(Adnkronos) - Zdenek Zeman sta meglio. Il tecnico boemo, ex allenatore, tra le altre, di Roma e Lazio, a inizio anno era stato ricoverato al policlinico Gemelli di Roma per un'ischemia cerebrale. Il figlio Karel Zeman (allenatore anche lui) ha pubblicato oggi, mercoledì 6 agosto, una foto al mare insieme.
"La Pre-Season fa sognare, disperare, illudere, soffrire. La Pre-Season non è parte dell'allenatore, è essa stessa l'allenatore", ha scritto Karel Zeman su Instagram come didascalia a un selfie insieme al padre, sorridente.
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(Adnkronos) - "Nel 2024 la superficie interessata dagli incendi, intesi complessivamente, nel nostro Paese è stata di 514 km quadrati", dato che "risulta superiore agli anni 2018 e 2019. E nei primi 7 mesi del 2025 si sono verificati circa 700 incendi che hanno mandato in fumo oltre 320 km quadrati di territorio italiano. La Sicilia è la regione con la maggiore estensione di incendi nell'anno 2024, con una superficie complessiva di 175 km quadrati, seguita dalla Calabria con 102 km quadrati. E benché l'estate, a causa di temperature più elevate e anche dell'incremento delle attività umane all'aria aperta, rappresenti la stagione nella quale ci si aspetta si verifichino più eventi, in tempi recenti la stagionalità degli incendi si sta perdendo". A tracciare il quadro è Gaetano Settimo, coordinatore del Gruppo di studio nazionale Inquinamento Indoor dell'Istituto superiore di sanità (Iss), in un focus dedicato a quella che viene definita "un'emergenza" per la salute di bambini, anziani, cittadini e lavoratori, tutti esposti a "un rischio maggiore di quanto non fosse nel passato". Accanto ai dati, sul sito dell'Iss vengono anche dispensati 8 consigli su cosa fare quando fuori c'è un incendio per mantenere pulita l'aria indoor.
Gli incendi - boschivi, industriali, urbani (case, automobili, o aree commerciali, industriali, e roghi di rifiuti di ogni genere come plastica, metalli eccetera) - negli ultimi anni stanno cambiando nella tempistica, nelle dimensioni, nell'intensità, nella frequenza e nella gravità, segnala l'Iss. Per quanto riguarda la stagionalità, si sta perdendo "per via dei cambiamenti climatici con andamenti delle condizioni meteorologiche più irregolari - sottolinea Settimo - e di una scarsa attenzione alle azioni di prevenzione e gestione dei territori (dalla pulizia del sottobosco alle fasce tagliafuoco, dalla scarsa attenzione rivolta alla corretta gestione dei rifiuti che coinvolge depositi e stoccaggio dei rifiuti ai terreni abbandonati). Infatti, la stagione si è allungata e si registrano sempre di più eventi distribuiti nell'arco dei 12 mesi. Per questo è fondamentale mantenere alta l'attenzione su questo tema durante tutto l'anno attraverso piani e campagne efficaci di preparazione e prevenzione primaria della salute".
Quali inquinanti possono riversarsi nell'aria? Dipende da cosa brucia. "Quando i materiali bruciano generano fumo, cenere e miscele complesse cariche di centinaia di sostanze inquinanti e velenose tra le più tossiche, come diossine e furani (Pcdd/F), policlorobifenili (Pcb), idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), polveri sospese (Pm10, Pm2,5), polveri ultrafine (Ufp), polveri sedimentabili su superfici e suoli, sostanze fotochimicamente reattive come ossidi di azoto (NOx) monossido di carbonio (Co) e composti organici volatili (Cov) come formaldeide, benzene, toluene, metalli, acido cianidrico (Hcn), idrogeno solforato (H₂S) eccetera", elenca Settimo. "Queste sostanze - aggiunge - possono rimanere nell'aria, sia esterna che indoor, cioè l'aria interna degli edifici, per molto tempo: da ore a settimane, sia durante l'incendio (provocando una riduzione della visibilità, odore forte e sgradevole) che dopo il suo spegnimento, e non solo nelle vicinanze dell'evento". E "interagendo tra loro" possono "modificare la tossicità dei singoli inquinanti".
La composizione e la concentrazione dei fumi dipendono da cosa sta bruciando - se alberi, rifiuti, auto, abitazioni - dalla quantità dei diversi materiali, dalla vegetazione, dalle condizioni di combustione, dall'umidità, dall'intensità del vento e dalla distanza dall'incendio. "I materiali e le loro caratteristiche impattano sulle condizioni di combustione, sulle reazioni chimiche che avvengono durante la combustione, e sulle emissioni e sui residui rilasciati nell'area - spiega l'esperto Iss - Tuttavia, si sa ancora molto poco sulla composizione chimica e sulle interazioni delle specie nei diversi incendi".
