(Adnkronos) - Donald Trump, dopo il vertice Nato a L'Aja, nella conferenza stampa risponde alla domanda posta da una giornalista ucraina, moglie di un soldato al fronte. Trump ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e spiega che Kiev ha chiesto sistemi antimissile Patriot: "Vedremo di trovarli", dice il presidente americano.
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(Adnkronos) - "La mia fisicità mi caratterizza", così Massimo Cagnina, attore de 'Il paradiso delle signore' parla del rapporto che ha con il suo corpo. Ospite oggi, mercoledì 25 giugno, a La volta Buona, Cagnina ha rivelato di aver ricevuto molte critiche per aver preso parte al film di Angelo Duro, 'Io sono la fine del mondo'.
L'attore ha confessato che per recitare nel film di Angelo Duro ha dovuto "indossare" delle protesi per apparire più "voluminoso". Tra le critiche ricevute sui social, Cagnina riporta quello di un utente che gli ha chiesto: "Chi te l’ha fatto fare a farti insultare così da Angelo Duro?". "Io sono un attore, questo è il mio mestiere", ha detto oggi nel salotto di Caterina Balivo.
Le critiche sono arrivate in particolare per una battuta del protagonista relativa all'aspetto fisico del personaggio che Cagnina ha interpretato. "Mi fate pagare 60 euro in più per il bagaglio, e a lui che ha quattro trolley nello stomaco, niente". Questa la frase detta da Angelo Duro che non è stata particolarmente apprezzata da una parte del pubblico.
Anche Stefania Orlando, ospite in studio, ha voluto dire la sua a riguardo, criticando l'ironia usata da Angelo Duro e definendola di "cattivo gusto" e "per nulla divertente". Immediata la replica di Cagnina: "Non sono insulti reali, incarna lo specchio di una società disfunzionale", ha spiegato.
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(Adnkronos) - Un video rubato in sala operatoria - uscito sui media - con gli insulti di un chirurgo alla sua assistente, come accaduto al Policlinico Tor Vergata di Roma, "è una pessima strumentalizzazione e una speculazione di un qualcosa - senza giustificare toni e parole - che però accade spesso durante un'operazione. Chi ha visto il video e si è indignato per le parole usate dal collega deve sapere che lo stato d'animo di ogni chirurgo che ha interventi complessi può essere diverso, ma non tutti siamo così. Però registrare il collega durante il suo lavoro non è stato bello ed è anche vietato. Io stesso ho vissuto momenti simili in passato, ma tutto finisce in sala operatoria e si chiarisce con il collega, l'assistente o lo specializzando. Ho vissuto il periodo dei baroni universitari e posso assicurare che era peggio di oggi, i medici giovani erano anche cacciati in malo modo, ti potevi beccare una sfuriata per nulla e le colleghe erano trattate male. C'erano poche possibilità di emergere. Oggi la situazione è molto cambiata, la mia équipe ha il 50% di colleghe chirurghe under 40, bravissime, e che hanno la massima libertà". A parlare con l'Adnkronos Salute è Angelo Serao, direttore Uoc Chirurgia generale dell'ospedale dei Castelli e direttore del Dipartimento Area chirurgica dell'Asl Roma 6.
Se il punto di vista del direttore Serao è quello di un chirurgo esperto e con tanti anni di carriera alle spalle, su quello che accade in sala operatoria parla anche il suo aiuto, James Casella, dirigente medico di Chirurgia generale dell'ospedale dei Castelli. "Oggi siamo sempre meno, in pochi scelgono la Chirurgia generale come specializzazione perché aumentano gli ostacoli, dal contenzioso medico legale alle difficoltà di carriera - ammette - Quello accaduto a Tor Vergata è capitato anche a me, non giustifico il collega ma ho subito in modo costruttivo e mai distruttivo. Le persone che ho incontrato, dai primari ai colleghi, mi hanno sempre insegnato qualcosa e in nessun caso si sono comportati in modo scorretto. Tanto meno hanno registrato. C'è tanta responsabilità - sottolinea - nel fare ogni giorno questo mestiere, nel decidere in pochi secondi se togliere o meno un tumore. Il paziente è nelle tue mani e lo devi salvare, sempre".
