(Adnkronos) - Una mutazione genetica a rischio di morte improvvisa è stata scoperta nella popolazione di Caposele, un paesino di poco più di 3.200 anime in provincia di Avellino. Per circa 2 anni la località campana è stata un laboratorio a cielo aperto, teatro di un programma di screening che ha coinvolto 234 abitanti appartenenti a un unico albero genealogico. L'analisi ha permesso di individuare nel gene Lmna una mutazione "mai descritta prima", battezzata c.208del, "associata a una forma grave di cardiomiopatia e a manifestazioni neuromuscolari più lievi, ma clinicamente rilevanti", descrivono gli autori dello studio pubblicato sul 'Journal of the American College of Cardiology Advances (Jacc): Heart Failure'. A firmare il lavoro un gruppo di genetisti, cardiologi e neurologi dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano. Gli scienziati hanno identificato 30 portatori della nuova mutazione (pari al 12,8% del campione esaminato), di cui il 100% presentava anomalie cardiache in molti casi non note e quindi non trattate, e circa il 43% segni di coinvolgimento neuromuscolare.
La storia dello studio-rivelazione comincia nel 2021, quando una giovane donna si presenta al San Raffaele nell'ambulatorio del cardiologo e aritmologo Simone Sala, riferendo alcuni episodi di alterazione lieve del ritmo cardiaco. A preoccupare il medico è però la lunga storia familiare di morti improvvise riportate dalla paziente: parenti giovani, apparentemente sani, colpiti da arresti cardiaci senza spiegazione. "Mi si accese così una lampadina - racconta lo specialista - Non era solo un'aritmia: c'era qualcosa che sembrava ricorrere nella famiglia di questa paziente, e questo qualcosa andava capito in fretta". Dalle caratteristiche delle alterazioni cardiache della giovane, Sala sospetta una forma di laminopatia. Le laminopatie sono malattie causate da mutazioni del gene Lmna, che si manifestano con sintomi molto diversi, tra cui appunto anomalie cardiache e neuromuscolari. Grazie all'intuizione del cardiologo, sulla paziente scatta dunque l'indagine genetica che conferma l'ipotesi: la giovane è portatrice di una mutazione del gene Lmna, ma nuova, sconosciuta prima d'allora. La 'paziente 0' era stata trovata.
Dal suo caso è partita una campagna di screening genetico-clinico iniziata nel 2022 e conclusa nel giugno 2024, portata avanti grazie alla straordinaria partecipazione della comunità civile e medica locale, spiegano dal San Raffaele. Sette gli specialisti dell'ospedale 'registi' del maxi-progetto, guidati da Sala in collaborazione con Stefano Previtali, neurologo dell'Irccs e associato all'università Vita-Salute San Raffaele, e con Chiara Di Resta, docente dell'ateneo e ricercatrice dell'Unità di Genomica per la diagnosi delle patologie umane del San Raffaele. "In alcuni soggetti" portatori della mutazione diagnosticati grazie allo studio, riporta l'ospedale, "la diagnosi precoce ha consentito interventi tempestivi salvavita, come l'impianto di un defibrillatore o l'indicazione al trapianto di cuore".
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(Adnkronos) - Un nuovo studio pubblicato su Nature descrive l'estrazione e il sequenziamento di antiche proteine dello smalto da un dente di rinoceronte fossilizzato risalente dai 21 ai 24 milioni di anni fa, nel Miocene inferiore, ritrovato nell'Alto Artico canadese. Questa impresa estende di ben dieci volte la scala temporale delle sequenze proteiche recuperabili, dando preziose informazioni sull'evoluzione rispetto al più antico DNA conosciuto.
Il progetto è stato guidato dal Ryan Sinclair Paterson e diretto da Enrico Cappellini, entrambi dell’Università di Copenaghen. All’interno di questo progetto hanno lavorato Gabriele Scorrano dell’Università di Roma Tor Vergata, Raffaele Sardella di Sapienza Università di Roma e Luca Bellucci del Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Firenze.
Il team di ricerca italiano in particolare ha fornito e analizzato un esemplare di dente di rinoceronte di circa 400.000 anni fa, proveniente dal sito di Fontana Ranuccio, località in provincia di Frosinone molto importante per l’archeo-paleontologia poiché vi sono stati rinvenuti alcuni tra i più antichi reperti in Italia del genere Homo, insieme a una ricca fauna.
Il reperto del rinoceronte ‘ciociaro’ quindi è stato determinante per lo studio delle sequenze proteiche e ha funzionato da riferimento intermedio tra i campioni più recenti di età medioevale e quello molto più antico canadese analizzato in questo studio, offrendo un confronto diretto su come le proteine antiche si conservino nel tempo.