L'esposizione agli inquinanti presenti nei fumi degli incendi può essere causa di problemi respiratori, irritazioni alla gola, agli occhi e alla pelle, lacrimazioni, "nonché di un aumento del rischio di malattie croniche come l’asma o le malattie cardiovascolari, come ictus e infarti oltre che a effetti neurologici - avverte Settimo - Inoltre, alcuni composti, come Ipa, diossine, Pcb, sono persistenti e possono accumularsi nell'organismo umano. Gli incendi hanno un impatto importante, anche sostanziale, sulle concentrazioni di ozono specie secondaria che si forma attraverso reazioni fotochimiche che coinvolgono ossidi di azoto (NOx) e composti organici volatili (Cov), ma anche sulla formazione secondaria delle polveri sospese Pm10 e Pm2,5". Le conseguenze legate a questi incendi possono essere di breve (giorni, settimane) o di lungo periodo (mesi).
Ma quali sono le indicazioni Iss per mantenere pulita l'aria di casa? "Durante un incendio - premette Settimo - il sindaco e i funzionari sanitari locali potrebbero consigliarti di rimanere in casa con le finestre e le porte chiuse. Molte abitazioni vengono raffreddate o riscaldate utilizzando condizionatori a pompa di calore o sistemi di condizionamento senza condotto che non scambiano aria con l'esterno, quindi questi sistemi, che non comportano l'ingresso o l'espulsione di aria dall'abitazione, possono rimane accesi. Lo stesso vale per quelle abitazioni o ambienti di abitazioni che sono dotati di ventilatori a soffitto o portatili o da tavolo, che possono essere utilizzati. Va invece evitato l'uso di condizionatori portatili con tubo esterno, che potrebbero far sì che il fumo venga aspirato all'interno dell'abitazione. Oltre a questo vanno evitate o limitate anche altre attività che possono incrementare le concentrazioni interne degli inquinanti".
Ecco, dunque, un elenco di consigli utili su cosa fare, non fare o limitare quando fuori c’è un incendio:
1) Chiudi porte e finestre;
2) Spegni condizionatori che scambiano aria con l'esterno (per es. condizionatori portatili con tubo esterno);
3) Utilizza ventilatori da soffitto o portatili o da tavolo o sistemi di condizionamento che non scambiano aria con l'esterno;
4) Evita o limita l'uso dei diversi processi di combustione come la cottura di cibo in forno, le fritture o le grigliate;
5) Evita o limita l'uso dell'aspirapolvere, a meno che non utilizzi un’aspirapolvere dotato di un filtro High Efficency Particulate Air (Hepa);
6) Evita o limita l'uso di prodotti o detergenti, che possono reagire anche con gli inquinanti sprigionati dagli incendi;
7) Evita o limita il fumo di sigaretta o altre modalità di fumo;
8) Evita o limita le attività faticose per ridurre la quantità di fumo che potresti inalare.
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(Adnkronos) - L'Atalanta torna in campo in amichevole. Il club bergamasco sfida oggi, mercoledì 6 agosto, il Monza al centro sportivo di Zingonia. La squadra di Juric continua quindi la sua preparazione estiva dopo aver battuto, nell'ultimo test, il Lipsia in rimonta 2-1, oltre che la formazione Under 23.
Il tecnico croato riparte dal terzo posto conquistato da Gasperini, volato alla Roma, nell'ultima stagione, con la conseguente qualificazione alla Champions League, mentre il Monza ha chiuso il campionato all'ultimo posto ed è retrocesso in Serie B.
La sfida tra Atalanta e Monza è in programma oggi, mercoledì 6 agosto, alle ore 17. Ecco le probabili formazioni:
Atalanta (3-4-2-1): Sportiello; Godfrey, Djimsiti, Ahanor; Palestra, I. Sulemana, Brescianini, Bernasconi; Samardzic, Maldini; Scamacca. All. Juric
Monza (4-2-3-1): Pizzignacco; Lucchesi, Izzo, Domanico, Capolupo; Obiang, Colombo: Ciurria, Colpani, Ganvoula; Caprari. All. Bianco
Atalanta-Monza sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva su Bergamo Tv. Il match sarà visibile anche in streaming sul canale YouTube del club bergamasco.
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(Adnkronos) - Ok della Camera al Decreto Sport, con 153 sì, 85 no e 6 astenuti. Oggi, mercoledì 6 agosto, è stato dato il via libera a un provvedimento che introduce importanti novità in materia sportiva. Dalla sicurezza sugli sci all’inserimento, nel Codice penale, dell’impianto sanzionatorio (già previsto dalla legge 401 del 1989) che estende agli arbitri lo stesso livello di protezione che il diritto penale assicura agli agenti di polizia, fino all’istituzione di un fondo per borse di studio universitarie dedicate ad atleti per alto merito sportivo. Tante le novità per lo sport in Italia, senza dimenticare gli importanti fondi stanziati per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. Risorse che guardano non solo alla sicurezza, all’ordine pubblico, al supporto logistico e alla vigilanza, ma anche alla riuscita sportiva dell’evento paralimpico.
