
Un’operazione a tappeto dei Carabinieri ha portato alla denuncia di un imprenditore agricolo 56enne di Serramanna, colto a violare gravemente le normative sul lavoro e la sicurezza. Il provvedimento, che sfocia in una “maxisanzione” da oltre 10.000 euro, è il risultato di un’attività ispettiva congiunta condotta dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cagliari e dai militari delle Stazioni di Serramanna e Villasor.
L’ispezione, finalizzata a verificare la regolarità aziendale, ha portato alla luce un quadro di gravi irregolarità che mettevano a rischio la salute dei dipendenti e violavano palesemente la legge.
Le Violazioni Contestate: Sicurezza Azzerata e Lavoratore “Invisibile”
Le accuse a carico dell’imprenditore sono multiple e toccano punti cruciali della legislazione:
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Assenza del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR): L’azienda agricola operava senza il documento fondamentale che individua e analizza i pericoli per i lavoratori, violando gli obblighi di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
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Mancata nomina del medico competente: Nessuna sorveglianza sanitaria era prevista per i dipendenti, un altro obbligo di legge disatteso che priva i lavoratori di un controllo essenziale sulla loro salute.
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Lavoro nero e immigrazione irregolare: Nel corso dei controlli è emerso l’impiego di un lavoratore di nazionalità senegalese sprovvisto del regolare permesso di soggiorno. L’uomo, inoltre, risultava completamente privo di qualsiasi forma di contratto di lavoro, figurava cioè come un “fantasma” nel mondo del lavoro.
Le Conseguenze: Denuncia e Maxisanzione Scattata
Per questo cumulo di violazioni, i Carabinieri non hanno avuto esitazioni. Oltre alla segnalazione all’autorità giudiziaria e alle altre autorità competenti (come l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e la Questura per il profilo migratorio), è scattata la sanzione anticaporalato per il lavoro nero.
Nel dettaglio, all’imprenditore sono state elevate:
Il totale della “maxisanzione” ammonta quindi a 10.124 euro, una somma che riflette la gravità delle infrazioni accertate.
Un Segnale Chiaro della Lotta al Lavoro Irregolare
L’episodio di Serramanna si inserisce nel solco dell’intensificazione dei controlli sul territorio per reprimere lo sfruttamento e il lavoro irregolare, un fenomeno che distorce la concorrenza e lede i diritti fondamentali dei lavoratori. L’azione congiunta dell’Arma dimostra come la lotta all’economia sommersa, specialmente in settori sensibili come quello agricolo, sia una priorità. Le forze dell’ordine mandano un messaggio chiaro: chi elude le norme sulla sicurezza e assume in nero, oltre a mettere a repentaglio la vita delle persone, rischia conseguenze economiche e penali molto severe.