
(Adnkronos) - Zanzare animali più pericolosi per l'uomo? "E' così in termini di sanità pubblica". E' quanto dice Giovanni Rezza, professore straordinario di Igiene e Sanità pubblica all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. "Rappresentano il maggior pericolo per l'uomo, potendo trasmettere numerose infezioni: Dengue, Chikungunya, Zika, febbre gialla, febbre del Nilo Occidentale (West Nile). Altri insetti, come ad esempio le zecche, possono trasmettere infezioni causa di malattie anche più gravi, ma certamente meno comuni, dalla febbre emorragica Crimea Congo fino l'encefalite da zecche. Lo stesso vale per pipistrelli e uccelli selvatici".
Sul fronte zanzare, sottolinea, "la situazione peggiora in un periodo di cambiamenti climatici". E per questo "sono importanti gli interventi di controllo di questi insetti e favorire, in questo senso, la collaborazione dei cittadini con le pubbliche istituzioni".
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“Ringrazio Paolo Crisafi, per questo invito, grazie per questa giornata di riflessione. Credo che sia molto utile, e mi pare che stiate affrontando questa riflessione dal punto di vista giusto, cioè quello di costruire sempre di più le condizioni per una crescita nella cultura della sicurezza, intesa in senso lato. E di vedere come costruire maggiori e più proficue relazioni tra i soggetti che si occupano, diciamo istituzionalmente, dei temi della sicurezza, da punti di vista diversi, e con tutto ciò che è presente nella società — a partire dalle imprese, ma anche dai cittadini. Siamo immersi in uno scenario estremamente complesso, segnato dalla crisi dell’ordine internazionale che conoscevamo. La sicurezza oggi non è più solo una questione militare: riguarda ogni ambito, dalla tecnologia all’economia. È necessario costruire una maggiore consapevolezza e collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini, che sono insieme soggetti attivi e passivi della sicurezza. L’Italia è l’unico Paese del G7 a non avere una strategia nazionale di sicurezza formalizzata: per questo ho presentato un disegno di legge, con l’obiettivo di stimolare un confronto trasversale e costruire una visione organica e condivisa La competizione globale si gioca ormai su tutti i livelli: militare, economico, tecnologico. La sicurezza cibernetica è diventata parte integrante della sicurezza nazionale. È fondamentale costruire sinergie tra pubblico e privato e dotarci finalmente di una strategia unitaria, chiara, riconoscibile”. Così Lorenzo Guerini Presidente del Copasir, in occasione dell’evento Nazione Sicura 2025, promosso da Remind e svoltosi a Palazzo Ferrajoli, a Roma.
Bergami: "La diplomazia per la crescita è elemento abilitante e distintivo del nostro sistema Paese"
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"Onorato di aver contribuito all'evento Nazione Sicura. In un momento cosi complesso per gli scenari globali la diplomazia per la crescita si pone come elemento abilitante e distintivo del nostro sistema Paese. In particolare il Piano d'azione per l'export italiano presentato il 26 marzo dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani si pone come indirizzo strategico e corale inteso alla promozione del sistema Italia". Cosi’ Davide Bergami Consigliere del Ministro Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, in occasione dell’evento Nazione Sicura 2025, promosso da Remind e svoltosi a Palazzo Ferrajoli, a Roma.

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo agli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista azzurro sfida oggi, lunedì 12 maggio, l'olandese Jesper de Jong nel terzo turno del Masters 1000 di Roma. Dopo aver battuto, nel secondo turno del torneo e al ritorno in un match ufficiale dopo la squalifica di tre mesi per il caso Clostebol, l'argentino Mariano Navone, Sinner va a caccia degli ottavi di finale. Ma a che ora inizierà il match del numero uno al mondo? Inizialmente prevista intorno alle 15, la partita dovrebbe cominciare non prima delle 16. Prima dovrà terminare il match precedente sul Centrale, tra l'azzurra Jasmine Paolini e Jelena Ostapenko.
Leggi tutto: Sinner-De Jong, ecco a che ora inizierà il match di Jannik agli Internazionali

