(Adnkronos) - Si chiamava Mara Severin la sommelier 31enne morta ieri nel crollo del tetto del ristorante stellato 'Essenza' di Terracina, a Latina. Mentre carabinieri e polizia stanno indagando per chiarire le cause del crollo, avvenuto ieri sera intorno alle 22, l'area è stata sequestrata. La 31enne, apparsa fin da subito in gravi condizioni, è deceduta circa un'ora dopo essere stata estratta viva dalle macerie. Nel crollo sono rimaste ferite 6 persone.
Il ristorante, guidato dallo chef Simone Nardini, ha guadagnato ancora una volta una stella Michelin nel 2023: per la guida si tratta di "un raffinato locale dalla conduzione giovane e preparata", dai "piatti elaborati, presentazioni ricercate". Definita "ragguardevole" la cantina del locale, con circa 850 etichette. A gestirla proprio Mara Severin, sommelier di Sabaudia che sui social del ristorante è stata spesso protagonista di post e reel che ne raccontavano la dedizione al lavoro e la passione per i vini.
A descriverla oggi è il Gambero Rosso, che ha dedicato alla sommelier un lungo ritratto dopo la tragedia. Casse 1994, Mara Severin viene definita "parte integrante" del ristorante stellato, "il volto e il sorriso che accompagnavano gli ospiti sin dal loro ingresso".
Severin, spiega ancora il Gambero Rosso, "si era avvicinata al mondo della ristorazione una decina di anni fa, quasi per caso, e lo aveva fatto proprio da Essenza, varcandone la soglia nella prima sede di Pontinia, senza ancora prevedere che quella sarebbe stata la sua professione. Dopo qualche anno in sala, in cui sapeva essere una figura premurosa, garbata ma invisibile all’occorrenza, capace com’era di non far sentire la sua presenza pur rimanendo sempre in collegamento con quanto accadeva ai tavoli, si è presto appassionata al mondo del vino".
Quando il ristorante si è trasferito a Terracina, si legge ancora, "Mara era già la responsabile della cantina, accompagnando il lavoro di ricerca sul campo allo studio presso l’Ais e contribuendo in maniera determinante alla crescita del locale".
La sommelier, definita "sensibile e garbata, professionale e ispirata", aveva quindi "messo su una cantina ampia, originale, oltre 900 etichette in cui alle bollicine francesi – sua passione – aveva affiancato vini di tutto il mondo".
(Adnkronos) - E' "compito del legislatore, al netto delle bandiere politiche, unirsi sotto la bandiera della sicurezza. E se soltanto un ragazzo o una ragazza sapranno dire dei no, nei prossimi anni, rispetto ad un rischio, ad un percorso non certificato, ad un carico sospeso, penso che il compito del legislatore sarà stato degnamente celebrato”. Così Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro della Camera e deputato di Fratelli d'Italia, intervenendo in collegamento al seminario 'La cultura della sicurezza nei cantieri' organizzato dall'ordine degli Ingegneri di Milano e dalla Consulta regionale (Croil).
“Stiamo portando avanti la ‘Carta di Lorenzo’”, ha poi affermato il deputato riferendosi al documento in memoria di Lorenzo Parelli, studente di 18 anni vittima nel 2022 di un incidente nell’ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro. Un memorandum, sottoscritto nel 2023 dalla famiglia di Lorenzo e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia insieme a scuole, imprese, sindacati e altre istituzioni, presentato lo scorso anno alla Camera dei deputati dall’onorevole Rizzetto con l’intenzione di promuovere un maggiore coinvolgimento dei giovani nei percorsi formativi in azienda previsti dal sistema educativo.
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(Adnkronos) - Gli errori umani sono anche un "problema culturale" , la formazione è quindi essenziale perché "senza docenti all’altezza non si riesce a controllare l’errore umano". Così Calogero Turturici, comandante dei Vigili del Fuoco di Milano, intervenendo al seminario 'La cultura della sicurezza nei cantieri' alla sala Biagi di Palazzo Lombardia.
"Per quanto riguarda l’errore tecnologico, è vero che una parte è composta da limiti della tecnologia, ma una parte è composta da errori sistemici, cioè di progettazione, di documentazione, di scelta dei materiali dei cantieri e di progettazione della vigilanza", osserva in occasione dell’evento è stato promosso dall’Ordine degli ingegneri di Milano con il supporto della Fondazione Foim, la fondazione dell’ordine, in collaborazione con la Consulta regionale ordine ingegneri Lombardia (Croil).
"Dobbiamo cercare di migliorare la qualità delle teste che progettano i cantieri, in quanto nella storia dell’Italia abbiamo avuto dei cantieri problematici: Petruzzelli, la Fenice, la Cattedrale di Torino. In tali contesti c’erano evidenti errori culturali di progettazione dell’area di lavoro", sottolinea Turturici.
