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Sanità: scudo penale, Fism sollecita proseguimento confronto istituzionale

07 Agosto 2025
Sanità: scudo penale, Fism sollecita proseguimento confronto istituzionale

(Adnkronos) - La Federazione delle società medico-scientifiche italiane (Fism) prende atto della decisione del consiglio dei Ministri di rinviare l’approvazione del provvedimento sulle 'disposizioni relative alla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie', contenente misure di tutela penale per i professionisti sanitari. Pur rispettando le complessità del percorso legislativo, la Fism, che rappresenta oltre 200 società scientifiche attive su tutto il territorio nazionale sottolinea - in una nota - l’importanza di un iter tecnico- istituzionale, rapido ed equilibrato, finalizzato a favorire soluzioni condivise e sostenibili. 

"Un sistema che garantisce la tutela dei pazienti e la serenità dei professionisti è possibile e auspicabile - afferma il presidente della Fism Loreto Gesualdo - ma serve un dialogo tecnico serio che, da parte nostra, abbiamo avviato e sostenuto sia con audizioni presso i tavoli istituzionali che con proposte concrete, anche su temi di tutela e partecipazione attiva dei cittadini". Ogni misura normativa proposta - sottolinea Fism - deve prioritariamente preservare il diritto dei cittadini a ottenere giustizia civile in caso di danni da eventi avversi, senza rinviare o subordinare i risarcimenti ai tempi del procedimento penale. Al contempo - aggiunge - è necessario "fornire ai professionisti sanitari un contesto normativo chiaro, proporzionato e rispettoso delle condizioni operative reali, per limitare il ricorso alla medicina difensiva e salvaguardare la qualità delle cure". 

Esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, dalla Commissione presieduta dal Consigliere Adelchi D’Ippolito, dal viceministro Francesco Paolo Sisto e dal Sottosegretario Marcello Gemmato, Fism assicura che "continuerà, alla ripresa dell’attività parlamentare ad apportare il proprio contributo" ai tavoli tecnici e alle audizioni istituzionali predisposti su queste tematiche, contribuendo con analisi e suggerimenti volti a migliorare l’efficacia e la sostenibilità delle disposizioni sulla responsabilità professionale nell’interesse dei cittadini, dei professionisti e del Servizio sanitario nazionale. 

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Dermatite bovina, moratoria mutui Banco di Sardegna per aziende

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATASospensione fino a 12 mesi e proroga del credito agrario...

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Pomezia, investita da un'auto mentre attraversa: morta sul colpo donna di 65 anni

07 Agosto 2025

(Adnkronos) - Incidente mortale a Pomezia (Roma) dove questa mattina una donna è stata investita e uccisa da un'auto guidata da un 83enne. La tragedia è avvenuta in piazza Benedetto da Norcia mentre la donna, una 65enne del posto, stava attraversando. Secondo una prima ricostruzione, la vittima è stata travolta da una Fiat panda guidata da un uomo, residente a Roma ed è rimasta incastrata sotto l'auto, morendo sul colpo. Oltre ai carabinieri, sul posto i vigili del fuoco e il personale del 118. I soccorsi però si sono rivelati inutili e i sanitari al loro intervento hanno potuto solo constatarne il decesso.  

Sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri. L'auto è stata sequestrata.  

 

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Ponte sullo Stretto sì o no? Dal ticket-arancina dello chef La Mantia alle speranze di Cucinotta

07 Agosto 2025
Filippo Lamantia e Maria Grazia Cucinotta (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Ponte sullo Stretto sì, Ponte sullo Stretto no. Dopo il via libera del Cipes al progetto definitivo, l'opera continua a dividere. L'Adnkronos ha sentito alcuni personaggi siciliani e calabresi per conoscere il loro parere: dallo chef palermitano Filippo La Mantia che propone un ticket-arancina, all'attrice messinese Maria Grazia Cucinotta che rivela i suoi timori e le sue speranze, per citarne alcuni.  

Il cuoco Filippo La Mantia promuove dunque a pieni voti il Ponte sullo Stretto di Messina e dice: "Proprio ieri ero sul traghetto da Messina a Villa San Giovanni. Da palermitano che lo ha preso almeno 500 volte, posso dire che il ponte mi andrebbe molto bene. Ad agosto, soprattutto ad agosto, ci sono file chilometriche per attraversare lo Stretto di Messina". E aggiunge un suggerimento, con l'ironia che gli è propria: "L'arancina sul traghetto è, in pratica, un rito: anche se sono un po' oleose, per tutti i passeggeri è come un ticket, quando sali la devi mangiare. Anche sul futuro ponte bisognerà consumare un'arancina, una sorta di telepass per andare o rientrare dalla Sicilia".  