Allo stesso tempo, il Commissario per gli Europei Uefa 2032 lavorerà in stretto coordinamento con gli enti locali per riqualificare e modernizzare gli stadi, vere e proprie infrastrutture sociali strategiche, recependo le istanze delle amministrazioni territoriali affinché la Figc possa consegnare alla Uefa, entro ottobre 2026, la lista definitiva degli impianti selezionati.
“Con questo decreto - ha spiegato il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi - abbiamo dato risposte concrete e urgenti per fare in modo che l’Italia non solo sia pronta ad affrontare i grandi appuntamenti che la vedranno protagonista nei prossimi mesi, ma possa anche garantire la tutela di atleti, arbitri e appassionati, affinché la pratica sportiva si svolga in luoghi sicuri e accessibili". Il riferimento del ministro è alle prossime Olimpiadi Invernali, ma anche - tra gli altri - ai Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 e all’America’s Cup 2027 a Napoli, senza dimenticare Atp Finals ed Europei di calcio 2032.
"È una priorità per questo Governo - ha continuato Abodi - così come lo è la trasparenza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate all’organizzazione di eventi sportivi. Ribadisco che il mio obiettivo è quello di creare un modello organizzativo trasparente, una vera e propria ‘casa di vetro’, dove tutto sia visibile e accessibile".
(Adnkronos) - Il 6 agosto 2025 segna l’80° anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima, uno degli eventi più tragici e indelebili del Novecento. Il 9 agosto ricorrerà anche l’anniversario del bombardamento di Nagasaki. In questa duplice ricorrenza, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra rinnova il proprio impegno nel ricordare le vittime civili dei conflitti armati per difendere il valore della pace e della vita umana. Alle 8:15 del 6 agosto 1945, la bomba atomica “Little Boy” colpì la città giapponese di Hiroshima, causando la morte di circa 140.000 persone. Tre giorni dopo, il bombardamento di Nagasaki uccise circa 74.000 persone. Le città furono devastate e i sopravvissuti portarono per tutta la vita i segni delle gravi conseguenze fisiche dovute all’esposizione alle radiazioni, che provocarono ustioni, avvelenamento e malattie croniche, oltre a profonde ferite psicologiche causate dal trauma vissuto.
“Ricordare Hiroshima e Nagasaki significa ricordare tutte le vittime civili di guerra, ieri come oggi - ha dichiarato il Presidente dell’Anvcg, Michele Vigne - Solo riconoscendo il valore della storia possiamo costruire un futuro in cui la guerra non sia più un’opzione e in cui la vita venga riconosciuta sacra e inviolabile”. In un contesto internazionale segnato da nuovi conflitti, escalation militari e minacce nucleari, l’anniversario di Hiroshima e Nagasaki rappresenta un monito ancora attuale. L’Anvcg sottolinea l’urgenza di rafforzare la protezione dei civili nei conflitti armati e di riportare al centro del dibattito pubblico e politico il rispetto del Diritto internazionale umanitario. Attraverso il proprio lavoro quotidiano, l’Associazione continua a promuovere la dignità e i diritti delle vittime civili di guerra, convinta che l’educazione alla pace dei giovani sia una leva fondamentale per costruire un futuro senza conflitti. “Hiroshima e Nagasaki ci ricordano che i civili sono la parte più vulnerabile nei conflitti armati. Difendere la loro vita e i loro diritti è una responsabilità che riguarda tutti. Solo assumendoci questo compito possiamo trasformare la memoria in un impegno concreto per la pace”, ha concluso Vigne.
Leggi tutto: Giappone, Vigne (Anvcg): "Anniversario Hiroshima monito ancora attuale"
(Adnkronos) - Medici e operatori sanitari si mobilitano per Gaza. "Non possiamo tacere di fronte al dramma della Striscia. E' urgente e necessario esprimere il nostro dissenso come esseri umani e come professionisti sanitari contro il genocidio in corso. Per questo abbiamo organizzato un digiuno simbolico a staffetta. Prendiamo posizione, mettendoci la faccia, il corpo, la firma. E' una forma di protesta, di testimonianza, di condivisione. E chiediamo a tutti gli Ordini dei medici di prendere posizione". Lo spiega all'Adnkronos Salute Simona Mattia, chirurga d'urgenza del Policlinico Tor Vergata di Roma, che ha contribuito a far crescere l'iniziativa di 'd igiuno simbolico a staffetta per Gaza' - nata in Toscana - nel Lazio, dove in pochi giorni la chat dedicata di camici bianchi ha raggiunto oltre mille presenze.
