(Adnkronos) - La Corte costituzionale con la sentenza numero 69 ha sancito che la preclusione della fecondazione eterologa alle donne single è una scelta rimessa alla discrezionalità giuridica del legislatore, e che il divieto contenuto nell'articolo 5 della legge numero 40 del 2004 non è né irragionevole, né sproporzionato. Pertanto non sussistono ostacoli costituzionali a una eventuale futura estensione, da parte del legislatore, dell’accesso alla procreazione medicalmente assistita anche a nuclei familiari diversi da quelli attualmente indicati, e nello specifico alla famiglia monoparentale.
"La Corte identifica 'le rilevanti implicazioni bioetiche e incisivi riverberi sociali, riguardanti i rapporti interpersonali e familiari', sottesi alle tecniche di procreazione assistita - commenta all'Adnkronos il giurista Alberto Gambino, prorettore vicario dell'Università Europea di Roma e componente del Comitato nazionale di bioetica - In tale ambito così delicato riconosce e rispetta la discrezionalità del Legislatore, il quale, come afferma la Consulta, 'ha cercato di non creare una distanza eccessiva rispetto al modello della generazione naturale della vita', tentando di 'proteggere a priori l’interesse dei futuri nati'. Non ha, pertanto, consentito 'l’esclusione della figura del padre', una scelta 'riconducibile al principio di precauzione nell’interesse dei futuri nati'".
Secondo Gambino, anche Commissario europeo contro il razzismo e l'intolleranza, "quando la Corte sottolinea nella sentenza che 'l’infertilità per ragioni di età non può reputarsi di natura patologica e, pertanto, non può attrarre la tutela propria del diritto alla salute', centra i riflettori su un punto cruciale in tema di genitorialità e maternità, spesso dimenticato: il problema dell’età della donna. Un tema, strettamente connesso al problema demografico e alle politiche del lavoro, che ha radici culturali e può rappresentare la prospettiva futura e lo snodo da affrontare per rispondere veramente al desiderio di genitorialità che anima il tema della procreazione umana". (di Roberta Lanzara)
(Adnkronos) - 'Israeliani e sionisti non sono benvoluti qua'. È la scritta in ebraico apparsa ieri sulla vetrina di un negozio in zona Moscova, nel centro di Milano. Oggi il cartello è scomparso, ne resta solo uno con scritto 'stop war', tra due razzi con le bandiere israeliana e palestinese. Le immagini della vetrina del negozio sono però circolate sui social, facendo montare la polemica nella comunità ebraica. "Di nuovo la solita insalata dovuta o a mala fede, spesso di matrice antisemita, o a acefalite, di matrice genatoriale", il commento su Facebook di Roberto Della Rocca, che ieri sulla sua pagina social ha pubblicato l’immagine del cartello sulla vetrina.
"A prescindere dalle valutazioni che ognuno di noi può dare sul conflitto mediorientale, si sta facendo passare il concetto che slogan, insulti e aggressioni fisiche contro gli ebrei siano ammissibili. La situazione - denuncia in una nota il consigliere comunale di Azione Daniele Nahum - è andata fuori controllo e la società e le istituzioni devono dare una risposta. Serve una grande mobilitazione nazionale contro l'antisemitismo".
Leggi tutto: "Israeliani non benvenuti", polemiche sul cartello di un negozio a Milano
(Adnkronos) - Tra poche ore si deciderà lo scudetto. Domani, venerdì 22 maggio, si giocano Como-Inter e Napoli-Cagliari per l'ultima giornata di campionato. La squadra di Conte ha il destino nelle proprie mani, contro un Cagliari già salvo e che dovrà fare a meno di alcuni dei suoi uomini migliori, come spiegato dal tecnico rossoblù Davide Nicola. "Di certo non ci saranno Gaetano e Caprile, che ha giocato infortunato nella gara contro il Venezia. Lo ringrazio per essere rimasto in campo nonostante il problema. Purtroppo è una distrazione di primo grado alla gamba".
