(Adnkronos) - Clamorosa contestazione dei tifosi in Lituania. Nel corso dell'ultima partita dell'Fk Zalgiris, il derby di Kaunas contro il Kauno Zalgiris (23esima giornata di campionato), i sostenitori della squadra hanno chiesto le dimissioni del tecnico Vladimir Cheburin in modo particolare. Come? Tirando diverse valigie in campo contro l'allenatore, che ha risposto con un ironico e provocatorio applauso. La partita è stata a quel punto fermata dall'arbitro e il gioco è ripreso solo grazie all'aiuto dei calciatori, che hanno trascinato i bagagli fuori dal terreno di gioco.
Per la cronaca, l'Fk ha perso 2-1 la stracittadina (contro i rivali che tra l'altro guidano il campionato, con un vantaggio di 18 punti), mettendo in campo una prestazione che ha alimentato ancor di più il malumore dei tifosi. La settimana scorsa, la squadra di Vladimir Cheburin aveva anche salutato la Conference League, dopo l'eliminazione ai playoff contro il Linfield. Risultato che aveva portato i tifosi alla forte presa di posizione contro il tecnico e al lancio delle valigie, ultima frontiera di contestazioni nel mondo del calcio.
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(Adnkronos) - Un vademecum pratico con consigli utili per affrontare il caldo in modo intelligente, sicuro e nel rispetto della legge. E' quello stilato da Cna Installazione Impianti per aiutare i cittadini a orientarsi tra modelli, consumi e normative.
Secondo l'organizzazione d'impresa è ormai inarrestabile la diffusione dei climatizzatori e come emerge da un’indagine della stessa Cna oggi sono presenti in sei case su dieci e in oltre il 90% di uffici, negozi, laboratori e capannoni. Ma è bene ricordare che un impianto installato male può costare caro: consumi alle stelle, rischi per la salute, malfunzionamenti, sanzioni per chi si affida a soggetti non autorizzati.
Secondo Cna il primo passo per avere un impianto efficiente e sicuro è rivolgersi a imprese abilitate e certificate F-gas, iscritte al Registro nazionale (www.fgas.it). Non basta 'saperlo fare': per installare, ricaricare o smaltire climatizzatori contenenti gas fluorurati serve una certificazione obbligatoria.
Affidarsi al vicino, all’amico praticone o al tecnico non abilitato è un illecito. E la responsabilità non è solo di chi installa, ma anche di chi commissiona il lavoro. Il rischio? Multe salate e un impianto che potrebbe risultare irregolare, inefficiente o addirittura pericoloso.
Come scegliere il modello. Preferire climatizzatori di classe energetica A++ o superiore, meglio se dotati di tecnologia inverter, significa risparmiare fino al 30% in bolletta. I modelli inverter regolano automaticamente la temperatura e riducono sprechi e sbalzi termici. Per abitazioni con più stanze è consigliabile optare per impianti distribuiti, piuttosto che per un unico climatizzatore troppo potente e localizzato.
Attenzione all’esposizione. Il posizionamento influisce sul rendimento: installare l’unità in zone ombreggiate e fresche, preferibilmente a nord o nord-est, può far risparmiare fino al 5% di energia. Va evitata l’ostruzione delle bocchette con tende o mobili e, inoltre, il getto d’aria non va diretto su letti o divani: si rischiano malanni inutili.
Come usarlo senza danni. Per stare bene ed evitare colpi d’aria, la temperatura ideale è di 25-26°C e, comunque, non oltre 8-10 gradi in meno rispetto all’esterno. Chiudere porte e finestre, abbassare le tapparelle nelle ore più calde e limitarne l’uso in contemporanea di elettrodomestici aiuta il climatizzatore e fa bene anche al portafoglio.
Manutenzione professionale. Pulire i filtri e l’unità esterna almeno una volta l’anno migliora la qualità dell’aria e riduce i consumi. Ma ci sono operazioni che per legge possono essere svolte solo da tecnici abilitati, come la sanificazione del circuito del gas refrigerante. Niente fai-da-te: l’impianto non è un ventilatore, è una macchina complessa che può diventare pericolosa se trattata senza competenze.
In conclusione, Cna invita tutti i cittadini a non farsi tentare dal risparmio facile ma illegale: l’installazione abusiva può sembrare conveniente, ma spesso si traduce in problemi gravi, costi maggiori e rischi per la salute e l’ambiente. Solo rivolgendosi a imprese certificate si può avere la garanzia di un impianto sicuro, efficiente e a norma di legge.
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(Adnkronos) - Il Cipess ha approvato il Progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina che comprende una articolata documentazione presentata dal ministero delle infrastrutture e trasporti.
"Sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Una infrastruttura del genere è un acceleratore di sviluppo", ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini durante la presentazione al comitato interministeriale. Il ministro ha anche ringraziato i ministri precedenti che hanno creduto al collegamento tra Calabria e Sicilia, citando Pietro Lunardi. Presente, tra gli altri, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante e riunioni a tutti i livelli. È un'emozione perché non si è mai arrivati al progetto definitivo e sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo", ha poi detto il ministro durante la conferenza stampa sull'approvazione del progetto.
"Sarà un acceleratore di sviluppo perché il ponte sarà una parte della risoluzione dei problemi nel Mezzogiorno in Italia. Oggi i treni ci mettono dai 120 ai 180 minuti per il trasporto merci, ora impiegheranno 15 minuti. Il tempo medio per le auto tra i 70 e i 100 minuti si ridurrà a 10 minuti", ha concluso.
