Nel testo anche inserimento di più specie da abbattere... 
(Adnkronos) - Torna la Serie A con il turno infrasettimanale. Oggi, mercoledì 29 ottobre, si giocano alle 18:30 Juve-Udinese e Roma-Parma.
Dove vedere le partite? Juventus-Udinese viene trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Dazn, visibili tramite smart tv. Il match sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma web di Dazn.
Anche Roma-Parma è trasmessa in diretta televisiva da Dazn, visibile tramite smart tv, ma questa sfida è disponibile anche sui canali Sky Sport. Il match si potrà seguire in streaming sull'app SkyGo, su NOW e sulla piattaforma web di Dazn.
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Giovane arrestato per detenzione di materiale pedopornografico... 
(Adnkronos) - Dalla password '123456' ai falsi sms delle banche, dai dispositivi non aggiornati alle app pirata: le trappole digitali oggi si nascondono ovunque. E spesso bastano pochi clic per mettere a rischio i propri dati, la propria identità, persino la serenità familiare. Per questo nasce 'Vite Connesse', il decalogo delle buone pratiche per la sicurezza digitale dei consumatori, promosso da Netgroup, società italiana leader nel settore della cybersecurity e dell’innovazione digitale, e Udicon (Unione per la difesa dei consumatori), una delle principali associazioni italiane a tutela dei cittadini e dei loro diritti.
Un vademecum chiaro e accessibile, pensato per aiutare ogni cittadino a difendersi dai pericoli della rete e adottare comportamenti digitali consapevoli. Dieci regole (più una) che traducono la cybersecurity in gesti quotidiani: aggiornare, verificare, segnalare, condividere buone pratiche. “Essere cittadini digitali consapevoli non significa rinunciare alla tecnologia, ma imparare a usarla con intelligenza e responsabilità”, si legge nell’introduzione al decalogo.
“Ogni clic, ogni dato condiviso, ogni aggiornamento ignorato può fare la differenza tra sicurezza e vulnerabilità”. Il decalogo – presentato oggi nel corso di una agorà digitale e diffuso attraverso i canali social di Netgroup e Udicon – affronta i principali rischi della vita digitale moderna: dalle truffe online alla gestione dei cookie, dai backup dei dati personali all’uso corretto dell’intelligenza artificiale. Un vero manuale di autodifesa digitale, con esempi concreti, casi reali e consigli pratici per evitare frodi, furti d’identità e violazioni della privacy. L’obiettivo è creare una cultura della sicurezza digitale diffusa, capace di partire dai comportamenti individuali e arrivare fino alla responsabilità collettiva: perché proteggere i propri dati significa, ormai, proteggere sé stessi e la propria comunità.
“La sicurezza digitale non è più un tema solo tecnologico, ma culturale. Ogni innovazione porta con sé nuove opportunità, ma anche nuove vulnerabilità: per questo la cybersecurity deve diventare una competenza diffusa, parte integrante della vita di cittadini, imprese e istituzioni. Con Udicon abbiamo scelto di unire esperienze e visione per trasformare la consapevolezza in protezione reale. Il decalogo nasce da questa convinzione: la tecnologia può essere davvero un motore di fiducia e comunità, se usata in modo sicuro, responsabile e umano”, ha dichiarato Giuseppe Mocerino, presidente di Netgroup.
"La cybersicurezza è ormai parte della nostra vita quotidiana, non solo un tema per esperti. Ogni giorno riceviamo messaggi, email o notifiche che possono nascondere truffe e insidie e basta un clic per mettere a rischio i nostri dati personali e la nostra identità digitale. Con il decalogo realizzato insieme a Netgroup vogliamo offrire ai cittadini uno strumento semplice, concreto e comprensibile: dieci regole per riconoscere le trappole digitali e difendersi in modo consapevole. Perché proteggere i propri dati significa, prima di tutto, proteggere sé stessi”, ha aggiunto Martina Donini, presidente di Udicon.
Il decalogo quindi raccoglie 10 azioni semplici ma decisive per vivere in modo sicuro e consapevole la propria identità digitale. 1. Proteggi i tuoi account con password sicure e autenticazione a più livelli. Le password sono la prima barriera di protezione della tua vita digitale. Più sono forti, più difficile sarà violare i tuoi account o rubare la tua identità online. Un caso concreto? Un utente usa la stessa password, “123456”, per email, utenze e social. Dopo un furto di dati da un portale, i truffatori accedono anche alla sua casella di posta, inviando messaggi fraudolenti ai contatti. Quindi riutilizzare password semplici o identiche per più servizi crea un effetto domino: basta una violazione per compromettere tutto.
Ecco i consigli: crea password diverse, lunghe (almeno 15 caratteri) e complesse per ogni account; laddove previsto dal servizio, attiva la doppia autenticazione (2fa); utilizza un password manager per memorizzare e aggiornare le credenziali, a maggior ragione per quelle di account non protetti da 2fa; cambia subito le password se ricevi avvisi di violazione dei dati da parte dei servizi che usi.
2. Presta attenzione: le truffe digitali sono riconoscibili. Dietro un messaggio o un link può nascondersi una trappola. Riconoscere i segnali giusti ti aiuta a evitare furti di dati e pagamenti fraudolenti. Caso concreto: un messaggio “dal corriere” invita a cliccare un link per ripianificare una consegna. Il sito imita quello ufficiale ma il logo è in bassa qualità e non sembra formattato correttamente e l’indirizzo web sembra autentico ma contiene una lieve variazione nel dominio. Vengono richiesti i dati della carta di credito per pagare una “tassa di consegna”. Pochi minuti dopo, sul conto della vittima compaiono addebiti non autorizzati. Le truffe sfruttano fretta e fiducia: un solo clic può bastare per rubare dati e denaro. Consigli: non cliccare link sospetti ricevuti via email, sms o chat; controlla sempre mittente, grafica, “tono” del messaggio (spesso allarmistico o urgente) e Url (es. posteitaliane-info.it invece di poste.it); accedi ai servizi solo da app ufficiali o digitando manualmente l’indirizzo nel browser; in caso di dubbi, contatta direttamente l’ente tramite i canali ufficiali.