"Quando si progetta un cantiere in presenza di attività lavorativa e si parla di rischio di incendio, si può valutare tale pericolo, attraverso uno strumento molto comodo: il codice di prevenzione incendi. In questo modo, sarà sufficiente verificare il cambiamento del rischio vita al cambiare della lavorazione per capire se in quel cantiere ci si possa o meno stare", spiega.
"Quando parliamo della prevenzione incendi, si parla di estintori, idranti, porte tagliafuoco ecc. In realtà - afferma - la prevenzione incendi è composta anche di prevenzione nel vero senso del termine, da vocabolario, e questo significa ridurre le occasioni di incendio. Uno dei modi per ridurre le cause di incendio è ridurre la probabilità del loro innesco, che può essere di natura meccanica o elettrica".
"Nel 2024, ricorda ancora, abbiamo elaborato al Comitato elettrotecnico italiano un nuovo aggiornamento delle norme che impone nuove misure contro il rischio innesto nei cantieri, soprattutto nei cantieri degli edifici storici". Pertanto, conclude "non pensiamo solo alle maestranze di chi sta lavorando nel cantiere, ma consideriamo anche le maestranze di chi progetta e sceglie".
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(Adnkronos) - “In Europa la sicurezza sui luoghi di lavoro è da sempre centrale, ma il tema è competenza dei singoli Stati. Per questo dobbiamo partire dalle scuole per creare una nuova cultura della sicurezza del lavoro che vada oltre la normativa”. Lo ha detto Silvia Sardone, vice segretario della Lega, eurodeputata e consigliera comunale a Milano, partecipando nel capoluogo lombardo al seminario “La cultura della sicurezza nei cantieri”, organizzato dall'Ordine degli ingegneri di Milano e dalla Consulta regionale degli Ordini degli ingegneri della Lombardia (Croil). “Solo nel 2025 il governo ha stanziato sul tema sicurezza 1 miliardo e 200 milioni - ricorda Sardone - ma se bastasse investire dei soldi per risolvere il problema saremmo tutti con la coscienza a posto. Non è così - riflette - Bisogna partire dalle scuole e la norma - la Legge 21 del 17 febbraio 2025, che introduce nei programmi scolastici l’insegnamento obbligatorio della sicurezza nell’ambito dell’educazione civica - è meritevole”, afferma.
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(Adnkronos) - “Se guardiamo le statistiche, gli incidenti sul lavoro si verificano soprattutto nei cantieri ai limiti della legalità. In queste strutture, sia in ambito edilizio che in ambito agricolo, laddove non c'è attenzione e non c'è competenza, abbiamo il dovere di portare avanti le ispezioni, i controlli, le verifiche. L'illegalità è un cono d'ombra ancora troppo vasto nel mondo del lavoro e dei cantieri". Così Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, intervenendo al seminario 'La cultura della sicurezza nei cantieri' organizzato all’Ordine degli ingegneri di Milano e dalla Consulta regionale (Croil) a Palazzo Lombardia.
Bisogna "fare squadra e lavorare tutti insieme per mitigare il problema degli incidenti sul lavoro", ha aggiunto, soffermandosi sulle diverse strategie messe in campo dalla regione a tutela dei lavoratori, dall’ordinanza urgente finalizzata a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti alle alte temperature.
Una disposizione, osserva, che “non risolve il problema della sicurezza sui cantieri, ma che rappresenta un segnale di attenzione verso quelli che sono problemi reali", allo sviluppo di nuove tecnologie "in grado di osservare in diretta cosa accade sui cantieri per indicarne le carenze agli addetti ai lavori", alla formazione e sensibilizzazione anche dei più giovani.
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(Adnkronos) - "Non sono preoccupatissimo". Jannik Sinner fa il punto sulle sue condizioni dopo l'infortunio al gomito accusato nelle fasi iniziali del match con Grigor Dimitrov. L'azzurro, numero 1 del mondo, ha superato gli ottavi di finale di Wimbledon grazie al ritiro dello sfortunatissimo bulgaro, k.o. per un problema al muscolo pettorale dopo aver vinto i primi 2 set. Sinner ha vissuto un match tutto in salita, complice la caduta avvenuta nel primo game.
L'azzurro ha poggiato male il gomito a terra e nel corso del secondo set ha avuto bisogno dell'intervento del fisioterapista. "Ho rivisto le immagini e la caduta non sembrava così brutta, ma l'ho sentita. Avevo fastidio quando colpivo di dritto forte e quando servivo. Sull'erba capita di scivolare, questi incidenti possono capitare. Dimitrov è stato molto più sfortunato, si è fatto davvero male. Gli auguro tanta fortuna d'ora in poi", aggiunge Sinner, che in campo - nell'intervista post-partita - ha espresso vicinanza al rivale: "Avrebbe meritato il passaggio del turno se avesse avuto una possibilità. Ha giocato un grandissimo tennis". L'azzurro ora si prepara al match con Ben Shelton, in programma domani.