Così commenta la scoperta Gabriele Scorrano docente di Antropologia presso il dipartimento di Biologia dell'università di Roma Tor Vergata, autore con gli altri dello studio pubblicato su Nature: “È stato entusiasmante partecipare a questa ricerca e spingere i limiti dell’analisi delle proteine antiche. Il mio contributo si è concentrato sull’analisi del reperto italiano proveniente da Fontana Ranuccio. Dimostrare che è possibile estrarre biomolecole da reperti così antichi e da contesti climatici sfavorevoli apre nuove prospettive: potremmo finalmente analizzare materiali finora esclusi per timore di danneggiarli inutilmente”. “Mi auguro che questo lavoro possa contribuire a stimolare una riflessione sulle opportunità di valorizzare reperti che potrebbero rivelarsi fondamentali per approfondire la storia evolutiva della nostra specie” ha concluso Scorrano.
Questa ricerca segna quindi un momento cruciale per la paleoproteomica, lo studio delle proteine antiche. Sebbene alcune proteine antiche siano state trovate in fossili del Miocene medio-superiore (circa 10 milioni di anni fa), l'ottenimento di sequenze sufficientemente dettagliate per ricostruzioni robuste delle relazioni evolutive era prima limitato a campioni non più vecchi di 4 milioni di anni. Questo nuovo studio amplia e di molto la finestra temporale, dimostrando come le proteine abbiano uno straordinario potenziale di conservarsi su vaste scale temporali geologiche nelle giuste condizioni.
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(Adnkronos) - Un arresto improvviso in carreggiata nord dell'A1 sarebbe stata all'origine del tragico incidente avvenuto ieri, martedì 15 luglio, in una galleria nel tratto toscano dell'autostrada tra Firenzuola e Badia. Secondo una prima ricostruzione, una Fiat Panda si sarebbe fermata bruscamente lungo la corsia, per motivi ancora da chiarire. Pochi istanti dopo, un tir che sopraggiungeva non è riuscito a evitare l'impatto e ha travolto l'auto, distruggendola.
Il bilancio è drammatico: tre persone sono morte sul colpo. Si tratta di Mauro Visconti, 69 anni, ex dipendente comunale originario di Verbania, sua moglie Zoila Nydia Basulto Albuquerque, 65 anni, nata in Perù e operatrice socio-sanitaria a Verbania, e la figlia Stefany Carla, 39 anni, anche lei nata in Perù. Tutti risiedevano a Gravellona Toce, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola.
A bordo della Fiat Panda c'erano anche Silvana Visconti, 37 anni, altra figlia di Mauro e Zoila, che era alla guida, e sua figlia di 5 anni. Entrambe sono sopravvissute ma sono in condizioni gravissime. Sono ricoverate rispettivamente presso il trauma center dell'ospedale di Careggi, a Firenze e l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Nell'impatto è morto anche il cane di famiglia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Firenze, sono in corso per chiarire le cause dell'arresto improvviso del veicolo in un tratto ad alta velocità.
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(Adnkronos) - Sale l'inflazione a giugno 2025. Secondo quanto comunica l'Itat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su maggio e dell’1,7% rispetto a giugno 2024 (da +1,6% registrato nel mese precedente). Aumentano lievemente sia il tasso di crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” (+2,8% da +2,7%) sia l’inflazione di fondo (+2,0% dal +1,9% di maggio, commenta l'Istat.
L'aumento soprattutto per effetto dell’accelerazione tendenziale dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+4,2% da +3,5%). Nel comparto energetico si amplia la flessione dei prezzi (-2,1% da -2,0%) a seguito della forte decelerazione di quelli della componente regolamentata (+22,6% da +29,3%).
