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Ecclestone duro contro Hamilton: "Dovrebbe smettere ora, correre così non ha senso"

07 Agosto 2025
Bernie Ecclestone e Lewis Hamilton - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - “Hamilton è stanco, sta facendo questo lavoro da una vita. Deve resettarsi e fare qualcosa di totalmente diverso rispetto al motorsport. Magari non ci sta ancora pensando, anche se sarebbe stato opportuno iniziare a valutarlo tempo fa". Bernie Ecclestone, ex boss della Formula 1, ha criticato in maniera dura - in un'intervista al Daily Mail - gli ultimi mesi nel Circus di Lewis Hamilton, deluso dopo la brutta partenza in Ferrari. 

"Lewis è stato un grande talento - ha continuato - e probabilmente lo è ancora. Ma, quando raggiungono il top, tutti i grandi possono puntare a una sola direzione e andare verso il basso". 

Bernie Ecclestone ha continuato: "Hamilton si prenderebbe in giro da solo se dovesse continuare a correre. Dovrebbe smettere ora. Se fossi il suo manager, direi alla Ferrari: ‘C’è qualcuno in grado di sostituirlo? Lewis è pronto a farsi da parte’. Vorrei che il suo contratto fosse onorato, perché lo hanno preso con un obiettivo importante. Le cose, però, non stanno funzionando e quindi potrebbero accordarsi così". 

L'ex boss della Formula 1 ha chiuso così la sua analisi sul brutto periodo dell'inglese in Ferrari: "Ha già vinto sette Mondiali, non c’è bisogno di prendersi ulteriori rischi. Non gli auguro nulla di male, ma non sta più lottando per il titolo. Non avrebbe senso rischiare di restare due anni a letto perché ha la schiena rotta".  

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Il mondo nascosto dentro la sabbia in una mostra a Villasimius

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAIn esposizione alla Casa Museo Todde gli scatti di Luigi Corda...

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Roma, lite e colpi d'arma da fuoco a Centocelle: 2 feriti

07 Agosto 2025
Rilievi dei carabinieri - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Un litigio, spari e due feriti, ieri sera intorno alle 23.30 nel Parco di Centocelle a Roma. Un residente di zona ha riferito di aver sentito una lite di alcuni stranieri che, dopo alcuni spari d’arma da fuoco, si erano allontanati a bordo di auto. I carabinieri della stazione Roma Quadraro e quelli del Nucleo radiomobile di Roma sono intervenuti sul posto.  

Dagli accertamenti è emerso che, poco prima al pronto soccorso dell’ospedale Vannini, erano arrivati due uomini nordafricani con ferite superficiali provocate dall’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Il primo è stato medicato per ferite alla gamba e alla mano, riportando 10 giorni di prognosi, e il secondo per ferite ai piedi, riportando 15 giorni di prognosi; entrambi non sono in pericolo di vita. 

I due, poco collaborativi, ascoltati nell’immediatezza dai carabinieri, hanno riferito di essere stati avvicinati da alcuni connazionali, uno dei quali, al culmine di una lite, avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco con una pistola. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della VII sezione del Nucleo investigativo di Roma che hanno eseguito i rilievi tecnico-scientifici. 

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Star Wars, la spada laser di Dart Vader va all'asta: può valere 3 milioni di dollari

07 Agosto 2025
David Prowse nei panni di Darth Vader in una scena de

(Adnkronos) - È uno degli oggetti più iconici della storia del cinema ed è pronto a cambiare proprietario: la celebre spada laser di Dart Vader della saga di 'Star Wars', utilizzata durante le epiche battaglie nei film 'L'Impero colpisce ancora' (1980) e 'Il ritorno dello Jedi' (1983), sarà messa all'asta a Los Angeles agli inizi di settembre. Il valore stimato? Fino a tre milioni di dollari, ovvero circa 2,6 milioni di euro. 

La spada laser è stata presentata al pubblico a Londra, durante un evento stampa organizzato dalla casa d'aste Propstore, specializzata nella vendita di memorabilia cinematografici. "È semplicemente un pezzo incredibile della storia del cinema", ha dichiarato Brandon Alinger, direttore della società, paragonando l'oggetto al "Santo Graal" per i collezionisti di cimeli cinematografici.  

Questa particolare versione della spada laser - quella usata per le scene di combattimento, priva della sua originaria lama in legno - è rimasta per quattro decenni nelle mani di un collezionista privato americano. A brandirla sul set della saga di 'Guerre stellari' furono David Prowse, l'attore dietro la maschera di Dart Vader, e Bob Anderson, lo stuntman che girò le sequenze più dinamiche. Per autenticare il pezzo, gli esperti hanno confrontato graffi e ammaccature visibili nei film con quelli sull'oggetto reale. "Guardate questa grossa ammaccatura sul retro", ha indicato Alinger, "probabilmente è stata causata dalla lama della spada laser di Luke Skywalker, interpretato da Mark Hamill". Nonostante la sua aura mitica, la spada laser è un capolavoro di ingegno artigianale: è stato assemblato a partire da un vecchio flash fotografico e componenti di recupero, tra cui parti di una calcolatrice. 

La spada laser di Dart Vader non sarà l'unica attrazione della vendita, prevista dal 4 al 6 settembre. Propstore ha annunciato che tra gli altri oggetti ci saranno: la frusta, la cintura e l'astuccio usati da Harrison Ford in 'Indiana Jones e l'ultima crociata' (1989); il "neuralyzer" di 'Men in Black' (1997), l'apparecchio che cancella la memoria, ancora funzionante con il suo display Led originale, con una stima di 150.000 dollari (circa 129.700 euro). 

Secondo Stephen Lane, fondatore di Propstore, l'asta si annuncia storica: "Qualcuno si è presentato da noi dicendo: 'Ho questo da vendere'. Siamo rimasti a bocca aperta", ha raccontato, paragonando l'importanza della spada laser alle famose scarpette rosse de 'Il Mago di Oz', indossate da Judy Garland. 

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Diabete di tipo 1, in Svezia primo trapianto di cellule produttrici di insulina

07 Agosto 2025
Diabete - 123RF

(Adnkronos) - Un risultato per la diabetologia emozionante: per la prima volta, un paziente con diabete di tipo 1 da oltre trent’anni ha ricevuto un trapianto di isole pancreatiche allogeniche senza dover assumere farmaci immunosoppressivi. Le cellule, impiantate nel muscolo dell’avambraccio, hanno mostrato una limitata ma rilevabile attività funzionale, iniziando a produrre insulina. 

