distinzione. L'auspicio è che ci sia una maggiore attenzione verso questi pazienti che hanno una qualità di vita disastrosa: 3-4 volte alla settimana sono legati a una macchina per la dialisi, presentano sintomi come ipotensione, astenia e stanchezza, e a causa del prurito non dormono la notte. Quindi ben venga questa innovazione terapeutica. Quello che, ripeto, mi auguro è che sia facilmente accessibile ai nostri pazienti". Così il presidente della Società italiana di nefrologia (Sin), Luca De Nicola, in merito alla nuova opzione terapeutica - un agonista del recettore kappa-oppioide selettivo sintetico - per il prurito da malattia renale cronica.
Si tratta di difelikefalin ed è la prima terapia in Italia contro questa condizione, destinata a diventare il nuovo standard di cura. Dopo l'approvazione da parte dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema), Csl Vifor Italia e Vifor Fresenius Medical Care Renal Pharma comunicano che è terminata la fase di negoziazione con l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per la rimborsabilità di difelikefalin e si attene la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
"E' un sintomo sottovalutato, ma che devasta per molti aspetti la vita del paziente perché non va via, ma accompagna il paziente per tutta la durata della malattia e soprattutto impedisce il riposo notturno - sottolinea Filippo Aucella, direttore della Struttura complessa di Nefrologia e dialisi dell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, Foggia - Quando perdiamo il sonno, non 1 o 2 giorni, ma per mesi interi, vuol dire che il paziente va in depressione e non riesce più ad avere una qualità di vita soddisfacente. Quindi la possibilità di poter agire con un farmaco che rompe questo circolo vizioso può effettivamente in molti casi essere capace di ridare una speranza di vita e una qualità di vita adeguata a soggetti già così provati da una cronicità invalidante che ha un forte impatto anche sul rapporto con gli altri, amici e familiari. Se abbiamo un'arma che potenzialmente riesce a spezzare questo circolo vizioso, probabilmente riusciremo a soddisfare un bisogno insoddisfatto di questi pazienti, ovvero la possibilità di dormire senza essere interrotti durante il riposo ogni ora dalla necessità di alzarsi, grattarsi. Non solo. Queste persone, a causa delle lesioni da grattamento evidente, non escono d'estate per non mostrare le braccia piene di graffi che loro si provocano. Quindi garantire a questi pazienti la possibilità di avere una vita sociale di relazione è un grande traguardo", evidenzia lo specialista.
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(Adnkronos) - Hanno più di 60 anni e spesso presentano più patologie: sono i 50mila pazienti sottoposti a dialisi in Italia. "Il 38% di loro, ovvero circa 9mila pazienti, oltre a doversi sottoporre al trattamento per 3-4 volte alla settimana convive con un prurito moderato-severo associato alla malattia renale cronica (Ckd) che si manifesta su tutto il corpo, ad ogni ora del giorno e della notte. Una vita di inferno". Così all'Adnkronos Salute Antonio Santoro, direttore Comitato tecnico-scientifico Aned (Associazione nazionale emodializzati), in merito alla nuova opzione terapeutica - un agonista del recettore kappa-oppioide selettivo sintetico - per il prurito da malattia renale cronica.
"Come evidenziato da una survey condotta da Aned su un campione di 1.900 associati - ricorda Santoro - si tratta di una condizione con riflessi importanti e invalidanti sulla qualità di vita del paziente, dal punto di vista lavorativo e di relazioni. Inoltre, al prurito sono associate le recrudescenze di malattie cardiovascolari e del sistema nervoso". Come se non bastasse, "rimedi inefficaci come quelli usati finora, ovvero antistaminici o creme emollienti, causano sconforto, rassegnazione e depressione perché non risolutivi. Non a caso - sottolinea - dall'indagine è emersa una grande sfiducia da parte dei pazienti verso un po' tutte le componenti sanitarie (nefrologi, infermieri e dermatologi) perché non ci sono delle risposte soddisfacenti in termini di rimedi".
"L'arrivo anche in Italia" del "primo farmaco per il prurito" associato a Ckd "è per i pazienti una buona notizia - rimarca Santoro - perché avrebbero benefici dal punto di vista della qualità della vita. Si augurano che possa attenuare questo disturbo, che consenta loro di condurre una vita normale che assolutamente ancora non hanno".