La dinamica tendenziale dell’indice generale risente prevalentemente dell’accelerazione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +3,5% a +4,2%) e di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,6% a +2,9%), oltre che dell’attenuarsi della flessione dei prezzi dei Beni durevoli (da -1,1% a -0,8%). Decelerano, invece, i prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +29,3% a +22,6%). Nel mese di giugno l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera (da +1,9% a +2,0%), mentre quella al netto dei soli beni energetici resta stabile (a +2,1%). La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si accentua lievemente (da +0,8% a +0,9%), come anche quella dei servizi (da +2,6% a +2,7%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni resta invariato rispetto al mese precedente e pari a +1,8 punti percentuali. Il tasso tendenziale di variazione dei prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumenta (da +2,7% a +2,8%), come quello dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +1,5% a +2,0%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9%), dei Beni alimentari lavorati (+0,3%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,3%); sono in diminuzione su base mensile i prezzi dei Beni energetici regolamentati (-3,0%) e non regolamentati (-0,7%) e quelli dei Beni alimentari non lavorati (-0,4%). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,4% per l’indice generale e a +1,8% per la componente di fondo. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su maggio e dell’1,5% su giugno 2024. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta di 0,2% su maggio e dell’1,8% rispetto a giugno 2024 (da +1,7% di maggio); la stima preliminare era +1,7%. Nel secondo trimestre 2025 i prezzi al consumo, misurati dall’IPCA, evidenziano aumenti più elevati per le famiglie con bassi livelli di spesa (+2,0%) e relativamente più contenuti per quelle con livelli di spesa elevati (+1,8%).
I dati definitivi dell’Istat sui prezzi al dettaglio confermano la stangata che si sta abbattendo sulle vacanze estive degli italiani, afferma il Codacons, commentando i numeri sull'inflazione. A giugno i prezzi registrano un aumento medio del +1,7% su anno che, in termini di spesa e considerati i consumi totali delle famiglie, equivale ad un maggiore esborso pari a +559 euro annui per la famiglia “tipo”, +761 euro per un nucleo con due figli.
Tuttavia, nonostante un tasso generale di inflazione sotto controllo, tutte le voci legate al turismo hanno registrato a giugno una decisa crescita, che segue il trend al rialzo iniziato già nel mese di maggio: i prezzi dei voli nazionali, ad esempio, a giugno rincarano del +38,7% su anno, le tariffe dei traghetti del +19,6%, quelle dei Servizi ricreativi e sportivi (piscine, stabilimenti, palestre, parchi divertimento, ecc.) del +7,7%, i prezzi dei Pacchetti vacanza nazionali del +8,7%. Gli alberghi rincarano del +2,9% su anno, i villaggi vacanza del +3,6%, mentre i listini di case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +5,9%. Aumentano anche musei e monumenti storici: +4% su anno, ristoranti (+3%), bar (+3,8%), gelaterie (+3,8%).
Come emerso dai vari monitoraggi Codacons relativi all’andamento delle tariffe turistiche, i listini del settore stanno registrando aumenti sostenuti, ora certificati anche dall’Istat – denuncia l’associazione – Rincari che appaiono del tutto ingiustificati, e che comporteranno un sensibile aggravio di spesa a carico dei cittadini che si sposteranno per trascorrere giorni di villeggiatura fuori casa nel periodo estivo, realizzando una stangata sulle vacanze egli italiani.
La corsa dei prezzi dei generi alimentari traina l’inflazione, con i listini di cibi e bevande analcoliche che a giugno salgono del +3,5% su anno, pari ad un aggravio di spesa da +320 euro annui per una famiglia con due figli solo per la voce alimentazione, denuncia Assoutenti, citando i dati odierni dell’Istat.
“I listini dei generi alimentari continuano a crescere in Italia, al punto che quelli non lavoratori segnano un incremento del +4,2% su anno – spiega il presidente Gabriele Melluso - Alcuni prodotti continuano a registrare rincari astronomici: il burro aumenta del +19,7% sul 2024, il caffè del 24,8%, il cioccolato del 12,9%, il cacao del 21,3%. Ma a giugno salgono anche formaggi e latticini (+6,3%), uova (+7,2%), frutta fresca (+7,2% col record degli agrumi, +15,8%, pesche e nettarine +13,5%), pomodori +7,4%, gelati +4,6%
“Un trend quello dei rialzi alimentari che prosegue oramai da mesi, e che sta peggiorando con l’aumento della domanda per i beni tipici dell’estate. Chiediamo al governo di prestare la massima attenzione all’andamento dei prezzi nel comparto, perché si tratta di spese primarie di cui le famiglie non possono fare a meno, e che incidono pesantemente sui bilanci degli italiani” – conclude Melluso.
"Dati pessimi! A preoccupare è il continuo rialzo delle spese obbligate, beni alimentari e carrello della spesa, che non accennano a invertire la loro rotta. Il carrello passa da 2,7 di maggio a 2,8 di giugno, i Prodotti alimentari e bevande analcoliche da 3,2 a 3,5. Insomma, aumenti che di mese in mese non sembrano astronomici, ma che sommati determinano una stangata sempre maggiore per le famiglie, specie per le fasce meno abbienti, trattandosi di spese non rinviabili" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat sull'inflazione.
