(Adnkronos) - Almeno 161 persone risultano ancora disperse dopo le devastanti alluvioni in Texas, che hanno già causato la morte di 109 persone, secondo l'ultimo bilancio. "Molto probabilmente potremmo aggiungerne altri a questa lista", ha dichiarato il governatore dello Stato Greg Abbott in una conferenza stampa, specificando che la cifra si basa sul numero di persone segnalate come disperse da amici, parenti e vicini.
Le persone colpite "devono sapere che non ce ne andremo finché questo lavoro non sarà finito". "Il compito principale al momento continua a essere localizzare tutte le persone colpite da questa alluvione. Ci sono ancora dei dispersi. Dobbiamo trovare ogni singola persona scomparsa", ha aggiunto Abbott.
Il governatore ha dichiarato di aver effettuato oggi un sopralluogo nell'area colpita per valutare meglio "cosa esattamente fosse necessario fornire alla comunità".
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(Adnkronos) - E' il Chelsea la prima squadra finalista della prima edizione del nuovo Mondiale per Club. La squadra di Enzo Maresca si è imposta in semifinale sul Fluminense di Renato per 2-0 al MetLife Stadium di New York, grazie alla doppietta dell'ex, Joao Pedro, in rete con due perle a giro, la prima di precisione e la seconda di potenza dal limite dell'area al 18' e al 56'. Il Fluminense va vicino al pari con Arias e ai brasiliani viene anche prima accordato e poi cancellato un rigore per mani di Chalobah, ma il Chelsea domina la gara e sfiora il tris in varie occasioni. La finale della competizione mondiale della Fifa sarà così tutta europea con i londinesi che attendono la vincente del big match tra Psg, campione della Champions e il Real Madrid in campo domani.
Leggi tutto: Mondiale Club, Chelsea prima finalista: Fluminense ko 2-0
(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, martedì 8 luglio 2025. Centrati invece due '5' che vincono 79.905,86 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 23.7 milioni di euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente: 1, 33, 40, 61, 64, 73. Numero Jolly: 15. Numero SuperStar: 48.
Leggi tutto: Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 8 luglio
(Adnkronos) - Nel cuore di Ginevra, tra le città ospitanti degli Europei femminili in Svizzera, c’è un’opera che attira ogni giorno gli sguardi di migliaia di curiosi. Appassionati di pallone, ma non solo. Nel Parc La Grange, non lontano dallo Stade de Geneve che ieri ha ospitato la partita tra Italia e Portogallo, c'è uno spettacolare dipinto naturale che racconta il calcio femminile e il suo sguardo sul futuro. È opera di Guillaume Legros, in arte Saype. Un artista francese, unico nel suo genere.
Saype ha scelto questo pittoresco parco, a due passi dal Lago di Ginevra, nel cuore della seconda città della Svizzera, per mandare un messaggio chiaro al mondo dello sport. Sfruttando la scia (e la risonanza) degli Europei femminili ospitati dal Paese. L’opera raffigura una bambina, coi capelli legati, che disegna con un gessetto i contorni di un campo da calcio. Un dipinto futuristico, a modo suo, perché realizzato sull’erba e con pigmenti biodegradabili al 100%. Vista dall’alto appare come una scultura gigantesca, ma la curiosità è che è destinata a scomparire perché sarà divorata pian piano dal verde circostante. Tutto in nome di un’idea, quella sì, destinata a rimanere. Il dipinto rappresenta lo sguardo sul futuro del calcio femminile. Uno sport sempre più popolare in Svizzera e destinato a crescere anche nel resto del mondo come testimoniato dal successo degli Europei in corso.
Tanti passano nella zona e chiedono spiegazioni agli addetti ai lavori per Euro Women 2025, sparsi per la città ma ben distinguibili con la loro iconica maglietta verde acqua. Qualcuno arriva sul posto per vederla dal vivo dopo il suggerimento dei social, qualcun altro se la trova di fronte nel corso di una giornata passata in città. Magari aspettando una partita del torneo, come visto ieri per Italia-Portogallo , oppure dopo un semplice giro da turista. Tra una visita allo Science Gateway del Cern o un’escursione, sfruttando giorni di temperature più fresche nel Paese. Qualcuno ci arriva con la sciarpetta azzurra ancora in spalla, qualcun altro ha addosso la maglia della Finlandia. Altri ancora quella della Svizzera, che proprio a Ginevra chiuderà il girone sperando di festeggiare la qualificazione ai quarti di un torneo molto sentito. Con una certezza e un grazie a Saype. Il calcio femminile cresce anche con la spinta dell'arte e guarda avanti per unire. (di Michele Antonelli, inviato a Ginevra)
Leggi tutto: Europei calcio femminile, a Ginevra il dipinto 'naturale' che sta incantando il mondo
(Adnkronos) - Buone notizie e allenamento indoor per Jannik Sinner oggi, 8 luglio, alla vigilia del match dei quarti di finale a Wimbledon contro Ben Shelton. L'azzurro, dopo l'infortunio al gomito rimediato ieri negli ottavi contro Grigor Dimitrov, stamattina si è sottoposto ad una risonanza magnetica. E nel pomeriggio ha sostenuto un leggero allenamento indoor, come ha spiegato il coach Darren Cahill a Tennis Now.