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(Adnkronos) - E' terminata la fase di negoziazione con l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per la rimborsabilità di difelikefalin e si attende la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. Si tratta del primo farmaco, formulato in soluzione iniettabile, indicato per il trattamento del prurito da moderato a grave associato a malattia renale cronica (Ckd) negli adulti sottoposti ad emodialisi. Lo comunicano in una nota Csl Vifor Italia e Vifor Fresenius Medical Care Renal Pharma.
"La disponibilità di una nuova classe di farmaci segna un importante passo avanti per questa comunità di pazienti - afferma Filippo Aucella, direttore Uo complessa di Nefrologia e dialisi Fondazione Casa Sollievo della sofferenza Opera di San Padre Pio da Pietrelcina San Giovanni Rotondo, Foggia - Nei trial clinici registrativi e nell'esperienza nell'uso compassionevole, difelikefalin ha dimostrato un miglioramento della condizione morbosa nei pazienti che soffrono di prurito moderato e grave, aumentando significativamente la loro qualità di vita".
Il rimborso, "a breve, di difelikefalin è una buona notizia per i pazienti con Ckd in dialisi che vivono con prurito moderato-severo - sottolinea Stefano Mancin, presidente Società infermieri area nefrologica (Sian) - La disponibilità di una nuova opzione di trattamento offre alla comunità dei pazienti e ai loro caregiver una diversa prospettiva per la gestione di questa condizione invalidante. Gli infermieri di area nefrologica giocano un ruolo chiave nel supporto all'identificazione dei pazienti con prurito". Giuseppe Vanacore, presidente Aned, Associazione nazionale emodializzati, chiarisce che questo disturbo "rappresenta una comorbilità rilevante: il 38% dei pazienti con insufficienza renale cronica ha questo sintomo, come evidenziato da una survey condotta da Aned tra i suoi associati. I risultati mettono in luce non solo un elevato livello di disagio legato al sintomo, ma anche un atteggiamento di rassegnazione, accompagnato dalla forte richiesta di un maggiore impegno nella ricerca finalizzato a comprenderne le cause e, soprattutto, a individuare rimedi efficaci per contrastare un sintomo tanto fastidioso quanto invalidante per la qualità della vita".
Dischiara Giuseppe Cucchiaro, General Manager di Csl Vifor Italia: "Siamo orgogliosi di introdurre a breve difelikefalin come la prima terapia in Italia indicata per il trattamento dei pazienti in emodialisi che soffrono di prurito associato alla Ckd. Aver reso disponibile questo trattamento anche in Italia dimostra l'impegno di Csl Vifor nel fornire medicinali innovativi per supportare i pazienti e gli operatori sanitari. Siamo fiduciosi che difelikefalin diventerà il nuovo standard di cura per i pazienti in emodialisi che vivono con questa condizione debilitante".
Il farmaco ha ricevuto l'approvazione dell'agenzia europea Ema nell'aprile 2022, in base a una domanda di autorizzazione alla commercializzazione supportata dai dati positivi provenienti da 2 studi clinici di fase III - Kalm-1, condotto negli Stati Uniti (New England Journal of Medicine 2020), e il globale Kalm-2 - oltre ai dati di supporto provenienti da altri 32 studi clinici. Più di 1.300 pazienti in emodialisi con prurito moderato-severo sono stati trattati negli studi clinici di fase III e 400 pazienti hanno ricevuto il trattamento per un massimo di 1 anno come parte dello studio di estensione in aperto.
(Adnkronos) - Un maxi incendio, scoppiato nelle scorse ore a Pennes-Mirabeau e che ha distrutto finora 30 ettari, ha raggiunto Marsiglia nel sud della Francia, dove agli abitanti del 16esimo arrondissement è stato chiesto di isolarsi. Lo hanno riferito i vigili del fuoco all'emittente Bfmtv, spiegando che è stato vietato uscire di casa a meno che di situazioni di emergenza.
Resta intanto per l'incendio l'aeroporto di Aix-Marseille Provence e almeno cinque voli sono stati dirottati sullo scalo di Nizza.
