(Adnkronos) - Tragedia a Sanremo. Un uomo di 55 anni è morto oggi, lunedì 12 maggio, intorno alle 7.30 in via Val d'Olivi, travolto da un camioncino.
Dai primi accertamenti sembrava che l'uomo fosse stato schiacciato da un trattore, ma secondo la ricostruzione del 118 il 55enne sarebbe stato travolto dal camioncino che era stato parcheggiato in una strada in salita da alcuni operai che stavano caricando un escavatore sul mezzo.
Da quanto si apprende il freno a mano del camioncino avrebbe ceduto travolgendo così il 55enne. Nonostante i soccorsi, per l'uomo non c'è stato nulla da fare: è morto prima di arrivare in ospedale. Sul caso sono intervenuti i carabinieri che stanno indagando.
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(Adnkronos) - Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser diventeranno presto genitori. La sorella di Belen è in dolce attesa di una femminuccia e si chiamerà 'Clara Isabel'. La coppia ha annunciato la gravidanza con un post pubblicato sui social nel giorno della Festa della mamma.
"Ciao topolina, come tutte le cose straordinarie ti sei fatta desiderare molto ma ora eccoci qua a sentire il tuo cuoricino battere", ha esordito Cecilia a corredo di un carosello di foto che ritraggono alcuni dei momenti più emozionanti che ha vissuto da quando ha scoperto di essere incinta. "Vedere quel bel nasino che spesso copri con le tue manine, come a non volerci rovinare la sorpresa di quando arriverai tra noi...", continua il post.
"La tua mamma e il tuo papà non vedono l’ora di conoscerti, abbracciarti, amarti e vederti crescere... a presto piccola Clara Isabel", ha concluso l'influencer rivelando il nome scelto per la bambina. La sorella minore di Belen ha scelto il giorno della Festa della mamma per annunciare ai follower la grande notizia: "P.S: Auguri a tutte le mamme, soprattutto alle nostre che ci hanno dato la possibilità di essere qui", ha aggiunto.
Il post ha fatto in pochissimi minuti il pieno like e commenti. Da Giulia Salemi a Valentina Ferragni, tantissimi i messaggi di auguri da parte dei vip. Tra i like non sfugge quello della sorella Belen e dell'ex cognato Stefano De Martino.
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(Adnkronos) - Arrestato dalla Polizia di Padova un 60enne italiano accusato di violenza sessuale sulla nipote minorenne. L’uomo si trova in custodia cautelare nel carcere di Padova dal 24 aprile scorso. Al termine di due perquisizioni - a casa e sul luogo di lavoro dell’uomo - a Padova e Bolzano, sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici, in uno dei quali è stato trovato un ingente quantitativo di materiale pedopornografico.
Al termine degli accertamenti, il 60enne è stato quindi arrestato in flagranza di reato per detenzione di materiale pedopornografico e portato in carcere a Padova, arresto convalidato pochi giorni dopo con la la misura cautelare in carcere.
Il fascicolo per il reato di detenzione di materiale pedopornografico è stato trasmesso per competenza al tribunale di Trento.
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(Adnkronos) - Ancora risultati promettenti sul fronte dei farmaci anti obesità: tirzepatide conferma un’efficacia superiore in termini di riduzione del peso rispetto a semaglutide. L'azienda Lilly ha infatti annunciato i risultati completi dello studio Surmount-5 che mette a confronto le due principali terapie nella gestione dell’obesità e del sovrappeso. I risultati dettagliati sono stati presentati al 32esimo European Congress on Obesity (Eco) in corso a Malaga e pubblicati contemporaneamente su The New England Journal of Medicine. Lo studio clinico di fase 3b, in aperto, ha valutato sicurezza ed efficacia di tirzepatide, agonista a duplice azione sui recettori Gip e Glp-1, rispetto a semaglutide, agonista del solo recettore del Glp‑1, in adulti con obesità o sovrappeso in presenza di almeno un'altra patologia legata al peso e senza diabete.
"Un numero crescente di medici e pazienti è oggi testimone di livelli di riduzione del peso mai raggiunti prima, grazie ai più recenti progressi nei farmaci per la gestione dell’obesità", ha dichiarato Louis J. Aronne, direttore del Comprehensive Weight Control Center e Sanford I, esperto di obesità al New York‑Presbyterian/Weill Cornell Medical Center e ricercatore di Surmount‑5. "I risultati head‑to‑head di Surmount‑5 mostrano che tirzepatide porta a una maggiore riduzione del peso rispetto a semaglutide, fornendo ulteriori evidenze del suo valore come opzione efficace per la gestione dell’obesità". Per l’endpoint primario, i partecipanti trattati con tirzepatide hanno ottenuto una riduzione di peso media del 20,2% rispetto al 13,7% con semaglutide a 72 settimane sulla base del trattamento effettivamente ricevuto dai partecipanti nello studio, pari a una perdita di peso relativa maggiore del 47%. I partecipanti trattati con tirzepatide hanno perso in media 22,8 kg, mentre quelli trattati con semaglutide hanno perso in media 15,0 kg.