"Non sono preoccupatissimo", aveva detto Sinner ieri sera, dopo il match chiuso dallo sfortunato ritiro di Dimitrov, costretto ad abbandonare il campo dopo aver vinto i primi 2 set. L'azzurro ha giocato con i postumi della caduta avvenuta nel primo game: il gomito destro ha accusato il colpo e il numero 1 del mondo, che ha avuto bisogno dell'intervento del fisioterapista in campo, ha avuto problemi con servizio e dritto.
Stamattina Sinner si è sottoposto agli esami che, evidentemente, hanno escluso lesioni all'articolazione e ai legamenti. Il quadro, però, è stato reso 'misterioso' dal balletto di news sull'allenamento all'aperto prima programmato alle 16 locali (le 17 in Italia) e poi cancellato. I rumors sull'ipotesi di un ritiro dell'azzurro sono rimbalzate sui social tra i timori dei tifosi e i calcoli relativi al ranking: Sinner lo scorso anno ha raggiunto i quarti a Wimbledon e in sostanza nell'attuale avventura ha già fatto il minimo indispensabile. In prospettiva, sono molti i punti da difendere sul cemento americano tra agosto e settembre, quando la condizione dovrà essere al top.
A fugare i dubbi sulle condizioni del giocatore ha provveduto Cahill, con le parole riportate da Tennis Now: "Ci siamo allenati al coperto e gli abbiamo passato la palla per 20-30 minuti, per fargliela sentire. Ha perso circa 8-10 km orari di velocità con il dritto. Starà bene, è stato bello tornare in campo e per lui è impossibile prendersi un giorno di riposo".
Leggi tutto: Sinner, sospiro di sollievo a Wimbledon. Cahill: "Sta bene"
(Adnkronos) - Si chiamava Andrea Russo il 35enne che questa mattina si è presumibilmente suicidato, venendo risucchiato dal motore di un aereo in partenza dall'aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Residente fuori la provincia di Bergamo, a Brescia, Russo aveva avuto in passato qualche problema con la droga.
Questa mattina è giunto all'aeroporto a bordo della sua auto, una Fiat 500 rossa. Sceso dal veicolo, si è diretto di corsa nel settore arrivi, ha aperto una porta e, poi, si è diretto verso le turbine dell'aereo in fase di rollio, secondo quanto riferiscono le fonti all’Adnkronos. L’ipotesi prevalente è quella del suicidio, le indagini sono in corso.
Leggi tutto: Chi era Andrea Russo, morto risucchiato da motore aereo a Orio al Serio
(Adnkronos) - Il presidente Donald Trump ha annunciato che entro due giorni invierà all'Unione Europea una lettera che indicherà quali dazi dovrà pagare a partire dal primo agosto. "Probabilmente mancano due giorni alla loro lettera", ha dichiarato Trump durante una riunione di gabinetto, precisando che dal suo punto di vista "una lettera significa un accordo".
Il presidente ha anche sottolineato di essere ancora in contatto con i negoziatori dell'Ue e di essere insoddisfatto delle politiche europee nei confronti delle aziende tecnologiche statunitensi. "Stiamo scegliendo dazi equi e bassi, ma alcuni Paesi potrebbero ricevere lettere con dazi del 60-70%", ha poi aggiunto.
Ieri Trump ha già inviato lettere a diversi Paesi, fra cui Giappone e Corea del Sud, con l'annuncio delle tariffe sui prodotti esportati negli Stati Uniti. L'invio proseguirà anche domani e "per il prossimo breve periodo di tempo", aveva preannunciato il Presidente americano in un post su Truth in cui ribadisce, a lettere maiuscole, che i dazi saranno iniziati a essere pagati dal primo agosto prossimo. "Non ci sono stati cambiamenti in questa date e non ce ne saranno. Non saranno concesse proroghe", ha aggiunto.
