(Adnkronos) - “Il Piemonte, con tutti i suoi 1180 comuni, grandi, piccoli, piccolissimi, ha un tema che è quello di innovarsi ma soprattutto, di protendere verso un futuro che sia sostenibile e soprattutto sinergico; sinergico con le imprese che ci sono sul territorio, sinergico con gli enti locali che lo rappresentano, per far sì che entrambe le due figure, i due stakeholder principali, imprese e città, siano davvero il tessuto vivo”. E’ il commento del vicepresidente Anci Piemonte, Steven Palmieri, intervenuto a Biella alla presentazione del settimo bilancio di sostenibilità ambientale di A2A che ribadisce come sia fondamentale l’impegno delle politiche a livello regionale: “Non possiamo andare avanti con dei territori che diventano sempre più poveri senza imprese e non possiamo pensare di avere dei comuni che siano senza imprese e senza la spinta giusta per allocarle e farle crescere”.
(Adnkronos) - Tra gli studenti italiani il sentimento generale è di "preoccupazione e ansia, ma c'è anche fiducia nelle istituzioni e in Harvard, che ha sempre mostrato grande attenzione agli studenti internazionali". A dirlo all'Adnkronos è Mattia Pastore, fondatore e amministratore delegato di Uni Student Advisors - azienda che fornisce consulenza agli italiani che intendono studiare all'estero e che segue attualmente anche sette studenti ammessi ad Harvard negli ultimi due anni - mentre infuria lo scontro legale tra l'università e l'amministrazione Trump.
La revoca di migliaia di visti agli studenti stranieri - temporaneamente bloccata da un giudice federale - ha generato un'ondata di incertezza per oltre un milione di studenti internazionali, tra cui anche giovani italiani. "La convinzione generale è che la situazione rientrerà - aggiunge Pastore - sperando anche in una minore prepotenza da parte del governo americano".
Secondo il fondatore di Uni Student Advisors, "la situazione è in continua evoluzione", ma si pensa che "rientrerà, perché è nell'interesse degli Stati Uniti, di Harvard, e di ogni Paese coinvolto in questa situazione". Particolarmente apprezzata e rassicurante è stata soprattutto la risposta dell'ateneo, che "ha subito espresso la propria vicinanza e l'impegno a proteggere gli studenti internazionali".
In risposta alla crisi, Pastore annuncia un'iniziativa concreta: "Ci stiamo muovendo in maniera capillare, dando massima priorità al benessere fisico e mentale degli studenti e di tutti coloro colpiti da questa decisione. Per questo abbiamo deciso di istituire una helpline - che annunceremo sui nostri canali social e sito web nel fine settimana - completamente gratuita". Il servizio sarà disponibile anche per chi non è cliente della società: "L'helpline sarà mirata non solo agli studenti di Harvard e non solo quelli legati a Uni Student Advisors, perché sentiamo l'obbligo morale di fare la nostra parte in questo momento".
Leggi tutto: Trump-Harvard, Pastore (Unisa): "Studenti italiani in ansia e preoccupati"
(Adnkronos) - Chiara Petrolini andrà a processo in Corte d'Assise a Parma con prima data d'udienza lunedì 30 giugno alle 9.30. Lo ha stabilito oggi, venerdì 23 maggio, la gup del tribunale di Parma, Gabriella Orsi, ha accolto la richiesta della procura ducale, dopo circa quattro ore di udienza. La 21enne di Vignale di Traversetolo è accusata di aver ucciso i propri due figli e di aver nascosto i loro cadaveri, sotterrandoli nel giardino della propria abitazione.
La giovane dovrà rispondere dei reati di duplice omicidio premeditato e di soppressione di cadavere. Chiara Petrolini ha partecipato all'udienza insieme all’ex fidanzato, Samuel Granelli, che venerdì scorso era stato riconosciuto parte civile assieme ai propri genitori.
(Adnkronos) - “Le imprese in realtà stanno assumendo il tema della sostenibilità e l'Italia è una delle economie più sostenibili perché, per una ragione di mancanza di materie prime, siamo i primi nell'economia circolare”. A dirlo, in occasione della presentazione a Biella del settimo bilancio di sostenibilità territoriale di A2A, Lara Ponti, Vicepresidente per la transizione ambientale e gli obiettivi Esg di Confindustria.