Il digiuno a staffetta, partito il 29 luglio, prevede che intorno all'ora del pranzo chi aderisce lo testimoni fuori dalla propria sede di lavoro (stimbrando il cartellino) facendosi una fotografia con il cartello 'Digiuno contro il genocidio a Gaza' e postando la foto sui propri social, con l'hashtag #digiunogaza. Per partecipare, infine, si compila un modulo di adesione, con i propri dati. Al momento sono circa 1.300 gli operatori che lo hanno già fatto. "Ma potrebbero essere molti di più perché diversi colleghi stanno partecipando pur senza compilare il modulo", precisa Mattia che ha aperto in queste ore anche la pagina Facebook 'Digiuno per G@z@'. "Questo per far confluire, in un unico spazio social, tutte le foto dell'iniziativa che ora i colleghi postano sui propri profili e che rappresentano una parte importante della protesta, perché è il nostro modo di metterci la faccia".
L'iniziativa del digiuno simbolico a staffetta, evidenzia la chirurga, "è nata dall'esigenza di noi medici, come categoria professionale (allargandosi rapidamente a tutti gli operatori sanitari), di dire che, in quanto responsabili della cura e della tutela della vita, non possiamo stare zitti di fronte a un genocidio, di fronte allo smantellamento di un sistema sanitario, di fronte a quello che sta accadendo a Gaza. I colleghi toscani hanno cominciato da una chat che ha raggiunto subito grandi adesioni". Da parte delle aziende sanitarie "ci sono state reazioni differenti. In Emilia Romagna, ad esempio, le aziende hanno appoggiato la scelta dei colleghi. In altre realtà ci sono state perplessità, nelle chat qualcuno ha anche scritto di aziende che hanno richiamato all'attenzione a utilizzare bene i media".
Con questa iniziativa "ci aspettiamo innanzitutto che l'Ordine dei medici nazionale e i vari Ordini provinciali comincino a prendere una posizione netta. Prima di iniziare la nostra staffetta, abbiamo inviato una e-mail agli Ordini per chiedere questo con forza. Una comunicazione inviata per conoscenza alle nostre direzioni generali, evidenziando che aderiamo a questa protesta come medici, non lo facciamo in nome delle aziende. Credo che come categoria, se l'iniziativa avrà un'ampia adesione, possiamo avere un peso politico. Quello che vogliamo è rompere il silenzio, fare in modo di opporci con tutte le nostre forze a tutto questo orrore", conclude la chirurga,
Si legge nella comunicazione che accompagna l'iniziativa e il modulo di adesione: "Non possiamo restare in silenzio di fronte alla tragedia di Gaza, dove - dopo 21 mesi di guerra e oltre 60.000 vittime, tra cui moltissimi bambini - adesso si muore di fame. Il governo di Israele sta compiendo un genocidio e affamando deliberatamente un intero popolo. Ci opponiamo a questa barbarie con i nostri corpi ed il nostro volto. Digiunare è un modo per richiamare l'attenzione della comunita, dei media e delle istituzioni mettendo in gioco il proprio corpo. E' una forma di protesta, ma anche una forma di condivisione".
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(Adnkronos) - “Oggi l’Italia dimostra ancora una volta di saper fare squadra, con un mega progetto trasformativo per tutto il Paese. L’approvazione del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del Cipess segna l’inizio di una nuova stagione di visione, coraggio e fiducia nelle capacità dell’industria italiana e di tutto il comparto produttivo del settore infrastrutturale”. Così Pietro Salini, amministratore delegato Webuild, a seguito dell’approvazione da parte del Cipess del progetto del ponte, il più lungo sospeso al mondo, e del vasto piano di opere complementari pensate per potenziare la mobilità tra Sicilia e resto d’Italia. (VIDEO)
“Siamo particolarmente orgogliosi di essere parte dell’impresa del Ponte, fortemente voluta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal governo italiano e sostenuta con impegno dalla società concessionaria Stretto di Messina, come leader del contraente generale Eurolink, lavorando insieme alle migliori competenze dell’ingegneria mondiale e con un’ampia filiera italiana di eccellenza, dal Sud al Nord del Paese - prosegue Salini - Il Ponte metterà in moto un grande progetto infrastrutturale diffuso in tanti cantieri all’opera in contemporanea, un volano di crescita, occupazione e legalità per tutto il Sud Italia."
L’opera, sottolinea Salini, "sarà dotata di tecnologie avanzate per la sicurezza e la manutenzione e sarà realizzata secondo i più alti standard ingegneristici internazionali. Sarà anche una straordinaria opportunità per il futuro dei giovani. I talenti dell’ingegneria italiana, i manager e gli operai del settore avranno finalmente la possibilità di impegnarsi, a casa propria, su una delle opere più sfidanti al mondo”.
