(Adnkronos) - Nicola Di Matteo, fratello del piccolo Giuseppe, il bambino strangolato e poi sciolto nell'acido su ordine, tra gli altri, di Giovanni Brusca, allora latitante e boss di San Giuseppe Jato, fa fatica a parlare. "Il fine pena mai è stato per mio fratello, per i giudici Falcone e Borsellino, per gli agenti di scorta, per tutti quelli che ha ammazzato. Sono stati loro a essere condannati per sempre - dice all'Adnkronos -. Lui, invece, è libero".
Ci sono volute 24 ore per metabolizzare la notizia della liberazione del boia di Cosa nostra, tornato un uomo libero dopo aver scontato il suo debito con la giustizia. "Da fratello penso che sia un attentato allo Stato - aggiunge -, perché è inaccettabile vedere una persona responsabile di oltre 150 omicidi in mezzo a noi, tra la gente perbene. Certo, rispetto la legge, una legge che ha aiutato la lotta alla mafia, ma provo amarezza e dolore, gli stessi da 29 anni e che, penso, mi porterò dentro per sempre".
E' diviso Nicola Di Matteo. "Da familiare di una vittima innocente dico che lo Stato ha fallito per l'ennesima volta. Da cittadino che quella legge sui collaboratori di giustizia ha consentito di scoprire tanto e ha dato frutti. Penso, però, che si potrebbe modificare e sono fiducioso che avvenga". Ieri, quando i messaggi sui social e sul cellulare si moltiplicavano con il passare delle ore, ha pensato a un errore. "Mi scrivevano 'ti sono vicino', 'un abbraccio' e io avevo creduto a un errore, un fraintendimento. Poi ho letto e sono rimasto senza parole", ammette. Lui e Giuseppe avevano un anno d'età di differenza. "Eravamo complici, giocavamo, litigavamo e poi di nuovo inseparabili. Insieme come due gemelli". Prova rabbia Nicola. "Una rabbia enorme verso questa persona", dice senza nominare Brusca. "Come si può uccidere un bambino, strangolarlo e poi scioglierlo nell'acido? Un bambino che lui conosceva bene, che gli portava da mangiare. E' il delitto più orrendo. E poi tutti quei giorni di prigionia, lo hanno annientato, ammazzato psicologicamente prima di farlo fisicamente. A volte, ancora oggi, mi fermo a pensare all'orrore vissuto da Giuseppe, è un dolore grande".
Troppo anche per poter pensare al perdono. "Forse qualche familiare potrà perdonare questa persona, ma io no - dice -. Non lo farò mai. Mai. Quello che ha fatto per me è imperdonabile. Ho visto mia madre soffrire, portare dentro di sé un dolore immenso e darmi forza ogni giorno per andare avanti. Eppure, ancora oggi basta nominarlo, Giuseppe, per farle venire le lacrime agli occhi e Brusca per farla impazzire. E' una ferita aperta che non può rimarginarsi". Brusca dice di aver fatto un 'percorso' nei lunghi anni di detenzione. "Non posso saperlo, ma se è così stia lontano da questa terra bellissima e maledetta. Qui oggi ha più nemici che amici". Il suo auspicio è di non vederlo mai. "Mi auguro di non incontrarlo mai nella mia vita, ma se mai dovesse accadere lo guarderò negli occhi e chi chiederò come ha potuto ammazzare un bambino, come ha potuto fare una simile mostruosità, perché neanche gli animali ne sono capaci". (di Rossana Lo Castro)
(Adnkronos) - Svelato il calendario del campionato di Serie A 2025/2026 con il Napoli campione in carica di Antonio Conte che esordirà in trasferta al Mapei Stadium - Città del Tricolore contro il Sassuolo neopromosso. La prima al Diego Armando Maradona sarà contro il Cagliari, nel rematch della sfida dell'ultima giornata 2024/2025 che ha dato lo scudetto agli azzurri.
Alla terza giornata primo test importante della banda di Conte contro la Fiorentina in Toscana, da cui proviene l'avversario del Napoli alla quarta giornata, il Pisa. Poi sfida a San Siro contro il Milan di Massimiliano Allegri mentre all'ottavo turno il Napoli ospiterà l'Inter. Tra l'11a e 14a giornata sfide contro Bologna, Atalanta, Roma e Juventus, mentre a gennaio doppia trasferta in casa dell'Inter e dei bianconeri. Ultima giornata contro l'Udinese il 24 maggio 2026.
