

(Adnkronos) - In Italia vivono 52mila donne con un tumore al seno metastatico. Una condizione che richiede continuità di cure e percorsi dedicati di assistenza, soprattutto risposte rapide da parte del Servizio sanitario nazionale. L'innovazione medico-scientifica, negli ultimi anni, ha portato all'introduzione di terapie efficaci che permettono di allungare la vita delle pazienti. Ma è necessario garantire una disponibilità dei nuovi farmaci tempestiva e uniforme sul territorio. E' la richiesta che Europa Donna Italia ha avanzato alle istituzioni oggi a Roma, presentando la campagna 'Pazienti, fino a un certo punto', realizzata in occasione della quinta Giornata nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico (Tsm), che si celebra il 13 ottobre per richiamare l'attenzione sulla forma più avanzata della malattia, che deriva dalla diffusione del tumore primario ad altri organi.
"Deve essere un compito prioritario per le istituzioni trasformare i progressi della ricerca in percorsi di cura e assistenza concreti - ha affermato Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia - Soprattutto vanno garantite tempestività, uniformità ed equità per le nuove cure: non sono accettabili ritardi burocratici, né differenze territoriali da regione a regione nell'accesso ai farmaci innovativi". Nel condividere le richieste avanzate da Europa Donna Italia, Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), e Corrado Tinterri, vicepresidente Senonetwork, rete dei centri italiani di senologia, hanno sottolineato che "i progressi scientifici avvenuti in ambito farmacologico hanno portato a un aumento significativo della sopravvivenza per le donne e il carcinoma mammario avanzato sta assumendo sempre più le caratteristiche di una malattia cronica. Ma per dare a migliaia di pazienti tempo di vita in più è importante assicurare loro un accesso rapido alle nuove terapie".
"Crediamo fermamente che le istanze delle pazienti debbano orientare le priorità delle politiche di accesso ai farmaci - ha dichiarato Robert Nisticò, presidente di Aifa, Agenzia italiana del farmaco - Anche per questo stiamo attivando lo sportello 'Aifa ascolta', con cui vogliamo favorire l'ascolto e il dialogo diretto con le associazioni dei pazienti, per comprenderne da vicino i bisogni e dare risposte. Sicuramente i tempi di approvazione dei nuovi farmaci dipendono da un iter regolatorio complesso, necessario a garantire sicurezza ed efficacia. Ma se ci verranno segnalati ritardi, ad esempio nell'approvazione o nella dispensazione a livello regionale - ha assicurato Nisticò - ce ne faremo carico e porteremo queste criticità all'attenzione delle sedi opportune, per favorire un'accelerazione dei processi".
Anche rappresentanti della Camera, del Senato e del ministero della Salute erano presenti all'incontro di questa mattina per la presentazione alle istituzioni della campagna realizzata da Europa Donna Italia con il patrocinio di Aiom, Fondazione Aiom, Senonetwork e delle associazioni di pazienti Andos Onlus, Ropi - Rete oncologica pazienti Italia e Oltre il nastro rosa. L'iniziativa, che gode anche del patrocinio di Fondazione pubblicità progresso, è attualmente in programmazione su televisione, stampa, radio, cinema, web e social media.
Cuore della campagna 'Pazienti, fino a un certo punto' è uno spot ambientato in una sala d'attesa, simbolo del tempo sospeso vissuto da molte pazienti, che lentamente si riempie di donne - pazienti reali - con tumore metastatico che manifestano l'urgenza di approvare i farmaci già validati a livello europeo, ma ancora non disponibili in Italia. Attraverso la campagna - spiegano i promotori - il pubblico è invitato a unirsi ai numerosi eventi, circa 200 in tutta Italia, che le associazioni della rete di Europa Donna Italia organizzeranno per il 13 ottobre. Tra le iniziative: camminate collettive, spettacoli teatrali, flashmob, attività culturali e l'illuminazione in fucsia - colore del tumore al seno metastatico - di monumenti storici ed edifici pubblici. L'elenco dettagliato sarà pubblicato sul sito europadonna.it.

(Adnkronos) - Dal cuore dell’Alto Molise, tra le creste appenniniche, alla Valle del Belice, in Sicilia, passando all’entroterra lucano e pugliese: è l’Italia dei 'Parchi del Vento'. Qui, fuori dai circuiti turistici più frequentati, si possono scoprire territori dove gli impianti eolici non solo sono laboratori di transizione ecologica ma anche attrattori di turismo. A raccontarlo sono i 29 impianti selezionati da Legambiente, di cui 7 nel 2025, al centro della quarta edizione della guida turistica 'Parchi del Vento', realizzata dall’associazione ambientalista con il contributo di Agsm Aim, Rwe, Winderg, il patrocinio di Anev, e presentata oggi alla Fiera Internazionale del Turismo a Rimini.