“Quello che ancora ci manca e che come Confindustria stiamo tentando di portare avanti, è di portare una visione di futuro. Noi dobbiamo fare la transizione ecologica perché dobbiamo lasciare un mondo alle giovani generazioni differente da quello attuale e la transizione ecologica è un pezzo di questo passaggio. Non farla – continua Ponti - è comunque una scelta e avrebbe dei costi ancora superiori a quelli della transizione ecologica, ma soprattutto, fare scelte di sostenibilità vuol dire costruire una visione di un mondo più giusto, più in armonia con l'ambiente, più capace di rispettare complessivamente il mondo in cui viviamo”.
(Adnkronos) - Per rimanere sani, tonici e definiti, i muscoli non dovrebbero mai andare in vacanza. Bastano infatti anche solo 2 settimane di assoluto riposo e di 'sgarri' con la dieta per vanificare fino ad anche 6 mesi di sforzi in palestra. Parola di Ione Acosta, il personal trainer di Vip come l'attrice spagnola Laia Costa o il regista canadese Paul Haggis. "In estate, complice il caldo e la voglia di relax, si fa più fatica a seguire e a mantenere una routine di allenamento", spiega Acosta. "Se si cede alla tentazione di lasciarsi andare per poche settimane si rischia l'effetto del muscolo floscio. Colpa della miostatina, una proteina naturale che gioca un ruolo cruciale nel controllo della crescita muscolare. La sostanza funge da freno alla sintesi di nuove fibre muscolari, limitando così lo sviluppo della massa muscolare. Una delle sfide più grandi per chi cerca di aumentare la propria forza e dimensione muscolare è proprio quella di ridurre l'azione inibitoria della miostatina".
Su questi principi Acosta ha sviluppato un programma di allenamenti mirato, che si basa sulla durata ridotta degli allenamenti, abbinata a un'intensità estremamente alta. "Questo metodo, che prevede sessioni di allenamento brevi ma molto intense, si basa su un principio fondamentale della biologia muscolare: l'inibizione della miostatina", illustra il trainer. "Quando l'intensità dell'allenamento è alta, il corpo risponde con la produzione di ormoni e fattori di crescita che contrastano la miostatina e stimolano la sintesi muscolare". L'allenamento ad alta intensità (Hiit) proposto da Acosta si basa su esercizi che sollecitano i muscoli in modo rapido e intenso, ma che non durano più di 20-30 minuti. Questa combinazione di lavoro ad alta intensità e brevi periodi di recupero spinge il corpo a liberarsi di quella che viene definita 'miostatina limitante' e, al contempo, aumenta la produzione di ormoni favorevoli alla crescita muscolare, come il testosterone e l'ormone della crescita.
Oltre a stimolare la crescita muscolare, "l'allenamento ad alta intensità ha numerosi altri benefici", sottolinea Acosta. "Questi includono il miglioramento della resistenza cardiovascolare, il rafforzamento della forza muscolare generale e il miglioramento della composizione corporea. Inoltre - continua - brevi sessioni di allenamento intenso sono state collegate anche a un miglioramento delle capacità metaboliche, favorendo un'ottimizzazione del consumo di calorie anche dopo la fine dell'allenamento". Questo tipo di allenamento ha conquistato non solo i vip, ma chiunque desideri migliorare il proprio fisico senza dover passare ore in palestra. Ione Acosta ha dimostrato che, con il giusto approccio, è possibile ottenere miglioramenti tangibili e duraturi in breve tempo, eliminando la necessità di sessioni lunghe e tediose che in estate diventa difficile da seguire.
Oltre a interrompere la routine del proprio allenamento, in estate si tendono a fare altri 5 errori che rischiano di compromettere la vigorosità dei propri muscoli. Eccoli.