Il caso, che rappresenta una prova di principio di 'immunoescape' cellulare nell’uomo, è stato descritto in un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team dell’Università di Uppsala, in Svezia. Le cellule utilizzate nel trapianto fanno parte di una nuova terapia sperimentale chiamata UP421. Si tratta di cellule pancreatiche ottenute da un donatore, poi modificate geneticamente per sfuggire al sistema immunitario del paziente. Questo approccio - fanno sapere dalla Società italiana di diabetologia - nasce da una lunga fase di ricerca preclinica, condotta in particolare dalla professoressa Sonia Schrepfer, che in studi su modelli animali aveva già dimostrato come cellule così modificate potessero sopravvivere senza essere rigettate. Nell’uomo, è la prima volta che questa strategia viene testata. 

Per ottenere questo effetto, i ricercatori hanno eliminato dalle cellule due segnali chiave (Hla di classe I e II) che normalmente permettono al sistema immunitario di riconoscere ciò che è "estraneo". In parallelo, è stata aggiunta una proteina protettiva chiamata CD47, che agisce come una sorta di "segnale di non attaccare" rivolto alle cellule del sistema immunitario innato, come i macrofagi. Le cellule sono state ingegnerizzate nel laboratorio Gmp di Oslo, in Norvegia, sotto la guida della ricercatrice Hanne Scholz, utilizzando una piattaforma tecnologica sviluppata dall’azienda Sana Biotechnology. L’intervento è stato poi eseguito in Svezia, presso il centro clinico dell’Università di Uppsala, sotto la direzione del professor Per-Ola Carlsson, che coordina lo studio clinico. 

"Questo studio rappresenta un primo passo concreto verso una nuova generazione di terapie cellulari per il diabete - spiega Lorenzo Piemonti, direttore del Diabetes Research Institute di Milano e primario dell’uo Medicina rigenerativa e dei trapianti dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano -. Per la prima volta, abbiamo evidenze che cellule pancreatiche geneticamente modificate possono sopravvivere nell’uomo senza la necessità di farmaci immunosoppressivi. È importante ricordare che si tratta di una prova di principio, non di una terapia efficace: la quantità di cellule trapiantate era molto bassa e i livelli di insulina prodotti sono minimi. Ma il fatto che queste cellule siano ancora lì, funzionanti e non rigettate, apre una prospettiva completamente nuova. La vera sfida sarà ora trasferire questo approccio alle cellule staminali, in modo sicuro e standardizzato, per renderlo davvero disponibile ai pazienti". 

Lo studio - si legge - è stato concepito come una prova di principio clinica, con l’obiettivo principale di valutare la sicurezza del trapianto e la possibilità che cellule geneticamente modificate sopravvivano in un ospite immunocompetente senza immunosoppressione. Il trattamento ha coinvolto un solo paziente e ha previsto l’impianto di una dose molto bassa di isole pancreatiche — inferiore al 10% della quantità normalmente necessaria per ottenere un controllo glicemico significativo o l’indipendenza dall’insulina. Dopo 12 settimane, è stata rilevata una secrezione endogena minima di C-peptide, indicativa di una attività funzionale delle cellule impiantate. Tuttavia, non sono emersi benefici clinici attribuibili al trapianto: se da un lato si è osservata una riduzione dell’emoglobina glicata del 42%, dall’altro il fabbisogno insulinico è aumentato dell’80% rispetto al basale, indicando che il miglioramento del controllo glicemico è verosimilmente legato a una gestione terapeutica più intensiva. Un risultato in linea con le aspettative, considerata la quantità molto limitata di cellule infuse e i valori assoluti di C-peptide estremamente bassi, clinicamente non significativi 

Il trapianto è stato eseguito nel muscolo dell’avambraccio, una sede scelta per ragioni tecniche, non terapeutiche. Questo sito consente un monitoraggio accurato tramite imaging e, se necessario, il recupero delle cellule, rendendolo particolarmente adatto negli studi clinici precoci. "Ridurre o eliminare l’uso di farmaci immunosoppressivi è da sempre uno degli obiettivi più importanti nel campo del trapianto cellulare - sottolinea Raffaella Buzzetti, presidente della Società italiana di diabetologia - Se questo approccio verrà confermato, potrà rendere il trapianto di isole o di cellule pancreatiche una possibilità concreta per un numero molto più ampio di pazienti, migliorando la sicurezza e la qualità della vita, grazie all’eliminazione dei rischi legati all’immunosoppressione e alla possibilità di liberarsi dalle iniezioni quotidiane di insulina". 

I ricercatori sottolineano che saranno necessari ulteriori studi, su un numero maggiore di pazienti e con un follow-up più lungo, per valutarne stabilità ed efficacia nel tempo. La vera sfida dei prossimi anni sarà trasferire questo approccio a cellule derivate da staminali, così da superare la dipendenza da donatori e rendere la terapia riproducibile, sicura e accessibile su larga scala. 

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Pellacani: "Tre medaglie e il messaggio di Tania Cagnotto, ecco i miei Mondiali. Ora la laurea in psicologia"

07 Agosto 2025
Chiara Pellacani - Afp

(Adnkronos) - L’imperativo del presente è disegnato sulla pelle. “È la frase ‘Proteggi la tua pace’. Me la sono tatuata, perché negli anni ho capito quanto sia importante mettere la serenità davanti a tutto”. Chiara Pellacani, 22 anni, lo racconta all’Adnkronos dopo i Mondiali di nuoto di Singapore. La stella azzurra dei tuffi ha chiuso la rassegna continentale mettendosi al collo tre medaglie. Due bronzi, nel trampolino da un metro e da tre metri, e un oro storico nel sincro misto con Matteo Santoro. Tutto dopo due quarti posti alle Olimpiadi di Parigi. “Il segreto per questa ripartenza? La tranquillità. Se non ce l’hai, diventa complicato. Nello sport e nella vita”.  

Hai ripensato alle imprese di Singapore?  

“Sono contentissima. Avevo fatto una bella preparazione, ma non speravo di vincere tutte queste medaglie. Forse quella con Matti (Matteo Santoro, ndr) nel sincro misto è la più inaspettata. Non immaginavamo il gradino più alto del podio”.  

Sei tornata a casa con tre medaglie. Prima di te, ai Mondiali, ci era riuscita una leggenda dello sport italiano come Tania Cagnotto.  

“Raccontano emozioni diverse. Quella da un metro, è stata la prima individuale e la inseguivo da un po’. L'oro con Matti è stato incredibile, mentre dai tre metri volevo il podio con tutta me stessa dopo il quarto posto alle Olimpiadi. È la mia gara”.  

