Villasimius, 05 Agosto 2025 – Un drammatico incidente stradale si è verificato questa mattina sulla SP 17, nella località di Is Piscareddus, tra Capo Boi e Porto Sa Ruxi, alle porte di Villasimius. Un motociclista ha perso la vita dopo essere uscito fuori strada in circostanze ancora da chiarire.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo stava percorrendo la strada provinciale 17 quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo del mezzo, finendo fuori carreggiata. Non risultano coinvolti altri veicoli, il che fa ipotizzare un incidente autonomo.
Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, il 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso del motociclista.
Sul posto sono intervenuti:
La Polizia Locale di Villasimius, per i rilievi del caso e la ricostruzione della dinamica.
Una squadra dei Vigili del Fuoco di Cagliari, che ha messo in sicurezza l’area e supportato le operazioni.
Le autorità stanno ora lavorando per identificare la vittima e notificare il tragico evento ai familiari.
Questo ennesimo incidente riaccende i riflettori sulla pericolosità di alcune strade provinciali sarde, spesso caratterizzate da curve strette e fondo stradale insidioso. La comunità di Villasimius si interroga su possibili interventi per migliorare la sicurezza viaria ed evitare future tragedie.
Aggiornamenti saranno forniti non appena disponibili nuovi dettagli dalle forze dell’ordine.
(Adnkronos) - Tyrone, il cavallo amato da Elisabetta II, va in pensione dopo 13 anni di onorato servizio. Adorato dalla regina e 'in uso' negli ultimi anni alla principessa di Galles, il 'gigante buono' dal manto d'argento verrà messo al pascolo nel Buckinghamshire. Tyrone è stato sempre considerato dalla famiglia reale "gentile e affidabile", tanto da esser stato impiegato in quasi ogni occasione ufficiale, dal Giubileo di Diamante all'incoronazione di re Carlo. Dopo aver accompagnato i sovrani nei loro impegni più importanti e aver evitato di spaventarsi sotto gli occhi di centinaia di telecamere delle tv e folle di fan adoranti, il cavallo da tiro irlandese trascorrerà la pensione in un rifugio immerso nella tranquillità delle Chiltern Hills.
Si tratta di una conclusione degna di nota per il destriero dal mantello grigio, definito "elegante e spettrale", che oggi ha 19 anni e la cui prima apparizione come cavallo da carrozza cerimoniale di Stato risale al 2012, quando accompagnò la regina Elisabetta II all'inaugurazione ufficiale del Parlamento. Era particolarmente adorato dalla defunta monarca, che era solita fare di tutto per portargli carote alle scuderie Royal Mews, in Buckingham Palace Road. Un riconoscimento, a quanto pare, per la sua tenacia. Dopotutto, a Tyrone è stato affidato il compito di guidare la carrozza della regina in molti momenti importanti del suo regno: tra cui il Giubileo di Diamante, appena quattro settimane dopo l'inizio del suo servizio, in diverse inaugurazioni del Parlamento e durante la sua visita al Royal Ascot nel 2019.
La stessa regina era una dedita cavallerizza che sosteneva il ruolo dei cavalli nelle cerimonie reali, in particolare di quelli grigi di Windsor, che con il loro caratteristico mantello argentato sono stati al fianco della famiglia reale fin dai tempi della regina Vittoria. Forse è stato il temperamento notoriamente mansueto di Tyrone a renderlo caro a Elisabetta II. Chi ultimamente si è preso cura di lui ha parlato negli ultimi giorni anche del suo carattere "stoico", oltre che "gentile". "È molto popolare, un grande beniamino dei fan", ha detto al Sunday Times il colonnello Toby Browne, lo scudiero della corona che sovrintende alle Royal Mews. "Tutti adorano Tyrone. È totalmente affidabile, molto laborioso e merita davvero la pensione". Altri, al Mews, lo ricordano come un gigante senza un solo "osso cattivo nel corpo".
Sembra addirittura che, durante il periodo trascorso nelle scuderie, Tyrone abbia svolto il ruolo di mentore per i cavalli più giovani, aiutandoli durante il processo di addestramento per trasportare autonomamente le carrozze. Le sue numerose uscite pubbliche dimostravano esattamente come si facesse, mantenendo i nervi saldi accanto alla polizia armata e alle loro rumorose motociclette, una presenza necessaria alle uscite reali. Che si trattasse di Harry e Meghan il giorno delle loro nozze, del re e della regina alla loro incoronazione o durante la visita di Stato del presidente francese Emmanuel Macron il mese scorso, lui era lì, a lavorare in coppia con un altro cavallo grigio o con altri sette, tutti allevati e cresciuti per il compito di portare in braccio la famiglia reale.
