(Adnkronos) - Weekend da bollino rosso da oggi per l'Italia dove l'anticipo d'estate porta un clima rovente con un quadro meteo - da Milano a Roma, da Napoli a Palermo - con temperature elevate e afa. Il livello 3 di allerta, quello massimo che indica "condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio", interessa oggi, sabato 14 giugno, 6 città e domani andrà peggio con allerta rossa in 11 città.
Secondo le previsioni del bollettino delle ondate di calore del ministero della Salute, che monitora quotidianamente 27 capoluoghi con previsioni a 24, 48 e 72 ore, al bollini rossi di Bolzano, Campobasso e Perugia si aggiungeranno oggi quelli di Frosinone, Rieti e Roma, e domani anche quelli di Bologna, Brescia, Firenze, Latina e Torino.
Nella griglia del bollettino anche tanti bollini gialli (livello 1, di pre-allerta) e arancioni (livello 2, con rischi per la salute dei più fragili).
In verde (livello 0) ben poche città: 8 oggi (Ancona, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Palermo, Pescara e Venezia) e appena 3 domani (Bari, Catania e Genova). In tutti gli altri capoluoghi la canicola colpirà più forte.
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(Adnkronos) - Per le strade di Washington sfileranno oggi, sabato 14 giugno, carri armati, truppe, bande militari, di fronte a un Donald Trump felice di avere finalmente la parata militare che sogna da anni per festeggiare i 250 anni della nascita dell'esercito militare, anniversario che cade proprio nel giorno del suo 79esimo compleanno. Il tutto mentre in migliaia di città e cittadine di tutta l'America ci saranno manifestazioni e rally 'no kings' ossia 'nessun re' per denunciare, affermano gli organizzatori, le tattiche autoritarie del presidente e il suo disprezzo per la Costituzione.
Si potrà, quindi, avere una chiara immagine della profonda e drammatica spaccatura che il Paese vive dal ritorno di Trump alla Casa Bianca, scrive il Washington Post, sottolineando come queste divisione è stata resa ancora più evidente e forte dai fatti di Los Angeles, con una parte del Paese che loda il presidente per il pugno di ferro contro migranti e proteste e un'altra che vede i raid e la risposta militarizzata alle proteste come un segno di una preoccupante deriva autoritaria.
Una preoccupazione esacerbata dal fatto che Trump ha voluto a tutti i costi questa parata militare - che aveva cercato di avere anche durante il suo primo mandato, incontrando la resistenza di un Pentagono allora molto più indipendente dell'attuale - che, certo non per coincidenza, cade proprio nel giorno del suo compleanno, altra mossa in odore di autoritarismo.
"Gli americani, in particolare i reduci, vedono questa parata come una mossa vanesia di Trump - ha detto al Post Jason Crow, deputato dem che ha servito in Iraq e in Afghanistan - di fronte a tagli massicci all'assistenza ai reduci, che sono stati lontani anni dalle loro famiglie per la lotta al terrorismo, le caserme che cadono a pezzi, noi spendiamo oltre 50 milioni di dollari per far sfilare i carri armati per le strade di Washington? Non ha senso".
Quella di oggi sarà la più grande parata militare a Washington dalla fine della prima guerra del Golfo nel 1991 e sarà inserita in una giornata di celebrazioni che comprende anche un festival per l'Army Birthday con musica e food truck nel National Mall. La parata inizierà alle 18.30 con oltre 6mila militari in uniformi attuali e storiche, 150 mezzi compresi i tank Abrams, 50 aerei militari, con esibizioni di caccia e lancio di paracadutisti.
Nei giorni scorsi Trump, dopo aver schierato i militari a Los Angeles, ha inviato un messaggio minaccioso contro eventuali proteste: "Per chi intende protestare, si risponderà con una grande forza - ha detto senza fare distinzione tra proteste pacifiche e violente -. Queste persone odiano il nostro Paese e troveranno una risposta molto dura".
In realtà, le proteste sono state organizzate in oltre 1.800 città e cittadine americane dal "50501 movement", che sta per "50 proteste, 50 stati, 1 movimento". "La corruzione è andata troppo avanti, nessun trono, nessuna corona, nessun re" si legge sul sito del gruppo, ribadendo "l'impegno a un'azione non violenta". Il movimento chiede ai partecipanti di "evitare ogni potenziale scontro con chi non condivide i nostri valori" e rispettare la legge. Nessun tipo di armi, "anche quelle possedute legalmente", saranno accettate ai rally. Non si fa riferimento a manifestazioni a Washington, anche perché l'obiettivo è quelli di non permettere che "la parata del compleanno sia al centro dell'attenzione", concentrandola, invece, sui cittadini "che si riuniscono nelle comunità di tutta l'America per respingere la politica e la corruzione di un uomo forte".