"Tradotto in termini di aumento del costo della vita, significa che se l'inflazione a 1,7% comporta, per una coppia con due figli, un rialzo complessivo della spesa pari a 630 euro, di questi ben 337 se ne vanno solo per il carrello della spesa, 320 euro per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche rincarati del 3,5%. Una vera e propria stangata. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 569 euro, 283 euro sono per cibo e bevande, 301 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona. In media, per una famiglia sono 453 euro complessivi, 221 per mangiare e bere, 234 per il carrello" conclude Dona.
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(Adnkronos) - Il Cavaliere del Lavoro Alberto Bolaffi, presidente onorario della società Bolaffi, è morto nella notte all'età di 89 anni a Torino. L'annuncio della scomparsa "con immenso dolore" è stato dato con un comunicato dalla stessa Bolaffi che vanta una storia ultrasecolare nei beni rifugio da collezione.
Terza generazione della famiglia alla guida dell'azienda dagli anni Sessanta fino al 2013, Alberto Bolaffi ha contribuito in modo determinante alla crescita e all'affermazione di Bolaffi Spa, valorizzando la tradizione, iniziata con suo nonno nel lontano 1890, e dando al commercio filatelico un ulteriore, grande impulso a livello nazionale e internazionale.
Da 130 anni la famiglia Bolaffi diffonde il piacere di collezionare con serietà e passione in Italia e nel mondo. La filatelia era agli albori e il giovane Alberto Bolaffi ebbe un'intuizione: abbandonare il commercio di biciclette e puntare sui francobolli. Nel 1893 aprì il primo negozio a Torino, in via Cavour. Da quell'intuizione sarebbe nata un'azienda destinata a fare storia. Una storia che porta ancora il suo nome.
Il figlio del fondatore, Giulio Bolaffi, uno dei filatelisti più importanti di sempre, tanto da essere celebrato da un francobollo italiano, nel 1923 all'attività commerciale affiancò con successo quella editoriale. Sviluppò innovativi criteri di catalogazione e quotazione dei francobolli e intuì il valore dei documenti postali come testimonianza scritta delle grandi imprese dell'umanità.
Nel 1955 Alberto Bolaffi entrò da manager nella società guidata dal padre. Interprete del cambiamento dei consumi collezionistici e culturali degli anni Sessanta, amplia l'attività ad ambiti allora inediti: nel 1986 fonda il Collector Club, il settore di vendita per corrispondenza, e nel 1990 la casa d'aste. Nel 2000 apre la strada alla filografia, il collezionismo di documenti che percorrono la storia della parola scritta. Nel 2012 Giulio Filippo Bolaffi, figlio di Alberto e nipote di Giulio, diventa amministratore delegato: il mercato cambia e l'azienda si trasforma. Nasce Bolaffi Metalli Preziosi che tratta la compravendita di oro di borsa e propone lingotti marchiati Bolaff; viene riorganizzata la rete commerciale. La casa d’'aste si apre a nuovi settori: vini pregiati, gioielli, arte moderna e contemporanea, memorabilia, vintage tecnologico, auto e moto da collezione. Nel 2020 nasce Bolaffi per gli Immobili.
Leggi tutto: Morto Alberto Bolaffi, il presidente onorario della storica casa d’aste aveva 89 anni
(Adnkronos) - Ancora due incidente mortali sul lavoro. A Roma un 61enne è morto mentre effettuava dei lavori di manutenzione elettrica a degli stabili di via Etruria. La dinamica di quanto accaduto non è ancora chiara, sembra che l'uomo sia caduto dal camion da dove stava lavorando da solo. L'infortunio è accaduto nella serata di ieri e l'uomo è stato trovato a terra da un condomino di passaggio, supino e in una pozza di sangue. Trasportato in codice rosso all'Ospedale San Giovanni, il 61enne è deceduto poco dopo per i gravi traumi riportati. La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sono intervenuti gli agenti del Distretto San Giovanni e autoradio del Commissariato Celio.
La seconda vittima in una cascina dell’alessandrino, dove un agricoltore 43enne titolare dell’azienda agricola sarebbe stato travolto da due rotoballe che stava scaricando da un rimorchio a causa della pendenza del terreno. Inutili i tentativi di salvarlo dei sanitari del 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i tecnici dello Spresal per gli accertamenti sull’accaduto.
(Adnkronos) - La Procura di Milano ha chiesto sei arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana di Palazzo Marino, e Manfredi Catella, l’immobiliarista fondatore di Coima, in uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica.
Le richieste di arresto (due domiciliari e quattro in carcere) riguardano Tancredi, appartenenti all'Amministrazione comunale, progettisti e imprenditori nel campo dell’urbanistica. Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso.
