La Cei e il Vaticano hanno deciso di non costituirsi parti civili
nel processo in corso al Tribunale di Sassari, che coinvolge
Antonino Becciu, fratello del cardinale Angelo Becciu, il vescovo
di Ozieri, monsignor Corrado Melis, e altri sette imputati, tra cui
tre sacerdoti. La Procura accusa i nove di aver destinato circa 2
milioni di euro dei fondi 8×1000, destinati alla diocesi di Ozieri,
alla cooperativa Spes, rappresentata da Tonino Becciu, per fini
privati. I fatti contestati si riferiscono al periodo tra gennaio
2013 e febbraio 2023. Durante l’udienza preliminare, gli avvocati
difensori hanno sollevato eccezioni riguardanti i capi di
imputazione e il contrasto con il concordato tra Stato e Vaticano,
oltre a richiedere il riconoscimento della sentenza del tribunale
vaticano che aveva condannato Angelo Becciu. Il pubblico ministero
Gianni Caria ha chiesto il rinvio a giudizio per peculato e
riciclaggio. La prossima udienza si terrà il 20 novembre. Gli
imputati, secondo i loro avvocati, vivono il processo come una
prova di fede e confidano nel loro completo
Leggi tutto su Fonte: Il Giornale di Oristano
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