L'allenatore dei sardi ha poi spiegato che, oltre ai due giocatori in prestito dal Napoli, potrebbero esserci altre assenze: "Zortea sta facendo un'ecografia, Pavoletti dovrebbe esserci. Domani vedremo una grande gara, sembra che Como e Cagliari siano diventati crocevia per lo scudetto. Se lo giocheranno Inter e Napoli. Noi siamo persone serie e faremo la nostra gara".
Leggi tutto: Nicola: "Contro il Napoli non ci saranno Caprile e Gaetano"
(Adnkronos) - “Il progetto ‘Beher’ nasce dalla consapevolezza che, dopo aver implementato tutta una serie di iniziative per la parità di genere a favore di colleghe e colleghi, come azienda e come brand iconico Peroni potevamo svolgere un ruolo nel portare questa sensibilità all'esterno. Nel passato Peroni era associata alla ‘bionda’, quasi promotrice di stereotipi non corretti da questo punto di vista, e quindi abbiamo sentito la responsabilità di fare qualcosa nella direzione opposta”. Lo ha dichiarato Enrico Galasso, amministratore delegato di Birra Peroni, a margine dell’evento a Roma per il lancio dell’iniziativa 'Beher', un progetto di Peroni per la promozione della parità di genere che partirà dal 25 maggio.
“Questa iniziativa si compone di una serie di anime: da un’area di educazione che chiamiamo Academy, per favorire una riflessione sul tema, a un Osservatorio permanente sulla sensibilità dell'opinione pubblica che ci permetterà poi di attivare delle discussioni e delle conversazioni sul tema", ha proseguito.
"Inoltre, abbiamo una serie di iniziative a supporto delle donne per quello che riguarda in particolar modo le Stem, ovvero le aree tecnico-scientifiche. Una rubrica all'interno della quale si potranno trovare tutta una serie di informazioni utili e link ad associazioni e movimenti che sul territorio si occupano di questo tema. Infine, non ultimo, il ruolo che il brand Peroni svolgerà portando questo messaggio all'esterno e rendendolo disponibile a tutti", ha concluso.
Leggi tutto: Birra, Galasso (Peroni): "Con Beher vogliamo superare gli stereotipi di genere"
(Adnkronos) - Subito dopo la finale agli Internazionali d'Italia a Roma e prima del Roland Garros a Parigi, Jannik Sinner ha fatto 'tappa' in Danimarca. Il campione italiano è stato avvistato tra le strade della capitale danese, scatenando curiosità: come mai dopo Roma e prima di Parigi ha scelto di volare a Copenaghen?
A raccontare di averlo incontrato, condividendo anche una foto ricordo con i media danesi, è Mette Dahl, ex tennista e ora allenatrice. "Se potessi scegliere una persona al mondo che vorrei incontrare sarebbe lui", ha spiegato Dahl al tabloid danese 'BT', mostrando tutto il suo stupore per aver incontrato per caso, a passeggio nel suo Paese, il numero uno del tennis mondiale.
L'allenatrice ha raccontato che stava camminando per Nyhavn, l'antico porto di Copenaghen, quando ha visto Sinner. "All'inizio - ha detto al tabloid - ho pensato che non potesse essere lui perché la sera prima aveva giocato la finale a Roma. Ma poi dico: 'Jannik', e lui si gira". Quindi la richiesta di una foto ricordo e un piccolo scambio di battute.
"Ho detto che non vedevo l'ora di vederlo giocare l'Open di Francia e lui ha risposto semplicemente 'grazie'. Forse era un po' timido o semplicemente sorpreso di essere stato riconosciuto lì ma era di buon umore", ha detto Dahl. "È stato davvero surreale incontrarlo... Ho dovuto ingrandire le foto in seguito per essere assolutamente certa che fosse lui", ha concluso.
