(Adnkronos) - Lo storico Giuseppe Parlato, tra i maggiori studiosi italiani del fascismo, della destra postbellica e dei movimenti politici del Novecento, è morto oggi a Roma all'età di 73 anni. Nato a Milano il 29 maggio 1952, Parlato ha dedicato l'intera vita alla ricerca storica, alla formazione universitaria e alla promozione della memoria nazionale. Direttore dell'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea, dal 2008 Parlato era presidente della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, che ha reso un punto di riferimento dell'analisi storica del ‘900.
Allievo di Narciso Nada e Renzo De Felice, si era laureato in Storia del Risorgimento all'Università di Torino nel 1974. Dopo le prime esperienze accademiche a Torino, nel 1977 si era trasferito a Roma, entrando nello staff del professore De Felice all'Università La Sapienza. Negli anni ha ricoperto incarichi presso numerose università, tra cui Luiss, Camerino e la Libera Università 'San Pio V' di Roma, dove è stato professore ordinario di Storia contemporanea, preside di facoltà e infine rettore tra il 2006 e il 2009.
La sua attività di ricerca, rigorosa e spesso pionieristica, ha spaziato dal Risorgimento alla storia sindacale, dal movimento cattolico al fascismo, fino all'approfondimento del neofascismo e della destra italiana del dopoguerra, affrontato per primo con un approccio archivistico e scientifico. Tra i suoi meriti, la capacità di esplorare temi storicamente delicati con equilibrio e profondità, cercando di ricostruire continuità e trasformazioni della società italiana nel lungo periodo.
Fra le sue pubblicazioni: "La sinistra fascista. Storia di un progetto mancato" (Il Mulino 2000); "Mussolini, Una biografia per immagini" (Gribaudo 2001); "Fascisti senza Mussolini. Le origini del neofascismo in Italia 1943-1948" (Il Mulino 2006); "Mezzo secolo di Fiume. Società ed economia a Fiume nella prima metà del Novecento" (Cantagalli 2009); "Gli italiani che hanno fatto l'Italia. 151 personaggi per l'Unità d’Italia" (Rai Eri 2011); "La Fiamma dimezzata. Almirante e la scissione di Democrazia Nazionale" (Luni editore, 2017); "La Nazione dei nazionalisti. Liberalismo, conservatorismo, fascismo" (Fallone editore, 2020); "Le destre nell'Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza Nazionale" (con Andrea Ungari, Rubbettino 2021). Ha curato il volume "Renzo De Felice. Scritti giornalistici" in 3 volumi (Luni editore, 2016-2019).
Parlato era direttore delle collane “Contemporanea”, “Presente storico” e “Classici della storia” di Luni Editrice, nonché presidente della Sezione di Storia della Croce Rossa e della Medicina del Comitato scientifico della Croce Rossa Italiana ed era membro della giuria del Premio Acqui Storia.
"Apprendo con dolore dell'improvvisa scomparsa di Giuseppe Parlato, direttore dell'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea. Ci lascia una persona dall'incredibile umanità, infaticabile organizzatore culturale, studioso di grande spessore, indagatore senza pregiudizi della storia contemporanea", dichiara il ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Parlato è "maestro di tanti studiosi che da lui hanno imparato il valore della curiosità, del rigore e della coerenza nella ricerca storica e culturale in generale".
"La sua presidenza dell'Istituto e della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice - continua Giuli - lo ha reso un punto di riferimento dell'analisi storica del '900, oltre che del Risorgimento e delle vicende del confine orientale. L'Italia perde un punto di riferimento del quale sentiremo la mancanza. Lo onoreremo come merita. Alla sua famiglia, ai suoi cari, a tutti i suoi studenti e alle persone che gli hanno voluto bene, giungano le condoglianze e la vicinanza mia e di tutto il Ministero della Cultura".
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(Adnkronos) - "Dalla parte di Israele" è il titolo dell’appello che viene pubblicato domani sul quotidiano Il Riformista, un appello che - si spiega - "viaggia controcorrente, nel momento più difficile per Israele e per gli ebrei della diaspora. A firmarlo, oltre 650 persone: donne e uomini, ebrei e non ebrei, decidendo di mettere il proprio nome contro ogni manifestazione che non metta al centro la sicurezza degli ebrei e la lotta all’antisemitismo". Il messaggio è chiaramente indirizzato ai manifestanti del 6 e 7 giugno: "Fermate l’odio antisemita, difendete le ragioni di Israele, la sicurezza, la libertà, i diritti degli ebrei in tutto il mondo".