Entrambi i professionisti ci tengono a rimarcare che non c'è nessuna volontà di difendere il collega messo sotto accusa dopo il video, ma "se mettiamo in qualsiasi ambiente di lavoro una telecamera nascosta cosa verrebbe registrato?", chiedono. La chirurgia in Italia "vive una crisi di vocazione - conclude Casella - andiamo avanti per la passione e l'amore per questo lavoro, per aiutare i pazienti e i colleghi. E' questo che ci spinge, un giorno è positivo e uno è negativo come spesso mi ripete Serao, ma si migliora sempre. Ora dispiace che questo episodio possa incrinare l'immagine della sanità pubblica, ma spero che i cittadini capiscano e non smettano di fidarsi".
(Adnkronos) - Un video rubato in sala operatoria - uscito sui media - con gli insulti di un chirurgo alla sua assistente, come accaduto al Policlinico Tor Vergata di Roma, "è una pessima strumentalizzazione e una speculazione di un qualcosa - senza giustificare toni e parole - che però accade spesso durante un'operazione. Chi ha visto il video e si è indignato per le parole usate dal collega deve sapere che lo stato d'animo di ogni chirurgo che ha interventi complessi può essere diverso, ma non tutti siamo così. Però registrare il collega durante il suo lavoro non è stato bello ed è anche vietato. Io stesso ho vissuto momenti simili in passato, ma tutto finisce in sala operatoria e si chiarisce con il collega, l'assistente o lo specializzando. Ho vissuto il periodo dei baroni universitari e posso assicurare che era peggio di oggi, i medici giovani erano anche cacciati in malo modo, ti potevi beccare una sfuriata per nulla e le colleghe erano trattate male. C'erano poche possibilità di emergere. Oggi la situazione è molto cambiata, la mia équipe ha il 50% di colleghe chirurghe under 40, bravissime, e che hanno la massima libertà". A parlare con l'Adnkronos Salute è Angelo Serao, direttore Uoc Chirurgia generale dell'ospedale dei Castelli e direttore del Dipartimento Area chirurgica dell'Asl Roma 6.
Se il punto di vista del direttore Serao è quello di un chirurgo esperto e con tanti anni di carriera alle spalle, su quello che accade in sala operatoria parla anche il suo aiuto, James Casella, dirigente medico di Chirurgia generale dell'ospedale dei Castelli. "Oggi siamo sempre meno, in pochi scelgono la Chirurgia generale come specializzazione perché aumentano gli ostacoli, dal contenzioso medico legale alle difficoltà di carriera - ammette - Quello accaduto a Tor Vergata è capitato anche a me, non giustifico il collega ma ho subito in modo costruttivo e mai distruttivo. Le persone che ho incontrato, dai primari ai colleghi, mi hanno sempre insegnato qualcosa e in nessun caso si sono comportati in modo scorretto. Tanto meno hanno registrato. C'è tanta responsabilità - sottolinea - nel fare ogni giorno questo mestiere, nel decidere in pochi secondi se togliere o meno un tumore. Il paziente è nelle tue mani e lo devi salvare, sempre".
Entrambi i professionisti ci tengono a rimarcare che non c'è nessuna volontà di difendere il collega messo sotto accusa dopo il video, ma "se mettiamo in qualsiasi ambiente di lavoro una telecamera nascosta cosa verrebbe registrato?", chiedono. La chirurgia in Italia "vive una crisi di vocazione - conclude Casella - andiamo avanti per la passione e l'amore per questo lavoro, per aiutare i pazienti e i colleghi. E' questo che ci spinge, un giorno è positivo e uno è negativo come spesso mi ripete Serao, ma si migliora sempre. Ora dispiace che questo episodio possa incrinare l'immagine della sanità pubblica, ma spero che i cittadini capiscano e non smettano di fidarsi".
(Adnkronos) - Jeff Bezos e Laura Sanchez sono atterrati nel pomeriggio di oggi, mercoledì 25 giugno, al Lido di Venezia. Il magnate di Amazon e la fidanzata giornalista e pilota di elicotteri, hanno scelto la città lagunare per celebrare le loro nozze con tre giorni di festeggiamenti da domani a sabato. La cerimonia si terrà venerdì 27 giugno, sull'isola di San Giorgio, nel bacino di San Marco.