Negli endpoint secondari, tirzepatide è risultato superiore in tutti gli obiettivi di riduzione del peso: il 64,6% dei partecipanti trattati con tirzepatide ha raggiunto almeno il 15% di perdita di peso rispetto al 40% con semaglutide. Inoltre, i partecipanti trattati con tirzepatide hanno raggiunto una riduzione media della circonferenza vita di 18,4 cm, mentre quelli trattati con semaglutide hanno registrato una riduzione media di 13 cm. "I risultati completi dello studio Surmount-5 confermano la nuova e straordinaria opportunità che rappresenta oggi l’innovazione terapeutica nella gestione del peso e nel trattamento della malattia obesità, che come sappiamo impatta in modo importante su qualità e aspettativa di vita delle persone che ci convivono", ha aggiunto Paolo Sbraccia, docente di Medicina Interna nel Dipartimento di Medicina dei Sistemi dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata e direttore dell'Unità operativa complessa di Medicina Interna e Centro Medico dell'Obesità del Policlinico Tor Vergata
"Accogliamo dunque con molto piacere questi dati positivi e significativi sull’efficacia di tirzepatide nello studio di confronto con semaglutide, che ci rendono fiduciosi sulle maggiori opportunità che possiamo offrire ai nostri pazienti di scongiurare rischi e complicanze dell’eccesso ponderale e dell’obesità: una vera e propria patologia cronica", ha sottolineato Paolo Sbraccia. Il profilo di sicurezza di tirzepatide in Surmount‑5 è risultato consistente con gli studi Surmount precedenti. Gli eventi avversi riportati erano principalmente gastrointestinali e per lo più da lievi a moderati. Durante lo studio, il 6% dei partecipanti trattati con tirzepatide ha interrotto il trattamento per eventi avversi, rispetto all’8,0 con semaglutide. Lo studio non era disegnato per confrontare sicurezza e tollerabilità tra i due farmaci.
"I risultati del Trial Surmount-5 confermano Lilly come azienda di riferimento in Italia e nel mondo nel trattamento dell'obesità e del sovrappeso con soluzioni terapeutiche sempre più efficaci e innovative – afferma Elias Khalil, presidente e amministratore delegato di Lilly Italia – Nel nostro Paese, la solidità della nostra ricerca e dei nostri dati si inseriscono in un impegno a 360 gradi nel sistema salute, lavorando a fianco di tutti gli attori per il riconoscimento della patologia obesità che oggi colpisce quasi 6 milioni di persone. Con questa responsabilità e cooperazione, possiamo alzare gli obiettivi e raggiungere traguardi sempre più ambiziosi per i clinici e per i pazienti che vivono ogni giorno l’impatto di questa condizione".
In Italia tirzepatide è approvato per il trattamento della gestione del peso negli adulti con Indice di massa corporea maggiore o uguale a 30 kg/m2 o in sovrappeso (Imc da maggiore uguale a kg/m2 a minore di 30 kg/m2) con almeno una comorbidità correlata al peso, in aggiunta ad una dieta ipocalorica e ad una maggiore attività fisica. Recentemente Aifa ne ha approvato la rimborsabilità per pazienti con diabete di tipo 2.
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(Adnkronos) - Usa e Cina annunciano una riduzione dei dazi, sospendendo per "90 giorni" parte delle misure tariffarie dopo i colloqui di Ginevra e mesi di tensioni tra le due superpotenze. In una dichiarazione congiunta diffusa dalla Casa Bianca i governi degli Stati Uniti e della Repubblica Popolare cinese si impegnano a procedere "entro il 14 maggio".
Washington e Pechino "ridurranno di 115" punti percentuali i dazi reciproci, ha detto il segretario al Tesoro, Scott Bessent, durante un punto stampa a Ginevra. Durante una pausa di 90 giorni, ci saranno negoziati, ha precisato il Rappresentante Usa per il Commercio, Jamieson Greer, dopo i colloqui del fine settimana a Ginevra con la delegazione cinese.
Dal canto suo la Cina parla di "progressi considerevoli" nei colloqui di Ginevra. Si tratta, commentano dal ministero del Commercio di Pechino, di "un passo" che è "nell'interesse dei due Paesi e nell'interesse comune a livello globale". E da Pechino ribadiscono l'auspicio che Washington continui a collaborare con la Repubblica Popolare cinese per "correggere - insistono - le pratiche sbagliate degli aumenti tariffari unilaterali".
Ieri, in un nota, la casa Bianca aveva annunciato l'intesa tra Washington e Pechino, ma non aveva fornito ulteriori dettagli, riportando solo le parole del segretario al Tesoro americano Scott Bessent. "Sono lieto di comunicare che abbiamo compiuto progressi sostanziali tra gli Stati Uniti e la Cina negli importantissimi colloqui commerciali", ha detto Bessent dopo i negoziati con il vice premier cinese He Lifeng, ringraziando il governo svizzero per l'ospitalità. "Posso dirvi che i colloqui sono stati produttivi", ha affermato il segretario al Tesoro, precisando di aver "parlato con il presidente Trump e lui è pienamente informato di quanto sta accadendo.".
"Progressi importanti" sono stati registrati ai negoziati di Ginevra fra Cina e Stati Uniti sulla questione critica dei dazi, ha dichiarato dal canto suo il vice premier cinese e negoziatore con gli Usa, He Lifeng, anticipando la pubblicazione di un comunicato congiunto.
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(Adnkronos) - Mentre gli Usa insistono per un cessate il fuoco immediato e Zelensky ha sfidato Putin a incontrarsi di persona in Turchia giovedì 15 maggio, la Russia non accenna a diminuire gli attacchi contro l'Ucraina. Questa mattina un raid di droni russi contro l'infrastruttura ferroviaria ucraina nella regione di Donetsk ha ferito un macchinista di un treno merci civile. "Le proposte di tregua vengono ignorate, gli attacchi ostili alle infrastrutture ferroviarie continuano", ha riferito la società ferroviaria ucraina Ukrzaliznytsia in un post su Telegram.
"Dalle 23 dell'11 maggio il nemico ha attaccato con 108 droni Shahed e altri tipi di droni", rende noto via Telegram l'Aeronautica militare ucraina, confermando che almeno "55 droni stati abbattuti".