Sassuolo-Napoli, Napoli-Cagliari, Fiorentina-Napoli, Napoli-Pisa, Milan-Napoli, Napoli-Genoa, Torino-Napoli, Napoli-Inter, Lecce-Napoli, Napoli-Como, Bologna-Napoli, Napoli-Atalanta, Roma-Napoli, Napoli-Juventus, Udinese-Napoli, Napoli-Parma, Cremonese-Napoli, Lazio-Napoli, Napoli-Hellas Verona, Inter-Napoli, Napoli-Sassuolo, Juventus-Napoli, Napoli-Fiorentina, Genoa-Napoli, Napoli-Roma, Atalanta-Napoli, Hellas Verona-Napoli, Napoli-Torino, Napoli-Lecce, Cagliari-Napoli, Napoli-Milan, Parma-Napoli, Napoli-Lazio, Napoli-Cremonese, Como-Napoli, Napoli-Bologna, Pisa-Napoli, Napoli-Udinese.
(Adnkronos) - Durante la presentazione del calendario della prossima Serie A sono stati svelati i big match della prossima stagione: alla nona giornata si disputeranno Atalanta-Milan e Inter-Fiorentina. Alla decima giornata si affronteranno invece Milan e Roma.
Leggi tutto: Serie A, Atalanta-Milan e Milan-Roma i big match della nona e decima giornata
(Adnkronos) - La corsa dell'Inter per il campionato 2025/2026 comincia a San Siro contro il Torino, poi Udinese e il derby d'Italia contro la Juventus alla terza giornata. L'ultima partita dei nerazzurri a Bologna mentre alla 36a giornata i nerazzurri ospitano la Lazio.
All'ottava giornata la sfida contro l'ex Antonio Conte al Diego Armando Maradona di Napoli, contro cui comincerà il girone di ritorno dei nerazzurri, che avranno il derby contro il Milan al dodicesimo turno il 23 novembre 2025 e al ventottesimo turno l'8 marzo 2026.
Di seguito il calendario dei nerazzurri: 1a giornata Inter-Torino, 2a Inter-Udinese, 3a Juventus-Inter, 4a Inter-Sassuolo, 5a Cagliari-Inter, 6a Inter-Cremonese, 7a Roma-inter, 8a Napoli-Inter, 9a Inter-Fiorentina, 10a Hellas Verona-Inter, 11a Inter-Lazio, 12a Inter-Milan, 13a Pisa-Inter, 14a Inter-Como, 15a Genoa-Inter, 16a Inter-Lecce, 17a Atalanta-Inter, 18a Inter-Bologna, 19a Parma-Inter, 20a Inter-Napoli, 21a Udinese-Inter, 22a Inter-Pisa, 23a Cremonese-Inter, 24a Sassuolo-Inter, 25a Inter-Juventus, 26a Lecce-Inter, 27a Inter-Genoa, 28a Milan-Inter, 29a Inter-Atalanta, 30a Fiorentina-Inter, 31a Inter-Roma, 32a Como-Inter, 33a Inter-Cagliari,34a Torino-Inter, 35a Inter-Parma,36a Lazio-Inter, 37a Inter-Hellas Verona, 38a Bologna-Inter
Leggi tutto: Inter, il calendario di Serie A 2025/26: prima con il Torino, derby alla 12a giornata
(Adnkronos) - Due big match nella sesta giornata di Serie A 2025/2026, Juventus-Milan e Fiorentina-Roma. Poi: Atalanta-Como, Bologna-Pisa, Inter-Cremonese, Lazio-Torino, Napoli-Genoa, Parma-Lecce, Udinese-Cagliari, Verona-Sassuolo.
Leggi tutto: Serie A, alla 6/a giornata 2025/2026 Juventus-Milan e Roma a Firenze
(Adnkronos) - Durante la presentazione del calendario della prossima Serie A sono stati svelati i big match della prossima stagione tra cui il derby tra Roma e Lazio alla quarta giornata. Alla quinta giornata si disputeranno invece Juventus-Atalanta e Milan-Napoli.
Leggi tutto: Serie A, derby tra Roma e Lazio alla quarta giornata. Milan-Napoli alla 5
(Adnkronos) - Primo big match della Serie a 2025/2026 alla terza giornata: c'è Juve-Inter. Poi anche Fiorentina-Napoli, oltre a: Atalanta-Lecce, Cagliari-Parma, Como-Genoa, Milan-Bologna, Pisa-Udinese, Roma-Torino, Sassuolo-Lazio, Verona-Cremonese.