Per Maria Grazia Cucinotta, il ponte sullo Stretto di Messina non deve essere "un punto di arrivo ma un punto di partenza assoluto. Questo perché in Sicilia bisogna fare tanto. Soprattutto non deve essere una presa in giro. Sono favorevole - sostiene - a tutto quello che riesce a migliorare le condizioni della Sicilia e a tutto quello che può portare benessere alla mia terra. Abbiamo sentito parlare del ponte per anni, ne hanno sentito parlare i miei genitori: fino a quando non lo vedo non ci credo. Spero che sia un progetto che possa arrivare a termine". L'attrice, più in generale, ricorda che in Sicilia c'è tanto da fare "a partire dalla rete idrica e dalle strade. Portiamo l'acqua nel Paesi super disagiati e ancora non siamo riusciti a portarla in Sicilia. Certe volte penso che ci sia la volontà di qualcuno di lasciare la mia terra ingabbiata nel disagio. E questo fa tanta rabbia perché se l'isola avesse tutte le comodità che ci sono nel resto d'Italia nessuno andrebbe più via perché ci sarebbe lavoro per tutti. Siamo nel 2025 e sembra che, nella mia terra, il tempo si sia fermato ai primi del Novecento. Dico sì a tutto quello che può portare benessere. In Sicilia mancano anche le ferrovie, ci sono delle isole ancora senza acqua che viene portata dalle navi". La situazione non è cambiata da quello che diceva Troisi ne 'Il Postino', un film girato 31 anni fa e ambientato negli anni Quaranta: oggi come allora ci sono isole senza acqua", conclude Cucinotta.  

Ponte sullo Stretto, la Gialappa's: "Si realizza il sogno del nostro ingegner Cane"  

Il Ponte sullo Stretto "è una grandissima idiozia". Non usa mezzi termini, invece la scrittrice trapanese Stefania Auci, autrice della saga dei Florio raccontata ne 'I leoni di Sicilia' e 'L'inverno dei leoni', che denuncia come non ci sia "stato alcun tipo di ascolto delle comunità, sia quella di Reggio Calabria sia quella di Messina, che in larga parte sono contrarie". E aggiunge: "Non c'è una progettualità che riguarda la viabilità né della Calabria né della Sicilia". Il punto "più importante", per Auci, è "però che il ponte verrà usato poco o nulla  perché non tiene conto né dei venti che soffiano fortissimi in quota né tanto meno del fatto che siamo in presenza di una serie di faglie telluriche che sono molto attive. Quindi, mi verrebbe da dire che si gioca non solo con il fuoco e con la vita di moltissime persone, ma si gioca anche con la natura. E non so fino a quale punto la natura sarà disponibile a giocare". Per la scrittrice "si realizzerebbe la classica grande opera, una cattedrale nel deserto, contando che sia in Sicilia sia in Calabria ci sono gravissimi problemi di viabilità e gravissimi problemi per esempio di approvvigionamento idrico, di riforma del sistema dei trasporti sulla rete ferroviaria. Trovo assurdo festeggiare il ponte di Messina senza ricordare che se devo andare in treno da Trapani a Ragusa ci metto 11 ore. Prima di pensare alle grandi opere - invita la scrittrice - pensiamo al quotidiano. E poi il ponte sullo Stretto sarà secondo me uno scempio ambientale di proporzioni infinite", sottolinea Auci che afferma: "Ricordiamoci che il grosso del traffico commerciale in Sicilia arriva per nave e non su strada. E' il modo migliore per indebitare lo Stato italiano, farlo finire in fallimento e farci ridere dietro dalla Comunità europea", conclude. 

"Sono per il progresso, a favore delle grandi opere, sintomo di evoluzione di una terra che conosco molto bene. Spero comunque che il Ponte sullo Stretto non sia il punto di partenza, ma di arrivo di altri progetti. Aeroporti, treni ad alta velocità, per esempio, che accorcino le distanze tra una città e l'altra. Ripartiamo sì dalla realizzazione del Ponte, ma non per andare verso il Continente, ma al contrario per realizzare opere importanti in Sicilia", sostiene Massimo Romeo Piparo, regista, autore, produttore, direttore artistico del Teatro Sistina di Roma. "Sono nato a Messina, ma vivo a Roma da molti anni - ha aggiunto Piparo- Sono cresciuto sentendo parlare del Ponte, della società che avrebbe dovuto gestire la costruzione, di quante persone avrebbero lavorato all'impresa. Sinceramente non so come la città si sia preparata. Ma era prevedibile che prima o poi sarebbe accaduto", conclude.  