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(Adnkronos) - "Lo studio clinico di fase III Emerald su elacestrant, nuova terapia ormonale mirata per il tumore alla mammella, aveva due endpoint primari: l'analisi della risposta dei pazienti con la mutazione Esr1 e l'analisi della median progression free survival (Pfs)", sopravvivenza mediana libera da progressione, "della popolazione generale. I risultati mostrano un vantaggio di media Pfs rispetto alla terapia standard, sia nella popolazione generale sia in quella Esr1 mutata". Lo ha detto Giuseppe Curigliano, presidente eletto della Società europea di oncologia medica (Esmo), professore di Oncologia medica all'università Statale di Milano e direttore della Divisione Sviluppo di nuovi farmaci per terapie innovative all'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, in occasione dell'incontro con la stampa 'Tumore del seno: le nuove frontiere del trattamento', promosso da Menarini Stemline Italia oggi nel capoluogo lombardo.
"L'ente regolatorio, alla fine - prosegue Curigliano - in accordo con i dati di analisi di sottogruppo, vedendo che il beneficio era maggiore nelle pazienti con mutazione Esr1, ha deciso di dare il label, esattamente come l'Aifa, nei pazienti con tumore mammario metastatico progrediti a una prima linea di trattamento, o a più linee, che abbiano la mutazione Esr1. Si tratta di un gruppo di pazienti molto numeroso: tra le donne che progrediscono agli inibitori delle cicline, almeno il 40-45% hanno infatti la mutazione. Questo è il primo esempio di medicina di precisione nel tumore mammario, perché selezioniamo i pazienti sulla base di una mutazione specifica e, cosa più importante, la qualità della vita è eccellente in queste pazienti". Nel congratularsi con la farmaceutica per aver "realizzato uno studio, in parte anche italiano, in un setting di malattie molto prevalente, dato che il 70% delle donne hanno una malattia endocrino-responsiva", l'oncologo sottolinea che "questo tipo di trattamento è già stato incorporato nelle linee guida di Aiom e di Esmo", le società scientifiche di oncologia medica italiana ed europea, "già da prima che venisse approvato in Italia. Quindi, per ogni donna che progredisce" dopo il trattamento con "inibitori delle cicline, è mandatorio fare il test per capire se ha la mutazione Ers1, in modo da garantire l'accesso a questa terapia innovativa".
Se si guarda nel dettaglio ai risultati dello studio, si vede che "il median progression free survival ha dimostrato una riduzione del 45% del rischio di progressione, con un Hr di 0,55, che è un risultato molto significativo. Se poi andiamo a quantificare il tempo di controllo della malattia - rimarca l'oncologo - nei pazienti che avevano ricevuto oltre 1 anno di terapia con inibitori delle cicline, il median time to progression è vicino a 1 anno. Questo significa dare alle pazienti almeno 9 -12 mesi di tempo di controllo della malattia, assumendo una terapia orale, quindi gestibile senza accessi ospedalieri, se non per ritirare il farmaco, con un eccellente profilo di tollerabilità".
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(Adnkronos) - Rinviato di un anno il blocco dei diesel Euro 5. Il rinvio dello stop grazie al via libera a un emendamento del decreto legge sulle Infrastrutture. Dal 2026 lo stop sarà attivo soltanto nelle grandi città. "È una scelta di buonsenso" ha commentato il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini.
"Dare un freno alle follie di Bruxelles sull'Euro 5 è e sarà sempre un obiettivo della Lega" ha commentato il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, primo firmatario dell'emendamento. "In questa direzione va il nostro emendamento approvato al Dl Infrastrutture: salviamo dal blocco per la circolazione dei veicoli diesel Euro 5 il Piemonte e le Regioni della Pianura Padana. Se le Regioni metteranno in campo misure alternative, come avevano proposto, il blocco potrà essere evitato completamente. Avranno più tempo per organizzarsi e trovare il modo di ridurre l'inquinamento senza vietare la circolazione di certi veicoli. Ma non solo: le restrizioni al traffico per ridurre l'inquinamento si applicheranno principalmente nelle città con più di 100.000 abitanti (non più 30.000) dove c’è un buon trasporto pubblico, nelle zone dove i limiti di inquinamento sono superati. Pragmatismo e realismo contro le derive ideologiche di una certa Europa".
