
(Adnkronos) - Paolo Maria Rossini, direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell'Irccs San Raffaele di Roma, ha ricevuto il premio 'Energie per Roma - Salute' "in riconoscimento della straordinaria dedizione, della visione e della capacità di guida dimostrate nel campo della sanità e della salute pubblica, grazie alle quali ha saputo coniugare passione, professionalità e competenza, contribuendo in modo determinante al miglioramento dei servizi e al benessere della comunità romana e valorizzando l'immagine scientifica ed assistenziale delle principali strutture universitarie ed ospedaliere italiane incluso, in anni recenti, l'Istituto di ricovero e cura San Raffaele di Roma, sia a livello nazionale che internazionale". La cerimonia si è svolta ieri nella Capitale allo Spazio Europa, sede dell'Ufficio in Italia del Parlamento europeo. L'iniziativa è promossa dal Centro europeo di studi culturali e patrocinata dall'Ordine dei medici-chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Roma.
"Dedico questo premio ai miei pazienti, alla mia famiglia, ai miei collaboratori e al mio istituto di ricerca ed assistenza", ha commentato Rossini a margine della cerimonia. "Sono questi gli ingredienti che nei miei primi 50 anni di attività professionale mi hanno spinto sempre sulla strada della cura come servizio a chi soffre e su quella della curiosità nel cercare soluzioni innovative per la diagnosi, la terapia e la riabilitazione delle principali malattie neurologiche", ha aggiunto. Neurologo di fama internazionale, tra gli scienziati più influenti al mondo secondo la classifica stilata dalla Stanford University - ricorda l'Irccs San Raffaele di Roma in una nota - Rossini si è sempre distinto per il suo contributo fondamentale nello studio, nella diagnosi precoce e nella cura delle patologie neurodegenerative, con particolare attenzione alla malattia di Alzheimer, e per i suoi studi nel campo delle tecniche neurofisiologiche applicate alle funzioni del sistema nervoso centrale umano. Tra i progetti più importanti che da anni lo vedono coinvolto come coordinatore c'è 'Interceptor', promosso e finanziato dal ministero della Salute e dall'Agenzia italiana del farmaco, grazie al quale si è sviluppato un modello predittivo in grado di identificare con elevata accuratezza le persone con declino cognitivo lieve (Mci) che hanno maggiori probabilità di sviluppare una demenza, e il progetto europeo 'Ai-Mind' che si propone come strumento decisionale di supporto per l'identificazione precoce dei soggetti a rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, attraverso l'applicazione dell'intelligenza artificiale a innovativi strumenti di indagine neurofisiologica, neuropsicologica e genetica.
Il premio 'Energie per Roma - Salute' celebra i protagonisti che, con impegno e visione, contribuiscono al benessere fisico e mentale della comunità, si legge nella nota. L'iniziativa riunisce rappresentanti del mondo politico, scientifico e sociale per valorizzare le eccellenze della Capitale nel campo della salute, dell'innovazione e della solidarietà. La cerimonia - articolata in 3 categorie (Salute e prevenzione, Innovazione sanitaria e Impegno sociale e volontariato) - ha offerto un momento di riflessione condivisa su temi centrali come l'accesso ai servizi, la ricerca e la cura delle persone fragili. In questo contesto, il riconoscimento al professor Rossini rappresenta un tributo al valore del capitale umano e alla forza della ricerca scientifica come motore di progresso e inclusione sociale.
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(Adnkronos) - "Vogliamo rappresentare in Eicma e portare a Milano la magia del deserto e la magia di questa gara eccezionale". Così il presidente dell'Esposizione internazionale delle due ruote, Pietro Meda, spiega la scelta di ospitare all'82 edizione di Eicma, in programma dal 4 al 9 novembre prossimi nei padiglioni di Fiera Milano a Rho, la mostra 'Desert Queens'.
Il percorso espositivo, allestito nella porzione a Est e interamente dedicato alle moto e alle persone che hanno scritto la storia della leggendaria competizione rallistica, è stato sviluppato da Eicma con la collaborazione di Aso (Amaury Sport Organisation), organizzatore della Dakar. "In mostra ci saranno le grandi regine del deserto, quelle moto che in oltre quarant'anni hanno rappresentato un'epoca e rappresentano anche il futuro del fuoristrada", anticipa Meda.
'Desert Queens' però non si limiterà all'esposizione dei veicoli più iconici - oltre trenta le moto in mostra - ma sarà arricchita anche con memorabilia, foto e video. Saranno poi offerte al pubblico experience interattive, come l’incontro diretto con i piloti dakariani e gli approfondimenti divulgativi su navigazione, sicurezza e l’evoluzione dell’equipaggiamento tecnico, per "rappresentare in Eicma e portare a Milano la magia del deserto e la magia di questa gara eccezionale".
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(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Oggi, venerdì 31 ottobre, il fuoriclasse azzurro affronta Ben Shelton nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi. Jannik è reduce dal successo agile contro Francisco Cerundolo, mentre l'americano (numero 6 del ranking Atp) arriva dalla vittoria contro Rublev. In caso di successo in questo torneo, Sinner potrebbe tornare numero uno al mondo almeno fino alle Atp Finals di Torino. L'azzurro ha vinto il primo set contro Shelton con il punteggio di 6-3 in 34 minuti.