Il paesaggio naturalistico e culturale unico dello Stretto di Messina potrebbe essere compromesso dal ponte di Messina. La pensa così la scrittrice calabrese Rosella Postorino che sottolinea: "Moltissimi esperti qualificati - io non ne ho ovviamente la competenza - hanno denunciato l’enorme impatto ambientale del ponte, il rischio legato ai venti e alla zona sismica, la sfida che comporterebbe in termini di sicurezza, a fronte di un vantaggio economico tutto da dimostrare. Quello che so con certezza, perché non serve una competenza per questo, è che lo Stretto è uno dei luoghi più belli del mondo, un patrimonio naturalistico e culturale che è un dovere preservare, e che non potrà purtroppo non essere compromesso dal ponte". 

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Ponte sullo Stretto sì o no? Dal ticket-arancina dello chef Lamantia alle speranze di Cucinotta

07 Agosto 2025
Filippo Lamantia e Maria Grazia Cucinotta (Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - Ponte sullo Stretto sì, Ponte sullo Stretto no. Dopo il via libera del Cipes al progetto definitivo, l'opera continua a dividere. L'Adnkronos ha sentito alcuni personaggi siciliani e calabresi per conoscere il loro parere: dallo chef palermitano Filippo Lamantia che propone un ticket-arancina, all'attrice messinese Maria Grazia Cucinotta che rivela i suoi timori e le sue speranze, per citarne alcuni.  

Il cuoco Filippo La Mantia promuove dunque a pieni voti il Ponte sullo Stretto di Messina e dice: "Proprio ieri ero sul traghetto da Messina a Villa San Giovanni. Da palermitano che lo ha preso almeno 500 volte, posso dire che il ponte mi andrebbe molto bene. Ad agosto, soprattutto ad agosto, ci sono file chilometriche per attraversare lo Stretto di Messina". E aggiunge un suggerimento, con l'ironia che gli è propria: "L'arancina sul traghetto è, in pratica, un rito: anche se sono un po' oleose, per tutti i passeggeri è come un ticket, quando sali la devi mangiare. Anche sul futuro ponte bisognerà consumare un'arancina, una sorta di telepass per andare o rientrare dalla Sicilia".  

Per Maria Grazia Cucinotta, il ponte sullo Stretto di Messina non deve essere "un punto di arrivo ma un punto di partenza assoluto. Questo perché in Sicilia bisogna fare tanto. Soprattutto non deve essere una presa in giro. Sono favorevole - sostiene - a tutto quello che riesce a migliorare le condizioni della Sicilia e a tutto quello che può portare benessere alla mia terra. Abbiamo sentito parlare del ponte per anni, ne hanno sentito parlare i miei genitori: fino a quando non lo vedo non ci credo. Spero che sia un progetto che possa arrivare a termine". L'attrice, più in generale, ricorda che in Sicilia c'è tanto da fare "a partire dalla rete idrica e dalle strade. Portiamo l'acqua nel Paesi super disagiati e ancora non siamo riusciti a portarla in Sicilia. Certe volte penso che ci sia la volontà di qualcuno di lasciare la mia terra ingabbiata nel disagio. E questo fa tanta rabbia perché se l'isola avesse tutte le comodità che ci sono nel resto d'Italia nessuno andrebbe più via perché ci sarebbe lavoro per tutti. Siamo nel 2025 e sembra che, nella mia terra, il tempo si sia fermato ai primi del Novecento. Dico sì a tutto quello che può portare benessere. In Sicilia mancano anche le ferrovie, ci sono delle isole ancora senza acqua che viene portata dalle navi". La situazione non è cambiata da quello che diceva Troisi ne 'Il Postino', un film girato 31 anni fa e ambientato negli anni Quaranta: oggi come allora ci sono isole senza acqua", conclude Cucinotta.  

Il Ponte sullo Stretto "è una grandissima idiozia". Non usa mezzi termini, invece la scrittrice trapanese Stefania Auci, autrice della saga dei Florio raccontata ne 'I leoni di Sicilia' e 'L'inverno dei leoni', che denuncia come non ci sia "stato alcun tipo di ascolto delle comunità, sia quella di Reggio Calabria sia quella di Messina, che in larga parte sono contrarie". E aggiunge: "Non c'è una progettualità che riguarda la viabilità né della Calabria né della Sicilia". Il punto "più importante", per Auci, è "però che il ponte verrà usato poco o nulla perché non tiene conto né dei venti che soffiano fortissimi in quota né tanto meno del fatto che siamo in presenza di una serie di faglie telluriche che sono molto attive. Quindi, mi verrebbe da dire che si gioca non solo con il fuoco e con la vita di moltissime persone, ma si gioca anche con la natura. E non so fino a quale punto la natura sarà disponibile a giocare". Per la scrittrice "si realizzerebbe la classica grande opera, una cattedrale nel deserto, contando che sia in Sicilia sia in Calabria ci sono gravissimi problemi di viabilità e gravissimi problemi per esempio di approvvigionamento idrico, di riforma del sistema dei trasporti sulla rete ferroviaria. Trovo assurdo festeggiare il ponte di Messina senza ricordare che se devo andare in treno da Trapani a Ragusa ci metto 11 ore. Prima di pensare alle grandi opere - invita la scrittrice - pensiamo al quotidiano. E poi il ponte sullo Stretto sarà secondo me uno scempio ambientale di proporzioni infinite", sottolinea Auci che afferma: "Ricordiamoci che il grosso del traffico commerciale in Sicilia arriva per nave e non su strada. E' il modo migliore per indebitare lo Stato italiano, farlo finire in fallimento e farci ridere dietro dalla Comunità europea", conclude. 