“Per contrastare l’emergenza climatica e migliorare le condizioni sociali del nostro Paese - commenta Katiuscia Eroe responsabile energia di Legambiente - è fondamentale non solo far crescere la produzione da rinnovabili e rendere finalmente il nostro sistema energetico libero da carbone, petrolio e gas, escludendo l’inutile e costoso ritorno al nucleare, ma anche fare in modo che queste tecnologie portino sempre più vantaggi ai territori e alle comunità. Con la nostra guida turistica Parchi del Vento, grazie alla collaborazione di diversi partner, raccontiamo a cittadini, turisti, curiosi ma anche imprese e amministrazioni come ciò sia possibile perché un parco eolico, se ben integrato con il territorio, può essere un volano per attirare curiosità verso i territori in cui sono ospitati, valorizzando le attività esistenti”.
“Intorno ai parchi eolici che raccontiamo all’interno della Guida Parchi del Vento - aggiunge Sebastiano Venneri, responsabile turismo di Legambiente - stanno nascendo sempre di più opportunità interessanti, come percorsi ciclopedonali, passeggiate a cavallo, il passaggio del Giro d’Italia. Ma anche impianti perfettamente integrati con vitigni e uliveti e che permettono di riscoprire tradizioni e culture storiche, ormai dimenticati da molti. Questi impianti sono la dimostrazione che integrare nuovi impianti nel paesaggio è non solo possibile ma anche una sfida che può essere affrontata solo con il consenso delle comunità attraverso forme innovative e affascinanti di valorizzazione delle risorse locali”.
Legambiente ricorda che in Italia l’eolico svolge un ruolo sempre più rilevante, arrivando ad agosto 2025 a quota 13.356 MW di potenza installata, di cui 685 realizzati nel 2024 e 337 nel 2025, in grado di produrre, nel 2024, complessivamente 22.068 GWh/a di energia elettrica, pari al fabbisogno di circa 8,1 milioni di famiglie. Un numero che negli ultimi vent’anni è cresciuto passando da 1.131 MW del 2004 ai numeri attuali, permettendo a questa tecnologia di produrre il 17,2% del totale prodotto da fonti rinnovabili e di fornire un contributo rispetto ai consumi complessivi italiani pari al 7%.
"Per accelerare la diffusione dell’eolico, sia a terra sia a mare, occorre però snellire e velocizzare gli iter autorizzativi coinvolgendo sempre più comunità e territori, semplificando anche la normativa per il repowering degli impianti esistenti", avverte l'associazione.
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(Adnkronos) - “Gli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto in mare, ne parlavamo con il ministro spagnolo in Canada, sono quelli di togliere le ds sul marittimo per quanto riguarda l’Unione Europea perché ci sono dei parametri restrittivi a livello mondiale e crediamo che sia corretto avere tutti le stesse regole”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, all’assemblea pubblica di Confitarma dal titolo ‘Shipday 25 Blue to blue’ tenutosi all’auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma. “La doppia tassazione in Europa sarebbe uno schiaffo alla marittimità europea – ha continuato Rixi -. E’ evidente che l’Europa ha più linee che collegano la stessa con il resto del mondo che non tra gli Stati europei; quindi, questo sarebbe per il nostro armamento e per le nostre linee commerciali un gap che rischia di paralizzare lo sviluppo del continente”
Il viceministro dei trasporti ha poi continuato rimarcando che il mare unisce tutto il mondo e che il buon senso vorrebbe delle “regole omogenee dal Pacifico al Mediterraneo fino all’Atlantico. Per questo pensare di mettere delle extra tasse ulteriori diventerebbe veramente dirompente soprattutto su paesi come l’Italia. Un territorio che confina con il continente africano che potrebbe diventare un grande hub logistico per l’Europa”.
“Io credo che oggi i mercati si stanno aprendo. Il paradosso è che anche i dazi di Trump, sconvolgendo il mercato mondiale, permettono a paesi con cui non abbiamo mai commerciato di iniziare a commerciare con noi”, ha sottolineato Rixi cercando di illustrare le opportunità che stanno nascendo con le imposizioni economiche volute dagli States. “Questo vuole anche dire che un paese intraprendente può andare a rosicchiare mercati ai propri concorrenti importanti. Però bisogna avere gli strumenti giusti e una riforma che consente all’Italia di poter avere anche delle proiezioni estere per agire come un unico grande paese marittimo”, ha concluso il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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(Adnkronos) - "Il mare non è soltanto uno spazio geografico, è la grande infrastruttura naturale che connette mercati, alimenta produzioni industriali e favorisce l’innovazione tecnologica”, ha esordito così il presidente di Confitarma, Mario Zanetti, durante il suo intervento all’evento “Shipday25. Blue to Blue”, che si sta tenendo presso l’auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma. “Attraverso le rotte marittime viaggia quasi il 90 per cento delle merci e, quindi, possiamo dire che la linfa vitale del commercio mondiale viaggia sulle nostre navi - ha continuato -. Con 8.000 km di coste, 150 porti, un valore aggiunto complessivo che supera i 216 miliardi di euro e con oltre 1 milione di addetti direttamente impegnati nel settore, l’economia del mare rappresenta per l’Italia un motore di crescita capace quasi di raddoppiare ogni euro investito con benefici sull’intera economia nazionale”.