Tra questi c'è anche sua sorella Meg, con cui in molte occasioni era stato affiancato per guidare la Gold State Coach, assieme ai cavalli più calmi, posizionati più vicini alla carrozza. Lo scorso giugno, a Tyrone è stato affidato il compito di aiutare a trasportare la carrozza di Catherine Middleton, quando la principessa di Galles è tornata alla vita pubblica, dopo aver annunciato di essere in cura contro il cancro, scortando diligentemente Kate, il principe George, la principessa Charlotte e il principe Louis lungo il tragitto da Buckingham Palace alla Horse Guards Parade e ritorno, nell'ambito delle celebrazioni annuali del Trooping the Colour.
Considerando che i cavalli da tiro irlandesi raggiungono regolarmente i 30 anni, si spera che Tyrone abbia davanti a sé molti anni felici e in salute. "Dopo tutti i suoi anni di servizio pubblico, nel corso dei quali ha portato gioia e orgoglio al Paese, è giunto il momento di offrirgli la migliore vita possibile qui, dove i nostri cavalli sono trattati come dei re", ha dichiarato Jeanette Allen, amministratore delegato di The Horse Trust, l'ente benefico che annovera la principessa Anna tra i suoi sostenitori e di cui la defunta Regina è stata una donatrice. Tyrone ha lasciato Londra in un box rosso coperto, un addio estremamente sobrio per un cavallo che non ha mai cercato di rubare la scena. E che rimarrà sempre speciale, come la creatura gentile, affascinante e soprattutto leale che ha calmato i nervi della famiglia reale nei momenti più tesi.
Leggi tutto: In pensione Tyrone, il cavallo più amato dalla regina Elisabetta
(Adnkronos) - Quali competenze manageriali servono per rafforzare e per guidare le aziende e le persone all’interno di nuovi scenari competitivi segnati da trasformazioni tecnologiche, geopolitiche e sociali sempre più rapide? Un interessante spaccato di questo fabbisogno emergente viene dall’esame della graduatoria, pubblicata oggi, relativa all’avviso 1/2025 di Fondirigenti, il fondo interprofessionale di Confindustria e Federmanager leader in Italia per il finanziamento della formazione del management.
839 sono stati i piani formativi approvati sui 1070 piani presentati, a testimonianza di un sostanziale innalzamento della qualità della progettazione: la percentuale di approvazioni sale infatti al 78%, contro il 76% dell’avviso generalista promosso dal Fondo nel 2024. Oltre 10 milioni di euro lo stanziamento approvato, che consentirà il coinvolgimento di 1.737 dirigenti (circa 2 dirigenti per piano, in media) per 86mila ore di formazione (poco meno di 50 ore di formazione per ciascun dirigente coinvolto).
L’analisi dei Piani evidenzia come la trasformazione digitale e la gestione delle persone siano le due tematiche chiave con cui le aziende devono confrontarsi: il 63% dei piani approvati riguarda queste due tematiche. Le due questioni sono, anzi, strettamente correlate tra di loro: nei piani approvati, il people management e la gestione delle diverse generazioni in azienda sono spesso affrontate, infatti, attraverso una gestione 'orientata dai dati', mentre, d’altro canto, la promozione di una mentalità 'data-driven' nelle risorse umane è una delle principali questioni manageriali con cui deve misurarsi l’introduzione dell’intelligenza artificiale in azienda.
Ma largo spazio hanno, nei piani approvati, anche le altre due tematiche identificate dall’Avviso, che sono, peraltro, quelle con i migliori risultati in termini di punteggi registrati: i nuovi paradigmi della sostenibilità e i cambiamenti dei mercati, a conferma del fatto che la trasformazione sostenibile, soprattutto sul versante ambientale, e la necessità di fare i conti con l’instabilità dei mercati sono ormai divenuti due elementi strutturali dell’orizzonte aziendale. E anche in questo caso, la gestione “intelligente” dei dati risulta l’elemento distintivo delle competenze necessarie: l’ottimizzazione operativa, l’analisi predittiva degli scenari, il reporting esg e l’efficienza dei modelli di economia circolare sono tutti ambiti di intervento in cui la dimensione digitale diviene l’elemento che fa la differenza.