Dormire poco. "Se non si dorme a sufficienza di notte, il giorno dopo non si avrà l'energia necessaria per il proprio allenamento e, quindi, non si raggiungerà il pieno potenziale", spiega Acosta. Inoltre, "i muscoli rilasciano aminoacidi durante l'esercizio che vengono poi convertiti in proteine nel flusso sanguigno durante il sonno. Il riposo - aggiunge - è importante per permettere che il processo abbia luogo". Il trainer dei Vip raccomanda dunque di evitare di fare di frequente le 'ore piccole' e consiglia di dormire dalle 7 alle 9 ore ogni notte;
Digiunare. Anche se saltare un pasto prima di un allenamento può sembrare innocuo o anche utile ai fini della propria forma fisica, per il trainer dei vip è fondamentale mangiare - meglio la mattina - per dare energia al proprio corpo. "I carboidrati in particolare forniranno al tuo corpo il carburante di cui ha bisogno, quindi opta per cibi come cereali integrali o toast integrali con un po’ di frutta", suggerisce Acosta. "Tuttavia, è bene non eccedere con le porzioni in modo da non appesantirsi", precisa.
Terzo errore: evitare il consumo di proteine. Le proteine sono essenziali, sia che si vogliano aumentare i muscoli sia per perdere peso. "Quindi non consumarne abbastanza può sicuramente impedire alla propria routine in palestra di portare ai risultati sperati", evidenzia Acosta. “Le proteine supportano un metabolismo sano, riducono l'appetito e aiutano anche a costruire i muscoli riparando e mantenendo il tessuto muscolare. Per ottenere risultati ottimali - indica il trainer - si consiglia di consumare circa 1 grammo di proteine per chilo di peso corporeo";
Non prendersi una 'pausa'. Anche se è fondamentale non stravolgere la propria routine di allenamento, è comunque necessario ricavarsi delle pause. "La verità invece è che bisogna lasciare al proprio corpo il tempo di riposare", spiega il trainer dei Vip. "L'esercizio eccessivo porta il corpo all'esaurimento, influenzando le prestazioni durante l'allenamento e impedendo di aumentare la forza. Per non parlare del fatto che lasciare che al proprio corpo il tempo di riprendersi evita infortuni. Tre giorni di riposo alla settimana sono generalmente la quantità raccomandata";
Trascurare l'idratazione è l'ultimo errore. Idratarsi è sempre importante, ma lo è ancor di più in estate. Con la stagione calda è necessario essere ben idratati per svolgere sessioni nel pieno delle nostre forze, evitando crolli di performance. E' buona norma consumare sempre 2 litri di acqua al giorno.
Leggi tutto: Muscoli mai in vacanza, 2 settimane di sgarri in estate vanificano 6 mesi di sforzi
(Adnkronos) - "L'attività fisica ha un impatto favorevole in tutti i nostri pazienti, non soltanto quelli affetti da carcinoma della vescica, ma su tutti quelli che seguono cure oncologiche in generale. Noi facciamo tutta una serie di terapie che danno stanchezza e l'attività fisica, paradossalmente, migliora tutti quelli che sono i possibili effetti collaterali delle nostre cure che possono essere di tipo biologico, chemioterapico o anche di tipo ormonale". Sono le parole di Rocco De Vivo, direttore facente funzione dell'Unità operativa complessa di Oncologia dell'ospedale San Bortolo di Vicenza, all'evento di 'Non girarci intorno' di Merck Italia, la campagna di sensibilizzazione sui tumori uroteliali promossa attraverso il Giro d'Italia, che si è svolto al villaggio open Giroland di Vicenza.
In particolare, "il 50% dei casi di carcinoma della vescica sono causati dal fumo - sottolinea De Vivo - Se la popolazione generale non fumasse, noi potremmo evitare circa il 50% dei casi incidenti di tumore della vescica. C'è poi una piccola quota, intorno al 5-10%, dovuta a delle esposizioni di tipo professionale che però, almeno qui in Italia, troviamo abbastanza di rado".
Lo stile di vita può fare la differenza e in quest'ottica si inserisce la campagna di sensibilizzazione. "E' importante sensibilizzare la popolazione su uno stile di vita corretto - aggiunge De Vivo - sull'attività fisica e sull'astensione dal fumo che è legato anche all'insorgenza del tumore del polmone o di altri tumori come quelli della cavità orale. E' poi importante - conclude - limitare i cibi processati e utilizzare vegetali comprati freschi, in modo da evitare sostanze chimiche e conservanti".