Prima, bisogna capire quali sono le condizioni del gomito: "Non sono preoccupatissimo -dice a Supertennis- ma in queste situazioni a volte tendo ad essere troppo positivo. Faremo dei controlli e vediamo come sto, non so se riuscirò a tirare due palle in giornata. L'obiettivo è essere pronto per la partita con Shelton. Sarà fondamentale rispondere bene".
Leggi tutto: Sinner e l'infortunio a Wimbledon, gli esami e le condizioni
(Adnkronos) - Dal caldo africano ai temporali tropicali, con più di 100.000 fulmini caduti in due giorni sull'Italia e un netto calo delle temperature. Anche questo è l'effetto del riscaldamento globale, che oltre all'ondata di caldo porta con sé nubifragi violenti, grandine e fortissime raffiche di vento su quasi tutto il territorio nazionale. Se il sole tornerà a breve con temperature gradevoli, tra qualche settimana faremo tuttavia i conti con il ritorno di fenomeni estremi. Ecco il quadro meteo per la giornata di oggi, martedì 8 luglio, e per i giorni a venire secondo le previsioni degli esperti.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma l’effetto più importante e meno considerato del Riscaldamento Globale.
Molti si fermano a considerare il Riscaldamento Globale come un valore singolo del termometro: le temperature stanno salendo di 1,5°C negli ultimi 150 anni, localmente l’aumento è molto più intenso, anche fino a +3/+4°C negli hotspot climatici (le zone più impattate dalla crisi climatica). Negli ultimi mesi abbiamo registrato anche un aumento fino a +7°C della temperatura del Mar Mediterraneo rispetto al clima di una volta.
Nonostante tutto, quando comunichiamo questi numeri (+1,5°C, +3/+4°C, +7°C) molte persone restano comunque indifferenti e pensano: ‘bene, con il caldo spenderemo meno di riscaldamento durante l’inverno’.
Poi, arrivano 100.000 fulmini in 48 ore, grandinate diffuse, mostri temporaleschi con downburst (venti orizzontali) ad oltre 130 km/h e qualcuno inizia a capire che il Riscaldamento Globale è una cosa seria, drammatica ed attuale: l’aumento della temperatura del nostro Pianeta causa anche i temporali mostruosi che negli ultimi giorni hanno colpito l’Italia.
Dobbiamo ricordare a tutti che Riscaldamento Globale significa Temporali Tropicali violentissimi anche in Italia: sulle nostre case, sui nostri tetti, sulle nostre auto, sui nostri corpi e sul nostro ambiente. Temporali tropicali che, su un territorio non abituato a questo clima, risultano ‘non sostenibili’.
Non siamo pronti ai cambiamenti climatici nonostante i meteorologi e i climatologi (anche noi) da almeno 20 anni diffondano a livello mondiale tutte le info di migliaia di studi che indicano questo triste scenario: più caldo più fulmini, più caldo più grandine, più caldo più vento (violenti downbursts), più caldo più alluvioni (flash floods come in Texas pochi giorni fa).
Nelle prossime ore avremo gli ultimi temporali in Italia, poi tornerà il sole con temperature gradevoli, piacevoli, ma non dovremo dimenticare la lezione delle ultime settimane: dopo il caldo africano con 40°C il sistema reagisce con nubifragi sempre più intensi, alimentato da un calore estremo tipico dei tropici.
Tra qualche settimana, dopo un nuovo periodo di sole africano, torneranno i temporali violenti simil-tropicali: dovremo ancora una volta vedere danni e distruzione per iniziare a parlare nuovamente di qualche soluzione politica contro questo disastro?
Non aspettiamo: una prima soluzione è la Riforestazione Urbana, restituiamo alcune zone delle nostre città al verde precedente la cementificazione diffusa.
La Riforestazione Urbana può raffreddare le nostre città, il nostro ambiente e limitare che il calore causato dall’uomo fornisca energia alle grandinate e alle Supercelle temporalesche.
Martedì 8: Al Nord: ultimi temporali al Nord Est. Al Centro: soleggiato, caldo e con alcuni temporali sulla fascia adriatica. Al Sud: sole e meno caldo.
Mercoledì 9: Al Nord: sole e caldo piacevole. Al Centro: soleggiato con caldo gradevole. Al Sud: sole e caldo accettabile.
Giovedì 10: Al Nord: sole, cielo terso e caldo piacevole. Al Centro: soleggiato con caldo gradevole. Al Sud: cielo poco nuvoloso e caldo accettabile.