Attaccata anche la regione di Odessa, ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Kiper, aggiungendo che il raid ha causato il ferimento di una persona. "A seguito dell'attacco a Bilhorod-Dnistrovsk, si sono verificati danni alle infrastrutture civili, in particolare a edifici residenziali, un edificio amministrativo e una stazione dei vigili del fuoco. Un uomo è rimasto ferito in una delle abitazioni private danneggiate, ha scritto su Telegram.
Intanto dopo la tregua di 3 giorni proclamata dal Cremlino, la data cerchiata in rosso è il 15 maggio: Putin, nella notte tra 10 e 11 maggio, ha proposto la ripresa dei colloqui diretti a Istanbul, in Turchia. All'apertura del presidente russo ha fatto seguito l'intervento di Trump. "Kiev dovrebbe accettare", ha affermato il presidente americano. Detto, fatto: "Aspetto Putin in Turchia", il messaggio del presidente ucraino Zelensky, che costringe di fatto il Cremlino ad uscire allo scoperto.
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(Adnkronos) - Si sarebbe suicidata la donna di 41 anni morta carbonizzata al distributore di benzina nell'agrigentino. E' quanto scoperto dagli inquirenti dopo avere visionato le telecamere di sorveglianza del distributore di carburante Lukoil in cui è avvenuta la tragedia.
La 41enne, madre di cinque figli, è stata trovata carbonizzata domenica a Favara (Agrigento). In un primo tempo si era pensato a un incidente, a una fortuita fuoriuscita di liquido infiammabile dalla colonnina di distribuzione di carburante.
Ma le telecamere hanno svelato invece che si tratterebbe di suicidio. Si vede dalle immagini che la donna ha prima cosparso l'auto di benzina e poi ha dato fuoco. Sembra che la donna soffrisse da tempo di depressione. Sotto choc la piccola cittadina di Favara. La salma della 41enne è stata già riconsegnata alla famiglia. Oggi si terranno i funerali.
(Adnkronos) - Il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha annunciato lo scioglimento e la fine di oltre quattro decenni di lotta armata contro lo Stato turco. Lo ha riferito l'agenzia di stampa filo-curda Anf.
"Il 12° Congresso del Pkk ha deciso di sciogliere la sua struttura organizzativa e di porre fine alla lotta armata", ha annunciato il gruppo armato curdo in una dichiarazione.
Leggi tutto: Turchia, Pkk annuncia scioglimento partito e fine lotta armata
(Adnkronos) - Sarà in Turchia il primo viaggio apostolico di Papa Leone XIV? L'idea che l'anniversario del Concilio di Nicea possa segnare il primo viaggio del successore di Francesco è affascinante, ma dipende da vari fattori, tra cui la visione teologica della Chiesa di cui è portatore il nuovo Pontefice.
La data segnata sul calendario della Santa Sede per ora è quella del prossimo 24 maggio. Quello è il giorno che agli inizi dello scorso gennaio era stato scritto nell'agenda di papa Bergoglio, che sarebbe arrivato nell'antica città dell'Asia Minore, situata sulle rive del lago Ascanio, nel luogo dove oggi sorge İznik, città della Turchia, insieme al patriarca Bartolomeo di Costantinopoli per ricordare il 1700esimo anniversario del Concilio.
Esattamente il 20 maggio il mondo cristiano farà memoria del giorno di apertura - 1.700 anni fa - del Concilio di Nicea, celebrato nel 325, il primo Concilio ecumenico della storia. Da esso è venuto il Credo che, completato dal Concilio di Costantinopoli del 381, è diventato la carta d'identità della fede in Gesù Cristo professata dalla Chiesa. L'anniversario ricorre in quest'anno giubilare, incentrato su "Cristo nostra speranza", e come aveva sottolineato Francesco - in un momento storico come quello che viviamo, segnato dalla tragedia della guerra e da innumerevoli inquietudini e incertezze - "l'essenziale per i cristiani, la cosa più bella, la più attraente e a un tempo la più necessaria, è proprio la fede in Gesù Cristo proclamata a Nicea: è questo il compito fondamentale della Chiesa".
Il Concilio di Nicea è uno dei momenti fondativi della storia della Chiesa dei primi secoli, quando ancora era lontano lo Scisma d'Oriente che portò alla nascita dell'Ortodossia. Fu convocato dall'imperatore Costantino per risolvere le controversie dottrinali all'interno del cristianesimo, in particolare riguardo alla natura di Cristo, che portò alla formulazione del Credo niceno, un documento fondamentale per la cristianità. Questo Concilio ha avuto una straordinaria importanza, non solo dal punto di vista teologico, ma anche ecumenico, poiché ha posto le basi per il cristianesimo come religione ufficiale dell'Impero Romano.
Sarebbe significativo se Papa Leone XIV volesse dedicare il suo primo viaggio internazionale a un anniversario epocale come quello del Concilio di Nicea, confermando così il desiderio del suo predecessore. Papa Francesco ha sempre posto un forte accento sull'ecumenismo e sul dialogo tra le diverse confessioni cristiane. L'anniversario del Concilio di Nicea, che rappresenta un momento fondamentale di unità della Chiesa cristiana, potrebbe essere un'occasione per ribadire l'impegno della Chiesa Cattolica nel promuovere l'unità tra i cristiani, come già fatto dal pontefice argentino con incontri con leader ortodossi e protestanti. Un viaggio a Nicea potrebbe essere simbolicamente potente come segno di continuità nel percorso ecumenico della Chiesa.
Il Concilio di Nicea è stato cruciale per definire la divinità di Cristo e la struttura della fede cristiana. Un viaggio in Turchia, dove si trovava la città di Nicea, sarebbe quindi altamente simbolico per un Papa che vuole sottolineare l'importanza della dottrina cristiana e della continuità teologica della Chiesa cattolica con il passato.