Leggi tutto: Serie A, terza giornata 2025/26 con Juventus-Inter e Napoli a Firenze
(Adnkronos) - Non solo Fiorello. Anche i social ironizzano sulla premier Meloni, che andrà a votare ai referendum dell’8 e 9 giugno ma non ritirerà la scheda (risultando così “non votante” e non contribuendo al quorum). Mentre lo showman siciliano a 'La pennicanza' su Radio2 ha scherzato dicendo Meloni va al seggio ma non vota, va a fare le analisi ma non ritira il referto, va al cinema ma non guarda il film, sui social si sono moltiplicati i paragoni umoristici. "Andare al seggio senza ritirare la scheda è un concerto di Vasco senza 'Albachiara'", scrive ThePeriod, che tra gli esempi possibili aggiunge anche: "E' come giocare a briscola con le carte di Uno".
La pagina di storia gastronomica Doipodcast, invece, ha lanciato i paragoni culinari: "Andare al seggio e non ritirare la scheda è come mangiare un risotto alla milanese senza zafferano, è come mangiare una carbonara senza uova". Molti i commenti dello stesso tenore: "E' come sedersi al ristorante e non ordinare, è come ordinare una pizza da asporto e tornare a casa solo col cartone". D’altro canto, sin dalle ore immediatamente successive alla dichiarazione della presidente del Consiglio, lo stesso Maurizio Landini, Segretario generale della Cgil, sindacato promotore dei quattro quesiti sul lavoro, non aveva mancato di utilizzare l’ironia sui social network della stessa Cgil: "E' come se uno decidesse di andare al supermercato senza fare la spesa o di andare a Palazzo Chigi per non governare".
Leggi tutto: Referendum, l’ironia social sulle parole della Meloni
(Adnkronos) - Stefano De Martino ospite al 'Festival della Tv di Dogliani' ha parlato dell'esperienza al timone di Affari Tuoi, il game show di Rai 1 che va in onda nell'access prime time. Nel corso dell'intervento, il conduttore ha svelato qual è stata la sua puntata preferita della stagione "almeno fino a ora".
"La chiave di tutto credo sia la normalità, al di là della straordinarietà di poter vincere una cifra, dopo la puntata, si torna a una dimensione di normalità", ha detto Stefano De Martino cercando di spiegare qual è, secondo lui, il senso vero che si nasconde dietro il successo di 'Affari Tuoi'.
Il conduttore ha, poi, svelato: "La mia puntata preferita di questa edizione, almeno finora, è stata quella con il contadino molisano. Se voi mi chiedete cos'è Affari Tuoi, ecco per me è questo".
La puntata a cui fa riferimento De Martino è quella andata in onda il 19 maggio in cui il concorrente Angelo Mariano, accompagnato dalla figlia Annamaria, si è portato a casa 200mila euro: "C'è una persona che parte da casa, che fa un lavoro normale, si diverte, gioca con la figlia e riesce a tornare a casa con una grossa cifra e prima di andare via saluta la moglie, i nipoti, gli amici del bar e gli dice 'ci vediamo domenica'. Questa è per me la sintesi di un programma" conclude.
Leggi tutto: Stefano De Martino svela: "Affari Tuoi? Ecco qual è stata la mia puntata preferita"
(Adnkronos) - Jannik Sinner sfida Novak Djokovic al Roland Garros 2025. Oggi, venerdì 6 giugno, il tennista azzurro affronta il serbo, numero sei del mondo, nella semifinale dello Slam parigino, il secondo della stagione dopo gli Australian Open, vinti proprio da Sinner lo scorso gennaio.
Jannik arriva all'incontro dopo aver battuto, nei primi turni, Rinderknech, Gasquet e Lehecka, prima di dominare Rublev agli ottavi di finale e Bublik nei quarti. Djokovic invece McDonald, Moutet, Misolic e, negli ottavi, Norrie, prima di aggiudicarsi, in quattro set, la super sfida contro Zverev nei quarti.
In caso di passaggio del turno Sinner affronterebbe Carlos Alcaraz, campione in carica del torneo e numero due del mondo, che ha superato Lorenzo Musetti in semifinale dopo il ritiro dell'azzurro ad appena un game dall'inizio del quarto set.