Il presidente di Confitarma si è poi soffermato sull’industria del trasporto marittimo italiano, sottolineando che l’Italia è “ la prima flotta di traghetti al mondo, la seconda europea di product tanker e leader in Europa nel turismo che viene dal mare con oltre 14 milioni di passeggeri accolti nel 2024, che generano valore non solo nei porti ma anche nei territori oltre le rotte tradizionali”. Un valore aggiunto per il sistema Paese che “vanta una posizione di eccellenza nei servizi ausiliari e in settori ad alto contenuto tecnologico, come la flotta underwater, posacavi e posatubi interamente rappresentata da Confitarma”. “Un ruolo rafforzato dalla nascita del Polo Nazionale della Dimensione Subacquea e dalle iniziative legislative sostenute dal Governo Meloni - continuato Zanetti - Questa forza si riflette anche nei traffici: l’Italia è al primo posto in Europa nello Short Sea Shipping e nell’interscambio europeo via mare siamo al terzo posto complessivo, dopo Paesi Bassi e Spagna, con oltre 180 milioni di tonnellate di import ed export. Lo shipping è l’infrastruttura che sostiene la nostra economia di terra e proietta l’Italia nei mercati globali”.
Nonostante tutto, come ha rimarcato il presidente di Confitarma non si può ignorare un dato significativo “la quota della flotta mondiale attribuibile all’Italia e all’Europa è nuovamente in calo, sia per controllo sia per bandiera. È un segnale che dobbiamo cogliere immediatamente. Lo shipping si muove con logiche di lungo periodo: senza regole chiare, stabili e competitive indeboliamo non solo la posizione italiana ma l’intera presenza europea”. “Dobbiamo investire ancor di più nel lavoro e nella formazione perché senza nuove competenze il futuro della marittimità italiana non può essere costruito”, ha proseguito Zanetti che poi ha illustrato la missione di Confitarma e cioè “supportare e consolidare la competitività delle nostre imprese del settore marittimo e rafforzare la leadership dell’Italia nella Blue Economy e nello shipping internazionale”.
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(Adnkronos) - Un baciamano, da parte di Carlo Nordio, pacche sulle spalle e complimenti per Giorgia Meloni in occasione del voto sul caso Almasri che ha negato l'autorizzazione a procedere per il ministro della Giustizia, per quello dell'Interno Matteo Piantedosi e per il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.
La premier si è presentata puntuale in aula poco prima dell'avvio delle votazioni, mentre i banchi del governo si erano già riempiti di tutti i big dell'esecutivo. Al primo voto, quello su Nordio, la premier si è girata verso la sua destra e ha battuto sulla spalla del ministro della Giustizia, che ha risposto con un galante baciamano. Pacche sulle spalle e strette di mano anche con Piantedosi e Mantovano, che ha costretto la presidente del Consiglio a sporgersi sullo scranno, visto che il sottosegretario era seduto una fila sotto di lei.
Alla fine della seduta moltissimi deputati di maggioranza, oltre agli altri ministri, si sono assiepati intorno ai tre esponenti di governo per fare i complimenti, mentre il resto degli esponenti di maggioranza batteva le mani per l'esito del voto.
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(Adnkronos) - "Chi c’era prima di noi si è dimenticato che l’Italia è una penisola e per cui la blue economy è fondamentale per il nostro Paese". Ad affermarlo è il ministro del Turismo, Daniela Santanché, nel corso dell’evento 'Shipday25. Blue to Blue' che si sta tenendo a Roma presso l’auditorium della tecnica. "Questo governo e il presidente del Consiglio credono nel mare - ha continuato nel corso del suo intervento all’assemblea pubblica di Confitarma -. Va fatto un grandissimo lavoro sui porti turistici perché in molti oggi è impossibile entrare per le nuove imbarcazioni".
Successivamente la titolare del dicastero ha illustrato la direzione che l’Italia dovrebbe intraprendere per continuare a promuovere lo sviluppo del turismo. "Questa la si deve perseguire assieme a voi perché il vostro settore è fondamentale per via delle crociere e del trasporto marittimo", ha rimarcato Santanché ribadendo da dove si deve partire. "Abbiamo bisogno di aumentare il trasporto marittimo per quanto riguarda le nostre isole minori - ha sottolineato -. Noi siamo fortunati perché l’Italia è tutta una destinazione turistica e quindi dobbiamo solamente raccontarla meglio e essere più orgogliosi di essere italiani".
L’essere italiani è stato al centro del suo intervento. "In tutto il mondo c’è voglia di Italia e tanti ci copiano lo stile di vita - ha proseguito -. Non per niente il marchio Made in italy è il terzo più importante al mondo". Un Made in Italy che si tiene anche sullo sviluppo delle crociere sul nostro territorio che, però, nonostante le varie crisi geopolitiche in atto “aumentano dimostrando che il turismo è fondamentale perché è un ponte di pace".