Tendenza: anticiclone, ma con temperature tipiche della vecchia Estate italiana, piacevoli.
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(Adnkronos) - Gli Stati Uniti invieranno nuove armi all’Ucraina. Ad annunciarlo è stato il presidente americano Donald Trump, dopo che la Casa Bianca aveva temporaneamente sospeso alcune forniture militari la settimana precedente. "Dovremo inviare più armi, principalmente difensive", ha detto Trump ai giornalisti, spiegando che Kiev "sta subendo attacchi molto, molto duri" e ribadendo di non essere "felice" per le recenti mosse del presidente russo Vladimir Putin.
Si tratta della prima apertura concreta di Trump sul fronte del sostegno militare a Kiev da quando è tornato alla presidenza lo scorso gennaio. Durante il mandato precedente di Joe Biden, Washington aveva destinato oltre 65 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, mentre Trump, tradizionalmente scettico sull’assistenza a Kiev, non aveva ancora approvato nuovi pacchetti. L’annuncio arriva mentre l’Ucraina affronta una nuova ondata di attacchi russi, tra i più intensi dall’inizio della guerra nel 2022.
Il Pentagono ha quindi confermato che, su indicazione del presidente Trump, gli Stati Uniti invieranno nuove armi difensive all’Ucraina per garantire che il Paese possa continuare a difendersi dagli attacchi russi. "Il nostro quadro strategico per la valutazione delle spedizioni militari a livello globale resta in vigore ed è parte integrante delle nostre priorità di difesa incentrate sull’America First", ha dichiarato il Dipartimento della Difesa, sottolineando che l’obiettivo resta quello di assicurare una pace duratura e fermare le violenze.
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(Adnkronos) - Gli Stati Uniti invieranno nuove armi all’Ucraina. Ad annunciarlo è stato il presidente americano Donald Trump, dopo che la Casa Bianca aveva temporaneamente sospeso alcune forniture militari la settimana precedente. "Dovremo inviare più armi, principalmente difensive", ha detto Trump ai giornalisti, spiegando che Kiev "sta subendo attacchi molto, molto duri" e ribadendo di non essere "felice" per le recenti mosse del presidente russo Vladimir Putin.
Si tratta della prima apertura concreta di Trump sul fronte del sostegno militare a Kiev da quando è tornato alla presidenza lo scorso gennaio. Durante il mandato precedente di Joe Biden, Washington aveva destinato oltre 65 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, mentre Trump, tradizionalmente scettico sull’assistenza a Kiev, non aveva ancora approvato nuovi pacchetti. L’annuncio arriva mentre l’Ucraina affronta una nuova ondata di attacchi russi, tra i più intensi dall’inizio della guerra nel 2022.
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(Adnkronos) - Martedì di match da non perdere a Wimbledon 2025. Oggi, 8 luglio, iniziano i quarti di finale dello Slam inglese. Ad aprire la giornata sarà la numero uno del ranking Wta Aryna Sabalenka, contro Laura Siegemund sul Centrale. Poi toccherà al campione in carica Carlos Alcaraz, che se la vedrà contro Cameron Norrie. Da tenere d'occhio anche il match tra Taylor Fritz e Karen Khachanov. Ecco il programma di oggi a Wimbledon e dove dedere tutti i match in tv e streaming.
Ecco i match in programma oggi, martedì 8 luglio, a Wimbledon 2025:
Dalle 14:30, sul Centrale
Aryna Sabalenka [1] v Laura Siegemund (GER)
Cameron Norrie (GBR) v Carlos Alcaraz (ESP) [2]
Dalle 14, sul Campo 1
Taylor Fritz (USA) [5] v Karen Khachanov [17]
Amanda Anisimova (USA) [13] v Anastasia Pavlyuchenkova
Wimbledon 2025 sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky (con undici canali dedicati, a cominciare da Sky Sport Tennis) e in streaming su Sky Go e Now. Su Sky Sport Tennis saranno visibili tutti i match giocati sul Centrale, mentre sugli altri canali di Sky ci saranno le partite più interessanti sugli altri campi.
(Adnkronos) - Tappa 4 del Tour de France 2025. Oggi, martedì 8 luglio, la Grande Boucle propone la quarta frazione dell'edizione numero 112 e sbarca in Normandia dopo la volata di Dunkerque. Percorso prevalentemente collinare e adatto soprattutto agli attaccanti come Mathieu Van der Poel, maglia gialla. Ecco orario, percorso e dove vedere la tappa in tv (anche in chiaro) e streaming.