Trump ha poi anticipato nuove tariffe del 50% sulle importazioni di rame e molto più alte sui farmaci, dazi che tuttavia, ha detto, entreranno in vigore dopo almeno un anno. "Oggi ci occupiamo del rame", ha affermato in una riunione di governo in cui ha anticipato anche che presto farà un annuncio sui farmaci, estendendo le tariffe che la sua amministrazione ha già imposto dallo scorso gennaio, precisando tuttavia che lascerà tempo alle case farmaceutiche per trasferire la loro produzione negli Usa. "Daremo loro circa un anno, un anno e mezzo per venire qui, e dopo, saranno sottoposti a tariffe, tariffe molto, molto alte, tipo il 200%".
Trump ha poi ribadito che "molto presto" ai Paesi che fanno parte del gruppo Brics saranno imposti dazi aggiuntivi del 10%. "I Brics sono stati creati per danneggiarci. I Brics sono stati creati per far regredire il nostro dollaro e toglierlo dal suo ruolo di standard. Va bene se vogliono giocare a quel gioco, ma posso giocarci anch'io", ha detto Trump.
(Adnkronos) - Il presidente Donald Trump ha annunciato che entro due giorni invierà all'Unione Europea una lettera che indicherà quali dazi dovrà pagare a partire dal primo agosto. "Probabilmente mancano due giorni alla loro lettera", ha dichiarato Trump durante una riunione di gabinetto, precisando che dal suo punto di vista "una lettera significa un accordo".
Il presidente ha anche sottolineato di essere ancora in contatto con i negoziatori dell'Ue e di essere insoddisfatto delle politiche europee nei confronti delle aziende tecnologiche statunitensi. "Stiamo scegliendo dazi equi e bassi, ma alcuni Paesi potrebbero ricevere lettere con dazi del 60-70%", ha poi aggiunto.
Ieri Trump ha già inviato lettere a diversi Paesi, fra cui Giappone e Corea del Sud, con l'annuncio delle tariffe sui prodotti esportati negli Stati Uniti. L'invio proseguirà anche domani e "per il prossimo breve periodo di tempo", aveva preannunciato il Presidente americano in un post su Truth in cui ribadisce, a lettere maiuscole, che i dazi saranno iniziati a essere pagati dal primo agosto prossimo. "Non ci sono stati cambiamenti in questa date e non ce ne saranno. In altri termini, tutto il denaro sarà dovuto e pagabile a partire dal primo agosto. Non saranno concesse proroghe", ha aggiunto.
Leggi tutto: Dazi, Trump: "Entro 2 giorni la lettera all'Ue"
(Adnkronos) - E' bufera dopo il post su Facebook - poi scomparso dai social -in cui lo chef Paolo Cappuccio, tra i migliori cuochi al mondo, spiegava di cercare "chef con brigata per hotel 4 stelle in Trentino", escludendo però "comunisti/fancazzisti" e "persone con problemi di alcol, droghe e di orientamento sessuale". "Se eventualmente resta qualche soggetto più o meno normale… ben volentieri", lo sfogo dello chef che al 'Corriere dell'Alto Adige', una volta scoppiata la polemica, ha ribattuto: "Ho ricevuto insulti, parolacce, minacce, 'fascista, devi stare a testa in giù'. Stiamo ancora a parlare del fascismo di 100 anni fa con il mondo in guerra. Non ci bado, è gente che non passa il tempo a lavorare".
"Cercavo collaboratori onesti, con un'idea chiara della loro posizione all'interno della società, della brigata, che si comportino bene. Perché sono stufo di persone che mi fanno perdere tempo, si mettono in malattia, non svolgono le proprie mansioni o bruciano due infornate di pesce al sale, vogliono essere pagati, ma non lavorare. I diritti sono sacrosanti, ma ci sono anche i doveri", ha aggiunto, parlando di "un annuncio di disperazione" perché "cerchiamo dipendenti, non li troviamo e quei pochi sono alcolizzati, drogati, gente con problemi".
"Si presentano con tanti hobby, con il cane, la chitarra, idee di sinistra e si rivelano fallimenti professionali. Li ho esclusi per non perdere tempo e per fargli già capire che l'ambiente che trovano non è quello di quando vanno nelle piazze o al concerto del Primo maggio. Non sono tutti così, magari se si presentano persone con idee di sinistra, volenterose, che si impegnano, non le escludo". Quanto all'esclusione per i 'problemi di orientamento sessuale", "mi è capitato di avere persone non etero, che esibivano in modo molto eccessivo, fino a dar fastidio, il loro modo di vivere diversamente. In brigata si creavano problemi, litigi, insulti. Quindi, per evitare spiacevoli conversazioni, ho sottolineato che uno può essere quello che vuole, ma non ostentarlo in questo modo troppo oltre e poco elegante. Io ho amici gay, usciamo e andiamo in vacanza assieme. Ma sul lavoro uno sta al suo posto. Se invade la libertà di un altro sta imponendo la sua posizione di vita, che può dar fastidio".