Cos’è cambiato negli ultimi mesi dopo la delusione di Parigi?  

“Nello sport si vince e si perde e spesso tra le due cose passa un niente. Dopo i Giochi ho avuto bisogno di una pausa, dovevo riprendermi a livello mentale. Per un periodo mi sono anche data alla boxe. Poi ho ricominciato gli allenamenti e mi sono detta: ‘Chiara, vivitela’. Senza pensare ai risultati. Quelli sono arrivati grazie alla serenità”.  

Al Corriere della Sera hai raccontato di aver chiesto aiuto a diverse persone. Quando si capisce di aver bisogno di supporto?  

“Mi ero resa conto di non riuscire ad affrontare troppe cose da sola. Non è facile capirlo. Ammetterlo è però il primo passo per uscire da un periodo no. Io poi sono stata fortunata. Sono tornata a casa per un po' e ho passato tanto tempo con la mia famiglia. Mi hanno supportato in ogni decisione”.  

Vinci medaglie da quando eri adolescente e da anni ti definiscono l’erede di Tania Cagnotto. Nelle difficoltà ha pesato l’eccessiva pressione?  

"C’erano aspettative, ma più da parte mia. Pretendo tanto da me, a volte troppo. È stata una lezione di vita, ho capito che spesso la cosa migliore è affrontare le sfide con basso profilo. Altrimenti diventa controproducente”.  

Tania ti ha scritto dopo i Mondiali?  

"Mi ha mandato un messaggio dopo l’oro vinto nel sincro. Si è complimentata per la bella gara”.  

La prima volta in cui, dopo 99 gare nei tuffi sincronizzati tra Olimpiadi e Mondiali, l’Italia è arrivata davanti alla Cina.  

“Non avevo letto questa statistica”. E se la ride. “Siamo stati impeccabili. Il bello è che ci aspettavamo qualcosa, ma non avevamo osato così tanto nemmeno nei sogni”.  

Da qualche anno vivi in America e frequenti il college. Che esperienza è?  

“Questa svolta mi ha dato tanto, in primis a livello personale. Vivo da sola, ora sono molto più indipendente e autonoma. Mi prendo responsabilità e sono cresciuta anche nei tuffi, le tante prove fatte al college mi hanno preparata al meglio per le gare internazionali. E poi ho avuto modo di studiare psicologia, a dicembre mi laureo”.  

Perché hai scelto questo percorso?  

"Era l'unica opzione per continuare ad allenarmi, facendo coincidere una preparazione di alto livello con la mia formazione. La psicologia mi appassiona da anni, volevo saperne di più ed è stata la scelta giusta. Poi farò un master in comunicazione”.  

In futuro avremo una nuova collega?  

“Chissà”.  

In questa passione c’'è lo zampino di mamma Francesca, insegnante, e papà Giampaolo, giornalista sportivo?  

“Diciamo di sì. Mi hanno fatto avvicinare fin da bambina a questo mondo e non lo nascondo, mi interessa. Può aprire diverse porte per il futuro. Vedremo...”.  

Da un po’ di tempo, non a caso, racconti sui social la sua vita da atleta e tieni una sorta di diario in reel...  

"Mi diverte e penso sia un bel modo per far conoscere il mondo dei tuffi ai meno appassionati. Cerco di portare chi mi segue dentro al mio stile di vita, mi piace condividere le mie emozioni”.  

Tante, nella tua vita, sono diventati tatuaggi.  

“Ne ho 21, la regola vuole che siano dispari”.  

A quale sei più legata?  

"Mio nonno Sandro dipingeva. Mi sono tatuata uno dei suoi quadri con una dedica, c’è scritto ‘Alla mia piccola e dolcissima Chiara’. È quello a cui tengo di più”. (di Michele Antonelli) 

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Usb, 'Oncologico Cagliari al collasso. Urge un intervento'

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAAngioni, 'manca personale e liste d'attesa sempre più lunghe'....

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In Anatolia il cerchio dei bambini perduti, la scoperta

07 Agosto 2025
In Anatolia il cerchio dei bambini perduti, la scoperta

(Adnkronos) - In Anatolia centrale, nell'attuale Turchia, riemerge un passato misterioso e struggente grazie alla scoperta di quello che è già stato ribattezzato "il cerchio dei bambini perduti". Durante la diciottesima campagna di scavo nel sito di Uşaklı Höyük, condotta dalla Missione Archeologica Italiana e coordinata dall'Università di Pisa, sono stati rinvenuti i resti di sette bambini in un contesto che suggerisce pratiche rituali risalenti all'epoca degli Ittiti, nell'età del Bronzo, principalmente tra il XVII e il XII secolo a.C. 

La scoperta, avvenuta nella cosiddetta 'Struttura Circolare', un enigmatico edificio in pietra già oggetto di attenzione scientifica negli ultimi anni, getta nuova luce sui rituali comunitari delle popolazioni del Tardo Bronzo. Le ossa degli infanti non si trovavano in tombe vere e proprie, ma sparse tra frammenti ceramici, resti animali e ceneri: un insieme che lascia ipotizzare riti sacri, forse simili a quelli che avvenivano nei tofet delle antiche città fenicie. 

"Il legame tra i resti e l'architettura monumentale è ormai evidente", spiega il professor Anacleto D'Agostino, archeologo dell'Università di Pisa e responsabile dello scavo. "Siamo davanti a uno spazio con funzione rituale, legato a pratiche comunitarie e ai valori simbolici della società ittita". 

Uno degli elementi più rilevanti emersi dallo scavo è il dente di un infante, in condizioni straordinariamente buone. Oltre a permettere una datazione assoluta, potrà offrire attraverso le analisi del Dna informazioni genetiche cruciali sulla popolazione che abitava il sito, oggi identificato da molti studiosi con la città santa di Zippalanda, dedicata al culto del Dio della Tempesta. 

Il sito di Uşaklı Höyük si trova sull'altopiano anatolico centrale e rappresenta uno dei principali insediamenti ittiti studiati in Anatolia. La campagna 2025, condotta dall'Ateneo pisano in collaborazione con università turche e internazionali, ha interessato diverse aree strategiche. 

Nell'Area F del sito, gli archeologi hanno identificato nuove murature relative a una fase avanzata dell'occupazione ittita. Le strutture rispettano la presenza della 'Struttura Circolare', suggerendone una continuità d’uso nel tempo, probabilmente con una funzione cultuale. Lastricati e stratificazioni orientali indicano una frequentazione prolungata, rafforzando l'ipotesi che questo spazio rappresentasse il centro sacro dell'insediamento. 