Leggi tutto: Viaggio misterioso per Sinner, era a Copenaghen dopo Roma e prima del Roland Garros
(Adnkronos) - Un riconoscimento e il coinvolgimento di giovani talenti di Venosa (Potenza), Borgo tra i 'Più Belli d’Italia' e paese simbolo dell’Aglianico del Vulture, il vino di punta della Basilicata, prodotto con le uve coltivate alle pendici del Vulture, territorio d’origine vulcanica. Sono tre gli studenti a cui è stato assegnato il primo Premio di Progettazione 'Vini e Cantine', indetto da Cantina di Venosa in collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale 'Flacco Battaglini'. Si chiamano: Angelica Pompa (prima classificata); Giorgia Iasi (seconda classificata); Nicole Paradiso (terza classificata); tutte del quinto anno del corso di studi di geometra. Tra i presenti (amici, studenti, genitori, insegnanti, viticoltori), sono intervenuti: il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo; l’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione Energetica, Laura Mongiello; il sindaco di Venosa, Francesco Mollica; Mimma Carlomagno, preside dell’Istituto Tecnico Superiore 'Flacco Battaglini' di Venosa e il professor Leonardo Rosa.
Nel piano di lavoro gli studenti dovevano considerare diversi criteri di progettazione, tra cui: la sostenibilità della struttura progettata e dei materiali utilizzabili; la previsione di un utilizzo integrato di risorse energetiche pulite; soluzioni architettoniche a basso impatto ambientale; presenza di un vigneto nei dintorni; presenza di una sala degustazione e di un piccolo ristorante; presenza di alcune camere in b&b per l’accoglienza enoturistica; funzionalità e operatività dei processi produttivi.
I 3 progetti vincitori, selezionati fra 12 proposte di altrettanti studenti, sono stati valutati da una giuria di esperti composta da insegnanti e professionisti operativi a Venosa: il professor Giuseppe Gammone; il professor Francesco Ludovico; l’ingegnere Egidio Comodo; l’architetto Antonio Savino; oltre al presidente di Cantina di Venosa e alla preside del 'Flacco Battaglini'.
L’iniziativa è stata ideata dopo una visita didattica degli studenti nei locali di Cantina di Venosa. L’anno precedente, sotto la guida dell’insegnante di Costruzioni, Leonardo Rosa, i ragazzi del quinto anno si erano misurati con la progettazione di un 'paese albergo', immaginando il recupero di una frazione un po’ decadente del centro storico di Venosa, situata nei pressi della chiesa di San Rocco, dove sono presenti 12 ex case contadine, in gran parte non utilizzate, di privati e di proprietà ecclesiastica. Dopo la visita alla più importante cantina cooperativa della Basilicata (300 soci, 800 ettari di vigne, 2 milioni di bottiglie) è nata però l’idea di avvicinare la scuola al mondo del vino. I lavori premiati saranno esposti in cantina fino a giugno.
“Abbiamo creato questa bella opportunità insieme alla scuola - sottolinea il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo - perché crediamo che dall’incontro con una realtà come la nostra possano nascere stimoli e interessi culturali tra i giovani, che potrebbero un giorno anche trasformarsi in una professione nel mondo del vino. La nostra cooperativa ha nel suo Dna la vicinanza e l’integrazione con il territorio, l’attenzione alla comunità locale, all’ambiente, al lavoro equamente retribuito. Anche attraverso queste iniziative intendiamo restituire ricchezza, servizi e cultura a Venosa e al Vulture. Siamo un’azienda etica ed eventi come il Premio 'Vini e Cantine' aggiungono nuovi risultati al nostro bilancio di sostenibilità”.
Nel programma di sostenibilità economica, sociale e ambientale di Cantina di Venosa figurano infatti tra gli impegni anche l’innovazione e l’industrializzazione equa e responsabile e la promozione di un’educazione di qualità e inclusiva per tutti.
Il sindaco del Comune di Venosa, Francesco Mollica, ha dichiarato: “Progetti come questi sono molto importanti per una città come Venosa, che ha un’economia legata al vino. Le idee dei giovani anche attraverso questi concorsi possono dare davvero impulso allo sviluppo del territorio. L’economia del vino ha retto per generazioni, per cui potremmo immaginare un futuro importante non solo per i soci ma anche per chi lo commercializza in maniera qualificata. Un plauso va a chi ha organizzato il concorso”.