(Adnkronos) - Un'artista messa alla gogna dal mondo della discografia per alcune false dicerie sul suo conto: si diceva che portasse sfortuna. Le false accuse ricevute da Mia Martini, che hanno contribuito a portarla verso la morte, avvenuta il 12 maggio 1995 sono "un problema che oggi possiamo affrontare, mentre trent'anni fa veniva insabbiato". Lo dice all'Adnkronos - nel giorno del trentennale della morte di 'Mimì' - Marco Masini, che nel corso della carriera è stato al centro di dicerie analoghe a quelle dell'artista calabrese. "Adesso, grazie alle possibilità che la comunicazione dà - aggiunge - chiunque può esporre episodi di questo tipo, che non si vivono solo nel settore musicale, ma ovunque, sui banchi di scuola - si tratta di una forma di bullismo – negli uffici e in qualsiasi ambito".
Masini, inoltre, considera in modo molto positivo la nota con cui il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, ha ricordato l'artista sottolineando che "fu vittima di una delle più ipocrite forme di odio umano". "Gianmarco è una persona di una sensibilità incredibile - dice Masini - ho avuto modo di vivere insieme a lui la Nazionale italiana Cantanti ed è molto attento all'emotività e alla sensibilità degli artisti. Sono contento che sia intervenuto su questo argomento".
Lo stesso Masini, in una recente intervista all'AdnKronos, a una domanda sul periodo in cui il suo nome su associato alla sfortuna, aveva risposto: "Sono cose che avvengono e devi saperle affrontare, restando tranquillo e cercando di fare il tuo lavoro e trovare dentro di te quell’errore che può averlo innescato. Cerchi sempre dentro di te le risposte, senza mai dare la colpa agli altri. Io credo che si possa diventare artefici del proprio destino e capaci di guidare la propria barca con lucidità e con pazienza. Quando ci facciamo prendere dall'ansia e dalla paura rischiamo di affogare. Io credo - ha aggiunto - che i momenti più dolorosi della vita siano quelli che ti rafforzano. Lì per lì non te ne accorgi ma dopo un po' di tempo si capisce. Non è possibile essere così veggenti da anticipare la vita, lo si può fare con saggezza, consapevolezza e maturità ma tutti i momenti che ti hanno fatto pensare di aver avuto sfortuna si possono usare per rovesciare completamente la frittata e usarli a tuo favore".
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(Adnkronos) - DA Elio Germano a Beppe Servillo, da Teresa Mannino a Roberto Andò. Sono alcuni degli ospiti di quest'anno della sedicesima edizione di 'Una marina di libri', il festival dell’editoria indipendente che si terrà da giovedì 5 a domenica 8 giugno, ai Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili, 4). La manifestazione, organizzata dall’Associazione Una marina di libri E.T.S. in collaborazione con il Centro Commerciale Naturale Piazza Marina & Dintorni, Navarra Editore, Sellerio Editore e Libreria Dudi e con il patrocinio del Comune di Palermo, Città metropolitana, Regione Siciliana, Fondazione Sicilia, Università degli Studi di Palermo, AIE – Associazione Italiana Editori e SIAE, "si conferma come uno degli appuntamenti culturali che coniuga letteratura, spettacolo e impegno civile". Il tema di quest’anno è “Il giro di boa”, un omaggio al maestro Andrea Camilleri nel centenario della nascita che, con la sua scrittura e il suo pensiero lucido e immediato, ha catturato l’attenzione di lettori e lettrici di tutto il mondo. A curare la direzione artistica del festival sarà, per il quinto anno consecutivo, il giornalista e scrittore Gaetano Savatteri.
“L’approdo ai Cantieri Culturali alla Zisa – spiega Savatteri – rappresenta il giro di boa di questa manifestazione, che è una fiera di editori e un momento di incontro fondamentale per la vita culturale della città. Nel centenario di Andrea Camilleri, un potente fabbricatore di storie, “Una marina di libri” diventa sempre più (più spazi, più incontri, più editori, più eventi, più spettacoli, più collaborazioni) la fabbrica ideale di Palermo e della Sicilia. La fabbrica delle storie, la fabbrica delle idee”.
I numeri: Il programma prevede la partecipazione di 80 editori indipendenti provenienti da tutta Italia e oltre 400 eventi tra presentazioni, reading, concerti, performance, laboratori, spettacoli e incontri. Più di 20 le postazioni distribuite nell’area dei Cantieri – palchi, piazze, biblioteche, terrazze, teatri – dove scrittori, scrittrici, editori, editrici, artisti, artiste e il pubblico potranno incontrarsi e confrontarsi. Un calendario denso di appuntamenti che coinvolge tutte le case editrici presenti alla manifestazione. Una sedicesima edizione arricchita dalle collaborazioni con le associazioni, le biblioteche, gli istituti di lingua straniera, le botteghe che hanno stabilmente sede ai Cantieri Culturali (ex Officine Ducrot), proponendo iniziative culturali all’interno del programma Una marina di libri e l’apertura al pubblico dei loro spazi.
Gli ospiti: Tra i più attesi Elio Germano, Teho Teardo, Peppe Servillo, Daniele Mencarelli, Chiara Valerio, Roberto Andò, Mario Calabresi, Teresa Mannino, Zineb Mekouar, Luigi Manconi, Teresa Ciabatti, Antonio Franchini, Anna Badkhen, Cristina Cassar Scalia, Elena Kostioukovitch, Roberto Alajmo, Daniele Ciprì, Roy Chen, Rosita Manuguerra, Piero Marrazzo, Claudia Fauzia, Caterina Venturini, Roberto Ferrucci, Tommaso Spazzini Villa, Silva La Spina e molti altri protagonisti della scena culturale italiana e internazionale.