Il rinvio di un anno allo stop delle auto diesel Euro 5, commenta il Codacons, salva 1,3 milioni di vetture che, dal prossimo ottobre, sarebbero state 'fuorilegge' e non avrebbero potuto circolare all'interno dei grandi Comuni dalle 8.30 alle 18.30. Tuttavia, aggiunge l'associazione dei consumatori, in tema di qualità dell'aria, le Regioni devono attivarsi con urgenza per adottare misure strutturali in grado di garantire la salute degli abitanti e l'ambiente. "Lo stop alle auto diesel Euro 5, in assenza di provvedimenti compensativi, avrebbe comportato dal prossimo ottobre conseguenze pesanti per i cittadini residenti al nord Italia, limitandone la libertà di circolazione e costringendoli all'acquisto di una nuova autovettura – spiega il Codacons –. Tutto ciò in assenza di una seria politica di incentivi statali volta a rinnovare il parco auto italiano, che è il più anziano d'Europa, e sostenere le famiglie nell’acquisto di auto green. Effetti negativi anche sul mercato dell’automotive, con un incremento dei prezzi di listino del nuovo e dell’usato come conseguenza dello stop ai motori Euro 5". "Ora però le Regioni non hanno più scusanti, e possono beneficiare di un ulteriore anno di tempo per adottare misure strutturali sul fronte dello smog e realmente efficaci per garantire la qualità dell'aria e la salute dei cittadini", conclude il Codacons.
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(Adnkronos) - "Se l'Europa taglierà i fondi all'agricoltura farà un danno irreparabile perché in questo momento l'agricoltura sta garantendo la sicurezza alimentare, che è uno di quei presidi fondamentali necessari anche per dare stabilità economica ai cittadini europei". Lo ha detto oggi il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a margine dell'assemblea estiva dell'Associazione, in corso a Milano.
"Due anni fa - ha poi avvertito - il costo del carrello della spesa era andato ai massimi, se vogliamo tornare a quella stagione basta togliere I soldi agli agricoltori. Però poi si dipende dalle importazioni". "Quando aumenta il costo alimentare, aumentano le fasce di persone che non riescono ad avere accesso al cibo". La Fao (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) "ha già espresso preoccupazioni proprio in questi giorni perché nell'anno 2025 il costo alimentare è più alto del 7% rispetto al 2024, su scala globale.
"Apprezzo - ha poi sottolineato Giansanti - che più di 20 ministri abbiano scritto una nota al Commissario dicendo no al Fondo unico. Mi fa piacere vedere che il Parlamento Europeo abbia preso una posizione forte contro la Commissione, anche lì contro il Fondo Unico. Risulta quasi impossibile da capire come facciano il presidente della Commissione e il Commissario ad andare contro i governi, ad andar contro il Parlamento e contro gli agricoltori".
Un'ulteriore aggiunta del 10% sui dazi già presenti per alcuni settori dell'economia agricola "non sarebbero assolutamente sopportabili, tanto più che il governo americano ad alcuni applicherà dazio 0". Gli Stati Uniti "sono per noi un mercato irrinunciabile - ha aggiunto -. Ci lavoriamo da tanti anni, abbiamo speso tante risorse temporali ed economiche per rafforzare un mercato che oggi è, dopo la Germania, il secondo in termini di export, il primo al di fuori dell'Europa, e siamo la prima potenza economica che esporta, come Europa, negli Stati Uniti. Vogliamo mantenere quel primato. Credo sia necessario che l'Europa unita, possa negoziare con il presidente Trump un qualcosa di serio, perché poi c'è anche il tema della svalutazione del dollaro che ovviamente rende ancor più difficile la cosa".
Gli accordi definiti con alcuni paesi "sono comunque rinegoziabili, se guardiamo a ciò che ieri il presidente Trump ha firmato". Giansanti ha poi rimarcato come "ci troveremo di fronte a un arco temporale variabile dove, a seconda delle necessità, delle aspettative americane, quel piano sarà di fatto, di giorno in giorno, sempre negoziabile. Abbiamo bisogno di prevedibilità, di stabilità, tutto fuorché invece di imprevedibilità".
Sul tema "l'Europa sta tenendo la linea che abbiamo auspicato, quella di una grande potenza economica che si confronta" è stato l'elogio del presidente di Confagricoltura. "Se si parla di sicurezza alimentare a livello globale, e la situazione geopolitica del cibo vi assicuro essere molto delicata, vi assicuro che oggi chi detiene il cibo, detiene potere".
