Giornale di Oristano

È una serata come tante nel cuore del centro storico di Oristano. L’ora è ormai tarda, ma una scena inattesa richiama l’attenzione dei residenti in via Antonio Garau. Alle 19:30, un uomo esce di casa e si trova di fronte a una sorpresa tutt’altro che gradita: un kit di siringhe lasciato per strada e tutte rigorosamente in fila.

Per il residente, la risposta è chiara. L’eventuale istituzione della zona a traffico limitato potrebbe contribuire al degrado della zona, limitando ulteriormente la presenza di passanti e aumentare l’isolamento di luoghi già sensibili. La frase che segue è un grido d’allarme: “Se non passa più nessuno in questo posto, questi bravi bambini ci faranno a pezzi. Ci mancavano solo i bucatori di eroina”, prosegue l’uomo. Un richiamo urgente a vigilare sulle giovani generazioni, che, secondo lui, rischiano di essere coinvolte in pericolosi circoli di dipendenza.

La denuncia si rivolge in particolare ai genitori, invitandoli a monitorare le abitudini dei propri figli, sottolineando che, nonostante frequentino attività ludiche, ogni giorno ne combinano una nuova. L’autore del post, pur con parole forti, mette in guardia contro un fenomeno che sta prendendo piede tra i più giovani, in un contesto in cui le tentazioni sono sempre più a portata di mano.

Il rischio più grande, come puntualizzato, è la condivisione di siringhe e fluidi infetti, con le conseguenti malattie pericolose come epatite B, C e Hiv, senza contare il danno sociale che tali comportamenti possono provocare. L’invito, seppur drastico, è un monito a non ignorare la situazione e a non cadere nell’errore di concentrarsi solo su grandi problematiche, mentre i piccoli, purtroppo, rischiano di cadere in trappole ancora più gravi. Un appello che non lascia spazio a dubbi: “Portate via i bambini prima che sia troppo tardi”.

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