3. Mantieni aggiornati i dispositivi e le applicazioni. Aggiornare significa proteggersi. Ogni nuova versione di software o app chiude le falle che i criminali informatici cercano di sfruttare. Caso concreto: una famiglia utilizza da tempo un assistente vocale per gestire luci e termostato. Da settimane l’app segnala un aggiornamento disponibile, ma nessuno lo installa. Un gruppo di hacker sfrutta proprio quella falla per accedere da remoto al dispositivo e alla rete wi-fi domestica, raccogliendo informazioni sulle abitudini della casa, sugli orari e perfino sulle conversazioni captate casualmente dal microfono. Quindi ogni aggiornamento corregge vulnerabilità che i criminali informatici possono sfruttare. Ignorarli significa lasciare porte aperte. Consigli: attiva gli aggiornamenti automatici di sistema e app; aggiorna anche router e modem: sono la prima barriera di difesa.
4. Effettua backup regolari: proteggi i tuoi ricordi e i tuoi dati. Un guasto, un furto o un virus possono cancellare in un attimo anni di ricordi digitali. I backup sono la tua rete di sicurezza. Caso concreto: yn utente riceve un’email che sembra affidabile e clicca su un link o un allegato. Dopo il clic, si scopre essere un messaggio malevolo, il computer si blocca e tutti i file – foto, video e documenti di lavoro – diventano inaccessibili. Quindi i dati personali e quelli aziendali risultano compromessi, con un danno sia per l’utente sia per l’organizzazione, che rischia la perdita di informazioni riservate. Senza un backup, basta un guasto o un errore per perdere anni di ricordi digitali e documenti di lavoro. Consigli: esegui backup periodici su supporti esterni o servizi cloud affidabili, prevedendo dei meccanismi di crittografa o protezione con password avanzate; imposta un promemoria mensile per aggiornare i tuoi backup: bastano pochi minuti per mettere al sicuro la tua memoria digitale.
5. Tracce digitali: impara a controllare i cookie. Ogni volta che navighi online, lasci tracce della tua attività sotto forma di cookie, piccoli file che i siti web salvano sul tuo dispositivo. Non tutti i cookie sono uguali, e gestirli consapevolmente ti aiuta a proteggere la tua privacy e limitare la raccolta non necessaria dei tuoi dati. Caso concreto Un consumatore accetta tutti i cookie di un sito di shopping. Poco dopo riceve email e pubblicità da siti sconosciuti: i suoi dati sono stati condivisi con decine di aziende. Cosa emerge: accettare tutti i cookie per comodità espone al tracciamento e all’uso improprio dei propri dati personali. Consigli: accetta solo i cookie necessari, evita di cliccare 'Accetta tutto'; cancella periodicamente cronologia e cookie dal browser.
6. Affidati solo a fornitori e piattaforme sicure. Ogni acquisto o download è una questione di fiducia. Scegliere canali ufficiali e sicuri è il modo più semplice per evitare truffe e furti di dati. Caso concreto Un utente acquista da un sito sconosciuto con prezzi troppo bassi. Il prodotto non arriva e la carta di credito viene clonata. Cosa emerge: offerte 'troppo belle per essere vere' nascondono spesso truffe o furti di dati. Consigli: usa solo siti con connessione sicura https:// e store ufficiali; controlla recensioni e contatti del venditore; evita app scaricate da fonti non ufficiali o dispositivi “sbloccati”.
7. Streaming illegale, rischio reale. La pirateria online non è solo illegale: è anche pericolosa. Dietro un film “gratis” può nascondersi un malware o un furto di identità. Scaricando un film da un sito pirata, un utente infetta il computer con un virus che ruba i dati bancari. Inoltre, rischia sanzioni per violazione del copyright. Lo streaming illegale mette a rischio dati, dispositivi e comporta conseguenze legali. Consigli: guarda contenuti solo su piattaforme legali e certificate; evita siti “gratuiti” o “senza registrazione”; se il dispositivo risulta infetto, disconnettilo dalla rete, esegui una scansione antivirus e rivolgiti a un professionista.
8. Proteggi la tua privacy in casa e sui dispositivi connessi. La casa smart deve essere anche una casa sicura. Ogni dispositivo connesso può diventare una porta aperta se non protetto adeguatamente. Caso concreto Una famiglia installa una videocamera interna ma lascia la password di fabbrica: un hacker accede alle immagini e le diffonde online. Cosa emerge I dispositivi smart rendono la vita più comoda ma, se non protetti, aprono porte digitali ai malintenzionati. Consigli: cambia sempre le password predefinite; aggiorna regolarmente i dispositivi smart; posiziona videocamere solo in aree comuni; copri webcam e attiva la “modalità privacy” quando disponibile; spegni il microfono nei dispositivi di assistenza vocale.
9. Usa l’intelligenza artificiale con consapevolezza e senso critico. L’AI è utile e potente, ma non infallibile. Usarla con prudenza significa proteggere i propri dati e saper distinguere tra verità e finzione. Caso concreto Una persona carica il proprio Cv su una piattaforma di ai per scrivere una lettera di presentazione. I suoi dati in questo modo vengono ceduti a terze parti, senza che se ne renda conto. Sono, quindi, esposti a rischio in caso di un eventuale data breach. Cosa emerge Ogni informazione condivisa con un sistema di Ai può uscire dal tuo controllo e restare accessibile a terzi. Consigli: non caricare dati personali o documenti sensibili; cancella periodicamente i contenuti caricati; verifica sempre l’attendibilità dei risultati: usa l’Ai come supporto, non come unica fonte di verità.
10. Promuovi la cultura digitale in famiglia. La sicurezza online è un gioco di squadra. Condividere buone pratiche tra generazioni protegge tutta la rete familiare. Caso concreto Una persona anziana inserisce i dati bancari in un “sito truffa”, ma il nipote, avendo imparato a riconoscere i falsi sms, blocca subito la carta. La consapevolezza è la miglior difesa: chi conosce i rischi protegge anche gli altri. Consigli: parla di sicurezza digitale in famiglia; insegna a riconoscere truffe e link sospetti; condividi buone pratiche e regole semplici con tutti.
In conclusione il consiglio 'bonus' che vale per tutti! Segnala subito sospetti e comportamenti anomali In caso di truffa, furto di dati o attività sospette sui tuoi account o dispositivi, la rapidità di reazione è fondamentale. Se ricevi comunicazioni ingannevoli, noti movimenti insoliti sui conti o comportamenti anomali dei tuoi dispositivi, interrompi subito la connessione alla rete e non fornire ulteriori informazioni personali. Segnala tempestivamente l’accaduto alla Polizia Postale o alle autorità competenti e, se necessario, blocca carte e account coinvolti. Agire rapidamente può limitare i danni e contribuire a prevenire ulteriori frodi, proteggendo te e altri utenti.