Dove vedere il match? Sinner-Shelton viene trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match è visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv
Chi vince affronterà in semifinale uno tra Medvedev e Zverev.
Leggi tutto: Parigi, Sinner 'passeggia' contro Shelton e vola in semifinale

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Oggi, venerdì 31 ottobre, il fuoriclasse azzurro affronta Ben Shelton nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi. Jannik è reduce dal successo agile contro Francisco Cerundolo, mentre l'americano (numero 6 del ranking Atp) arriva dalla vittoria contro Rublev. In caso di successo in questo torneo, Sinner potrebbe tornare numero uno al mondo almeno fino alle Atp Finals di Torino.
Dove vedere il match? Sinner-Shelton viene trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match è visibile anche in streaming sull'app SkyGo, su NOW e Tennis Tv
Chi vince affronterà in semifinale uno tra Medvedev e Zverev.
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(Adnkronos) - Fabio Romito, il consigliere della Regione Puglia, della Lega, uscente e ricandidato alle elezioni del 23 e 24 novembre prossimi, ha pubblicato una foto sulla sua pagina Facebook che lo ritrae con una persona che ha una somiglianza marcata con il conduttore di Report. "Anche Sigfrido Ranucci, a cui va la mia solidarietà, vota per noi. In realtà è il mio amico Pino di Corato, che gli assomiglia assai".
Dietro la coppia il manifesto di propaganda elettorale dello stesso Romito che è stato un possibile candidato alla presidenza della Regione e che l'anno scorso fu sconfitto nel ballottaggio, dove correva per il centrodestra, valevole per la carica di sindaco di Bari. A qualche commento critico Romito ha risposto che si tratta di "ironia e non di fake news".

(Adnkronos) - MotoLive, l’arena di Eicma, compie vent'anni. "Un traguardo eccezionale", dice il presidente dell'Esposizione internazionale delle due ruote, Pietro Meda, anticipando che il compleanno verrà festeggiato "con un'estensione record: oltre 60mila metri quadri di area, di cui una parte coperta da terra per eccezionali evoluzioni e gare in fuori strada". Dal 6 al 9 novembre prossimi, a Fiera Milano Rho, l’area esterna dell’Esposizione internazionale delle due ruote, si trasformerà così ancora una volta nel palcoscenico più atteso per gare, show mozzafiato, intrattenimento dal palco centrale e stunt acrobatici. "Eicma si ripete e cresce e festeggia i vent'anni di 'MotoLive', un'area che ci contraddistingue e continuerà a farlo per i prossimi anni", promette Meda.
Tra i contenuti più attesi di 'MotoLive', c’è il ritorno della Champions Charity Race, con duelli a inseguimento che metteranno in sella più di quaranta piloti, tra cui vere e proprie leggende del motorsport, divisi in due categorie: Rally e Legend. "MotoLive troverà e riabbraccerà tanti campioni, che vengono a correre la nostra storica Charity Race. Dopo i grandissimi ritorni dell'anno scorso, quest'anno tornerà a correre Kevin Schwantz", anticipa il presidente di Eicma, assicurando che durante tutte le giornate dell'Esposizione ci saranno "un parterre di altissimo livello e grandi sfide".
L'entry list 2025 della categoria Legend, che corre sabato 9 e domenica 10 sulle monocilindriche specialistiche da flat track, include oltre 35 titoli mondiali, con campioni dell’asfalto tra cui Troy Bayliss, Carlos Checa, Marco Melandri, Alex Gramigni, Jeremy McWilliams e Thomas Chareyre. Gli specialisti del fuoristrada rispondono, invece, con Stefan Everts, Christophe Pourcel, Chicco Chiodi, David Philippaerts e Marco Belli. In pista anche le Case ufficiali: Beta, Tm, Yamaha e Ducati, che porterà in gara una speciale Desmo450 Mx da flat track affidata al sei volte campione del mondo della specialità Francesco Cecchini.
Dopo il successo dell’Edizione 2023 e 2024, giovedì 7 e venerdì 8 tornano in pista anche le maxienduro bicilindriche, le regine del mercato. Per questo segmento, stessa formula con gare a inseguimento e la presenza di ben 16 marche differenti, che schierano i loro piloti scelti tra ambassador e migliori specialisti dell’off-road legati ai rispettivi brand. Le Case ai cancelletti di partenza: Aprilia, Benelli, Bmw, Cfmoto, Fantic Motor, Harley-Davidson, Honda, Kove, Ktm, Moto Morini, Mv Agusta, QJ Motor, Triumph, Voge e Yamaha. Infine, special guest di Eicma 2025: Kevin Schwantz, che per l’intera quattro giorni scenderà in pista a capo della parata finale dopo ogni gara.