“I progetti approvati sono pienamente allineati alle trasformazioni in atto, in particolare per quanto riguarda la sfera dell’innovazione digitale nelle sue diverse declinazioni, e prevedono soluzioni concrete e immediatamente applicabili”, spiega Massimo Sabatini, dg di Fondirigenti. “La capacità di padroneggiare il dato si afferma sempre più come esigenza manageriale imprescindibile, e la formazione continua è lo strumento più potente ed efficace per soddisfare questo fabbisogno”, continua.
Nel panorama nazionale, la Lombardia si conferma la prima regione per numero di piani approvati (184), quasi a pari merito con l’Emilia-Romagna (182), seguite a poca distanza dal Veneto (143). Nel Mezzogiorno, la Campania si conferma la prima regione per numero di piani approvati (44).
Quanto alla dimensione aziendale, sono quasi 370 i piani approvati relativi a grandi imprese, riguardanti prevalentemente l’area del people management, con interventi che si concentrano su tematiche strategiche quali l’attrazione e la fidelizzazione dei talenti, la gestione delle performance e la collaborazione intergenerazionale all’interno delle organizzazioni. È interessante notare che, in diversi casi, i progetti assumono una portata più ampia, includendo la revisione dell’intera struttura organizzativa, con l’intento di ripensare ruoli e responsabilità in un’ottica di maggiore flessibilità, efficienza e innovazione.
326 sono i piani approvati per le medie imprese e 143 quelli delle piccole, concentrati invece, prevalentemente, sul supporto al management nell’adozione ‘consapevole’ delle tecnologie, puntando in primo luogo sull’innovazione per reggere la sfida competitiva. E, allo stesso modo, i piani riferiti all’area della sostenibilità non si limitano alla sola acquisizione di competenze tecniche, ma sembrano prefigurare processi di vera e propria trasformazione organizzativa e sistemica che tocca tutte le funzioni dell’impresa. Mentre i piani riguardanti i cambiamenti di mercato sempre più definiscono strategie commerciali e percorsi di internazionalizzazione capaci di rispondere in modo proattivo alla crescente complessità degli scenari geopolitici.
“L’Avviso sembra aver centrato, dunque, l’obiettivo di sostenere le competenze manageriali e tecniche necessarie per affrontare congiuntamente i cambiamenti di scenario e guidare le persone attraverso questi cambiamenti", sottolinea Marco Bodini, presidente di Fondirigenti. "Le imprese stanno ripensando i propri modelli per navigare con maggiore agilità in questo panorama in costante mutamento. Fondirigenti, anche attraverso i propri Avvisi, si conferma al loro fianco", conclude.
(Adnkronos) - Il food delivery non va in vacanza. Anzi, con l’estate cambia scenario e si sposta fino agli ombrelloni delle spiagge italiane. Secondo i dati di Deliveroo, tra le prime 10 città costiere per crescita estiva - tra cui Jesolo, Riccione, Senigallia, Rimini, Viareggio, Alghero, Olbia, Montesilvano, San Benedetto del Tronto e Massa - si registra un incremento significativo degli ordini rispetto ai mesi primaverili.
Nell’estate 2024, gli ordini di cibo pronto a Jesolo e Riccione hanno registrato aumenti superiori al +100%, mentre Senigallia, Rimini, Viareggio, Alghero e Olbia si collocano in una fascia di crescita compresa tra il +40% e il +60%. Gli ordini di prodotti estivi dei supermercati sono cresciuti di oltre il +20% rispetto all’estate precedente, con un incremento di oltre il +110% rispetto ai mesi invernali. A conferma di questa crescita, il boom dei gelati, dai ghiaccioli ai grandi classici prova come il caldo torrido stia influenzando anche le scelte d’acquisto.
“Sono dati incoraggianti che lasciano immaginare un’estate 2025 all’insegna del delivery”, ha dichiarato Andrea Zocchi, managing director di Deliveroo Italy. “Il nostro servizio raggiunge oltre 1800 comuni italiani, comprese centinaia tra le principali località balneari dove affluiscono milioni di vacanzieri”, ha aggiunto.
A trainare questa crescita sono in particolare i weekend e la fascia oraria serale, con un numero crescente di consegne richieste direttamente sotto l’ombrellone. Un segnale evidente di come il delivery stia diventando parte integrante dell’esperienza balneare in Italia.