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(Adnkronos) - Continua la telenovela di mercato legata ad Ademola Lookman e al suo possibile trasferimento dall'Inter all'Atalanta. Dopo giorni di tensioni, assenze agli allenamenti e armadietto svuotato nel centro sportivo di Zingonia, il calciatore nigeriano avrebbe - come riportato dal Corriere dello Sport - lasciato Bergamo. Rottura totale insomma, con possibili ripercussioni anche dal punto di vista contrattuale per l'attaccante e multa da parte del club bergamasco.
Ma com'è la situazione tra Lookman e l'Inter ad oggi, mercoledì 6 agosto? Pochi giorni fa, l'Atalanta ha rifiutato un'offerta da 45 milioni (bonus inclusi) per l'attaccante. La Dea almeno finora, non si è mai mossa da una base di 50 milioni. A margine della conferenza di presentazione di Sportiello, l'amministratore delegato dell'Atalanta Luca Percassi aveva posto la questione in questi termini: "Il patto con il giocatore era che sarebbe stato venduto soltanto a un top club europeo e che non avrebbe vestito la maglia di un'altra squadra italiana. Oggi la situazione è diversa, ma in ogni caso la società è attenta a valutare i tempi e i valori di uscita dei propri giocatori". Una complicazione ulteriore per l'Inter.
Lookman sta ora forzando la mano per il trasferimento a Milano, ma dopo due sessioni di allenamento saltate, alla terza l'Atalanta avrebbe facoltà di sospendergli lo stipendio. A Milano, intanto, Marotta e Ausilio studiano il rilancio per un nuovo assalto.
Leggi tutto: Inter, nuova offerta per Lookman? I nerazzurri 'studiano' il rilancio con l'Atalanta
(Adnkronos) - L'inviato speciale di Donald Trump Steve Witkoff è arrivato a Mosca per la sua quinta visita in Russia quest'anno, nel quadro dello sforzo del Presidente americano per gettare le basi di una veloce pace in Ucraina, prima, per trovare un escamotage per evitare una crisi fra Mosca e Washington, poi, oggi a due giorni dalla scadenza dell'ultimatum rivolto da Trump a Vladimir Putin.
Witkoff, che ha sempre incontrato Putin in queste sue missioni in Russia, è stato accolto questa mattina alle sette (ora locale) all'aeroporto Vnukovo di Mosca dall'inviato del Cremlino per gli investimenti esteri Kirill Dmitriev, capo del Fondo per gli investimenti diretti, con cui più tardi ha passeggiato nel parco di Zaryadye, accanto al Cremlino. Sobrio in questa occasione il suo ingresso nella sala dell'udienza con Putin: l'ospite americano ha contenuto la sua gestualità e si è limitato a sorridere, senza la postura calorosa che aveva caratterizzato l'incontro di San Pietroburgo dell'11 aprile - un incontro durato più di quattro ore- quando l'inviato americano era entrato alla Biblioteca presidenziale in cui lo aspettava il suo interlocutore con la mano destra sul cuore.
L'ultima missione dell'immobiliarista trasformato da Trump in negoziatore dei dossier più delicati, Medio Oriente e Ucraina, risale allo scorso 25 aprile, quando aveva discusso con Putin la ripresa dei negoziati diretti fra Mosca e Kiev. Da allora, le delegazioni si sono incontrate tre volte in Turchia, definendo accordi per lo scambio delle salme dei soldati uccisi al fronte e dei prigionieri. Questa è la quinta visita di Witkoff in Russia dall'inizio dell'anno.
Witkoff, che non parla russo, era stato criticato anche per aver accettato un interprete del Cremlino in tre diversi incontri con Putin, il primo, l'11 febbraio a Mosca, quando il colloquio durato tre ore e mezzo aveva portato alla liberazione del detenuto americano Marc Fogel, condannato a 14 anni di reclusione in Russia per possesso di sostenze stupefacenti. Ma anche, come aveva scoperto Nbc, il 13 marzo a Mosca e l'11 aprile a San Pietroburgo, Witkoff non aveva portato il suo interprete, rompendo una tradizione diplomatica consolidata, necessaria per preparare "memcon" (memorandum del colloquio, ndr) accurati.
E non solo: l'aereo privato che l'immobiliarista aveva usato per recarsi in Russia in una di queste occasioni non sarebbe stato dotato del sistema di comunicazioni sicure del governo.
"C'è in programma un incontro con la Russia domani. Vedremo cosa succede. Definiremo poi cosa fare (sulle misure contro la Russia, ndr)", aveva affermato ieri Trump che sta pensando anche all'introduzione di sanzioni, alla scadenza dell'ultimatum, se dal Cremlino non ci saranno segnali positivi sulla strada di una pace in Ucraina, contro la 'flotta fantasma' che porta il petrolio russo eludendo le restrizioni.
(Adnkronos) - Il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., ha annullato quasi 500 milioni di dollari di sovvenzioni e contratti per lo sviluppo di vaccini a mRNA. A renderlo noto è stato oggi lo stesso Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani che a maggio aveva già revocato un contratto da quasi 600 milioni di dollari alla casa farmaceutica Moderna per lo sviluppo di un vaccino contro l'influenza aviaria.