La ministra ha poi continuato evidenziando quanto fondamentale sia creare nuovi posti di lavoro. “Noi siamo consapevoli che questo non può farli il governo ma gli imprenditori - ha detto -. L’esecutivo ha capito che bisogna mettervi nelle migliori condizioni per aumentare il lavoro”. Ma, nonostante tutto, “c’è chi si lamenta quando scendono a terra I croceristi, io non mi lamento perché per me sono un valore aggiunto per il turismo”.
“Il 75 percento delle persone che vengono in Italia vanno sul 4 percento del territorio nazionale, quindi si deve parlare di under tourism e non di over tourism”, attacca la Sananché. “Io ringrazio tutti voi perché portate l’Italia nel mondo. Nei prossimi mesi verrà aggiornato il piano sul turismo 2023-2027 perché nella nostra vita è entrata l’intelligenza artificiale che aiuterà il settore a crescere”, ha concluso.

(Adnkronos) - Il premio Nobel per la letteratura per il 2025 è stato assegnato allo scrittore e sceneggiatore ungherese Laszlo Krasznahorkai. Nato nel 1954, autore dei romanzi Satantango e Melancolia della resistenza, è considerato dalla critica il più importante scrittore ungherese vivente e uno tra i maggiori autori europei.
Leggi tutto: Premio Nobel per la Letteratura 2025 all'ungherese Laszlo Krasznahorkai

(Adnkronos) - Si è svolto oggi il primo 'Ferrero Innovation day Italia', evento nato con l’intento di presentare i nuovi prodotti in arrivo sul mercato domestico e al contempo celebrare lo spirito di innovazione e imprenditorialità che da sempre contraddistingue il modello di business del Gruppo Ferrero. Per Ferrero Italia questo appuntamento rappresenta un’occasione per confermare la volontà di trasferire valore sul mercato attraverso le innovazioni di prodotto messe a disposizione dal Gruppo, propedeutiche all’ampliamento dell’offerta commerciale e al presidio di nuovi segmenti di mercato, nonché di occasioni di consumo per sostenere la crescita sul mercato locale. In Italia Ferrero opera in ben 12 categorie di prodotto, con un portafoglio che conta oltre 30 brand. Come evidenziano i dati di Circana, Ferrero tra il 2021 e il 2025 è l’azienda con il più alto livello di crescita nel mercato di riferimento, confermandosi come uno dei principali motori di sviluppo nel settore del largo consumo.
Nel corso del Ferrero Innovation day Italia sono stati presentati cinque nuovi prodotti. Proseguendo il percorso di innovazione che ha caratterizzato Nutella negli ultimi 24 mesi e che ha visto l’apice nel corso del 60esimo anniversario dalla sua creazione, per il segmento frozen bakery è stata presentata Nutella crêpe, la prima crêpe pronta, targata Nutella. Nel segmento delle barrette proteiche e alla frutta e cereali, è stata presentata ufficialmente Eat natural fetta alla frutta, una linea di barrette morbide alla frutta caratterizzata da una lista ingredienti contenuta, che si riduce a soli due ingredienti nelle versioni arachidi e nocciole.
Le barrette Eat natural fetta alla frutta sono realizzate con ingredienti di origine naturale, come datteri, mele, mirtilli rossi, nocciole, mandorle e arachidi. Le novità coinvolgono anche il marchio Kinder. Nascono infatti sia i biscotti Kinder duo, che si affiancano agli ormai affermati Kinder kinderini, con l’obiettivo di ampliare l’offerta del brand nel segmento dei biscotti adatti alla merenda, sia il nuovo Kinder crispy, il primo snack Kinder che coniuga wafer, biscotto e cioccolato, destinato ampliare l’offerta Kinder in un segmento già ampiamente presidiato dall’iconico Kinder bueno. Infine, sono state presentate tre nuove varianti di tavolette firmate Ferrero rocher: Fondente 70%, Caramello Salato e Nocciola, Noci di Macadamia e Nocciola.
"Per Ferrero l’innovazione è un valore fondante e rappresenta il motore di un sistema che unisce qualità, persone e unicità. In Italia l’innovazione si muove lungo due direttrici, condivise con il Gruppo: il rafforzamento della nostra leadership nel core business, caratterizzato da marchi iconici e amati dai nostri consumatori e l’espansione verso nuovi segmenti, anche con nuovi brand”, ha commentato Fabrizio Gavelli, presidente e amministratore delegato di Ferrero commerciale Italia.
“Per consolidare la nostra leadership sul mercato italiano, marchi come Nutella, Kinder e Ferrero rocher si sono allargati a nuove categorie e al contempo l’azienda ha costruito una solida strategia focalizzata sul presidio di territori strategici, come la prima colazione, le ricorrenze e lo snacking. Parallelamente, il Gruppo mira a espandersi attraverso l’ingresso in nuove categorie di prodotto, come le barrette proteiche e alla frutta e cereali, i gelati, le tavolette di cioccolato e i prodotti fresh e frozen bakery, garantendo un costante percorso di creazione di valore per i nostri consumatori, per i nostri clienti e per garantire la crescita continua di Ferrero in Italia”, ha concluso Fabrizio Gavelli.