(Adnkronos) - Altroconsumo annuncia il lancio di Horis - Servizi per ristrutturare, una nuova piattaforma digitale dedicata a chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Cofinanziata dal programma europeo Life, Horis si inserisce nel quadro delle direttive comunitarie - in particolare la 'Case Green' - che puntano a ridurre i consumi energetici degli edifici residenziali almeno del 20% entro il 2035.
Horis è uno 'sportello unico digitale' che offre informazione, strumenti e supporto per affrontare tutte le fasi di una ristrutturazione energetica consapevole e su misura, mettendo a disposizione soluzioni tecniche, legali e finanziarie personalizzate. Accedendo alla piattaforma (https://horis.altroconsumo.it), l’utente può: informarsi su oltre 100 misure sostenibili, agevolazioni fiscali, normative vigenti e semplici trucchi salva-energia per ridurre gli sprechi e alleggerire la bolletta; simulare interventi personalizzati con il 'Simulatore ristrutturazione', che suggerisce le soluzioni più efficaci in base alla propria abitazione, indicando costi economici e benefici energetici; ristrutturare in sicurezza, consultando un elenco di professionisti affidabili validati da Altroconsumo e dai partner, idonei a svolgere gli interventi selezionati sul proprio territorio.
Sul sito di Altroconsumo è poi disponibile anche una community online dedicata, dove i proprietari di casa sono invitati a condividere esperienze, opinioni, dubbi e consigli in fatto di ristrutturazioni energetiche.
Cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del progetto n.101120497. I punti di vista e le opinioni espresse appartengono tuttavia al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea. Né l’Unione europea né CINEA possono essere ritenute responsabili per essi.
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(Adnkronos) - Il prossimo 16 maggio, dalle ore 10, l'Università Lum 'Giuseppe Degennaro' ospiterà l’edizione annuale dello Strategy innovation forum (Sif) Bari, l'evento che riunisce imprenditori, manager, professionisti, accademici e rappresentanti istituzionali per creare e diffondere conoscenza sull'innovazione strategica.
La manifestazione, nata nel 2015 a Venezia come il principale think tank italiano dedicato all'innovazione strategica, si svolge dal 2023 anche in Puglia grazie alla partnership tra Strategy innovation e l'Università Lum da cui è nata Lum strategy innovation, con l'obiettivo di valorizzare il potenziale del tessuto imprenditoriale locale e stimolare la crescita economica nel Mezzogiorno.
Il tema centrale di questa edizione è 'Abitare il Futuro', una riflessione profonda su come le imprese possano abitare la 'casa comune' in un mondo caratterizzato da continua accelerazione ma spesso privo di direzione. Come evidenziato dal filosofo Byung-Chul Han: "Questo mondo di merci non è adatto all'abitare. Da esso dovremmo tornare a ricavare una casa, anzi una casa festiva nella quale valga davvero la pena vivere".
L'evento si basa su un'approfondita ricerca che ha analizzato le dinamiche tra individualità e socialità, rivelando come il fattore determinante nella progettazione degli spazi risieda nella qualità delle relazioni che questi ospitano. Il concetto chiave di "giusta distanza" rappresenta la risposta emersa alla sfida di garantire contemporaneamente socialità e senso di appartenenza senza compromettere indipendenza, riservatezza e intimità.
Il forum esplorerà diverse declinazioni dell'abitare attraverso cinque sessioni tematiche che si svolgeranno nell'arco della giornata: 'Abitare la Mente e il Corpo', con interventi di Franco Caimi (Caimi Brevetti) e Sandro Tovalieri (ex calciatore e dirigente sportivo); 'Abitare la casa e la famiglia', con Lars Petersson (già ceo di Ikea Italia, Giappone e Usa), Gian Paolo Lazzer (Strategy Innovation) e Leonardo Di Chiara (architetto); 'Abitare l'azienda e l'università': panel moderato dalla Giustina Secundo con Sergio Hicke (Alturki) e Daniela Caputo (Manpower Group); 'Abitare il territorio e la città', sessione dedicata alle smart cities e alla rigenerazione urbana, moderata dal prof. Pasquale Del Vecchio (Lum). Intervengono Francesco Vania (Ministero del Made in Italy), Fernando Gala (Comune di Bari), Luigi De Santis (Ance Bari Bat), Michele Ruta (Politecnico di Bari) e Gabriele Ferrazzano (Enilive); 'Abitare il pianeta e la società', focus sulla sostenibilità ambientale e sociale moderato dal giornalista Domenico Castellaneta con interventi di Serena Triggiani (Regione Puglia), Beatrice Lamonica (Deloitte), Novella Pellegrini (Fondazione Sylva) e Cosimo Accoto (Mit).
L'incontro si aprirà con i saluti istituzionali del Rettore Antonello Garzoni, del vicesindaco di Bari Giovanna Iacovone, del presidente di Confindustria Puglia Sergio Fontana e del presidente Adi Puglia e Basilicata Guido Santilio, seguiti dall'intervento introduttivo del Prof. Carlo Bagnoli dell'Università Ca' Foscari di Venezia, fondatore e direttore di SIF e Strategy Innovation. Il Sif Bari 2025 si svolgerà dalle 10 alle 17 presso il Campus dell'Università Lum 'Giuseppe Degennaro', con inizio delle registrazioni a partire dalle 9:30. I lavori saranno intervallati da un light lunch, offrendo anche opportunità di networking tra i partecipanti. L’evento è supportato da Casa delle Tecnologie Emergenti – Bari Open Innovation Hub ed è sponsorizzato da Deloitte, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, con il patrocinio di Confindustria Puglia e Adi Puglia e Basilicata.
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(Adnkronos) - "E' un problema importante che ci trasciniamo da molti decenni e su cui si sono sempre adottati dei provvedimenti tampone. Il tema della carenza infermieristica sta diventando il tema del Paese. Più che solo di carenza, io parlerei di questione infermieristica perché tocca più livelli e più istituzioni". Bisogna "fare in modo che i 25mila giovani che ogni anno scelgono di fare il corso di laurea in Infermieristica vengano anche aiutati a scoprire la vera essenza di questa professione. Tant'è vero che poi molti giovani abbandonano durante il percorso di studio. L'infermieristica in sé è attrattiva, c'è bisogno però di fare in modo che resti attrattivo anche l'esercizio della professione". Si tratta di "lavorare sulla valorizzazione delle competenze specialistiche, lavorare sullo sviluppo di carriera e sui riconoscimenti e su alcuni incentivi per fare in modo che i giovani possano studiare l'infermieristica nei contesti in cui abitano o, se si spostano, essere facilitati anche nello spostamento per lo studio". Così Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi, Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche, all'Adnkronos Salute intervenendo su una questione chiave del settore, a margine della presentazione del primo rapporto sulle professioni infermieristiche, oggi a Roma.
"Avere un rapporto strutturato, documentato, di dati" sulla realtà infermieristica è un traguardo "che rincorro da quando sono presidente nazionale - aggiunge Mangiacavalli - Questo è il primo, ma l'obiettivo" è farlo diventare "annuale". Deve diventare "un rapporto che ogni anno fotografa la professione infermieristica, che contenga dei dati per i decisori politici e istituzionali: dalla formazione allo sviluppo di carriera, agli organici, agli standard di accreditamento, alla valorizzazione della professione". Deve contenere le "informazioni che possono, insieme a noi come ente, aiutare la politica nella realizzare interventi o normativi o regolamentari che occorrono". I detentori dei dati "sono gli Ordini e la Federazione, in qualità di ente e il sussidiario dello Stato - spiega Mangiacavalli - Con questo rapporto, dove ci siamo avvalsi anche del contributo metodologico fondamentale della Scuola Sant'Anna di Pisa, abbiamo iniziato a raccogliere i dati dall’Albo nazionale", a cui si sono aggiunti quelle "delle banche dati nazionali del ministro della Salute, quella della Ragioneria generale dello Stato e della Corte dei Conti. Ci sono poi le banche dati delle Regioni. Sono stati anche raccolti dati da associazioni di pazienti, da società scientifiche. Ci sono poi quelli ottenuti dagli infermieri stessi con una survey. Le fonti dei dati sono molteplici e la capacità della Scuola Sant'Anna è quella di aver creato una connessione fra i dati per trasformare appunto i dati in informazione", conclude.
Leggi tutto: Mangiacavalli (Fnopi): "La carenza infermieristica coinvolge più istituzioni"

(Adnkronos) - "La questione infermieristica non riguarda una singola professione, ma l'intera Italia: un Paese che invecchia sempre di più e con sempre maggiori bisogni socio-sanitari. Nelle nostre regioni, sempre più persone vivranno con patologie croniche già diagnosticate, per le quali la sfida non sarà solo clinica, ma soprattutto assistenziale: prevenzione secondaria e terziaria, gestione quotidiana delle terapie, educazione alla salute, monitoraggio, attivazione delle reti comunitarie, sviluppo o mantenimento dell'indipendenza. E' un cambiamento epocale che chiama in causa il territorio, non come luogo residuale, ma come fulcro del sistema sanitario". Lo ha detto la presidente della Fnopi - Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche, Barbara Mangiacavalli, in occasione della presentazione, oggi a Roma a Palazzo Rospigliosi, del primo Report sulle professioni infermieristiche realizzato da Fnopi in collaborazione con la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa.
"Non possiamo permetterci di rimanere ancorati a un modello che non risponde più alle esigenze reali delle persone. Il futuro della sanità si gioca nelle case, nei quartieri, nelle relazioni", evidenzia Mangiacavalli, "e sarà il capitale umano - adeguatamente formato, valorizzato e integrato - a fare la differenza. Il problema della carenza infermieristica, analizzato in tutto il rapporto, non si risolve solo con incentivi economici". Serve "rendere attrattiva la professione, offrendo reali possibilità di carriera clinica, percorsi di crescita e riconoscimento professionale", conclude.
Leggi tutto: Ordini infermieri: "Contro carenza servono attrattività professione e incentivi"