Secondo Kennedy, "come ci ha dimostrato la pandemia, i vaccini a mRNA non sono efficaci contro i virus che infettano le vie respiratorie superiori". "Rilasciando questa affermazione totalmente errata, il Segretario sta dimostrando il suo impegno nel perseguire il suo obiettivo di lunga data di seminare dubbi su tutti i vaccini", lo ha contrastato Jennifer Nuzzo, direttrice del Pandemic Center presso la Brown University School of Public Health, citata dal New York Times.
"Se non avessimo utilizzato questi vaccini salvavita a mRNA per proteggere dalle malattie gravi, avremmo avuto milioni di morti in più per Covid", ha affermato. Il Dipartimento della Salute ha annunciato che favorirà altri tipi di vaccini rispetto a quelli a mRNA, come i vaccini a cellule intere.
"Dire di no ai finanziamenti sulla tecnologia a mRna è stoppare il progresso nell'ambito dei vaccini. Kennedy alla guida della sanità Usa è come mettere un lupo a guardia di un gregge di pecore, tanta ideologia e poca scienza. La locomotiva Usa in fatto di scienza che abbiamo sempre conosciuto e ammirato si sta fermando, un dispiacere enorme". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, sulla decisione del segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., che ha annullato quasi 500 milioni di dollari di sovvenzioni e contratti per lo sviluppo di vaccini a mRna.
"Come ci ha dimostrato la pandemia, i vaccini a mRna non sono efficaci contro i virus che infettano le vie respiratorie superiori", ha dichiarato Kennedy. La tecnologia a mRna per i vaccini, replica Bassetti, "è il futuro per buona parte delle malattie infettive e per patologie per cui non c'è ancora un vaccino, come la West Nile. E' una chiusura ideologica e quando diventa ostacolo alla scienza è una perdita per il mondo intero e per i cittadini, americani ma non solo".
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(Adnkronos) - L'uomo che si era acceso una sigaretta con la fiamma della tomba del milite ignoto che a Parigi si trova sotto l'Arco di Trionfo è stato arrestato. L'arresto dell'uomo, un senza fissa dimora di nazionalità marocchina ma con un permesso di soggiorno fino ad ottobre 2025, è stato effettuato ieri alle 18 in Avenue de la Grande Armée. L'uomo inizialmente ha negato l'accaduto prima di ammettere rapidamente i fatti. È accusato di "aver violato una tomba, un'urna cineraria o un monumento eretto in memoria dei defunti", reato che comporta un rischio teorico di un anno di carcere e una multa di 15.000 euro.
Il ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, riferisce 'Le Figaro', ha deciso di ritirare il permesso di soggiorno dell'uomo, noto dalla polizia e con numerosi precedenti penali tra cui furto d'auto, danneggiamento, violenza o ingiuria pubblica a causa della razza.
La polemica era scoppiata in Francia dopo la diffusione sui social di un video che riprendeva l'uomo mentre si accendeva una sigaretta con la fiamma del milite ignoto. Davanti a una dozzina di persone che stavano di fronte alla tomba del milite ignoto - una tomba collocata sotto l'Arco di Trionfo dall'11 novembre 1920 in memoria dei soldati caduti per la Francia durante la Prima Guerra Mondiale - l'uomo aveva superato le transenne e usato la fiamma del monumento per accendersi la sua sigaretta, prima di scavalcare di nuovo i cancelli, senza dire una parola o voltarsi. La ministra con delega alla Memoria e ai veterani, Patricia Mirallès ieri aveva annunciato l'avvio di un'azione legale nei confronti dell'uomo responsabile di "un oltraggio alla memoria degli uomini caduti per la Francia". Secondo 'Le Figaro' il video è stato girato da una turista lettone lunedì 4 agosto poco prima delle 21 e pubblicato per la prima volta sul social network Tiktok.
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(Adnkronos) - Per il 2025, Roma è la città italiana che si conferma tra le migliori destinazioni globali per il 'workcation', la pratica di combinare lavoro e tempo libero per prolungare le vacanze. È quanto emerge dal terzo Barometro annuale 'Work from anywhere' (Wfa) di International workplace group (Iwg), il più grande player al mondo di spazi di lavoro flessibili e ibridi.
Iwg, che conta su una rete di oltre 4.000 sedi di spazi di lavoro flessibili in più di 120 Paesi, ha esaminato 40 principali città al mondo per il 'workcation', valutandole in base a 12 criteri chiave. A ciascuna località è stato assegnato un punteggio da 1 a 10 considerando fattori come clima, cultura, alloggio, trasporti, qualità del cibo e delle bevande, felicità, velocità della banda larga, sostenibilità e disponibilità di spazi di lavoro flessibili. Quest’anno, inoltre, sono stati introdotti nuovi parametri, tra cui la disponibilità e il costo dei visti per nomadi digitali e la vicinanza a spiagge, montagne o parchi nazionali.
Roma si posiziona all’ottavo posto nella classifica globale, distinguendosi per la sua straordinaria offerta culturale, l’eccellente tradizione gastronomica e anche grazie all’introduzione della nuova normativa italiana che regolamenta l’ingresso nomadi digitali in Italia.
La top 10 globale delle migliori città per il 'workcation' nel 2025 vede in testa Tokyo seguita da Rio de Janeiro, Budapest, Seoul, Barcellona, Pechino, Lisbona, Roma, Parigi, La Valletta. Tokyo eccelle per le sue velocissime connessioni a banda larga, infrastrutture di trasporto avanzate, sicurezza, ricca offerta culturale e il nuovo visto per nomadi digitali lanciato nell’aprile 2024, che consente soggiorni fino a 12 mesi a costi competitivi. La vicinanza a montagne, coste e parchi nazionali la rende perfetta per lavoratori ibridi in cerca di un mix tra dinamismo urbano e natura.