Catella insieme alle altre cinque persone sarà sentito la prossima settimana dal giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini.
La richiesta di sei arresti e di una ventina di acquisizioni e perquisizioni nel campo dell’urbanistica è legata - si legge nella nota della Procura di Milano - a un “fenomeno legato ad alcuni profili di incontrollata espansione edilizia” che ha assunto “dimensioni di rilievo notevolissimo”, tant'è che le indagini, coordinate dalla Procura ed eseguite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano, “hanno già portato nei mesi scorsi al sequestro preventivo di diversi cantieri e all'adozione di misure cautelari personali” si legge nel comunicato della procura guidata da Marcello Viola.
(Adnkronos) - La Procura di Milano ha chiesto sei arresti, tra cui quello di Giancarlo Tancredi, assessore alla Rigenerazione urbana di Palazzo Marino, in uno dei filoni dell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica. Per Tancredi e un imprenditore i domiciliari, mentre per gli altri del carcere. Le accuse a vario titolo sono corruzione e falso.
Leggi tutto: Urbanistica a Milano, pm chiede arresto di un assessore del Comune
(Adnkronos) - Nel 2021 cantava di un cuore spezzato, di tradimenti e della paura di non essere abbastanza. Da ‘Drivers License’, il brano che l’ha resa famosa, Olivia Rodrigo, di strada ne ha fatta. E oggi, all’età di 22 anni, non potrebbe essere più fiera e orgogliosa di se stessa. Lo dimostrano gli occhi con cui più volte la cantante statunitense ha ringraziato il suo pubblico italiano.
Dopo 3 anni, ieri, martedì 15 luglio, è tornata da quella che Olivia considera la ‘fan base’ più rumorosa tra le tappe di un tour che attraversa diversi paesi. Ma dalla sua ultima visita in Italia tutto è cambiato. Olivia Rodrigo ha fatto decollare la sua carriera, percorso nuove strade e sfornato altre hit. La sua musica ha raggiunto ogni angolo d’Italia e quindi il suo ritorno a Milano richiedeva una location adeguata. Più grande, più rumorosa. L’Ippodromo Snai San Siro si è fatto cornice di un concerto che i 27mila fan, accorsi per lei, non dimenticheranno facilmente.
Non è un caso che i suoi show somiglino tanto a una seduta terapeutica. L’uro liberatorio che parte dal palco e percorrere i fili d’erba dell’Ippodromo attraversa le anime dei presenti e risuona nella calda notte meneghina. Rodrigo invita a guardarsi dentro, a liberarsi delle proprie paure e a sprigionare tutta l’energia in quello che è un atto di rinascita. Proprio come accaduto a lei, quando dalle ceneri di un cuore infranto ne è emerso l’album, ‘Sour’, che ha cambiato la sua vita.
Ma il suo concerto è anche altro. Una canzone dopo l’altra, Olivia tiene il palco con una performance da rockstar. Un po’ diavolo e un po’ angelo. Si muove tra balletti sexy e brani cantanti al pianoforte. Quello di Olivia è uno show a 360 gradi, capace di far saltare e di commuovere. Con un filo conduttore: il viola. Ognuno dei presenti porta infatti un indumento di colore viola, un dress code che non si vede spesso e che è diventato vero e proprio marchio di fabbrica della giovane cantautrice statunitense.
Rodrigo ricerca un rapporto diretto con i fan. Li saluta, li guarda negli occhi e gli stringe la mano. E in risposta riceve una coreografia da brividi, quando lei intona ‘Lacy’ loro alzano dei cartoncini bianchi al cielo e le fanno leggere una frase che Olivia conosce bene: ‘You're made of angel dust’, ovvero ‘Sei fatta di polvere d’angelo’. Appunto, un po’ angelo e un po’ diavolo. (di Marica Di Giovanni)
(Adnkronos) - Dalla ricerca condotta da Swg-Ey “emergono visioni molto diverse tra la popolazione, che guarda a un percorso molto vicino, chiede strade, servizi idrici, ad esempio, ma fatica ad avere una visione di lungo periodo, e la nuova classe dirigente, che, invece, si porta sul lungo periodo e chiede energia, stabilità, cybersicurezza. La tensione tra quella che è l'esigenza della popolazione e quello che è il bisogno espresso dai nuovi leader è un elemento chiave per l'Italia del futuro”. Commenta così Riccardo Grassi, head of research Swg, l’indagine condotta dall’azienda di ricerche di mercato e dalla rete di servizi professionali Ey, presentata all’evento ‘La classe dirigente del futuro. Governare la normalità, costruire l’eccellenza’, promosso a Roma da Orizzonte Italia, Kratesis e dalla stessa Swg. La ricerca ha voluto porre l’accento su infrastrutture moderne e Pubblica Amministrazione e ha evidenziato “una grossa sfiducia nei confronti della Pa e la necessità di recuperare non tanto un consenso, quanto una capacità di leggerla come propositiva e generativa”, sottolinea Grassi.