Leggi tutto: Tumori, oncologo De Vivo: "L'attività fisica ha un impatto favorevole su prognosi"
(Adnkronos) - Settant’anni di storia, quattro strutture iconiche tra Roma e Firenze, e una visione manageriale che guarda al futuro senza dimenticare il valore delle radici. Il Gruppo FH55 Hotels celebra nel 2025 il suo 70° anniversario con risultati economici solidi, riconoscimenti di prestigio e un piano di rilancio strutturato che punta su qualità, innovazione e identità. A guidare questa fase evolutiva è Claudio Catani, vicepresident Operations dal 2023, manager di lunga esperienza nel settore dell’hôtellerie di lusso, che ha impresso al gruppo un nuovo passo strategico e operativo, tracciando oggi un bilancio dei suoi primi due anni alla guida.
“Il 2024 ha segnato un punto di svolta: abbiamo chiuso l’anno con un fatturato di 34 milioni di euro, l’8% in più rispetto al 2023 e il 30% rispetto al 2019. Ma il vero risultato è aver posto le basi per una crescita solida, sostenibile e coerente con il nostro posizionamento”, racconta Claudio Catani. Alla base di questa trasformazione ci sono interventi mirati su governance, organizzazione, gestione operativa e marketing. Un cambiamento profondo, che ha coinvolto tutte le leve dell’hôtellerie: “Abbiamo rivisto - spiega - il mix di clientela, razionalizzato i costi introducendo il metodo Usali per il controllo di gestione, migliorato i processi interni, e soprattutto abbiamo fatto leva sul valore delle nostre persone. Le strutture erano solide, serviva una visione nuova”.
La trasformazione del Gruppo FH55 Hotels non si è fermata agli asset e ai numeri: ha coinvolto in modo diretto le persone che ogni giorno animano le strutture. “L’accelerazione gestionale non può prescindere dalla crescita interna. Il nostro personale non è solo esecutore di processi, ma protagonista del cambiamento”, afferma il vicepresident Operations. In questi due anni, il gruppo ha investito in formazione, coinvolgimento interdipartimentale e responsabilizzazione, promuovendo una cultura aziendale più orizzontale e orientata alla qualità reale del servizio. “Un ospite percepisce la coerenza di un’esperienza anche attraverso i piccoli gesti. Per questo, valorizzare le competenze e la motivazione del team è stato uno degli interventi più strategici”, aggiunge.
Il progetto simbolo di questa nuova fase è il Grand Hotel Palatino di Roma. Lo storico hotel, a pochi passi dai Fori Imperiali e dal Colosseo, è al centro di un ambizioso piano di restyling da 20 milioni di euro, che ha già visto la ristrutturazione di cinque piani e la creazione di nuove suite di lusso. “Il Grand Hotel Palatino rappresenta al meglio la nostra idea di ospitalità: centrale, autentico, ma ora con un’identità forte anche per il mercato Luxury. Le nuove camere hanno già prodotto un +48% nel ricavo medio camera e un +40% nel RevPar. La reputazione della struttura è passata da 8.1 su 10 a 8.7 su 10 in pochi mesi. E siamo solo all’inizio”, dice Catani.
Entro fine maggio verrà inaugurata anche la nuova Presidential Suite, e il percorso di rinnovamento porterà l’hotel alla classificazione 5 stelle lusso entro il 2026. “Non abbiamo solo cambiato gli arredi. Abbiamo costruito un nuovo storytelling per l’ospite, e ogni dettaglio è stato pensato per generare valore, reputazione e fidelizzazione”, prosegue.