Leggi tutto: Sinner oggi, live al Roland Garros 2025 contro Djokovic. La diretta
(Adnkronos) - Con Moby si naviga nel migliore dei modi. Ovviamente, come sempre, nel senso letterale della parola, con il network di rotte più completo, gli orari più comodi, i migliori servizi di bordo, l’attenzione alle famiglie e tutto ciò che ha fatto diventare la compagnia della Balena Blu la più amata dalle famiglie italiane. Ma, da quest’anno, la navigazione è anche quella in rete, grazie al wi fi free sulle navi, a partire da Moby Fantasy, Moby Legacy, Moby Aki e Moby Wonder. Un nuovo servizio che permetterà ai passeggeri di restare connessi alla rete anche in mezzo al mare. La tecnologia e l’innovazione sono al centro del lavoro di Moby, tanto che le due ammiraglie Moby Fantasy e Moby Legacy in servizio tutto l’anno sulla rotta fra Livorno e Olbia e viceversa non sono solo i due traghetti più grandi del Mediterraneo, ma anche i più innovativi in ogni campo, dalla progettazione che permette tempi di imbarco e sbarco ridotti grazie ai nuovi portelloni, alla sostenibilità ecologica con la possibilità di alimentazione a Gnl e di connessione alla rete elettrica in porto, con riduzione delle emissioni.
Ma le novità non si fermano qui ed arrivano anche in tavola. Perché Fantasy e Legacy hanno un intero ponte dedicato alla ristorazione, con proposte gastronomiche di tutti i tipi, dal ristorante gourmet al grill con la possibilità di scegliere il proprio taglio di carne preferito, dalla pasta fresca alla pizzeria, tutto sempre cucinato a vista, con la traversata che diventa una sorta di show cooking galleggiante, sempre ispirato a freschezza, leggerezza e stagionalità.
E tutto questo su Moby Fantasy diventa anche “tecnologico”: alle casse elettroniche, che permettono di snellire i flussi dei passeggeri sommandosi ai punti di pagamento fisici, si aggiungono ora anche i piccoli robot che portano in tavola e sbarazzano i tavoli, simpaticissimi compagni di viaggio – anche nel senso letterale della parola – che collaborano con il personale, non sostituendolo, esattamente come accade alle casse, ma coadiuvandolo per dare un servizio sempre migliore ai passeggeri. Insomma, i piccoli robot non sostituiscono in alcun modo il lavoro umano, ma aiutano il personale in alcune incombenze, alleggerendone i carichi di lavoro. Veri e propri amici a bordo.
Del resto è proprio “Amico” il nome della nuova linea di robot collaborativo professionale, che nasce dalla sinergia tra Zucchetti Centro Sistemi, realtà italiana all’avanguardia nella tecnologia applicata con competenze che spaziano dal software alla robotica, dall’automazione industriale alle energie rinnovabili, e Keeron, azienda cinese leader nello sviluppo di robot di servizio.
I primi esemplari di Zcs Amico entrano ufficialmente in servizio proprio a bordo delle ammiraglie Moby Fantasy e Moby Legacy, confermando l’impegno verso un’innovazione orientata a un sempre migliore servizio ai passeggeri e alla sostenibilità. Con Moby la rotta verso il futuro salpa ogni giorno.
(Adnkronos) - Sara Errani e Jasmine Paolini volano in finale nel Roland Garros 2025. Le due tenniste azzurre hanno battuto oggi, venerdì 6 giugno, le russe Mirra Andreeva, numero sei del mondo eliminata a sorpresa pochi giorni fa dalla rivelazione Lois Boisson ai quarti del tabellone singolare femminile, e Diana Shnaider nella semifinale di doppio dello Slam parigino in due set, con il punteggio di 6-0, 6-1.
Un dominio netto fin dal primo parziale, dove le azzurre riescono a imporsi al servizio e non hanno difficoltà a colpire in risposta, piazzando un break dopo l'altro. Le russe non sembrano aver imparato molto dalla semifinale degli ultimi Internazionali d'Italia, quando furono eliminate proprio da Errani e Paolini, alla fine vincitrici del torneo, e perdono anche il secondo set 6-1. Ora in finale Errani e Paolini affronteranno la coppia formata dalla kazaka Anna Danilina e dalla serba Aleksandra Krunic.