Gli sposi diranno 'sì' nell'anfiteatro del Teatro Verde all'estremità meridionale dell'isola. L'area è diventata off limits già da oggi e sarà raggiungibile dagli invitati, secondo quanto appreso dall'Adnkronos, solo con i taxi d'acqua mentre una schiera di agenti della security privata ingaggiata da Bezos controlla h24 il parco circostante completamente recintato con una rete metallica che ne impedisce l'accesso.
Il Teatro Verde è stato completamente 'schermato': un grande gazebo bianco è stato montato per coprire il palcoscenico dell'anfiteatro, nascondendolo alla vista dei possibili curiosi e rendendolo a prova di droni. Restano per ora visitabili soltanto gli spazi storici della Fondazione Giorgio Cini, come i chiostri, ma la sensazione è che il cuore dell'isola sia ormai riservato a un pubblico ultra selezionato.
Una cerimonia top secret ma di lusso sfrenato che ha attirato in laguna personaggi del jet set internazionale.
Un 'sì' sotto le stelle e forse anche sotto una pioggia di fuochi d'artificio. E' una delle ipotesi più suggestive che circolano in queste per illuminare il bacino di San Marco come omaggio agli sposi e alla città intera la serata di venerdì 27.
L'idea, secondo quanto appreso dall'Adnkronos da fonti vicine all'organizzazione, sarebbe quella di chiudere la cerimonia con un evento scenografico visibile anche dall'esterno dell'isola di San Giorgio. I fuochi, se confermati, rappresenterebbero non solo il suggello simbolico del matrimonio tra il fondatore di Amazon e la giornalista-pilota, ma anche un regalo spettacolare ai veneziani e ai turisti presenti in laguna.
Al momento, però, nulla è certo. L'organizzazione dell'evento - gestita da una delle agenzie di eventi più esclusive d'Europa, Lanza & Baucina di Londra - starebbe valutando con attenzione la fattibilità tecnica.
Matteo Bocelli sarà la star che allieterà la cerimonia nuziale di venerdì. Non ci sono conferme ufficiali ma è quasi certa la sua presenza, come hanno fatto sapere all'Adnkronos fonti vicine all'organizzazione dell'evento.
Il cantante, figlio di Andrea Bocelli, è stato inviato come ospite musicale della serata che si terrà nell'anfiteatro del Teatro Verde nell'estremità meridionale dell'isola. Matteo Bocelli è già molto amato dal pubblico americano, che ha avuto modo di apprezzarlo live e con i dischi. Il padre Andrea non potrà essere presente poiché il 27 e 28 giugno sarà protagonista a Pompei di un doppio concerto all’Anfiteatro degli Scavi, accompagnato dall'Orchestra I Filarmonici di Napoli e dal Coro That's Napoli.
Le grandi star amano i Bocelli, invitati spesso anche ad eventi privati. Ad esempio, la famiglia Kardashian, in particolare Kim, ha ingaggiato Andrea Bocelli per intonare la marcia nuziale al suo matrimonio con Kanye West, celebrato nel 2014 al Forte di Belvedere a Firenze. Mentre nel 2006 è stato l'ospite musicale anche al matrimonio degli attori Tom Cruise e Katie Holmes, celebrato al Castello Odescalchi sul lago di Bracciano.
I rumors si rincorrono - chef stellati, menu da 1.000 euro a persona, secondo il "Wall Street Journal", vini prestigiosi - ma la verità è che non vi sono certezze: i dettagli del matrimonio dell'anno, tra il fondatore di Amazon Jeff Bezos (quarto uomo più ricco del mondo secondo l'ultimo aggiornamento della rivista "Forbes") e la giornalista Lauren Sánchez, che si sposeranno, dal 26 al 28 giugno, a Venezia, sono per ora strettamente top secret.