Non solo piatti freschi da gustare in spiaggia: nell’estate 2025 il delivery si conferma un supporto sempre più completo anche per la vita in casa vacanza. La pizza resta la protagonista dell’estate in tutta Italia, occupando il primo posto tra i piatti più ordinati al Nord, al Centro e al Sud. Cambiano però le altre preferenze: al Nord si nota una forte presenza di cucina asiatica, al Centro si distinguono anche i burger, mentre al Sud restano popolari piatti freschi e leggeri come poke e specialità orientali. Una mappa del gusto che riflette esigenze condivise: freschezza, rapidità e condivisione.
“Con l’estate cambia il ritmo delle città, ma non la necessità di un servizio rapido, efficiente e su misura”, prosegue Andrea Zocchi, managing director di Deliveroo Italy. “Anche nelle località stagionali, il food delivery è un canale strategico per i business del territorio e un supporto concreto per chi viaggia, lavora o resta”, conclude. Deliveroo rafforza così la propria presenza nei territori a vocazione turistica, con l’obiettivo di offrire un servizio completo e accessibile, sostenendo ristoratori, piccoli negozi, artigiani e stabilimenti balneari.
(Adnkronos) - Non una vita facile, ma oggi Fernanda Lessa guarda al passato con consapevolezza e forza. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, la ex top model brasiliana ha ripercorso alcuni dei momenti più difficili della sua vita, a partire dal dolore più grande, la perdita del suo primo figlio: "Joaquìn avrebbe compiuto 24 anni a maggio. È il mio angelo custode".
Fernanda racconta che è proprio grande a lui che ha scoperto di avere una malformazione cardiaca, mai diagnosticata. "Joaquìn è nato con la mia stessa malformazione, è grazie a lui che me l’hanno trovata e sono stata operata. Il cardiologo mi ha detto che a trent’anni sarei sicuramente morta. Mio figlio mi ha salvata".
Un punto di svolta è stato l'incontro con il marito Alessio, che Fernanda definisce il suo "salvatore": "Senza di lui non ce l’avrei fatta. Con lui che ho cercato aiuto, che mi sono rivolta a dei professionisti. Quando abusi di alcool, come facevo io, riempi qualcosa, un vuoto oppure dei problemi psichiatrici", spiega la top model che nel 2015 si è auto-internata in una clinica perché soffriva di bipolarismo: "Avevo avuto una ricaduta. Non capivano il mio problema psichiatrico, riconducevano tutto all’alcolismo. Invece io sono completamente pazza (ride). Con Luca ho trovato dei terapeuti illuminati che hanno compreso che con l’alcool lenivo la mia patologia".
L'ultima ricaduta nel 2022: "Una mia amica si era tolta la vita. C’era il primo lockdown... io sono umana. Ho avuto un attacco di panico a una festa, erano tutti mascherati... è stato un incubo", ora Fernanda è sobria da anni: "Io oggi vivo una vita sana, sono sposata, sono mamma, lavoro, abito davanti al mare, ho due cani adottati. Ragazzi, andrà tutto bene".
La modella ha commentato anche le critiche ricevute su Instagram quando ha dichiarato di aver perso 10 chili con una dieta fai da te: "Sono dimagrita perché con la premenopausa ero gonfiata. Da modella ero sei chili in meno".
Fernanda racconta di alcune pazzie fatte per amore in passato, in particolare per Bobo Vieri: "Era un orsacchiotto. Doveva andare in ritiro e io ero Miami. Allora ho preso un volo con mille scali invece di salire sul mio diretto pur di vederlo in tempo. Ridevamo tanto insieme".
(Adnkronos) - Alexander Zverev corre verso gli Us Open con tanta voglia di stupire. Il tedesco ha agguantato la semifinale nel Masters 1000 di Toronto e in questa fase della stagione è apparso più sicuro e convinto delle proprie qualità, come spiegato nel podcast 'Nothing Major Show'. Tra i tanti argomenti toccati dal numero 3 del ranking Atp, i dieci giorni passati nella Rafael Nadal Academy. Lì Zverev ha incontrato il fuoriclasse spagnolo, vincitore di 22 Slam, e si è molto avvicinato allo zio Toni, allenatore di Rafa nella prima parte della sua carriera. "Trascorrere la settimana a Maiorca è stato incredibile, ho visto l’intensità con cui Rafa giocava e si allenava. Abbiamo cenato insieme e ne sono onorato".