Da quasi 80 anni, il tratto distintivo di Ferrero è la capacità di ascoltare e rispondere ai bisogni dei propri consumatori, spesso anticipandone le esigenze. Ogni nuovo prodotto nasce da una selezione attenta delle materie prime, da processi rigorosi, da un’attenzione costante alla qualità e soprattutto da una comprovata propensione all’eccellenza, elementi che consentono da sempre al Gruppo di offrire prodotti unici e inimitabili.
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(Adnkronos) - Finisce ai domiciliari la madre di due neonati sospettata di averli uccisi e di averne poi nascosto i corpicini in un armadio. La Polizia di Reggio Calabria ha arrestato oggi con braccialetto elettronico la giovane donna reggina gravemente indiziata dei reati di omicidio per soffocamento dei suoi due bambini appena partoriti, di occultamento dei loro corpi nonché di soppressione di cadavere in relazione a un ulteriore suo bambino partorito tre anni fa.
La vicenda era iniziata a luglio dello scorso anno, quando i genitori della giovane avevano rinvenuto, all'interno di un armadio di casa in località Pellaro di Reggio Calabria, i corpicini senza vita dei due neonati avvolti in una coperta. La misura cautelare è stata emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura.
Le indagini immediatamente avviate dalla procura , e curate dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, si sono sviluppate partendo dalla visione dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, dai quali è emerso come la ragazza fosse sola all'interno dell'abitazione tra le 19 e le 20.30 dell'8 luglio, presunto orario del parto e della morte dei bambini.
Altro elemento importante è stato aggiunto dagli accertamenti di natura biologica, effettuati anche sul materiale organico sequestrato presso il Policlinico di Messina dove la ragazza era stata sottoposta all'intervento di raschiamento che hanno confermato che i due neonati erano figli dell'indagata, nati vivi, e che la morte era stata causata da soffocamento.
Sono stati poi ascoltati i familiari, ignari di quanto accaduto tra le mura domestiche, che hanno fatto emergere la circostanza di un ricovero della figlia presso il Gom di Reggio Calabria, risalente a poco tempo prima del ritrovamento dei neonati, a causa di una forte emorragia. In relazione a questo episodio, la giovane aveva lamentato soltanto un generico malessere fisico, negando categoricamente di essere mai stata incinta. Il quadro indiziario è stato completato dall'analisi dei messaggi scambiati tra la donna e il fidanzato, indagato per favoreggiamento personale, nel corso degli anni. Emerge, inoltre, come la giovane coppia abbia già vissuto la stessa situazione nel 2022, con forti disaccordi tra i due circa il fatto di tenere o meno il figlio, fino al mese di agosto, data in cui la donna avrebbe partorito e soppresso il corpo del neonato appena partorito.
Nel corso dell'operazione, la Squadra Mobile, con l'ausilio di unità cinofile specializzate (cani molecolari) e di un georadar, ha eseguito un decreto di perquisizione negli immobili di dimora dell'arrestata e del fidanzato nonché nei cortili, nei giardini e nei terreni comunque nella loro disponibilità o dei loro prossimi congiunti, finalizzato al rinvenimento di ulteriori resti umani eventualmente riconducibili al neonato partorito nel 2022.

(Adnkronos) - Jannik Sinner potrebbe seguire Carlos Alcaraz e prendere parte al 'Million Dollar 1 Point Slam', un evento nell'evento nella settimana che precederà gli Australian Open. Un'esibizione che ormai da giorni sta facendo discutere il mondo del tennis e che prevede un format particolare, con partite che si decidono con... un punto. Chi se lo aggiudicherà passerà al turno successivo. La curiosità? Il torneo, composto da un tabellone con 32 giocatori, è aperto a tutti, campioni (come il numero uno del ranking Atp, che si è iscritto pochi giorni fa) e persone comuni. E alla competizione, che prende il nome dal montepremi in palio, il milione di dollari australiani (circa 600.000 euro) potrebbe partecipare anche Jannik Sinner.
La notizia è stata data da Craig Tiley, direttore del torneo australiano, durante il podcast 'The Tennis': "Abbiamo ricevuto una chiamata da Sinner, ma anche da Venus Williams e altri professionisti entusiasti e impazienti di iscriversi al torneo". Le prossime settimane, dunque, serviranno a definire il tabellone e l'elenco di grandi nomi che prenderanno parte alla competizione.

(Adnkronos) - La Camera dei Deputati salva Nordio, Piantedosi e Mantovano dal processo sul caso Almasri. Montecitorio ha infatti negato l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro della Giustizia, dell'Interno e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, chiesta dal Tribunale dei Ministri, , per la vicenda del rimpatrio del generale libico. In Aula per la votazione anche la premier Giorgia Meloni.
Per quanto riguarda il Guardasigilli su 363 presenti, la proposta di diniego è stata approvata con 251 sì e 117 no. Per il titolare del Viminale i favorevoli sono stati 256 i contrari 106. Per Mantovano infine 252 favorevoli e 112 contrari, su 366 presenti.