Il miliardario avrebbe fatto firmare ai propri fornitori - chef, catering, hotel, servizi di logistica e transfer - rigidi patti di riservatezza, che li vincolano al silenzio. E se per gli hotel Jeff Bezos ha prenotato per i suoi ospiti i più esclusivi della città - ovvero Gritti Palace, St. Regis, Cipriani, Danieli e Aman Venice, non c’è ancora nessuna conferma su chi firmerà il menu e su quali saranno le etichette selezionate per la wine list. Per gli chef i nomi più gettonati, in una sorta di 'calcio-mercato', che si aggiorna di ora in ora, e subito smentito, sono quelli di Massimo Bottura (fondatore della tristellata 'Osteria Francescana' a Modena, da poco nominato responsabile food & beverage del Cipriani) e di Massimiliano Alajmo (patron di 'Le Calandre'), ma si parla anche dello stesso Hotel Cipriani, che attraverso il gruppo Belmond offre un servizio di catering di lusso. Ma che nessuno conferma. Poi anche la famiglia Cerea di 'Da Vittorio' e Enrico Bartolini, lo chef italiano con più stelle Michelin, che, però, smentiscono sia all'Adnkronos che a WineNews.
Secondo le voci che si rincorrono in queste ore, Bezos & Sanchez si sarebbero affidati ad una squadra di artigiani locali per le forniture - nelle 'welcome bags' ci dovrebbero essere i biscottini made in Venezia preparati da Rosa Salva, storica pasticceria della città lagunare - ma la privacy rimane un aspetto fondamentale.
Tuttavia l'auspicio da più parti è che il menu ed i vini che saranno serviti siano rigorosamente made in Italy, così da promuovere, ai tanti invitati illustri, le eccellenze wine & food del nostro Paese, dopo le polemiche suscitate dalle nozze che invece, viste da una diversa prospettiva, possono rappresentare una vetrina esclusiva per mostrare il meglio dell'Italia, dall'arte alla storia, dal cibo al vino, dall'artigianalità all’accoglienza, nello scenario di una città patrimonio Unesco che il mondo invidia.
L'opportunità è ghiotta, considerando che tra i 200 ospiti ci sono, tra gli altri, Kim Kardashian, Oprah Winfrey, Eva Longoria, Leonardo DiCaprio con la fidanzata, la modella italiana Vittoria Ceretti, Ivanka Trump, Shakira, Robert Pattinson, Karlie Kloss, Mick Jagger, Elton John, Diane von Fürstenberg, Barbra Streisand, Orlando Bloom, Kris Jenner, la regina Rania di Giordania, Eric Schmidt e Bill Gates, oltre ad una schiera di grandi nomi della finanza, dell’hight-tech e del digitale.
Le maestranze locali sono uno dei punti fermi dell'evento: Bezos & Sánchez hanno voluto coinvolgere artigiani del territorio per oltre l'80% delle forniture. La pasticceria storica veneziana Rosa Salva, nata nel 1876, sta preparando le 'treat bags' (quelle che gli ospiti troveranno in camera) con due dolci tipici: i bussolai, biscotti burrosi della tradizione marinara, e gli zalèti, dolcetti a base di farina di mais, uvetta e scorza di limone. La vetreria artistica Laguna B ha, invece, confermato la creazione di bomboniere in vetro di Murano su disegno esclusivo.
Proprio in seguito alle polemiche di questi giorni i futuri signori Bezos hanno cambiato i loro piani: la festa finale di sabatto 28 giugno è stata spostata dalla Scuola Grande della Misericordia, nel cuore del Sestiere di Cannaregio, all'Arsenale, location in cui, grazie alla struttura fortificata, è più facile garantire la sicurezza e la privacy dell’evento. Bezos ha anche rinunciato a far arrivare il suo maxi yacht da 130 metri, Koru, la più grande barca a vela al mondo, in laguna. Non ci sarà nemmeno lo yacht di supporto Abeona, una nave-garage che trasporta auto di lusso, moto d’acqua e un elicottero con piazzola d’atterraggio pilotato dalla moglie.
