Dopo alcuni giorni di sosta sui tetti della borgata marina di S’Arena Scoada, un esemplare di grifone eurasiatico (Gyps fulvus L.) ha ripreso il volo, segnando un’importante vittoria per gli sforzi di reintroduzione di questa specie in Sardegna. L’animale, che era stato rilasciato il 9 ottobre scorso a Villasalto, aveva abbandonato il gruppo di compagni e trovato rifugio sui tetti delle abitazioni nel comune di San Vero Milis.

Grazie alla consolidata collaborazione tra il personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale e dell’Unità di Progetto per la reintroduzione dei Grifoni in Sardegna, noto come Life Safe For Vultures, gli Agenti della Stazione forestale di Oristano hanno potuto monitorare attentamente lo stato di salute del grifone. Questo attento monitoraggio ha rivelato che l’animale, dopo un periodo di riposo, necessitava di un intervento per garantire il suo benessere.

In seguito a un’accurata pulizia e asciugatura del piumaggio, il grifone ha mostrato segni di ripresa e, in buono stato di salute, ha potuto finalmente tornare a volare. Questo evento non solo rappresenta un successo per la reintroduzione della specie, ma evidenzia anche l’importanza del lavoro svolto dagli enti coinvolti nella protezione della fauna selvatica.

Il Corpo forestale è da sempre in prima linea nella tutela e nel soccorso delle specie protette in difficoltà. La loro dedizione alla salvaguardia degli animali selvatici è un esempio di come l’impegno e la collaborazione possano portare a risultati positivi nel ripristino degli ecosistemi e nella conservazione delle biodiversità locali.

La reintroduzione dei grifoni è parte di un progetto più ampio volto a garantire un futuro migliore per questa specie, che riveste un ruolo fondamentale negli equilibri naturali. La storia di questo grifone, ora tornato a volare, rappresenta una speranza per il futuro della fauna sarda e un richiamo all’importanza della protezione dell’ambiente.