Nell'acropoli, gli scavi hanno documentato per la prima volta una sequenza di abitazioni e spazi pubblici che coprono un arco cronologico dall’età del Ferro fino al periodo ellenistico. Un deposito di distruzione, rinvenuto a quattro metri di profondità, ha restituito pietre bruciate e ceneri che potrebbero rivelare nuovi dettagli su una fase ancora poco conosciuta della regione. 

Parallelamente, nell'Area G, prosegue lo studio della necropoli medievale, con analisi genetiche su una famiglia sepolta che potrebbero offrire nuovi indizi sulla ricomposizione demografica dell'Anatolia dopo la storica battaglia di Manzikert (1071 d.C.). 

Accanto agli elementi strutturali e umani, la Missione Archeologica Italiana ha raccolto una ricca documentazione materiale: ceramiche, resti animali, semi e carboni che raccontano un’economia mista di allevamento, caccia e pratiche rituali. In Area F, una fossa contenente resti interi di cavalli, bovini, caprovini, asini e persino una lepre, potrebbe testimoniare cerimonie collettive o offerte sacrificali. 

Gli studi archeobotanici e genetici sono ancora in corso, con l’obiettivo di ricostruire l’ambiente agricolo e la composizione biologica delle antiche popolazioni anatoliche. Le analisi del Dna umano e animale, condotte presso il laboratorio Human_G dell’Università Hacettepe di Ankara, promettono risultati innovativi per la comprensione delle dinamiche sociali e culturali della regione. 

Il progetto è l'unica Missione Archeologica Italiana attiva in un sito ittita della madrepatria e si avvale della cooperazione con numerose istituzioni turche ed europee, tra cui le università di Koç, Ucl, Firenze, Siena, Roma Sapienza e Hacettepe. È finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano, dalla Fondazione per l'Oriente Mediterraneo, dal Progetto Prin AlandAcon con fondi Next Generation Eu e dall'Università di Oxford. 

Un'esperienza che unisce ricerca scientifica, formazione e diplomazia culturale, contribuendo alla riscoperta di una civiltà millenaria e dei suoi enigmi ancora irrisolti. 

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West Nile, sesta vittima nel Lazio: morta a Latina una donna di 83 anni

07 Agosto 2025
Ambulanza - Fotogramma / Ipa

(Adnkronos) - Sesto caso di morte per il virus della West Nile accertato nel Lazio. È morta oggi, all’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, una donna di 83 anni di Pontinia. "La paziente - comunica la regione Lazio - era arrivata in pronto soccorso il 24 luglio scorso. Ricoverata in rianimazione in gravi condizioni per la presenza di pluripatologie concomitanti, è deceduta nel reparto di terapia intensiva". 

Il ministro Orazio Schillaci aveva fatto sapere due giorni fa che "il ministero della Salute assicura il pieno supporto alla rete dei servizi sanitari e territoriali. Proprio con questo approccio di dialogo e collaborazione costruttiva, il 12 agosto una delegazione di esperti del ministero sarà a Latina e a Caserta per un incontro con le autorità regionali, locali e sanitarie" sui casi di West Nile che si stanno registrando nell'area.  

Schillaci aveva anche invitato ad evitare allarmi mediatici per i casi di West Nile in Italia. "Ad oggi, - ha dichiarato martedì - secondo i casi notificati sulla piattaforma nazionale coordinata dall'Istituto superiore di sanità (Iss), l'Italia ha registrato 145 casi confermati di infezione da West Nile Virus nell'uomo. Nel 2018, anno con un inizio stagionale precoce, sono stati registrati sulla piattaforma nazionale 618 casi e 49 decessi. Nel 2022, si sono registrati 728 casi confermati e 51 decessi". Ma "non ricordo allarmi mediatici nel 2018 e nel 2022, nonostante ad oggi siano gli anni con il numero più alto di contagi e purtroppo anche di decessi". 

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Filippo Baroncini, brutta caduta durante Giro di Polonia: ha riportato diverse fratture

07 Agosto 2025
Filippo Baroncini - (Ipa)

(Adnkronos) - Il ciclista romagnolo Filippo Baroncini ha riportato la frattura di una vertebra cervicale, ma senza conseguenze neurologiche, fratture della clavicola e altre lesioni facciali a causa di una caduta ieri, durante il Giro di Polonia. Lo ha annunciato oggi la sua squadra, l'Uae Emirates-Xrg. 

Il 24enne di Massa Lombarda, nel Ravennate, è stato la principale vittima dell'incidente che ha caratterizzato la terza tappa del Giro di Polonia ieri. Tra le sue due vittorie da professionista in carriera, Baroncini ha vinto la classifica finale del Giro del Belgio, il Baloise Belgium Tour di quest'anno. Anche la Super 8 Classic di Haacht è nell'elenco dei successi del campione del mondo su strada Under 21 del 2021. 

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Nella valigia un chilo di ketamina, 52enne arrestato a Cagliari

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAL'uomo, un piemontese, fermato all'esterno dell'aeroporto...

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Ancora auto in fiamme a Siniscola, l'ipotesi di incendio doloso

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAScia di atti intimidatori, l'ultimo il 7 luglio...

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Addio a Terry Reid, il cantante che disse 'no' a Led Zeppelin e Deep Purple

07 Agosto 2025
Terry Reid

(Adnkronos) - È morto Terry Reid, cantante e chitarrista britannico dalla voce potente e inconfondibile. Aveva 75 anni. A darne notizia è il quotidiano londinese 'The Guardian', citando un portavoce del musicista. Reid si è spento martedì 5 agosto, dopo una lunga malattia. Negli ultimi anni aveva lottato contro il cancro e altri problemi di salute. 

Terry Reid è stato una figura cult della scena rock degli anni '60 e '70, noto tanto per il suo talento quanto per le occasioni mancate che lo hanno reso una leggenda a modo suo. Fu lui, infatti, a rifiutare l'invito di Jimmy Page a entrare nei futuri Led Zeppelin, suggerendo al suo posto due allora sconosciuti: Robert Plant e John Bonham. Anche Ritchie Blackmore dei Deep Purple gli offrì un posto da frontman, che Reid declinò. 'Ho contribuito a metà della band, mi sembrava abbastanza', dichiarò ironicamente in un'intervista nel 2024. 