Il ponte sullo stretto di Messina, si legge nella nota di Webuild, sarà il cuore di un ampio sistema infrastrutturale integrato: oltre 40 km di nuove strade e ferrovie, tre stazioni ferroviarie sotterranee, una decina di viadotti e numerose gallerie, un centro direzionale all’avanguardia. Queste opere complementari avranno un impatto trasformativo sulla mobilità di territori che beneficeranno di imponenti investimenti infrastrutturali. Il Ponte si unirà alla direttrice ferroviaria Palermo-Catania-Messina in Sicilia e alla futura linea Av/Ac Salerno-Reggio Calabria sul versante calabrese.
"Dall’antica Roma fino ad oggi i ponti sono sempre stati acceleratori per l’economia e lo sviluppo dei paesi - si legge nel testo del comunicato di Webuild - Il Gruppo Webuild ha dato il suo contributo a questa storia arrivando oggi ad un record di 1.022 km di ponti e viadotti realizzati: l’equivalente di un unico grande ponte che unisce Parigi con Berlino. Il Gruppo ha realizzato ponti e viadotti in oltre 300 grandi opere stradali e ferroviarie, il primo dei quali in Italia nel 1922, il Viadotto di Recco, per arrivare agli ultimi progetti, come il Secondo e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia e il Long Beach International Gateway negli Stati Uniti".
(Adnkronos) - Il ponte sullo stretto di Messina entra ufficialmente nella fase operativa. Il Cipess ha approvato il progetto definitivo del ponte, con campata sospesa più lunga al mondo, insieme a una serie di rilevanti opere complementari strategiche per il territorio. La delibera del Cipess segue la firma dell’atto aggiuntivo al contratto tra la società concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink, guidato da Webuild, per un valore di 10,6 miliardi. Tale atto aggiuntivo sarà efficace a partire dalla pubblicazione della delibera Cipess in Gazzetta Ufficiale.
I lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, la cui definizione è stata sostenuta con determinazione dalla società concessionaria Stretto di Messina, saranno eseguiti da Webuild, leader mondiale nella realizzazione di grandi opere complesse dal ponte Genova San Giorgio al secondo e terzo ponte sul Bosforo, insieme ad alcuni dei più importanti player di riferimento nel settore come: il Gruppo Sacyr (Spagna), già partner di Webuild per il progetto di ampliamento del Canale di Panama; IHI (Giappone), che ha realizzato ponti come l’Akashi in Giappone, l’Osman Ghazi in Turchia e il Ponte sul Danubio a Braila in Romania con Webuild; insieme ad altri partner italiani di Eurolink, tra cui Condotte e Itinera.
Il team di progettisti include alcune tra le società più specializzate al mondo nel campo dei ponti sospesi, tra cui Cowi (Danimarca), società di ingegneria con oltre 90 anni di esperienza, autore di progetti come il Çanakkale Bridge in Turchia e il Great Belt Bridge in Danimarca.
Il progetto prevede la costruzione di un ponte di lunghezza complessiva pari a 3.666 metri, con una campata centrale sospesa di 3.300 metri, che lo renderà il ponte sospeso con la campata unica più lunga al mondo. L’impalcato, largo circa 60 metri, ospiterà tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio, garantendo un collegamento stabile, veloce ed efficiente tra il continente e la Sicilia per i suoi oltre 5 milioni di abitanti. Avrà una capacità massima di 200 treni al giorno e 6.000 veicoli l'ora, e sarà aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno.
Le torri in acciaio alte 399 metri e il sistema di sospensione con cavi da 1,26 metri di diametro per una lunghezza totale di 5.320 metri rappresentano un primato ingegneristico. Il ponte è progettato per resistere a eventi sismici e venti estremi, dotato di sistemi di monitoraggio intelligente per garantire sicurezza e manutenzione predittiva.
L’altezza sul livello del mare dell’impalcato del Ponte sarà di 72 metri per una ampiezza di 600 metri. Il franco navigabile arriverà a 70 metri in condizioni di pieno carico delle corsie stradali e due treni passeggeri in contemporanea, parametri in linea o superiori a quelli dei ponti esistenti sulle grandi vie di navigazione internazionali.
Parte fondamentale del progetto riguarda le opere complementari al ponte, un sistema di infrastrutture e collegamenti che sarà realizzato su entrambe le sponde dello Stretto, con oltre 40 km di strade e ferrovie. Oltre al Ponte, sono previste infatti opere di collegamento funzionali, opere non funzionali al Ponte (tra cui tre stazioni ferroviarie a Messina e il centro direzionale in Calabria) e Opere di Mitigazione e Compensazione ambientale, territoriale e sociale. In Calabria, i collegamenti stradali si estenderanno per circa 10 km, mentre il tratto ferroviario misurerà 2,7 km, progettato per collegarsi sia alla linea tirrenica storica che alla futura linea ad alta velocità/alta capacità Salerno-Reggio Calabria.