Leggi tutto: Favola Errani-Paolini, battono Andreeva-Shnaider e volano in finale al Roland Garros
(Adnkronos) - Lunedì alla Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma, nell’aula 810 (ottavo piano) si terrà il Corso Ecm 'Impact: Integrating Molecular Biology, Precision Therapy and AI: Shaping the Future of Lung Cancer Treatment', con l’obiettivo di esplorare le attuali conoscenze nella biologia molecolare del tumore del polmone (biopsia tissutale e biopsia liquida) e valutare in maniera multidisciplinare le implicazioni che tali informazioni biologiche hanno o avranno nel futuro nel percorso diagnostico e curativo dei pazienti affetti da tumore polmonare.
"La gestione del tumore del polmone sta diventando sempre più complessa - dichiara Filippo Lococo, professore associato di Chirurgia Toracica presso la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, di Roma e dirigente medico della Uoc di Chirurgia toracica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs - con l'aumentare della conoscenza dettagliata dei dati di biologia molecolare e con l'evolversi delle terapie emergenti ad essi associate. L'analisi del pattern biomolecolare nel tessuto tumorale ha già in parte stravolto la pratica clinica negli stadi avanzati e, grazie a ciò e alla conoscenza del microambiente tumorale, si sono sviluppati negli ultimi anni nuovi trattamenti integrati negli stadi localmente avanzati e più recentemente anche negli stadi più precoci".
Il corso Ecm Impact - riporta una nota - si prefigge di favorire una migliore conoscenza delle potenzialità dell'Ia, che porterà a un uso più frequente di accertamenti diagnostico-molecolari precoci e trattamenti personalizzati basati sulle caratteristiche biologiche di ogni singolo tumore. L'integrazione delle diverse competenze e la discussione tra i numerosi attori coinvolti nella gestione multidisciplinare del Nsclc chiariranno le migliori strategie per preservare e ottimizzare la gestione del materiale biologico, evidenziando eventuali criticità e soluzioni. Questo consentirà ai partecipanti di comprendere la centralità del dato patologico e biologico nella gestione multidisciplinare del Nsclc e di contribuire attivamente all'implementazione di strategie utili al miglioramento della gestione del materiale e del dato biologico.
L’evento sarà organizzato in 3 sessioni: 1. Integrando Biologia Molecolare e Ia nello screening e nello stadio precoce del tumore polmonare; 2. Strategie terapeutiche basate sul dato biologico nel Nsclc localmente avanzato; 3. Strategie terapeutiche basate sul dato biologico nel Nsclc non resecabile ed avanzato.
(Adnkronos) - "Se mostrassi mia figlia sui social guadagnerei il doppio". Elena Santarelli ha condiviso un lungo sfogo sui social in cui si è schierata contro il cosiddetto 'sharenting', la pratica sempre più diffusa tra influencer e genitori social di condividere pubblicamente le foto dei propri figli. In particolare la showgirl ha criticato quei contenuti che coinvolgono bambini nella sponsorizzazione di prodotti commerciali.
"Non è divertente per me vedere queste scene", ha scritto Santarelli, riferendosi a video pubblicati da mamme influencer che usufruiscono dell'immagine dei propri figli per promuovere prodotti per la cura della pelle. "I bambini devono fare i bambini, è duro fare i genitori ma qualcuno deve farlo. Il nostro compito è di educare e fargli fare cose da bambini. Non so dove arriveremo, non lo so più", ha aggiunto la showgirl, mamma di due bambini, Giacomo, di 15 anni, e Greta Lucia di 9 anni.
"Tra qualche anno tanti di questi bambini porteranno in tribunale i loro genitori e spero che vengano risarciti", ha aggiunto la 43enne che ha sempre mantenuto un basso profilo riguardo la sua vita privata. E con fermezza ha concluso: "Se mostrassi mia figlia, forse, guadagnerei il doppio, ma ho deciso di non farlo e sono felice così. Credo di fare la cosa giusta per lei e per noi".
(Adnkronos) - La celiachia è una malattia cronica che richiede una rigorosa aderenza a una dieta priva di glutine per tutta la vita. Questo, può comportare un impatto significativo anche a livello psicologico sui bambini e sulle loro famiglie. La diagnosi può essere un momento di preoccupazione per i genitori e, a seconda dell'età, anche per il bambino. A fare il punto è Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista, ordinario della Società Psicoanalitica Italiana ed esperta di bambini e adolescenti. A che età, possono manifestarsi generalmente le prime manifestazioni della celiachia nei bambini? "La celiachia è una malattia autoimmune, il sistema immunitario reagisce al glutine, una proteina presente in alcuni cereali come grano, orzo, segale e farro. Il sistema immunitario reagisce al glutine danneggiando la mucosa dell’intestino tenue. Questo - risponde la psichiatra - provoca infiammazione, malassorbimento dei nutrienti e vari sintomi. Le prime manifestazioni cliniche della celiachia nei bambini possono comparire già tra i 6 mesi e i 2 anni di età, cioè dopo l’introduzione del glutine nell’alimentazione, solitamente attraverso pappe, farine o pane".