Una ventina i deputati della minoranza che hanno votato no all’autorizzazione a procedere nei confronti di Piantedosi, compresi quelli di Italia viva, una quindicina quelli che invece hanno detto sì al diniego per Nordio e Mantovano. Secondo quanto si apprende in ambienti della maggioranza, il centrodestra contava infatti su una base di partenza intorno ai 230/235 voti.
"La Camera dei deputati ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, e del sottosegretario Alfredo Mantovano sul caso Almasri. E lo ha fatto con un numero di voti superiore a quello della maggioranza di governo, che al netto delle poche assenze fisiologiche legate agli incarichi istituzionali conta 242 deputati. La maggioranza ha dimostrato una compattezza straordinaria, una sonora smentita a chi continua a parlare del centrodestra come di una coalizione divisa", dichiara Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.
Se sono soddisfatto? "Sì perché" il voto "è andato numericamente oltre a quella che era l'aspettativa della maggioranza parlamentare. Il che significa che anche da parte di alcuni dell'opposizione vi è una riluttanza ad affidare alle procure della Repubblica delle competenze che dovrebbero essere squisitamente politiche", il commento a caldo di Nordio, che aggiunge: "Lo strazio che il Tribunale dei Ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto è tale da stupirsi che non ci siano schizzati i codici tra le mani, ammesso che li abbiano consultati. È andata come doveva andare". Resta aperto il capitolo Bartolozzi? "Speriamo si chiuda così come questo", risponde ai cronisti il ministro della Giustizia.
(Adnkronos) - "La pace è la precondizione dello sviluppo, per questo il 25 ottobre noi torneremo nuovamente in piazza per mettere le mani avanti e per dire che la Legge di stabilità all'insegna del riarmo non è accettabile". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente dell'Inca Cgil.
"Questo Paese - spiega - ha tantissimi problemi a partire dallo Stato sociale. E' un Paese che ha problemi con le liste di attesa nel settore della Sanità che si allungano sempre di più e che ha problemi nella scuola pubblica e nei trasporti. Noi pensiamo che bisogna partire dai settori produttivi: servono politiche industriali e risposte per il tessuto delle piccole e medie imprese, oggi colpite dai dazi e che hanno un costo dell'energia enorme che si riflette sulle condizioni e la qualità del lavoro".
Leggi tutto: Mo, Pagliaro (Inca Cgil): "In piazza il 25 ottobre perché pace precondizione sviluppo"
Nuoto, Pilato e Tarantino sospese per 90 giorni dalla Federazione. Salteranno Europei in vasca corta

(Adnkronos) - "Nell'ambito del procedimento relativo ai fatti concernenti Benedetta Pilato e Chiara Tarantino, la Federazione Italiana Nuoto, ricevuto anche il nulla osta del Procuratore Generale del Coni, ha accolto la proposta sanzionatoria della Procura Federale relativa alla richiesta di patteggiamento presentata singolarmente dalle parti. Tenuto conto dei fatti emersi dall'inchiesta e dell'atteggiamento collaborativo delle atlete, che hanno ammesso le loro responsabilità, la Procura ha determinato la sospensione in 90 giorni dalle attività sociali e federali a partire dalla data odierna". Lo fa sapere la Federnuoto dal suo sito. Le due azzurre salteranno così gli Europei in vasca corta di dicembre, in Polonia.
Ma cos'era successo? Le due campionesse di nuoto Benedetta Pilato e Chiara Tarantino erano state fermate, con l'accusa di furto, all'aeroporto di Singapore, e rilasciate dopo qualche ora. Le nuotatrici azzurre, di rientro a casa da una vacanza dopo i Mondiali, erano state fermate il 14 agosto all'aeroporto di Singapore con l'accusa di furto. Grazie al tempestivo intervento della nostra ambasciata, le connazionali sono state prontamente rilasciate dopo qualche ora. Hanno poi alloggiato in hotel fino al loro rientro in Italia avvenuto il 20 agosto. Sul caso la Federnuoto (Fin) aveva rilasciato una nota spiegando che l'episodio era avvenuto al di fuori delle attività federali, durante un periodo di vacanza, e che i fatti erano stati chiariti dalle atlete con le autorità locali con il supporto dell'ambasciata italiana, già in contatto con la Federazione in relazione ai Campionati Mondiali delle discipline acquatiche svolti a Singapore.

(Adnkronos) - "I patronati hanno anche lamentato un'ulteriore esclusione con la riforma della disabilità. C’è una sperimentazione in corso, avviata a gennaio 2025 in un numero sempre maggiore di province e destinata a entrare a regime nel 2027. Pur riconoscendo lo sforzo di riforma, che vorrebbe semplificare l’iter, siamo molto preoccupati: la nuova procedura esclude di fatto la rete dei patronati dall’inoltro della domanda, relegandoci a una fase successiva. Questo significa che cittadine e cittadini, spesso persone fragili, malate o anziane, non potranno contare subito sul nostro supporto. È un errore, perché i patronati sono il presidio che più di ogni altro accompagna le persone nei momenti di difficoltà". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente dell'Inca Cgil.