"Se questo serve per stabilizzare i rapporti tra Stati Uniti e Unione Europea, ben vengano tutti quegli accordi che possono ovviamente portare valore". Ha risposto a una domanda dei cronisti che gli hanno chiesto se la 'strategia della bresaola' (la proposta avanzata dal ministro Lollobrigida di provare a produrre il salume con carne importata dagli Stati Uniti, per poi esportarla verso gli States) fosse una strada percorribile.
Giansanti mette però in allerta: "Con gli Stati uniti ci sono canali privilegiati aperti, ma facciamo sempre attenzione a tutelare sempre quello straordinario patrimonio che è quello delle denominazioni".
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(Adnkronos) - Uno, gomito permettendo, è in caccia della sesta semifinale Slam della carriera. L’altro cerca un miracolo contro quello che, dopo Roger Federer, è il Re di Wimbledon, Novak Djokovic. Jannik Sinner e Flavio Cobolli saranno i protagonisti del mercoledì all’All England Club di Londra quando cercheranno di entrare tra i migliori quattro del torneo. Il numero 1 del mondo sfiderà Ben Shelton, giustiziere di Lorenzo Sonego, in un match che appare complicato anche per le non perfette condizioni fisiche dell’azzurro. Nonostante questo, gli esperti Sisal ritengono Sinner favorito a 1,22 contro il 4,25 di Shelton: quello in programma sull’erba londinese è il settimo confronto tra i due con Jannik in vantaggio 5-1. Inoltre l’italiano ha vinto i due precedenti negli Slam, a Wimbledon nel 2024 e agli Australian Open nel gennaio di quest’anno, sempre con un secco 3-0: lo stesso risultato esatto a favore di Sinner si gioca a 2,40 mentre quello per l’americano pagherebbe 13 volte la posta. In tre delle sei sfide tra i due, il primo set si è concluso con la vittoria di Sinner al tie-break: uno scenario simile, mercoledì pomeriggio, è in quota a 4,75.
Flavio Cobolli, al primo quarto di finale in uno Slam, non vuole smettere di sognare e cerca l’impresa più grande della sua carriera, provare a battere Novak Djokovic nel terreno a lui più congeniale, l’erba di Wimbledon. Il tennista romano cerca di imporre lo stop a una leggenda che qui ha vinto sette volte e, dal 2018, arriva ininterrottamente in finale. Gli esperti Sisal vedono il Djoker favoritissimo a 1,10 contro il 7,00 di Cobolli. Flavio, finora, ha sempre vinto il primo set in tutti e quattro i precedenti incontri e, ripetersi anche contro Nole, è offerto a 3,75. Quella tra i due potrebbe essere una battaglia lunga: il successo di Djokovic, per 3-2, è data a 7,50 mentre lo stesso risultato esatto ma per l’azzurro si gioca a 16.
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(Adnkronos) - ''Come amici e alleati, affronteremo le sfide insieme''. Questo dirà re Carlo stasera al banchetto che si terrà al castello di Windsor in onore del presidente francese Emmanuel Macron e della premiere Dame Brigitte, in visita ufficiale nel Regno Unito. ''Non ci sono confini tra la Gran Bretagna e la Francia nei loro sforzi condivisi per affrontare 'minacce complesse''', dirà re Carlo secondo quanto anticipato dai media britannici, sottolineando la partnership fondamentale tra Londra e Parigi rispetto ai pericoli ''provenienti da diverse direzioni''.
Insistendo sulla necessaria alleanza tra Regno Unito e Francia, re Carlo affermerà che ''queste sfide non hanno confini: nessuna fortezza potrà proteggerci da loro in questo momento''. E ''le nostre due nazioni non condividono solo i valori, ma anche l'instancabile determinazione ad agire in base a questi valori nel mondo'', proseguirà. Con la regina Camilla al suo fianco, re Carlo parlerà dei mille anni di ''storia e cultura condivise dai nostri popoli'' e dirà che ''per secoli i nostri cittadini si sono ammirati a vicenda, imitati a vicenda''. Personalmente, dirà Carlo III, è rimasto "in soggezione di fronte alle straordinarie qualità e ai successi della Francia".
Re Carlo, che da tempo punta a svolgere un ruolo di pacificatore rispetto a questioni globali, ritiene che siano minacciati molti ambiti che interessano sia Gran Bretagna sia Francia, tra cui difesa, tecnologia e cambiamenti climatici. Politicamente neutrale e non coinvolto nei colloqui tra Macron e il premier britannico Keir Starmer, non è previsto che nel suo discorso stasera il re faccia riferimenti specifici a questioni politiche di attualità.