Per l’assessore regionale all’Ambiente e transizione ecologica, Laura Mongiello, “la sinergia tra la scuola, le Istituzioni e il mondo delle imprese è davvero importante per stimolare i giovani a rimanere sul territorio per le potenzialità che ci sono, come sul tema della transizione energetica". "La Regione Basilicata sta mettendo in campo diverse misure e progetti sul fotovoltaico, sull’eolico e sulle fonti rinnovabili. Il 90% dell’energia che la Basilicata produce arriva da fonti rinnovabili ed entro il 2030 supereremo gli obiettivi che l’Unione Europea richiede. Continueremo a lavorare al fine di formare giovani professionisti che possano essere impiegati nelle nuove filiere, come quelle dell’Hydrogen Valley sviluppata in collaborazione con l’Enea”, ha aggiunto.
“Sono studenti del V anno dell’Indirizzo Ambiente Territorio del nostro istituto - ha spiegato la dirigente scolastica, Mimma Carlomagno - che attraverso questo progetto hanno avuto la possibilità di mettersi in discussione, sia in vista dell’esame di maturità ma anche per un banco di prova rispetto alla vita professionale o di studio che li attende da qui a poco. Noi ci auguriamo che diventino i professionisti di domani preparati e pronti per le sfide del futuro. Dobbiamo ringraziare la Cantina di Venosa che è stata partner di questo progetto e per aver creato una forte sinergia tra la scuola, l'impresa e il territorio”.
(Adnkronos) - Un riconoscimento e il coinvolgimento di giovani talenti di Venosa (Potenza), Borgo tra i 'Più Belli d’Italia' e paese simbolo dell’Aglianico del Vulture, il vino di punta della Basilicata, prodotto con le uve coltivate alle pendici del Vulture, territorio d’origine vulcanica. Sono tre gli studenti a cui è stato assegnato il primo Premio di Progettazione 'Vini e Cantine', indetto da Cantina di Venosa in collaborazione con l’Istituto Tecnico Statale 'Flacco Battaglini'. Si chiamano: Angelica Pompa (prima classificata); Giorgia Iasi (seconda classificata); Nicole Paradiso (terza classificata); tutte del quinto anno del corso di studi di geometra. Tra i presenti (amici, studenti, genitori, insegnanti, viticoltori), sono intervenuti: il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo; l’assessore regionale all’Ambiente e alla Transizione Energetica, Laura Mongiello; il sindaco di Venosa, Francesco Mollica; Mimma Carlomagno, preside dell’Istituto Tecnico Superiore 'Flacco Battaglini' di Venosa e il professor Leonardo Rosa.
Nel piano di lavoro gli studenti dovevano considerare diversi criteri di progettazione, tra cui: la sostenibilità della struttura progettata e dei materiali utilizzabili; la previsione di un utilizzo integrato di risorse energetiche pulite; soluzioni architettoniche a basso impatto ambientale; presenza di un vigneto nei dintorni; presenza di una sala degustazione e di un piccolo ristorante; presenza di alcune camere in b&b per l’accoglienza enoturistica; funzionalità e operatività dei processi produttivi.
I 3 progetti vincitori, selezionati fra 12 proposte di altrettanti studenti, sono stati valutati da una giuria di esperti composta da insegnanti e professionisti operativi a Venosa: il professor Giuseppe Gammone; il professor Francesco Ludovico; l’ingegnere Egidio Comodo; l’architetto Antonio Savino; oltre al presidente di Cantina di Venosa e alla preside del 'Flacco Battaglini'.
L’iniziativa è stata ideata dopo una visita didattica degli studenti nei locali di Cantina di Venosa. L’anno precedente, sotto la guida dell’insegnante di Costruzioni, Leonardo Rosa, i ragazzi del quinto anno si erano misurati con la progettazione di un 'paese albergo', immaginando il recupero di una frazione un po’ decadente del centro storico di Venosa, situata nei pressi della chiesa di San Rocco, dove sono presenti 12 ex case contadine, in gran parte non utilizzate, di privati e di proprietà ecclesiastica. Dopo la visita alla più importante cantina cooperativa della Basilicata (300 soci, 800 ettari di vigne, 2 milioni di bottiglie) è nata però l’idea di avvicinare la scuola al mondo del vino. I lavori premiati saranno esposti in cantina fino a giugno.