Rio de Janeiro si posiziona in seconda posizione grazie alla copertura 5G cittadina, all’aumento degli spazi di coworking e ai costi di vita contenuti. Famosa per il Carnevale, offre una vivace scelta di ristoranti, ampi spazi verdi e spiagge iconiche come Copacabana e Ipanema. Budapest si conferma una meta ideale per i 'workcation' grazie agli alloggi economici, ottimi collegamenti e una vasta offerta culturale.
Tra le città emergenti nel Barometro 'Work from anywhere' di International Workplace Group figurano: Seoul, che si posiziona al quarto posto grazie agli ottimi punteggi ottenuti per la velocità della connessione internet, l’efficienza dei trasporti e il nuovo schema semplificato per i visti da nomade digitale; Parigi, nona classificata, brilla per la sua vivace scena culturale, i trasporti efficienti e le numerose opzioni di coworking, nonostante i costi più elevati; La Valletta, al decimo posto, conquista la Top 10 grazie al suo clima mediterraneo, al fascino storico e alle dimensioni accessibili.
Il Barometro di quest’anno ha accolto 10 nuove destinazioni emergenti, che si stanno rapidamente affermando come mete ideali per i lavoratori da remoto, destinazioni che offrono un mix di infrastrutture moderne e accesso a esperienze naturali e culturali uniche. Tra queste: Città del Capo, Sudafrica, con la sua spettacolare bellezza naturale, unita a un crescente ecosistema tecnologico, è una meta sempre più ambita dai nomadi digitali.
E ancora Praga, Repubblica Ceca, nota per la sua architettura storica e il costo della vita accessibile, offre una combinazione unica di tradizione e modernità. Melbourne, Australia, grazie alla sua vivace scena culturale e alla qualità della vita sta attirando sempre più lavoratori remoti. Reykjavik, Islanda, ideale per chi cerca un’esperienza unica immersa nella natura, con paesaggi mozzafiato e infrastrutture moderne.
Il concetto di 'workcation' è un trend in forte crescita che ha registrato un’esplosione di popolarità da quando il lavoro ibrido è diventato il modello prevalente per molti professionisti. Più di quattro lavoratori ibridi su cinque (84%), infatti, hanno esteso, o prenderebbero in considerazione di estendere, una vacanza per lavorare da remoto. Inoltre, l’80% considera destinazioni che prima non avrebbe preso in considerazione, evidenziando come la flessibilità nel lavoro stia ridefinendo anche le scelte di viaggio.
Secondo Mark Dixon, ceo di Iwg, "da quando il lavoro ibrido offre l'opportunità di lavorare ovunque, sempre più persone stanno abbracciando l’idea di combinare il lavoro con il viaggio, sia che si tratti di pochi giorni aggiunti alla fine di una vacanza o di alcuni mesi come nomade digitale".
"Una tendenza che è destinata a consolidarsi, con sempre più aziende che adottano politiche di lavoro flessibile e 'Work From Anywhere', soprattutto durante i mesi estivi. Queste soluzioni non solo migliorano l’equilibrio tra vita privata e professionale e riducono il rischio di burnout, ma generano anche significativi benefici in termini di produttività", aggiunge.
"Secondo il nostro recente studio condotto in collaborazione con Arup, le aziende che consentono ai propri dipendenti di utilizzare spazi di lavoro locali come parte della strategia di localizzazione del lavoro potrebbero registrare un incremento della produttività pari all’11% nei prossimi cinque anni. Si tratta di un vantaggio tangibile per entrambe le parti: un’opportunità vincente sia per i lavoratori, sia per i datori di lavoro nella competizione globale per attrarre e trattenere i migliori talenti", conclude.
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(Adnkronos) - Ridefinire i contorni del volto, cancellare le occhiaie, ridurre le rughe e migliorare l'aspetto e il tono della pelle. Ma come orientarsi, nella pratica, fra trattamenti, professionisti e promesse pubblicitarie? Ecco 5 cose da sapere per una medicina estetica sicura.
Gli esperti della Federazione italiana medici estetici (Fime) avvertono: 1) Non è solo una 'punturina'. Filler, botulino, laser e fili sono atti medici veri e propri che comportano, inevitabilmente, dei rischi, di cui il paziente deve essere preventivamente informato. Vanno eseguiti solo da medici laureati, abilitati all'esercizio della professione e con formazione specifica. "Chi si improvvisa medico estetico può mettere a rischio la salute delle persone, anche con interventi che sembrano banali - mette in guardia Raffaele Rauso, presidente del Congresso Fime che si terrà a Napoli dal 12 al 14 settembre -I pazienti hanno il diritto di sapere a chi si stanno affidando e devono anche informarsi sui trattamenti a cui vengono sottoposti, chiedendo quale tipo di filler o tossina botulinica viene iniettata nel proprio corpo"; 2) Attenzione al "troppo, troppo presto". Sempre più giovanissimi richiedono labbra voluminose e zigomi scolpiti, ispirandosi a influencer e modelle ritoccate, spesso con l'aiuto di filtri non dichiarati. I social hanno un ruolo determinante in queste scelte, con il risultato di avere tratti omologati e volti già sovratrattati a 22 anni. "La medicina estetica non deve rincorrere mode: deve valorizzare l'identità individuale e prevenire l'eccesso - spiega Rauso - Chi inizia presto, senza guida, rischia di vedersi peggio col tempo".