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(Adnkronos) - Berlusconi? ''La sentenza della Cassazione è inequivocabile, non ha avuto nessun rapporto con la mafia''. Forza Italia riuscirà a sfondare al centro dopo il fallimento del Terzo Polo anche senza il Cav? "Meloni ha bisogno di un partito che si contrapponga all’evidente filo-putinismo di Salvini". Il governo durerà l'intera legislatura? ''Meloni è andata bene" e andrà avanti ''sia per la sua capacità di comunicare con la gente, sia perché non ha sbagliato quasi nulla in politica estera'' ma anche "perché ha una opposizione di sinistra francamente imbarazzante''. Dopo la tregua tra Israele e Palestina Trump riuscirà a ottenere un cessate il fuoco in Ucraina con Putin? ''La partita è tutta aperta''. Fabrizio Cicchitto, esponente politico di spicco della stagione socialista, prima, e berlusconiana, poi, parla a 360 gradi rispondendo alle domande dell'Adnkronos sui temi di principale attualità politica e internazionale.
Cicchitto nasce socialista lombardiano, diventa craxiano, ex parlamentare di Fi-Pdl e della Ncd di Angelino Alfano dopo la rottura con il leader azzurro, per molti anni ha lavorato al fianco di Silvio Berlusconi. Per questo, non ha dubbi sull'estraneità del Cavaliere e di Marcello Dell'Utri dalle accuse di collusioni mafiose e considera l'ultima sentenza della Cassazione come l'ennesima riabilitazione post mortem del fondatore del centrodestra. A tal proposito cita una intercettazione da lui scoperta e pubblicata sull'ultimo libro 'Controcorrente' dove passa al setaccio uomini e fatti degli ultimi 80 anni di storia italiana. ''I testi della Cassazione -rimarca- sono inequivocabili sia su Berlusconi, sia su Dell’Utri nella esclusione di loro rapporti con la mafia. Al contrario, fanno fede sia la crisi di nervi del quotidiano giustizialista e putinista 'Il Fatto', sia il silenzio imbarazzato di tutti i grandi giornali che all’epoca passarono dalla guerra a Craxi a quella a Berlusconi".
''D'altra parte -sottolinea Cicchitto- se giornali e magistrati fossero stati in buona fede, sarebbe bastato il testo della intercettazione di un colloquio fra Berlusconi e l'avvocato Renato Della Valle del 1988 nel quale il Cavaliere affermava: 'Devo mandare via i miei figli all’estero perché mi hanno fatto estorsioni in maniera assai brutta. Mi hanno detto che se entro una certa data non faccio una certa roba, mi consegnano la testa di mio figlio ed espongono il corpo in piazza del Duomo. Per parte mia sono munito di scorta'. Di tutto ciò ho avuto modo di parlare in due libri: 'l’Uso politico della giustizia', a pagina 237, e in modo più generale nel recente 'Controcorrente'''.
Per Cicchitto Forza Italia, definito ''un partito moderato di massa'', sopravviverà al melonismo: ''Finora sta tenendo bene botta perché riequilibra al centro tutta la maggioranza di governo, che ha assoluto bisogno di una componente liberale, garantista, europeista e atlantica, chiaramente a sostegno della Ucraina". D'altra parte, "la stessa Meloni ha bisogno nella maggioranza di un partito che si contrapponga all’evidente filo-putinismo di Salvini...''.
L'ex capogruppo alla Camera del Pdl pronostica lunga vita per l'attuale governo ed esclude che la Meloni possa cadere vittima del principio in questo caso della 'donna sola al comando', anche se in politica estera qualche mancanza ce l'ha: ''Meloni finora è andata bene sia per la sua capacità di comunicare con la gente, sia perché non ha sbagliato quasi nulla in politica estera, sia perché ha di fronte una opposizione di sinistra francamente imbarazzante. Abbiamo detto 'quasi nulla' -precisa- perché dissentiamo dalla sua dichiarazione favorevole al mantenimento dell’unanimismo nella guida della Ue, che invece e’ del tutto negativo perché ne blocca l’agibilità politica e il dinamismo mentre invece c’è’ un gran bisogno di una Europa forte e dinamica capace di avere un rapporto alla pari con Trump e di misurarsi con la guerra ibrida condotta da Putin".
Trump riuscirà a ottenere una tregua in Ucraina con Mosca? ''La partita tra Trump e Putin è del tutto aperta", replica Cicchitto che spiega: "Finora è andata assai male perché Trump ha sottovalutato Putin che è uno spietato dittatore di destra. L'unico modo per convincere Putin a più miti consigli deriva solo dai rapporti di forza economici e militari". Di conseguenza, avverte l'ex parlamentare berlusconiano, "sono indispensabili durissime sanzioni e un grande appoggio militare a Zalenaky e alla Ucraina". Cicchitto sta per mandare alle stampe un nuovo libro dedicato a Craxi. E quando gli viene chiesto se Meloni farà rimpiangere l'ex leader Psi i in politica estera, taglia corto: ''Quelle della Meloni e di Craxi sono due storie totalmente diverse non paragonabili. Comunque il Craxi dei missili è quello di Sigonella ha un rilievo fondamentale, difficilmente raggiungibile...".

(Adnkronos) - Proseguono le indagini dopo il furto al Louvre e i due sospetti in custodia sono davanti ai magistrati. Intanto però i gioielli rubati non sono ancora stati ritrovati. A fare il punto della situazione dopo dieci giorni è la Procuratrice della Repubblica di Parigi, Laure Beccuau, in conferenza stampa.
Beccuau ha chiarito che i due sospetti in custodia "hanno parzialmente riconosciuto la loro partecipazione al furto", "sono attualmente davanti ai magistrati" per "essere formalmente accusati di rapina organizzata, un reato punibile fino a 15 anni di reclusione", e di "associazione a delinquere", che comporta una potenziale pena fino a 10 anni di reclusione, ha specificato. L'accusa - ha aggiunto - ha richiesto la custodia cautelare in carcere.
Dei sospetti in custodia si è intanto appreso che sono originari di Saint-Denis, conosciuti dai servizi di polizia, soprattutto per furti. Il primo, 34 anni, nazionalità algerina, risiedeva a Aubervilliers. Agli inquirenti ha dichiarato di aver lavorato come fattorino. Era già stato condannato per un furto. Anche il secondo, 39 anni, risiedeva nello stesso comune di Seine-Saint-Denis. Tassista illegale, poi fattorino, sulla sua fedina penale risultano furti aggravati. Uno di questi era sotto controllo giudiziario e sarà processato il prossimo novembre dal tribunale di Bobigny. Entrambi sono stati individuati dagli inquirenti grazie alle tracce di Dna trovate per uno su uno scooter, per l'altro su oggetti trovati dalla polizia dopo la loro fuga.