Dall’indagine emerge una crescente consapevolezza tra i cittadini, soprattutto tra i più giovani, che il futuro del Paese passerà da una Pubblica Amministrazione capace di decidere e da infrastrutture moderne.
“Da questo punto di vista le infrastrutture possono essere un grande volano. Un grande strumento per aumentare la fiducia dell'opinione pubblica nel Paese e nella sua crescita”, conclude l’head of research di Swg.
(Adnkronos) - “Il settore del cemento e del calcestruzzo rimane un driver fondamentale per la crescita dei Paesi e soprattutto dell’Italia. Stiamo vedendo diversi progetti che si stanno sviluppando su tutto il territorio nazionale”. Lo afferma Stefano Gallini, amministratore delegato Heidelberg Materials Italia Cementi Spa all’incontro 'La classe dirigente del futuro. Governare la normalità, costruire l’eccellenza', promosso da Orizzonte Italia, Kratesis e Swg, a Roma. Durante l’evento è stata presentata una nuova indagine di Swg-EY relativa a infrastrutture moderne e Pubblica Amministrazione.
“Stiamo per affrontare delle sfide importanti: quella della sostenibilità, ma soprattutto quella della decarbonizzazione, che richiede un dialogo profondo con le autorità, ma soprattutto un supporto affinché progetti di grande portata possano essere portati a compimento. È necessario avere il supporto, le approvazioni e soprattutto avere i fondi, che oggi non tutte le aziende della filiera possono avere”, conclude Gallini.
(Adnkronos) - “Ci sono 4 elementi” che la Pubblica Amministrazione può adottare per trasformare la gestione ordinaria in un’opera di eccellenza “la digitalizzazione, la formazione del personale, i Kpi (Key Performance Indicator), quindi la valutazione della performance degli stessi, e la collaborazione pubblico privato. Riguardo a quest’ultima bisognerebbe utilizzare maggiormente lo strumento del project financing, sia in ambito infrastrutturale sia in quello immobiliare”. Queste le parole di Roberto Talotta, partner Real Estate, Construction and Infrastructure EY-Parthenon Italia, in occasione dell’evento 'La classe dirigente del futuro. Governare la normalità, costruire l’eccellenza', promosso da Orizzonte Italia, Kratesis e Swg a Roma, nel corso del quale è stata presentata una nuova indagine di Swg-EY relativa a infrastrutture moderne e Pubblica Amministrazione.
Nel corso del suo intervento, Talotta ha citato le grandi sfide europee: innovazione, decarbonizzazione e difesa e anche l'urgenza di investimenti infrastrutturali, spiegando come si concilia questa visione con le difficoltà attuali del sistema educativo e occupazionale italiano, in particolare per i più giovani: “La percentuale di giovani che non riescono ad arrivare ad un grado di maturità scolastica e ad inserirsi in un mondo del lavoro così competitivo è molto alta. Di conseguenza, è necessario lavorare utilizzando tutti gli strumenti che permettano di abbassare tale percentuale di giovani che non solo non cercano un lavoro, ma che sono anche disoccupati. Siamo secondi solo alla Romania”, conclude Talotta.
(Adnkronos) - “Si può e si deve realizzare l'eolico offshore galleggiante in Italia e il Paese dovrebbe investire in questa tecnologia perché c'è bisogno di energia. Oggi l’Italia consuma circa 300 terawattora (TWh) l'anno e arriverà al 2040 a oltre 400mila e nel 2050 a 500mila”. E’ quanto affermato da Riccardo Toto, direttore generale Renexia Spa all’evento 'La classe dirigente del futuro. Governare la normalità, costruire l’eccellenza', promosso da Orizzonte Italia, Kratesis e Swg, a Roma. Nel corso dell’incontro è stata presentata una nuova indagine di Swg-Ey relativa a infrastrutture moderne e Pubblica Amministrazione.
“E’ giusto fare energia dove non si reca disturbo alla popolazione. Inoltre, se farla alla largo permette anche di fare degli investimenti in Italia è assolutamente giusto farla. In particolare, l'eolico offshore è un comparto che può valere fino a 60 miliardi di euro, con un valore aggiunto sull'economia italiana di oltre 48 miliardi di euro. Quindi, bisogna farla: è energia pulita e porta le bollette ad essere meno pesanti per i cittadini italiani”, conclude Toto.