La tappa 4 del Tour de France 2025 prevede un percorso di 174,2 km, che condurranno la corsa da Rouen ad Amiens, in Normandia. La quarta frazione sarà molto simile alla seconda, che ha premiato Van der Poel. Attenzione al finale, che potrebbe regalare sorprese con cinque Gran Premi della Montagna in successione negli ultimi 50 chilometri.
Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. La quarta tappa di oggi inizierà intorno alle 13.15 Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+. Eurosport visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
Leggi tutto: Tour de France 2025, oggi la quarta tappa: orario, percorso e dove vederla (in chiaro)
(Adnkronos) - Sono oltre trenta gli sbarchi ricostruiti dai magistrati della Dda di Reggio Calabria e dalla Polizia, nel corso dell'indagine Medusa che ha portato oggi a una maxi operazione con 25 arresti e a indagare 43 persone che facevano parte di una rete internazionale di trafficanti di migranti. 68 in totale le persone accusate di far parte della rete articolata su quattro associazioni perfettamente organizzate per curare tutte le fasi della traversata dei clandestini lungo la rotta del Mediterraneo orientale, dai porti della Turchia fino alle coste della provincia reggina.
Gli arrivi sono compresi tra il 2017 e il 2022, per complessivi duemila migranti clandestini circa approdati sulle coste del territorio nazionale a bordo di barche a vela stipate all’inverosimile, per un giro d’affari nell’ordine dei dieci milioni di euro stimato grazie all’analisi di centinaia di transazioni finanziarie estero su estero.
Grazie al coordinamento della Direzione nazionale antimafia, di Eurojust, Interpol, Europol e Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, sono stati individuati scafisti e capi delle organizzazioni criminali, tutti cittadini di Georgia, Ucraina, Turchia e Moldavia. Disposto anche il sequestro di tre milioni e trecentomila euro circa.
Leggi tutto: Traffico di migranti dalla Turchia a Reggio Calabria, fermata rete: 25 arresti
(Adnkronos) - Donald Trump ha ricevuto alla Casa Bianca il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il presidente americano ha affermato di ritenere che i colloqui per porre fine alla guerra a Gaza stiano "andando molto bene", oltre a esprimere fiducia nella volontà di Hamas di porre fine al conflitto durato 21 mesi. "Vogliono incontrarsi e vogliono raggiungere quel cessate il fuoco", ha dichiarato ai giornalisti alla Casa Bianca, come riporta la Bbc.
L'incontro si è svolto dopo che gli ultimi cicli di colloqui indiretti per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas in Qatar si sono conclusi senza una svolta, sebbene si prevedesse che i negoziati proseguissero questa settimana.
Gli Stati Uniti, riporta Reuters, hanno intanto programmato colloqui con l'Iran e hanno indicato progressi sul fronte del trasferimento dei palestinesi da Gaza. Parlando ai giornalisti all'inizio di una cena tra funzionari statunitensi e israeliani, Netanyahu ha affermato che gli Usa e Israele stanno collaborando con altri Paesi che potrebbero offrire ai palestinesi un "futuro migliore", suggerendo che i residenti di Gaza potrebbero trasferirsi nei Paesi vicini.
Nel corso dell'incontro, il premier israeliano ha quindi annunciato di aver candidato il presidente Trump al Nobel per la pace. Per Netanyahu, il leader Usa sta "forgiando la pace proprio mentre parliamo, in un Paese e in una regione dopo l'altra. Quindi voglio presentarle, signor presidente, la lettera che ho inviato al comitato per il Premio Nobel. La candido per il premio per la pace, cosa più che meritata", ha detto 'Bibi' durante la cena, come testimoniato anche da un video diffuso dalla Casa Bianca.
Leggi tutto: Netanyahu alla Casa Bianca, Bibi candida Trump al Nobel per la pace
(Adnkronos) - Jannik Sinner ai quarti di Wimbledon dopo il ritiro di Grigor Dimitrov negli ottavi di finale. Il match che promuove l'azzurro passa in secondo piano per il grave infortunio occorso al bulgaro. Prima dell'epilogo sfortunato, la sfida è stata oggetto di discussione e di polemiche per una decisione: dopo 2 set, prima delle 21 di Londra e con un'ora abbondante di luce naturale, è stato chiuso il tetto del Campo Centrale e il match è diventato indoor. La svolta non è piaciuta ad illustri addetti ai lavori e ad appassionati.
"E' ridicolo chiudere il tetto a questo punto del match", ha detto Andy Murray. Lo scozzese, vincitore due volte a Wimbledon, ha bocciato platealmente la decisione in un tweet. "C'era ancora un'ora a disposizione, almeno. Si poteva giocare ben più di un set, è un torneo all'aperto", ha aggiunto.