In località Piale, nel Comune di Villa San Giovanni, sorgerà un Centro Direzionale, un complesso multifunzionale che ospiterà attività connesse alla gestione dell’Opera e servizi quali negozi, ristoranti e centro convegni. In Sicilia saranno invece realizzati 10,4 km di strade e 17,5 km di ferrovie. L’intervento ferroviario è progettato per collegarsi all’esistente rete regionale, Messina-Catania e Messina-Palermo. Tra le grandi opere previste, ci sono anche tre stazioni ferroviarie nella città di Messina (Papardo, Annunziata ed Europa) concepite per offrire un servizio di trasporto all’area urbana, collegando il Ponte con Università, ospedali e con il centro cittadino.
Tutte queste opere cambieranno profondamente la mobilità delle due regioni coinvolte tutelando allo stesso tempo l’ambiente: circa 12 milioni di mc di materiale da scavo in Sicilia e circa 4,5 milioni in Calabria saranno riutilizzati per costruire i rilevati stradali, per il recupero ambientale e per opere di ripascimento della costa tirrenica. Il Ponte sullo Stretto rappresenta il fulcro di un più ampio piano di investimenti infrastrutturali già in corso di realizzazione per dotare il Mezzogiorno di infrastrutture moderne e sostenibili, migliorando i collegamenti con il resto del Paese e dell’Europa. L’opera si inserisce nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo della rete Ten-T (Trans-European Transport Network) e contribuirà a rafforzare l’integrazione logistica, economica e sociale del Sud Italia e il suo ruolo strategico nel contesto europeo e mediterraneo.
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(Adnkronos) - "Sviluppare strumenti per rilevare meglio i segnali di disagio mentale o emotivo". E' il nuovo obiettivo di OpenAi per la prossima evoluzione di ChatGpt-5. A spiegarlo è stata l'azienda in una nota. La popolare 'App' di intelligenza artificiale o chatbot "inviterà gli utenti a prendersi una pausa dalle lunghe conversazioni"; lo strumento inoltre "eviterà di fornire consigli diretti sulle sfide personali, puntando invece ad aiutare gli utenti a decidere autonomamente ponendo domande o soppesando pro e contro". La scelta arriva dopo alcune segnalazioni: "Ci sono stati casi in cui il nostro modello 4.0 non è riuscito a riconoscere i segnali di delirio o dipendenza emotiva", ha evidenziato OpenAi. Adesso l'Ia dovrebbe essere in grado di riconoscere persone con disagio mentale ed emotivo, anche temporaneo, rispondendo alle loro domande con più evidenze e fonti rispetto al passato.
Per Massimo Cozza, psichiatra e direttore del Dsm dell'Asl Roma 2, "si tratta senz'altro di una iniziativa positiva. E' importante tenere conto dello stato psicologico delle persone. Ma - precisa all'Adnkronos Salute - il rapporto umano tra persone rimane fondamentale sia dal punto di vista relazionale che terapeutico".
Come lavoreranno le nuove funzioni? Durante le sessioni lunghe, ChatGpt mostrerà il testo 'hai chattato per un po': è il momento giusto per una pausa?', con le opzioni per 'continuare a chattare' o terminare la conversazione. Strumento offerto da piattaforme online come YouTube, Instagram e TikTok. Sulle questioni che riguardano la sfera personale, "ad esempio 'dovrei lasciare il mio ragazzo?' - precisa la nota - ChatGpt non darà solo una risposta, ma aiuterà a riflettere, a farsi domande e a soppesare pro e contro. Presto saranno disponibili nuovi comportamenti per le decisioni personali più importanti".
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(Adnkronos) - Il Ponte sullo Stretto di Messina, con una lunghezza complessiva di 3.666 metri (con la sua luce centrale di 3.300 metri) sarà il ponte sospeso più lungo al mondo. Due torri alte 399 metri saranno posizionate sulla costa calabra e su quella siciliana. Il Ponte sarà alto 72 metri per consentire il paessaggio delle navi.
Due coppie di cavi del diametro di 1,26 metri, ciascuno formato da 44.323 fili d'acciaio. Sono questi alcuni numeri del Ponte sullo Stretto di Messina il cui progetto definitivo è stato approvato oggi dal Cipess.
La capacità stradale massima del Ponte sarà di 6 mila veicoli l'ora mentre la capacità ferroviaria massima sarà di 200 treni al giorno.
Nel progetto Ponte sono inclusi 40 chilometri di collegamenti stradali e ferroviari.
Leggi tutto: Stretto di Messina, con 3.666 metri sarà il ponte sospeso più lungo al mondo
(Adnkronos) - Clamorosa contestazione dei tifosi in Lituania. Nel corso dell'ultima partita dell'Fk Zalgiris, il derby di Kaunas contro il Kauno Zalgiris (23esima giornata di campionato), i sostenitori della squadra hanno chiesto le dimissioni del tecnico Vladimir Cheburin in modo particolare. Come? Tirando diverse valigie in campo contro l'allenatore, che ha risposto con un ironico e provocatorio applauso. La partita è stata a quel punto fermata dall'arbitro e il gioco è ripreso solo grazie all'aiuto dei calciatori, che hanno trascinato i bagagli fuori dal terreno di gioco.