"Se da un lato - spiega - la riforma ha escluso i patronati poiché altre norme permettono al sistema dei patronati di intervenire anche successivamente all’inoltro della domanda, nelle province in sperimentazione, su richiesta dei cittadini stiamo raccogliendo e trasmettendo i dati socio-economici indispensabili per chiudere le pratiche. L’Inps riconosce il nostro ruolo, abbiamo accolto con favore l’invito a partecipare a una tre giorni di formazione con l’Inps a Firenze a fine settembre, la cui giornata conclusiva si è svolta proprio nella nostra sede. Da un lato l’Inps ci coinvolge dall’altro il Ministero ci esclude servirebbe una maggiore chiarezza".
"In prospettiva - dice - i patronati nella riforma della disabilità potranno giocare un ruolo fondamentale. La riforma introduce il progetto di vita personalizzato, integrato tra servizi sanitari, sociali e sociosanitari. Qui i patronati possono essere un punto di ascolto, orientamento e accompagnamento insostituibile, grazie alla loro capillarità sul territorio e alla fiducia costruita con i cittadini. Questo riguarda non solo la riforma della disabilità: vale per la tutela di tutti i nostri diritti, quando dobbiamo andare in pensione, quando perdiamo il lavoro, quando chiediamo un sostegno per la nascita di una figlia o di un figlio. Sono solo esempi. Non si tratta solo di 'fare pratiche', ma di aiutare le persone e le famiglie a orientarsi in un sistema complesso, mettendo al centro la dignità e i diritti di ciascuno".
Leggi tutto: Disabili, Pagliaro (Inca Cgil): "Per patronati ulteriore esclusione da riforma"

(Adnkronos) - La Puglia al centro dell’innovazione digitale, grazie a Hackathon2030, l’evento promosso da Dxc Technology, una delle principali società di servizi tecnologici globali, in collaborazione con l’Università Lum Giuseppe Degennaro, giunto quest’anno alla sua quarta edizione. L’appuntamento, al quale interverrà anche una rappresentanza della Regione Puglia, è previsto per il 28 e 29 ottobre 2025, e vedrà protagonisti studenti universitari, neolaureati, giovani professionisti ed esperti, uniti per sviluppare soluzioni digitali orientate alla sostenibilità.
L’iniziativa si inserisce nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdgs) dell’Agenda Onu 2030, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, promuovendo il dialogo tra mondo accademico e imprenditoriale. Durante le due giornate, i partecipanti saranno chiamati a rispondere a tre grandi sfide ispirate ai punti Sdgs: rendere l’istruzione più accessibile e innovativa, proporre idee per una gestione sostenibile delle risorse idriche e favorire l’occupazione giovanile e l’imprenditorialità attraverso la tecnologia. Il programma prevede momenti di formazione, lavoro in team e confronto diretto con tutor aziendali e universitari su tematiche quali Business Model, Modello Canvas e sviluppo delle soluzioni.
Saranno coinvolti studenti e neolaureati provenienti da percorsi accademici in ingegneria, economia, giurisprudenza e medicina, che avranno l’opportunità di mettere in rete competenze e visioni per costruire un futuro più sostenibile. A fine evento, inoltre, ci sarà un momento dedicato alla presentazione dei progetti e verranno premiati i tre team che si sono distinti maggiormente.
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(Adnkronos) - "Parlare della riforma patronati oggi significa parlare di una grandissima rete di prossimità che ogni anno in Italia e nel mondo accompagna diversi milioni di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e più in generale i cittadine e cittadini, giovani e meno giovani, in quella che è la tutela individuale, che negli ultimi vent’anni è cambiata tantissimo perché sono cambiate le prestazioni". A dirlo, in un'intervista all'Adnkronos/Labitalia, Michele Pagliaro, presidente dell'Inca Cgil.
"Se è pur vero - avverte - che siamo di fronte ad uno stato sociale via via sempre meno generoso, per cui l’accesso alle prestazioni spesso è sempre più difficile, va anche detto che ambiti come la digitalizzazione, l’avvento dell’intelligenza artificiale stanno contribuendo alla riduzione del front-office gran in parte della Pa, per cui il lavoro dei patronati diventa sempre più prezioso. Modernizzarlo significa agganciarlo alla realtà del Paese e al cambiamento in atto: l’obiettivo è quello di accrescere efficienza e soprattutto qualità dei nostri servizi".
"Da oltre un decennio - sottolinea - rivendichiamo una riforma. Con l’attuale governo abbiamo svolto un incontro molto importante il 20 febbraio del 2024, alla presenza della ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone. E' stata aperta la discussione sulla riforma ma, dopo oltre un anno e mezzo, ci troviamo di fronte a un nulla di fatto. L’idea su cui abbiamo discusso è stata quella di semplificare l’attività ispettiva attraverso l’aiuto della tecnologia: basterebbe mettere in linea mandato di patrocinio-domanda-provvedimento per arrivare alla definizione dell’attività svolta da ogni singolo patronato attraverso un semplice clic: una scelta che consentirebbe di liberare così gli ispettori del lavoro, che ogni anno sono chiamati a verificare le pratiche una ad una. In un paese dove la carenza degli ispettori del lavoro è cronica e dove ogni giorno quasi 4 persone fra lavoratrici e lavoratori muoiono di lavoro, con una simile scelta, da un lato, si potrebbe efficientare il sistema dei patronati e dall’altro mandare gli ispettori nei luoghi di lavoro per verificarne salubrità e sicurezza".