In compenso sono arrivati a Venezia gli yacht di lusso degli altri ospiti. L’agenzia che si occupa dell’evento è la londinese Lanza & Baucina, già responsabile del matrimonio di George Clooney e di molti altri vip di tutto il mondo: per gli spostamenti degli ospiti sono stati noleggiati oltre 30 motoscafi privati (in legno pregiato, con cuscini di velluto e sigilli personalizzati). A bordo ci saranno anche uomini della sicurezza in borghese, ex Marines arruolati per l’occasione.
Domani dalle 18 alle 24 nel chiostro della chiesa della Madonna dell’Orto si terrà la prima delle tre feste vip per il matrimonio di Bezos a Venezia. La conferma ufficiale arriva dalle ordinanze emanate dal Comune di Venezia che vieta la navigazione a tutte le unità a remi ed a motore, “con l'esclusione di quelle in servizio per l'evento e dei concessionari di spazio e specchio acqueo all'interno dell'area interessata”.
(Adnkronos) - Donald 'Daddy' Trump. Il vertice della Nato, a L'Aja, regala al presidente un nuovo soprannome, 'paparino', coniato dal segretario generale Mark Rutte. A Trump viene riconosciuto il merito di aver avuto un ruolo decisivo nella svolta che ha portato l'Alleanza a varare l'aumento della spesa per la Difesa. "Mi hanno detto che era un tema fermo da 30 anni", dice Trump nella conferenza finale.
Leggi tutto: Trump e il nuovo soprannome, 'Daddy Donald' al vertice Nato - Video
(Adnkronos) - Il vertice Nato all'Aja è stato un "successo monumentale" per gli Stati Uniti, a seguito del sostanziale aumento della spesa per la sicurezza deciso dai leader dell'alleanza,. Lo ha dichiarato il presidente Donald Trump. "Questo è un successo monumentale per gli Stati Uniti, perché stavamo spendendo molto più del dovuto", ha dichiarato ai giornalisti.
L'impegno degli alleati della Nato a portare la spesa per la difesa dal "2%" al "5% del Pil" entro il 2035 "è una pietra miliare storica" per l'alleanza. "Alcuni dicono che sono io che l'ho fatto. Non so se l'ho fatto io, ma in effetti penso di essere stato io a farlo". "Dal 2017 - continua - gli alleati hanno aumentato la spesa militare di 700 miliardi di dollari". Per il presidente, "tutto questo verrà fatto velocemente". Per Trump, "è vitale che questi soldi aggiuntivi vengano spesi in hardware militare serio, non nella burocrazia. E spero che sia made in America - conclude - perché abbiamo il miglior hardware militare del mondo".
Trump si è poi scagliato contro la Spagna "unico Paese " della Nato che "rifiuta di pagare". "Lo trovo terribile, non lo permetterò", aggiunge, minacciando che alla fine Madrid "pagherà di più". L'economia spagnola "potrebbe essere completamente distrutta. Sapete, negozieremo un accordo commerciale con la Spagna. Gli faremo pagare il doppio", ha aggiunto, mentre l'Ue negozia con gli Stati Uniti per evitare i dazi doganali. In ogni caso, "mi piace la Spagna", ma "è ingiusto che non paghino" come gli altri alleati, conclude.
Il segretario generale della Nato Mark Rutte "mi ha chiamato 'daddy'", cioè paparino o babbo, perché "penso di piacergli. E' stato molto efficace", quindi "se non fosse così ve lo farò sapere e colpirò duro", ha poi rivelato Trump, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa all'Aja. "Credo che gli alleati avranno bisogno di aiuto all'inizio. Oggi è stato un gran giorno per la Nato", aggiunge.
Rutte in precedenza ha paragonato il presidente Usa a un "papà" che interviene in una rissa in un parco giochi dopo che il leader statunitense ha paragonato gli scontri tra Iran e Israele a una lite tra bambini: "Hanno litigato violentemente, come due bambini nel cortile di una scuola. Sapete, litigano come matti, non si può fermarli. Lasciateli litigare per due o tre minuti, poi è facile fermarli". Rutte ha riso, prima di aggiungere: "E a volte papà deve alzare la voce".
