(Adnkronos) - Dopo i casi di morti da botulino torna alta l'attenzione su questa tossinfezione molto rara ma particolarmente insidiosa perché difficile da individuare. Per evitare di entrare in contatto con il batterio e contrarre la malattia, secondo quanto spiega all'Adnkronos il maggiore Simone Scafuri, comandante del Nas Carabinieri di Firenze, ''è bene fare attenzione alle conserve fatte in casa'', quelle di vegetali in particolare, che ''sono le più a rischio'' mentre per quanto riguarda l'acquisto nella grande distribuzione è importante controllare che il tappo del coperchio ''non faccia clic clac'' sintomo che è entrato ossigeno all'interno.
''Il consiglio che diamo sempre è quello di seguire le linee guida dell'Istituto superiore di sanità, elaborate d'intesa con il ministero della Salute, per la preparazione delle conserve in casa - spiega - il problema del botulino, oggi alla ribalta della cronaca, riguarda non tanto la produzione industriale, quanto la produzione domestica. Nelle linee guida ci sono una serie di suggerimenti molto dettagliati su come fare le conserve: sterilizzare i contenitori, cuocere i vegetali che sono l'alimento in assoluto più esposto al botulino, evitare contaminazioni e pastorizzare il prodotto ultimato. E' bene poi tenere sempre sotto olio o aceto il prodotto anche se è conservato in frigo dopo l'apertura. Il botulino sopravvive in ambienti meno acidi, quindi utilizzare una quantità di acido che sia almeno pari a quella dell'acqua, se non superiore. Si sentirà maggiormente l'aceto però è sempre a vantaggio della salute umana che è la priorità''.
''La produzione domestica è sicuramente quella più a rischio, anche perché la sterilizzazione e la pastorizzazione delle conserve industriali avvengono a temperature molto alte, ben sopra i 100°, difficilmente realizzabili in un contesto domestico, se non allungando, come dice anche la linea guida del ministero, i tempi di pastorizzazione ovvero farle bollire per più tempo'', sottolinea. ''Nella catena industriale, invece, dove ci sono autoclavi di sterilizzazione, manuali di autocontrollo, procedure di campionamento - aggiunge - il produttore dovrebbe riuscire a intercettare eventuali criticità''.
In ogni caso quando si acquistano i prodotti, raccomanda il comandante del Nas Carabinieri di Firenze, è importante ''fare attenzione al clic clac sul tappo, che non deve essere presente all'atto dell'acquisto perché denota un'apertura del vasetto e quindi una compromissione con l'ossigeno e poi rispettare l'indicazione di conservare in frigo e consumare entro tre giorni dall'apertura''. ''Bisogna fare molta attenzione perché il botulino in sé non è sensibilmente percepibile, non dà il gusto della muffa classica quindi è molto insidioso e problematico - spiega - I sintomi a volte, soprattutto quelli minimali, possono essere confusi con altre patologie banali come disturbi gastrointestinali. Quando c'è l'aggravamento di una serie di problemi con risvolti che possono essere neurologici, a quel punto è molto verosimile che ci sia un'intossicazione alimentare, sicuramente all'insorgenza dei primi sintomi conviene immediatamente recarsi al pronto soccorso''.
Quanto ai controlli, rassicura Scafuri, ''sono sempre attivi, per quanto riguarda la sicurezza alimentare che è un po' il core business del Nucleo carabinieri per la tutela della salute. Inoltre nel periodo estivo abbiamo una campagna, quest'anno si chiama 'Estate tranquilla', che ha ad oggetto, anche ma non solo, gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande proprio per garantire la sicurezza alimentare. I controlli, quindi, erano già stati implementati per quest'estate ma a prescindere dagli eventi di cronaca''. ''Poi nel caso di tossinfezioni lavoriamo su attivazione con personale specializzato e qualificato insieme alle Asl per le rilevazioni, i campionamenti, le indagini per risalire all'alimento che può averle causate'', conclude. (di Giorgia Sodaro)
Leggi tutto: Botulino, Nas: "Conserve vegetali più a rischio, quando le aprite attenti al clic clac"
(Adnkronos) - Polemiche in Campania per la presenza della tiktoker Rita De Crescenzo e di un influencer negli uffici del Consiglio Regionale. L'episodio, documentato da video che rimbalzano sui social, porta Carlo Calenda a decretare l'espulsione di un consigliere regionale di Azione: "Questo buffone che usa gli uffici del Consiglio Regionale per pantomime indecenti con personaggi improbabili e variasse varie, viene espulso da Azione con effetto immediato. Mi scuso con gli elettori", scrive Calenda in relazione al video con il consigliere regionale Di Fenza.