(Adnkronos) - Gli infermieri più soddisfatti sono tra coloro che lavorano nel contesto dell'assistenza domiciliare, sul territorio, rispetto a quanti operano in ospedale, soprattutto se non vengono coinvolti a sufficienza nei processi gestionali. A livello stipendiale, i professionisti meglio pagati sono in Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna, con i salari minori in Campania e Molise. E' quanto emerge dal primo Report sulle professioni infermieristiche, realizzato da Fnopi - Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche in collaborazione con la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e illustrato oggi a Roma, a Palazzo Rospigliosi.
Scorrendo le pagine del report, viene tracciato un identikit della professione in cui il rapporto tra infermieri e abitanti è più basso nei due estremi della Penisola: Sicilia e Lombardia. Gratificato chi lavora in contesto domiciliare e in ospedale, ma solo se viene coinvolto nei processi gestionali. In tanti continuano a scegliere il settore pubblico, con un picco di interesse dell'84,9% nel 2018. Nel 2023 - si legge - il 78,9% dei laureati preferisce il settore pubblico, indicando una costante alta preferenza per questa opzione. Molto positivi i riscontri acquisiti sulla soddisfazione dei pazienti per fattori come coinvolgimento nelle decisioni (78 su 100), chiarezza e utilità delle informazioni ricevute (91 su 100), rispetto e dignità (94 su 100), supporto emotivo (95 su 100). La formazione è la chiave per rendere più attrattiva la professione: diminuisce l'età media dei laureati (25,2 anni), aumentano i liceali che scelgono Infermieristica (68%) e cresce la richiesta di lauree magistrali. Il 92,3% di chi completa la formazione trova lavoro in un ambito coerente agli studi.
In questa prima edizione, il rapporto ambisce a raccogliere e a certificare le principali evidenze disponibili sugli infermieri in Italia, confrontandole con il quadro europeo e analizzando la situazione delle singole regioni. "Per la Federazione questo documento rappresenta il primo, importante, passo per presentare le evidenze ufficiali su cui le politiche che riguardano gli infermieri devono affondare le radici - dichiara la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli - Vogliamo fare in modo che il nostro rapporto di anno in anno sia presente sulle scrivanie dei decisori, a disposizione per acquisire dati certi sulla nostra professione. L'obiettivo è trasformare i dati in informazioni, perché le informazioni servono ad assumere le decisioni che, nel nostro caso, non possono essere esclusiva di un unico ministero. La complessità della questione infermieristica richiede l'istituzione di una cabina di regia con poteri straordinari in grado di coinvolgere più strutture di vertice e toccare diversi ambiti di intervento per prendere definitivamente un problema che non appartiene a una categoria professionale, ma all'Italia intera".
Le 4 sezioni che compongono il report, e che esplorano tutte le dimensioni della professione, sono state illustrate dai professori e ricercatori della Scuola superiore Sant'Anna: Milena Vainieri, Sabina Nuti (già rettrice) e Lorenzo Taddeucci. Dal punto di vista dell'adozione del Dm 77, a livello regionale non c'è una prassi uniforme e standardizzata, ma molta frammentazione. Cambiano anche le definizioni a seconda dei territori. Solo Lazio, Lombardia, Sardegna e Toscana utilizzano la definizione 'Infermiere di Famiglia e Comunità' (IFeC), suggerendo un modello integrato che abbraccia entrambi gli ambiti. Tutte le altre scelgono 'Infermiere di Famiglia o Comunità' (IFoC), che potrebbe indicare una maggiore flessibilità nelle funzioni e nelle modalità operative.
La formazione si conferma il punto di forza e di svolta per lo sviluppo della professione infermieristica. Significativo il dato sulla progressiva diminuzione dell'età media alla laurea triennale, che passa da una percentuale maggiore per la fascia di età superiore ai 27 anni nel 2004 fino a concentrarsi nella fascia da meno di 23 a 24 anni nel 2023 (36,1%), attestandosi su un'età media di 25,2 anni. Anche sulla provenienza degli studenti si nota un'evoluzione interessante, emerge dal report: negli anni più recenti si è verificato un aumento significativo della percentuale di iscritti a Infermieristica provenienti da licei, che nel 2023, rappresentavano il 68,2% degli iscritti. Altrettanto significativo il dato del 2023, con il 92,3% dei laureati magistrali che ha trovato lavoro in un ambito coerente agli studi, evidenziando una stretta connessione tra il percorso accademico magistrale e l'ambito lavorativo.
Leggi tutto: Report Fnopi: "Più soddisfatti infermieri in assistenza domiciliare"