Leggi tutto: Vertice Nato, Trump: "Spesa 5% successo monumentale, penso sia merito mio"
(Adnkronos) - Il vertice Nato all'Aja è stato un "successo monumentale" per gli Stati Uniti, a seguito del sostanziale aumento della spesa per la sicurezza deciso dai leader dell'alleanza. Lo ha dichiarato il presidente Donald Trump. "Questo è un successo monumentale per gli Stati Uniti, perché stavamo spendendo molto più del dovuto", ha dichiarato ai giornalisti.
L'impegno degli alleati della Nato a portare la spesa per la difesa dal "2%" al "5% del Pil" entro il 2035 "è una pietra miliare storica" per l'alleanza. "Alcuni dicono che sono io che l'ho fatto. Non so se l'ho fatto io, ma in effetti penso di essere stato io a farlo". "Dal 2017 - continua - gli alleati hanno aumentato la spesa militare di 700 miliardi di dollari". Per il presidente, "tutto questo verrà fatto velocemente". Per Trump, "è vitale che questi soldi aggiuntivi vengano spesi in hardware militare serio, non nella burocrazia. E spero che sia made in America - conclude - perché abbiamo il miglior hardware militare del mondo".
Trump si è poi scagliato contro la Spagna "unico Paese " della Nato che "rifiuta di pagare". "Lo trovo terribile, non lo permetterò", aggiunge, minacciando che alla fine Madrid "pagherà di più". L'economia spagnola "potrebbe essere completamente distrutta. Sapete, negozieremo un accordo commerciale con la Spagna. Gli faremo pagare il doppio", ha aggiunto, mentre l'Ue negozia con gli Stati Uniti per evitare i dazi doganali. In ogni caso, "mi piace la Spagna", ma "è ingiusto che non paghino" come gli altri alleati, conclude.
Il segretario generale della Nato Mark Rutte "mi ha chiamato 'daddy'", cioè paparino o babbo, perché "penso di piacergli. E' stato molto efficace", quindi "se non fosse così ve lo farò sapere e colpirò duro", ha poi rivelato Trump, rispondendo ad una domanda in conferenza stampa all'Aja. "Credo che gli alleati avranno bisogno di aiuto all'inizio. Oggi è stato un gran giorno per la Nato", aggiunge.
Rutte in precedenza ha paragonato il presidente Usa a un "papà" che interviene in una rissa in un parco giochi dopo che il leader statunitense ha paragonato gli scontri tra Iran e Israele a una lite tra bambini: "Hanno litigato violentemente, come due bambini nel cortile di una scuola. Sapete, litigano come matti, non si può fermarli. Lasciateli litigare per due o tre minuti, poi è facile fermarli". Rutte ha riso, prima di aggiungere: "E a volte papà deve alzare la voce".
In un passaggio sull'Iran Trump ha annunciato che "la prossima settimana parleremo" con Teheran. "Potremmo firmare un accordo, non so. Non mi interessa se avremo un accordo o no. Il nucleare iraniano è finito. Li incontreremo". Trump ha fatto ancora riferimento al fatto che Teheran dispone di "petrolio" in abbondanza e che il Paese deve "rimettersi in piedi".
Trump ha sottolineato che gli Stati Uniti non permetteranno a Teheran di continuare ad arricchire uranio e ha ammesso che il Pentagono non dispone di informazioni complete sui danni causati dai recenti bombardamenti statunitensi contro tre impianti nucleari iraniani. Il presidente americano ha anche annunciato che attende un rapporto da Israele sulla questione. Ha tuttavia definito i bombardamenti simili a quelli di Hiroshima o di Nagasaki perché "hanno messo fine alla guerra".
Secondo una valutazione preliminare dell'intelligence statunitense, i recenti attacchi contro gli impianti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan hanno rallentato il programma nucleare di Teheran solo di pochi mesi. Le agenzie hanno notato che lo stock di uranio arricchito non è stato danneggiato e che le attrezzature per l'arricchimento sono rimaste in gran parte intatte, nonostante i raid contro gli impianti la scorsa settimana.