Soprannominato 'Superlungs' (superpolmoni) per la potenza della sua voce, Reid iniziò la carriera giovanissimo. A 18 anni pubblicò il suo primo album 'Bang, Bang You're Terry Reid', con il supporto di Jimi Hendrix. Seguì una serie di dischi che, pur non ottenendo grandi successi commerciali, ricevettero elogi dalla critica: 'Terry Reid' (1969), 'River' (1973), 'Seed of Memory' (1976) e 'Rogue Waves' (1979). 'River' è oggi considerato un piccolo classico del rock alternativo. Acclamato da artisti come Aretha Franklin e Mick Jagger, Reid fu opening act per i Rolling Stones e i Cream, ma preferì sempre restare indipendente, fedele al proprio stile e alle proprie scelte artistiche. 

Negli anni '80 Reid lavorò come turnista per artisti del calibro di Don Henley, Bonnie Raitt e Jackson Browne. Il tentativo di rilancio con l'album 'The Driver' nel 1991 non ebbe fortuna: lo definì lui stesso 'inascoltabile'. Dagli anni 2000 Reid tornò saltuariamente sulle scene con concerti e partecipazioni a festival, spesso esibendosi nel suo locale preferito, il Ronnie Scott's Jazz Club di Londra. Negli ultimi anni si era ritirato dalla scena pubblica a causa delle sue condizioni di salute, annullando diversi concerti.  

"L’entusiasmo e l’incoraggiamento di Terry Reid erano incredibili, allora", ha dichiarato Robert Plant in un post sui social: "Eravamo ancora adolescenti, ci imbucavamo ai rispettivi concerti e ci scatenavamo su 'Season of the witch' più e più volte. Che divertimento. Eravamo a mille. Lui era tutto. Un carisma pazzesco". "La sua voce, la sua estensione. Le sue canzoni, che catturavano alla perfezione quell’epoca spensierata. 'Superlungs', davvero. Mi ha catapultato in un mondo nuovo e intenso che lui ha scelto di rifiutare. Ora riascolto il suo album 'The river' e verso una lacrima per il mio fratello d’armi", si legge ancora. 

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Ponte Messina, Salvini: "Anche all'epoca di Brunelleschi c'erano i 'no cupola'"

07 Agosto 2025
Matteo Salvini e i modellini del ponte sullo Stretto di Messina - Fotogramma / ipa

(Adnkronos) - Matteo Salvini difende il Ponte sullo Stretto di Messina dalle critiche e lo paragona alla cupola del Duomo di Firenze. "Ricordiamo nel '400 Brunelleschi, la cupola di Firenze. Anche allora c'erano i 'no cupola', c'erano quelli che dicevano 'non starà mai in piedi'. Anche allora dicevano 'prima della cupola, facciamo altro'", dice il vicepremier ospite ad Agorà estate su RaiTre. "Adoro la critica, se è fondata, qui hanno detto che il Ponte non si può fare per via dei terremoti ma, qualora ci fosse un terremoto, l’unica struttura che regge è proprio il Ponte", afferma. E incalza: "Non si può fare per la mafia, la camorra, l’'ndrangheta? Dovremo vigilare, certo, ma se non posso fare opere pubbliche in Italia per colpa della criminalità organizzata, allora non potrei più costruire nemmeno scuole o ospedali". 

Salvini ha ricordato che si tratterà del ponte sospeso più lungo del mondo, dal momento che con i suoi tre chilometri di 'aria' batterà il ponte in Turchia che al momento detiene il record. Questo ponte "è un acceleratore di sviluppo. Mettere l'Italia al centro del mondo è per me motivo di orgoglio", ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture. 

Quando gli viene fatta una domanda sull'ipotesi di intitolare il Ponte sullo Stretto a Silvio Berlusconi, Salvini spiega che "avremo modo di parlarne", ma che comunque all'ex premier "abbiamo con merito e orgoglio intitolato l'aeroporto di Malpensa".  

"Gli espropri ci sono ovunque quando si fa una grande opera e in Sicilia e in Calabria gli espropriati saranno indennizzati più generosamente rispetto ad altri casi", così il vicepremier intervistato ad ‘Agorà Estate’ su Rai3. 

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Foggia, donna uccisa a coltellate in strada: aveva denunciato l'ex. E' caccia al killer

07 Agosto 2025
Polizia e ambulanza - Fotogramma

(Adnkronos) - Una donna di 47 anni è stata uccisa la notte scorsa a coltellate in una strada del centro storico di Foggia. La vittima, di origine marocchina, a quanto si apprende aveva presentato una denuncia nei confronti dell'ex compagno tunisino di 47 anni e nei suoi confronti era stato disposto il divieto di avvicinamento.  

Secondo quanto ricostruito finora, la donna quando si è accorta del pericolo ha contattato le forze dell'ordine ma l'aggressore l'ha subito colpita con un coltello ed è poi scappato. Sul posto è arrivata la Polizia che ha avviato le indagini e le ricerche dell'assassino.  

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Incendio doloso nella discoteca Maden di Alghero

07 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAPrima dell'alba distrutta dalle fiamme una veranda del locale...

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Gaza, Meloni: "Denuncia a Cpi? Sinistra che non ci batte in casa prova con via giudiziaria"

07 Agosto 2025
Giorgia Meloni

(Adnkronos) - ''Leggo che alcuni esponenti della sinistra – come Bonelli, Fratoianni e compagnia – vorrebbero segnalare il Governo italiano alla Corte Penale Internazionale. Gli stessi che, giusto qualche tempo fa, chiedevano a Bruxelles di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia. Ora puntano addirittura a un processo internazionale, tirando in ballo il dramma umanitario a Gaza in modo del tutto strumentale, come se perfino questo fosse colpa nostra''. Così su Facebook la premier Giorgia Meloni dopo l'annuncio ieri dell'iniziativa di Avs nel corso della conferenza stampa sulla denuncia alla Cpi contro il governo italiano per complicità sui crimini internazionali commessi nella Striscia. 

''Tre cose sono ormai chiare a tutti: la prima è che, non riuscendo a batterci in patria, la sinistra cerca sempre il soccorso esterno. La seconda è che dell’immagine dell’Italia e della sua reputazione nel mondo, a loro, non importa assolutamente nulla.La terza è che ormai hanno un’unica strategia e speranza: provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perché alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo. Non riusciranno''. 

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Maxi incendio nel sud della Francia, è massima allerta: donna morta nell'Aude

07 Agosto 2025
Francia, incendio sul il massiccio delle Corbières - Afp

(Adnkronos) - Diverse località nel sud della Francia rimangono in stato di massima allerta oggi, terzo giorno del più grande incendio boschivo dell'estate, mentre le fiamme continuano a devastare migliaia di ettari, anche se la loro intensità è diminuita. 