"Quanto accaduto oggi all’interno di un ufficio del Consiglio regionale della Campania è inaccettabile. Un consigliere ha ospitato alcuni tiktoker nel proprio spazio istituzionale, permettendo che venisse usata la bandiera italiana come fondale per video 'social' e l’inno nazionale come colonna sonora di siparietti privi di qualsiasi rispetto", dice in una nota il vicepresidente della Camera dei Deputati Sergio Costa.
"Siamo davanti a un episodio che offende il valore delle Istituzioni, svilisce il ruolo dei rappresentanti eletti e banalizza simboli che appartengono a tutta la comunità nazionale. La bandiera non è uno sfondo decorativo, né l'inno un sottofondo musicale: sono segni di identità, memoria e impegno civile. Mi auguro che il Consiglio regionale assuma iniziative chiare, perché servono gesti di responsabilità, non leggerezza o spettacolarizzazione. Le istituzioni vanno servite, non usate", conclude.
"Ho assistito un po' sconcertato e un po' basito alla performance dei TikToker in Consiglio regionale. Sarebbe stato proibitivo anche pensarlo in altri tempi. Oggi che la grammatica e la sintassi della politica sono alla frutta, questo accade. Ma se la carta di musica finisce nelle mani del barbiere, la colpa non è del barbiere ma del musicista... Il problema non è TikTok, ma una politica così fragile che si consegna, mani e piedi, ai tiktoker", scrive in una nota il leader NdC e sindaco di Benevento Clemente Mastella.
"Di De Crescenzo -spiega- conoscevo Luciano, grande intellettuale che portava la filosofia nella testa dei semplici. Questo personaggio che oggi in Consiglio regionale discettava, non mi pare popolare: tra popolare e triviale c'è differenza. Le istituzioni in generale e le assemblee elettive in particolare recuperino la loro sacrale dignità: altrimenti il problema diventa, non un TikTok, ma il senso della democrazia che già, nel mondo, non se la passa troppo bene. Lo sforzo di recuperare il senso delle istituzioni riguarda tutti, la classe politica in primis", conclude Mastella.
Leggi tutto: La tiktoker Rita De Crescenzo alla Regione Campania, bufera per video
(Adnkronos) - Polemiche in Campania per la presenza della tiktoker Rita De Crescenzo e di un influencer negli uffici del Consiglio Regionale. L'episodio, documentato da video che rimbalzano sui social, porta Carlo Calenda a decretare l'espulsione di un consigliere regionale di Azione: "Questo buffone che usa gli uffici del Consiglio Regionale per pantomime indecenti con personaggi improbabili e variasse varie, viene espulso da Azione con effetto immediato. Mi scuso con gli elettori", scrive Calenda in relazione al video con il consigliere regionale Di Fenza.
"Quanto accaduto oggi all’interno di un ufficio del Consiglio regionale della Campania è inaccettabile. Un consigliere ha ospitato alcuni tiktoker nel proprio spazio istituzionale, permettendo che venisse usata la bandiera italiana come fondale per video 'social' e l’inno nazionale come colonna sonora di siparietti privi di qualsiasi rispetto", dice in una nota il vicepresidente della Camera dei Deputati Sergio Costa.
"Siamo davanti a un episodio che offende il valore delle Istituzioni, svilisce il ruolo dei rappresentanti eletti e banalizza simboli che appartengono a tutta la comunità nazionale. La bandiera non è uno sfondo decorativo, né l'inno un sottofondo musicale: sono segni di identità, memoria e impegno civile. Mi auguro che il Consiglio regionale assuma iniziative chiare, perché servono gesti di responsabilità, non leggerezza o spettacolarizzazione. Le istituzioni vanno servite, non usate", conclude.