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(Adnkronos) - Si scaldano i motori per l'82esima edizione di Eicma, l'Esposizione internazionale delle due ruote, in programma dal 4 al 9 novembre prossimi nei padiglioni di Fiera Milano a Rho. "Mancano pochi giorni e, siccome l'impegno, il lavoro e la volontà che ci mettiamo ci portano sempre a sorpassare noi stessi, ci aspettiamo un nuovo record", anticipa il presidente di Eicma, Pietro Meda. Sono oltre duemila i marchi che saranno rappresentati all'Esposizione, 730 gli espositori presenti, provenienti da oltre cinquanta Paesi del mondo. E poi "nuove sfide e nuove aree ancora più grandi delle precedenti per un'Eicma in miglioramento costante, che continua a evolversi e a crescere", dice Meda.
Dei cinquanta Paesi presenti, dieci sono al debutto: esporranno quest'anno per la prima volta in Eicma imprese di Estonia, Georgia, Irlanda, Messico, Panama, Perù ed Emirati Arabi, accanto alle più consolidate presenze europee e asiatiche. Ancora consistente e qualificata la compagine del Made in Italy, le cui aziende rappresentano il 30% degli espositori 2025, a rappresentare un Paese che in Europa è il primo per mercato e produzione.
'That's Amore' lo slogan scelto per l'Edizione numero 82. "E' il premio all'amore di tutti i nostri clienti, di tutti gli espositori e di tutte le persone coinvolte nel mondo delle due ruote per questi oggetti che ci piacciono e che ci fanno sognare. Ed è un amore che abbiamo voluto rappresentare con un cuore sulla pelle", che simboleggia "la forza indelebile delle due ruote che ognuno di noi si porta nel cuore", chiarisce il presidente di Eicma.
Leggi tutto: Dal 4/11 l'82esima edizione di Eicma, Meda: "Ci aspettiamo nuovo record"
Progetto, 2 comuni potrebbero rifornirsi da acquedotto Coghinas... 
(Adnkronos) - Venerdì 7 novembre 2025, alle ore 10.30, presso la nuova Aula Magna della Torre Rossi, si terrà la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2025/2026 dell’Università Lum Giuseppe Degennaro.
L’appuntamento di quest’anno riveste un significato particolarmente importante poiché ricorre il 25° anniversario del riconoscimento ufficiale della Lum da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca. Nel corso della Cerimonia, la nuova Aula Magna verrà intitolata al fondatore della Lum, il senatore Giuseppe Degennaro, in memoria della sua visione e il suo straordinario contributo alla crescita dell’ateneo.
Ospite della cerimonia Jean Bouquot, presidente Ifac (International federation of accountants), che offrirà un contributo di alto profilo scientifico e istituzionale.
Leggi tutto: Università Lum, venerdì 7 novembre cerimonia di inaugurazione anno accademico
Dal burnout al mobbing, quando il lavoro diventa 'tossico'. L'allarme sociale raccontato in un libro

(Adnkronos) - Insulti verbali, violenze, turni massacranti e pochi riposi. Il corpo e la mente che accusano il colpo. E' la vita di tanti operatori sanitari, ma non solo. Sono molte le professionisti, dipendenti e non, che sempre di più manifestano problematiche. Quando fare il proprio lavoro diventa un percorso ad ostacoli, difficile e ci si ammala. La giornalista Isabella Schiavone ha indagato e raccontato in 'Lavoro tossico. Quando l'ambiente professionale avvelena' (Nutrimenti) tante storie di lavoratori, dalle aziende ai ministeri, dagli ospedali alle università, colpiti dal bullismo dei colleghi, soverchiari dal burnout, dal mobbing, dal subire l'ostilità prolungata del superiore. Il libro è stato presentato a Roma all'Associazione Stampa Romana.
"C'è un allarme sociale che non è ascoltato ed è sottovalutato. Esiste poi un problema sistemico, per questo ho deciso di scrivere questo libro che poi è diventato un'inchiesta", spiega l'autrice all'Adnkronos Salute. "Ci sono tanti casi che mi hanno colpito negli ultimi anni, persone che conosco personalmente - sottolinea Schiavone - vittime di mobbing, di esaurimento emotivo, fisico e mentale, e questo mi ha spinto ad indagare e approfondire con specialisti il vuoto normativo che c'è in Italia rispetto al lavoro divenuto sempre più 'tossico'. Lo stress legato al lavoro è la seconda malattia più diffusa in Europa, segue i problemi posturali". In Italia le leggi impongono al datore di lavoro di essere il responsabile principale della salute e sicurezza sul lavoro, con obblighi definiti come la valutazione dei rischi, ma questo resta sovente solo sulla carta. Negli uffici la storia è spesso diversa. C'è tanta insoddisfazione cronica, "il 40% degli italiani vorrebbe cambiare lavoro", ricorda l'autrice. Cosa fare? "C'è la necessità di rallentare e cambiare vita, la cultura del lavoro così come la stiamo vivendo non va bene. La continua ricerca della performance, il processo culturale che divinizza il lavoro - rimarca - sono segnali di una società malata e questo riguarda tutti i lavoratori, dal basso verso l'alto". Secondo Schiavone, "è una società che non premia la gentilezza e l'educazione", anzi.