Il vento che spingeva le fiamme verso la costa mediterranea è cambiato ieri pomeriggio, deviando il pericolo verso il massiccio delle Corbières, e quindici comuni sono già stati colpiti direttamente o indirettamente dall'incendio. "La retroguardia dell'incendio è diventata il fronte", ha dichiarato il colonnello Christophe Magny, capo dei Vigili del fuoco del dipartimento dell'Aude.  

Il fronte, ancora incontrollabile, sta tornando "al suo punto di partenza, in zone boschive piuttosto inaccessibili", ha aggiunto la segretaria generale della Prefettura dipartimentale, Lucie Roesch. A partire da martedì pomeriggio, nel villaggio di Ribaute, tra Carcassonne e Narbonne, il più grande incendio dell'estate francese ha devastato 16mila ettari di vegetazione e pinete entro ieri sera, "più dell'intera città di Parigi", secondo il colonnello Magny. Ha inoltre distrutto o danneggiato 25 abitazioni e bruciato 35 veicoli, secondo il rapporto provvisorio della Prefettura. 

A Saint-Laurent-de-la-Cabrerisse, nell'Aude (regione Occitania), u na donna di 65 anni che si era rifiutata di uscire di casa è stata trovata morta nella sua abitazione, devastata dalle fiamme. La Prefettura ha inoltre segnalato 13 feriti: due residenti sono stati ricoverati in ospedale, uno dei quali ha riportato gravi ustioni, e undici vigili del fuoco sono stati chiamati sul posto, secondo il ministro dell'Interno Bruno Retailleau. 

Al calare della notte di ieri l'incendio, che il primo ministro François Bayrou ha descritto come una "catastrofe di portata senza precedenti", "legata al riscaldamento globale" e alla "siccità", stava ancora bruciando. Ma la sua propagazione, che in precedenza era stata di "mille ettari all'ora", stava "diminuendo di intensità", ha dichiarato all'Afp Rémi Recio, sottoprefetto di Narbonne. 

E la tramontana, il vento secco e caldo che sta intensificando l'incendio, è stata sostituita da una brezza marina che soffierà di nuovo oggi e "porterà aria più umida di prima, il che è meno favorevole alla propagazione dell'incendio", ha detto all'Afp François Gourand, meteorologo di Météo-France. Ma mentre i vigili del fuoco hanno protetto le aree residenziali, le comunità coinvolte sono comunque preoccupate per un ritorno delle fiamme, con il cambio di direzione del vento. "Siamo in massima allerta perché siamo circondati da pini, e poi tutto intorno al villaggio è bruciato. È un disastro", lamenta Bruno Zubieta, vicesindaco di Villesèque-des-Corbières, nell'Aude. 

 

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Vertice con Putin e Zelensky, Trump ottimista. Nyt: "Presto incontro con leader russo"

07 Agosto 2025
Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky - Afp

(Adnkronos) - Ci sono "buone possibilità" di incontrare i leader russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky, in seguito a quelli che ha definito "ottimi colloqui" tra il suo inviato Steve Witkoff e il numero uno del Cremlino. A dirlo è stato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, parlando in conferenza stampa di prospettive di un vertice "molto buone", senza fornire dettagli.  

Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, non ha risposto alla richiesta di commento, ma Zelensky sembra aver lasciato intendere che un incontro diretto è possibile. "Sembra che la Russia sia ora più impegnata a raggiungere un cessate il fuoco. La pressione su di loro sta funzionando", ha detto Zelensky nel suo discorso serale alla nazione. "Ma la cosa più importante è che non ingannino né noi né gli Stati Uniti nei dettagli".  

Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato ieri in una nota che sono stati i russi a chiedere il faccia a faccia. "I russi hanno espresso il desiderio di incontrare il presidente Trump, e il presidente è disponibile a incontrare sia il presidente Putin che il presidente Zelensky", ha affermato.  

"Il presidente Trump vuole che questa guerra brutale finisca". Alla telefonata di ieri avrebbero partecipato il primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente finlandese Alexander Stubb, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il segretario generale della Nato Mark Rutte, il vicepresidente JD Vance, il segretario di Stato Marco Rubio e l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff. 

In precedenza, il Cremlino aveva rilasciato una vaga dichiarazione sui colloqui tra Putin e Steve Witkoff, con un collaboratore per la politica estera che aveva detto che le due parti si erano scambiate "segnali" nell'ambito di colloqui "costruttivi" a Mosca. 

L'incontro di ieri fra Putin e Witkoff si è svolto pochi giorni prima della scadenza stabilita da Trump per l'accordo della Russia sul cessate il fuoco in Ucraina, pena nuove sanzioni. I commenti di Trump rilasciati nello Studio Ovale sono arrivati dopo che egli stesso aveva scritto sulla sua piattaforma Truth Social di aver informato alcuni degli alleati europei degli Stati Uniti dopo i colloqui.  

"Tutti sono d'accordo che questa guerra deve finire e lavoreremo per raggiungere questo obiettivo nei giorni e nelle settimane a venire", ha affermato Trump. La Casa Bianca ha inoltre dichiarato alla Bbc che la Russia ha espresso il desiderio di incontrare il presidente degli Stati Uniti e che quest'ultimo era "aperto a incontrare sia il presidente Putin che il presidente Zelensky". 

 

Trump tuttavia intende incontrare il presidente russo Vladimir Putin già la prossima settimana e, subito dopo, ha in programma di organizzare un incontro tra lui, Putin e il presidente Zelensky, hanno detto fonti al New York Times, secondo le quali Trump ha riferito le sue intenzioni in una chiamata con i leader europei, tra cui Zelensky. Gli incontri si svolgerebbero esclusivamente fra i tre leader, escludendo altri attori europei. 

 

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Ecco Caronte, l'anticiclone africano 'traghetta' il caldo estremo: previsioni meteo

07 Agosto 2025
Caldo estremo sull

(Adnkronos) - Nuova, potente, ondata di calore in arrivo sull'Italia. E' l'effetto Caronte, l'anticiclone africano che 'traghetterà' sulla Penisola temperature infernali con picchi anche di 40° C all'ombra. E il caldo estremo stavolta durerà almeno per una decina di giorni. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, giovedì 7 agosto, e per i giorni a venire. 

Per Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, il meteo ha preso la propria decisione: nel corso dei prossimi 10 giorni farà caldo, molto caldo. 