"Quello che i dipendenti fanno fuori non mi interessa, basta che nell'ambito lavorativo abbiano rigore, una disciplina consona alla propria mansione. Se ho leso la sensibilità di qualcuno mi dispiace, però il senso del messaggio era cercare collaboratori. Io parlo di cucina, non faccio il politico".
Leggi tutto: "Cerco chef né comunista né gay", bufera su post cuoco stellato
(Adnkronos) - Venerdì termina l'Ops di Bper su Popolare Sondrio. Gianni Franco Papa, amministratore delegato di Bper, spiega in un'intervista all'Adnkronos: "Insieme saremo più forti, confidiamo che le adesioni finali vadano oltre il 50%".
Siete fiduciosi del buon esito dell'operazione, quindi?
"Ci sono tutti gli elementi per una piena integrazione: radici comuni, attenzione al territorio, un’analoga gestione e supporto a famiglie, imprese e comunità nelle zone in cui operiamo. Siamo due banche con una comune radice “popolare” e insieme saremo più grandi, ancora più solidi e strutturati per stare sempre più vicino ai nostri clienti. Riguardo l’operazione, abbiamo indicato come soglia minima 50% più 1 azione, mantenendo la possibilità eventuale di accettare anche una soglia del 35% più 1. Crediamo che l’operazione abbia una forte valenza strategica, industriale e finanziaria e siamo confidenti che le adesioni finali andranno oltre il 50%".
Oggi c’è stato il Cda della Popolare di Sondrio, che ha preso atto del miglioramento dell’offerta, pur paventando ancora incertezze. Come risponde?
“Siamo lieti che Popolare di Sondrio abbia riconosciuto il miglioramento delle condizioni economiche dell’offerta, che ha l'obiettivo di massimizzare il consenso sul progetto. Insieme saremo ancora più forti e presenti nei territori in cui operiamo e per i quali vogliamo essere il partner di riferimento per la crescita. La valorizzazione delle persone, la salvaguardia dei livelli occupazionali, il mantenimento del forte legame con i territori di riferimento e il sostegno allo sviluppo dell’economia valtellinese sono valori che abbiamo posto al centro dell’operazione sin dall’inizio. Integrando le eccellenze dei due istituti, daremo vita ad un Gruppo bancario con oltre 2.000 filiali, fortemente radicato nel Nord Italia, e che avrà una nuova e forte direzione territoriale a Sondrio. La nuova realtà sarà ancora più efficace sul territorio, portando valore per tutti gli stakeholders e offrendo nuove opportunità a dipendenti, clienti, imprenditori e comunità locali.
ll nostro obiettivo non è ridurre, ma continuare a sviluppare. Abbiamo già dimostrato, con diverse integrazioni alle spalle, il nostro impegno sul fronte occupazionale a tutela dei posti di lavoro. Abbiamo sempre salvaguardato i livelli occupazionali e intendiamo continuare a farlo. Anzi, come abbiamo detto più volte, i colleghi della Sondrio potranno beneficiare dell’appartenenza ad un gruppo più grande con una posizione di leadership in Italia. Quanto al legame con i territori, lo rafforzeremo. Il marchio di Banca Popolare di Sondrio sarà mantenuto nelle aree storiche dove ha una forte identità. Non ci sarà, inoltre, alcuna desertificazione bancaria: manterremo un presidio territoriale stabile che garantirà ascolto e processi decisionali vicino ai clienti anche attraverso la nuova direzione territoriale di Sondrio.
E infine, sullo sviluppo dell’economia valtellinese, investiremo con determinazione. Metteremo a disposizione più risorse finanziarie per famiglie, imprese e progetti strategici, rafforzando l’offerta nei settori chiave per il territorio".
Ora che c’è anche il consenso da Sondrio, che banca nascerà?
"Nascerà una banca più forte, profondamente radicata nei territori e al tempo stesso capace di giocare un ruolo di primo piano nel panorama nazionale. L’unione tra due realtà italiane con una lunga storia, una cultura bancaria affine e una visione condivisa del valore di prossimità al cliente, rappresenta un’opportunità unica. Insieme, saremo in grado di offrire più solidità, più efficienza e più servizi, con l’agilità di un gruppo che conosce bene le esigenze del tessuto economico italiano. È un progetto che valorizza le persone, i territori e le identità, mettendo al centro tutti i nostri stakeholder, a partire dai nostri azionisti.