"Ho assistito un po' sconcertato e un po' basito alla performance dei TikToker in Consiglio regionale. Sarebbe stato proibitivo anche pensarlo in altri tempi. Oggi che la grammatica e la sintassi della politica sono alla frutta, questo accade. Ma se la carta di musica finisce nelle mani del barbiere, la colpa non è del barbiere ma del musicista... Il problema non è TikTok, ma una politica così fragile che si consegna, mani e piedi, ai tiktoker", scrive in una nota il leader NdC e sindaco di Benevento Clemente Mastella.
"Di De Crescenzo -spiega- conoscevo Luciano, grande intellettuale che portava la filosofia nella testa dei semplici. Questo personaggio che oggi in Consiglio regionale discettava, non mi pare popolare: tra popolare e triviale c'è differenza. Le istituzioni in generale e le assemblee elettive in particolare recuperino la loro sacrale dignità: altrimenti il problema diventa, non un TikTok, ma il senso della democrazia che già, nel mondo, non se la passa troppo bene. Lo sforzo di recuperare il senso delle istituzioni riguarda tutti, la classe politica in primis", conclude Mastella.
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(Adnkronos) - Furto nella boutique di Valentino in piazza Mignanelli a Roma la notte scorsa. Due persone a volto coperto hanno forzato una porta secondaria e si sono introdotte nel negozio portando via circa 30 borse di valore. Il bottino del furto non è ancora stato quantificato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno acquisito le immagini registrate dalle telecamere, mentre i militari del nucleo investigativo hanno eseguito i rilievi.
Leggi tutto: Roma, furto nella boutique Valentino in pieno centro: rubate 30 borse
(Adnkronos) - Sale a 42 il numero degli indagati nell'inchiesta della Procura di Milano con al centro torture e maltrattamenti nei confronti di 33 detenuti nel carcere minorile Beccaria. E' quanto emerge nella richiesta di incidente probatorio firmato dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalle pm Rosaria Stagnaro e Cecilia Vassena.
Nell'elenco degli indagati, alcuni devono rispondere anche di falso, lesioni e uno soltanto di violenza sessuale compaiono una trentina di agenti della Polizia penitenziaria, tre ex direttori dell'istituto e personale sanitario. L'anno scorso erano stati arrestati 13 agenti di polizia penitenziaria, mentre otto erano stati sospesi. Diversi gli episodi contestati - che arrivano fino al marzo 2024 - di cui dovranno raccontare le presunte vittime davanti a un giudice (incidente probatorio non ancora fissato).
Leggi tutto: Milano, torture nel carcere Beccaria: salgono a 42 gli indagati
(Adnkronos) - Alba Parietti replica alle recenti dichiarazioni di Lorella Cuccarini sul Festival di Sanremo del 1993. "Trovo curioso che, dopo trent’anni, Lorella abbia tirato fuori questa storia, soprattutto considerando che all’epoca i nostri ruoli erano assolutamente paritetici. Raccontarla oggi, nel modo in cui lo fa, suona quasi come un tentativo, assurdo di mettermi in ridicolo", scrive in un post sui suoi profili social. In un'intervista, al 'Corriere della Sera', alla vigilia dei suoi 60 anni, Lorella Cuccarini ha detto di Parietti: "Fu indelicata, fece polemica sui giornali per ribadire che eravamo due primedonne alla pari. Ci restai male: 'Alba, se hai un problema con me, parliamone tra noi'".
"Mi spiace - sottolinea Alba Parietti - perché è una collega che ho sempre ammirato e stimato moltissimo". Nel post, dunque, racconta la sua versione dei fatti: "All’epoca ero la 'donna di rete' di Raiuno, alla guida di 'Domenica In', mentre Lorella ricopriva lo stesso ruolo a Mediaset, conducendo il pomeriggio domenicale. Brando Giordani e Fuscagni mi volevano per affiancare ancora, dopo il successo dell’anno prima Pippo Baudo sul palco dell’Ariston, ma volle Lorella. Relegandomi al DopoFestival che accettai di buon grado perché a me piacciono le sfide".