Zverev ha raccontato alcune curiosità sul periodo passato in Spagna: "Cenavamo spesso fino all’una di notte e a metà della cena si alzava in piedi, simulando dritti potenti nell'aria, per farmi capire dove voleva che migliorassi".
Zverev è il numero 3 della classifica Atp, dietro Sinner e Alcaraz, ma non nasconde il sogno di vincere uno Slam: "Non so quante volte Nadal mi abbia detto di essere più aggressivo e coraggioso. So che devo farlo, ma sentirlo da lui è diverso. Mi ha detto che quando sono passivo, sono anche vulnerabile. Crede che io possa vincere uno Slam, ma solo se sarò aggressivo nei momenti cruciali".
Il tedesco ha parlato anche delle possibilità di una futura collaborazione con Toni Nadal: "Per ora, ciò che posso dirvi è che la sua agenda è piena di impegni. Credo però che l’anno prossimo possa essere più presente al mio fianco".
Leggi tutto: Zverev 'rinato' con i consigli di Nadal: "Mi ha detto che posso vincere uno Slam"
(Adnkronos) - Addio a David Patrick Roach, voce graffiante e cuore pulsante dei Junkyard, che ha vissuto il suo ultimo atto con la stessa intensità con cui aveva calcato i palchi per oltre tre decenni. Il 19 luglio, in una cerimonia intima tra le vetrate artistiche del Chihuly Sanctuary presso il Fred & Pamela Buffett Cancer Center a Omaha, nello stato del Nebraska, il cantante rock si è unito in matrimonio con Jennifer Michael, la donna che negli ultimi mesi era diventata il suo pilastro più saldo. Due settimane dopo, il 2 agosto, Roach è morto nel sonno in seguito a un tumore. Aveva 59 anni.
Alla cerimonia, sobria ma carica di emozione, erano presenti appena venti persone: amici, familiari e fan vestiti con t-shirt dei Junkyard, la band che Roach aveva fondato nel 1986 a Los Angeles, e che all'epoca veniva spesso paragonata ai Guns N' Roses. "Voglio solo passare gli anni che mi restano - diceva il 1º agosto in un'intervista telefonica al 'New York Times' - cercando di recuperare tutto quello che ho perso negli ultimi decenni. Ho avuto tante relazioni infelici, tanto caos. Ora tutto questo è alle spalle. Jennifer è una donna eccezionale. Vogliamo solo una vita felice e tranquilla". Poche ore dopo, David Roach si è spento, accanto alla donna che aveva saputo riportare luce nella sua esistenza.
"Con grande tristezza annunciamo la scomparsa di David Roach. Dopo una coraggiosa battaglia contro il cancro, David si è spento serenamente la scorsa notte a casa, tra le amorevoli braccia di sua moglie. Era un artista, interprete, cantautore e cantante dotato, ma soprattutto un padre, marito e fratello devoto. I nostri pensieri vanno a tutta la famiglia Roach e a tutti quelli che gli hanno voluto bene", si legge nel post pubblicato dalla band sul profilo Instagram.
La loro storia d’amore era iniziata nel dicembre 2022 con un semplice messaggio su Facebook. Roach aveva risposto a un commento lasciato da Jennifer sotto il post di una band che entrambi seguivano. Lei, 49 anni, originaria di Omaha, attraversava un divorzio dopo 25 anni di matrimonio. Lui, segnato da anni di eccessi e cadute, stava cercando di rimettere insieme i pezzi di una vita da rockstar ormai lontana dai riflettori. "David aveva un’umorismo pungente, molto da Gen X. Ci siamo capiti subito", ha raccontato Jennifer al 'New York Times'. I due iniziarono a parlarsi per ore al telefono. "Era brillante, gentile, un cuoco fenomenale. Non si rendeva conto di quanto talento avesse."