La procuratrice ha fatto sapere che "non esclude la possibilità" di un gruppo più ampio dei quattro rapinatori e ha sottolineato che "nulla permette a questo punto di affermare che i malfattori avrebbero beneficiato di una complicità all'interno del Museo".
I gioielli trafugati sono "tuttora introvabili" e la procuratrice ha chiarito che "non sono ancora in nostro possesso". "Le indagini proseguono - ha aggiunto - e ci sono ancora molti elementi da considerare".
Per quanto riguarda la corona dell'imperatrice Eugénie, abbandonata nella fuga di ladri del Louvre, Beccuau ha spiegato che il restauro "sarà delicato".

(Adnkronos) - “Oltre alla transizione energetica, questo decennio è interessato dalla transizione idrica. Insieme a Intesa Sanpaolo, oggi, presentiamo due importanti novità nell’ambito del nostro accordo: il secondo report congiunto del Centro Studi Acea - Intesa Sanpaolo, che parla dell'acqua e sensibilizza sul suo utilizzo nella filiera agroalimentare, e l’annuncio del primo corso in Italia sui water manager”. Sono le parole di Marco Pastorello, Chief Transformation Officer del Gruppo Acea, in occasione dell’incontro ‘Acqua, una risorsa strategica per l’impresa sostenibile’, organizzato da Intesa Sanpaolo e Acea a Roma nell’ambito della collaborazione tra le due realtà a sostegno del settore idrico.
“Per noi è molto importante che la sensibilizzazione che deve essere fatta sul tema della risorsa idrica coinvolga tutti gli operatori economici e finanziari del Paese. Infatti, da ormai un anno, siamo impegnati con Intesa Sanpaolo per portare queste tematiche sui tavoli istituzionali delle imprese e ne stiamo parlando al World Economic Forum”, conclude Pastorello.
Leggi tutto: Pastorello (Gruppo Acea): "Transizione idrica si affianca a quella energetica"

(Adnkronos) - “Abbiamo affrontato il tema acqua e il tema dell'efficientamento della risorsa idrica forti di una consapevolezza: oggi l’acqua è una risorsa scarsa, esposta a discontinuità, molto spesso anche solo per fattori di natura climatica. Inoltre, quando è assente, può rappresentare anche un fattore di discontinuità aziendale, soprattutto in certi settori merceologici. Al fondamentale tema ambientale, quindi, si affianca quello produttivo, altrettanto importante”. Così Anna Roscio, Executive director Sales & marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, all’evento ‘Acqua, una risorsa strategica per l’impresa sostenibile’, organizzato da Intesa Sanpaolo e Acea a Roma nell’ambito della collaborazione tra le due realtà a sostegno del settore idrico.
“Nell’accordo con Acea, quindi, abbiamo voluto creare delle soluzioni ‘chiavi in mano’ per le imprese, in particolare per quelle del settore agricolo e manifatturiero - spiega Roscio - La banca e fornisce le risorse finanziarie per investire nell’efficientamento dei processi produttivi sotto l’aspetto dei consumi di acqua e Acea, dal canto suo, fornisce la consulenza, la tecnologia e il supporto tecnico alle imprese che hanno necessità di migliorare i loro processi”.

(Adnkronos) - Una "eredità che, come italiani, tutti abbiamo davanti e di cui dobbiamo essere orgogliosi" (FdI). "Celebriamo non solo un mito, ma riconosciamo l'esempio di una voce che ancora oggi ci chiede di pensare" (Lega). "Una voce unica, scomoda, lungimirante" (Nm). L'aula della Camera commemora Pier Paolo Pasolini e l'autore di 'Scritti corsari' riesce, a 50 anni dalla sua morte, a mettere tutti d'accordo e ad entrare, via Montecitorio, nel Pantheon sia della destra che della sinistra.
Inizia, per il Pd, Roberto Morassut. Che parla subito di un "Pasolini non classificabile" e quindi "figura tirata per la camicia da tutti". Il deputato, con al fianco la segretaria Elly Schlein che annuisce, ricorda il fatto che lo scrittore e regista "non fu amato dalla dirigenza del Pci, che preferiva il racconto del mondo proletario e guardava con sospetto al sottoproletariato". Ma Morassut mette anche in guardia: anche se "il suo ricordo si presta a molteplici riflessioni", per Pasolini "lo scandalo era la pressione del potere politico e clericale di allora e chi da destra oggi lo accarezza dovrebbe ricordarsi di questo".
Ma è proprio dalla destra dell'emiciclo che arriva il trasporto maggiore per il ricordo di Pasolini. Alessandro Amorese, per FdI, interviene applaudito dai suoi vicini di scranno: "Una figura troppo complessa per provare a strattonarla nel 2025", premette. Un "intellettuale disorganico", aggiunge. Il deputato meloniano lo ricorda, tra le altre cose, come "coraggioso su più fronti, l'aborto, lo stragismo" e con "la libertà di schierarsi nel '68 con i figli del popolo e non con i figli della borghesia". Pasolini ha avuto "un approccio irregolare su tanti fronti" e anche per questo, per Amorese, lascia una "sua eredità che tutti, come italiani, dobbiamo avere davanti e di cui dobbiamo essere consci e orgogliosi".
Pasolini è stato "probabilmente il più grande intellettuale del dopo guerra italiano. Uomo straordinario, unico", esordisce per la Lega Simona Loizzo. "Omosessuale, fu espulso dal Pci", incalza la deputata sottolineando: "Fu lui a mettere in guardia dal fascismo anti fascista" e "fu contro la destra ma anche contro le certezze autocelebrative della sinistra". La Loizzo non ha dubbi, di Paolini resta "un patrimonio da difendere ogni giorno" e per questo "celebriamo non solo un mito ma riconosciamo l'esempio di una voce che ancora oggi ci chiede di pensare".
Omaggi alla figura e al pensiero dell'autore di 'Petrolio' arrivano da Forza Italia ("la sua eredità ci appartiene come patrimonio comune", dice Paolo Emilio Russo); dal M5s ("uno degli intellettuali più influenti del secolo scorso", per Gaetano Amato); da Azione ("Pasolini apparteneva a una forma di pensiero e per questo stride un pò questa unanimità, avrebbe guardato a questa celebrazione con sospetto", ammette Valentina Grippo); da Avs ("la Radicale Mellini chiese conto a Cossiga del divieto di commemorazioni a un anno dalla sua morte", ricorda Luana Zanella); da Iv ("intellettuale coraggioso e anticonformista, figura controcorrente", dice Roberto Giachetti).