L'ecumenismo con la Chiesa Ortodossa è sempre stato un tema caro a Francesco. La celebrazione del Concilio in un contesto che coinvolge sia cattolici che ortodossi potrebbe offrire una visibilità globale al dialogo e portare avanti la cooperazione tra le due tradizioni cristiane. L'anniversario di Nicea potrebbe rappresentare un'opportunità per rafforzare le relazioni con le chiese ortodosse, in particolare quelle del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, che ha avuto un ruolo fondamentale durante il Concilio stesso.
La Turchia è un Paese a maggioranza musulmana, e la sua relazione con il Vaticano è stata storicamente complessa. Tuttavia, Francesco ha sempre mostrato interesse per il dialogo interreligioso e un viaggio del successore Leone XIV a İznik potrebbe essere una dichiarazione significativa di apertura e di dialogo tra le religioni, così come un atto simbolico di riconciliazione cristiana. (di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - Lunedì che promette spettacolo in Serie A. Oggi, 12 maggio, l'Atalanta ospita la Roma al Gewiss Stadium in una partita fondamentale per la corsa Champions. Per i nerazzurri può essere decisiva, visto che con un successo gli uomini di Gasperini avrebbero la certezza della qualificazione alla massima competizione europea salendo a quota 71. Con i tre punti, i giallorossi andrebbero invece a occupare la quarta posizione in solitaria (sfruttando il pari tra Juve e Lazio e il ko del Bologna contro il Milan) a 66 punti.
Ecco le probabili formazioni di Atalanta-Roma, in campo oggi alle 20.45:
Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Kossounou, Toloi, Djimsiti; Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta; De Ketelaere, Retegui, Lookman. All. Gasperini.
Roma (3-5-2): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Soulé, Koné, Cristante, Pisilli, Angelino; Shomurodov, Dovbyk. All. Ranieri.
Atalanta-Roma, monday night della 36esima giornata di Serie A, sarà visibile in esclusiva su Dazn. Per gli abbonati a Sky con Zona Dazn, partita disponibile al canale 214. La partità sarà visibile anche in streaming su Sky Go, Now e Dazn.
Leggi tutto: Atalanta-Roma: orario, probabili formazioni e dove vederla
(Adnkronos) - Israele non ha concordato con Hamas alcun cessate il fuoco o rilascio di prigionieri palestinesi, ma solo un corridoio sicuro per consentire il rilascio dell'ostaggio israelo-americano Edan Alexander, ha chiarito il primo ministro Benjamin Netanyahu.
Israele è stato informato un giorno prima della decisione di Hamas di rilasciare Alexander, l'ultimo ostaggio statunitense sopravvissuto, come "gesto di buona volontà" nei confronti del presidente Usa Donald Trump in vista del suo viaggio nella regione, sperando che a sua volta convinca Israele a firmare un accordo per liberare gli ostaggi rimasti in cambio della fine della guerra, hanno detto al Times of Israel un funzionario statunitense, un funzionario palestinese e una terza fonte a conoscenza della questione.
Il rilascio, che potrebbe avvenire già oggi dopo oltre 580 giorni di prigionia, potrebbe aprire la strada alla liberazione del resto dei 59 ostaggi ancora detenuti a Gaza, ma Netanyahu ha detto che le forze israeliane continueranno i preparativi annunciati di recente per intensificare le operazioni in loco. “I negoziati continueranno sotto il fuoco, durante i preparativi per un'intensificazione dei combattimenti”, ha dichiarato il suo ufficio in un comunicato.
L'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha chiamato ieri pomeriggio i genitori di Alexander, per informarli della notizia, ha riferito un funzionario statunitense. Gli Alexander sono volati in Israele domenica sera con l'inviato statunitense per gli ostaggi Adam Boehler, per arrivare in tempo per il rilascio di Alexander. Witkoff avrebbe dovuto volare in Israele separatamente dall'Oman, dove ieri ha tenuto il quarto round di colloqui nucleari con l'Iran.
L'agenzia della Protezione civile di Gaza ha dichiarato che "almeno 10" persone sono state uccise, tra cui bambini e donne, in un attacco aereo israeliano avvenuto durante la notte su una scuola che ospitava sfollati.
"Almeno 10 morti, tra cui diverse donne e bambini, sono stati causati da un attacco aereo israeliano sulla scuola Fatima Bint Asad, che ospita oltre 2.000 sfollati nella città di Jabalia", ha detto all'Afp il portavoce della Protezione civile Mahmud Bassal, aggiungendo che il raid ha causato anche decine di feriti.
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(Adnkronos) - Matteo Berrettini torna in campo agli Internazionali di Roma. Oggi, lunedì 12 maggio, l'azzurro affronta al Foro Italico il norvegese Casper Ruud nel terzo turno del torneo capitolino, sul Centrale. Il tennista romano arriva dal convincente successo contro Fearnley (6-4 7-6), mentre il suo avversario è reduce dalla vittoria in tre set contro Bublik (4-6 6-4 3-6).
Sono 7 i precedenti tra Berrettini e Ruud, con il norvegese al momento avanti 4-3 (3-1 sulla terra battuta). L'ultima sfida tra i due risale alla United Cup 2023: allora, sul cemento, vinse Berrettini con un 6-4 6-4. I due si sono affrontati una volta anche a Roma, nel 2020: allora ci fu un successo in tre set di Ruud, ai quarti di finale.
Il match di tra Berrettini e Ruud agli Internazionali di Roma sarà trasmesso su Sky, ai canali Sky Sport Uno e Sky Sport Tennis. Il confronto sarà visibile anche in streaming su Now e Sky Go. Il match inizierà alle 19.