E’ infatti in arrivo l’anticiclone africano Caronte con temperature ‘infernali’ fino a 40°C all’ombra su gran parte dell’Italia. Sono valori di caldo estremo, anche perché ormai siamo ad agosto e le giornate hanno iniziato ad accorciarsi: con il primo anticiclone Caronte della storia de iLMeteo (luglio 2012) si arrivò a malapena a toccare i 36-37°C; è facile calcolare un aumento frequente delle temperature estive di almeno 3-4°C in poco più di un decennio. Il clima è cambiato. 

Il Caronte del 2025 porterà 40°C a Terni, 39°C a Firenze, 38°C anche a Roma. Negli stessi giorni, durante il primo picco del weekend, anche Milano ‘cuocerà’ con una massima di 36°C e una percepita di 40°C a causa dell’alta umidità. 

L’anticiclone Caronte dovrebbe persistere, infernale ed incontrastato, almeno fino al 16-17 agosto con la bolla africana caratterizzata da minime sui 20-24°C e massime tra i 35 e i 40°C; nella settimana successiva non si esclude una fase temporalesca specie al Nord, ma per ora l’unica certezza è che Caronte ci traghetterà in un periodo di canicola rovente. 

Non ci resta che sperare che Caronte attraversi velocemente di nuovo il fiume Acheronte e ci riporti verso un clima più mite nella terza decade di agosto. 

Giovedì 7. Al Nord: sole, caldo ed afa in aumento. Al Centro: sole e caldo in deciso aumento. Al Sud: sole e caldo in deciso aumento. 

Venerdì 8. Al Nord: sole, caldo ed afa in aumento. Al Centro: sole e caldo in forte aumento. Al Sud: sole, caldo ed afa in deciso aumento. 

Sabato 9. Al Nord: sole, caldo ed afa in ulteriore aumento. Al Centro: sole e caldo in ulteriore aumento. Al Sud: sole, caldo ed afa in ulteriore aumento. 

Tendenza: anticiclone africano su tutta l’Italia almeno fino a Ferragosto con massime tra 35 e 40°C. 

 

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Occupazione totale di Gaza, oggi decisione Netanyahu. Media: "Piano durerà 5 mesi"

07 Agosto 2025
Macerie a Gaza - Afp

(Adnkronos) - Israele potrebbe approvare in serata il suo piano per espandersi su nuove, vaste aree della Striscia di Gaza, potenzialmente nell'arco di cinque mesi, scrivono oggi 7 agosto i media israeliani. L'iniziativa prevederebbe lo sfollamento di circa un milione di palestinesi e non terrebbe in considerazione gli avvertimenti di alti ufficiali militari secondo cui metterebbe in pericolo la vita degli ostaggi detenuti in quelle aree. Secondo quanto riferito, scrive il Times of Israel, il piano mira a distruggere ciò che resta di Hamas e a fargli pressione affinché liberi i 50 ostaggi ancora detenuti, circa 20 dei quali vivi, dopo il fallimento dei recenti colloqui per un accordo. Il piano inizierebbe con la presa di Gaza City e dei campi nella Striscia centrale, spingendo circa metà della popolazione dell'enclave a sud, verso la zona umanitaria di Mawasi. 

Nonostante alcuni ministri potenzialmente contrari al piano, diversi resoconti affermano che il primo ministro Benjamin Netanyahu, nella riunione che si terrà oggi alle 18, probabilmente otterrà la maggioranza all'interno del gabinetto di sicurezza di alto livello per sostenere il piano. Secondo quanto riferito, il piano si concentrerà inizialmente sulla conquista di Gaza City e sull'ampliamento dei centri di distribuzione degli aiuti in coordinamento con gli Stati Uniti.  

Secondo quanto riportato da Channel 12 News, nella prima fase del piano, Israele emetterebbe un avviso di evacuazione ai residenti di Gaza City – stimati in circa 1 milione di persone, circa la metà della popolazione della Striscia – per dare il tempo necessario alla realizzazione di infrastrutture civili nella zona centrale di Gaza, inclusi ospedali e campi per gli sfollati. Si prevede che questa fase durerà diverse settimane. Israele lancerebbe un'offensiva militare nella seconda fase, durante la quale si prevede che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump pronunci un discorso in cui annuncerà l'accelerazione degli aiuti umanitari in coordinamento con Israele, prosegue il rapporto.  

L'espansione sarebbe finanziata da circa 1 miliardo di dollari in donazioni dagli Stati Uniti e da altri paesi, ha affermato Channel 12, aggiungendo che l'obiettivo sarebbe quello di consentire ai cittadini di Gaza di accedere agli aiuti che aggirano Hamas mentre Gaza City cade sotto il controllo israeliano.  

Secondo quanto riportato dal sito di notizie Ynet, dall'emittente pubblica Kan e dal notiziario Channel 13, la campagna militare dovrebbe durare dai quattro ai cinque mesi e coinvolgere dalle quattro alle cinque divisioni dell'Idf. Kan ha riferito che, oltre a Gaza City, nel nord della Striscia, il piano prevede di estendersi ai campi nella Striscia centrale. Si prevede che la popolazione civile verrà ulteriormente spinta verso la Striscia meridionale, mentre si svolgeranno manovre nelle aree in cui si ritiene siano tenuti gli ostaggi, con l'obiettivo di evitare loro qualsiasi danno. 

Il primo ministro Netanyahu riunirà quindi oggi il suo gabinetto di sicurezza alle 18 (ora locale, le 17 in Italia), nel suo ufficio a Gerusalemme. Secondo il Times of Israel, dovrebbe essere approvata l’occupazione militare totale della Striscia. Ma all’interno dell’esecutivo ci sono posizioni divergenti, e l’opposizione maggiore viene dall’esercito. 

"Ho avvertito Netanyahu che occupare Gaza è una pessima idea. Non si va in guerra se non si ha il sostegno del popolo. Occupare Gaza è una pessima idea dal punto di vista operativo, morale ed economico", ha detto alla stampa il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, dopo un briefing sulla sicurezza con Netanyahu. "Non si manda lo Stato di Israele in guerra se la maggioranza del popolo non è d'accordo con te, e il popolo di Israele non è interessato a questa guerra", ha detto Lapid al premier.  