(Adnkronos) - "Il tema della carenza degli infermieri", lo "sappiamo bene, non è solo un problema di retribuzione economica. Bisogna prevedere percorsi che rendano possibili e agevoli prospettive di carriera per ridare attrattività alla professione. In questa direzione questo Governo ha adottato una serie di interventi per una valorizzazione economica degli infermieri: misure sulla libera professione per chi lavora nel servizio pubblico, indennità per chi è occupato nell'emergenza urgenza e detassazione degli straordinari, per citarne alcune. E anche insieme alla Fnopi", Federazione nazionale Ordini e professioni infermieristiche, "abbiamo ragionato sulle misure che sono 'in itinere' per riformare i percorsi specialistici". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo messaggio inviato oggi a Roma all'evento di presentazione del primo Rapporto sulle professioni infermieristiche'che "può realmente essere uno strumento di orientamento per le istituzioni" e di cui, assicura, "faremo tesoro".
Nel salutare i partecipanti e ringraziando per l'invito, il ministro, in riferimento alla Giornata internazionale dell'infermiere che si celebra oggi, spiega che tale ricorrenza "richiama l'attenzione sull'importanza che la vostra categoria può dare nel rafforzare i sistemi sanitari e le economie nazionali", specie "in una società longeva come la nostra che ha bisogni di salute che richiedono sempre più un'assistenza infermieristica". Schillaci ha quindi rimarcato l'impegno del Governo nel riportare i giovani a scegliere questo corso di studi, anche e soprattutto investendo sulla motivazione. "Come emerge dal vostro studio - osserva - c'è un crescente interesse per le lauree magistrali; i nostri giovani hanno voglia di ampliare le loro conoscenze e hanno legittime ambizioni di crescita. A queste istanze stiamo dando ascolto e vogliamo dare risposte anche perché ci sta a cuore non solo formare adeguatamente, ma anche trattenere in Italia il nostro capitale umano".
Inoltre, "dal vostro rapporto - aggiunge il ministro - emerge che la maggioranza degli intervistati ha indicato una preferenza per il lavoro nella sanità pubblica, mostrando di avere fiducia nel nostro Servizio sanitario nazionale. Una preferenza che oggi assume un significato ancor più fondamentale, considerato il ruolo che gli infermieri sono chiamati a svolgere negli ospedali di comunità e come anelli di congiunzione tra ospedale e territorio".
"Con il progressivo invecchiamento della popolazione e l'incidenza esponenziale di patologie croniche - prosegue Schillaci - la domanda di salute è profondamente cambiata. E con essa deve cambiare il modello di offerta sanitaria, per poter intercettare adeguatamente i nuovi bisogni di salute e per salvaguardare la sostenibilità del nostro Servizio sanitario nazionale".
Guardando al futuro, "la sfida che abbiamo davanti va ben oltre la capacità di curare e di fornire assistenza - chiarisce il ministro - Richiede investimenti nella prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Ci impone di spingere verso l'integrazione ospedale e territorio e verso un approccio che oggi non può che essere multidisciplinare e multisettoriale. In questo processo di riforma, l'infermiere di famiglia e di comunità può svolgere un ruolo cruciale, in team con altre figure, che va sostenuto e valorizzato - conclude - nell'interesse dei pazienti e a salvaguardia della nostra sanità pubblica".
Leggi tutto: Schillaci: "Carenza infermieri questione non solo economica ma di attrattività"
(Adnkronos) - Al 56esimo Congresso nazionale dell'Anmco, A ssociazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, che si terrà a Rimini dal 15 al 17 maggio, sono attesi 5mila specialisti da tutta Italia e non solo. "Il congresso rappresenta da oltre 50 anni uno degli incontri culturali più attesi per il vasto mondo di attività clinica cardiologica. Nel corso dei 3 giorni verranno presentate le più recenti e significative novità cliniche, scientifiche ed organizzative, maturate nelle cardiologie del nostro Paese", spiega in una nota l'Anmco che evidenzia come "anche quest'anno oltre 5mila cardiologi ospedalieri si sono dati appuntamento per confrontarsi su tutti i grandi temi della prevenzione, della cura e della ricerca, e sulle novità legate all'attività clinica cardiovascolare".
Quest'anno il congresso si svilupperà attorno al tema 'Heart Innovation - From Research to New Solutions for Best Practice', un invito a esplorare come la ricerca più avanzata possa tradursi in soluzioni cliniche concrete per migliorare la pratica quotidiana e l'assistenza al paziente. "Medici cardiologi, ricercatori, giovani specializzandi e figure istituzionali si ritroveranno per condividere esperienze, confrontarsi su nuove evidenze scientifiche e tracciare insieme le rotte future della cardiologia ospedaliera - prosegue l'Anmco - Prospettive, cure e ricerca saranno al centro delle sessioni di lavoro che vedranno alternarsi i più grandi esperti della cardiologia italiana per un costruttivo ed efficace confronto di idee ed esperienze originali, da sempre necessario per rispondere adeguatamente alla complessità di una realtà sanitaria in continua evoluzione".
Tra le novità, l'introduzione dell'International Version Congress: un'intera sezione del programma sarà dedicata a sessioni in lingua inglese, animate da una prestigiosa faculty internazionale; un'occasione unica di aggiornamento professionale, con il contributo delle maggiori società scientifiche cardiologiche internazionali come l'American Heart Association (Aha), l'American College of Cardiology (Acc) e la Società europea di cardiologia (Esc).
Il 56esimo congresso Anmco "offrirà ai partecipanti l'opportunità di seguire i lavori anche attraverso una modalità online-only, accessibile tramite la piattaforma multimediale digital.anmco.it, che negli ultimi anni è diventata parte integrante del congresso e rende possibile al meglio la fruizione di tutti i contenuti. La nuova frontiera dell'educazione medica sarà inoltre rappresentata dall'innovativo sistema 'AI Anmco Intelligence', il co-moderatore virtuale capace di stimolare il dibattito scientifico generando domande e spunti di discussione in tempo reale".
Secondo Fabrizio Oliva, presidente Anmco e direttore Cardiologia 1 dell'Ospedale Niguarda di Milano, "nel corso dei 3 giorni saranno presentati i risultati di importanti studi clinici su tematiche di notevole rilevanza per la salute pubblica, dall'infarto allo scompenso cardiaco. Risultati che certamente contribuiranno a migliorare la pratica clinica in ambito cardiovascolare".
"Il congresso - continua Oliva - offrirà come sempre un'importante occasione di aggiornamento, confronto e crescita scientifica per continuare a costruire una cardiologia sempre più innovativa, vicina al paziente e in linea con le più elevate evidenze scientifiche internazionali. Partecipare ciascuno con la propria competenza significa contribuire a far scrivere nuove pagine della nostra disciplina, mantenendo forte la sua capacità di essere al contempo propositiva e punto di riferimento, non solo per la classe medica. Un grande evento - conclude - che testimonia l'impegno dell'Anmco nel sostenere la crescita e la formazione dei cardiologi italiani".

(Adnkronos) - Nuovo fermo per la strage di Monreale, avvenuta nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile e costata la vita a tre giovani. I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura del capoluogo siciliano, nei confronti di Mattias Conti, 19enne del quartiere San Filippo Neri.
Il giovane è ritenuto responsabile dei reati di strage e lesioni personali aggravate, in concorso con Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto, già arrestati il 27 aprile e il 4 maggio scorsi, e di detenzione illegale e porto abusivo di pistola. Il provvedimento restrittivo si fonda sulle ultime risultanze delle indagini sulla strage. Gli accertamenti, spiegano gli investigatori dell'Arma, hanno fornito "ulteriori conferme al quadro indiziario già raccolto a carico dei due giovani fermati nei giorni scorsi, consentendo di giungere all’identificazione del 19enne".
Il 19enne, inizialmente irreperibile, si è presentato nella caserma di Monreale accompagnato dal proprio legale. Secondo gli investigatori dell'Arma, avrebbe impugnato una pistola ed esploso diversi colpi di arma da fuoco sulla folla, radunatasi in via D’Acquisto a Monreale, la notte del 27 aprile scorso.
Il 19enne è stato condotto nel carcere Pagliarelli e, nelle prossime ore, sarà interrogato dal gip di Palermo. In carcere per la strage di Monreale costata la vita ad Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo ci sono già due coetanei del 19enne, Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto.
A 'incastrare' Mattias Conti sarebbe stata la foto pubblicata dalla fidanzata di una delle tre vittime sul suo profilo social. Nell'immagine si vede Conti, insieme con un altro degli indagati. Il post è stato acquisito dai carabinieri.
Leggi tutto: Strage Monreale, fermato 19enne: per investigatori "ha esploso diversi colpi"