"Sono per il progresso, a favore delle grandi opere, sintomo di evoluzione di una terra che conosco molto bene. Spero comunque che il Ponte sullo Stretto non sia il punto di partenza, ma di arrivo di altri progetti. Aeroporti, treni ad alta velocità, per esempio, che accorcino le distanze tra una città e l'altra. Ripartiamo sì dalla realizzazione del Ponte, ma non per andare verso il Continente, ma al contrario per realizzare opere importanti in Sicilia", sostiene Massimo Romeo Piparo, regista, autore, produttore, direttore artistico del Teatro Sistina di Roma. "Sono nato a Messina, ma vivo a Roma da molti anni - ha aggiunto Piparo- Sono cresciuto sentendo parlare del Ponte, della società che avrebbe dovuto gestire la costruzione, di quante persone avrebbero lavorato all'impresa. Sinceramente non so come la città si sia preparata. Ma era prevedibile che prima o poi sarebbe accaduto", conclude.  

Il paesaggio naturalistico e culturale unico dello Stretto di Messina potrebbe essere compromesso dal ponte di Messina. La pensa così la scrittrice calabrese Rosella Postorino che sottolinea: "Moltissimi esperti qualificati - io non ne ho ovviamente la competenza - hanno denunciato l’enorme impatto ambientale del ponte, il rischio legato ai venti e alla zona sismica, la sfida che comporterebbe in termini di sicurezza, a fronte di un vantaggio economico tutto da dimostrare. Quello che so con certezza, perché non serve una competenza per questo, è che lo Stretto è uno dei luoghi più belli del mondo, un patrimonio naturalistico e culturale che è un dovere preservare, e che non potrà purtroppo non essere compromesso dal ponte". 

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L'assestamento slitta a lunedì, prove d'intesa sulla dermatite

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAConferenza capigruppo domani incontra associazioni agricole...

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Incendio a Ozieri, danneggiate decine di aziende agricole e case

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATASul posto due elicotteri della Forestale e due Canadair...

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Tennis sulla sabbia? Esiste un torneo che sta regalando spettacolo (e a cui partecipano anche i big)

07 Agosto 2025
Dominic Thiem - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Tennis sulla sabbia? D'estate si può e non solo in vacanza. Anzi, esiste addirittura un torneo che in questi giorni sta regalando spettacolo. Una competizione nata nel 1971 e molto particolare, da sempre giocata a due passi dalla spiaggia. E vinta, in passato, da fuoriclasse come Carlos Moya e Juan Carlos Ferrero. Si tratta del Torneo Tenis Playa, un’esibizione che ogni anno ha luogo in Spagna nel villaggio di Luanco, Asturie, nello specifico a Playa de La Ribera. Non è beach tennis, variante nota del tennis. 

È un vero e proprio tennis giocato sulla sabbia, come fosse una qualsiasi altra superficie. L'edizione 2025 ha visto partecipanti come Dominic Thiem, Richard Gasquet, Bernabé Zapata Miralles, Benoit Paire e Pedro Cachin, solo per citarne alcuni 

 

Ma com'è nata l'idea di un torneo di tennis sulla sabbia? La prima edizione, quella del 1971, fu disputata con reti da pesca e solchi nella sabbia per disegnare le linee. Poi, l'organizzazione è migliorata con il passare degli anni è il torneo si è evoluto. Oggi, le tribune ospitano addirittura 2500 spettatori e c'è un impianto di illuminazione artificiale di alto livello, per permettere al pubblico di vedere al meglio i match serali. Oggi, giovedì 7 agosto, per la cronaca si giocherà la finale di questa edizione tra Gasquet e Thiem.  

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Tecnologia e nuovi allestimenti al Mab di Sant'Antioco

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAInstallazioni virtuali e trenino elettrico per le visite...

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Cenano al ristorante e scappano senza pagare, turisti denunciati

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAPolizia allertata dal proprietario di un ristorante di Alghero...