3) Volume con intelligenza: i filler sono cambiati. Oggi i filler non si iniettano più superficialmente nella pelle: si posizionano in profondità, sul periostio o nei cuscinetti adiposi, per sostenere e proiettare, senza gonfiare. E' l'era dell'approccio tridimensionale. "Il filler non serve solo a riempire: sostiene, modella, migliora la qualità dei tessuti, ma va saputo usare. Un bravo medico sa quando fermarsi e dove agire per evitare risultati artificiali", chiarisce il presidente del Congresso Fime; 4) Non solo volume: anche i muscoli si trattano. Spesso il cedimento del volto non dipende solo dalla perdita di volume, ma anche dall'attività di muscoli che "tirano verso il basso". Si può intervenire con miomodulazione tramite filler o botulino nel terzo inferiore del viso. "Queste tecniche consentono risultati naturali senza esagerazioni - sottolinea Rauso - Al congresso le mostreremo live, perché i medici imparino a trattare non solo il volto in modo statico, ma anche il suo movimento"; 5) Approccio olistico e integrazione: la vera sicurezza. Il futuro della medicina estetica è combinare filler, laser, tecnologie e neuromodulatori in modo intelligente. Non esistono più trattamenti isolati, ma strategie personalizzate. "Un filler mal posizionato o un laser usato male possono causare danni. Al contrario, quando ben integrati, questi strumenti si potenziano a vicenda. La sicurezza nasce dalla visione d'insieme e dall'esperienza clinica", conclude Rauso.
Leggi tutto: Bellezza, da medici estetici 5 regole per interventi in sicurezza
(Adnkronos) - Due casi di cronaca recente - da Villaricca (Napoli), dove una donna con la terza media praticava iniezioni e trattamenti estetici senza alcun titolo di studio, fino a Ponte San Pietro (Bergamo), con un'altra finta dottoressa scoperta mentre operava pazienti ignari - riportano l'attenzione sul tema della sicurezza in medicina estetica. In un settore che cresce ogni anno, aumentano anche i rischi: non solo di complicanze mediche, ma anche di deriva culturale ed estetica. Secondo l'ultimo report Isaps (International Society of Aesthetic Plastic Surgery), nel 2023 in Italia sono stati eseguiti oltre 757mila trattamenti estetici, di cui quasi 500mila non chirurgici: una crescita costante, trainata soprattutto dai trattamenti 'soft', più rapidi, accessibili e percepiti come sicuri. Ma dietro l'apparente leggerezza di una 'punturina' si nasconde un rischio crescente per la sicurezza dei pazienti. Per questo la Federazione italiana medici estetici (Fime) ha scelto di dare un segnale forte: aprire il 12esimo Congresso nazionale 2025 che si terrà a Napoli dal 12 al 14 settembre con una tavola rotonda sulla sicurezza, aperta anche ai cittadini.
Un evento unico nel suo genere - spiega la Fime - con l'obiettivo di fare chiarezza e fornire strumenti concreti per riconoscere la buona medicina estetica, distinguendosi da mode, abusi e improvvisazioni. L'appuntamento è alle 14.30 di venerdì 12 settembre all'Hotel NH Panorama di via Medina 70, a Napoli. A guidare i lavori dell'incontro inaugurale sarà Raffaele Rauso, presidente del Congresso Fime, insieme al presidente Fime Nicola Zerbinati e alla vicepresidente Patrizia Sacchi. Nella tavola rotonda discuteranno di sicurezza massimi esperti a livello nazionale: oltre a Zerbinati, Emanuele Bartoletti, presidente Sime (Società italiana medicina estetica); Roberto Monaco, presidente Cogeaps (Consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie); Andrea Servili, presidente Tme (Tutela medici estetici); Andrzej Ignaciuk, già presidente Uime (International Union of Asthetic Medicine).
"Il problema non è la medicina estetica in sé, ma il modo in cui viene banalizzata - afferma Rauso - Quella che molti chiamano 'una semplice punturina' è in realtà un atto medico che richiede conoscenze anatomiche, senso estetico, competenza clinica e responsabilità. Oggi invece vediamo un abuso crescente da parte di operatori non qualificati e una domanda sempre più distorta, soprattutto tra i giovanissimi, che rincorrono modelli irrealistici con trattamenti sempre più precoci e standardizzati. E' qui che nasce il vero rischio: non solo per la salute, ma per l'identità delle persone". Per rispondere concretamente a questi episodi e alla crescente confusione che circonda il mondo della medicina estetica, la Fime ha deciso di coinvolgere anche il pubblico in un momento di confronto e divulgazione, con l'obiettivo di promuovere consapevolezza e strumenti di difesa.
Leggi tutto: Medici estetici: "Anche con punturina a rischio sicurezza pazienti"
(Adnkronos) - Pagelle scarse con voti particolarmente bassi in matematica? Potrebbe essere colpa del climate change. Non è la scusa originale accampata da un alunno svogliato, ma un vero e proprio alert lanciato da un team di scienziati: l'aumento delle temperature potrebbe influire negativamente sull'apprendimento degli studenti in tutto il mondo, segnalano gli autori di una ricerca pubblicata su 'Plos Climate', che ha misurato l'effetto cumulativo delle aule surriscaldate da stagioni roventi sulle performance scolastiche.