Ma il Grand Hotel Palatino non è un caso isolato. Il piano di sviluppo ha toccato anche le altre tre strutture del gruppo: il Grand Hotel Mediterraneo e l’Hotel Calzaiuoli di Firenze e l’Hotel Villa Fiesole, dove il ristorante Serrae Villa Fiesole ha conquistato una Stella Michelin nel 2024. “L’investimento complessivo che abbiamo destinato a queste strutture negli ultimi due anni è di circa 2.5 milioni di euro. I risultati si vedono non solo nei numeri, ma soprattutto nella percezione degli ospiti, che oggi valutano la qualità complessiva con un punteggio medio di 9.1 su 10. Un elemento sempre più centrale è la ristorazione, che abbiamo voluto elevare a vero e proprio pilastro esperienziale. Quando è coerente con l’identità della struttura e con il territorio in cui si inserisce, non è più solo un servizio, ma diventa un ricordo, un racconto da portare con sé. E oggi il cliente lo riconosce, lo cerca, lo premia”, osserva.
Sul piano gestionale, FH55 Hotels ha introdotto un approccio sistemico alla sostenibilità: tre certificazioni Iso (qualità, ambiente, sicurezza), software dedicati al controllo qualità, e una divisione Hse che affianca la direzione nelle scelte operative. “Lavoriamo per integrare efficienza e responsabilità. Oggi più che mai, l’hotellerie deve essere trasparente, agile e attenta ai temi Esg”, continua Catani.
Nel 2024 il gruppo ha ricevuto il Premio Industria Felix come eccellenza imprenditoriale, ed è entrato nel 2023 con il Grand Hotel Palatino nella Top 10 degli hotel di Roma secondo Condé Nast Traveler. Riconoscimenti che, secondo Catani, “non sono obiettivi, ma indicatori che stiamo andando nella direzione giusta”.
E il futuro? “Il 70° anniversario è un momento importante, ma non è un traguardo: è un punto di partenza. Il nostro obiettivo non è crescere a ogni costo, ma evolvere in modo coerente. Stiamo valutando indieme al Cda nuove opportunità, ma selezioniamo con attenzione. Vogliamo solo progetti che rafforzino la nostra identità”, assicura. FH55 Hotels, da Firenze a Roma, entra dunque nella sua ottava decade con lo sguardo puntato in avanti, grazie a una leadership che coniuga metodo, esperienza e passione. “Abbiamo una grande storia alle spalle. Ora stiamo costruendo il nostro futuro", conclude Catani.
Leggi tutto: Turismo, FH55 Hotels: crescita consolidata e nuovo volto per il Grand Hotel Palatino
(Adnkronos) - "Gomorra" di Roberto Saviano come simbolo negativo, contrapposto all'immagine di Falcone e Borsellino. È questo il messaggio diffuso sui social da Fratelli d'Italia nel giorno dell'anniversario della strage di Capaci. Nella didascalia del post si legge: "Diffida di chi ha migliorato la propria vita speculando sulla criminalità. Prendi esempio da chi l'ha combattuta, pagando con la vita".
Leggi tutto: Falcone, post di FdI contro Gomorra: "Diffida di chi ha speculato sulla criminalità"
(Adnkronos) - Mads Pedersen vince anche la tredicesima tappa del Giro d'Italia 2025, 180 chilometri da Rovigo a Vicenza. Lo sprinter danese della Lidl-Trek trova il quarto successo in questa corsa, davanti a Wout Van Aert (Team Visma-Lease a Bike) e al leader della corsa Isaac Del Toro (Uae Team Emirates Xrg). Il messicano è arrivato a 2 secondi dai primi, ma ha aumentato il suo vantaggio.
Del Toro ha vinto secondi di abbuono per la terza posizione al traguardo, ma anche quelli di abbuono conquistati nel traguardo volante, ottenendo 9'' totali dopo questa tredicesima tappa: doveva essere solo per velocisti, ma alla fine ha premiato la maglia rosa, che ha guadagnato 5'' sul secondo in classifica generale e compagno di squadra Juan Ayuso e 9'' su Antonio Tiberi (Bahrain Victorious).