"Sapere che i bambini con celiachia, se seguono un’alimentazione senza glutine come da prassi medica, e sono ben seguiti e sostenuti psicologicamente, crescono sani, attivi, sereni, pienamente inseriti nella vita sociale e con ottimi risultati scolastici", precisa Lucattini. I sintomi classici della celiachia "si verificano in una minoranza di pazienti celiaci, mentre i bambini più grandi presentano sintomi minimi o atipici. I test sierologici per la celiachia - aggiunge - devono essere eseguiti nei pazienti con diarrea cronica o intermittente inspiegabile, ritardo della crescita, perdita di peso, nausea, vomito, dolore addominale cronico, distensione addominale, stipsi cronica, stomatite aftosa ricorrente e aumento anomalo degli enzimi epatici".
Ritiene siano aumentati i casi di celiachia dei bambini negli ultimi anni? "Si stima che la prevalenza della celiachia nella popolazione generale sia pari all'1% a livello mondiale. La sua prevalenza varia a seconda delle variazioni geografiche ed etniche. La prevalenza della celiachia - spiega - è aumentata significativamente negli ultimi trent’anni grazie alla maggiore conoscenza e consapevolezza dei medici e all'uso diffuso di test diagnostici altamente sensibili e specifici per la celiachia. Nonostante la maggiore consapevolezza e conoscenza della celiachia, si stima che circa il 95% dei pazienti celiaci non riceva ancora una diagnosi. Studi recenti indicano che il numero di casi clinicamente diagnosticati è aumentato negli ultimi decenni, in Italia vi è un'elevata prevalenza, l’1,65% tra i bambini in Italia, colpisce più frequentemente le femmine ed è più frequente nel Sud Italia".
Quali sono a suo avviso, i segnali a cui prestare attenzione? "I sintomi classici nei bambini piccoli includono: diarrea cronica, scarso accrescimento (bassa statura, scarso aumento di peso), addome gonfio, irritabilità e insonnia, perdita di appetito. Tuttavia, sempre più frequentemente - osserva - la celiachia si presenta in forme non classiche o atipiche, anche in età scolare o adolescenziale, con sintomi come anemia da carenza di ferro, dolori addominali ricorrenti, stitichezza, mal di testa, problemi di crescita lievi o isolati, disturbi dell’umore o del comportamento dovuti alla sofferenza protratta per i dolori fisici cronici. Oggigiorno la celiachia è considerata una malattia sistemica che può causare ritardo della crescita, bassa statura, pubertà ritardata, ipoplasia dello smalto dentale, osteopenia/osteoporosi, anemia sideropenica (da carenza di ferro), stomatite ricorrente, dermatite erpetiforme, artralgia/artrite anche nella popolazione pediatrica con celiachia. Inoltre, i pazienti con celiachia possono presentare un'ampia gamma di sintomi neurologici come mal di testa, parestesia, neuroinfiammazione, ed anche disturbi psicologici come fobia, ansia e depressione".
Può esserci, in particolare, una correlazione tra disturbi alimentari e celiachia? "La relazione tra celiachia e disturbi alimentari sembra essere bidirezionale. Nei bambini con sintomi celiaci non diagnosticati, mangiare può causare dolore addominale, gonfiore e diarrea, insonnia, tutti fattori che possono portare a un rapporto problematico con il cibo, per la paura di stare male. A complicare ulteriormente la relazione - avverte Lucattini - c'è il fatto che l'anoressia nervosa e la celiachia condividono molte somiglianze, tra cui sintomi gastrointestinali e perdita di peso potenzialmente fatale. I risultati di una ricerca pubblicata su 'Psychiatric Times' (2025) hanno mostrato che i pazienti con celiachia avevano un rischio aumentato di 1,48 per l'anoressia nervosa anche nell’infanzia. Anche i dati sulla bulimia mostrano una potenziale correlazione, infatti, nei pazienti con celiachia, l'incidenza della bulimia nervosa è di poco superiore al 7%. Vale anche la pena considerare la complessità del trattamento della celiachia in un piccolo paziente che stia già limitando l'assunzione di cibo. Importante, a riguardo, la consultazione di una équipe multidisciplinare che prenda in carico in toto il bambino con la sua patologia, fisica e psicologica".