“Abbiamo creato questa bella opportunità insieme alla scuola - sottolinea il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo - perché crediamo che dall’incontro con una realtà come la nostra possano nascere stimoli e interessi culturali tra i giovani, che potrebbero un giorno anche trasformarsi in una professione nel mondo del vino. La nostra cooperativa ha nel suo Dna la vicinanza e l’integrazione con il territorio, l’attenzione alla comunità locale, all’ambiente, al lavoro equamente retribuito. Anche attraverso queste iniziative intendiamo restituire ricchezza, servizi e cultura a Venosa e al Vulture. Siamo un’azienda etica ed eventi come il Premio 'Vini e Cantine' aggiungono nuovi risultati al nostro bilancio di sostenibilità”.
Nel programma di sostenibilità economica, sociale e ambientale di Cantina di Venosa figurano infatti tra gli impegni anche l’innovazione e l’industrializzazione equa e responsabile e la promozione di un’educazione di qualità e inclusiva per tutti.
Il sindaco del Comune di Venosa, Francesco Mollica, ha dichiarato: “Progetti come questi sono molto importanti per una città come Venosa, che ha un’economia legata al vino. Le idee dei giovani anche attraverso questi concorsi possono dare davvero impulso allo sviluppo del territorio. L’economia del vino ha retto per generazioni, per cui potremmo immaginare un futuro importante non solo per i soci ma anche per chi lo commercializza in maniera qualificata. Un plauso va a chi ha organizzato il concorso”.
Per l’assessore regionale all’Ambiente e transizione ecologica, Laura Mongiello, “la sinergia tra la scuola, le Istituzioni e il mondo delle imprese è davvero importante per stimolare i giovani a rimanere sul territorio per le potenzialità che ci sono, come sul tema della transizione energetica". "La Regione Basilicata sta mettendo in campo diverse misure e progetti sul fotovoltaico, sull’eolico e sulle fonti rinnovabili. Il 90% dell’energia che la Basilicata produce arriva da fonti rinnovabili ed entro il 2030 supereremo gli obiettivi che l’Unione Europea richiede. Continueremo a lavorare al fine di formare giovani professionisti che possano essere impiegati nelle nuove filiere, come quelle dell’Hydrogen Valley sviluppata in collaborazione con l’Enea”, ha aggiunto.
“Sono studenti del V anno dell’Indirizzo Ambiente Territorio del nostro istituto - ha spiegato la dirigente scolastica, Mimma Carlomagno - che attraverso questo progetto hanno avuto la possibilità di mettersi in discussione, sia in vista dell’esame di maturità ma anche per un banco di prova rispetto alla vita professionale o di studio che li attende da qui a poco. Noi ci auguriamo che diventino i professionisti di domani preparati e pronti per le sfide del futuro. Dobbiamo ringraziare la Cantina di Venosa che è stata partner di questo progetto e per aver creato una forte sinergia tra la scuola, l'impresa e il territorio”.
(Adnkronos) - Una instant survey condotta su circa 500 persone in occasione della tappa di Siena e Pisa del Giro d'Italia e nell'ambito della campagna 'Non girarci intorno', promossa da Merck, mostra che oltre l'80% conosce il tumore della vescica e sa che il fumo è uno dei principali fattori di rischio, ma più della metà (53,4%) non ha mai parlato di prevenzione oncologica con il proprio medico. Mentre si evidenzia l'importanza di insistere sull'informazione, per aumentare la consapevolezza delle persone, non mancano le buone notizie. Più della metà degli intervistati (53,8%) conosce il ruolo delle associazioni di pazienti per l'informazione e la prevenzione oncologica, mentre oltre il 73% del campione saprebbe a chi rivolgersi in caso si dubbi o timori legati a questa patologia.
"Viviamo in un tempo in cui l'egoismo è cresciuto e il compito di chi rappresenta le istituzioni è quello di cercare di avere sempre la persona al centro - osserva Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio della Regione Toscana, in occasione della tappa di Pisa dell'iniziativa - Ho aderito a questa iniziativa perché voglio portare la voce della Toscana in questo senso. Se vogliamo una sanità migliore, dobbiamo investire sulla prevenzione. Si investe nella prevenzione in tanti modi, uno è quello di andare tra la gente, nelle piazze, far capire cosa vuol dire partecipare agli screening, far capire il valore, il significato di anticipare il problema che potrebbe nascere. Iniziative come queste vanno sostenute, valorizzate e le istituzioni devono essere presenti".