I giovani? Soffrono come i genitori le insidie del mondo del lavoro? "Nel libro si parla molto della 'generazione Z': è la prima che rifiuta questa tossicità, preferisce lavorare meno e vivere meglio - risponde Schiavone - Probabilmente l'emergenza Covid è stata uno spartiacque, lo smartworking ha fatto capire che si può stare lontano da un contesto mediamente tossico. E pensare che era la generazione che veniva additata come quella dei 'bamboccioni' o nullafacenti. I ragazzi hanno capito che la salute mentale viene prima di ogni di cosa".
"Ho intervistato un medico del lavoro, Nicola Magnavita - racconta l'autrice - che mi ha spiegato le condizioni in cui arrivano le persone da lui, soprattutto che le vittime di mobbing o burnout sono quelle che si impegnano di più. In Italia il mobbing deve essere riconosciuto da una struttura pubblica e ci sono attese anche di 10 mesi. La situazione è complicata anche dal fatto che molti medici non sono in grado di riconoscere e affrontare il problema, non sono preparati, non allontanano i pazienti dal contesto tossico del lavoro, ma suggeriscono il contrario citando magari i rischi per la carriera".
"Un intero capitolo è dedicato alla consapevolezza - conclude l'autrice, che è istruttrice mindfulness - Servono interventi psicosociali per gestire lo stress insieme a terapie di natura psicologica, ma il problema nel mondo del lavoro deve essere affrontato dai sindacati e dalla politica. Le persone che si trovano in difficoltà hanno bisogno di aiuto e di cambiare sguardo rispetto al problema, devono ritrovare un equilibrio perso".
In paese si rinnova l'antico rito delle anime...
A Sa Manifattura incontri e masterclass, Spagna ospite d'onore... 
(Adnkronos) - Ezio ha 53 anni, è lucano, vive con una tracheotomia e una Peg. La sua vita è segnata dalla sclerosi laterale amiotrofica, una malattia implacabile che non lascia scampo. Eppure, Ezio non si arrende: venerdì 7 novembre sarà in piazza a Potenza, davanti alla sede della Regione Basilicata, per chiedere ciò che dovrebbe essere scontato: il diritto a vivere con dignità. Con lui ci saranno le altre famiglie lucane colpite dalla Sla, insieme ai volontari e ai cittadini che hanno deciso di stringersi attorno a un appello disperato ma civile. La causa della mobilitazione è chiara: il Fondo regionale Sla - denuncia Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica - non è stato ripristinato, gli assegni di cura rimangono bloccati e ridotti a 500 euro, e le cure domiciliari non hanno prospettive di rafforzamento. "Da mesi - spiegano da Aisla - più di 50 famiglie lucane vivono in un limbo di silenzio e incertezza, con promesse di dialogo e attenzione che non si sono mai concretizzate".
Secondo Aisla, quello della Regione Basilicata non è un semplice ritardo burocratico, ma una scelta politica e istituzionale. "Non è accettabile che le persone più fragili debbano scendere in piazza per vedere riconosciuti i propri diritti - dichiara Mimmo Santomauro, referente Aisla Basilicata - Ogni giorno di silenzio pesa come un torto sulla vita dei cittadini più vulnerabili". "Abbiamo scritto, chiesto, sollecitato incontri e risposte - rimarca Pina Esposito, segretario nazionale Aisla - e nulla è arrivato. La Regione ha scelto di non decidere. Questo silenzio non è neutrale: è una precisa responsabilità politica che pesa sulle famiglie, ogni giorno".
Dal febbraio scorso Aisla ha inviato pec, lettere e richieste di incontro formale con l'assessorato alla Salute, senza mai ottenere risposte concrete, riferisce l'associazione in una nota. Il 15 luglio era stata ricevuta, con promesse di attenzione mai mantenute. A settembre un nuovo appello formale era stato inviato al presidente della Regione, Vito Bardi, e all'assessore alla Salute Cosimo Latronico, senza alcun riscontro. Ieri sera, fino all'ultimo, Aisla ha rinnovato un appello disperato al presidente Bardi e all'assessore Latronico: il Fondo Sla deve essere ripristinato immediatamente, con risorse stabili e adeguate. "Se una Regione non è in grado di rispondere a poco più di 50 famiglie, come può pensare di governare? - chiede Aisla - Sono 50 famiglie che ogni giorno lottano contro una malattia implacabile, eppure vengono ignorate, lasciate sole, costrette a rivolgersi alla piazza per vedere riconosciuto un diritto fondamentale".
"Le istituzioni parlano del diritto alla morte, ma qui c'è una comunità che sta chiedendo semplicemente di poter vivere - dichiara Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla - Chi lotta ogni giorno contro una malattia che toglie tutto non può essere lasciato indietro. La vita è il primo diritto da difendere".
La manifestazione pacifica del 7 novembre, che si svolgerà dalle 11 alle 15 in via Vincenzo Verrastro 4 a Potenza, non è solo una protesta - avvertono dall'associazione - E' un atto di responsabilità civile, un monito morale, perché se lo Stato non garantisce i diritti dei cittadini fragili, è la comunità tutta a subire la sconfitta. Aisla ha informato prefettura, questura, Anci Basilicata, Province di Matera e Potenza, sindaci dei Comuni interessati, organizzazioni sindacali, Ordini professionali, Forum del terzo settore, università di Basilicata, Provveditorato agli studi e Conferenza episcopale di Basilicata.