Per la cronaca, l'Fk ha perso 2-1 la stracittadina (contro i rivali che tra l'altro guidano il campionato, con un vantaggio di 18 punti), mettendo in campo una prestazione che ha alimentato ancor di più il malumore dei tifosi. La settimana scorsa, la squadra di Vladimir Cheburin aveva anche salutato la Conference League, dopo l'eliminazione ai playoff contro il Linfield. Risultato che aveva portato i tifosi alla forte presa di posizione contro il tecnico e al lancio delle valigie, ultima frontiera di contestazioni nel mondo del calcio.
Leggi tutto: Lituania, valigie lanciate in campo contro l'allenatore: "Vattene"
(Adnkronos) - Un vademecum pratico con consigli utili per affrontare il caldo in modo intelligente, sicuro e nel rispetto della legge. E' quello stilato da Cna Installazione Impianti per aiutare i cittadini a orientarsi tra modelli, consumi e normative.
Secondo l'organizzazione d'impresa è ormai inarrestabile la diffusione dei climatizzatori e come emerge da un’indagine della stessa Cna oggi sono presenti in sei case su dieci e in oltre il 90% di uffici, negozi, laboratori e capannoni. Ma è bene ricordare che un impianto installato male può costare caro: consumi alle stelle, rischi per la salute, malfunzionamenti, sanzioni per chi si affida a soggetti non autorizzati.
Secondo Cna il primo passo per avere un impianto efficiente e sicuro è rivolgersi a imprese abilitate e certificate F-gas, iscritte al Registro nazionale (www.fgas.it). Non basta 'saperlo fare': per installare, ricaricare o smaltire climatizzatori contenenti gas fluorurati serve una certificazione obbligatoria.
Affidarsi al vicino, all’amico praticone o al tecnico non abilitato è un illecito. E la responsabilità non è solo di chi installa, ma anche di chi commissiona il lavoro. Il rischio? Multe salate e un impianto che potrebbe risultare irregolare, inefficiente o addirittura pericoloso.
Come scegliere il modello. Preferire climatizzatori di classe energetica A++ o superiore, meglio se dotati di tecnologia inverter, significa risparmiare fino al 30% in bolletta. I modelli inverter regolano automaticamente la temperatura e riducono sprechi e sbalzi termici. Per abitazioni con più stanze è consigliabile optare per impianti distribuiti, piuttosto che per un unico climatizzatore troppo potente e localizzato.
Attenzione all’esposizione. Il posizionamento influisce sul rendimento: installare l’unità in zone ombreggiate e fresche, preferibilmente a nord o nord-est, può far risparmiare fino al 5% di energia. Va evitata l’ostruzione delle bocchette con tende o mobili e, inoltre, il getto d’aria non va diretto su letti o divani: si rischiano malanni inutili.
Come usarlo senza danni. Per stare bene ed evitare colpi d’aria, la temperatura ideale è di 25-26°C e, comunque, non oltre 8-10 gradi in meno rispetto all’esterno. Chiudere porte e finestre, abbassare le tapparelle nelle ore più calde e limitarne l’uso in contemporanea di elettrodomestici aiuta il climatizzatore e fa bene anche al portafoglio.
Manutenzione professionale. Pulire i filtri e l’unità esterna almeno una volta l’anno migliora la qualità dell’aria e riduce i consumi. Ma ci sono operazioni che per legge possono essere svolte solo da tecnici abilitati, come la sanificazione del circuito del gas refrigerante. Niente fai-da-te: l’impianto non è un ventilatore, è una macchina complessa che può diventare pericolosa se trattata senza competenze.
In conclusione, Cna invita tutti i cittadini a non farsi tentare dal risparmio facile ma illegale: l’installazione abusiva può sembrare conveniente, ma spesso si traduce in problemi gravi, costi maggiori e rischi per la salute e l’ambiente. Solo rivolgendosi a imprese certificate si può avere la garanzia di un impianto sicuro, efficiente e a norma di legge.
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(Adnkronos) - Il Cipess ha approvato il Progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina che comprende una articolata documentazione presentata dal ministero delle infrastrutture e trasporti.
"Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Una infrastruttura del genere è un acceleratore di sviluppo", ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini durante la presentazione al comitato interministeriale. Il ministro ha anche ringraziato i ministri precedenti che hanno creduto al collegamento tra Calabria e Sicilia, citando Pietro Lunardi. Presente, tra gli altri, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante e riunioni a tutti i livelli. È un'emozione perché non si è mai arrivati al progetto definitivo e sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo", ha poi detto il ministro durante la conferenza stampa sull'approvazione del progetto.