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In Umbria al via la mostra 'Made in Gubbio' per celebrare gli artigiani del territorio

07 Agosto 2025
In Umbria al via la mostra

(Adnkronos) - Al via la mostra 'Made in Gubbio', il viaggio nel cuore più autentico della città dei Ceri, in Umbria, ospitato dall’8 agosto al 28 settembre al Muam - Museo Arti e Mestieri, a Palazzo Beni, dove tra esposizioni, incontri e approfondimenti le eccellenze artigianali ed enogastronomiche del territorio saranno al centro dell’attenzione. “Un percorso, ma anche un’esperienza che vuole raccontare la città attraverso le mani, le storie e le passioni di chi la vive ogni giorno ovvero gli artigiani, i maestri del gusto, i custodi di tradizioni secolari. Sarà un vero e proprio omaggio all’eccellenza artigianale e agroalimentare del territorio eugubino, un intreccio di saperi e sapori che parla di identità, appartenenza e bellezza", spiega Alessandro Maurilli, curatore della mostra.  

Ogni spazio del Museo sarà trasformato in un mondo da esplorare: ambienti dedicati alle antiche arti e mestieri che ancora oggi definiscono il volto di Gubbio, affiancati da una sala speciale dove il cibo diventa racconto, memoria, cultura. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, due video emozionali accompagneranno i visitatori: uno, realizzato ad hoc, dedicato agli artigiani e alle loro storie, l’altro pensato come un ritratto visivo della città, capace di evocare tutta la magia di Gubbio. Saranno presenti anche alcuni dispositivi multimediali al fine di rendere più immersiva e dinamica la visita.  

A completare l’esposizione e per approfondire i singoli mestieri, anche una raccolta di volumi cartacei, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Sperelliana, disponibili per la consultazione. All’interno del Museo sarà inoltre presente un desk informativo sugli artigiani presenti in mostra e, ogni opera esposta, avrà accanto un qr code che riporta direttamente al sito dell’artigiano che l’ha realizzata. L’iniziativa verrà arricchita anche da un’esposizione di manufatti realizzati dai ragazzi della Società Cooperativa Sociale Asad che hanno maturato esperienze nell’ambito dell’artigianato artistico attraverso il progetto 'Fili di Futuro'. 

Dopo il taglio del nastro oggi, dall’8 agosto il Museo sarà sempre aperto per ospitare gli appassionati che arriveranno in città. E già in questo primo fine settimana le arti saranno in diretta per tutti, grazie al Simposio di Scultura sul tema 'Il Genio del Luogo', a cura di Giuseppe Allegrucci, che vedrà alcuni scultori da tutta Italia cimentarsi nella realizzazione di opere. L’appuntamento è sabato 9 agosto dalle 10 alle 22 e domenica 10 agosto dalle 10 alle 19 in piazza Ex Seminario. Le sculture prenderanno forma ispirandosi al territorio e alla materia di Gubbio, le opere realizzate saranno poi esposte al Muam fino al 13 settembre, giornata in cui è prevista una Asta di Beneficenza e il ricavato delle opere vendute andrà al Comitato per la Vita 'Daniele Chianelli'. Gli artisti presenti saranno gli eugubini Giuseppe Allegrucci, Marco Grassini, Gianluca Ghirelli, e i calabresi Guerino Lento (da Scarcelli) e Anna Monia Paura, (da Fuscaldo).  

Il filo conduttore della mostra saranno le persone, gli artigiani. Le loro mani, la loro esperienza, la saggezza. Per renderli ancora più protagonisti saranno i loro volti, ritratti dal fotografo Daniele La Monaca, ad accompagnare il percorso della mostra. Non solo: per esaltare le maestranze artigianali del territorio, i visitatori potranno portare con sé un ricordo di questa esperienza grazie ai souvenir unici, realizzati a mano dagli stessi artigiani protagonisti della mostra. Inoltre, durante tutto il periodo espositivo, il Muam si animerà con eventi, incontri, dimostrazioni e laboratori: una serie di momenti speciali in cui approfondire, condividere, emozionarsi. Un invito ad avvicinarsi, a scoprire, a sentire Gubbio con occhi nuovi. 

'Made in Gubbio' non è solo una mostra, ma un omaggio alla storia della città. È Gubbio che si mostra, fiera, al mondo. Lo stesso logo di 'Made in Gubbio' vuole essere un ponte tra il passato e il presente della città, andando a sottolineare quello che rappresenta uno degli aspetti più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Il logo, infatti, riporta la sigla che Mastro Giorgio Andreoli apponeva sulle sue maioliche. Inventore della tecnica del lustro, Mastro Giorgio, nato a Inta, nel Comune di Verbania sul lago Maggiore, è una figura molto conosciuta ed apprezzata che stabilì la sua bottega proprio a Gubbio. Una delle sue firme si componeva di due lettere, la 'M' e la 'G' sovrastate da un punto. "Questa sigla, nell’interpretazione che abbiamo voluto darle, rappresenta l’acronimo di Made In Gubbio. Con una sigla abbiamo cercato di racchiudere la forte tradizione radicata a Gubbio con la volontà di aprirla agli occhi di tutti", conclude il curatore.  