Nel maggio 2023 si incontrarono di persona per la prima volta ad Austin, e da lì tutto cambiò. A ottobre, Roach lasciò il Texas e si trasferì da Jennifer, iniziando una nuova vita fatta di mercatini, concerti e quotidianità. Ma la serenità durò poco. Quello che sembrava un semplice linfonodo gonfio si rivelò un tumore: carcinoma squamoso alla testa, al collo e alla gola. David non vedeva un medico da 25 anni. Seguì un percorso intenso di radioterapia e chemioterapia, ma a inizio 2025 il cancro si era già diffuso a polmoni e fegato. Jennifer lasciò il lavoro per accudirlo a tempo pieno. Vendette il plasma per far fronte alle spese mediche, poi aprì una raccolta fondi online, incoraggiata anche dai membri della band "Mi vergognavo, pensavo di dovercela fare da sola", ha confessato. "Ma le dimostrazioni d’affetto da parte di fan e amici sono state incredibili."
Il 19 luglio, tra le sculture in vetro colorato del Chihuly Sanctuary, Jennifer e David si sono detti "sì". Lui in sedia a rotelle, lei in abito nero e sandali. A officiare la cerimonia, la sorella minore di David, Courtenay Roach-Jones, giunta da Londra per l'occasione. "È stato il nostro modo per dire che siamo ufficialmente insieme per sempre", ha raccontato Jennifer. Le fedi, in argento, erano state forgiate da Bam Ross, ex compagno di band di Roach.
La notte del 2 agosto Jennifer si è svegliata con la consapevolezza che qualcosa era cambiato. "Sapevo che era successo. Mi sono girata verso di lui, l'ho abbracciato e baciato. Siamo rimasti lì, in silenzio". David Roach lascia un figlio di 22 anni, una band che lo ricorda come fratello prima che frontman, e una donna che lo ha amato fino all’ultimo respiro. "Mi ha salvato", diceva lui. "E io ho solo cercato di restituirle un po' di quella luce."
Leggi tutto: David Roach, morto a 59 anni frontman dei Junkyard: si era sposato da due settimane
(Adnkronos) - Benedetta Rossi è tornata sui social per parlare delle sue condizioni di salute dopo aver subito un intervento alla tiroide. La cuoca conduttrice di 'Fatto in casa da Benedetta', ha postato un video tra le Instagram stories che la ritrae con un vistoso cerotto sul collo, ma questa volta non più su un letto d'ospedale, ma a casa sua: "Ciao, eccomi. Sono tornata e sto tornando, ogni giorno un po' di più. Sto bene. Ho ancora la voce bassa, ma ogni giorno va sempre meglio", dice Benedetta.
"Io mi sento bene, mi sono solo annoiata di stare a casa senza far niente, quindi stamattina con Marco siamo usciti, ora volevo uscire io con la macchina e farmi un giretto per tornare alla normalità, alla vita di tutti i giorni", ha spiegato la cuoca, prima di rivolgere un ringraziamento ai 5 milioni di follower.
"Vi volevo dire una cosa importante: grazie per i messaggi di affetto e di supporto che mi avete mandato, non sono riuscita a leggerli tutti, però ci tenevo a ringraziarvi tantissimo, mi fate sempre commuovere", ha concluso Benedetta con la voce rotta dal pianto.
Benedetta Rossi aveva sottolineato l'importanza della prevenzione: "Lunedì scorso ho affrontato un intervento chirurgico. Da qualche settimana avevo scoperto di avere un brutto nodulo alla tiroide e per questo mi sono dovuta operare. L'operazione è riuscita senza complicazioni, io sto bene e sono già a casa. Quello che ho fatto, è un tipo di intervento un po' delicato, che coinvolge in parte anche le corde vocali, quindi in questi giorni facevo fatica a parlare, ma adesso la voce sta tornando. Ora dovrò tenere questo cerotto per un po', riposare e recuperare le energie. Dopo questa esperienza, mi permetto di darvi un consiglio: cerchiamo sempre di trovare il tempo per fare controlli regolari, è importantissimo. Un abbraccio grande e ci vediamo presto", aveva concluso.
Leggi tutto: Benedetta Rossi operata alla tiroide: "Sto tornando, ogni giorno va sempre meglio"
(Adnkronos) - "Sono in contatto con il segretario al Commercio Howard Lutnick e con l'ambasciatore Jamieson Greer mentre lavoriamo per mettere in pratica l'accordo Ue-Usa di luglio" sui dazi, "in tutti i suoi elementi. Il lavoro prosegue con spirito costruttivo". Lo dice il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, in una dichiarazione scritta.
Ieri Olof Gill, il portavoce della Commissione europea al commercio, ha annunciato lo stop da oggi, e per i prossimi sei mesi, alle contromisure Ue ai dazi imposti dal presidente Usa, Donald Trump.