Leggi tutto: Giro d'Italia, a Pedersen la tredicesima tappa. Del Toro resiste in maglia rosa
(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale della tiroide, in programma il 25 maggio, l'Associazione medici endocrinologi (Ame) partecipa con le principali società scientifiche nazionali alla campagna internazionale dedicata alla salute della tiroide, promossa ogni anno dalle maggiori associazioni europee e mondiali, come l'American Thyroid Association (Ata) e la European Thyroid Association (Eta). "La Giornata mondiale della tiroide è un'occasione preziosa che ci aiuta a ricordare, a medici e pazienti, l'importanza della tiroide per il nostro benessere e per la nostra salute - afferma Andrea Frasoldati, presidente Ame - Quest'anno 'Ia' è la parola chiave della campagna di prevenzione, il perno attorno a cui abbiamo voluto puntare l'attenzione parlando di tiroide. Ovvero ciò che l'intelligenza artificiale può e potrà consentire sempre di più in futuro, fornendo aiuto di qualità nella gestione dei pazienti'.
Le patologie della tiroide rappresentano un capitolo rilevante, ma spesso sottovalutato della salute pubblica, evidenziano gli endocrinologi. Si stima che 6 milioni di persone in Italia convivano con un disturbo tiroideo, più del 10% della popolazione del nostro Paese, spesso senza esserne consapevoli. La prevalenza aumenta con l'età e colpisce soprattutto le donne, in cui sono da 5 a 10 volte più frequenti rispetto agli uomini (dati EpiCentro Iss). Come in altri campi della medicina, in campo endocrinologico si moltiplicano le ricerche per verificare le possibili applicazioni dell'Ia nella diagnosi e nella cura delle patologie tiroidee.
I noduli tiroidei - spiegano dall'Ame - sono da considerare tra le patologie endocrine più comuni. L'ecografia è il primo strumento diagnostico, ma la sua interpretazione varia in base all'esperienza del medico. L'Ia applicata alla valutazione ecografica dei noduli potrebbe ridurre il numero di agoaspirati effettuati per noduli benigni in virtù di un'accuratezza che in alcuni studi raggiunge il 95-98%, risultando quindi paragonabile a quella degli specialisti più esperti. Inoltre sono state sviluppate anche applicazioni basate sull'Ia che analizzano l'insieme dei dati molecolari, citologici ed ecografici, migliorando la definizione diagnostica dei noduli 'indeterminati', quelli più problematici da interpretare.
L'Ia - proseguono gli endocrinologi - potrebbe col tempo rivelarsi uno strumento prezioso nello sviluppo di algoritmi in grado di prevedere la comparsa di metastasi linfonodali o a distanza, di stimare le probabilità di recidiva o progressione della malattia e di personalizzare i trattamenti. In alcuni protocolli sperimentali, i modelli basati sull'intelligenza artificiale hanno raggiunto livelli di accuratezza del 95%, superiori a quelle delle metodologie tradizionali. Tuttavia, la maggior parte di questi strumenti necessita di ulteriori validazioni prima di una loro adozione nella pratica clinica.
"Da alcuni anni i pazienti utilizzano sempre più spesso la Rete come fonte di informazioni in ambito sanitario - sottolinea Frasoldati - Oggi sono disponibili sul web modelli di Ia progettati proprio per fornire una assistenza 'esperta' alle più diverse domande dei pazienti. In molti casi, le consulenze fornite sono estremamente qualitative, e lo sono in misura direttamente proporzionale alla precisione e all'appropriatezza dei quesiti formulati. Queste 'consulenze' non sostituiscono certamente una visita specialistica, ma possono certamente contribuire a una corretta informazione e, nel caso del medico, riducendo la richiesta di indagini laboratoristiche e strumentali inappropriate".