In che modo l'Inca guarda al futuro dei patronati, in attesa della riforma? "In primo luogo - spiega il presidente Pagliaro - rivendicando il tema della semplificazione delle visite ispettive, che resta un tema prioritario. Tra l’altro, qualche giorno fa il Tar del Lazio ha pubblicato una sentenza, su nostro ricorso, che ci dà ragione, obbligando il ministero del Lavoro a chiudere l’annualità 2022 entro 30 giorni dalla sentenza".
"I ritardi delle chiusure - rimarca - sono assurdi: il 2017 è stato chiuso nel 2025 dopo ben 8 anni Inoltre, con il Ce.Pa, il raggruppamento che mette insieme i patronati Inca, Inas, Ital e Acli, che da soli rappresentano oltre il 50% di tutta l'attività patrocinata in Italia e nel mondo, abbiamo avviato un gruppo di lavoro tecnico, per avanzare proposte: dalle attività svolte all’estero alla definizione di nuovi indicatori di qualità, dalla revisione delle tabelle ministeriali, a tutto quello che può essere utile per rafforzare la nostra rete di prossimità, senza escludere la possibilità di nuove attività".
"Non a caso - fa notare - abbiamo intrapreso interlocuzioni con i Comuni italiani attraverso l’Anci e con le Regioni attraverso la Conferenza delle Regioni. Vogliamo evitare riforme affrettate, i patronati non sono semplici sportelli: rappresentano una rete di prossimità sociale che combatte solitudine, marginalità, isolamento nelle periferie e nelle aree interne del Paese. E' un valore costituzionale riconosciuto anche dalla Corte Costituzionale. Da quando siamo nati (e quest’anno a febbraio abbiamo compiuto ottant’anni) abbiamo contribuito all’emancipazione delle persone e più in generale della società e anche adesso abbiamo raccolto la sfida del cambiamento e vogliamo continuare a fare la nostra parte".


(Adnkronos) - Re Carlo sarà il protagonista di un nuovo documentario sulla sua battaglia di una vita per "armonizzare natura e umanità". Nel lungometraggio, il cui titolo provvisorio è 'Finding Harmony: A King's Vision', che verrà trasmesso su Prime Video in oltre 240 Paesi in tutto il mondo all'inizio del 2026, il sovrano avverte che non è mai stato così importante "proteggere e dare priorità" al pianeta. Contiene inoltre le riflessioni del re sul suo impegno per promuovere un mondo sostenibile, attraverso la visione di speciali filmati d'archivio risalenti a decenni fa.
Dopo l'annuncio del documentario, Carlo ha affermato di sperare che possa ispirare altri a proteggere il pianeta, dopo aver trascorso la maggior parte della sua vita incoraggiando le persone a "lavorare con la natura, piuttosto che contro di essa". "Mai come oggi è importante che il mondo compia uno sforzo concertato per proteggere e dare priorità al nostro pianeta e per ripristinare il nostro rapporto con esso", ha affermato il monarca in merito al progetto.
Il re ha dichiarato che la sua "speranza più grande è che questo documentario possa incoraggiare un nuovo pubblico ad apprendere la filosofia dell'armonia e forse ispirare lo stesso senso di determinazione che ha dato a me per contribuire a costruire un futuro più sostenibile". Carlo è già apparso in un documentario della Bbc, girato dietro le quinte, sull'incoronazione, ma quello in uscita avrà un approccio più insolito nell'analizzare le sue convinzioni.
"Per gran parte della mia vita ho cercato di promuovere e incoraggiare modi in cui possiamo lavorare con la natura, piuttosto che contro di essa. In altre parole, per ripristinare l'equilibrio del nostro pianeta, sottoposto a così tanto stress", ha spiegato il sovrano, il cui intento è quello di mostrare come gli esseri umani siano "parte della natura, non separati da essa" e come un sano legame con la natura sia "al centro del benessere umano".
Con esempi provenienti da tutto il mondo, il documentario mostrerà come la filosofia dell'armonia possa essere applicata all'agricoltura, alle competenze artigianali tradizionali, all'architettura e all'urbanistica. "Spero che questo film dimostri solo una parte del notevole lavoro svolto in tutto il mondo per mettere in pratica l'armonia, dalle foreste della Guyana alle comunità sostenibili in India e, più vicino a casa, attraverso il lavoro della mia King's Foundation a Dumfries House e Highgrove", ha affermato il re. Il regista Nicolas Brown ha dichiarato: "Sono sorprendentemente poche le persone al mondo che conoscono appieno la profondità della battaglia che il re ha sostenuto per tutta la vita per riportare in armonia la natura e l'umanità".
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