Questo non è solo un progetto industriale, è una scelta strategica per affrontare con maggiore forza un contesto macroeconomico e geopolitico segnato da incertezze improvvise e forti turbolenze. Insieme potremo sostenere ancora meglio famiglie e imprese con maggiori risorse, una rete più capillare, tecnologie più evolute, e una capacità di investimento più solida. Per i colleghi di Banca Popolare di Sondrio si apriranno da subito percorsi concreti di crescita: potranno accedere alla BPER Academy, a programmi di sviluppo professionale avanzati e alle stesse opportunità manageriali già percorse con successo dal 40% dei nostri attuali top manager provenienti da realtà integrate nel Gruppo. E lo faremo, come sempre, tutelando l’occupazione e gestendo l’integrazione con responsabilità e dialogo".
Qualcuno osserva che gli indici di efficienza aziendale di Pop.Sondrio risultano migliori rispetto a Bper (il Cost Income di Banca Pop Sondrio nel 2024 è stato pari al 39% rispetto al 54% di Bper mentre il Prodotto Bancario, di Bper nel 2024, risulta inferiore del 44% circa rispetto al dato di Banca Popolare Sondrio) e che il valore verrebbe disperso nel caso di fusione con realtà diverse e con modelli di crescita quantitativa spinta prevalentemente sulle commissioni nella distribuzione di prodotti assicurativi e finanziari. Cosa rispondete?
"Sondrio è prevalentemente una banca corporate, mentre noi siamo cresciuti nel tempo come banca commerciale con un’offerta completa, in grado di rispondere alle differenti necessità della clientela. Al modello tradizionale di intermediazione del credito affianchiamo servizi e prodotti “verticali” molto specializzati e con un grado di sofisticazione crescente in base alla tipologia di clientela come ad esempio, persone, famiglie, piccoli operatori economici, micro, media e grandi imprese, investimenti, solo per citarne alcuni. La gestione dei patrimoni e la protezione nelle sue diverse forme sono per noi parte integrante del nostro modo di fare banca, a beneficio dei clienti che possono coprirsi da eventuali rischi e migliorare il proprio profilo creditizio. Offrire una piattaforma di prodotti e servizi efficace ed efficiente significa investire in tecnologia, persone, formazione. Ed è quello che facciamo. Non vedo nessuna dispersione del valore di Sondrio, vedo invece la possibilità di mettere a fattor comune le migliori prassi dei due istituti.
Ricordo che Bper è una banca solida, con un Cet1 ratio del 15,8% e una forte generazione di capitale - 540 milioni nel primo trimestre 2025 - che garantisce ampie possibilità di investimento in tecnologia e innovazione. Anche Banca Popolare di Sondrio ha piani ambiziosi in questi ambiti, e grazie all’integrazione potremo accelerarli sfruttando l’infrastruttura consolidata di BPER.
La verità è che insieme saremo più forti. Non si tratta di scegliere tra efficienza e crescita, tra banca tradizionale e innovazione: l’integrazione punta a unire il meglio di entrambe le banche, mettendo a fattor comune efficienza operativa, competenze, radicamento territoriale e capacità di investimento".
Alcune categorie di imprenditori paventano in caso di fusione tra due ex popolari una restrizione al credito (credit cruch) soprattutto per le imprese piccole o piccolissime del territorio. Dalle parti di Sondrio insistono sul fatto che la banca non è un algoritmo e bisogna tenere conto della storicità degli imprenditori. Vi sentire di rassicurarli?
"Voglio rassicurarli con grande chiarezza: la nostra intenzione non è di ridurre il credito, ma al contrario di rafforzare la capacità del Gruppo di sostenere le imprese. Nel 2024, solo in Lombardia, BPER ha erogato 4,3 miliardi di euro a famiglie e imprese, di cui 2,9 miliardi destinati alle imprese e 1,4 miliardi ai privati. Nasciamo anche noi come banca popolare, radicata nei territori, e crediamo fortemente nel valore della relazione personale con gli imprenditori. Non a caso, vogliamo mantenere il marchio di Banca Popolare di Sondrio nelle sue aree storiche e creare una nuova direzione territoriale proprio a Sondrio, per continuare ad ascoltare e accompagnare chi lavora e investe nel territorio valtellinese e non solo.
Abbiamo le risorse, l’esperienza e la volontà per farlo. Solo nel primo trimestre del 2025 abbiamo erogato 4,4 miliardi di nuovo credito a famiglie e imprese a livello nazionale, oltre la metà dei quali dedicati a progetti imprenditoriali. Sono dati che dimostrano come la nostra strategia sia quella di stare vicino ai nostri clienti e di sostenere la loro crescita".
Così come i lavoratori che temono per la chiusura delle filiali?