Tra le patologie della tiroide più comuni, illustra l'Ame: ipotiroidismo (più frequente e spesso misconosciuto), ipertiroidismo oppure il riscontro di noduli tiroidei. La prevalenza nella popolazione dell'ipotiroidismo, cioè di una ridotta funzionalità della tiroide - approfondisce l'associazione - è ritenuta pari al 4-5%, anche se alcuni studi recenti riportano per l'insieme dei casi diagnosticati e trattati e di quelli 'subclinici' valori del 9%. Ogni anno nel nostro Paese vengono diagnosticati circa 300-350mila nuovi casi di ipotiroidismo. L'ipertiroidismo, malattia derivante da un'eccessiva attività della tiroide, presenta numeri inferiori, ma comunque sempre molto importanti, con una prevalenza nella popolazione pari all'1,3% e una frequenza da 6 a 10 volte superiore nel sesso femminile. L'incidenza annuale dei casi di ipertiroidismo è di circa 30mila italiani a cui viene diagnosticata una condizione di ipertiroidismo. I noduli tiroidei sono presenti nel 30-50% della popolazione generale e in oltre il 90% dei casi sono di natura benigna. Tuttavia tumori della tiroide sono una neoplasia tutt'altro che rara - precisano gli specialisti - presentando un'incidenza annuale pari a 13,5 casi per 100mila abitanti, con punte di 30-35 casi per 100mila nelle donne di età compresa tra i 30 e i 60 anni. Come è noto, la prognosi di queste neoplasie è ottima, con una sopravvivenza a 10 anni dalla diagnosi superiore al 95% (dati Fondazione Airc).
Leggi tutto: Disturbi tiroide per 6 mln italiani, speranza Ia per diagnosi e cura
(Adnkronos) - Donald Trump raccomanda dazi del 50% sulle merci importate dall'Unione Europea a partire dal primo giugno. Il messaggio minaccioso arriva via Truth, come d’abitudine. In poche righe c’è tutta la dottrina trumpiana. "E' molto difficile avere a che fare con l'Unione Europea, formata con l'obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio", è la premessa, a cui segue un bilancio, pessimo, sulle trattative in corso: "Le nostre discussioni non stanno andando da nessuna parte".
Ci sono, immediatamente, delle conseguenze. La guerra commerciale fra Stati Uniti ed Europa, anche quando viene solo evocata, produce danni. L’annuncio di Trump ha scosso le Borse europee. Come mostra l’andamento dell’Euro Stoxx 50, che raccoglie le 50 maggiori società europee per capitalizzazione, dalla diffusione delle parole del presidente è crollato di quasi tre punti. Stessa reazione per Wall Street, che ha aperto in negativo. Danni su danni. Come quelli che registra Apple, bruciando in pochi minuti 100 miliardi di valore per l’ennesima minaccia del presidente degli Stati Uniti: dazi al 25% sull’iphone se non sarà prodotto negli Stati Uniti.
A tentare di spiegare la mossa di Trump ha pensato via X Andrea Stroppa, il referente di Elon Musk in Italia: “Esito scontato. Per gli Stati Uniti la Commissione Europea è un muro di burocrazia. In Europa solo un presidente ha ottime possibilità di fare un buon accordo: Giorgia Meloni”. Ci sono due cose diverse da tenere in considerazione rispetto a questa affermazione. La prima, sostanziale, è che l’Italia sulla politica commerciale non può fare accordi che non siano accordi europei. La seconda, che può essere interpretata come un segnale negoziale, è che la premier italiana potrebbe contribuire a una mediazione facendo valere le sue buone relazioni con la Casa Bianca. E la posizione dell'Italia è chiara: no ai contro dazi, trattare per arrivare a dazi zero.
La domanda che viene spontanea è però soprattutto una: Trump vuole veramente andare allo scontro o tornerà ancora una volta sui suoi passi? Altro punto interrogativo riguarda la posizione dell’Europa. Fino a che punto si può sperare di poter negoziare per ad arrivare a una soluzione simile a quella ipotizzata per il Regno Unito, con le tariffe al 10%? E, ancora, fino a che punto sarà capace di far pesare la propria forza commerciale che è sicuramente superiore a quella politica, almeno in questa fase?
La risposta a queste domande passa per la bassissima affidabilità del presidente americano. Continua con ossessione a ripetere lo stesso schema: alza la posta, torna indietro, minaccia e rilancia. A fermarlo, almeno nel medio termine, possono essere però le spinte interne, dalle grandi aziende americane ai miliardari del tech, a partire proprio dallo stesso Musk, che sanno ancora fare i conti e stanno già accumulando perdite. Trump può anche giocare la sua partita di poker ma senza sperperare la fortuna su cui è seduto. (di Fabio Insenga)
Leggi tutto: Dazi Trump, chi può fermare la guerra all'Europa? L'economia americana
Pagina 1111 di 1556