L'analisi condotta da Konstantina Vasilakopoulou dell'australiano Royal Melbourne Institute of Technology (Rmit) e da Mat Santamouris dell'University of New South Wales (Unsw), è una revisione sistematica dei dati di quasi 14,5 milioni di studenti in 61 Paesi e ha permesso di rilevare che l'esposizione prolungata al caldo urbano, e a temperature elevate in particolare negli ambienti scolastici, compromette significativamente le prestazioni cognitive degli studenti: riduce la loro capacità di apprendere e assimilare le conoscenze, con un impatto maggiore su compiti complessi come la matematica rispetto a quelli più semplici come la lettura. Non solo: aumentano anche i rischi per la salute mentale e le disuguaglianze educative. E le conseguenze risultano essere sproporzionate sulle popolazioni vulnerabili e a basso reddito.
L'impatto delle alte temperature sul rendimento scolastico degli studenti viene definito dagli autori della ricerca "profondamente significativo", influendo sui risultati scolastici, intellettuali e professionali. "Questa ricerca evidenzia una conseguenza critica e poco riconosciuta del cambiamento climatico", evidenzia Santamouris della School of Built Environment dell'Unsw. "Lo stress da calore non ha solo un impatto sulla salute fisica, ma compromette anche l'equità educativa e compromette il potenziale umano".
Fra i risultati chiave emersi dal lavoro c'è l'aspetto del declino cognitivo: l'esposizione prolungata al calore per diversi anni scolastici porta a un calo misurabile del rendimento scolastico. E viene evidenziato anche il nodo della disuguaglianza sociale, dal momento che gli studenti provenienti da contesti a basso reddito e appartenenti a minoranze sono fino a 3 volte più colpiti dalla perdita di apprendimento dovuta al caldo, rilevano gli esperti. Altro elemento sono le disparità globali: gli studenti dei Paesi più poveri subiscono perdite cognitive significativamente maggiori rispetto a quelli dei paesi più ricchi, secondo quanto emerge dalla ricerca. E infine i rischi futuri: "Senza interventi - è il messaggio - il cambiamento climatico potrebbe ridurre il rendimento scolastico degli studenti fino al 10% entro il 2050 in alcune regioni".
I ricercatori hanno anche esaminato strategie di adattamento, tra cui l'aria condizionata (che potrebbe compensare il 73% della perdita cognitiva correlata al caldo), una migliore ventilazione e tecnologie di raffrescamento urbano. Sebbene queste misure possano mitigare la perdita cognitiva, l'accesso rimane disomogeneo, in particolare nelle comunità svantaggiate. "Le tecnologie di raffreddamento devono essere rese accessibili a tutti gli studenti, non solo a quelli delle aree più ricche", sottolinea Santamouris. "Altrimenti, il cambiamento climatico continuerà ad ampliare il divario educativo e sociale".
Gli autori chiedono un'azione politica urgente per integrare la resilienza climatica nella pianificazione delle infrastrutture educative. E questo include dare priorità alla mitigazione del calore nella progettazione delle scuole, ampliare l'accesso alle tecnologie di raffreddamento e sostenere ulteriori ricerche sugli impatti cognitivi degli stress ambientali. "Non si tratta solo di una questione ambientale, ma di un problema di giustizia sociale ed educativa", conclude Vasilakopoulou. "Dobbiamo agire ora per proteggere il potenziale di apprendimento delle generazioni future".
Leggi tutto: Caldo, allarme scienziati: "Aumento temperature peggiora rendimento studenti"
(Adnkronos) - Marcella Bella è ufficialmente una dei protagonisti della prossima edizione di Ballando con le stelle. L'annuncio è arrivato direttamente dai canali ufficiali del dance show di Rai 1, condotto da Milly Carlucci, che ha pubblicato un video in cui la cantante conferma la sua partecipazione.
"Alla 20esima edizione di Ballando con le stelle pensate un po'... ci sarò anche io!", esordisce Marcella Bella nel filmato. L'artista promette impegno e passione: "Cercherò di ballare solo per voi e ce la metterò tutta. Proverò ad essere tosta, forte però con un po' di leggerezza", ha detto citando il ritornello del brano con cui ha partecipato al Festival di Sanremo, 'Pelle diamante', diventato un inno alla forza femminile. "E soprattutto con tanto cuore. Avrò bisogno anche di voi, fatemi sentire il vostro sostegno, vi do appuntamento alla fine di settembre. A presto", ha concluso.
Il programma di Rai1, atteso per l'autunno, sta svelando poco alla volta i nomi del cast della nuova edizione. Dopo l'annuncio di Maurizio Ferrini, Andrea Delogu e Rosa Chemical, l'ingresso di Marcella Bella promette di portare grinta e fascino sul palco.
Leggi tutto: Ballando con le stelle, Marcella Bella è nel cast: "Forte, tosta e... ballerina"
(Adnkronos) - È morto il giurista, magistrato ed ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo dell'uomo dal 2001 al 2010 Vladimiro Zagrebelsky. Aveva 85 anni. Figura centrale del diritto italiano ed europeo dell'ultimo mezzo secolo, Zagrebelsky si è spento martedì 5 agosto scorso, nella sua casa di vacanze a Gressoney-La-Trinité, in Valle d'Aosta. Con lui se ne va una voce lucida e coerente, capace di coniugare rigore tecnico e profondo impegno civile, sempre animata da una visione costituzionale della giustizia e da una cultura giuridica aperta all'Europa e al mondo.