La celiachia può incidere anche sulla qualità del sonno dei bambini? "Secondo uno studio pubblicato sul 'Journal of Clinical Sleep Medicine' (2023), i disturbi del sonno sono più frequenti nei pazienti con celiachia non trattati e tendono a migliorare con l'introduzione di una dieta senza glutine, indipendentemente dai sintomi gastrointestinali. Ciò - prosegue Lucattini - suggerisce che esiste una relazione tra celiachia e disturbi del sonno che però possono persistere anche se i bambini fanno una dieta rigidamente senza glutine. Questo per varie ragioni, la celiachia è comunque una malattia infiammatoria sistemica per cui i bambini hanno reflusso e mal di stomaco. Inoltre, è ancora troppo sottovalutata la contaminazione del cibo. È noto che la farina vola e si deposita sui cibi, oltre a ciò, è indispensabile un lavaggio accuratissimo di pentole, stoviglie e posate, non solo a casa, ma anche a scuola e dagli amici".
Quanto è importante il sonno per i bambini? "Il sonno è fondamentale per la salute fisica e mentale dei bambini. Buone abitudini del sonno sono legate ad un buon funzionamento mentale, a migliori risultati scolastici, ad una migliore regolazione emotiva e della qualità della vita. Al contrario, durate del sonno più brevi sono state associate a esiti negativi per la salute fisica e mentale. Poiché la perdita di sonno è associata a un'ampia gamma di difficoltà e problemi in molti ambiti della vita, il suo impatto negativo può avere conseguenze molto serie nei bambini con patologie croniche. Il riconoscimento precoce di questi problemi può evitare le conseguenze negative e migliorare la qualità della vita dei bambini celiaci".
In questi casi, la celiachia può portare ansia e depressione nei bambini? Quali sono, in particolare, i fattori psicologici da non sottovalutare? "I risultati di una ricerca pubblicata su 'Psychiatric Times' (2025) hanno dimostrato che nel 39% dei bambini con celiachia, confermata da biopsia, hanno mostrato livelli preoccupanti di ansia e depressione - osserva - La letteratura scientifica ha rilevato che i pazienti con celiachia hanno un rischio 2,26 volte maggiore di soffrire di ansia e un rischio 3,36 volte maggiore di sviluppare depressione. Depressione e ansia sono conseguenze della sofferenza fisica, dell’attenzione a consumare cibi senza glutine fin da piccoli, delle difficoltà di convivere con i sintomi fisici celiachia, di fatto una manifestazione psicologica profonda della condizione stessa. I risultati sul disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd) non sono così solidi come quelli relativi a depressione e ansia, anche se la depressione nell’infanzia spesso si presenta come agitazione psicomotoria con anche difficoltà di attenzione.
Secondo le Linee Guida internazionali, qual è l’iter diagnostico più indicato per affrontare la malattia? Secondo le Linee Guida ESpghan 2024, l’iter diagnostico della celiachia nei bambini è strutturato per essere accurato ma il meno invasivo possibile. Innanzitutto, i sintomi presentati dal bambino devono rientrare in quelli noti per la celiachia. Le analisi del sangue sono significative se: vi sono valori elevati di anticorpi anti-transglutaminasi IgA (tTGA) superiori a dieci volte il valore normale; se vi è positività degli anticorpi anti-endomisio (Ema) in un secondo prelievo. Geneticamente - osserva - la presenza del gene Hla-DQ2 o DQ8 (che conferma predisposizione genetica). Se tutte queste condizioni sono soddisfatte, non è necessario eseguire una biopsia intestinale, altrimenti si rende (colonscopia in sedazione, il bambino deve essere addormentato)".