(Adnkronos) - “L’Italia è un Paese di imprenditori, questo rimane confermato nel Rapporto Gem, perché paragonando il numero delle imprese al numero della popolazione, l'Italia sale di classifica”. E’ quanto affermato da Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere, in occasione della presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum - l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity - svoltasi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’.
“Tuttavia, il problema è che si sta rallentando la spinta verso l'imprenditorialità, con un dato positivo: questo accade di meno, o non accade, nei settori tecnologici legati, ad esempio, alle start up innovative - spiega Tripoli - Pertanto, l’Italia investe ancora laddove c'è innovazione e tecnologia da sperimentare”.
“L'altro aspetto importante che il Rapporto mette in evidenza e che chiama in causa un complesso di fattori, dalla finanza, alle politiche pubbliche, alle politiche di semplificazione, su cui le Camere di commercio stanno lavorando, è che si diventa spesso imprenditori, ma non si cresce come imprese”, conclude.
Leggi tutto: Imprese, Tripoli (Unioncamere): "Italia rimane Paese di imprenditori"

(Adnkronos) - "Il Rapporto Gem ci racconta quest'anno che l'Italia si posiziona al 34esimo posto su 51 economie nel mondo, quindi nel ranking mondiale continuiamo ad avere una posizione piuttosto bassa. Questo è un dato preoccupante perché la crescita di un Paese dipende anche dalla propensione imprenditoriale, sia per ciò che riguarda la prospettiva di sviluppo economico, sia per fronteggiare le sfide che ci troviamo adesso nel mondo, come la transizione verso una sostenibilità ambientale e sociale e verso il digitale”. Lo ha detto Alessandra Micozzi, docente di Economia applicata presso l'Universitas Mercatorum e coordinatore team Progetto Gem Italia, alla presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum - l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity - svoltasi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’.
“Un altro dato allarmante è che il gender gap in Italia, anziché diminuire, aumenta e quest'anno abbiamo fatto un focus specifico sulle determinanti e i fattori che effettivamente condizionano questo gender gap - spiega Micozzi - Un altro dato è la propensione alla crescita: le nuove imprese italiane che nascono non hanno la capacità di occupare personale e ciò è dipeso da diversi fattori, come un contesto burocratico complesso, oneri fiscali elevati, che non favoriscono investimenti e assunzioni, ma dipende anche dalla carenza strutturale delle infrastrutture digitali e il supporto all'innovazione. Questo pregiudica in particolar modo le imprese ad alta tecnologia”.
“L'imprenditorialità è un fenomeno sociale e culturale, quindi la dimensione culturale è rilevante. Questo significa che le convinzioni e ciò che ci si aspetta a livello di aspettative sociali impattano molto sulla rappresentazione che abbiamo dell'imprenditorialità come carriera desiderabile e anche sulla valutazione delle proprie capacità ad attivare un'impresa. Pertanto, sicuramente la formazione a tutti i livelli di educazione, è fondamentale per un cambiamento culturale”, conclude.
Leggi tutto: Imprese, Micozzi (UniMercatorum): "Ranking mondiale Italia basso, dato preoccupante"

(Adnkronos) - “Il nostro ruolo è stato proprio quello di creare il Rapporto Gem Italia, che viene affidato annualmente ai singoli Paesi, per confluire, poi, in un rapporto globale di tipo internazionale”. Con queste dichiarazioni, il rettore dell’Universitas Mercatorum, Giovanni Cannata, all’evento di presentazione del Rapporto Gem Italia 2024-2025, a cura di Universitas Mercatorum - l’università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity - svoltosi a Roma, intitolato ‘L’imprenditorialità per la crescita del Paese’.
“E’ un Rapporto multiuso: può servire all'accademia per approfondire le ricerche; alle imprese per capire, se già non lo sanno, dove il mondo gira; alla mano pubblica, per capire quali politiche orientare e può servire alle organizzazioni internazionali, quando fanno politica di alto livello per orientare le attività delle imprese. Gli interrogativi sono tanti”, conclude il rettore Cannata.
Leggi tutto: Imprese, Cannata (UniMercatorum): "Ruolo nella creazione Rapporto Gem Italia"

(Adnkronos) - In via della Conciliazione spuntano i primi souvenir con le foto di Papa Leone XIV, richiestissimi da fedeli e turisti che subito dopo l'elezione hanno preso d'assalto i negozianti nei pressi della Basilica di San Pietro. Cartoline, segnalibri, santini e calamite sono esposti in bella vista in alcuni negozi e ritraggono la prima apparizione di Papa Prevost sulla Loggia centrale della Basilica, con le mani giunte o intento a salutare la folla. Sullo sfondo spicca il Cupolone.
"Tutti entrano e chiedono dei souvenir di Leone XIV - spiega all'Adnkronos un negoziante di una delle attività di via della Conciliazione - Non vogliono nient'altro". Allo Store ufficiale del Giubileo, in via della Traspontina, sono in vendita delle magliette blu o nere, a scelta del cliente, con la stampa della tradizionale talare bianca del Papa disegnata, e le scritte 'Habemus Papam' e 'Leone XIV', a mo' di firma. "Le magliette sono arrivate il giorno dopo l'elezione. Gli altri souvenir sono ancora in elaborazione e piano piano arriveranno, presumo dalla prossima settimana", spiega all'Adnkronos Gino Conversi, il direttore marketing della società, delineando le tempistiche per l'arrivo di nuovi gadget ufficiali.
Altri negozi, invece, attendono le autorizzazioni del Vaticano per procedere alla produzione dei souvenir, come spiega Francesco della Libreria San Paolo di via della Conciliazione: "Le aziende sono in attesa che il Vaticano autorizzi la diffusione dell'immagine del Papa per la vendita di souvenir. L'altroieri hanno pubblicato quella ufficiale con la firma autografa. Tra oggi e domani, forse, riusciremo ad avere l'autorizzazione per la foto ufficiale".
In tantissimi entrano in libreria e chiedono dei libri per conoscere il nuovo Papa, ai clienti Francesco risponde di essere "in attesa. I fornitori ci hanno fatto vedere alcune schede, ma ancora non abbiamo una data. Penso che anche per i libri ci sia bisogno di una revisione e di un'autorizzazione". Intanto, i libri che vanno di più "sono quelli sul Conclave", continua Francesco, aggiungendo che dovrebbe "uscire un numero speciale di Famiglia Cristiana martedì". Dello stesso avviso, gli addetti alle vendite della libreria Ancora, sperando che "il Vaticano dia l'autorizzazione questa settimana, ma non lo sappiamo ancora".
Leggi tutto: Papa Leone XIV, in via della Conciliazione spuntano i primi souvenir