(Adnkronos) - Punta la ragazza in compagnia delle amiche e investe tutte: 20enne arrestato in provincia di Napoli. L'episodio è avvenuto ad Acerra.
Una ragazza di 19 anni stava trascorrendo una serata con le proprie amiche nella casa comunale di via Palatucci, quando il 20enne si sarebbe avvicinato alla ragazza e l'avrebbe schiaffeggiata.
Il giovane, un operaio incensurato di Acerra, non si era arreso alla fine della relazione tra i due, durata 9 mesi e conclusasi ormai da 5. Mesi di maltrattamenti, che la vittima non avrebbe mai denunciato, scegliendo di lasciarlo per la sua ossessiva gelosia.
La 19enne, secondo la ricostruzione, ha tentato di fuggire verso l'auto delle amiche, mentre il suo ex a bordo dello scooter le ha puntate e si è schiantato contro di loro. Tutte finite in ospedale con lesioni lievi, dopo l'episodio la vittima si è presentata in caserma per denunciare i fatti, fornendo anche foto e dettagli su precedenti episodi di violenza subiti e mai denunciati. I Carabinieri hanno avviato le indagini e chiarito la dinamica degli eventi raccogliendo diversi elementi in danno del 20enne che è stato rintracciato e arrestato. Il ragazzo è nel carcere di Poggioreale, deve rispondere di atti persecutori, maltrattamenti, lesioni e percosse.
Leggi tutto: Napoli, investe ex e amiche con lo scooter: arrestato 20enne
(Adnkronos) - Sono almeno 20 i palestinesi che sono stati uccisi nelle prime ore di oggi dai raid aerei di Israele contro la Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente al-Jazeera Arabic.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha intanto autorizzato il proseguimento delle segnalazioni degli attacchi dei miliziani Houthi alle navi mercantili che transitano nel Mar Rosso. Il voto è stato autorizzato da 12 dei 15 membri del Consiglio di sicurezza Onu mentre Russia, Cina e Algeria si sono astenute opponendosi agli attacchi americani contro lo Yemen definiti contro la sua sovranità.
La risoluzione, sponsorizzata da Stati Uniti e Grecia, estende fino al 15 gennaio 2026 l'obbligo per il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres di presentare al Consiglio di sicurezza relazioni mensili sugli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. L'ambasciatrice statunitense ad interim Dorothy Shea ha affermato che la risoluzione riconosce la necessità di una vigilanza continua "contro la minaccia terroristica degli Houthi sostenuta dall'Iran".
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dal canto suo ospiterà questa sera il primo ministro del Qatar Muhammad bin Abdulrahman al-Thani alla Casa Bianca. Lo conferma la Casa Bianca. Al centro dei colloqui, come scrive Axios, i negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi.
Le Forze di difesa israeliana (Idf) hanno condotto anche un raid aereo contro l'aeroporto di Thaala, nei pressi di Sweida, città a maggioranza drusa nel sud della Siria teatro di scontri settari. Lo scrive il quotidiano libanese Al Mayadeen secondo il quale ci sarebbero vittime tra le forze del governo di Damasco.
I militari inviati dal governo di Damasco a Sweida, città a maggioranza drusa nel sud della Siria, devono ritirarsi e i raid aerei delle Forze di difesa israeliane (Idf) continueranno fino a quando non lo faranno, ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz in una nota. "Il regime siriano deve lasciare in pace i drusi a Sweida e ritirare le sue forze. Come abbiamo chiarito e avvertito, Israele non abbandonerà i drusi in Siria e applicherà la politica di smilitarizzazione che abbiamo deciso", ha affermato Katz. "Le Idf continueranno a colpire le forze del regime finché non si ritireranno dalla zona e presto intensificheranno la loro risposta contro il regime se il messaggio non verrà recepito", ha aggiunto.
Intanto è salito ad almeno 248 morti il bilancio degli scontri settari nella città a maggioranza drusa di Sweida, riferiscono gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, nel bilancio delle vittime figurano 92 membri della minoranza drusa, di cui 28 civili. Gli attivisti precisano che 21 sono stati "uccisi in esecuzioni sommarie da parte delle forze governative".
Secondo l'Osservatorio sono stati uccisi almeno 138 membri delle forze di sicurezza siriane, insieme a 18 combattenti beduini alleati.