Ma il colpo di scena arriva con Maurizio Lupi, che racconta: "Nel maggio dell'82 organizzai una rassegna di film dal titolo 'L'imminenza di Cristo in Pasolini', ci accusarono di scippo culturale...". E invece, argomenta il leader di Noi Moderati, "don Giussani ci disse di leggere 'Scritti corsari' e arrivò a dire che Pasolini era l'unico, vero, intellettuale cattolico di quell'epoca". Era "fuori dalla collocazione a destra o a sinistra, ha criticato la nuova destra e la nuova sinistra sessantottina di allora". Anche per questo, per Lupi, "commemorarlo può aiutarci a capire i nostri tempi".
Leggi tutto: La Camera ricorda Pasolini, PPP finisce nel Pantheon di destra e sinistra
Chiusure notturne e a giorni alterni in molti comuni... 
(Adnkronos) - Ricevere una diagnosi di sclerosi multipla (Sm) significa trovarsi improvvisamente di fronte a un cambiamento radicale, che travolge ogni certezza. "Trasformare il maremoto emotivo di quel momento in un’esperienza che, elaborata insieme, può restituire senso e possibilità di futuro", perché la vita "non è solo malattia", per questo va "coltivata la speranza". È il percorso suggerito da Martina Borghi, psicologa del Centro regionale Sclerosi multipla dell’Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino) e coautrice del libro ‘Vivere con la sclerosi multipla’, in un articolo pubblicato sul sito ‘livinglikeyou.com/it, dedicato al dialogo tra medico e paziente.
La diagnosi di Sm è "uno spartiacque profondo nella vita di una persona, spesso giovane e fino a quel momento in buona salute - spiega la psicologa - Il tratto cronico della malattia, il fatto che non si possa guarire, la sua imprevedibilità e l’andamento altalenante – con fasi di peggioramento e sintomi visibili o invisibili, come la fatica – segnano un cambiamento radicale". La malattia non colpisce solo il corpo, ma ha un inteso impatto emotivo. "Prevalgono reazioni come senso di impotenza per la percezione di essere ‘in trappola’, disorientamento, confusione, ansia per il futuro o, ancora, rabbia - racconta Borghi - Ci si confronta con un ‘prima’ e un ‘dopo’: il corpo non è più percepito come lo stesso, la quotidianità va rimodulata e il futuro viene spesso immaginato in scenari di grave invalidità. Tutto questo genera angoscia", si legge nel sito specializzato.
Ma non è solo la persona con sclerosi multipla a essere travolta. Anche la famiglia, gli amici, le persone più vicine vivono un momento di forte disorientamento. "Nei genitori di ragazzi o giovani adulti, ad esempio, emergono ansie fortissime per il futuro, insieme alla paura di non poter essere d’aiuto. Il rischio – illustra l’esperta – è che si adottino atteggiamenti iperprotettivi che, invece di sostenere, finiscono per creare frizioni". Anche le amicizie possono entrare in crisi.
"Spesso gli amici non sanno come comportarsi e, per timore di ferire, preferiscono tacere - osserva - Ma il silenzio rischia di far sentire la persona sola e non compresa. Una comunicazione aperta e sincera, senza pietismi, è invece il primo passo per un sostegno autentico”. In questo percorso, il supporto psicologico diventa uno strumento prezioso, richiesto oggi “sempre più spesso anche dai pazienti stessi".
Certo, oggi però la sclerosi multipla si colloca in un contesto terapeutico molto diverso rispetto al passato: i trattamenti sono più efficaci, e i pazienti hanno un ruolo più consapevole e partecipativo. "Questo favorisce anche un processo di cura condiviso tra medico e paziente, la cosiddetta shared decision making. Il paziente, sostenuto anche dallo psicologo - chiarisce Borghi - è incoraggiato ad assumere un ruolo attivo: comprendere le terapie, affrontarne gli effetti collaterali, partecipare alle scelte sulla propria salute. Tutto ciò aumenta il senso di controllo e riduce il vissuto di impotenza".
Al centro del lavoro psicologico ci sono parole chiave come resilienza e autoeficacia, cioè la "capacità di mantenere un controllo sano sulla propria vita e sulla propria malattia", precisa l’esperta. A questo si aggiunge "l’attribuzione di senso", quindi "trovare nuovi significati, ridefinire obiettivi, non restare bloccati sulla malattia", ma vivere. Un passaggio particolarmente delicato riguarda le donne, spesso colpite in giovane età. "Può accadere di dover mettere in pausa alcuni progetti, come la gravidanza, per potersi occupare della malattia. È un sano processo di revisione delle priorità - riferisce - Oggi, però, grazie alle nuove terapie, il desiderio di maternità non è impossibile: può essere semplicemente posticipato". L’invito della psicologa è semplice ma potente: "Affrontare le questioni, evitare l’evitamento, e soprattutto non perdersi d’animo. Nei momenti bui, quando la malattia peggiora e sembra che tutto sia perduto, è fondamentale ancorarsi ai ricordi positivi: gli obiettivi raggiunti, i momenti felici vissuti anche con la malattia. La vita non è sempre stata – e non deve diventare – solo malattia", per questo, rimarca, vale la pena "coltivare la speranza”. L’articolo completo è sul livinglikeyou.com/it.
Leggi tutto: Salute, psicologa Borghi: "Oltre la sclerosi multipla un percorso verso il futuro"

(Adnkronos) - A 100 giorni dall’inizio dei Giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026, Samsung Electronics Italia, partner olimpico e paralimpico globale, presenta il proprio team 'Samsung Galaxy', una squadra composta da 40 atleti azzurri che diventeranno protagonisti di un ponte emozionale tra tecnologia e sport. Samsung esalta lo spirito di ambizione, innovazione ed eccellenza, valori condivisi con gli atleti del team 'Samsung Galaxy' per l’Italia, che si preparano a scrivere pagine memorabili della storia sportiva italiana. Il team 'Samsung Galaxy', infatti, incarna il valore della squadra, dell’impegno collettivo e della determinazione: ogni atleta ha raggiunto i propri traguardi grazie al talento personale, ma anche al sostegno di allenatori, famiglie e supporter che hanno reso possibili i loro successi.