(Adnkronos) - Esiste un'infinità di rose e altrettanti nomi per distinguerle. Abraham Darby, Aimèe Vibert, Alain Blanchard, Alba Amelia, Albertine, Alexandra Renaissance, Alfred de Dalmas, Alister Stella Grey, Ambre Queen, Anna Vena, Aphrodite... tanto per citarne soltanto alcuni fra quelli registrati, con cui questi fiori vengono chiamati. Ma una nuova rosa ha recentemente ricevuto un nome davvero importante. La Royal Society of Wales (Rhs) ha dedicato una rosa, creata da Harness Roses, alla principessa del Galles, per celebrare il potere curativo della natura di cui Kate ha parlato così spesso negli ultimi mesi.
Sembra che 'Catherine's Rose', con i suoi delicati fiori corallo, abbia un profumo intenso con sentori di lokum e mango. I fondi ricavati dalla sua vendita saranno devoluti a una causa molto cara a Kate: contribuiranno infatti a realizzare un programma di formazione per team medici della Royal Marsden Cancer Charity in tutto il Regno Unito. Il programma specialistico contribuirà inoltre a garantire che i pazienti che necessitano di un supporto intensivo lo ricevano, in modo che possano vivere una vita migliore con e dopo il cancro.
"Oltre a sostenere l'incredibile lavoro del Royal Marsden, Catherine's Rose sensibilizzerà l'opinione pubblica su come la natura e il giardinaggio possano contribuire alla guarigione", ha affermato Clare Matterson, direttore generale della Rhs. "Conosciamo l'importanza di questo messaggio, perché ogni giorno vediamo quanto l'accesso alla natura e lo stare all'aria aperta siano vitali per la nostra salute e felicità. Harkness Roses ha fatto un lavoro meraviglioso coltivando questa rosa spettacolare che porterà tanta gioia a tutti i giardinieri del nostro Paese".
Philip Harkness, amministratore delegato di Harkness Roses, ha aggiunto di essere "lieto" che la Rhs abbia scelto di intitolare questa nuova creazione alla principessa del Galles e ha affermato che è stato un "privilegio" essere coinvolto nel progetto. Sia Kate Middleton che suo marito, il principe William, sono sostenitori del centro oncologico specializzato del Royal Marsden, e l'amministratore delegato dell'Nhs Foundation Trust, Cally Palmer, si è detta "molto grata" alla principessa "per aver avviato questa iniziativa e per i benefici che porterà ai malati di cancro di tutto il mondo".
Tuttavia, i fan reali dovranno affrettarsi ad assicurarsi la Rosa di Kate: quest'anno ne saranno disponibili solo 15.000 esemplari, mentre altri ne arriverranno soltanto nel 2026. Questo fiore speciale sarà senza dubbio piantato nei giardini più belli d'Inghilterra: potremmo forse vederlo spuntare dalla bordura erbacea lunga 156 metri di Buckingham Palace? Chissà. Nel frattempo una cosa è certa: per una volta il Regno Unito contraddice il suo poeta più rappresentativo, William Shakespeare, secondo cui, se una rosa si chiama Carla o Caterina, o ha qualsiasi altro nome, "avrebbe comunque lo stesso dolce profumo".
Leggi tutto: Una rosa dedicata a Kate Middleton, perché si chiamerà come la principessa

(Adnkronos) - Si chiude a Villafranca D'Asti e, più precisamente dall’IC di Villafranca D'Asti, il tour del progetto “Educyber Generations” l’iniziativa promossa dal Moige – Movimento Italiano Genitori, realizzata nell’ambito del Progetto Diderot di Fondazione Crt, per contrastare il bullismo e i pericoli della rete, un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti nella società e nelle scuole italiane. Durante la mattinata si terranno tre sessioni formative, condotte da Sara Valente e Antonella Silletti, psicologhe della task force anti bullismo del Moige per formare i ragazzi sui rischi e le opportunità del mondo digitale. Nel pomeriggio, il Centro Mobile Moige sarà presente nel cortile della scuola per accogliere la cittadinanza, seguito da un intervento rivolto a genitori e insegnanti. Il tour partito a marzo 2025 ha raggiunto oltre 6mila studenti appartenenti ad oltre 70 scuole in Piemonte e Valle D’Aosta.
“È sui banchi di scuola che si formano le cittadine e i cittadini di domani – dichiara la presidente di Fondazione Crt Anna Maria Poggi - Il progetto Diderot di Fondazione Crt, che quest’anno porta in aula nuove ‘sfide’ della contemporaneità che vanno dalla prevenzione del cyber risk alla bioingegneria dell’alimentazione, intende allenare le nuove generazioni al critical thinking, ad acquisire quello sguardo nuovo e creativo necessario per comprendere e orientarsi nel mondo”.
Secondo lo studio del Moige, condotto in collaborazione con l'Istituto Piepoli nel 2023, emergono dati allarmanti: l'8% dei ragazzi usa foto o video per prendere in giro qualcuno, un dato in costante aumento. Il 45% ha dichiarato di essere stato vittima di prepotenze, con il 34% di casi legati a violenza verbale. Preoccupante è anche la percentuale di minori che navigano senza alcun filtro anti-porno (49%) e la scarsissima comunicazione con le famiglie riguardo a strumenti di protezione durante la navigazione online. Dallo studio emerge inoltre una generale fiducia nei confronti di quanto viene letto su internet. Il 42% crede che ciò che si legge online sia attendibile ma il 52% ammette di aver creduto almeno una volta ad una notizia che poi si è rivelata una fake news. Solo il 17% verifica sempre ciò che legge, dato in leggera crescita.
Un altro dato significativo è quello relativo al tipo di presenza sui social. Oltre 1 su 4 ha un proprio canale attraverso il quale condivide con gli utenti contenuti come video, tutorial, foto, dove racconta la propria vita, anche facendo live streaming. Questo fenomeno risente con ogni probabilità del ruolo sempre più importante che rivestono gli influencer agli occhi degli adolescenti, che aspirano a diventare come loro. In aumento anche il numero di minori che ha condiviso online foto personali: 9%. Preoccupa particolarmente il dato relativo all’età: il 6% di chi ha ammesso di averlo fatto ha meno di 15 anni. "Educyber Generations" si propone di affrontare in modo diretto e mirato i rischi del mondo digitale, che colpiscono in particolare bambini e adolescenti. Con oltre 30 milioni di account social attivi in Italia, l'intervento risulta urgente e necessario per garantire a tutti i giovani una navigazione sicura e consapevole.
"Il nostro progetto nasce da un'esigenza sociale imprescindibile", dichiara Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGE. "La società italiana sta diventando sempre più digitalizzata. Occorre valorizzare le opportunità della rete, comprendere i rischi e gli ostacoli nel percorso di crescita digitale, soprattutto per i minori. Educyber Generations significa formazione, prevenzione e, soprattutto, azioni concrete a supporto dei giovani".
L'obiettivo di "Educyber Generations" è di promuovere la cultura della cittadinanza digitale. A questo scopo, infatti, verranno formati gruppi di studenti che opereranno nelle scuole in collaborazione con docenti, famiglie e forze dell'ordine, per garantire un supporto tra pari e una maggiore consapevolezza dei rischi online. Attraverso questi strumenti, Educyber Generations mira a fornire competenze digitali e supporto qualificato, prevenendo e contrastando episodi di cyberbullismo e rischi della rete. Un progetto che si pone come obiettivo non solo di proteggere, ma di costruire una generazione di cittadini digitali consapevoli e responsabili.