Sorpreso anche Brad Gilbert, prima giocatore da top ten e poi coach di successo: "Ottava giornata di Wimbledon e per la settima volta il torneo si chiude con il tetto chiuso non per la pioggia ma per match lunghi. Mai visto prima d'ora", ha scritto su X. Al di là dei giudizi di figure competenti, la chiusura del tetto è diventata l'assist per chi ha voluto vedere a tutti i costi un 'favore' a Sinner: in un match indoor, secondo i 'complottisti', l'azzurro sarebbe stato avvantaggiato rispetto a Dimitrov.
Menzione speciale per chi ritiene che Sinner non dovrebbe scendere in campo nei quarti di finale contro Ben Shelton domani. Sul tema spiccano tweet di tifosi spagnoli di Carlos Alcaraz.
Anche oltre si è spinto chi ha collegato la chiusura del tetto all'infortunio subito dal bulgaro. I minuti d'attesa, durante lo spostamento della copertura, avrebbero 'raffreddato' Dimitrov e favorito l'infortunio muscolare, che in realtà è avvenuto su un movimento rapido e potente al servizio. Il 34enne ha una lunghissima storia di infortuni: si è dovuto ritirare negli ultimi 4 tornei dello Slam disputati e dal 2021 ha dato forfait più di ogni altro giocatore.
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(Adnkronos) - La guerra sta cambiando. E la linea del fronte in Ucraina si fa più snella. Le forze dlla Russia dispiegate lungo la linea di contatto lanciano attacchi con unità di dimensioni inferiori, sostenute dai droni, invece, che dai carri armati, di cui si stanno in Russia esaurendo le scorte. E l'Ucraina si è adattata, accorciando le sue linee di difesa e costruendo fortificazioni di dimensioni ridotte e meno visibili ai droni che affollano i cieli sul fronte, postazioni mantenute da meno soldati, plotoni di 20-50 uomini, contro i battaglioni di 500 e le compagnie di 100, non più in spazi aperti ma accanto a zone boschive.
"Le fortificazioni non sono solo trincee e blocchi di cemento. Ma un sistema ingegneristico adattivo che tiene conto delle tattiche del nemico sempre con lo stesso fine: proteggere i nostri soldati. Monitoriamo il processo ogni giorno e rafforziamo le zone che più ne hanno bisogno", ha rivendicato nei giorni scorsi il ministero della Difesa ucraino Rustem Umerov, rispondendo a una ondata di critiche per lo sforzo che invece, visto dai gradi più bassi della gerarchia militare, è stato tutt'altro che sistematico.
Le diverse unità militari ucraine, che possono contare su un certo grado di autonomia, nella tradizione delle comunità distinta dalla verticale del potere russa, agiscono con un certo grado di elasticità sulla preparazione del fronte. Ma le nuove tattiche di difesa sono state introdotte in modo caotico. E' il ministero della Difesa che presiede alla costruzione delle fortificazioni che, poi, viene invece affidata, così come il loro mantenimento, a una galassia di soggetti, come le forze armate, il servizio statale per i trasporti speciali del ministero della Difesa, le unità militari locali e le amministrazioni civili locali.
"La postazione più efficace è un distaccamento, al massimo. E stiamo parlando principalmente di gruppi di trincee, anche le cosiddette tane di volpe, che rendono impossibile al nemico l'uso di droni. Dopo tutto, ora un drone, in modo particolare in fibra ottica, riesce a penetrare buche di qualsiasi tipo", ha spiegato il capo di stato maggiore ucraino, Olekdandr Syrsky. In precedenza, nei punti fortificati venivano costruite reti di trincee di 2-5 chilometri.
Il nuovo sistema prevede strutture di dimensioni ridotte, con trincee di 60-70 metri ed equipaggiati con copertura anti drone obbligatoria. "Sono più difficili da individuare e sono efficaci per compiti di difesa, deterrenza e potenza di fuoco, anche contro i droni Fpv (droni pilotati da remoto grazie alle immagini raccolte dalla telecamera installata sulla piattaforma, ndr.)".
Dietro tali strutture le forze di Kiev continuano a costruire due diverse linee di difesa con tetraedri di cemento (i denti di drago) per bloccare l'avanzata dei mezzi corazzati russi che però sono agli sgoccioli, con una capacità di produzione ben inferiore al ritmo delle perdite, e con le scorte di mezzi ereditati dall'Unione sovietica oramai quasi terminate.
Il lavoro di costruzione procede a buon ritmo, assicura Kiev. Più della metà delle fortificazioni previste per quest'anno sono già state costruite. A Dnipro, per esempio, dove le forze russe stanno cercando di sfondare dal Donetsk, i militari lavorano in sinergia con le amministrazioni locali, sono state innalzate tre linee di difesa solide in modo rapido. Ma la situazione, scrive Politico Europe, è molto più variegata nelle diverse altre regioni del nord est, dove l'offensiva russa a avanti da tempo.