 

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Enel, il mercato apprezza il buyback voluto da Flavio Cattaneo

07 Agosto 2025
Flavio Cattaneo

(Adnkronos) - Il mercato apprezza il buyback di Enel, fortemente voluto da Flavio Cattaneo. L'obiettivo dichiarato, in estrema sintesi, è permettere agli azionisti di aggiungere ulteriore valore alla loro quota azionaria, che si somma ai tradizionali dividendi. Attraverso il buyback e il previsto successivo annullamento delle azioni proprie acquistate nel programma, la società elettrica ha scelto di generare un valore supplementare per gli investitori che hanno puntato sul Gruppo guidato da Flavio Cattaneo. Una strategia che punta a rafforzare la fiducia e l’attrattività del titolo.  

Il programma di buyback è stato comunicato contestualmente all’approvazione dei conti del primo semestre 2025, che l’azienda ha comunicato a fine luglio, rendendone note le cifre: un esborso complessivo fino a 1 miliardo di euro, entro e non oltre il 31 dicembre 2025, per un numero massimo di azioni in ogni caso non superiore a 495 milioni, equivalenti a circa il 4,87% del capitale della società. 

L’operazione è stata gradita dagli operatori finanziari, come Barclays. La banca internazionale britannica ha scritto che il riacquisto di azioni proprie permetterà di “ricevere una significativa attenzione positiva, in quanto supera l’importo previsto per il 2025”. Inoltre, sottolinea sempre Barclays, “il sostanziale miglioramento dell’utile netto ordinario del secondo trimestre 2025 di circa il 12% e l’adeguamento della guidance di Enel per l’utile netto del 2025 verso un livello più alto, dovrebbero essere accolti favorevolmente”. E difficilmente potrebbe essere altrimenti. 

Il riacquisto azionario annunciato dall’utility viene giudicato un segnale piuttosto chiaro della solidità finanziaria della società e della visione di lungo termine dell’azienda amministrata da Flavio Cattaneo e rappresenta una strategia mirata anche a sostenere la direzione industriale. Questa iniziativa, nelle aspettative, non solo offre un beneficio immediato agli azionisti, ma getta anche le basi per una crescita sostenibile del valore nel tempo, consolidando la posizione dell’azienda come impresa resiliente e innovativa nel panorama energetico globale. 

Al di là di un dividendo già solido (il dividend per share minimo è fissato a 0,46 euro per azione nel 2025), come è noto, un piano di buyback è di norma accolto positivamente dagli investitori, a maggior ragione se viene associato con un successivo annullamento delle azioni acquistate con il programma. Il concetto è semplice: togliendo una “fetta alla torta”, aumenta in proporzione il valore per azione delle rimanenti quote. Una visione strategica che consente di ridurre il numero totale di azioni in circolazione, facendo così aumentare l’utile per azione (EPS), un indicatore chiave della redditività aziendale. A questo si aggiunga che i buyback vengono spesso interpretati come un segnale di fiducia da parte del management, che dimostra di credere nella solidità finanziaria e nelle prospettive di crescita dell’azienda, ritenendo il titolo sottovalutato e con possibilità di ulteriore crescita.  

Nel caso di Enel, questa operazione rafforza la percezione di stabilità e visione strategica di lungo periodo da parte del gruppo. Il riacquisto, fortemente voluto dal top manager Flavio Cattaneo, ha l’obiettivo di generare anche una spinta diretta alla domanda sul mercato, contribuendo a far salire il prezzo delle azioni, a beneficio degli shareholders esistenti. 

Come stabilito dall’Assemblea degli Azionisti, che si è tenuta il 22 maggio scorso, ai fini dell’esecuzione del programma di buyback, Enel conferirà l’incarico a un intermediario abilitato che adotterà le decisioni in merito agli acquisti in piena indipendenza, e nel rispetto di limiti giornalieri di prezzo e di volume coerenti con i regolamenti vigenti.  

L’avvio del buyback, insomma, rappresenta un segnale concreto della fiducia riposta nella traiettoria di crescita di Enel e nella leadership strategica di Flavio Cattaneo. Il Gruppo energetico si è tra l’altro confermato al vertice della classifica italiana di Brand Finance per quanto riguarda la forza del marchio tra le utility. Con un rating AAA+, è la società più attrattiva del settore per i consumatori italiani e, su scala internazionale, al terzo posto al mondo dopo la cinese State Grid e la francese EDF. 

