Cagliari
Mobilitazione. Intervento di Maria Grazia Caligaris (Sdr)
“La Sardegna non fa eccezione rispetto alle altre carceri italiane, anche qui le condizioni detentive rivelano un sistema penitenziario dove vige l’incostituzionalità. Basti pensare che a fronte di 1.092 detenuti (tra Cagliari-Uta e Sassari-Bancali) si sono registrati nell’arco di un mese due suicidi. Un dato impressionante per una regione che conta complessivamente 2.135 ristretti”.
Lo sostiene Maria Grazia Caligaris dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme ODV” che stamattina, con alcune socie, ha partecipato al Flash Mob e al dibattito “Non c’è più tempo”, organizzato dalla Camera Penale di Cagliari, su richiesta dei Garanti territoriali e di SDR.
“La Sardegna – ha aggiunto – anche l’anno scorso ha pagato, con tre suicidi, un alto tasso di atti autolesionistici estremi, a cui si sono aggiunti altre due morti in cella. La condizione del sistema penitenziario isolano è in grave crisi e continua a registrare un costante aumento di presenze. La situazione più grave si registra a Cagliari-Uta con 633 ristretti per 561 posti (113%), Tempio Nuchis (102,9%) e Sassari-Bancali (101,1%). Aumentano anche le donne private della libertà (50 tra Cagliari e Sassari) anche per ingressi di provenienza da Istituti della Penisola”.
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