I dazi che gli Stati Uniti d'America impongono alle auto importate dall'Ue dovrebbero passare "molto, molto presto" dall'attuale 27,5% (25% più 2,5% dalla clausola della nazione più favorita) al 15% concordato da Donald Trump e Ursula von der Leyen a Turnberry, in Scozia, nove giorni fa. Lo spiega un alto funzionario Ue. Il motivo del ritardo, come per l'acciaio e i farmaci, è che l'ordine esecutivo emesso da Trump il primo agosto scorso riguardava solo i cosiddetti dazi reciproci, mentre l'auto, come i farmaci e l'acciaio, è un settore oggetto di un'indagine separata da parte dell'amministrazione Usa. Il dazio del 15% è comprensivo della tariffa derivante dalla clausola della nazione più favorita (Mfn nel gergo comunitario).
Anche se non sta all'Ue "decidere i tempi" delle indagini dell'amministrazione Usa ex articolo 232 del Trade Expansion Act, "a quanto risulta" a Bruxelles anche quella in corso sui farmaci dovrebbe arrivare ad una conclusione "molto, molto presto" e, pertanto, il dazio sui medicinali importati negli Usa provenienti dall'Ue dovrebbe passare al 15%, spiega l'alto funzionario Ue a Bruxelles.
Leggi tutto: Dazi Usa, fonti Ue: "Molto presto tariffe al 15% su auto e farmaci"
(Adnkronos) - "Sono in contatto con il segretario al Commercio Howard Lutnick e con l'ambasciatore Jamieson Greer mentre lavoriamo per mettere in pratica l'accordo Ue-Usa di luglio" sui dazi, "in tutti i suoi elementi. Il lavoro prosegue con spirito costruttivo". Lo dice il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, in una dichiarazione scritta.
I dazi che gli Stati Uniti d'America impongono alle auto importate dall'Ue dovrebbero passare "molto, molto presto" dall'attuale 27,5% (25% più 2,5% dalla clausola della nazione più favorita) al 15% concordato da Donald Trump e Ursula von der Leyen a Turnberry, in Scozia, nove giorni fa. Lo spiega un alto funzionario Ue. Il motivo del ritardo, come per l'acciaio e i farmaci, è che l'ordine esecutivo emesso da Trump il primo agosto scorso riguardava solo i cosiddetti dazi reciproci, mentre l'auto, come i farmaci e l'acciaio, è un settore oggetto di un'indagine separata da parte dell'amministrazione Usa. Il dazio del 15% è comprensivo della tariffa derivante dalla clausola della nazione più favorita (Mfn nel gergo comunitario).
Anche se non sta all'Ue "decidere i tempi" delle indagini dell'amministrazione Usa ex articolo 232 del Trade Expansion Act, "a quanto risulta" a Bruxelles anche quella in corso sui farmaci dovrebbe arrivare ad una conclusione "molto, molto presto" e, pertanto, il dazio sui medicinali importati negli Usa provenienti dall'Ue dovrebbe passare al 15%, spiega l'alto funzionario Ue a Bruxelles.
Leggi tutto: Dazi Usa, fonti Ue: "Molto presto tariffe al 15% su export auto e farmaci"
(Adnkronos) - Novak Djokovic non parteciperà al Masters 1000 di Cincinnati. Per il secondo anno di fila, l'ex numero uno del ranking Atp rinuncerà al torneo americano, ultimo grande appuntamento prima degli Us Open (in programma dal 24 agosto al 7 settembre). La notizia era nell'aria dopo il forfait a Toronto, ma la conferma da parte del serbo chiarisce anche un altro particolare non banale: Nole arriverà all'ultimo Slam della stagione con diversi mesi senza partite sul cemento. Il suo ultimo match su questa superficie è la finale del Masters 1000 di Miami persa contro Jakub Mensik, datata 31 marzo.
Dopo la semifinale persa contro Jannik Sinner a Wimbledon, Djokovic riparte quindi dagli Us Open per il nuovo assalto al 25esimo Slam della carriera. Consapevole che a New York potrà avere una delle ultime occasioni per riuscire nell'impresa. Il serbo ha vinto quattro volte il torneo: nel 2011, 2015, 2018 e 2023. Due anni fa aveva battuto in finale Daniil Medvedev. Adesso l'avversario numero uno, tanto per cambiare, sarà il campione in carica Jannik Sinner. L'azzurro ha già cominciato la preparazione per l'ultima parte dell'anno e parteciperà al Masters 1000 di Cincinnati con l'obiettivo di riconfermarsi vincitore. Per non perdere punti pesanti nel ranking Atp e conservare la prima posizione fino alla fine della stagione.