"Le due banche sono molto complementari sia da un punto di vista di prodotti e servizi, che di presenza territoriale. Ne è una prova la recente approvazione dell’Antitrust che ha confermato il numero di filiali, solo sei, da cedere nell’ambito dell’Opas
È possibile che si attui un consolidamento, come nelle precedenti integrazioni, dove alcune filiali sono state accorpate, trasferendo la clientela e i colleghi. Questo non significa chiudere lasciando scoperto il territorio, né avere impatto occupazionale sui colleghi.
Abbiamo una storia di acquisizioni alle spalle e intendiamo salvaguardare i livelli occupazionali. Ogni iniziativa intrapresa è sempre stata svolta all’interno dell’intero perimetro del gruppo, facendo ricorso solo a strumenti di gestione volontaria e in pieno accordo con le parti sociali.
In più, abbiamo già dimostrato il nostro impegno nella valorizzazione dei talenti provenienti dalle banche che abbiamo aggregato: attualmente, come ricordavo poc’anzi, tra i nostri top e senior manager, circa il 40% delle posizioni sono ricoperte da colleghi che hanno iniziato la loro carriera in istituti entrati a far parte del Gruppo BPER negli ultimi anni".
L'Ad di Intesa Sanpaolo Messina ha definito il risiko bancario un "far west". Era inevitabile un processo di aggregazione? Pensa che alla fine questa stagione del risiko farà bene al settore bancario?
"Siamo parte di questo processo di consolidamento, a mio avviso ineludibile, con un'operazione dal chiaro valore industriale. Sono convinto che il Paese abbia bisogno di istituti di credito più grandi e solidi per supportare un’economia manifatturiera che è la seconda in Europa e l’ottava a livello globale. Le banche sono la cinghia di trasmissione delle risorse verso l’economia. Istituti più grandi e più solidi dal punto di vista del capitale e della liquidità potranno fare maggiori investimenti e sostenere la crescita e lo sviluppo di persone e imprese e, con loro, del sistema Paese". (di Andrea Persili)
Leggi tutto: Bper e Popolare Sondrio, Papa: "Andremo oltre il 50% e insieme saremo più forti"
(Adnkronos) - "L'oncologia di precisione sta cambiando la cura dei pazienti negli ultimi dieci anni. Grazie a dei test, a dei bersagli bio-patologici molecolari e a dei farmaci" mirati, "otteniamo grandi vantaggi: riusciamo a dare il farmaco giusto al paziente giusto e, soprattutto, utilizziamo meglio le risorse puntando al farmaco che può garantire maggiore efficacia". Sono le parole di Carmine Pinto, direttore Oncologia medica dell'Ausl-Irccs di Reggio Emilia, all'incontro con la stampa oggi alla Camera dei deputati per la presentazione del documento 'Diagnosticare per trattare in oncologia' di The European House-Ambrosetti.
Nel caso del tumore gastrico, per arrivare a una diagnosi "occorre avere dei test di immunoistochimica - spiega l'esperto - Test semplici, che possono essere eseguiti in tutte le anatomie patologiche e che permettono di coniugare la chemioterapia con il miglior farmaco a target molecolare, potenziando il trattamento. Dobbiamo però rendere le nostre strutture di anatomia patologica in grado di fare questi test - avverte - attraverso buoni prelievi bioptici e una tariffa adeguata per questi test all'interno delle nostre strutture".
Il cancro allo stomaco nel 2024 ha fatto registrare "circa 14mila diagnosi e 9mila decessi - ricorda Pinto - Il dato negativo è che nel 35-40% dei casi il tumore può essere operato, nella rimanente parte il tumore diagnosticato è in fase avanzata, quindi è possibile soltanto un trattamento medico". Purtroppo "la sopravvivenza a 5 anni per tutti gli stadi rimane ancora bassa, del 30%", sottolinea l'esperto. Una dieta equilibrata e corretti stili di vita giocano un ruolo fondamentale in una patologia come "il cancro dello stomaco e dell'esofago, uno dei 13 tumori che la Iarc", l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, "correla all'obesità e allo stile di vita", evidenzia. Per il tumore al colon, poi, "non abbiamo screening per la diagnosi precoce - ricorda Pinto - ma abbiamo sintomi che possono essere segnali". In tal senso, è importante il ruolo dei "medici di medicina generale poter avviare un percorso" di indagine. Infine l'esperta si sofferma sull'importanza di "adeguati Pdta", percorsi diagnostici-terapeutici assistenziali, "all'interno delle reti oncologiche regionali che fanno riferimento a chirurgia e oncologia" e sulla necessità di utilizzare "terapie adeguate attraverso il testing".