Trump è rimasto colpito dalla bellezza dell'Olanda e in particolare dagli alberi che crescono nel Paese, oltre che dall'ospitalità che gli hanno dato i sovrani nella loro residenza all'Aja. "Ho ascoltato - ha detto in conferenza stampa all'Aja - fantastici discorsi da fantastici capi di Stato. L'Olanda è un Paese bellissimo, che ha dei bellissimi alberi. Infatti, vorrei portarmene a casa qualcuno. Ho fatto colazione con il re e la regina, che sono persone incredibili. Mi sono divertito. E Rutte sta facendo un lavoro fantastico", ha concluso.
(Adnkronos) - I primi risultati dello studio Realiti-A, "osservazionale prospettico, quindi di notevole qualità", sulla capacità di mepolizumab, inibitore di IL-5, di ridurre in modo significativo le riacutizzazioni di malattia asmatica grave eosinofilica e di consentire un risparmio di steroidi (effetto steroid-sparing), "erano stati pubblicati in primis nel 2020". Lo studio che è stato presentato all'ultimo Congresso annuale dell'Eaaci, European Academy of Allergy and Clinical Immunology, "ha riguardato delle post-hoc analysis, ma anche i dati relativi ai 2 anni di trattamento ed evidenziano che non ci sono problematiche per quanto concerne i biomarcatori, gli eosinofili circolanti e il Feno", frazione esalata di ossido nitrico. "L'altro dato estremamente interessante riguarda l'età di insorgenza della malattia, che aumenta la possibilità di intervento con mepolizumab". Lo ha detto Giorgio Walter Canonica, professore e senior consultant Centro di medicina personalizzata Asma e allergie Humanitas University & Irccs Humanitas di Rozzano (Milano), commentando i dati clinici e real world che rafforzano l'efficacia e la sicurezza dell'anti Il-5 mepolizumab, uno dei farmaci più utilizzati nel trattamento dell'asma grave eosinofilico, presentanti nel corso dell'appuntamento scientifico europeo dedicato ad allergie, asma e immunologia clinica, che si è recentemente concluso a Glasgow.
Sull'asma grave, "con la grande sfida lanciata per diminuire l'uso dello steroide - continua Canonica - se ne abbiamo scoperto l'enorme abuso che in Italia si faceva, abbiamo però stimolato a valutare un dato estremamente interessante che abbiamo ottenuto" con la terapia: "Praticamente dimezzato l'incidenza d'uso di steroide nei pazienti che oggi si presentano ai nostri centri del Sani, Severe Asthma Network Italy". In questo contesto "abbiamo quindi alzato anche l'asticella rispetto a quello che era il precedente modo di valutare il trattamento con biologico. Oggi - sottolinea l'esperto - non si guarda più solo la funzionalità respiratoria, non si guarda più solo il sintomo, ma si guarda quella che è la clinical remission, cioè una valutazione multicriterio che ha decisamente innalzato la possibilità di trattare i pazienti con la cosiddetta remissione clinica in trattamento. E' ben noto da moltissimo tempo - illustra il professore - come, in realtà, esista un fenomeno chiamato remodeling o rimodellamento delle vie aeree, che non è sensibile ai trattamenti come gli inalatori e, sostanzialmente, allo steroide sistemico".
Si è quindi aperto un nuovo scenario. "I biologici hanno dimostrato di essere in grado di avere un'azione su questo rimodellamento, su vari aspetti del rimodellamento - chiarisce Canonica - e noi recentemente abbiamo proposto l'idea che esistano dei fenomeni rapidi, dei fenomeni più ritardati e anche la possibilità di una early intervention, cioè di un intervento preventivo con il biologico, per far sì che non si instaurino le problematiche del rimodellamento. L'interazione con i colleghi è fondamentale, perché ad esempio il Sani aveva rilevato che il 64% dei nostri pazienti erano in trattamento con steroide orale, cosa che aveva suscitato lì per lì una certa sorpresa perché era inatteso. Poi anche gli altri registri hanno fatto la verifica, ad esempio il network Uk ha trovato che erano il 60%. Abbiamo così rivelato una problematica, grazie alle interazioni con i colleghi. Questo è fondamentale perché si possono scoprire delle cose che si possono pensare limitate alla propria realtà, ma potrebbe non essere vero e, comunque, dal confronto si cresce".
Leggi tutto: Canonica (Humanitas): "Nuovi dati confermano efficacia anti Il-5 in asma grave"
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