Nato a Torino il 25 marzo 1940, Vladimiro Zagrebelsky era il fratello maggiore di Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte costituzionale. Entrambi cresciuti in una famiglia di origini russe, approdata in Italia nei primi decenni del Novecento, hanno rappresentato due pilastri del pensiero giuridico italiano, capaci di confrontarsi con la complessità del mondo contemporaneo partendo da una profonda fede nei valori costituzionali.
Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Torino nel 1963, Vladimiro intraprese la carriera giudiziaria, nella quale ha lasciato un'impronta indelebile. Entrò in magistratura nel 1965, esercitando a lungo a Torino sia come giudice che come pubblico ministero. Fu presidente della Corte d'Assise (1987-1990) e procuratore della Repubblica presso la Pretura torinese (1991-1994). Dalle aule giudiziarie passò poi alle stanze dell'autogoverno della magistratura, eletto due volte al Consiglio Superiore della Magistratura (1981-1985 e 1994-1998), dove si distinse per equilibrio, indipendenza e competenza.
Negli anni successivi Vladimiro Zagrebelsky fu chiamato a dirigere l’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia e la Direzione generale dell'organizzazione giudiziaria (1998–2001), incarichi che interpretò con la sobrietà e la serietà che gli erano proprie, contribuendo all'attuazione della riforma del codice di procedura penale.
La svolta internazionale arrivò nel 2001, quando fu eletto dall'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa come giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo. Rimase alla Corte di Strasburgo fino al 2010, svolgendo un ruolo determinante nello sviluppo della giurisprudenza europea in anni di profonda trasformazione. Le sue sentenze e opinioni separate, sempre argomentate con eleganza e fermezza, hanno segnato alcuni dei passaggi più delicati nell'evoluzione del sistema europeo di protezione dei diritti fondamentali. Particolarmente attento ai cosiddetti "casi strutturali", si è battuto per una giurisprudenza capace di incidere concretamente sugli ordinamenti nazionali, rifiutando ogni forma di giustizia simbolica. Fu un giudice "europeo" nel senso più pieno del termine, profondamente legato al testo della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, ma ancor più ai suoi valori fondativi: dignità, libertà, uguaglianza, giustizia.
Terminato il mandato a Strasburgo, Zagrebelsky non si ritirò mai dalla scena culturale. Dal 2010 al 2024 diresse il Laboratorio dei Diritti Fondamentali di Torino, da lui fondato presso il Collegio Carlo Alberto: un centro di ricerca innovativo, capace di connettere riflessione accademica, dibattito pubblico e formazione. Dal 2010 fu anche editorialista per il quotidiano "La Stampa", firmando interventi densi e rigorosi, mai autoreferenziali, su temi di giustizia, costituzione e diritti. I suoi articoli - sempre misurati, mai gridati - rappresentavano un punto di riferimento per lettori e studiosi, specie nei momenti di tensione istituzionale o di conflitto tra poteri dello Stato. Nel 2010 fu insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, il massimo riconoscimento civile dello Stato, a coronamento di una carriera esemplare.
Studioso instancabile, autore di una produzione scientifica vastissima, Vladimiro Zagrebelsky ha scritto su diritto penale, magistratura, processo, giustizia europea. Tra le sue opere figurano "Reato continuato" (Giuffré, 1970 e 1976); "Lesioni e percosse" (1980); "Diritti dell'Uomo e Libertà Fondamentali" (con M. de Salvia, Giuffré, 2006–2008); Manuale dei diritti fondamentali in Europa (con R. Chenal e L. Tomasi, Il Mulino, 2016–2022); "Commentario breve alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo" (Cedam, 2012)
Numerose le sue collaborazioni con riviste giuridiche italiane e internazionali. Molti dei suoi contributi hanno affrontato i nodi centrali del diritto contemporaneo: l'indipendenza della magistratura, l'obbligatorietà dell'azione penale, il ruolo della Corte europea dei diritti dell'uomo, l'evoluzione del principio di legalità in chiave sovranazionale. (di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - Alessandro Basciano non si è presentato stamane all'appuntamento in commissariato a Milano per mettere il braccialetto elettronico e ora rischia gli arresti domiciliari. Da quanto si apprende, ieri martedì 5 agosto il deejay ha informato le forze dell'ordine - con una mail inviata dal suo avvocato Leonardo D'Erasmo - che non ha più un'abitazione in affitto a Milano e che da anni risiede alle Canarie sebbene, interrogato, abbia sempre fornito l'indirizzo di un'abitazione in zona porta Venezia.
Il suo rifiuto - ieri l'ex concorrente del Grande fratello Vip che vanta oltre un milione di follower e lavora sempre più spesso come deejay all'estero era a Ibiza - rischia di aggravare la sua posizione: o al suo rientro in Italia acconsente a mettere il braccialetto elettronico o rischia i domiciliari e se non indica un altro posto in cui stare potrebbe (come soluzione estrema) finire in carcere. In questo momento per il trentaseienne accusato di stalking nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni, conosciuta nel reality show, la Procura di Milano non è intenzionata a intervenire all'estero con un provvedimento ad hoc confidando, probabilmente, in un ravvedimento di Basciano che in Italia ha la famiglia e due figli minori.