"Mi fu fatto capire, che la mia presenza non era gradita in nessuna delle cinque serate del Festival - ribadisce ancora Parietti - Fatto anomalo, perché chi conduce il DopoFestival è sempre stato invitato almeno una sera. Fui esclusa sistematicamente anche da tutte le conferenze stampa con Lorella - rivela - mentre Lorella fu invitata al Dopofestival. Nel frattempo si costruì un’immagine di me come 'la strega cattiva' e di Lorella come 'Biancaneve'. Pippo mi zittiva, mi sovrastava e quel gioco al massacro creò il successo del Dopofestival. Non fu semplice ma una professionista deve saper gestire le difficoltà. Accettai il ruolo senza battere ciglio e senza alcuna protezione, trasformando comunque il DopoFestival in un grande successo - spiega ancora - Ricordo però che, in una rara occasione, durante una conferenza stampa da cui ero stata esclusa, Lorella si alzò davanti a tutti i giornalisti con un sorriso e fare materno: 'Almeno abbracciamoci'. Un gesto che, date le circostanze, trovai francamente ipocrita".
(Adnkronos) - E' il tema caldo dell'estate: se il mare diventa 'salato' anche per il portafogli, come concedersi la vacanza di famiglia e al tempo stesso far quadrare i conti? "Per risparmiare vanno benissimo la spiagge libere, purché ci sia il bagnino e un presidio di salvataggio, altrimenti vanno evitate perché sono un pericolo per tutti. E bene optare per il pranzo al sacco". La 'schiscetta' a misura di bimbi, anzi, può essere una 'chiave' contro il caro prezzi. Parola di pediatra. "Non risparmiamo invece sulla creme protettive solari perché è necessario applicarle anche se si sta al mare un solo giorno e siamo già abbronzati", premette Italo Farnetani. L'ideatore delle Bandiere verdi, che sventolano sulle spiagge selezionate dai pediatri come mete ideali per i piccoli bagnanti, offre una lista di consigli per merende e pranzi fai da te da consumare sotto l'ombrellone.
"Portare i bimbi al mare anche solo un giorno o un weekend è importante perché è una notevole opportunità per vivere all'aria aperta, divertirsi e fare attività motoria, prima forma di contrasto del sovrappeso e dell'obesità". Per evitare la batosta d'agosto basta seguire alcune regole, spiega il camice bianco all'Adnkronos Salute. Il primo punto è l'idratazione. "Poiché è necessario garantire un sufficiente apporto idrico all'organismo dei bambini e far bere loro soprattutto acqua per recuperare i liquidi persi con la sudorazione e il caldo eccessivo, il consiglio numero 1 per i genitori è quello di munirsi di una borsa termica e riempirla con una sufficiente scorta di acqua fresca. Va bene naturale o frizzante a seconda dei gusti dei piccoli, utili le bottigliette da mezzo litro che piacciono molto ai bambini, anche perché le sentono come qualcosa di 'proprio', e si possono trovare al supermercato a prezzi convenienti".
Il menu da spiaggia? "Anche in questo caso seguire i gusti del bambino aiuta, scegliendo i cibi che mangia più spesso e che gradisce di più. Eviterei i panini - suggerisce l'esperto - perché diversi bambini tendono a non gradirli e", se grandi e più croccanti, "non sono adatti al cavo orale e alla capacità masticatoria di un bambino e serve troppo tempo per mangiarli. Va ricordato che al mare i bimbi preferiscono ovviamente giocare che dedicarsi al pasto. Gli alimenti freschi, soprattutto in questi giorni di alte temperatura, vengono invece consumati più volentieri". Ecco dunque un pranzo al sacco ideale da mettere in borsa termica. "In base alle ricerche condotte sui gusti e il gradimento dei bambini, d'estate alcune pietanze che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze tra i piccoli di diverse regioni italiane sono: insalata di riso o pasta fredda, parmigiano o grana, uovo sodo a cui aggiungere maionese o ketchup (bene quello in bustine monouso perché queste salse usate una volta ogni tanto non creano danni), bocconcini di mozzarella e prosciutto cotto, pomodori rossi, cocomero uva. Promosso anche un trancio di pizza margherita", conclude Farnetani.