(Adnkronos) - L'annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui i sistemi missilistici Patriot sono stati inviati già all'Ucraina fa tirare un sospiro di sollievo all'Ucraina, sottoposta a continui bombardamenti notturni russi. Nelle ultime settimane il presidente Volodymyr Zelensky ha ripetutamente richiesto l'intervento dei Patriots, mentre Mosca invia un numero record di droni e missili.
Ecco cosa sappiamo dell'avanzato sistema di difesa missilistica degli Stati Uniti:
I Patriots, acronimo di Phased Array Tracking Radar for Intercept on Target, sono il principale sistema di difesa missilistica dell'esercito americano.
Hanno dimostrato il loro valore più di recente il mese scorso, quando hanno contribuito ad abbattere 13 dei 14 missili iraniani lanciati contro la base aerea di Al Udeid dell'aeronautica militare statunitense in Qatar.
Le ultime versioni degli intercettori Patriot sono in grado di colpire missili balistici a corto raggio, missili da crociera e droni in arrivo ad altitudini fino a 15 chilometri (9,3 miglia) e a distanze fino a 35 chilometri.
Gli analisti affermano che questo consente a una singola batteria Patriot di coprire un'area compresa tra 100 e 200 chilometri quadrati, a seconda del numero di lanciatori presenti nella batteria, della topografia locale e di altre condizioni. Non si tratta di un'area molto estesa in un Paese delle dimensioni dell'Ucraina, con una superficie totale di oltre 603.000 chilometri. Da qui la necessità per Kiev di dotare i suoi veicoli di numerose nuove batterie Patriot.
Una batteria è composta da sei-otto lanciamissili, ciascuno in grado di trasportare fino a 16 intercettori, insieme a un radar phased array, una stazione di controllo, una stazione di generazione di energia, il tutto montato su camion e rimorchi.
Secondo i rapporti militari statunitensi, a una batteria Patriot sono assegnate circa 90 persone, ma solo tre soldati nel centro di comando e controllo possono utilizzarla in situazioni di combattimento.
Secondo il Center for Strategic and International Studies (CSIS), una batteria Patriot è costosa: l'installazione completa di lanciatori, radar e missili intercettori costa più di un miliardo di dollari.
Secondo un rapporto del CSIS, un singolo intercettore può arrivare a costare fino a 4 milioni di dollari, il che rende problematico il suo utilizzo contro i droni russi economici, che possono arrivare a costare anche solo 50.000 dollari, soprattutto considerando che la Russia invia centinaia di droni ogni notte nei recenti attacchi all'Ucraina.
Per quanto riguarda l'ultimo trasferimento, i funzionari statunitensi hanno affermato che i Patriots potrebbero raggiungere l'Ucraina più rapidamente se fossero trasferiti dagli alleati europei della Nato all'Ucraina, per poi essere sostituiti da sistemi acquistati dagli Stati Uniti.
Secondo il “Military Balance 2025” dell’International Institute for Strategic Studies, sei alleati della Nato (Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Romania e Spagna) dispongono di batterie Patriot nei loro arsenali.
C'è preoccupazione, sia all'interno che all'esterno dell'esercito, che le scorte degli US Patriot possano essere troppo esigue. "È il nostro elemento di forza più sollecitato", ha dichiarato il generale James Mingus, vice capo di stato maggiore dell'esercito, durante un dialogo al CSIS all'inizio di questo mese.
Mingus ha sottolineato che l'unità Patriot in Qatar, che ha contribuito a difendere la base aerea di Al Udeid, è stata dispiegata in Medio Oriente per 500 giorni, affermando che si tratta di un "elemento di forza molto stressato".
L'Ucraina ha dichiarato di aver bisogno di 10 nuove batterie Patriot per proteggersi dal crescente attacco di missili e droni da parte della Russia.
Secondo il gruppo di monitoraggio delle armi con sede nel Regno Unito Action on Armed Violence, Kiev ha già ricevuto sei batterie Patriot pienamente operative: due dagli Stati Uniti, due dalla Germania, una dalla Romania e una fornita congiuntamente da Germania e Paesi Bassi.
Gli analisti sostengono che i Patriots da soli non possono porre fine all'invasione russa dell'Ucraina. Wesley Clark, generale in pensione dell'esercito americano ed ex comandante supremo della Nato, ha dichiarato lunedì a Lynda Kinkade della Cnn che, affinché il pacchetto di armi abbia un effetto reale sul campo di battaglia, dovrebbe includere più dei semplici sistemi di difesa aerea.
"Se si vuole davvero fermare tutto questo, bisogna colpire la Russia e in profondità", ha detto Clark. "Bisogna colpire l'arciere, non le frecce che arrivano".
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