Perché può essere importante il supporto psicoanalitico nella gestione della celiachia? "La psicoterapia psicoanalitica e l’analisi possono svolgere un ruolo prezioso nella gestione della celiachia, soprattutto nei bambini e ragazzi che vivono la malattia con disagio emotivo, conflittualità interna o difficoltà di adattamento sociale. La celiachia, infatti, non è solo una malattia intestinale, ma può diventare un elemento centrale nella costruzione dell’identità del bambino, del suo rapporto con il corpo, con gli altri e con le regole. Poiché i bambini celiaci sviluppano un’ansia anticipatoria, un sentimento di vergogna e un evitamento, la psicoterapia psicoanalitica consente di lavorare su questi vissuti e sulla possibilità di integrare il limite senza esserne definiti - suggerisce la psichiatra - La psicoterapia aiuta il bambino e la famiglia a rielaborare la malattia non come colpa o punizione, ma come parte della propria storia. Può anche sostenere i genitori, spesso preoccupati o incerti su come parlare della malattia senza trasmettere ansie e paure. Inoltre, può aiutare nella vita sociale, a scuola e con gli amici, poiché il bambino può sentirsi escluso, diverso o limitato (ad esempio durante le merende, le feste, le gite). Un percorso psicoterapeutico può aiutarlo a sentire l’appartenenza al gruppo senza rinnegare la propria condizione, sviluppando così capacità di resilienza e aumentando l’autostima. La gestione della celiachia, una volta comprese le indicazioni e le regole, diventa una routine, vissuta con serenità".
Quali consigli si sente di dare ai genitori di bambini con celiachia? "Se si nota qualcosa che non va, anche piccoli cambiamenti nel comportamento, nel rendimento scolastico, nel benessere quotidiano e nel sonno, vale la pena parlarne con il pediatra e valutare la possibilità di fare esami specifici per la celiachia - evidenzia - Importante: non iniziare mai una dieta senza glutine 'di prova' prima della diagnosi. La dieta può falsare gli esami e ritardare la diagnosi corretta. La dieta deve iniziare, in caso, solo su indicazione precisa da parte del medico; essere un riferimento sicuro, senza paura e senza vergogna, capace di accompagnare il proprio figlio nell’accettazione e nella gestione della sua unicità; aiutare i propri figli ad un’educazione alimentare specifica, rendendoli partecipi attivamente e insegnando gradualmente le regole della dieta senza glutine, in modo giocoso per i più piccoli e più informativo per i più grandi; come in tutte le malattie croniche, i bambini celiaci - conclude hanno necessità di essere accompagnati nella loro crescita da una psicoterapia psicoanalitica o un’analisi, che talvolta prosegue anche durante l’adolescenza quando iniziano ad uscire con gli amici".
Leggi tutto: Celiachia nei bimbi, psichiatra Lucattini 'colpisce anche sfera psicologica'
(Adnkronos) - "Ho firmato la circolare esplicativa, indirizzata ai medici veterinari e ai farmacisti, alle istituzioni e a tutti gli operatori del settore coinvolti, che autorizza l’utilizzo in deroga del farmaco Veklury, a base di remdesivir, per il trattamento della peritonite infettiva felina (Fip)". Lo annuncia il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. "Come promesso lo scorso 20 maggio, manteniamo l’impegno assunto verso milioni di famiglie italiane che convivono con un gatto, e verso il mondo dei volontari, dei gattili e dei professionisti che da anni attendono una risposta concreta per contrastare una malattia ad altissima letalità e per la quale invece è disponibile una cura efficace", prosegue Gemmato.
Il Remdesivir, contenuto nel medicinale umano Veklury, potrà ora essere prescritto 'in deroga' dal medico veterinario tramite ricetta elettronica veterinaria (Rev), esclusivamente per il trattamento della Fip e sotto sua diretta responsabilità. "Superiamo il limite di utilizzo del remdesivir all’ambito umano e all’impiego ospedaliero anti Covid", afferma il sottosegretario. "Un passaggio possibile consentito dalle norme vigenti, come avevo anticipato nei giorni scorsi. Ringrazio l’Aifa e la Direzione Generale competente del ministero della Salute che si sono immediatamente attivate su mio impulso e che hanno individuato in breve tempo una soluzione. Anticipiamo così di oltre un anno la scadenza prevista dal regolamento Ue 2024/1973 che prevede che il remdesivir sia consentito per il trattamento della Fip nei gatti a partire dall’8 agosto 2026", spiega il sottosegretario.
"Avevamo preso un impegno preciso e oggi lo manteniamo. Questa misura è una risposta concreta per tutelare la salute animale, parte integrante della salute pubblica e del nostro benessere collettivo e a tutela dei nostri piccoli amici", conclude il sottosegretario Gemmato. La Fip è una patologia virale ad elevata mortalità (fino al 96%) che fino ad oggi non disponeva di una terapia autorizzata in ambito veterinario. L’approvvigionamento del remdesivir potrà ora avvenire presso i grossisti o le farmacie veterinarie, secondo quanto previsto dall’articolo 23 del decreto legislativo 7 dicembre 2023, n. 218.
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