Leggi tutto: Estate, il pranzo al sacco dei bimbi contro il caro spiaggia, 'km 0, sano e low cost'
(Adnkronos) - Un nuovo studio conferma l'impatto dell'esercizio fisico sulla riduzione della mortalità, anche per chi soffre di diabete. Il lavoro, che sarà presentato al congresso annuale dell'Easd, l'Associazione europea per lo studio del diabete a Vienna dal 15 al 19 settembre, dimostra che, tra le persone con diagnosi recente di diabete di tipo 2 e senza precedenti malattie cardiovascolari, esiste una chiara associazione tra l'attività fisica auto-riferita e il rischio di mortalità per tutte le cause ed eventi cardiaci avversi maggiori (Mace), tra cui infarti e ictus. Lo studio è stato realizzato dallo Steno Diabetes Centre di Odense (Danimarca).
Diverse ricerche hanno dimostrato che l'attività fisica migliora la sensibilità all'insulina, il controllo della glicemia e la composizione corporea negli individui con diabete di tipo 2, lo sport è associato anche ad una riduzione del rischio cardiovascolare nella popolazione generale. In questo nuovo studio, gli autori hanno analizzato se l'attività fisica auto-riferita possa fungere da marcatore prognostico del rischio di malattie cardiovascolari e mortalità in individui con diagnosi recente di T2D e senza precedenti malattie cardiovascolari.
Secondo i ricercatori, "anche un'attività fisica leggera riduce il rischio di gravi eventi cardiaci e la mortalità per tutte le cause, indipendentemente dai classici fattori di rischio cardiovascolare. Un dato che evidenzia i potenziali benefici per la salute derivanti dal praticare almeno una certa attività fisica, anziché non praticarla, in termini di prevenzione delle malattie cardiovascolari e dei decessi prematuri per gli individui con diagnosi recente di diabete di tipo 2".
Lo studio ha utilizzato i dati della coorte del Centro danese per la ricerca strategica sul diabete di Tipo 2 (Dd2), che includeva partecipanti dal 2010 al 2023 con diagnosi di diabete di tipo 2 nei due anni precedenti. L'attività fisica è stata 'auto-riportata' da 11.355 partecipanti ed è stata classificata in attività fisica sedentaria, leggera e da moderata a intensa (Mvpa). È stato utilizzato una modello statistico, incluso l'aggiustamento per i fattori confondenti, per stimare il rischio associato a diversi livelli di attività fisica. I partecipanti sono stati seguiti fino alla prima insorgenza di eventi cardiaci avversi maggiori 'Mace', come ictus e infarto), decesso, emigrazione o fine dello studio (3 maggio 2024).
I ricercatori hanno scoperto "che il 18% dei partecipanti ha riferito di essere sedentario, mentre il 62% e il 20% hanno praticato rispettivamente attività fisica leggera e da moderata a intensa. Durante un periodo di 'follow-up' medio di 8,4 anni, si sono verificati 1.149 eventi cardiovascolari e 1.048 decessi. Livelli più elevati di attività fisica sono stati inversamente associati sia a Mace che a mortalità per tutte le cause. Dopo l'aggiustamento per fattori confondenti, inclusi età, sesso, anno di arruolamento nello studio, durata del diabete di tipo 2, fumo, consumo di alcol e circonferenza vita, i partecipanti - concludono i ricercatori - che hanno praticato attività fisica leggera e Mvpa hanno avuto un rischio inferiore del 23% e del 28% di Mace e un rischio inferiore del 27% e del 33% di mortalità per tutte le cause, rispettivamente, rispetto ai partecipanti sedentari".
Leggi tutto: Medicina, esercizio fisico riduce mortalità per diabete, nuovo studio lo conferma
(Adnkronos) - Nuovo appuntamento con sport e prevenzione grazie alla Longevity Run Summer Edition 2025 che il 16 e 17 agosto torna a Ovindoli. Dopo aver fatto tappa in località di diverse Regioni, tra cui Toscana, Calabria, Lazio e Trentino, l'evento di sensibilizzazione per uno stile di vita sano e attivo promosso dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs arriva in Abruzzo. Nelle due giornate agostane presso il Villaggio della prevenzione, allestito nella piazza San Rocco della località turistica abruzzese saranno offerti check-up gratuiti eseguiti dagli specialisti della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs – Università Cattolica coordinati da Francesco Landi, ordinario di Medicina interna all'Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore del Dipartimento Scienze dell'invecchiamento Ortopediche e Reumatologiche del Policlinico Gemelli.