Leggi tutto: Berrettini-Ruud agli Internazionali: orario, precedenti e dove vederla
(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo agli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista azzurro sfida oggi, lunedì 12 maggio, l'olandese Jesper de Jong nel terzo turno del Masters 1000 di Roma. Dopo aver battuto, nel secondo turno del torneo e al ritorno in un match ufficiale dopo la squalifica di tre mesi per il caso Clostebol, l'argentino Mariano Navone, Sinner va a caccia degli ottavi di finale.
Anche ieri, domenica 11 maggio, il numero uno del mondo si è allenato al Foro Italico, scatenando, come sempre, l'entusiasmo dei suoi tifosi. Tantissimi infatti i sostenitori dell'azzurro che coloreranno di arancione 'carota' gli spalti del Centrale, vestito ancora una volta a festa dopo lo show andato in scena all'esordio contro Navone.
La sfida tra Sinner e De Jong è in programma oggi, lunedì 12 maggio, non prima delle ore 15. I due si sono già affrontati in passato, nella scorsa edizione degli Australian Open, poi vinti dall'azzurro, quando Jannik vinse in tre set una partita senza storia, trionfando con un triplo 6-2.
Sinner-De Jong, così come tutti i match degli Internazionali d'Italia 2025, saranno trasmessi in diretta televisiva sui canali Sky Sport, ma anche in chiaro su Rai 2.La partita si potrà seguire anche in streming sull'app SkyGo, su NOW e su RaiPlay.
Leggi tutto: Sinner-De Jong: orario, precedenti e dove vederla in tv
(Adnkronos) - Vladimir Putin apre, Volodymyr Zelensky rilancia, Donald Trump vuole 'vedere' l'eventuale bluff di Mosca. In 24 ore, o poco meno, vengono gettate le basi della potenziale svolta tra Ucraina e Russia per favorire la soluzione diplomatica che ponga fine alla guerra.
Dopo la tregua di 3 giorni proclamata dal Cremlino, la data cerchiata in rosso è il 15 maggio: Putin, nella notte tra 10 e 11 maggio, ha proposto la ripresa dei colloqui diretti a Istanbul, in Turchia. All'apertura del presidente russo ha fatto seguito l'intervento di Trump. "Kiev dovrebbe accettare", ha affermato il presidente americano. Detto, fatto: "Aspetto Putin in Turchia", il messaggio del presidente ucraino Zelensky, che costringe di fatto il Cremlino ad uscire allo scoperto.
E' stata Mosca, davanti al pressing di Usa e Ue per una tregua immediata di 30 giorni, ad accelerare con una mossa che avrebbe dovuto consentire di uscire dall'angolo senza pagare un prezzo troppo elevato. "Abbiamo ripetutamente proposto misure per il cessate il fuoco. Non abbiamo mai rifiutato il dialogo con la parte ucraina. Proponiamo che le autorità di Kiev riprendano i negoziati interrotti alla fine del 2022, senza alcuna precondizione, a Istanbul dal 15 maggio", l'apertura di Putin con un'insolita dichiarazione notturna.
L'apertura di Mosca è diventata un assist per Trump, che ha rotto gli indugi invitando Kiev a dire sì. "L'Ucraina deve accettare", ha scritto sui social il presidente degli Stati Uniti. "Il presidente Putin non vuole avere un accordo di cessate il fuoco con l'Ucraina ma vuole un incontro giovedì in Turchia per negoziare una possibile fine del bagno di sangue", ha aggiunto Trump, secondo cui "l'Ucraina deve acconsentire immediatamente".
Volare a Istanbul, ha evidenziato, consentirà a Zelensky di ottenere comunque un risultato: "Almeno saranno in grado di determinare se un accordo è possibile o no, e se non lo è i leader europei e gli Stati Uniti sapranno quali sono tutte le posizioni e potranno procedere di conseguenza", ha sottolineato il presidente americano.
I dubbi sulla reale volontà russa di chiudere la guerra sono sempre più radicati nell'amministrazione americana. La posizione di Trump, nelle ultime settimane, è cambiata in maniera evidente: l'intesa con Kiev sulle terre rare ucraine ha modificato il quadro in maniera sostanziale.
Se fino a un mese fa Zelensky era l'uomo "senza carte in mano" al tavolo della guerra, ora l'onere della prova spetta a Putin: "Inizio a dubitare che l'Ucraina farà un accordo con Putin, che è troppo impegnato per celebrare la giornata della Vittoria, che potrebbe non essere stata vinta senza gli Stati Uniti. Organizzate l'incontro ora", ha concluso Trump, con un colpo finale all'ego del presidente russo.
Zelensky, a stretto giro, ha seguito la linea tracciata da Washington. "Aspetto Putin in Turchia giovedì. Personalmente spero che questa volta i russi non cerchino scuse", il messaggio del presidente ucraino. "Siamo pronti per qualsiasi formato di trattative. Spero che questa volta Putin non cerchi scuse per non fare qualcosa", ha osservato il presidente. "Ci aspettiamo un cessate il fuoco" da lunedì 12 maggio": questa proposta è sul tavolo. Un cessate il fuoco completo e incondizionato, lungo quanto basta per fornire la base necessaria alla diplomazia, potrebbe avvicinare la pace molto di più. L'Ucraina lo propone da tempo, i partner lo propongono. Tutto il mondo ne parla. Aspettiamo una risposta chiara dalla Russia", il pressing di Kiev.
