Gaza, l'orrore della fame estrema: l'ONU accusa, il Regno Unito si ribella. E l'Occidente è complice?
Il corpicino ridotto a pelle e ossa, gli occhi scavati che ancora chiedono giustizia. Quella di Muhammad, il bambino palestinese diventato il simbolo straziante di una Gaza stremata dalla carestia, è un'immagine che scuote le coscienze anche di chi, finora, aveva scelto di non vedere.
La Foto che Ha Rotto il Silenzio
Pubblicata in prima pagina dal Daily Express – tabloid britannico di destra, non certo filo-palestinese – la foto di Muhammad, retto tra le braccia della madre tra le macerie, è un pugno allo stomaco. "Per pietà, fermate questo adesso", titola il giornale, mentre la politica britannica, tradizionalmente alleata di Israele, inizia a vacillare.
La Rivolta (Inaspettata) dei Conservatori
Non sono più solo attivisti pro-Palestina o la sinistra a denunciare l'"inferno di Gaza". Ora, anche voci conservatrici – persino ex sostenitori di Israele – parlano di "genocidio".
Kit Malthouse, ex ministro Tory e membro dei 'Friends of Israel', ha sfidato il governo laburista di Keir Starmer: "Le condanne verbali non bastano più", ha tuonato, minacciando sanzioni e avvertendo che chi tace rischia di finire alla sbarra all'Aja come complice.
L'ONU e le Organizzazioni Umanitarie: "Fame Usata come Arma"
Le denunce si moltiplicano: decine di morti per denutrizione, bambini che muoiono di stenti, file disperate per un pugno di farina. L'ONU accusa, ma la comunità internazionale continua a finanziare la guerra.
🔴 Fino a quando?
Muhammad, con il suo sguardo che chiede "perché?", è diventato il test morale dell'Occidente. La domanda ora è: il mondo avrà il coraggio di agire, o continuerà a voltarsi dall'altra parte?
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