L’iniziativa è partita da un gruppo di amici di Israele che si è voluto definire Punto su Israele e di cui fanno parte i giornalisti Fiamma Nirenstein, editorialista del Giornale e membro del Jerusalem Center for Foreign Affairs, Giancarlo Loquenzi, Nicoletta Tiliacos, il filosofo Niram Ferretti, l’imprenditore Bruno Spinazzola, l’avvocato Iuri Maria Prado, il giornalista del Riformista Aldo Torchiaro e il direttore Claudio Velardi. Si sono fortemente impegnati nell’iniziativa l’Associazione Setteottobre, i cattolici pro Israele Massimo De Angelis e Paolo Sorbi, le Associazioni cristiane di amicizia Italia-Israele, il Presidente della Federazione Associazioni Italia-Israele, Bruno Gazzo, il gruppo Reim, Udai - emergenza 7 ottobre, l’Associazione Italia-Israele capitanata da Celeste Vichi, il sardo Chenàbura- Sardos pro Israele, il Gruppo Panem et circenses. Una iniziativa che nasce a fronte dell’esplosione dell’antisemitismo nel mondo.
“Le manifestazioni dei prossimi giorni “contro la guerra di Gaza” e “per fermare Israele” – scrivono i promotori nell’incipit del loro appello – sono iniziative irresponsabili nei confronti degli ebrei di tutto il mondo, perché avranno il doppio effetto o di armare sempre più l’opinione pubblica contro il diritto di Israele a sconfiggere il nemico che vuole distruggerlo e di consentire all’antisemitismo di dispiegarsi in libertà, minacciando la vita di ogni ebreo. Quelle manifestazioni sono organizzate e promosse da chi non capisce o non vuol capire che cosa è successo e quel che ha significato il 7 ottobre 2023. I cinquemila terroristi palestinesi che quel giorno invadevano Israele dicevano al mondo che massacrare gli ebrei in massa era nuovamente possibile”.
Prosegue l’appello: “Noi sappiamo e denunciamo che l’obiettivo di questa guerra da parte del fondamentalismo islamico e dell’Iran è la distruzione non semplicemente dello Stato d’Israele ma degli ebrei. Di ogni ebreo. Non è un nostro pensiero. È quanto essi stessi dicono e proclamano da tempo, ed è la sola e vera intenzione genocidaria in atto. Se Hamas si arrendesse i palestinesi sarebbero al sicuro. Gli ebrei invece devono essere annientati in quanto tali. Qual è e di chi è, allora, la volontà genocidaria? La campagna di biasimo, di diffamazione, di delegittimazione contro Israele e gli ebrei, oggi in atto in un Occidente cieco e autolesionista, sta dando un aiuto impensabile a questo disegno, i cui frutti copiosi e tremendi vediamo ogni giorno anche in Italia, con la diffusione delle più repellenti manifestazioni di odio antiebraico. L’Europa che fu della Shoah si accorse dopo, troppo tardi, di esserlo stata. Quell’Europa che se ne accorse troppo tardi sta gridando a voi, manifestanti del 6 e del 7 giugno, e a chi in Europa vi appoggia, di non accorgervene troppo tardi”.
Sul Riformista in edicola martedì 3 giugno compare il testo integrale dell’appello. Le firme sono rapidamente e spontaneamente arrivate a superare le 650. Personalità della politica, della cultura, dell’università, del mondo delle imprese e delle professioni. Commercianti, avvocati, giornalisti. Donne e uomini uniti dall’esigenza di dare voce – contro tutto e tutti – alla fiera e libera democrazia israeliana.
Tra i primi firmatari i giornalisti di Radio Radicale. Giuliano Ferrara e Giulio Meotti del Foglio, Paolo Liguori, Mario Sechi. Pierluigi Battista, Stefano Folli, Mirella Serri, Daniele Capezzone, Biagio de Giovanni, Flavia Fratello, Davide Giacalone, Paolo Guzzanti, Cinzia Leone, Antonino Monteleone, Barbara Palombelli, Carlo Panella, Alessandro Sallusti, Maurizio Tortorella. E poi, nel mondo della politica, Daniele Capezzone, Fabrizio Cicchitto, Margherita Boniver, Carlo Giovanardi, Alessandro Litta Modignani, Stefano Parisi, Francesco Storace. Innumerevoli, poi, gli intellettuali, esponenti dell’accademia, delle arti e dello spettacolo, da Paolo Macry a Giulio Sapelli, da Daniela Santus a Sergio Scalpelli, il generale Leonardo Tricarico, il professor Ugo Volli, lo scrittore Daniele Scalise, Anna Paola Concia, attivista per i diritti, Lucetta Scaraffia, storica e giornalista, l’attivista Anita Friedman.