(Adnkronos) - Barack Obama ha compiuto ieri, lunedì 4 agosto, 64 anni. Per l'occasione speciale, la moglie Michelle ha condiviso su Instagram una tenera dedica accompagnata da una foto che ritrae la coppia abbracciata.
"Buon compleanno al mio amore, al mio migliore amico, al mio tutto! Barack, dopo tutti questi anni, sei sempre il ragazzo più figo che conosco", ha scritto l'ex first lady, con parole piene d'affetto e con un pizzico di ironia che da sempre caratterizza il loro rapporto.
Non è mancata la risposta dell'ex Presidenti degli Stati Uniti d'America, che ha commentato: "Ti amo, Miche! E grazie a tutti per gli auguri ricevuti", ricambiando pubblicamente l'amore e l'affetto ricevuti.
Michelle e Obama si sono sposati nel 1992 a Chicago, luogo in cui si sono conosciuti mentre lavoravano entrambi come avvocati. Hanno due figlie, Malia e Sasha.
Recentemente l'ex first lady nel podcast 'Imo' che conduce con il fratello, Craig Robinson, ha parlato della sua relazione con Barack e ha smentito le voci di crisi: "Non c'è stato un solo momento nel nostro matrimonio in cui ho pensato di lasciare il mio uomo", ha rivelato Michelle Obama. "Lo so, perché quando non siamo insieme, la gente pensa che siamo divorziati. Abbiamo attraversato momenti davvero difficili e ci siamo divertiti molto, abbiamo vissuto tante avventure, e sono diventata una persona migliore grazie all'uomo con cui sono sposata", conclude.
Michelle Obama, come scrive il Washington Post, aveva parlato in passato di terapia di coppia con il marito. La recente assenza della ex first lady ad alcuni eventi pubblici, come l'insediamento di Donald Trump, aveva alimentato le voci di una possibile rottura, oltre ad aver segnato una strappo nella tradizione tra gli ex presidenti e le loro consorti (sebbene neanche Trump e Melania avessero partecipato all'insediamento di Joe Biden nel 2021). "Ora posso guardare il mio calendario e decidere... E ho scelto di fare ciò che era meglio per me, non ciò che dovevo fare, non ciò che pensavo che gli altri volessero che facessi", ha dichiarato Michelle, smentendo definitivamente le voci insistenti di un possibile divorzio. La signora Obama ha ribadito che, dopo aver trascorso otto anni alla Casa Bianca, ora ha la libertà di fare ciò che vuole.
Leggi tutto: Barack Obama compie 64 anni, Michelle: "Sei ancora il più figo che conosco"
(Adnkronos) - Un terremoto di magnitudo 5,4 ha colpito il sud-est dell'Iran oggi, martedì 5 agosto, secondo il Centro sismologico europeo-mediterraneo. L'epicentro è stato a circa 125 chilometri a sud-est di Bam, nella provincia di Kerman, e non sono state segnalate vittime. Secondo quanto riportato dall'Istituto tedesco di ricerca geoscientifica, il sisma ha avuto una profondità di 10 chilometri e si è verificato alle 05:06.
Nel Paese si sta tra l'altro verificando un'ondata di caldo estremo. Uffici governativi, e non solo, sono stati chiusi a Teheran e in altre province. L'Iran sta inoltre affrontando una crisi idrica senza precedenti. Il governatore della provincia di Teheran, Alireza Fakhari, ha annunciato per domani la chiusura di tutti gli uffici governativi, di scuole e università, anche per ottimizzare i consumi di energia elettrica, riporta il sito Iran International. E ha riferito di una decisione arrivata su richiesta del ministero dell'Energia.
Misure analoghe interessano anche altre province del Paese. Oggi restano chiusi gli uffici in quelle di Ardabil e Golestan, mentre in altre - anche in quelle di Semnan e Qom - lavoreranno con orari ridotti. Lo stesso accadrà sia oggi che domani nella provincia di Hamedan. Mercoledì uffici chiusi in sette province, comprese quelle di Kerman e Isfahan.