Bidonì

Ieri una cerimonia solenne in memoria di Salvatore Costanzo Vinci, Medaglia d’oro al valor civile

Con una cerimonia svolta ieri a Bidonì l’Arma dei carabinieri ha commemorato l’anniversario dell’uccisione dell’appuntato Salvatore Costanzo Vinci, ucciso nel corso di un servizio antirapina e insignito per questo della Medaglia d’oro al valor civile “alla Memoria”.

Nella piazza Anfiteatro del paese, erano presenti il comandante provinciale dei carabinieri, Steven Chenet; la sindaca di Bidonì, Ilaria Sedda e alcune autorità locali, oltre a diversi carabinieri di Oristano e Ghilarza e varie sezioni della provincia dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri, i parenti del militare caduto in servizio, tra cui numerosi fratelli e sorelle con i loro familiari e tanti cittadini di Bidonì, che non sono voluti mancare all’evento.

Nella Piazza Anfiteatro di Bidonì, dal 2019 intitolata all’appuntato Vinci, è stata deposta una corona di fiori. Le autorità civili e militari hanno preso la parola ricordando il carabiniere e sottolineando il valoroso spirito di altruismo e il coraggio che ha animato il suo eroico gesto compiuto in servizio.

Durante la cerimonia solenne il cappellano militare don Francesco Bregoli ha ricordato Vinci attraverso la preghiera.

Salvatore Vinci si era arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel luglio del 1969 e aveva prestato servizio presso la stazione carabinieri di Acerenza e presso il Nucleo Operativo Carabinieri di Vercelli, dove abitava. Il 28 gennaio 1989, a San Giacomo Vercellese, fu ucciso durante l’assalto a un furgone portavalori da parte di un gruppo di rapinatori. Durante il servizio Vinci, nonostante fosse ferito, aveva favorito la cattura dei responsabili da parte dei suoi commilitoni.

Salvatore Vinci era sposato e aveva una figlia di 11 anni.

Nel 1990, il Presidente della Repubblica Italiana conferì all’appuntato Vinci la Medaglia d’oro al valor civile alla memoria, per il comportamento tenuto in occasione dell’intervento.

Nove anni dopo la caserma sede della stazione dei carabinieri di Sorradile, competente nel territorio che ha dato i natali al militare insignito, è stata intitolata alla memoria del militare caduto nell’adempimento del dovere.