"La guerra della Russia dovrà comunque finire. Le uccisioni devono finire. Le forze ucraine saranno pronte a reagire in modo speculare. Abbiamo ripetutamente sentito dai partner dire che sono pronti a rafforzare le sanzioni contro la Russia se Putin rifiuta un cessate il fuoco. Vedremo. E noi in Ucraina non abbiamo problemi a negoziare: siamo pronti a qualsiasi formato", ha ribadito. "E spero che questa volta Putin non cerchi scuse per non fare qualcosa. Siamo pronti a parlare per porre fine alla guerra. Giovedì, Turchia", ha concluso.
La palla torna a Mosca, che probabilmente non si aspettava un rimbalzo così rapido e così deciso. "Il presidente Putin aveva bisogno di vedere determinate dinamiche sul campo di battaglia prima di una tregua estesa, che altrimenti diventerebbe un vantaggio per l'Ucraina", le parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, alla Abc.
"Kiev continuerebbe con la sua mobilitazione totale, portando nuove truppe al fronte, e userebbe questo periodo per addestrare nuovi soldati e far riposare gli altri: perché concedere questo vantaggio?", ha aggiunto, affermando con certezza che "l'Ucraina non è pronta per negoziati immediati".
Poche ore dopo, in realtà, Zelensky ha rotto gli indugi e ribaltato il tavolo. Ora appaiono totalmente inadeguate le parole pronunciate nelle prime ore di domenica da Yuri Ushakov, consigliere di Putin: si è limitato a dire che la Russia invierà una delegazione a Istanbul. I nomi? Da definire. Se dovesse mancare quello del presidente, però, il bluff verrebbe scoperto.
Leggi tutto: Ucraina-Russia, Zelensky: "Aspetto Putin in Turchia". Trump: "Carte scoperte"
(Adnkronos) - Il primo Regina Coeli di Papa Leone XIV, proclamato dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro, rappresenta un momento denso di significati, non solo liturgici ma anche ecclesiali e geopolitici. Ben oltre la forma di una tradizionale allocuzione mariana domenicale, si configura come un discorso inaugurale, in cui il nuovo Pontefice delinea i tratti fondamentali della sua visione di Chiesa e della sua lettura del mondo contemporaneo.
Il contesto non è secondario: la sua prima domenica da Vescovo di Roma cade nella Domenica del Buon Pastore, quarta del tempo pasquale, in cui il Vangelo di Giovanni presenta Gesù come colui che "conosce le sue pecore" e "dà la vita per loro". Papa Leone XIV non si limita a registrare la coincidenza, ma la interpreta teologicamente: "Considero un dono di Dio il fatto che la mia prima domenica sia quella del Buon Pastore". È una chiave programmatica del suo pontificato: si presenta fin dall'inizio come un pastore chiamato a custodire, amare, ascoltare. Il Vangelo, citato direttamente, non viene solo predicato: diventa la matrice del suo stesso ministero petrino.
Uno dei cardini del discorso papale è il tema delle vocazioni, richiamato dalla Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, celebrata in questa stessa domenica. Il Papa invoca la necessità di una Chiesa che sappia accogliere, ascoltare e incoraggiare i giovani nel discernimento, denunciando implicitamente la carenza di guide credibili: "La Chiesa ne ha tanto bisogno", afferma con tono sobrio ma netto. Riprendendo il messaggio lasciato da Papa Francesco per l'occasione, Leone XIV rilancia l'urgenza di costruire comunità capaci di essere "pastori secondo il cuore di Dio", dove i giovani possano trovare riferimenti reali e non idealizzati. L'appello personale è diretto, senza fronzoli: "Ai giovani dico: non abbiate paura", con un richiamo a una celebre invocazione di Giovanni Paolo II. In queste parole si coglie la volontà di coniugare la fedeltà al magistero recente con una nuova sensibilità pastorale: quella che si gioca nella vita concreta delle parrocchie, nei percorsi vocazionali vissuti con fragilità e speranza.
Il momento più drammatico e profondo del discorso arriva con lo sguardo del Papa rivolto al mondo. Leone XIV ricorda l'80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale - "l'8 maggio, dopo aver causato 60 milioni di vittime" - per leggere nell'oggi i segni inquietanti di una nuova escalation globale: "Nell'odierno scenario drammatico di una Terza Guerra Mondiale a pezzi, mi rivolgo anche io ai grandi del mondo, ripetendo l'appello sempre attuale di Papa Francesco: Mai più la guerra".
L'appello di Leone XIV non è generico: è nomi, ferite, urgenze. Parla dell'Ucraina e della "sofferenza dell'amato popolo ucraino"; della Striscia di Gaza, con parole durissime e umane insieme: "Cessi immediatamente il fuoco… siano liberati tutti gli ostaggi". Poi, una luce: il cessate il fuoco tra India e Pakistan, accolto con "soddisfazione" come segno concreto che la diplomazia può ancora avere spazio. Ma la domanda che segue - "Quanti altri conflitti ci sono nel mondo?" - lascia cadere sul pianeta intero il peso della coscienza. Il Papa affida tutto alla preghiera, ma non come evasione: invoca la Regina della Pace perché presenti questo appello al Signore, quasi in un gesto di intercessione estrema, ecclesiale e umana.
A chiusura, Leone XIV si fa pastore tra la gente. Saluta le bande musicali e gli artisti popolari, giunti per il loro giubileo, ringraziandoli per la "musica che allieta la festa del Buon Pastore". Saluta i romani e i pellegrini. E infine si rivolge alle mamme, in occasione della loro festa: "Mando un caro saluto a tutte le mamme con una preghiera per loro e per quelle che sono già in cielo". Queste parole, semplici ma dense, restituiscono un Papa che vuole essere vicino, comprensibile, affettuoso, senza perdere l'intensità del suo ruolo. È un messaggio che attraversa l'intero discorso: non si governa la Chiesa con il distacco, ma con la prossimità. (di Paolo Martini)
(Adnkronos) - Negoziati in corso tra Stati Uniti e Hamas. Secondo quanto reso noto da un esponente di spicco palestinese, si legge su Haaretz, il gruppo islamico sta trattando con gli Usa un cessate il fuoco a Gaza e l'arrivo di aiuti nella Striscia.