"Saremo in piazza con Ezio e tutte le famiglie - conclude Santomauro - per chiedere ciò che non può più essere rinviato: il ripristino immediato del Fondo Sla con risorse stabili e adeguate. La dignità non si negozia e la vita non può attendere". Aisla invita la cittadinanza a scendere in piazza: la mobilitazione non è solo delle persone con Sla, ma di tutti coloro che credono che diritti e dignità siano sacri e inviolabili.
(Adnkronos) - La Regione Abruzzo presente a Milano, con l’assessore alle Attività produttive Tiziana Magnacca, alla nuova edizione degli Stati generali della Space Economy ospitati al Pirelli Hangar Bicocca. Appuntamento annuale che intende valorizzare la filiera nazionale e il sistema di Regioni e Distretti come motore dell’economia dello spazio.
“Aerospazio un settore in grande crescita sia in termini di fatturato e sia in termini di occupazione. L’Abruzzo è stato coprotagonista qui a Milano – ha commentato l’assessore Magnacca – dove ha potuto raccontare della esperienza di coordinamento e di supporto nell’attività del Daab, il neo distretto abruzzese dell’aerospazio avviato nel giugno di quest’anno. Abbiamo recuperato, grazie al sostegno del presidente Marsilio, un ritardo ventennale, e oggi abbiamo finalmente presentato agli Stati generali il nostro Distretto".
L’economia dello spazio fa registrare numeri costanti di crescita, così come ha riferito Cristina Leone, presidente del Cnta, con un impegno europeo in termini di risorse di oltre 130 miliardi di euro. “Abbiamo avuto la conferma non solo dei numeri importanti a livello di fatturato e di occupazioni già fatti dalla economia dello spazio, ma soprattutto la certezza della rilevanza di quelli futuri, considerando che questo settore ci consentirà non solo di mettere insieme in Abruzzo – aggiunge l’assessore Magnacca – le aziende high-tech e digitali, ma anche di integrare aziende no-space, cioè aziende che non solo non sono tradizionalmente legate a questo settore ma che addirittura ne sono lontanissime”.
“L’aerospazio – aggiunge Magnacca – ha intrigato e deve ancora integrare le tante aziende dell’automotive che operano nella nostra regione con la sua spinta alla forte vocazione all’innovazione tecnologica, consentendo così anche di diversificare i settori tradizionali oggi in stallo anche nell’indotto legato al comparto automobilistico. Non solo. Un rapporto di buon vicinato tra le imprese può favorire per l’economia dello spazio aziende del settore che non vengono ancora del tutto mappate in Abruzzo. Si pensi alle imprese tessili che possono lavorare per lo spazio come ad esempio quelle della moda per un’interazione spazio-no spazio”.
Il Daab è importante anche per il ruolo finalizzato a condurre il grande lavoro sulla consapevolezza del valore che “Regione Abruzzo dà all’innovazione per tutto il settore produttivo, perché solo questo è il vero fattore di competitività e di resilienza a disposizione per il futuro delle imprese. Il lavoro congiunto con il Presidente Marsilio sarà certamente quello di far crescere di più questo segmento, insieme alla capacità di capacità di innovare, attraverso la ricerca e sviluppo, la vera chiave di volta di cambiamento per il sistema economico regionale”.
L’assessore Magnacca ha evidenziato nel corso dell’assemblea plenaria conclusiva a Milano come “aerospazio per l’Abruzzo sia al centro di un ecosistema importante che coinvolge imprese, ricerca e innovazione e quindi università e centri di ricerca e istituti di formazione, con l’auspicabile apertura verso patti e intese con altre regioni e anche a livello internazionale attraverso la cooperazione. Insomma la nostra idea della strategicità di questo settore nasce dalla capacità di creare trasversalità fra i vari settori produttivi, che coinvolga università, scuole, istituzioni per garantirci crescita ma anche indipendenza tecnologica nel futuro”. Infine l’assessore Magnacca concludendo ha affermato: “Aerospazio è un settore che potrà occupare nuova forza lavoro nella misura in cui si comprenda che ciò abbiamo bisogno è la formazione dei ragazzi e delle ragazze seguendo percorsi di formazione e di specializzazione. Non solo ingegneri, ma anche periti e diplomati in accademy o negli Its, con la necessaria conoscenza dell’inglese e competenze di base della digitalizzazione”.
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(Adnkronos) - "Viviamo una fase storica senza precedenti, con scenari impensabili fino a pochi anni fa. Sono oltre 50 i conflitti attivi nel mondo e in questo contesto anche lo spazio è, ormai, un dominio critico di competizione e minacce. Le infrastrutture spaziali sono la spina dorsale dei servizi essenziali, e per questo diventano obiettivi di alto valore militare". A dirlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione della seconda edizione degli Stati generali della Space economy 2025.
"Per operare nello spazio, però, serve una condizione: essere in grado di accedervi. Nel 2024 gli Stati uniti hanno effettuato 158 lanci, la Cina 68, l’Europa soltanto 3: un dato che impone una profonda riflessione sulla nostra autonomia strategica -spiega il ministro della Difesa-. Si rende, quindi, necessario sviluppare sistemi rispondenti ai requisiti della difesa e utilizzabili in ottica duale, così da proteggere il Paese e migliorare la qualità dei servizi per tutti. Space economy e difesa sono inestricabilmente connesse: occorre sostenere l’interazione tra ricerca, industria e difesa per rafforzare la competitività e la resilienza del sistema Paese".