Lo scorso aprile la Cassazione aveva confermato per Basciano il divieto di avvicinarsi (a meno di 500 metri) e di comunicare con l'ex compagna Codegoni. La decisione confermava l'indicazione del Tribunale del Riesame di Milano a cui si era inizialmente rivolta la Procura - l'aggiunta Letizia Mannella e il pubblico ministero Antonio Pansa - dopo che la giudice per le indagini preliminari Anna Magelli aveva scarcerato il deejay arrestato il 21 novembre 2024. A breve è attesa anche la chiusura delle indagini nei confronti di Basciano denunciato dalla modella ventitreenne. Sentita mesi fa dagli inquirenti, l'ex compagna ha ribadito le minacce e gli insulti ricevuti anche via chat, ma soprattutto ha sottolineato di non aver mai ritirato la querela - presentata nel dicembre 2023 -, e di non essere intenzionata a farlo.
(Adnkronos) - Scagionato dall'accusa di bullismo, ma comunque criticato per aver litigato in pubblico: è un'assoluzione a metà quella che la Charity Commission ha deciso di dare al principe Harry, 'reo' di aver permesso che una lite con la presidente della sua associazione benefica africana si svolgesse pubblicamente. L'ente benefico Sentebale, fondato dal duca di Sussex nel 2006, è stato al centro di un'esplosiva disputa a marzo e aprile, quando la presidente Sophie Chandauka accusò pubblicamente il secondogenito di re Carlo III, di "bullismo". Pochi giorni prima, Harry e il co-fondatore, il principe Seeiso del Lesotho, avevano annunciato le dimissioni dall'organizzazione benefica, dopo che i fiduciari si erano dimessi quando la Chandauka aveva rifiutato la loro richiesta di mettersi da parte.
Harry ha fondato l'organizzazione benefica in onore di sua madre, la principessa Diana, per aiutare i giovani affetti da Hiv e Aids in Lesotho e, in seguito, in Botswana. Dopo un'indagine durata mesi, la Charity Commission ha reso noto che "non ha trovato prove di bullismo o molestie diffuse o sistemiche, tra cui misoginia o misoginia all'interno dell'ente benefico". Ma ha criticato tutte le parti in causa per "aver permesso che la controversia si svolgesse pubblicamente", affermando che la "dannosa controversia interna" ha "gravemente danneggiato la reputazione dell'ente benefico". Ha riscontrato inoltre "una mancanza di chiarezza nelle deleghe" e ha aggiunto che questo ha portato a "una cattiva gestione nell'amministrazione dell'ente di beneficenza".
Dopo che le dimissioni di Harry sono state rese pubbliche, la Chandauka aveva commentato di essere stata vittima di persone che "giocano a fare le vittime". Aveva spiegato che si trattava della "storia di una donna che ha osato denunciare questioni di cattiva amministrazione, debole gestione esecutiva, abuso di potere, bullismo, molestie, misoginia, misogynoir (discriminazione contro le donne nere)". Nella sua sentenza, l'autorità di regolamentazione ha criticato tutti i soggetti coinvolti nella controversia per "averla lasciata di pubblico dominio". Ha affermato che l'incapacità degli allora amministratori fiduciari di risolvere le controversie in privato ha "gravemente danneggiato la reputazione dell'ente benefico e rischiato di minare la fiducia del pubblico nelle organizzazioni benefiche in generale". In risposta al rapporto, un portavoce del principe Harry, ha descritto il rapporto come "carente in maniere preoccupante".
(Adnkronos) - È iniziata l'avventura di Luka Modric al Milan. Dopo la presentazione ufficiale, con tanto di incontro con i tifosi, il centrocampista croato, arrivato a parametro zero dal Real Madrid, è sbarcato per la prima volta al centro sportivo di Milanello, dove ha salutato il nuovo allenatore Massimiliano Allegri e incontrato la squadra.
Sorrisi e abbracci al momento del suo arrivo, con Modric che si è intrattenuto, in particolare, a parlare con Rafa Leao. Un colloquio breve e disteso, con l'attaccante portoghese che ha mimato qualcosa al croato, che ha annuito prima di abbracciare nuovamente il neo compagno di squadra. Poi il Pallone d'Oro 2018 ha incontrato il resto della squadra, ricevendo il saluto, tra gli altri, di Fikayo Tomori e Strahinja Pavlovic.
Nel pomeriggio Modric è sceso in campo per il suo primo allenamento in rossonero. Ora l'obiettivo per il giocatore, che è stato impegnato nella prima edizione del nuovo Mondiale per Club con la maglia del Real, è ritrovare la forma migliore per essere pronto all'inizio del campionato, in programma il weekend del 24 agosto.
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(Adnkronos) - Avevano solo 19 anni i due calciatori del Maniago Vajont morti in un tragico incidente avvenuto nella tarda serata di ieri a causa di uno scontro frontale nella galleria Val Colvera, tra i comuni di Frisanco e di Maniago, in provincia di Pordenone
"La Asd Calcio Maniago Vajont è sconvolta dalla tragica scomparsa di Danilo Boz e Fabio Rosa. Siamo vicini in questo momento alle famiglie e ai loro cari per questa perdita inimmaginabile, e continueremo a fornire loro il nostro pieno supporto. Tutte le attività del Calcio Maniago Vajont sono al momento sospese", il post su Facebook della squadra di calcio cui appartenevano i due atleti 19enni.
Secondo quanto riporta 'FriuliOggi.it' erano in tre in auto, il terzo giovane è rimasto ferito, insieme alla donna che era alla guida della seconda auto. I giovani calciatori stavano tornando a casa dall'allenamento e all'interno della galleria sono finiti nella carreggiata opposta, scontrandosi con l'auto guidata dalla donna. L'esatta dinamica di quanto accaduto è ancora in fase di accertamento.
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