Leggi tutto: Tumori, oncologo Pinto: "Terapia di precisione ha cambiato cura cancro stomaco"
(Adnkronos) - Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, sotto osservazione per accertamenti al Policlinico Gemelli di Roma. Il numero uno biancoceleste, 68 anni, a quanto si apprende, avrebbe avuto un piccolo mancamento al Senato ed è stato trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso.
"In merito alle notizie circolate nel pomeriggio, si precisa che il senatore Claudio Lotito si è sottoposto a un ricovero per accertamenti di controllo presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. Le condizioni di salute sono buone e non si è trattato di alcun malore", precisa una nota dello staff del senatore di Forza Italia. "Con la consueta ironia, lo stesso senatore ha voluto sdrammatizzare al telefono con alcuni giornalisti: 'Nessun malore. Chi mi manda maledizioni dovrà sopportarmi ancora a lungo'. Il senatore ringrazia il personale medico per la professionalità e l’attenzione ricevuta, e rassicura tutti coloro che in queste ore hanno manifestato affetto e vicinanza", conclude la nota.
(Adnkronos) - Le autorità della Libia orientale, che fanno riferimento al generale Khalifa Haftar, hanno ordinato di lasciare "immediatamente" il Paese a una delegazione composta dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ai suoi colleghi di Grecia e Malta e il commissario Europeo per gli Affari interni e la Migrazione, Magnus Brunner, oggi in visita in Libia.
Fonti qualificate presenti nella missione in Libia spiegano che c'è stata un'incomprensione sul protocollo, non gestita dalla delegazione italiana, alla base dello stop della missione europea. Inoltre il problema non ha mai riguardato la componente italiana della missione nè i rapporti bilaterali con l'Italia.
Cosa è successo
Denunciando non meglio precisate "violazioni" commesse dai tre ministri, il governo di Bengasi in una nota ha sottolineato che la visita è stata "annullata" al loro arrivo all'aeroporto internazionale di Benina. Le autorità della Libia orientale hanno dichiarato i tre ministri "persone non gratae", intimandogli di lasciare subito il Paese.
Nella nota, firmata da Osama Saad Hammad, autoproclamato "primo ministro del governo libico" - dal momento che l'Onu riconosce solo l'esecutivo di Tripoli - si denuncia una "flagrante violazione delle norme diplomatiche stabilite e delle convenzioni internazionali" da parte della delegazione europea nel "disprezzo della sovranità nazionale libica".
Le autorità libiche, prosegue la nota, ribadiscono quindi il loro "urgente appello" a "diplomatici, membri di missioni internazionali, organizzazioni governative e non governative di rispettare la sovranità libica aderendo strettamente alla legge libica, alle convenzioni internazionali e alle norme che regolano le visite diplomatiche".
Leggi tutto: Libia, autorità Bengasi respingono delegazione Ue con Piantedosi: "Persone non grate"
(Adnkronos) - Passaggio di consegne al vertice di Confesercenti. Dopo otto anni alla guida dell’associazione, Patrizia De Luise lascia la presidenza. Le subentra Nico Gronchi, attuale vicepresidente vicario e presidente di Confesercenti Toscana. Lo rende noto Confesercenti in un comunicato.
Patrizia De Luise ha condotto la confederazione di imprese, che associa circa 300mila pmi nel commercio, nel turismo e nei servizi, attraverso alcune delle fasi più complesse della sua storia recente, dall’emergenza pandemica alla ripartenza post-lockdown, fino allo scenario attuale, segnato da inflazione e tensioni internazionali, contribuendo a rafforzarne il ruolo e il radicamento nei territori. Si dimette dall’incarico in considerazione dell’impegno appena assunto alla Fondazione Enasarco. Passa dunque il testimone a Nico Gronchi, imprenditore toscano di 52 anni, attivo nella distribuzione commerciale di moda e calzature con l’azienda di famiglia ‘Luisa Di Mauro’, fondata nel 1976.
Parallelamente all’attività d’impresa, Gronchi porta avanti un ruolo attivo nel mondo associativo. Nel 1998, a 25 anni, è presidente della Confesercenti di Certaldo. Successivamente guida l’area Empolese Valdelsa e, nel 2007, Confesercenti Firenze. Nel corso degli anni seguenti ricopre numerosi incarichi in rappresentanza dell’associazione, tra cui quelli nel Consiglio della Camera di commercio e in Firenze Fiera Spa. Crea a Firenze la Fondazione Sviluppo Urbano, di cui è presidente dal 2015 al 2017. Sempre nel 2015 diventa presidente di Confesercenti Toscana e dal 2017 di Italia Comfidi, la società consortile per il credito alle pmi promossa da Confesercenti. In qualità di vicepresidente vicario, incarico assunto nel 2021, Gronchi subentra come presidente nazionale di Confesercenti fino all’assemblea elettiva che si terrà nel 2026.