Tra gli atleti spiccano Federica Brignone, campionessa del mondo, la sciatrice alpina più titolata nella storia dello sci italiano; lo specialista della velocità Dominik Paris, uno degli azzurri più di successo di sempre, vincitore della Coppa del Mondo di supergigante nel 2019 e di numerose gare di discesa libera; Dorothea Wierer, tre volte campionessa mondiale di biathlon; Marta Bassino, talento cristallino dello slalom gigante; la giovane promessa del pattinaggio artistico su ghiaccio Anna Pezzetta e Giacomo Bertagnolli, plurimedagliato paraolimpico con 8 medaglie alle Paralimpiadi, autentico fuoriclasse dello sci alpino paralimpico. A loro si aggiungono anche le stelle nascenti dello sci freestyle italiano, Miro e Flora Tabanelli, già protagonisti in Coppa del Mondo e agli X Games, e Ian Matteoli, astro emergente dello snowboard freestyle, che rappresentano la nuova generazione di sportivi pronti a portare l’Italia verso il futuro.
Con il team 'Samsung Galaxy', Samsung va oltre il semplice sostegno: propone una visione in cui l’innovazione sia strumento, alleanza e ispirazione per lo sport e per il grande pubblico. Le tecnologie Galaxy diventano mezzo per abbattere distanze, per raccontare storie di passione, per costruire comunità e per dare voce agli atleti, in ogni fase del loro percorso olimpico. "In qualità di partner olimpico e paralimpico mondiale, siamo orgogliosi di supportare il talento e la dedizione di questi straordinari atleti -dichiara Paolo Bagnoli, Mx marketing director di Samsung Electronics Italia-. Il team Samsung Galaxy dimostra come passione e impegno possano trasformarsi in risultati straordinari quando c’è una squadra alle spalle e supporter che credono negli atleti. Grazie a Samsung Galaxy Z Flip7 vogliamo avvicinare tutti a queste storie, permettendo di viverle e condividerle in tempo reale, perché l’innovazione può unire le persone e abbattere ogni distanza attraverso lo sport".
Dopo essere stato protagonista ai Giochi olimpici di Parigi 2024, Galaxy Z Flip7, con il suo design pieghevole e le avanzate funzionalità di registrazione e condivisione, sarà il compagno di racconto del team 'Samsung Galaxy'. Grazie alla flessibilità del formato e alla qualità delle immagini, ogni istante -dagli allenamenti alle gare- può essere catturato, condiviso e rivissuto, trasformando la tecnologia in un mezzo di connessione e partecipazione. Con questo dispositivo, Samsung rinnova la sua missione di rendere l’innovazione un’esperienza alla portata di tutti, avvicinando le persone al cuore delle storie olimpiche e permettendo di viverle in prima persona. Simbolo di versalità, apertura e innovazione, Galaxy Z Flip7 riflette lo spirito olimpico degli atleti che affrontano ogni sfida con coraggio e capacità di reinventarsi.
L’annuncio del team 'Samsung Galaxy' si inserisce nella lunga tradizione che lega l’azienda al mondo olimpico. Un percorso iniziato nel 1988 come sponsor locale dei Giochi olimpici di Seul e proseguito, dal 1998, come worldwide partner del Movimento olimpico e paralimpico. Da allora, Samsung ha contribuito a trasformare il modo di vivere i Giochi, introducendo soluzioni tecnologiche capaci di avvicinare atleti e fan e promuovendo valori universali di inclusione e condivisione. Oggi, con Milano Cortina 2026, Samsung rinnova il proprio ruolo di partner del cambiamento, impegnandosi a rendere i Giochi più accessibili e coinvolgenti che mai, confermando la convinzione che la tecnologia possa essere un motore di ispirazione e partecipazione collettiva, al servizio dello sport e delle persone.
Con il team 'Samsung Galaxy', l’azienda conferma la volontà di sostenere gli atleti italiani e di valorizzare il ruolo dei supporter, che rendono possibile ogni sfida e ogni vittoria. La tecnologia Samsung, capace di trasformare ogni momento in un’esperienza immersiva, diventa compagna di viaggio nel racconto di ogni sogno olimpico, unendo persone e passioni in una grande storia di sport, innovazione e condivisione. Per seguire il countdown verso Milano Cortina 2026 e scoprire le storie del team 'Samsung Galaxy', visita i canali ufficiali Samsung.
Gli atleti italiani che compongono il team 'Samsung Galaxy': Amedeo Bagnis - Skeleton, Corrado Barbera - Sci alpino, Elia Barp - Sci di fondo, Marta Bassino - Sci alpino, Giacomo Bertagnolli - Sci alpino paralimpico, Federica Brignone - Sci alpino, Giorgia Collomb - Sci alpino, Stefania Constantini - Curling, Elena Curtoni - Sci alpino, Renè de Silvestro - Sci alpino paralimpico, Lara Della Mea - Sci alpino, Simone Deromedis - Ski-cross, Leonardo Donaggio - Ski slopestyle, Roland Fischnaller - Snowboard cross, Arianna Fontana - Short track, Loris Framarin - Snowboard, Giovanni Franzoni - Sci alpino, Jole Galli - Ski-cross, Davide Ghiotto - Pattinaggio di velocità, Tommaso Giacomel - Biathlon, Daniel Grassi - Pattinaggio artistico su ghiaccio, Alex Insam - Salto con gli sci, Nicola Liviero - Snowboard, Francesca Lollobrigida - Pattinaggio di velocità, Valentina Margaglio - Skeleton, Ian Matteoli - Snowboard slopestyle, Michela Moioli - Snowboard cross, Dominik Paris - Sci, Federico Pellegrino - Downhill sprint, Emanuel Perathoner - Snowboard cross paralimpico, Anna Pezzetta - Pattinaggio artistico su ghiaccio, Laura Pirovano - Sci alpino, Matteo Rizzo - Pattinaggio artistico su ghiaccio, Marta Rossetti - Sci alpino, Arianna Sighel - Short track, Pietro Sighel - Short track, Flora Tabanelli - Ski slopestyle, Miro Tabanelli - Ski slopestyle, Lisa Vittozzi - Biathlon e Dorothea Wierer - Biathlon.