Ma il banchetto, che si terrà nella St George's Hall, sarà l'occasione per mettere in mostra tutto il soft power della diplomazia britannica. Mentre verranno servite pietanze sia della cucina britannica, sia di quella francese, con bevande e musiche di entrambi i Paesi, re Carlo affronterà questioni che entrambi i governi devono affrontare. Macron e Brigitte soggiorneranno al Castello di Windsor per quella che è la prima visita di Stato qui da quando Carlo è diventato re e la prima in oltre un decennio. La precedente risale al 2014, quando furono ospitati al Castello il presidente irlandese Michael D Higgins e la moglie. Da allora, le visite di Stato si sono svolte a Buckingham Palace, ora parzialmente chiuso per ristrutturazione e non adatto per gli ospiti.
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(Adnkronos) - "Ogni anno in Italia sono circa 13mila i nuovi casi di carcinoma mammario metastatico e sono circa 40mila le donne che nel nostro Paese ci convivono. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne con tumore della mammella a recettore ormonale positivo a cui può essere somministrato questo nuovo farmaco, l'elacestrant, dopo trattamento di prima linea con una terapia anche ormonale. Un'opportunità terapeutica molto importante indicata nella maggior parte dei casi di carcinoma mammario metastatic"”. Così Lucia Del Mastro, professore di Oncologia medica e direttore della clinica di Oncologia medica dell'Irccs ospedale Policlinico San Martino - università di Genova, intervenendo oggi a Milano all'incontro con la stampa 'Tumore del seno: le nuove frontiere del trattamento', promosso da Menarini Stemline Italia, in occasione del via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla rimborsabilità di elacestrant.
Il trattamento è indicato in donne in postmenopausa e in uomini con carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico positivo per i recettori degli estrogeni (Er+) e negativo per la proteina Her2 (Her2-), con una mutazione attivante del gene Esr1, che mostrano progressione della malattia in seguito ad almeno una linea di terapia endocrina comprendente un inibitore delle cicline Cdk 4/6.
"Il carcinoma mammario positivo ai recettori ormonali e negativo per Her2 rappresenta il tipo di tumore della mammella più frequentemente diagnosticato - spiega l'oncologa - Circa il 65-70% di tutti i casi di tumore della mammella hanno queste caratteristiche biologiche. E' un tumore che può essere trattato con terapie anche ormonali - sottolinea l'oncologa - perché la sua crescita dipende dagli estrogeni che la donna produce".
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(Adnkronos) - Un incendio ha fatto scattare l'allarme nell'isola di La Maddalena oggi 8 luglio. Le fiamme hanno aggredito delle sterpaglie nella frazione di Moneta, vicino al campo da calcio Zichina, e per precauzione sono state fatte evacuare le case lì vicino.
Per domare le fiamme, spinte dal maestrale, sono dovuti intervenire un Canadair da Olbia e un elicottero del Corpo forestale regionale. La macchina antincendio era pronta a intervenire perché oggi sulle coste orientali d tutta la Sardegna era previsto il rischio estremo di incendio e i danni sono stati limitati: in salvo una ventina di residenti, trasportati in mare dalla Capitaneria di porto.
Tira un sospiro di sollievo il sindaco di La Maddalena, Fabio Lai. "A causa dell'allerta rossa per il rischio incendi stamattina ho attivato il Coc. Appena finita la riunione è scoppiato l'incendio. Questo ci ha permesso di intervenire subito con tutte le forze a disposizione", spiega all'Adnkronos.
Le fiamme hanno aggredito le sterpaglie vicino al campo da calcio Salvatore Zichina. "Abbiamo subito chiesto l'intervento della Capitaneria di porto che dal mare ha messo al sicuro una ventina di residenti, tra cui alcuni disabili - continua il sindaco -. Per fortuna poi c'è stato l'intervento degli specialisti con l'elicottero che è potuto comodamente atterrare nel campo da calcio e con un Canadair. Per fortuna tutto è andato per il meglio". Oggi è martedì e in quella zona c'era poco movimento: "Se fosse successo di mercoledì, col mercatino settimanale proprio lì vicino - conclude Fabio Lai-, avremmo potuto avere anche più problemi".
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