"Quello che accade nelle regioni di Sumy e Kharkiv è disordinato. Difficilmente si riesce a capire chi è responsabile di cosa", ha spiegato a Politico Roman Pohorilyi, cofondatore di DeepState, un gruppo ucraino che lavora con fonti aperte e che ha creato una mappa della guerra della Russia contro l'Ucraina disponibile on line, denunciando la lentezza con cui sono andati avanti i lavori di fortificazione nel nord est del Paese.
"Nell'insediamento di Yunakivka, nella regione di Sumy, abbiamo visto montagne di blocchi di cemento abbandonati. In alcuni luoghi ci sono le trincee e poi il nulla in una zona boschiva, dove dovrebbero essercene, e poi di nuovo trincee", denuncia.
Lo scorso anno, aveva reso noto il Premier ucraino Denys Shmyhal lo scorso gennaio, il governo aveva speso 46.2 miliardi di grivnie (930 milioni di euro) per costruire 3mila punti difensivi "lungo direttive minacciate e in luoghi in cui non sono ancora in corso ostilità attive", trincee che i soldati ancora scavano in prima linea con la pala, anche durante i combattimenti.
Ma in realtà, "dipende tutto dal comandante. Se ordina di scavare e mettere mine, la zona sarà fortificata. Se i russi vedono le unità ucraine scavare, attaccano le unità vicine", ha spiegato un soldato. Perché è vero che i russi "spingono ovunque alla ricerca di punti deboli e problematici. Li conoscono tutti. E non appena ne trovano uno, concentrano le loro risorse e le loro forze in quel punto e iniziano a spingere. E' così che le nostre difese collassano", aggiunge.
Critiche investono anche la gestione dell'occupazione del Kursk, dove le forze ucraine sono riuscite per sei mesi a bloccare l'avanzata dei militari russi nella regione ucraina di Sumy. Le autorità ucraine avrebbero avuto tutto il tempo per innalzare fortificazioni lungo il confine. Invece, le coperture per i droni Fpv hanno iniziato a essere installate solo a gennaio, e le trincee hanno iniziato a essere costruire solo nel momento del ritiro dei militari di Kiev dal Kursk, quando già gli attacchi dei droni russi erano routine. "Il risultato è che la strada che da agosto e dicembre dello scorso anno avrebbe potuto essere coperta di trincee in modo sicuro è un percorso a ostacoli in cui i nostri sistemi d'arma hanno probabilità di passare senza essere colpiti sfavorevole per noi", denuncia.
Leggi tutto: Ucraina-Russia, meno uomini e più droni: come cambia la guerra
(Adnkronos) - Roma respira, il caldo record delle ultime settimane allenta la presa sulla capitale, che si prepara ad accogliere temperature più 'normali' secondo le previsioni meteo. L'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia si concentra soprattutto sul Nord e sulle coste adriatiche dell'Emilia Romagna. A Roma, potrebbe far capolino la pioggia, che non si è vista nella giornata di lunedì.
Il dato più evidente dei prossimi giorni dovrebbe essere rappresentato dal calo delle temperature, sia massime che minime. Fino al weekend, nelle ore più calde il termometro dovrebbe arrivare a 30-31 gradi, senza raggiungere i picchi di inizio luglio. L'afa e l'umidità daranno tregua soprattutto nelle ore notturne: a cominciare dalle prossime ore, la temperatura minima scenderà e nei giorni successivi arriverà anche sotto la soglia dei 20 gradi. La tregua dovrebbe durare circa una settimana. I modelli indicano che
Leggi tutto: Roma, svolta meteo: stop al caldo, temperature giù
(Adnkronos) - Una donna è morta e altre sei persone sono rimaste ferite a Terracina, in provincia di Latina, dopo il crollo del tetto del ristorante 'Essenza', in via Tripoli. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri e 118. Ancora da chiarire le cause del crollo, avvenuto intorno alle 22. La donna, la sommelier 31enne del locale, era stata estratta viva dalle macerie ma è deceduta nonostante i soccorsi.
Leggi tutto: Terracina, crolla tetto di un ristorante: una donna muore, 6 feriti
(Adnkronos) - Sette persone sono rimaste ferite, di cui una in modo grave, a Terracina, in provincia di Latina, dopo il crollo del tetto del ristorante 'Essenza', in via Tripoli. Sul posto, vigili del fuoco, carabinieri e 118. Ancora da chiarire le cause del crollo, avvenuto intorno alle 22. Secondo il sito Latina Today, una ragazza sarebbe in condizioni più delicate tra i sette feriti.