Più che le proteste a guastare la festa di Trump oggi potrebbe essere il maltempo, dal momento che le previsioni meteo al momento parlano del rischio di violenti temporali nel pomeriggio di oggi, enfatizzando il pericolo di fulmini, raccomandando alle persone di evitare di stare all'aperto. La Casa Bianca, comunque, ha confermato la "storica celebrazione", con una portavoce che ha detto al New York Post che "ogni eventuale cambiamento sarà reso noto dal Pentagono".
Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Italia si svolgeranno le proteste 'no kings' contro Donald Trump. L'associazione dei democratici all'estero 'Democrats abroad' dà appuntamento a Milano in piazza Cairoli alle 18, a Venezia alla stazione Santa Lucia alle 15, e a Torino a Piazza Carignano alle 10. "Mentre una parata militare, che si prevede costerà ai contribuenti statunitensi tra i 25 e i 45 milioni di dollari, si svolgerà a Washington D.C., la vera azione si svolgerà nelle comunità di tutto il paese e in tutto il mondo, con persone che si opporranno al programma estremista di questo regime e respingeranno la politica corrotta e autoritaria degli Stati Uniti", si legge in un comunicato di Democrats Abroad Nord Italia.
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(Adnkronos) - Una visione potente, un rito collettivo, un'apertura memorabile. Il Nabucco firmato da Stefano Poda ha inaugurato questa sera, con un trionfo di ovazioni da parte del pubblico, la 102/a edizione dell'Arena Opera Festival, trasformando l'anfiteatro veronese in un crocevia di passato e futuro, di simboli universali e tecnologia spettacolare. L'opera di Giuseppe Verdi, sempre centrale nel repertorio dell'Arena di Verona, si presenta quest'anno in una veste radicalmente nuova: scenografie immersive, effetti visivi sorprendenti, coreografie corali di rara forza espressiva. Un allestimento che più che raccontare una storia, la scolpisce nell'aria. Il "Nabucco" - che racconta la prigionia del popolo ebraico in Babilonia sotto il re Nabucodonosor, tra guerre, profezie e drammi familiari - diventa così un messaggio cosmico nell'allestimento di Podda.
La scena si apre con una trasformazione totale dello spazio: luci, immagini e installazioni monumentali convergono in un linguaggio visivo che fonde l'estetica pop con la drammaturgia lirica. Due grandi sfere rotanti - simboli delle forze opposte che agitano l'umanità, come la ragione e l'istinto, l'amore e l'odio - si attraggono e si respingono in un movimento perpetuo, mentre al centro domina una clessidra monumentale, emblema del tempo che tutto consuma "Vanitas". "Due forze si respingono fino al punto di massima rottura, per poi cercare una sintesi - spiega Poda - Come le particelle atomiche: unite generano materia, divise producono distruzione. Il messaggio è che la tecnologia, senza spiritualità, porta al baratro".
Lo spettacolo è attraversato da richiami potenti alla nostra epoca: la tensione fra modernità e memoria, fra autodistruzione e rinascita, prende forma attraverso simboli scenici e coreografie di massa, compreso un terribile e visionario fungo atomico. Tutto concorre a creare un universo parallelo, immersivo, a tratti ipnotico.
Sotto la guida del maestro Pinchas Steinberg - al suo ritorno a Verona dopo 25 anni - il Coro della Fondazione Arena, diretto da Roberto Gabbiani, ha raggiunto il cuore del pubblico con un "Va', pensiero" che ha sospeso il tempo: un silenzio denso, commosso, ha preceduto l'ovazione.
Nel nuovo allestimento, la musica non è solo suono: è azione, è gesto, è visione. Accanto all'Orchestra e al Coro, un esercito di mimi, danzatori, schermidori e figuranti - per un totale di 400 artisti - dà corpo a una narrazione collettiva, fisica, intensa. Anche la scherma diventa linguaggio, con movimenti coreografici che sfumano nella danza e nell'arte marziale. In scena, un cast vocale di alto profilo: Amartuvshin Enkhbat ha vestito i panni di Nabucco con autorevolezza e potenza; Anna Pirozzi ha offerto un'Abigaille straordinaria per tecnica e temperamento. Accanto a loro, Francesco Meli (Ismaele), Vasilisa Berzhanskaya (Fenena) e Roberto Tagliavini (Zaccaria), insieme a Carlo Bosi, Gabriele Sagona e Daniela Cappiello. Tra le voci attese nelle repliche: Anna Netrebko (al debutto nel ruolo di Abigaille), Luca Salsi, Maria José Siri, Aigul Akhmetshina, Simon Lim. Un parterre di stelle per una stagione che punta in alto e guarda lontano.
Il Nabucco di Poda non è solo un omaggio al genio di Verdi: è una dichiarazione d’intenti. Un'opera che, grazie alla sua forza visiva e simbolica, invita a riflettere su ciò che siamo e su ciò che potremmo diventare. "È una produzione moderna - ha detto Poda - che invita il pubblico a spegnere il cellulare e accendere l'anima. A guardarsi dentro".
"L'amore per l'Arena Verona - ha commentato la sovrintendente Cecilia Gasdia - non è mai cambiato. Vogliamo che la musica diventi patrimonio vivo, presente, necessario. E che continui a parlare alle nuove generazioni".