I negoziati diretti fra Stati Uniti e Hamas "sono ancora in corso" a Doha, hanno confermato due fonti dell'organizzazione palestinese all'Afp, precisando che sono iniziati da alcuni giorni. Nei colloqui, ha aggiunto una delle due fonti, sono stati registrati "progressi" verso una tregua a Gaza. In discussione anche uno scambio di prigionieri.
Mentre, secondo quanto riferito da una fonte al corrente dei colloqui citata da Axios, l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff sarebbe impegnato in colloqui con Israele, Qatar ed Egitto e attraverso di loro con Hamas su un possibile accordo sugli ostaggi e più ampie discussioni di pace per Gaza.
Intanto Hamas annuncia che rilascerà l'ostaggio israelo-americano Edan Alexander, prigioniero a Gaza dal 7 ottobre del 2023. La liberazione era stata già anticipata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu e Hamas, in una nota, ha spiegato di aver deciso di rilasciare l'ostaggio nell'ambito degli sforzi per un nuovo cessate il fuoco e per la ripresa della consegna degli aiuti umanitari a Gaza.
Il rilascio di Alexander potrebbe avvenire già domani, ha spiegato una fonte coinvolta nel processo al Times of Israel. Per far procedere il rilascio, devono essere prese misure di sicurezza, fra cui lo stop delle operazioni militari e le attività di ricognizione con i droni su alcune zone della Striscia di Gaza, come era avvenuto in occasione del rilascio di altri ostaggi. Mentre la famiglia di Edan Alexander ha detto si aspetta il rilascio solo "nei prossimi giorni". In una nota condivisa dal Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi fa sapere di essere stata informata dell'annuncio di essere "in costante comunicazione con l'amministrazione americana sul suo rilascio atteso nei prossimi giorni".
Steve Witkoff arriverà domani in Israele per facilitare il processo di rilascio dell'ostaggio israelo-americano, scrive il giornalista di Axios Barak Ravid, secondo cui l'inviato di Donald Trump "finalizzerà i dettagli in vista del rilascio".
Ma la guerra a Gaza continuerà, nonostante l'annuncio di Hamas sul rilascio di un ostaggio israelo-americano, assicura in una nota l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, secondo cui "gli Stati Uniti hanno informato Israele dell'intenzione di Hamas di rilasciare il soldato Edan Alexander come gesto verso gli americani, senza condizioni o altro in cambio".
"Gli Stati Uniti hanno fatto sapere a Israele che si prevede che ciò porterà all'avvio di negoziati per il rilascio degli ostaggi", secondo il piano di Witkoff, "che Israele ha già accettato", mentre si prepara "all'eventualità che questo sforzo venga attuato". "In conformità con la politica di Israele, i negoziati si svolgeranno sotto il fuoco, sulla base dell'impegno a raggiungere tutti gli obiettivi della guerra", conclude la nota.
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(Adnkronos) - Il Genoa di Patrick Vieira tiene vivo il campionato, fermando il Napoli sul 2-2 al Maradona e trasformando questo finale di stagione in un autentico thriller. La squadra di Antonio Conte, capolista lanciata verso lo scudetto, era chiamata a rispondere alla vittoria dell'Inter sul campo del Torino. Ma, davanti agli oltre 51.000 spettatori del Maradona (tredicesimo sold out stagionale), si fa rimontare due volte da un Genoa già salvo, che non ha più nulla da chiedere al campionato, ma che si presenta nella tana del Napoli senza alcuna intenzione di recitare il ruolo di vittima sacrificale.
Gli azzurri scendono in campo con il 4-4-2: confermata in attacco, dopo la vittoria di Lecce, la coppia Lukaku-Raspadori - gli autori delle due reti napoletane. A centrocampo, Lobotka stringe i denti nonostante l'infortunio e parte titolare; in difesa, Olivera viene schierato ancora una volta come centrale. Il primo squillo del Napoli arriva già al 5': bella iniziativa personale di Politano sulla fascia, che rientra sul sinistro e calcia, ma il pallone termina fuori. Il Napoli è in partita e lo dimostra anche la rovesciata di McTominay al 9', che per un attimo sembra far tremare lo stadio: la conclusione però è alta.
All'11', il pubblico tiene il fiato sospeso quando le telecamere inquadrano Lobotka seduto a terra. Lo slovacco non ce la fa a proseguire: esce tra gli applausi e al suo posto entra il suo naturale sostituto, l'altro scozzese del Napoli, Billy Gilmour. Al 15', è Big Rom a sbloccare la partita con un delizioso diagonale di destro, servito alla perfezione dall'onnipresente McTominay - premiato prima del match come Mvp del mese di aprile. Lo stadio 'esplode' e dagli spalti si alza il coro: il Maradona vuole vincere.
Gli azzurri continuano a spingere: Raspadori impegna Siegrist, bravo a deviare in angolo. Ma il Genoa non è venuto a fare la comparsa. Al 27' Carvalho manca un cross per una questione di centimetri. Poco dopo, Pinamonti colpisce la traversa: è il preludio al pareggio. Al 32', sugli sviluppi di una punizione, Ahanor svetta di testa e provoca un'autorete sfortunata di Meret, che interrompe un'imbattibilità che durava da cinque gare. L'1-1 gela il Maradona. La Curva A canta 'ragazzi non mollate', ma il Napoli accusa il colpo e, tranne per una bella serpentina di Spinazzola accolta da applausi, non crea più pericoli fino all'intervallo.