(Adnkronos) - Fratelli d'Italia stabile, il Pd cresce. E' il quadro del sondaggio politico Swg per il Tg La7 che fotografa le intenzioni di voto se si andasse alle elezioni oggi, 2 giugno 2025. Fratelli d'Italia è sempre ampiamente il primo partito. La formazione guidata da Giorgia Meloni è stabile al 30,5%, con un ampio vantaggio sul Partito Democratico che cresce dello 0,3% e sale al 23,1%. Il Movimento 5 Stelle è fermo al 12,4%, senza variazioni rispetto alla scorsa settimana. Scende la Lega, che cede lo 0,2% e ora vale l'8,2%, tallonata da Forza Italia che sale dello 0,1% e si attesta all'8,1%.
Verdi e Sinistra scendono al 6,4%. Staccati Azione (3,3%), Italia Viva (2,5%), +Europa (1,5%) e Noi Moderati (1,1%).
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(Adnkronos) - Dopo sei giorni di ricerche è stato ritrovato oggi in fondo a un canalone il corpo senza vita di Stefano Pegoraro, il 33enne di Arzignano (Vicenza) di cui non si avevano più notizie da lunedì scorso. La sua auto era stata ritrovata martedì parcheggiata nei pressi del Rifugio Campogrosso e da allora ogni giorno tra i trenta e i quaranta uomini hanno setacciato l’area attorno a Recoaro Terme e il fiume Agno, anche con gli elicotteri. Il ritrovamento del corpo questa mattina, dopo che alcuni passanti hanno trovato alcuni suoi effetti personali sotto una parete sul versante vicentino della catena del Sengio Alto.
Sul posto si sono portate le squadre del Soccorso alpino di Recoaro e Valdagno, unitamente alle altre stazioni della Delegazione Prealpi Venete e ai Vigili del fuoco con i droni che poi hanno individuato il corpo in fondo a un canale.
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(Adnkronos) - E' accusato di crimine d'odio il cittadino egiziano Mohamed Sabry Soliman, responsabile dell'attacco con lanciafiamme in Colorado contro persone che partecipavano a un corteo a sostegno degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza. Sono almeno 8 i feriti. Soliman ha dichiarato agli inquirenti di aver pianificato l'attacco da un anno. Secondo il dipartimento per la sicurezza interna, l'uomo si trova ''illegalmente'' negli Stati Uniti.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo al Roland Garros e oggi, lunedì 2 giugno, affronta Andrey Rublev negli ottavi di finale dello Slam francese. Il numero 1 al mondo arriva al confronto dopo il match dominato contro Jiri Lehecka (6-0 6-1 6-2 in poco più di un'ora e mezza), mentre il russo ha beneficiato del forfait del francese Arthur Fils nel turno precedente.
Sinner-Rublev, così come tutte le partite del Roland Garros 2025, viene trasmessa in diretta televisiva sui canali Eurosport, visibili tramite abbonamento Sky. Lo Slam sarà disponibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW, Dazn, Timvision e Discovery+.
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(Adnkronos) - Novak Djokovic vola ai quarti di finale del Roland Garros. Il serbo ha battuto il tennista britannico Cameron Norrie in tre set (6-3 6-2 6-2) negli ottavi dello Slam francese, in poco più di due ore di gioco, conquistando così la sua centesima vittoria a Parigi. Nel prossimo turno del Roland Garros, Djokovic se la vedrà con Alexander Zverev, numero 3 del ranking Atp.
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(Adnkronos) - Un uomo armato di coltello ha ferito 11 persone che si trovavano in un rifugio per senza fissa dimora in Oregon, negli Stati Uniti, che ogni notte offre riparo a 150 uomini. Lo riportano i media americani spiegando che tutte le 11 persone rimaste ferite sono state ricoverate in ospedale a Salem. Il sospetto è stato preso in custodia dagli agenti, ha reso noto la portavoce della polizia di Salem, Angela Hedrick, che ha parlato di un ''accoltellamento di massa'' nella struttura della Union Gospel Mission.
Non è stata resa nota l'identità dell'aggressore, né le condizioni di salute delle persone accoltellate. La polizia sta esaminando i video forniti dalla struttura per comprendere la dinamica dei fatti.
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(Adnkronos) - Dopo la finale di Champions persa contro il Psg, l'Inter inizia a guardare al futuro. Oggi, lunedì 2 giugno, è arrivato a Milano l'esterno brasiliano Luis Henrique. Il classe 2001, atterrato nel pomeriggio a Malpensa, arriva dal Marsiglia (con cui nell'ultima stagione ha realizzato 9 gol e 10 assist in 35 partite) e procederà ora con il solito iter: visite mediche e firma sul contratto con cui si legherà ai nerazzurri.