Secondo quanto riferito, il gabinetto dovrebbe approvare una piena occupazione militare della Striscia durante la riunione, nonostante il capo di Stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, e gli ufficiali dell'esercito abbiano messo in guardia da questa eventualità. I funzionari militari ritengono che se Israele procederà con il piano, questo porterà a pesanti perdite tra le truppe israeliane. Gli ufficiali della difesa stimano che “decine” di soldati potrebbero essere uccisi e un gran numero sarebbe ferito nell'operazione, ha riferito l'emittente pubblica Kan. E hanno anche avvertito del rischio che la conquista di tutta Gaza comporterebbe per i restanti ostaggi, dato che finora l'Idf si è astenuto dall'operare consapevolmente nelle aree in cui si ritiene siano detenuti. Secondo Kan, gli ufficiali ritengono che gli ostaggi potrebbero essere uccisi intenzionalmente dai loro rapitori se l'esercito israeliano si avvicinasse.  

Zamir ha presentato a Netanyahu diversi piani per espandere gradualmente le operazioni militari nella Striscia di Gaza, volti a fornire al governo la possibilità di sospendere i combattimenti qualora riprendessero le trattative per la presa degli ostaggi. 

"E' diritto e dovere del capo di stato maggiore dell'Idf esprimere la propria posizione nelle sedi appropriate", ha affermato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, nel contesto delle tensioni. Ma, in un post su X, ha sottolineato che, una volta che la classe politica avrà preso le decisioni, "le Idf le metteranno in atto". 

Dal canto suo l presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che non interferirà con i piani israeliani di occupare l'intera Striscia di Gaza. "Dipenderà in gran parte da Israele", ha detto riguardo la proposta del primo ministro israeliano di prendere il controllo dell'intera enclave. E ha affermato che il suo obiettivo principale è quello di sfamare gli abitanti di Gaza "che evidentemente non se la passano molto bene con il cibo". Trump ha aggiunto che "Israele ci aiuterà in termini di distribuzione e anche di denaro, così come gli Stati arabi". 

Se confermate, le notizie di possibili estensioni delle operazioni militari a Gaza risultano "profondamente allarmanti". A dichiararlo è stato Miroslav Jenca, assistente segretario generale delle Nazioni Unite, intervenendo ad una riunione del Consiglio di Sicurezza sulla situazione a Gaza. "Le ultime notizie riguardanti una possibile decisione di Benjamin Netanyahu di espandere le operazioni militari di Israele attraverso la Striscia di Gaza, se vere, sono profondamente allarmanti", ha affermato. "Questo comporterebbe il rischio di catastrofiche conseguenze per milioni di palestinesi e potrebbe ulteriormente mettere a repentaglio le vite degli ostaggi ancora a Gaza. Il diritto internazionale è chiaro al riguardo: Gaza è e deve restare parte integrante del futuro Stato Palestinese", ha affermato. 

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Gaza e il piano di Israele per l'occupazione totale, oggi la decisione del governo Netanyahu

07 Agosto 2025
Gaza - (Afp)

(Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu riunirà il suo gabinetto di sicurezza oggi, giovedì 7 agosto, alle 18 (ora locale, le 17 in Italia), nel suo ufficio a Gerusalemme. Secondo il Times of Israel, dovrebbe essere approvata l’occupazione militare totale della Striscia. Ma all’interno dell’esecutivo ci sono posizioni divergenti, e l’opposizione maggiore viene dall’esercito. 

"Ho avvertito Netanyahu che occupare Gaza è una pessima idea. Non si va in guerra se non si ha il sostegno del popolo. Occupare Gaza è una pessima idea dal punto di vista operativo, morale ed economico", ha detto alla stampa il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, dopo un briefing sulla sicurezza con Netanyahu. "Non si manda lo Stato di Israele in guerra se la maggioranza del popolo non è d'accordo con te, e il popolo di Israele non è interessato a questa guerra", ha detto Lapid al premier.  

Secondo quanto riferito, il gabinetto dovrebbe approvare una piena occupazione militare della Striscia durante la riunione, nonostante il capo di Stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, e gli ufficiali dell'esercito abbiano messo in guardia da questa eventualità. I funzionari militari ritengono che se Israele procederà con il piano, questo porterà a pesanti perdite tra le truppe israeliane. Gli ufficiali della difesa stimano che “decine” di soldati potrebbero essere uccisi e un gran numero sarebbe ferito nell'operazione, ha riferito l'emittente pubblica Kan. E hanno anche avvertito del rischio che la conquista di tutta Gaza comporterebbe per i restanti ostaggi, dato che finora l'Idf si è astenuto dall'operare consapevolmente nelle aree in cui si ritiene siano detenuti. Secondo Kan, gli ufficiali ritengono che gli ostaggi potrebbero essere uccisi intenzionalmente dai loro rapitori se l'esercito israeliano si avvicinasse.  

Zamir ha presentato a Netanyahu diversi piani per espandere gradualmente le operazioni militari nella Striscia di Gaza, volti a fornire al governo la possibilità di sospendere i combattimenti qualora riprendessero le trattative per la presa degli ostaggi. 

"E' diritto e dovere del capo di stato maggiore dell'Idf esprimere la propria posizione nelle sedi appropriate", ha affermato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, nel contesto delle tensioni. Ma, in un post su X, ha sottolineato che, una volta che la classe politica avrà preso le decisioni, "le Idf le metteranno in atto". 

Dal canto suo l presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che non interferirà con i piani israeliani di occupare l'intera Striscia di Gaza. "Dipenderà in gran parte da Israele", ha detto riguardo la proposta del primo ministro israeliano di prendere il controllo dell'intera enclave. E ha affermato che il suo obiettivo principale è quello di sfamare gli abitanti di Gaza "che evidentemente non se la passano molto bene con il cibo". Trump ha aggiunto che "Israele ci aiuterà in termini di distribuzione e anche di denaro, così come gli Stati arabi". 

Se confermate, le notizie di possibili estensioni delle operazioni militari a Gaza risultano "profondamente allarmanti". A dichiararlo è stato Miroslav Jenca, assistente segretario generale delle Nazioni Unite, intervenendo ad una riunione del Consiglio di Sicurezza sulla situazione a Gaza. "Le ultime notizie riguardanti una possibile decisione di Benjamin Netanyahu di espandere le operazioni militari di Israele attraverso la Striscia di Gaza, se vere, sono profondamente allarmanti", ha affermato. "Questo comporterebbe il rischio di catastrofiche conseguenze per milioni di palestinesi e potrebbe ulteriormente mettere a repentaglio le vite degli ostaggi ancora a Gaza. Il diritto internazionale è chiaro al riguardo: Gaza è e deve restare parte integrante del futuro Stato Palestinese", ha affermato. 

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