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(Adnkronos) - “In urbanistica non si può intervenire con Dpr ma con delle leggi che modifichino quelle che risalgono, per lo più, alla prima metà del secolo scorso, quando eravamo in presenza di tutto un altro mondo. Oggi occorre tenere conto di elementi nuovi e determinanti come, ad esempio, i cambiamenti climatici che non possono essere più negati. In queste condizioni cambiare una norma scritta in un’altra epoca diventa un imperativo. Un intervento tanto urgente se si considera la straordinaria complessità della materia che deve tenere conto delle specificità dei singoli territori. Fare rigenerazione urbana in Italia, non è come rigenerare un quartiere di Miami. Noi abbiamo un tessuto urbano con grande storia, che significa anche un tessuto sociale e culturale che dobbiamo conservare”.
A dirlo il presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, Angelo Domenico Perrini a Lecce al convegno, organizzato dal Cni, 'Traiettorie urbane e territoriali – rigenerazione urbana', dedicato al ruolo ed alle funzioni svolte dagli Enti locali nell’indirizzo e pianificazione degli interventi di rigenerazione urbana, alla pianificazione di quartieri resilienti rispetto ai cambiamenti sociali ed alla mobilità sostenibile come strumento per realizzare un contesto urbano più vivibile.
"Con il ciclo di incontri 'Traiettorie urbane e territoriali' - ha sottolineato Irene Sassetti, consigliera Cni con delega alla rigenerazione urbana introducendo i tre panel previsti - il Consiglio nazionale degli ingegneri si impegna a promuovere un dialogo costruttivo tra esperti, professionisti, dirigenti e funzionari delle pubbliche amministrazioni, amministratori, università, associazioni e cittadini, con l'obiettivo di affrontare le complessità del tema della rigenerazione urbana declinato nelle peculiarità dei diversi territori, valorizzando la centralità della progettazione consapevole e dell'impatto sociale delle trasformazioni urbane. Crediamo fortemente che un'azione coordinata e basata sull'ascolto delle esigenze del territorio, dell’ambito urbano sia la chiave per generare un reale cambiamento e migliorare significativamente la qualità della vita nelle nostre città".
"Siamo in un momento cruciale - ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, in un videomessaggio - per il futuro dell’Unione Europea segnato dai cambiamenti che partono dai suoi territori. Le città sono al centro di questi mutamenti. Esse seguono le tendenze più recenti e conservano le peculiarità del territorio. Sono ponte tra modernità e tradizione, sono motori di innovazione e cambiamento per i cittadini. Le città e le sfide che devono affrontare sono al centro della politica di coesione e del mio lavoro come vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme".
"Prima di tutto - ha sottolineato - abbiamo avviato la modernizzazione della politica di coesione, approfittando della revisione di medio termine, per dare agli Stati membri la possibilità di riprogrammare già le risorse della programmazione in corso, sulla base di cinque nuove priorità che sono emerse come urgenti e strategiche in tutti i territori europei: abitazioni accessibili, transizione energetica, resilienza idrica, competitività e difesa. E’ chiaro che tra queste priorità, alcune, come il tema della casa e la gestione dell’acqua, sono particolarmente rilevanti per le nostre città. Inoltre, stiamo facendo un passo in più. Stiamo lavorando per un’agenda delle città, che presenteremo nei prossimi mesi, con l’obiettivo di semplificare l’accesso ai fondi europei e garantire che la voce delle città venga ascoltata nelle decisioni europee”.
In un messaggio inviato al convegno il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha spiegato che "rigenerare le nostre città non significa soltanto riqualificare gli spazi fisici, ma anche ricucire il tessuto sociale, promuovendo modelli di sviluppo sostenibili, inclusivi e capaci di valorizzare il patrimonio esistente. In questo processo, le periferie urbane rappresentano una sfida e un’opportunità: occorre ridare centralità a questi territori, spesso trascurati, intervenendo con progetti integrati che coinvolgano comunità, professionisti e istituzioni. Un ruolo fondamentale lo gioca la mobilità urbana, elemento chiave per garantire equità, accessibilità e connessioni efficaci tra i diversi quartieri delle nostre città. Come Regione, stiamo investendo con convinzione in infrastrutture e servizi che favoriscano una mobilità sostenibile, multimodale e centrata sul cittadino. Ringrazio tutti voi per il contributo che offrite ogni giorno alla crescita della nostra regione. Sono certo che da questo convegno emergeranno idee e proposte preziose, che la Regione Puglia sarà lieta di accogliere e valorizzare nel suo percorso verso una Puglia più bella, moderna e vivibile”.