Nato a Joao Pessoa (Brasile) il 14 dicembre 2001, Luis Henrique sarà il secondo rinforzo dell'Inter dopo Petar Sucic (dalla Dinamo Zagabria) e sarà a disposizione già per il Mondiale per Club. Cresciuto nel Botafogo, il brasiliano è arrivato in Francia nel 2020 e al Marsiglia è cresciuto soprattutto nell'ultima stagione, grazie ai consigli di Roberto De Zerbi. L'Inter ha chiuso l'operazione con l'Om sulla base di 23 milioni più bonus. Il giocatore dovrebbe firmare un contratto quadriennale.
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(Adnkronos) - Questa mattina alcuni grossi pezzi di controsoffitto si sono staccati dalla volta della galleria che collega il quartiere Tricalle con l’ospedale di Chieti. In quel momento stava transitando, tra gli altri, Daniela Torto, deputata del Movimento 5 Stelle, che ha assistito in diretta al cedimento. "Solo pochi secondi prima che uscissi dalla galleria le pareti sono crollate. Potevo morire. E come me tante persone che ogni giorno percorrono quel tratto per andare al lavoro, a scuola, in ospedale", ha dichiarato la parlamentare in una nota diffusa subito dopo l’accaduto.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti, che hanno chiamato immediatamente i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Chieti e i tecnici dell’Anas, che hanno rimosso il materiale venuto giù e messo in sicurezza l’area. Per permettere le operazioni, c'è stata la chiusura al traffico. Il Comune, tramite la propria pagina social, ha fatto sapere che "la carreggiata del sottopasso che procede da Chieti verso Pescara tornerà presto percorribile. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Non si è trattato di un cedimento strutturale". Sul posto è giunto anche il sindaco Diego Ferrara, che ha voluto verificare personalmente la situazione ed è stato rassicurato dai tecnici dell’Anas, al lavoro.
Torto annuncia che presenterà un’interrogazione parlamentare urgente: "Altro che “decreti sicurezza”! Le vere emergenze sono queste: infrastrutture fatiscenti, strade dissestate, gallerie pericolanti. Mesi fa avevo denunciato lo stesso pericolo a Francavilla al Mare (Ch). Ora è successo sotto i miei occhi. Il ministro Salvini e il governo Meloni preferiscono farsi belli con il ponte sullo Stretto - un’opera inutile - mentre ignorano la manutenzione ordinaria del Paese". Torto infine ricorda di aver depositato alla Camera una proposta di legge oltre un anno e mezzo fa, chiedendo fondi per la manutenzione della rete stradale. "Non possiamo aspettare che accada una tragedia. Oggi è andata bene. Ma domani? Ora basta".
(Adnkronos) - È in fin di vita all’ospedale di Udine un giovane di origini georgiane che stamane all’alba è stato aggredito a martellate in testa durante una violenta rissa avvenuta all'esterno di una discoteca di Lignano Sabbiadoro (Udine). Soccorso sul posto il ragazzo è stato elitrasportato direttamente a Udine in codice rosso. Indagini in corso da parte delle forze dell'ordine.
(Adnkronos) - Lorenzo Musetti sempre più al centro del tennis azzurro. Anche grazie alla 'sua' terra rossa. La spettacolare vittoria arrivata agli ottavi del Roland Garros contro Holger Rune ha regalato al numero 7 del ranking Atp un record tutto suo. A Parigi, Lorenzo è diventato il primo italiano riuscito a raggiungere i quarti in tutti i grandi tornei su terra in una singola stagione. Un risultato non banale, che impreziosisce ancor di più un momento super per il toscano.
Sulla terra rossa, Musetti è a casa sua. Dopo l'eccezionale bronzo vinto alle Olimpiadi di Parigi (podio con Alcaraz e Djokovic), in questa stagione Lorenzo ha centrato su questa superficie la bellissima finale di Montecarlo, persa contro Alcaraz. E poi le semifinali perse a Madrid (contro Draper) e Roma (ancora contro Alcaraz). Nei tre Masters 1000 e al Roland Garros il percorso è stato sempre di altissimo livello. L'ostacolo verso una semifinale sotto la Tour Eiffel è ora l'americano Tiafoe. In un match che potrebbe regalare all'azzurro un'altra soddisfazione, ma anche punti pesanti in ottica Atp Finals.