Clou della manifestazione sarà la corsa non competitiva di 8 km che si svolgerà domenica 17 agosto alle ore 10 dal Parco della Pinetina e si snoderà lungo il suggestivo percorso dell'anello di Valle d'Arano. Madrina dell’evento sarà Sofiia Yaremchuk, campionessa italiana di maratona e mezza maratona, che farà da apripista ai partecipanti alla gara podistica amatoriale, guidando il gruppo lungo il suo percorso di allenamenti estivi in altura. La corsa sarà l’occasione per commemorare Stefano Faccia, giovane maestro di sci aquilano morto a causa di una grave malattia nel marzo 2022 a soli 21 anni.
La longevità non è un dono di natura, ma si conquista passo dopo passo, proprio come si conquista il traguardo alla fine di una corsa. Per questo motivo i medici del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e i ricercatori dell’Università Cattolica hanno realizzato il progetto “Longevity Run” per sensibilizzare la popolazione ad avere stili di vita salutari e incoraggiare alla prevenzione. Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso un’attività di screening mirata alla valutazione dei principali fattori di rischio modificabili.
"In questa tappa abruzzese della manifestazione – afferma Landi - sport, prevenzione e natura sono strettamente connessi. La Longevity Run rappresenta un progetto che mette in evidenza il ruolo fondamentale dello sport come strumento essenziale per mantenersi in buona salute e come forma di prevenzione per vivere una vita più lunga e attiva. La natura ha un ruolo chiave nello sport: praticare attività fisica all’aperto, immersi nel verde, favorisce il benessere di corpo, mente e spirito. Longevity Run - continua il professor Landi - è una iniziativa di terza missione di Policlinico Gemelli e Università Cattolica per diffondere in tutta Italia il messaggio dell’importanza della tutela della salute attraverso la prevenzione, fattore indispensabili per una longevità attiva".
Nel Villaggio della prevenzione ciascun partecipante alla Longevity Run avrà dagli specialisti del Gemelli valutazioni gratuite dei principali fattori di rischio cardiovascolari quali il fumo, l'attività fisica, le abitudini alimentari; verranno eseguite valutazioni dirette come la misurazione di peso e altezza con il calcolo dell'indice di massa corporea, la misurazione della pressione arteriosa, della glicemia e del colesterolo. Quest’anno la scheda di check-up si arricchisce di altri nuovi parametri di valutazione, tra questi un indicatore chiave della capacità cardiorespiratoria e della forma fisica, il VO2 max, ovvero la quantità massima di ossigeno che il corpo può utilizzare durante l'esercizio fisico, attraverso il valore di frequenza cardiaca dopo un semplice esercizio submassimale di "sali e scendi" da un gradino accessibile a tutti.
Dopo la tappa di Ovindoli, il tour ella Longevity Run Summer Edition 2025 proseguirà a: San Gabriele di Piozzano (6-7 settembre); Cagliari (27-28 settembre); Gaeta (11-12 ottobre); Roma (19 ottobre).
Leggi tutto: Salute, a Ovindoli la Longevity Run Summer '25, 2 giorni tra check-up, sport e natura
(Adnkronos) - Jannik Sinner 'incanta' a Cincinnati, ma quando gioca? Il tennista azzurro si sta continuando ad allenare sul cemento americano in vista dell'esordio nel Masters 1000, a cui arriva da campione in carica, contro il colombiano Daniel Galan, in programma domani, sabato 9 agosto. Il torneo sarà preparatorio all'ultimo Slam della stagione, gli US Open 2025, vinti proprio da Sinner lo scorso anno. L'azzurro si è inoltre qualificato ufficialmente alle Finals 2025, che si svolgeranno a Torino il prossimo novembre.