Il Napoli rientra dagli spogliatoi con un piglio arrembante. Al 47', Lukaku accende di nuovo l'arena con un tiro da fuori, deviato da Siegrist. Al 55', occasione clamorosa per Anguissa, ma il portiere rossoblù compie un autentico miracolo a pochi passi dalla porta. La pressione sale, il Maradona ruggisce. Al 64', è ancora Raspadori a illuminare la scena: gran sinistro e Napoli di nuovo avanti. L'attaccante azzurro va a esultare sotto la Curva A, riaccendendo la passione sugli spalti. Due minuti dopo, ancora una super parata di Siegrist su McTominay. Conte si volta verso la tribuna e incita i tifosi ad alzare i decibel.
Il Napoli prova a chiudere i giochi: al 72' Raspadori ci riprova, ma la sua conclusione viene deviata in angolo. Vieira risponde con due doppie sostituzioni, tra cui l'ingresso dell'ex azzurro Zanoli. Al 79', seconda sostituzione per il Napoli: Raspadori, applaudito a scena aperta, lascia il posto a Billing, chiamato a dare equilibrio in mezzo al campo. All'81' altra ghiottissima occasione: Anguissa si invola verso la porta ma, stremato, si fa rimontare e fermare dalla retroguardia rossoblù.
E come spesso accade nel calcio, alla regola del gol sbagliato, gol subito non si sfugge: all'84' Vasquez stacca di testa e batte Meret per il 2-2. È una doccia gelata per gli uomini di Conte. Politano prova subito a reagire, ma il suo tiro è deviato in angolo. All'87', Conte gioca la carta Neres: l'attaccante brasiliano, al rientro da un infortunio, subentra proprio a Politano. Nei minuti di recupero è ancora Billing a far gridare al gol: il suo colpo di testa, però, si spegne sul fondo. Dopo quattro minuti di recupero, arriva il triplice fischio. È 2-2 al Maradona. Dalla Curva si alza un coro: forza ragazzi, noi ci crediamo. Il pubblico applaude la squadra, ma ora la classifica è ancora più corta: Napoli a quota 78, Inter a un solo punto, a 77. Con due giornate alla fine, la corsa scudetto è più aperta che mai. (di Antonio Atte)
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(Adnkronos) - Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego vincono il derby azzurro contro Jacopo e Matteo Berrettini al super tie break, nel primo turno del doppio degli Internazionali d'Italia 2025. Dopo un primo set vinto dai fratelli Berrettini 7-6, Musetti-Sonego conquistano il secondo 6-2 e il super tie break 10-8. Agli ottavi la coppia azzurra sfiderà la coppia, numero due del mondo, Heliovaara/Patten.
I Berrettini partono forte in risposta, conquistano tre palle break, e trasformano la terza. Sonego è poco incisivo, Musetti sembra affaticato dopo il match vinto con Nakashima in mattinata. Il pubblico della SuperTennis Arena è diviso: da una parte l'emozione di vedere due fratelli combattere l'uno per l'altro, dall'altra la bellezza del rovescio a una mano di Musetti. Ma il toscano non c'è e i Berrettini allungano piazzando un altro break. "Forza Lorenzi!" urla una signora in tribuna, e il pubblico ride. Forse sarà stato proprio il suo incitamento, ma da quel momento i 'Lorenzi' iniziano a entrare finalmente in partita. Musetti fa il Musetti, Sonego incanta sotto rete con una bella palla corta. Gli scambi si allungano, i fratelli si conquistano tre palle break, gli altri due azzurri le annullano una dopo l'altra. Musetti, salito di livello con il passare dei punti, e Sonego continuano a salire: e pareggiano i conti al decimo game e portano il set al tiene tie break, dominato e vinto dai Berrettini, che conquistano così il primo parziale 7-6.
La reazione di Sonego e Musetti è immediata. I due azzurri piazzano due break in apertura e strappano subito nel punteggio, con i Berrettini che sembrano subire le volèe del torinese e il dritto del toscano. Matteo cala di condizione, Jacopo sembra spaesato. E così il secondo set è un dominio Musetti-Sonego, che vincono 6-2 e portano il match al super tie break. Musetti e Sonego continuano a macinare punti, mentre i Berrettini non riescono a reagire. I due fratelli si arrendono 10-8, con Musetti e Sonego che volano così agli ottavi di finale.
Jacopo Berrettini, fratello di Matteo, ha 26 anni e nel ranking Atp occupa la posizione numero 336. Entrato nel tabellone principale di doppio degli Internazionali d'Italia 2025 grazie a una wild card, non è la prima volta che giocava con il fratello. Era infatti accaduto già a livello giovanile, poi nei tornei di Cagliari, quando nel 2021 raggiunsero la semifinale, a Firenze nel 2022 e ad Acapulco nel 2023. Nonostante sia due anni più giovane del fratello, è stato proprio lui a spingere verso il tennis Matteo, che inizialmente preferiva le arti marziali.
è stato proprio Berrettini 'senior' a raccontare il fratello in varie interviste, descrivendolo di carattere più tranquillo e riflessivo rispetto a lui. Jacopo, in ogni caso, pur non avendo ancora fatto il suo ingresso nell'elite del tennis mondiale come Matteo si è tolto qualche soddisfazione proprio negli ultimi anni, scalando il ranking Atp. Dalla 878esima posizione Jacopo Berrettini ha raggiunto la top 350 della classifica mondiale grazie ai quarti di finale raggiunti, nel 2024, allo Szczecin Open, Challenger che si tiene in Polonia.
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