"La rete oncologica della regione Toscana è ormai una realtà consolidata - sottolinea Michele Maio, direttore del Dipartimento oncologico e del Centro di Immuno-oncologia dell'Aou senese, professore ordinario di Oncologia dell'Università di Siena - La realtà è che c'è una interazione sempre più forte tra tutte le strutture oncologiche Toscane, perché solo mettendo insieme le energie di tutti gli attori si potranno ottenere dei vantaggi estremamente importanti in tutti gli ambiti della oncologia per i pazienti. E questo è l'obiettivo fondamentale che ci siamo prefissi come rete oncologica".
Il tumore della vescica - informa una nota - è il secondo tumore urologico più comune dopo quello alla prostata e in Italia nel 2024 sono stati diagnosticati 31.016 casi. E' più comune tra i 60 e i 70 anni ed è quasi 4 volte più frequente negli uomini che nelle donne. Durante le tappe toscane, il presidente Mazzeo ha sottoscritto il 'Manifesto per l'umanizzazione delle cure in oncologia' realizzato da Merck in collaborazione con Ailar, Walce, Palinuro e con clinici di riferimento in ambito oncologico. 'Non girarci intorno' si inserisce, infatti, in un più ampio piano di educazione alla salute in campo oncologico, con una particolare attenzione al tema dell'umanizzazione delle cure, che distingue l'impegno di Merck in quest'area terapeutica.
"Il nostro obiettivo è contribuire a costruire una cultura della prevenzione che coinvolga tutti, dai cittadini ai professionisti sanitari - afferma Ramón Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia - Con il progetto 'Non girarci intorno' vogliamo portare questo messaggio di conoscenza e attenzione ai sintomi della patologia in un contesto di grande visibilità come il Giro d'Italia, perché, nella sfida ai tumori, una diagnosi precoce può fare davvero la differenza. Si tratta per noi di uno sforzo di comunicazione senza precedenti, che conferma il nostro impegno in ambito oncologico con un approccio a 360 gradi: non ci limitiamo infatti allo sviluppo e all'offerta di soluzioni terapeutiche all'avanguardia, ma andiamo 'oltre il farmaco' con iniziative di prevenzione e sensibilizzazione. Facciamo ciò coinvolgendo tutti gli attori del sistema salute (medici e società scientifiche, associazioni di pazienti e istituzioni), e sperimentando formati e canali sempre diversi, per raggiungere il maggior numero di persone possibile".
La campagna 'Non girarci intorno' è patrocinata da: Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere; Simg, Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie, Siuro, Società italiana di uro-oncologia e associazione Palinuro, Pazienti liberi dalle neoplasie uroteliali.
Leggi tutto: Giro d'Italia in Toscana, vince prevenzione con campagna Merck su cancro vescica
(Adnkronos) - "E' importante favorire la diffusione di una cultura positiva dell'utilizzo dell'energia nucleare. Quello che Cnao fa da oltre vent'anni ne è una dimostrazione: il trattamento di particolari tipi di tumore con protoni, ioni carbonio e, nel prossimo futuro, con altri ioni. Cnao è impegnato da tempo nel promuovere attività divulgative e di formazione per far comprendere quanto le particelle atomiche siano un'importante risorsa da utilizzare per scopi clinici ed è pronto a iniziare nuove collaborazioni all'interno del network internazionale promosso da Iaea". E' il messaggio lanciato dal Centro nazionale di adroterapia oncologica durante un incontro, ieri a Pavia, con Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell'Iaea, Agenzia internazionale per l'energia atomica, grazie al supporto del ministero degli Esteri e di Regione Lombardia. Per la prima volta il numero uno dell'agenzia mondiale ha visitato la struttura sanitaria accompagnato da May Abdel-Wahab, direttrice della Divisione Salute umana del Dipartimento di Scienze e applicazioni nucleari dell'Iaea, e da Diego Candano, suo senior advisor, e Andrea Borio Di Tigliole, programme coordinator al Dipartimento di Nuclear Energy.