"Sarà un acceleratore di sviluppo perché il ponte sarà una parte della risoluzione dei problemi nel Mezzogiorno in Italia. Oggi i treni ci mettono dai 120 ai 180 minuti per il trasporto merci, ora impiegheranno 15 minuti. Il tempo medio per le auto tra i 70 e i 100 minuti si ridurrà a 10 minuti", ha concluso.
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(Adnkronos) - Continua la telenovela di mercato legata ad Ademola Lookman e al suo possibile trasferimento dall'Inter all'Atalanta. Dopo giorni di tensioni, assenze agli allenamenti e armadietto svuotato nel centro sportivo di Zingonia, il calciatore nigeriano avrebbe - come riportato dal Corriere dello Sport - lasciato Bergamo. Rottura totale insomma, con possibili ripercussioni anche dal punto di vista contrattuale per l'attaccante e multa da parte del club bergamasco.
Ma com'è la situazione tra Lookman e l'Inter ad oggi, mercoledì 6 agosto? Pochi giorni fa, l'Atalanta ha rifiutato un'offerta da 45 milioni (bonus inclusi) per l'attaccante. La Dea almeno finora, non si è mai mossa da una base di 50 milioni. A margine della conferenza di presentazione di Sportiello, l'amministratore delegato dell'Atalanta Luca Percassi aveva posto la questione in questi termini: "Il patto con il giocatore era che sarebbe stato venduto soltanto a un top club europeo e che non avrebbe vestito la maglia di un'altra squadra italiana. Oggi la situazione è diversa, ma in ogni caso la società è attenta a valutare i tempi e i valori di uscita dei propri giocatori". Una complicazione ulteriore per l'Inter.
Lookman sta ora forzando la mano per il trasferimento a Milano, ma dopo due sessioni di allenamento saltate, alla terza l'Atalanta avrebbe facoltà di sospendergli lo stipendio. A Milano, intanto, Marotta e Ausilio studiano il rilancio per un nuovo assalto.
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(Adnkronos) - L'inviato speciale di Donald Trump Steve Witkoff è arrivato a Mosca per la sua quinta visita in Russia quest'anno, nel quadro dello sforzo del Presidente americano per gettare le basi di una veloce pace in Ucraina, prima, per trovare un escamotage per evitare una crisi fra Mosca e Washington, poi, oggi a due giorni dalla scadenza dell'ultimatum rivolto da Trump a Vladimir Putin.
Witkoff, che ha sempre incontrato Putin in queste sue missioni in Russia, è stato accolto questa mattina alle sette (ora locale) all'aeroporto Vnukovo di Mosca dall'inviato del Cremlino per gli investimenti esteri Kirill Dmitriev, capo del Fondo per gli investimenti diretti, con cui più tardi ha passeggiato nel parco di Zaryadye, accanto al Cremlino. Sobrio in questa occasione il suo ingresso nella sala dell'udienza con Putin: l'ospite americano ha contenuto la sua gestualità e si è limitato a sorridere, senza la postura calorosa che aveva caratterizzato l'incontro di San Pietroburgo dell'11 aprile - un incontro durato più di quattro ore- quando l'inviato americano era entrato alla Biblioteca presidenziale in cui lo aspettava il suo interlocutore con la mano destra sul cuore.
L'ultima missione dell'immobiliarista trasformato da Trump in negoziatore dei dossier più delicati, Medio Oriente e Ucraina, risale allo scorso 25 aprile, quando aveva discusso con Putin la ripresa dei negoziati diretti fra Mosca e Kiev. Da allora, le delegazioni si sono incontrate tre volte in Turchia, definendo accordi per lo scambio delle salme dei soldati uccisi al fronte e dei prigionieri. Questa è la quinta visita di Witkoff in Russia dall'inizio dell'anno.
Witkoff, che non parla russo, era stato criticato anche per aver accettato un interprete del Cremlino in tre diversi incontri con Putin, il primo, l'11 febbraio a Mosca, quando il colloquio durato tre ore e mezzo aveva portato alla liberazione del detenuto americano Marc Fogel, condannato a 14 anni di reclusione in Russia per possesso di sostenze stupefacenti. Ma anche, come aveva scoperto Nbc, il 13 marzo a Mosca e l'11 aprile a San Pietroburgo, Witkoff non aveva portato il suo interprete, rompendo una tradizione diplomatica consolidata, necessaria per preparare "memcon" (memorandum del colloquio, ndr) accurati.
E non solo: l'aereo privato che l'immobiliarista aveva usato per recarsi in Russia in una di queste occasioni non sarebbe stato dotato del sistema di comunicazioni sicure del governo.
"C'è in programma un incontro con la Russia domani. Vedremo cosa succede. Definiremo poi cosa fare (sulle misure contro la Russia, ndr)", aveva affermato ieri Trump che sta pensando anche all'introduzione di sanzioni, alla scadenza dell'ultimatum, se dal Cremlino non ci saranno segnali positivi sulla strada di una pace in Ucraina, contro la 'flotta fantasma' che porta il petrolio russo eludendo le restrizioni.