In attesa del debutto ufficiale al secondo turno del torneo, Jannik sta intrattenendo gli appassionati di tennis americani sui campi di Cincinnati. Nell'ultima sessione di allenamento Sinner è sceso in campo con Tommy Paul, giocatore americano numero 15 del mondo, dando vita a colpi spettacolari e un set di gioco ad alta intensità. Rispetto alle passate uscite, l'azzurro ha ricercato molto più di giocare a rete, fondamentale che gli è sempre mancato.
E proprio la scelta di salire a rete ha dato vinta a un punto da sogno. Paul ha provato a soprendere l'azzurro con un passante, Sinner ci è arrivato in allungo e ha colpito di rovescio restituendogli una palla corta A quel punto l'americano, salito anche lui a rete, ci ha riprovato abbassando la traiettoria del suo colpo e dando maggiore forza alla pallina, ma si è fermato sulla rete, dando l'illusione ottica di una risposta in volée no look. Jannik si è preso comunque gli applausi del pubblico martellando da fondo per poi chiudere il punto con una corta che non ha lasciato scampo a Paul.
Leggi tutto: Sinner, gioco a rete e un colpo 'fantasma': Jannik incanta a Cincinnati
(Adnkronos) - La corsa della Juventus a Randal Kolo Muani rischia di arenarsi. Secondo le ultime news di mercato di oggi, venerdì 8 agosto, tra il club bianconero e l'attaccante francese di proprietà del Paris Saint-Germain, che negli ultimi sei mesi ha vestito proprio la maglia della Vecchia Signora, si sarebbe messo il Newcastle. Il, ricchissimo, club inglese, secondo quanto riporta SkySport Germania, si sarebbe infatti interessato al giocatore e avrebbe avviato i primi contatti con il Psg.
Il club inglese avrebbe aperto i dialoghi con i parigini dopo aver visto sfumare l'arrivo di Benjamin Sesko, che ha scelto il Manchester United. Così i Magpies hanno virato con decisione su Kolo Muani, diventanto obiettivo numero uno per l'attacco, nonostante il giocatore abbia già detto sì al ritorno alla Juventus. Il giocatore sta infatti spingendo con il Psg perché abbassi le proprie pretese.
E negli ultimi giorni il pressing di Kolo Muani sembrava che stesse portando i suoi frutti: la richiesta del club campione di Francia e d'Europa è scesa infatti sui 50 milioni di euro, prezzo che si avvicina alle disponibilità, non ampissime senza la cessione di Vlahovic, della Juventus. l'inserimento del Newcastle però può cambiare le carte in tavola e scatenare un'asta a cui i bianconeri non vorrebbero partecipare.
Leggi tutto: Juventus, Kolo Muani si allontana? L'attaccante verso il Newcastle
(Adnkronos) - Nessuna fidejussione bancaria per sbloccare il mercato in entrata della Lazio. Fonti vicine alla società biancoceleste smentiscono oggi, venerdì 8 agosto, all'Adnkronos le ricostruzioni apparse oggi sugli organi di stampa in merito a una presunta ricerca di fidejussioni bancarie per riaprire il mercato. Il Club biancoceleste - continuano le fonti - non ha avviato né richiesto operazioni di questo tipo – né da 40 milioni né di altra entità – prosegue nel rispetto delle norme e secondo la programmazione già definita: sostenibilità, efficienza dei costi e valorizzazione della rosa.
Eventuali valutazioni finanziarie di carattere ordinario - sottolineano ancora le fonti - rientrano nella pianificazione aziendale e non sono collegate al mercato in entrata. Ogni aggiornamento verrà comunicato solo attraverso canali ufficiali e non tramite indiscrezioni.
Leggi tutto: Lazio, nessuna fidejussione per sbloccare il mercato: la smentita
(Adnkronos) - Poste Italiane accelera sull’innovazione e punta a semplificare sempre di più la vita dei cittadini, ampliando l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione direttamente dagli uffici postali. Sono già 90 mila le richieste di rilascio e rinnovo del passaporto gestite attraverso la rete degli uffici postali. Il servizio, attualmente attivo con 40 questure, si prepara a crescere ulteriormente: da settembre 2025 sarà esteso anche a Brescia, Livorno, Trapani, Vercelli e Novara. L’obiettivo è arrivare a coinvolgere, entro marzo 2026, tutte le 104 questure italiane e rendere disponibile il servizio in tutti gli uffici postali presenti nei comuni con meno di 15 mila abitanti.