Leggi tutto: Terracina, crolla tetto di un ristorante: 7 feriti, uno grave
(Adnkronos) - Sette persone sono rimaste ferite, di cui una in modo grave, a Terracina, in provincia di Latina, dopo il crollo del tetto del ristorante 'Essenza', in via Tripoli. Sul posto, vigili del fuoco, carabinieri e 118. Ancora da chiarire le cause del crollo.
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(Adnkronos) - Il capolavoro di Cristiana Girelli non basta all'Italia per volare ai quarti degli Europei con un turno d'anticipo. A Ginevra, la Nazionale femminile pareggia 1-1 contro il Portogallo nella seconda gara del gruppo B. L'illusione porta la firma della capitana, in gol a 20' dalla fine con un destro a giro sotto al sette che ricalca la celebre giocata di Del Piero. All'89', Diana Gomes gela le Azzurre. Il pareggio porta le ragazze del ct Soncin a quota 4, al secondo posto nel gruppo B. Nell'ultima partita contro la Spagna, servirà un pareggio per il passaggio del turno (ma potrebbe bastare anche una sconfitta, dipenderà dalla differenza reti).
Il tifo portoghese è indemoniato, ma l’Italia non è da meno. Prima del fischio d’inizio nello Stade de Geneve risuona Azzurro, capolavoro senza tempo di Adriano Celentano, che accende i cuori e fa brillare il tricolore. Il colpo d’occhio di Ginevra è uno spettacolo: c’è quasi il tutto esaurito, l’impianto vibra a ogni applauso. C’è chi vive in città da una vita, chi l’ha raggiunta da altre parti del Paese per spirito patriottico, spinto dal richiamo del tricolore. E chi, appassionato vero, è partito da oltre il confine sfidando treni, ore di macchina e maltempo. Anche per passare una giornata diversa sempre all’insegna dello sport, sfruttando il clima di festa portato a Ginevra da Euro Women 2025. Tra escursioni (a piedi e in bicicletta), attività acquatiche sul Lago, come vela e rafting, shopping in città e visite a musei (dal Museo della Croce Rossa allo Science Gateway del Cern).
In porta c’è Giuliani, difesa da Lenzini, Salvai e Linari. Centrocampo con Di Guglielmo e Boattin ai lati e Giugliano e Severini in mezzo. Tridente d’attacco con Caruso (match winner contro il Belgio), Girelli e Cantore. Alle Azzurre serve la vittoria per risolvere subito la pratica qualificazione. Il Portogallo, con il lutto al braccio in ricordo di Diogo Jota, ha bisogno del successo per avere buone chance di giocarsi tutto all’ultima del girone contro il Belgio (già eliminato) dopo il 5-0 incassato dalla Spagna all'esordio.
Si comincia e l’avvio è tutto delle Azzurre, subito pericolose con Girelli, che ci prova con un gran destro a giro dal limite dell’area. Morais devia sopra la traversa. Italia ancora pericolosa intorno a metà tempo con il gran colpo di testa di Salvai, sulla traversa, e con Salvai, che alla mezz’ora fa l’1-0 di tap-in, ma è tutto da rifare. Rete annullata per fuorigioco. Sugli spalti la festa continua. Tra i tamburi, il frastuono portoghese e il tricolore che prova a tener botta. Fino a poco dopo il 30’, quando parte dallo spicchio lusitano una ola che avvolge e unisce gli oltre 22mila presenti per quattro giri da brividi. Il primo tempo racconta la superiorità delle ragazze di Soncin, ma si chiude senza reti.
La svolta arriva nella ripresa. Soncin aspetta l'ora di gioco per i primi cambi e manda in campo Cambiaghi e Greggi al posto di Cantore e Giugliano. Il Portogallo inizia ad aggredire, l'Italia regge e prova a far male in contropiede. È così che arriva il gol che sblocca la partita. Al 70', ripartenza e pallone per Girelli, sulla sinistra. La capitana aspetta la sovrapposizione di Boattin, poi rientra e dipinge il suo capolavoro con un destro a giro incastonato all'incrocio dei pali. Una pennellata 'alla Del Piero', l'idolo di una vita, che illumina la serata di Ginevra. La squadra di Neto non ci sta, riordina subito le idee e si tuffa all'attacco. All'80' arriva il pari in mischia di Diana Silva, ma viene annullato dopo quattro minuti di discussioni al Var per un fuorigioco millimetrico. Una decisione accompagnata dal boato dei sostenitori azzurri. Il Portogallo gela la panchina di Soncin all'89', con Diana Gomes. A un passo dal traguardo, crolla l'illusione. Le Azzurre ci riprovano con un assalto tutto cuore, ma dopo 7 minuti di recupero resiste l'1-1. La qualificazione si deciderà all'ultima giornata, contro la Spagna. Appuntamento a Berna, venerdì 11 luglio. (di Michele Antonelli, inviato a Ginevra)