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La cantina Contini tra le 'Eccellenze Italiane' 2025

07 Agosto 2025
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Alghero, 8 nuovi agenti rafforzano la polizia locale

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAIl sindaco Caciotto, 'stiamo investendo in capitale umano'...

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Appetitosamente, torna a Siddi il Festival del buon cibo

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATATra gli ospiti a settembre Cristicchi, Vergassola e Balentes...

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Viaggi in aereo, dai documenti ai liquidi e pet: ecco le novità

07 Agosto 2025
(Fotogramma)

(Adnkronos) - Stop all'obbligo di esibire il documento per salire sull'aereo, addio al tetto dei 100 ml per i liquidi a bordo e animali in cabina. Il settore del trasposto aereo in Italia sta introducendo importanti novità che cambieranno le abitudini dei viaggi al alta quota. Il presidente dell'Enac, Pierluigi Di Palma, in un'intervista all'Adnkronos, illustra le misure che sono già operative ma che avranno bisogno di transitorio per consentire alle compagnie di adeguarsi. ''Alcune continuano a chiedere l'esibizione del documento di identità per salire a bordo'' ma negli aeroporti ''la regola la facciamo noi che siamo autorità'' e quindi, spiega il presidente, ''stiamo tollerando la situazione fino a ferragosto'', poi scatteranno le sanzioni.  

''Le grandi compagnie hanno già accettato la novità perché per loro è una semplificazione'' mentre ''le low cost stanno facendo un po' di capricci''. ''Per noi non c'è l'obbligo'' quindi, avverte Di Palma, dopo ferragosto ''tollereremo un controllo a campione fuori dall'aereo. Le compagnie, se vogliono, possono fare il controllo in aereo perché in aereo è chiaro che loro hanno tramite il comandante un potere di polizia ma non fuori''. Mentre fuori dall'aereo ''è evidente che prevale la regola dell'Enac e quindi noi stiamo dicendo che al massimo tollereremo dei controlli a campione ma non certo su tutti i passeggeri''.  

''Siamo ancora tolleranti un po' per evitare uno scontro, con sanzioni e quant'altro, ma poi è chiaro che al massimo potremo tollerare qualche controllo a campione prima di salire a bordo, non certo la totalità dei passeggeri. Al contrario inizieremo a fare ispezioni e sanzioni'', avverte il presidente. Attualmente ''stiamo tollerando una situazione per noi anomala ma che metteremo a posto''.  

Sarà invece necessario attendere la prossima estate per poter effettuare i controlli sena dover buttare la bottiglia dell'acqua o il barattolo della crema. Oggi sono solo 5 gli scali che hanno le attrezzature adeguate e ''chiaramente c'è un problema di adeguare i sistemi con le nuove macchine. C'è un problema anche di investimento e di disponibilità delle nuove macchine. Dove le macchine non sono adeguate è chiaro che il controllo è ancora quello tradizionale'', spiega Di Palma.  

''Gli aeroporti si dovranno adeguare e noi saremo lì a sollecitarli'', assicura Di Palma. Dopo l'estate ''cominceremo a sollecitare, a fare un piano perché tutti gli aeroporti si possano dotare di queste macchine''. ''Non è solo un problema degli aeroporti'' ma, spiega il presidente, anche di produzione, da parte delle industrie, dei nuovi macchinari per effettuare i controlli. ''Noi faremo in modo che gli aeroporti acquisiscano nel più breve tempo possibile i macchinari per facilitare l'ingresso anche con i liquidi superiori a 100 millilitri''. ''Penso che da qui alla prossima stagione di traffico estivo sarà tutto a posto''.  

L'altra grande novità del 2025, la possibilità di portare gli animali a bordo degli aerei, è una misura ''molto attesa'' e ''già operativa'', sottolinea Di Palma. ''C'è chi ritiene che debbano andare in stiva'' ma ''è una battaglia culturale che vinceremo sicuramente''. ''Con la modifica della carta costituzionale e con le nuove leggi è evidente che noi riteniamo l'animale domestico parte della famiglia'', spiega il presidente. ''Per noi è evidente che si tratta di una compatibilità con gli altri passeggeri''.  

''Sono gli operatori aerei che devono convincersi che tutto possa essere fatto, peraltro anche individuando una fetta di mercato che ha interesse a questo'', sottolinea il presidente. ''E' chiaro che c'è una resistenza culturale'' sugli animali a bordo degli aerei ed esistono delle ''regolamentazioni tecniche che ritengono il pet a bordo un problema di sicurezza, di safety''.  