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(Adnkronos) - È stato inaugurato oggi a Casa Jannacci, in viale Ortles 69 a Milano, da Ninell Sobiecka, presidente e ad L’Oréal Italia - alla presenza dell’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, di Iñigo Larraya, Chief Sustainability Officer Europe L'Oréal Groupe, di Hayatte Maazouza, direttrice del Programma Beauty for a Better Life, di Marco Vasario, Gm Divisione Prodotti Professionali L’Oréal Italia, di Alberto Sinigallia, presidente Fondazione Progetto Arca, e di Eleonora Goretti, coordinatrice Medihospes per l'Ati di Casa Jannacci - il primo Salone ‘Beauty for a Better Life’ in Italia.
Il progetto è il frutto della collaborazione tra L’Oréal Italia, Fondation L’Oréal e la Casa dell’Accoglienza ‘Enzo Jannacci’ del Comune di Milano, cogestita insieme a una rete di associazioni tra cui Medihospes e Fondazione Progetto Arca. Il Salone Sociale nasce con l’obiettivo di creare valore condiviso in un luogo dove la bellezza diventa strumento di emancipazione e cambiamento sociale. Questo nuovo salone offrirà uno spazio accogliente e di supporto alle persone che si trovano in situazioni difficili che potranno usufruire gratuitamente di servizi di taglio e acconciatura e ricevere prodotti essenziali per l’igiene e la bellezza personale. L’Oréal Italia punta a raggiungere 1.000 beneficiari in un anno.
I trattamenti all’interno del Salone Sociale saranno effettuati due giorni a settimana - il martedì e il giovedì, su appuntamento gestito dagli operatori della struttura - da figure professionali altamente qualificate, socio-estetiste e socio-estetisti e socio-parrucchiere e socio-parrucchieri formati presso il Beauty Hub L’Oréal Italia a Milano dal team formazione della Divisione L’Oréal Prodotti Professionali sull’utilizzo di prodotti e accessori L’Oréal Professionnel - marchio professionale per la colorazione, il trattamento e lo styling dei capelli. Inoltre, hanno anche ricevuto una formazione socio-estetica da Fondation L’Oréal.
I percorsi di formazione creati da Fondation L’Oréal, si pongono l’obiettivo di formare professionisti che siano in grado di unire competenze tecniche e capacità di comprendere e guidare le esigenze specifiche di persone vulnerabili. L’obiettivo è aiutare le persone a ritrovare la propria autostima, sviluppare fiducia in se stessi e migliorare il proprio benessere.
Il Salone Sociale è un progetto innovativo ispirato ai valori del programma 'Beauty for a Better Life'. Lanciato nel 2021, il progetto di Fondation L’Oréal vuole aiutare le persone in difficoltà economiche e sociali attraverso trattamenti di bellezza offerti gratuitamente.
Da circa dieci anni Fondation L’Oréal ha aiutato oltre 67.000 donne in più di 28 paesi attraverso corsi di formazione professionale nel campo della bellezza e ha raggiunto in media 20.000 donne ogni anno attraverso trattamenti sociali e di benessere. Il 78% delle donne in situazioni precarie afferma che un aiuto come quello del programma 'Beauty for a Better Life' ha contribuito a farle sentire più integrate nella società.
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(Adnkronos) - Halloween si avvicina, fra travestimenti e menù 'da paura'. Ma oggi "c'è la tendenza sempre più diffusa a confondere la sera del 31 ottobre con una sorta di prova generale delle abbuffate natalizie. Trovarsi già a fine ottobre a gestire un'eccessiva convivialità, ricca di portate e alcolici fuori programma, significa far partire male il periodo di fine anno per definizione ritenuto il più propizio per appesantimenti e turbe metaboliche. Dovremmo imparare a evitare questi eccessi precoci. Il nostro corpo non è progettato per tollerare picchi calorici ravvicinati. L'Halloween degli adulti si conclude frequentemente con incontri conviviali di chi confonde questa ricorrenza importata dalla cultura celtica con la cena di San Martino che appartiene alle nostre tradizioni. Forse è proprio qui che bisognerebbe fermarsi: evitare gli eccessi precoci, non arrivare già carichi di chili e di disturbi alle tavolate di fine anno". Così all'Adnkronos Salute l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione umana all'università Lum.
"Perché in fondo, tra un dolcetto e uno scherzetto, la vera sfida è non farsi ingannare né dal gusto né dal calendario. Il corpo, più di ogni altro, non ama le maschere", ricorda l'immunologo che avverte su alcuni aspetti legati al 'menù di Halloween': "Il cuore del problema - spiega - risiede negli snack preconfezionati e nelle caramelle che, oltre a un carico glicemico elevato, spesso contengono grassi idrogenati, coloranti e conservanti che certamente l'organismo subisce. Il consiglio è quello di recuperare il piacere del dolcetto vero. Preparazioni casalinghe: biscotti fatti in casa, magari utilizzando farine integrali o a basso indice glicemico".
Ma quali sono le alternative naturali per i più piccoli? "Se proprio si deve cedere alla richiesta del 'dolcetto o scherzetto' - risponde l'esperto - optare per quantità misurate di frutta in guscio (noci, mandorle, nocciole non salate), piccole quantità di cioccolato fondente (sopra il 70% di cacao) o frutta disidratata e candita, purché con pochi zuccheri aggiunti. Sono opzioni che offrono fibre, vitamine e grassi sani, molto diverse dal vuoto nutrizionale delle caramelle gommose. Occhio alle etichette: leggere gli ingredienti".

(Adnkronos) - "Non possiamo e non dobbiamo rinunciare alla diffusione delle notizie scientifiche corrette: se gli scienziati rinunciassero sarebbe una grave sconfitta e significherebbe non dare a tanti la possibilità di ascoltare persone autorevoli e dare sempre più spazio a chi diffonde fake news o peggio posizioni antiscientifiche. Lancio un appello personale al professor Burioni e agli altri colleghi che stanno pensando di seguirlo: non dovete rinunciare perché con la vostra voce sui social la scienza è sempre più libera e scevra da pressioni di qualsisia tipo". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Francesco Vaia, già direttore della Prevenzione del ministero della Salute e oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, intervendo dopo il post su Facebook del virologo Roberto Burioni che ha annunciato il suo prossimo addio ai social e il 'trasloco' su Substack.
"Il professor Burioni pone un problema serio e centrale della nostra società che è l'intelligenza artificiale, che ci interpella tutti e ci rilancia la domanda sulla società che vogliamo costruire. L'Ia può essere una occasione di grande sviluppo e sostegno per le persone fragili e per le persone con disabilità, cito solo la domotica. Però penso anche a quello che sono gli aspetti fraudolenti, la denuncia delle donne famose che si sono viste spogliate su alcuni siti, apprezzo il loro coraggio", ha concluso Vaia.