"Siamo profondamente onorati di aver accolto il dottor Grossi al Cnao - afferma Gianluca Vago, presidente Cnao e direttore Dipartimento di Oncologia e onco-ematologia Università degli Studi di Milano - Siamo sinceramente grati per il tempo e l'attenzione che ha dedicato alle nostre attività in corso e ai progetti futuri. Il Cnao è uno dei soli 6 centri al mondo, e l'unico in Italia, che utilizza protoni, ioni carbonio e, presto, altri ioni come l'elio per trattare alcune forme tumorali che non rispondono alle terapie tradizionali o sono inoperabili. L'adroterapia offre potenzialità straordinarie, che richiedono ancora studio, approfondimento e lo sviluppo di competenze altamente specializzate. E' importante far conoscere queste opportunità terapeutiche, unite alle altre opzioni sviluppate negli ultimi anni a beneficio della ricerca clinica e dei pazienti. Cnao - aggiunge Vago - si sta preparando a sperimentare anche una nuova metodica, la Bnct (Boron Neutron Capture Therapy), che potenzialmente consentirà il trattamento di forme tumorali particolarmente complesse con un approccio ancora più preciso e personalizzato".
Soddisfazione è stata espressa anche da Grossi: "E' un grande piacere per me aver potuto visitare un centro di assoluta eccellenza come il Cnao, un esempio concreto di come la tecnologia nucleare possa essere applicata con successo anche in ambito clinico, con un impatto positivo sulle nostre vite. E' fondamentale investire nella formazione di nuovi specialisti capaci di gestire strumenti estremamente sofisticati e, al tempo stesso, promuovere un accesso più equo alle cure innovative. Le tecnologie avanzate, infatti, devono essere sempre più messe disposizione di pazienti e cittadini, ovunque nel mondo".
"Intorno all'adroterapia ruotano ben 20 diverse figure professionali dal medico radioterapista fino al tecnico addetto al funzionamento dell'acceleratore di particelle, passando per il fisico medico e il bioingegnere - precisa Sandro Rossi, direttore generale Fondazione Cnao - Il nostro centro è un'eccellenza del sistema sanitario sia lombardo che nazionale e può vantare un expertise rilevante a livello mondiale".
"Con Iaea - aggiunge - abbiamo avviato da anni una proficua collaborazione e organizzato convegni, workshop, attività di alta formazione e altre attività di divulgazione sull'adroterapia e, più in generale, sull'utilizzo delle radiazioni in medicina. L'Agenzia internazionale è interessata non solo dall'aspetto terapeutico della tecnologia, ma anche dal tema della gestione delle radiazioni e delle possibili problematiche ambientali. Auspichiamo quindi una collaborazione più strutturata con Iaea, soprattutto in programmi di alta formazione rivolti a studenti e specializzandi nelle diverse discipline interessate all’adroterapia", conclude il Dg.
(Adnkronos) - Matteo Berrettini non ci sarà al Roland Garros. Per il quarto anno consecutivo, l'azzurro non parteciperà allo Slam francese. Decisivo, nella scelta, l'infortunio accusato pochi giorni fa agli Internazionali di Roma, che aveva costretto il tennista romano a ritirarsi in lacrime all'inizio della sfida contro Casper Ruud.
L'ultimo match di Berrettini a Parigi rimane dunque il quarto di finale perso contro Djokovic nel 2021. Nelle prossime settimane, l'obiettivo sarà risolvere (all'ennesimo tentativo) il problema agli obliqui che ormai da anni complica le sue stagioni. "Spero di essermi fermato in tempo - aveva detto Berrettini a Roma -. Anche i dottori sono stanchi di vedermi. Il dolore è vicino al punto che mi aveva fatto male il precedenza, agli obliqui. Non so cosa c'è che non va in questa parte del mio corpo".
Leggi tutto: Berrettini, l'incubo continua: salterà anche il Roland Garros