Giornale di Oristano

Il consigliere comunale di Oristano, Umberto Marcoli (Alternativa Sarda – Progetto Sardegna), ha recentemente presentato un’interpellanza con i colleghi Maria e Giuseppe Obinu, Della Volpe, Marchi e Federico, incentrata sul contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti nel territorio comunale. L’interpellanza ha posto al centro della discussione l’implementazione di un sistema di monitoraggio tramite telecamere e l’introduzione di sanzioni per i trasgressori, sollevando anche la necessità di sensibilizzare la popolazione sulla corretta gestione dei rifiuti.

In particolare, Marcoli ha chiesto se siano previsti interventi di sorveglianza e monitoraggio delle discariche non autorizzate, se verranno adottate misure di sanzione per i trasgressori e se le fotografie raccolte dalle telecamere possano essere utilizzate come prova. Un altro punto sollevato riguarda l’eventuale esistenza di piani di sensibilizzazione rivolti ai cittadini e la possibilità di segnalare comportamenti illeciti. Il consigliere ha chiesto inoltre un report aggiornato sulle discariche non autorizzate nel comune e la predisposizione di un piano d’azione per ridurre questo fenomeno.

La risposta dell’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, ha sottolineato la gravità del problema, riconoscendo che le discariche non autorizzate rappresentano una minaccia per l’ambiente e la salute pubblica. “La gestione dei rifiuti deve rispettare le normative vigenti e l’attività di monitoraggio è fondamentale per prevenire l’abbandono illecito”, ha dichiarato Zedda.

Secondo l’assessore, l’installazione di telecamere di sorveglianza nelle aree più a rischio potrebbe costituire un valido deterrente per i trasgressori. Tuttavia, l’uso delle fototrappole è momentaneamente sospeso, in attesa del completamento della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati personali (DPIA), obbligatoria ai sensi del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). La valutazione garantirà che l’installazione delle fototrappole rispetti la privacy dei cittadini, senza compromettere l’efficacia dell’azione di sorveglianza.

Una volta completata la valutazione, l’installazione delle fototrappole potrà partire. La Polizia locale, l’Ufficio Ambiente e la Società Formula Ambiente stanno infatti definendo un protocollo d’intesa per la gestione operativa delle fototrappole, al fine di garantire un monitoraggio sicuro e conforme alle normative. Le sanzioni per i trasgressori, come previsto dalla legge, saranno di natura penale. Le fototrappole, inoltre, saranno utilizzate solo per monitorare l’abbandono illecito dei rifiuti, senza registrare informazioni identificative dirette delle persone, in rispetto della privacy. La responsabilità dell’identificazione dei colpevoli sarà affidata al Servizio di Polizia Giudiziaria e Ambientale.

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