(Adnkronos) - A seguito del crescente e significativo blocco dell'afflusso di carburanti su tutti gli assi stradali verso il Mali, ad opera di gruppi terroristici, si registra una grave penuria di carburante in tutto il Paese, con impatti significativi sull’erogazione di elettricità, che potrebbe causare un ulteriore peggioramento del quadro di sicurezza anche nella capitale Bamako. Il ministero degli Esteri - si legge in una nota della Farnesina - sconsiglia di effettuare viaggi nel Paese, in ragione delle tensioni legate a tali criticità. I connazionali già presenti in Mali sono invitati a lasciare quanto prima il Paese e a verificare di aver segnalato la propria presenza all’Ambasciata d’Italia a Bamako, sul sito DoveSiamonelMondo.it oppure sull’App Viaggiare Sicuri.
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(Adnkronos) - “Sì, è vero, Sangiuliano mi ha scritto per inoltrarmi il ricorso che aveva già presentato al Garante. Ma non c’è stata alcuna corsia preferenziale, né tantomeno io ho fatto alcun tipo di pressione. Se l’avessi fatta, sarei davvero uno sfigato, visto che la decisione è arrivata dopo più di un anno…”. Così Agostino Ghiglia, il membro dell’Autorità del Garante della Privacy ripreso in un video di Report mentre entra nella sede di Fratelli d’Italia il giorno prima della decisione sul caso Sangiuliano, risponde in un'intervista al sito di Repubblica alla nuova anticipazione del programma di Sigfrido Ranucci. In particolare, secondo Report, nell'ottobre 2024 l'ex ministro avrebbe girato a Ghiglia i ricorsi suoi e della moglie sul caso Boccia: "Ghiglia coinvolge un membro della sua segreteria: la moglie di un deputato FdI e i reclami diventano 'urgenti'", si legge sui social della trasmissione di Raitre.
"Sfido chiunque a dire che c’è stato un favoritismo”, aggiunge Giglia, negando di essere intervenuto a favore di Sangiuliano: “Ho votato come mio dovere. E, tra l’altro, il mio voto non è stato nemmeno decisivo”. Il membro dell'Authority nega di aver fatto sollecitazioni in merito: "Il ricorso è del 13 ottobre 2024. La decisione del 23 ottobre 2025. È passato più di un anno. Ci abbiamo messo gli stessi tempi tecnici di tutti gli altri casi. È stato deciso un ordine cronologico: che favoritismo avrei fatto?”.
“Non ho mai fatto alcuna pressione - sottolinea -. Ho chiesto soltanto ai miei uffici di capire lo stato dell’arte, anche perché il provvedimento rischiava di scadere. Sono tutte cose che posso documentare. E vorrei farlo anche con Sigfrido Ranucci, a cui sono pronto a rispondere in diretta alle sue domande".
Sardi senza vittoria da oltre un mese. Deiola non recupera... 
(Adnkronos) - "In arrivo un inasprimento dei controlli relativi alle agevolazioni previste dalla legge 104 per i lavoratori che assistono un familiare disabile (caregiver familiare)". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici, ricordando che "lo scorso 22 ottobre ha preso ufficialmente il via l'esame parlamentare del disegno di legge di Bilancio 2026. Il testo, dopo aver ricevuto il 'bollino' della Ragioneria Generale dello Stato, è stato presentato al Senato, dando il via a un iter che dovrà concludersi con l’approvazione definitiva da parte di entrambe le Camere entro il 31 dicembre 2025".
"Il profilo del caregiver familiare - spiega - è stato riconosciuto e delineato normativamente per la prima volta dalla legge di bilancio 2018 (art.1, L. n. 205 del 2017), che al comma 255 lo definisce come persona che assiste e si prende cura di specifici soggetti, quali: il coniuge o una delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto; il familiare o affine entro il secondo grado e anche un familiare entro il terzo grado, nei casi individuati dall'art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, (di seguito Legge 104) che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, sia non autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, ovvero gli sia riconosciuto un grado di invalidità in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata continuativa, definita come handicap grave".
"L'handicap - precisa - è grave quando si profila come riduzione dell'autonomia personale, anche correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione. La Legge 104/1992 rappresenta un vero e proprio pilastro del welfare nazionale, un punto di riferimento fondamentale per chi si trova a dover assistere un familiare con disabilità. Diverse sono le agevolazioni a favore dei disabili e dei familiari che li assistono riconosciute da questo provvedimento e fra i benefici rientrano i permessi 104: permessi retribuiti, che permettono di astenersi dal lavoro per assistere una persona con disabilità grave".
"La normativa - osserva l'avvocata Lilla Laperuta - pone un collegamento di tipo funzionale tra il godimento del permesso e le necessità e i doveri che caratterizzano l’attività di assistenza delle persone disabili in situazione di gravità. Di conseguenza, si concreta un abuso quando manca completamente un nesso causale tra l’assenza dal lavoro e l’assistenza al disabile. Adesso proprio al fine di contrastare l'uso irregolare dei benefici della legge 104 per i dipendenti statali, la futura Legge di Bilancio 2026 potenzia i controlli da parte dell'Inps, interessando anche i medici della sanità militare".
"Nella specie - afferma - il referente normativo si rinviene nell’articolo 129 rubricato 'Norme di revisione e di razionalizzazione della spesa'. Si prevede che il datore di lavoro possa richiedere all’Inps di accertare la permanenza dei requisiti sanitari per i quali sono riconosciuti i permessi 104, ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni (comma 8). A sua volta l’Inps potrà avvalersi, per effettuare i predetti accertamenti del supporto del personale di Asl, istituti di ricovero e cura pubblici, aziende ospedaliere universitarie integrate con il Ssn così come dei medici della sanità militare. Bisognerà attendere un successivo decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali per definire le modalità di attuazione delle nuove modalità di controllo".
"Al fine di potenziare - avverte - il sistema dei controlli anche sulla fruizione del beneficio dei congedi straordinari e parentali di cui all’articolo 42 D. lgs 151/2001 nonché di quelli di cui all’articolo 8, comma 4, della legge 22 maggio 2017, numero 8, spettanti ai lavoratori pubblici e privati, le pubbliche amministrazioni sono tenute altresì ad inserire nell’ambito delle denunce mensili le informazioni relative sia all’evento fruito e sia al relativo dante causa, ovvero la persona o bambino cui si è prestata assistenza. E ciò al fine che ci siano 'duplicazioni' da parte di più soggetti nel beneficiare della medesima agevolazione".
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