"Gli Stati generali della Space economy rappresentano un’opportunità significativa per fertilizzare questa dinamica, dove idee, competenze e responsabilità si incontrano per costruire un futuro più sicuro e fruibile per tutti", conclude.
Leggi tutto: Spazio, Crosetto: "Infrastrutture spaziali spina dorsale dei servizi essenziali"
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(Adnkronos) - Si è conclusa oggi, a Milano, negli spazi di Pirelli HangarBicocca, la seconda edizione degli Stati generali della Space economy 2025, rassegna nazionale promossa dall’Intergruppo parlamentare per la Space economy (Ipse) che ha riunito per tre giorni rappresentanti di istituzioni, industria, università, ricerca e finanza in un confronto articolato e fattivo su diplomazia, intelligenza artificiale e sviluppo economico, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo strategico dell’Italia nel comparto spaziale e consolidare la posizione del Paese tra i protagonisti europei della nuova economia dello spazio.
Nel corso della giornata conclusiva, i lavori pomeridiani sono stati introdotti dalla lettura di una lettera del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, indirizzata al presidente dell’Intergruppo parlamentare per la Space economy, Andrea Mascaretti. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy e autorità delegata per le Politiche spaziali e aerospaziali, Adolfo Urso, ha dichiarato: "L’Italia è ormai protagonista della Space economy. Cresciamo più rapidamente di altri grandi Paesi Ue e alla prossima ministeriale Esa di Brema saremo al fianco della Germania come leader dei principali programmi spaziali europei. Lo spazio oggi unisce sempre più il Paese come nessun altro settore. Le quattro space factory dislocate da Nord a Sud, realizzate grazie alle risorse del Pnrr, evidenziano non solo che l’Italia sa investire con visione strategica nei settori chiave, generando sviluppo e occupazione qualificata, ma risaltano anche la forza delle nostre tecnologie".
Proprio agli Stati generali sullo spazio, promossi dall’Intergruppo parlamentare per la Space economy, ha aggiunto Urso, "ho ribadito come abbiamo grandi imprese e competenze di eccellenza che ci permettono di guardare al futuro con ambizione. L’accordo tra Leonardo, Thales e Airbus segna la nascita di un vero campione europeo, in grado di competere a livello globale con gli attori americani e asiatici e di garantire l’autonomia strategica del continente nello spazio, esempio e modello di una assertiva politica industriale. Accanto ai grandi protagonisti industriali ora dobbiamo rafforzare il tessuto delle piccole e medie imprese e delle startup che animano i quindici distretti spaziali italiani: sono loro la linfa dell’innovazione, il motore della crescita e della competitività del nostro Paese nella nuova economia dello spazio".
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un videomessaggio di saluto che ha chiuso i lavori mattutini, ha dichiarato: "Viviamo una fase storica senza precedenti con scenari impensabili fino a pochi anni fa. Sono oltre 50 conflitti attivi nel mondo e in questo contesto anche lo spazio è ormai un dominio critico di competizione e minacce. Le infrastrutture spaziali sono la spina dorsale dei servizi essenziali, e per questo diventano obiettivi di alto valore militare. Ma per operare nello spazio serve una condizione: essere in grado di accedervi. Nel 2024 gli Stati uniti hanno effettuato 158 lanci, la Cina 68, l’Europa soltanto 3: un dato che impone una profonda riflessione sulla nostra autonomia strategica. Si rende quindi necessario sviluppare sistemi rispondenti ai requisiti della difesa e utilizzabili in ottica duale, così da proteggere il Paese e migliorare la qualità dei servizi per tutti".
"Space economy e difesa -ha aggiunto- sono inestricabilmente connesse: occorre sostenere l’interazione tra ricerca, industria e difesa per rafforzare la competitività e la resilienza del sistema Paese. Gli Stati Generali della Space Economy rappresentano un’opportunità significativa per fertilizzare questa dinamica, dove idee, competenze e responsabilità si incontrano per costruire un futuro più sicuro e fruibile per tutti".
"Sono molto soddisfatto dei risultati di questa edizione degli Stati Generali della Space Economy -ha affermato il presidente dell’Intergruppo parlamentare per la Space economy, Andrea Mascaretti- perché tutti i protagonisti dell’ecosistema dello spazio e moltissimi rappresentanti del mondo dell’economia, della finanza, della ricerca, della formazione e dell’industria, oltre alle istituzioni, si sono riuniti qui per confrontarsi e tracciare la via italiana allo spazio. Una via in cui è indispensabile la visione, ma soprattutto fare sistema e adeguare continuamente la rotta del Paese in un settore in cui tutto cambia costantemente e con grande velocità".
Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale Italia (Asi), nel suo intervento ha dichiarato: "La Space economy è oggi uno dei motori più dinamici dell’innovazione e della crescita a livello globale. Per l’Italia è fondamentale saper cogliere le sfide che questo scenario presenta e tradurle in risultati concreti". L'Agenzia spaziale italiana "contribuisce con determinazione all’attuazione degli indirizzi di politica spaziale e aerospaziale del governo, lavorando per consolidare il ruolo del nostro Paese in tutti i domini dello spazio". La Space economy rappresenta "una componente essenziale del nostro futuro, non solo in termini di sviluppo tecnologico, ma anche per la crescita economica e occupazionale che potrà generare nei prossimi anni. Il nostro Paese è solidamente posizionato nel settore, grazie alla qualità della ricerca, alla competitività industriale e alla capacità di collaborazione tra istituzioni, imprese e mondo accademico".
In questa prospettiva, ha aggiunto, "la prossima riunione ministeriale dell'Agenzia spaziale europea di Brema sarà un appuntamento di grande rilevanza, nel corso del quale verranno definiti i programmi futuri per lo spazio europeo, orientati al conseguimento della sovranità tecnologica, della sicurezza, della resilienza e al progresso del nostro pianeta e dei cittadini europei. L'Asi, di concerto con il comitato interministeriale per le politiche relative allo Spazio e alla Ricerca aerospaziale, le altre amministrazioni e l’autorità delegata, continuerà a contribuire con impegno e visione a questo percorso comune".
Il percorso ha preso il via il 27 ottobre a Roma, presso la Farnesina, con il tavolo dedicato alla Diplomazia dello Spazio e alla cooperazione internazionale per la crescita del settore, evidenziando il ruolo centrale dell’Italia nelle alleanze globali e nella definizione delle politiche industriali europee. La seconda giornata, il 30 ottobre a Torino, ha affrontato il tema dell’Intelligenza artificiale per la Space economy, mettendo al centro l’innovazione digitale, l’automazione e i big data come fattori chiave per la competitività del comparto e per la sicurezza delle infrastrutture orbitali e terrestri. La giornata conclusiva di Milano è stata interamente dedicata ai temi dell'impresa, della finanza, della sostenibilità e della ricerca applicata allo spazio. Nel corso della mattinata, esperti del settore e rappresentanti di istituzioni nazionali e locali, università, grandi imprese e startup hanno lavorato in una serie di tavoli di confronto strategico. I lavori hanno attraversato l’intero ecosistema della space economy, esplorando un ampio ventaglio di questioni centrali per lo sviluppo futuro del settore italiano ed europeo.
Un primo approfondimento ha riguardato i processi normativi in Europa e in Italia, tema che ha unito gli argomenti connessi al contesto regolatorio europeo e alla nuova legge nazionale sullo spazio, toccando l’evoluzione dello 'Space Act Ue', la definizione di standard condivisi e il completamento del quadro legislativo nazionale, elementi determinanti per favorire l’ingresso di nuovi operatori di mercato e consolidare la competitività industriale del nostro Paese. Un secondo filone si è concentrato sugli investimenti e i modelli di finanziamento, approfondendo l’accesso al capitale e il coinvolgimento della finanza in un settore in forte espansione, caratterizzato dall’ingresso crescente di attori privati e dall’emergere di sinergie tra mondo produttivo, venture capital e istituzioni. Il confronto ha evidenziato come la disponibilità di strumenti finanziari adeguati e di partnership innovative sia essenziale per sostenere la crescita del comparto nei prossimi anni.
Si è discusso poi del capitale umano, delle competenze e della formazione avanzata necessarie a sostenere l’innovazione industriale, nonché delle strategie per stimolare la partecipazione femminile e ridurre il mismatch tra domanda di professionisti altamente specializzati e offerta formativa. Una particolare attenzione è stata dedicata alla valorizzazione delle nuove generazioni, protagoniste del futuro della space economy. Ampio spazio è stato riservato alle opportunità per le imprese no-space e allo sviluppo di un partenariato pubblico-privato che favorisca la circolazione dell’innovazione e l’adozione di soluzioni satellitari nei settori dell’agricoltura, della mobilità, della sanità digitale, delle telecomunicazioni e dei servizi pubblici essenziali. Temi che trovano forte riscontro nello scenario mondiale delineato dalle aziende e dagli investitori attivi nella new space economy.
Non sono mancati approfondimenti dedicati agli aspetti securitari del dominio spaziale, con riferimento alla cybersecurity orbitale e terrestre, alla protezione delle infrastrutture critiche e alle nuove sfide strategiche legate al militarization of space. Il dibattito ha confermato come la sicurezza dello spazio sia oggi un elemento imprescindibile della competitività economica e della sovranità nazionale. Nel quadro della rassegna, è stato infine analizzato il ruolo dei territori e dei distretti tecnologici regionali, veri motori di innovazione e competitività per la filiera aerospaziale, e il contributo delle startup ad alta intensità tecnologica, nuove protagoniste di un mercato in piena trasformazione.
La conclusione dei lavori è stata affidata, nel pomeriggio, all’assemblea plenaria: un momento di confronto condiviso, aperto a tutte le componenti del sistema Paese dello spazio, finalizzato a raccogliere gli indirizzi strategici emersi nelle sessioni tematiche e a definire una visione comune di lungo periodo per il comparto. La plenaria ha rappresentato il punto di sintesi di un percorso che, nella scia della prima edizione, intende tradurre proposte e idee in azioni concrete per la crescita del settore.