(Adnkronos) - La figlia di Sophie Codegoni e Alessandro Basciano, Celine Blue, compie oggi, lunedì 12 maggio, 2 anni. La piccola trascorrerà il compleanno insieme alla mamma che per l'occasione le ha preparato una sorpresa per un dolce risveglio.
"La mia nanetta compie oggi 2 anni", ha scritto Sophie Codegoni che ha pensato di preparare, la notte prima, il suo dolce preferito: "Le sto preparando la sua torta preferita così domani mattina si sveglia con una bella sorpresa prima di andare a scuola", ha continuato l'influencer che ha seguito la ricetta per la torta margherita, che le ha consegnato al mattino con la candelina.
L'influencer ha spiegato che oggi la piccola festeggerà con i compagnetti a scuola, mentre per il weekend sta organizzando un party a tema Hello Kitty con tutti gli amici.
Diversamente, il papà Alessandro Basciano che non potrà partecipare ai festeggiamenti perché si trova a Miami - e anche per le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto negli ultimi mesi (Lo scorso 30 aprile per Alessandro Basciano la Cassazione ha confermato il divieto di avvicinamento e il divieto di comunicazione nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni)- ha condiviso i suoi auguri per la figlia Celine sul profilo Instagram: "Due anni fa nasceva la bimba più bella del mondo, la mia bambina: sei la gioia e l'innocenza. L'innocenza della tua tenera età che traspare in quegli occhi uguali a quelli della tua mamma", scrive Basciano citando l'ex compagna Sophie.
"Ti vedo sempre, sento la tua voce e il tuo caratterino che fa capire già tanto...", continua il deejay. "Sei la forza in questo periodo buio, buon compleanno. Il tuo papà", ha concluso.

(Adnkronos) - Un sistema di raccolta efficiente, capillare e tra i più virtuosi d’Europa: è quello italiano per il riciclo degli imballaggi in alluminio, che nel 2024 conferma non solo il pieno raggiungimento degli obiettivi Ue al 2025 (50%), ma anticipa anche quelli fissati per il 2030 (60%). Lo attestano i dati presentati durante l’Assemblea Pubblica Annuale di Cial - Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, occasione in cui sono stati ufficializzati il rinnovo del Consiglio di Amministrazione e la riconferma di Bruno Rea alla presidenza del Consorzio.
Nel 2024, il tasso di riciclo degli imballaggi in alluminio si è attestato al 68,2%, ma sempre prossimo alla media del 70% degli ultimi anni, con un recupero complessivo pari al 71,7%. Il lieve calo di due punti percentuali rispetto al 2023 non riflette un peggioramento delle performance, ma è legato all’ampliamento del perimetro di rendicontazione previsto dalle nuove norme europee, che includono anche l’alluminio presente negli imballaggi compositi - spiega Cial - Una variazione metodologica che modifica il confronto storico e segna l’inizio di un nuovo standard di misurazione.
Dati che confermano come la filiera sia in grado di assorbire in maniera soddisfacente quantità crescenti di immesso (+8,5% rispetto al 2023) attraverso un sistema di raccolta, selezione e trattamento ormai consolidato su tutto il territorio nazionale. Anche sul fronte delle lattine per bevande, l’Italia si conferma tra i Paesi più efficienti d’Europa. Il tasso di riciclo per questa specifica tipologia di imballaggio si attesta all’86,3%, a fronte di un +7% nelle quantità effettivamente riciclate e di un significativo +16% nell’immesso al consumo. Un risultato - spiega Cial - che, pur evidenziando una contrazione percentuale rispetto all’anno precedente (-8%), certifica l’efficienza e la reattività del sistema nazionale, in grado di gestire tempestivamente un incremento rilevante dei volumi.
Ancora, nel 2024, grazie all’avvio a riciclo di oltre 62.400 tonnellate di imballaggi, si è evitata l’emissione di circa 442mila tonnellate di CO2 equivalenti e si è ottenuto un risparmio energetico pari a 197mila tonnellate equivalenti di petrolio. Un risultato reso possibile dall'efficienza dell’alluminio: il metallo riciclato richiede, infatti, solo il 5% dell’energia necessaria per produrre alluminio primario.
In questo quadro, il sistema consortile continua a rafforzare la propria presenza capillare sul territorio nazionale, con 432 convenzioni attive e una copertura che raggiunge oggi il 78% della popolazione italiana e il 70% dei comuni.
“I dati 2024 confermano la solidità e la maturità del modello italiano di gestione degli imballaggi in alluminio, tra i più virtuosi ed efficienti in Europa. Anche a fronte dell’adeguamento ai nuovi criteri europei di calcolo - che ampliano il perimetro dell’immesso includendo l’alluminio presente nei compositi - la filiera continua a garantire performance elevate, con volumi assoluti di materiale riciclato in costante crescita. Un esempio concreto: a fronte di un consumo pro-capite di circa 1,45 kg di packaging in alluminio, il nostro sistema riesce a recuperarne e valorizzarne oltre 1 kg per cittadino. È un risultato frutto della cooperazione tra cittadini, istituzioni e imprese, che dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità ambientale, efficacia economica e inclusione sociale. Ora è importante che le politiche europee riconoscano e valorizzino i modelli già consolidati, premiando chi ottiene risultati attraverso innovazione, responsabilità condivisa e un efficiente governance di filiera”, sottolinea Carmine Bruno Rea, presidente di Cial.
Leggi tutto: Rifiuti, Cial: "Nel 2024 tasso di riciclo imballaggi in alluminio al 68,2%"
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