DOVE E’ DISPONIBILE: Il servizio di rilascio e rinnovo dei passaporti attualmente è attivo in 2.720 sedi – tra gli uffici postali nei comuni con meno di 15.000 abitanti e quelli situati nei grandi centri urbani – rappresenta una risposta concreta all’esigenza di semplificare le procedure, ridurre i tempi di attesa e offrire un’alternativa comoda, capillare e facilmente accessibile per ottenere questo importante documento. Il servizio è stato avviato inizialmente nei piccoli centri e nelle aree più remote, nell’ambito del progetto Polis, l’iniziativa che prevede la trasformazione di quasi 7.000 uffici postali, situati in comuni con meno di 15 mila abitanti, in sportelli unici di prossimità in grado di offrire numerosi servizi della Pubblica Amministrazione. Successivamente, grazie all’estensione dell’accordo con il Ministero dell’Interno, il servizio è stato reso disponibile anche nelle grandi città. Attualmente è possibile richiedere il passaporto in 2.305 uffici postali Polis e in 415 uffici postali di grandi città distribuiti in centri urbani come Bologna, Verona, Roma, Cagliari, Vicenza, Monza, Venezia, Perugia, Reggio Emilia, Ferrara, Milano, Napoli e Bergamo. L’ampliamento del servizio continuerà progressivamente fino a coprire l’intera rete nazionale. Oltre a semplificare la burocrazia, l’iniziativa contribuisce a ridurre il divario tra aree urbane e territori meno serviti, portando un contributo rilevante agli abitanti delle località più isolate d’Italia. Ne è un esempio Terranova di Pollino, in provincia di Potenza, dove i cittadini erano costretti a percorrere fino a 150 chilometri per ottenere il passaporto.
I DATI IN DETTAGLIO: Il progetto, avviato poco più di un anno fa, nasce con l’obiettivo di valorizzare la capillarità della rete degli uffici postali per rendere i servizi pubblici più vicini e accessibili ai cittadini. I risultati confermano il successo dell’iniziativa: al 6 agosto 2025 sono già state presentate: sono 90 mila le richieste di rilascio e rinnovo del passaporto presentati, di cui 63.200 presso i 2.305 uffici Polis attivi nei comuni con meno di 15.000 abitanti, e 26.800 negli altri 415 uffici postali presenti nei grandi centri urbani. Tra i comuni che fanno parte del progetto Polis spiccano per numeri di richieste quelli della provincia di Verona (7.520), Vicenza (7.517), Monza (4.822) e Bologna (4.693). Mentre tra le grandi città emergono con il maggior numero di richieste Bologna che è stata la prima a partire con 5.694 pratiche evase, seguita da Roma (4.853) e Verona (4.540). Tra i comuni spiccano: Colà di Lazise (Verona) con 7 mila abitanti e: 422 richieste, Trissino (Verona) con 7 mila abitanti e 319 richieste, Fiumefreddo Bruzio (Cosenza) con 4 mila abitanti e 374 richieste. Ci sono poi comuni ancora più piccoli come: Albareto (Parma) con 2mila abitanti e 70 richieste; Rovito (Cosenza) con 3 mila abitanti e 30 richieste e Villa Minozzo (Reggio Emilia) con 3.500 abitanti e 70 richieste.
COME FARE LA RICHIESTA: Il procedimento per richiedere il passaporto presso gli uffici postali è semplice e veloce. È sufficiente presentare un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie e pagare il bollettino di 42,50 euro oltre a una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo, è necessario consegnare anche il vecchio passaporto o la denuncia di smarrimento o furto. Gli operatori degli uffici postali raccolgono i dati biometrici (impronte digitali e foto) e inviano la documentazione all’ufficio di Polizia competente. Nelle grandi città il servizio è disponibile su prenotazione che può essere effettuata registrandosi sul sito di Poste Italiane. Il servizio prevede la possibilità di consegna a domicilio del passaporto: una scelta effettuata dal 78% dei cittadini nei piccoli centri e dal 33% dei residenti nelle grandi città.
Leggi tutto: Poste rivoluziona rilascio passaporti, già 90 mila richieste in uffici postali