Nel corso della giornata sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, del mondo accademico e dell’industria, ribadendo la necessità di continuare a investire in ricerca, innovazione, capitale umano e competitività per mantenere e rafforzare la leadership dell’Italia nello scenario internazionale.
Gli Stati generali della Space economy 2025 sono realizzati in collaborazione con Inrete, PwC Italia, See Lab Sda Bocconi e Asi, con il supporto di Regione Lazio, Regione Lombardia, Regione Piemonte, Politecnico di Milano, Confindustria, Assolombarda, Aiad, Asas, Apas, e con il sostegno delle aziende sponsor Amazon, Argotec, Cassa depositi e prestiti, Fondazione fiera Milano, Leonardo, PwC Italia, Rina, Telespazio, Thales Alenia Space Italia e Zoppas Industries, che affiancano Ipse nella promozione e nel consolidamento della leadership italiana nella new space economy, e con la collaborazione dei media partner Fortune Italia, Adnkronos e AirPress.
"Gli Stati generali della Space economy -afferma Massimo Claudio Comparini, managing director della divisione Spazio di Leonardo- rappresentano un momento fondamentale per riflettere sullo stato delle attività spaziali in Italia e sul ruolo del nostro Paese nel contesto europeo e internazionale. Leonardo considera lo spazio uno dei pilastri del proprio piano industriale e un motore di innovazione e competitività per l’intero sistema nazionale, attraverso le proprie partecipate Telespazio, Thales Alenia Space, e-Geos e Altec, e con il coinvolgimento della filiera nazionale, ricca oggi di piccole e medie imprese e start up ad alto tasso di innovazione. Il supporto delle istituzioni al dominio spaziale e l'importanza dell'ecosistema nazionale chiamano Leonardo alla responsabilità di consolidare il proprio ruolo di leader nel settore spaziale europeo, contribuendo a rafforzare la posizione dell’Italia a livello internazionale".
"L’Italia -sottolinea Alessandro Grandinetti, partner di PwC Italia e Clients & Markets Leader- è entrata con decisione nella nuova stagione dell’industria aerospaziale. Nel 2024 le startup italiane del settore hanno raccolto circa 170 milioni di dollari e sempre più aziende ‘non spaziali’ riconoscono lo spazio come una leva strategica su cui investire e approfondire". Lo spazio, rimarca Simonetta Di Pippo, direttrice Space economy evolution Lab Sda Bocconi school of management- evolve più in fretta dei modelli finanziari che dovrebbero sostenerlo. Servono capitali pazienti, visione strategica e strumenti adatti a sfide di lungo periodo. Il SeeLab di Sda Bocconi guarda alle evoluzioni della space economy cercando anche di promuovere un ecosistema finanziario che riconosca lo spazio come asset strategico per la competitività del Paese e la sicurezza. Gli Stati generali della Space economy, ai quali abbiamo contribuito sin dalla prima edizione, costituiscono la sede naturale dove dibattere i temi del futuro dello spazio in Italia, anche guardando ad una finanza più allineata al futuro del settore".
"Accompagnare questo percorso -conclude l'amministratore delegato di Inrete, Simone Dattoli- significa favorire la nascita di nuove sinergie tra pubblico e privato, valorizzando le competenze e le eccellenze italiane che stanno contribuendo a scrivere il futuro dello spazio".
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(Adnkronos) - Da giorni circola la voce. E vari deputati in Transatlantico, alla Camera, si chiedono quando 'aprirà' alla buvette - lo storico bar in stile Liberty al piano Aula di Montecitorio - il 'corner' di gelati artigianali, fortemente voluto dal questore di Fdi, Paolo Trancassini, che ha inaugurato un nuovo corso parlamentare gourmet.
Il via libera alla 'onorevole coppetta' era arrivato dal collegio dei questori più di un mese fa, in una riunione tenutasi il 17 settembre. E l'angolo ice cream era atteso da un po'. Restano per ora top secret il fornitore e i prezzi di vendita. Unica certezza è che non ci saranno i coni.
Oltre ai tradizionali supplì e arancini, accanto ai panini al carbone vegetale, alle piadine, ai tramezzini e ai bagel al salmone, presto i parlamentari potranno assaggiare (rigorosamente all'interno della buvette, visto il divieto assoluto di consumare cibo nel Corridoio dei passi perduti e nel cortile esterno del palazzo), creme di vario gusto, che saranno conservate in un frigorifero ad hoc ed 'esposte' nelle classiche vasche di metallo da allestire proprio all'ingresso, in quella parte del banco del bar dove ora sono in bella mostra croissant e pasticcini. A curare la gestione della sarà la Cd Servizi, la società in house della Camera. I lavori di modifica e adeguamento del bancone ligneo per installare il contenitore refrigerante per le creme, riferiscono fonti parlamentari del centrodestra, dovrebbero iniziare la prossima settimana. La delibera che ha dato l'ok alla 'coppetta' di Montecitorio è stata votata a maggioranza dai questori: solo l'esponente di M5S avrebbe espresso la sua contrarietà.
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