''Noi andremo all'Icao a settembre'' proprio per ''contaminare un po' tutto il resto del mondo, su questo nuovo new deal'', spiega Di Palma. ''Noi ci poniamo come un'Autorità che, a livello internazionale, ha capacità di far discutere e di proporre dei passi in avanti importanti''.  

 

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Assistente virtuale del comune per parlare con i cagliaritani

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAIntelligenza artificiale con voce per rispondere a segnalazioni...

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Notte brava in Costa Smeralda, turista arrestato per aggressione

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAGiovane svizzero accusato di violenza, minaccia e resistenza...

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Un incendio minaccia le case alle porte di Ozieri

07 Agosto 2025
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Francis Ford Coppola dimesso dall'ospedale Tor Vergata di Roma

07 Agosto 2025
Francis Ford Coppola - (Ipa)

(Adnkronos) - Il regista Francis Ford Coppola è stato dimesso dal Policlinico Tor Vergata di Roma, dove era stato ricoverato per un intervento programmato per l'ablazione della fibrillazione atriale.  

L'86enne regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italoamericano era sotto osservazione a causa di una leggera aritmia cardiaca. Quindi la decisione di operarsi a Tor Vergata dove lavora un suo "amico" - come ha scritto lo stesso regista in un post - il chirurgo Andrea Natale, pioniere dell'elettrofisiologia, per 30 anni in Usa e tornato da pochissimo in Italia.  

Coppola era stato in Italia negli ultimi giorni di luglio per presentare una proiezione del suo film 'Megalopolis' al Magna Graecia Film Festival di Soverato, in provincia di Catanzaro. Poi è tornato negli Usa per un'altra serie di presentazioni di 'Megalopolis', prima a San Francisco il primo agosto e poi a Portland il 3 agosto. 

Secondo Federico Nardi, direttore della Sc di Cardiologia dell'ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato (Alessandria) e presidente designato Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri), per un intervento di ablazione della fibrillazione atriale, "salvo complicazioni, entro 7-10 giorni potrà tornare alla sua vita di sempre. Il regista statunitense ha 86 anni e soffre di fibrillazione atriale, ma i tempi di recupero - ricorda lo specialista all'Adnkronos Salute - dovrebbero essere rapidi perché comunque è stato sottoposto a un intervento di routine". 

Coppola è stato operato da Andrea Natale, dal 2024 primario cardiologo al Policlinico Tor Vergata. "Si era affidato a me già 30 anni fa, quando lavoravo a San Francisco, per trattare con l'ablazione (vengono bruciate piccole porzioni di cuore responsabili dell'alterazione di battito) la fibrillazione atriale di cui soffriva. Ne è nato un rapporto di amicizia schietto, basato sulla reciproca stima. Da allora abbiamo continuato a sentirci di tanto in tanto, anche se stava bene. Non mancavamo mai di farci gli auguri per le festività. Una persona squisita", ha raccontato il medico al 'Corriere della sera'.  

 

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Ieg, ricavi a 149,3 milioni (+13,2%), adjusted ebitda a 39,2 milioni (+8,8%)

07 Agosto 2025
Ieg, ricavi a 149,3 milioni (+13,2%), adjusted ebitda a 39,2 milioni (+8,8%)

(Adnkronos) - Nel primo semestre Ieg ha chiuso con ricavi a 149,3 milioni di euro, +13,2% rispetto allo stesso periodo e un ebitda adjusted pari a 39,2 milioni di euro, in miglioramento di 3,2 milioni di euro (+8,8%), rispetto al 2024. Lo rende noto il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A. (Ieg) società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan.  

“I risultati del primo semestre, che evidenziano una crescita di tutti i principali indicatori economici e dei kpi industriali, confermano nuovamente la validità delle scelte strategiche di Ieg e la capacità di generare valore per i propri stakeholders”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato del Gruppo Ieg, Corrado Arturo Peraboni.  

“Tali risultati sono stati conseguiti grazie ai nostri prodotti core nel segmento degli eventi organizzati, quali VicenzaOro, Sigep e RiminiWellness, al lancio del nostro primo evento in Arabia Saudita nell’ambito del fitness, organizzato da Ieg Arabia, e due nuovi eventi in Brasile. La robusta crescita del semestre è anche frutto delle attività congressuali (+45% YoY) nell’ambito del quale mi preme evidenziare l’aggiudicazione della gestione del Palazzo dei Congressi e degli Eventi di Fiuggi, con il quale saremo in grado di ampliare l’offerta geografica alla nostra clientela, e l’aggiudicazione dell’International Federation of Adapted Physical Activity (Ifapa) congress che si terrà a Rimini nel 2029”, ha concluso Corrado Arturo Peraboni. 

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