Un bersaglio, quello di Torino, che Musetti non sottovaluta, come spiegato all'Adnkronos dal suo coach Simone Tartarini: "Ci pensiamo, Lorenzo lo faceva già l'anno scorso quando era quindicesimo nel ranking e sarebbe sbagliato non farlo ora, è un obiettivo importante. Ora è sesto nella race, è giusto farci un pensiero".
Leggi tutto: Roland Garros, Musetti è da record. Il primato speciale dell'azzurro
(Adnkronos) - A Venezia oggi nel primo pomeriggio un grosso albero è crollato all’improvviso nella zona di piazzale Roma, travolgendo turisti e passanti. Il bilancio è di dieci feriti, di cui due gravi. La ferita più grave sarebbe una donna che era seduta proprio ai piedi dell’albero. Sul posto i vigili del fuoco di Venezia e Dorsoduro che hanno estratto i feriti rimasti incastrati sotto le fronde e i rami del grande albero.
I feriti sono tutti stati stabilizzati sul posto dal personale del Suem 118 e poi trasferiti negli ospedali dell'Angelo di Mestre, in quello civile di Venezia e a Mirano. L'area è stata posta sotto sequestro dalla polizia locale mentre sono in corso le indagini da parte della polizia scientifica.
Leggi tutto: Venezia, grande albero cade in piazzale Roma e travolge turisti: 10 feriti, due gravi
(Adnkronos) - “Le chiedo, se possibile, di potermi incontrare per poterglielo dire guardandola negli occhi”. È uno dei passaggi centrali della lettera che il professor Stefano Addeo ha scritto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo le polemiche scaturite da un post pubblicato – e poi rimosso – sui social, in cui evocava per la figlia della premier la stessa sorte di Martina Carbonaro, la ragazza uccisa ad Afragola dal suo ex fidanzato.
“Non c’è giustificazione possibile per le parole scritte. Mi assumo ogni responsabilità – scrive Addeo – anche se confesso che mai nelle mie intenzioni vi era l’idea di augurare la morte a una bambina. È stata una frase infelice, inadeguata, inaccettabile, che non mi rappresenta né come uomo né come educatore”.
Nel testo, di cui è entrato in possesso il quotidiano Roma e che sarà pubblicato integralmente domani, Addeo parla della sua situazione personale, del rapporto con la madre anziana e della sofferenza per quanto accaduto: “So bene che nulla può cancellare il male fatto con quelle parole. Solo la verità, il pentimento e il rispetto possono servire, ora”. Il docente si rivolge direttamente alla premier chiedendo perdono per il gesto “che ha ferito Lei e la sua famiglia, e in particolare Sua figlia, che mai avrebbe dovuto essere tirata in ballo in alcun modo”.
(Adnkronos) - "Questa è road rage, arrabbiatura da strada. Verstappen si è comportato come alcuni tassisti a Roma o a Napoli, senza regole. Non ho capito cosa volesse fare, ma devo capirlo perché se l'ha fatto per rabbia è inaccettabile". Stanno facendo discutere le affermazioni di Toto Wolff, che ieri aveva parlato così a Sky Sport del comportamento del campione del mondo Max Verstappen verso la fine del Gp di Spagna. Il team principal della Mercedes è stato molto critico nei confronti dell'olandese. Al centro della discussione, il contatto con Russell dopo l'ingresso in pista della safety car.
Ma cos'è successo durante il Gp di Spagna? Negli ultimi giri del Gran Premio di Catalogna vinto da Oscar Piastri, l'incidente di Kimi Antonelli ha portato all'ingresso della safety car. Un jolly per tanti piloti, tra cui Charles Leclerc (che ha chiuso terzo), che hanno potuto approfittare del ricompattamento del gruppo. "Verstappen è uscito da curva 4 senza accelerare, pensavo avesse un problema alla macchina. George l'ha superato, poi però Max gli ha chiuso la porta di nuovo" ha spiegato Wolff nella sua analisi del contatto, valso tra l'altro 10 secondi di penalizzazione a Verstappen.
Il contatto in pista è stato commentato così da George Russell: "L’ha fatto sicuramente apposta, l’ho visto spesso nei videogiochi ma vi confesso che è la prima volta che succede in Formula 1. Magari in Formula E. Un vero peccato per i ragazzi che sognano di fare i piloti e vedono certe cose, è inaccettabile. Siamo fortunati che le vetture di oggi siano così sicure, ma non è scontato". Per la cronaca, Verstappen era stato protagonista in precedenza di un altro contatto con Leclerc, poco prima del sorpasso valso il podio al ferrarista. Una situazione finita sotto investigazione nel dopo gara, senza però conseguenze per il monegasco.
Leggi tutto: Wolff contro Verstappen: "Si è comportato come un tassista a Roma o a Napoli"