Il 102° Opera Festival è cominciato e la prima serata inaugurale ha già segnato il tempo. Nutrito il parterre degli ospiti istituzionali: Lorenzo Fontana, presidente della Camera, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, la ministra della Famiglia e pari opportunità, Eugenia Roccella, il ministro dei Rapporti con il parlamento, Luca Ceriani, il sottosegretario alla Cultura Gian Marco Mazzi. E a sorpresa, tra i vip, in platea, l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel, accompagnata dal marito. Al cocktail pre-serale alla Gran Guardia, con i vertici veneti di Confindustria, ad accogliere gli invitati la sovrintendente della Fondazione Arena, Cecilia Gasdia, e il sindaco di Verona, Damiano, Tommasi.
(di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - No all'arma nucleare per l'Iran, favorire gli sforzi degli Usa per un accordo con Teheran. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio con il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una giornata cruciale, iniziata con l'attacco di Israele all'Iran e proseguita con la risposta di Teheran con lancio di circa 100 missili.
Dopo aver convocato un vertice di governo sulla crisi in Medio Oriente ed essersi consultata telefonicamente con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con il cancelliere federale della Germania, Friedrich Merz, e con il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, Meloni, ha avuto una conversazione con Netanyahu. Nel corso del colloquio, la premier ha condiviso la necessità di assicurare che l’Iran non possa in alcun caso dotarsi dell’arma nucleare, auspicando al contempo che gli sforzi condotti dagli Stati Uniti per giungere ad un accordo possano ancora avere successo.
Nel corso del colloquio Meloni ha ancora una volta ribadito l’urgenza di garantire l’accesso dell’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza.
La premier, inoltre, ha avuto varie interlocuzioni con alcuni leader della regione: il principe ereditario e Primo ministro dell’Arabia Saudita, Mohamed bin Salman Al Saud; re Abdallah II di Giordania, il sultano dell’Oman, Haytham bin Tariq Al Said, e Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Oggetto del confronto, come lavorare insieme per favorire una soluzione diplomatica. A tutti gli interlocutori, Meloni ha espresso la disponibilità dell’Italia a intraprendere ogni azione che possa favorire un tale esito, come già fatto ospitando due tornate negoziali tra Iran e Stati Uniti.
(Adnkronos) - La foto della donna trovata morta nel parco di Villa Pamphili, a Roma, insieme al cittadino americano fermato oggi in Grecia, è stata pubblicata su sito di 'Chi l'ha visto' e postata anche sui profili social del programma. ''L’uomo, che ha detto di essere il padre della bambina, è stato identificato'' proprio grazie alla segnalazione arrivata a Chi l’ha visto?, si legge, e oggi è stato fermato sull’isola di Skiathos.
Lei non è stata ancora identificata con precisione e ''Chi l'ha visto'' lancia l'appello: ''Qualcuno la riconosce?''. Nella foto l'uomo e la donna appaiono seduti a terra su un gradino: lei tiene in braccio la bambina mentre lui appare con una vistosa ferita alla testa.
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(Adnkronos) - "Il regime dell'Iran non sa cosa l'ha colpito, non sa cosa lo colpirà. Altre cose sono in arrivo". Il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, si rivolge direttamente al "fiero popolo iraniano" con un messaggio di circa 2 minuti in una giornata cruciale. All'offensiva israeliana contro strutture militari e impianti nucleari iraniani, ha fatto seguito la risposta di Teheran che ha lanciato oltre 100 missili balistici contro Israele.
Leggi tutto: Israele, Netanyahu e nuova minaccia a Iran: "Non sapete cosa vi colpirà" - Video
(Adnkronos) - L'Iran lancia centinaia di missili contro Israele in risposta agli attacchi di oggi. I video diffusi sui social mostrano i missili che raggiungono Tel Aviv. I sistemi di difesa non riescono a intercettare tutti i missili balistici indirizzati verso la seconda città del paese.
Leggi tutto: Israele, la risposta dell'Iran: missili su Tel Aviv - Video
(Adnkronos) - L'Iran risponde all'attacco di Israele lanciando due ondati di missili. Vengono segnalate esplosioni a Tel Aviv, come documenta anche l'emittente Fox News.
Il giornalista Trey Yingst, in collegamento dalla città, mostra le traiettorie dei missili e la risposta dei sistemi difensivi israeliani. "Uno dei missili non è stato intercettato", dice Yingst seguendo la scia luminosa. Al bagliore fa seguito dopo pochi secondi l'esplosione. "Ragazzi, andiamo via. Veloci!", dice il giornalista rivolgendosi alla troupe.
Leggi tutto: "Piovono missili", il giornalista e l'attacco su Tel Aviv - Video
(Adnkronos) - "Tutto il nostro Paese è sotto attacco" si legge in un post su X le Forze di difesa israeliane. Le Idf hanno ordinato alla popolazione, nel pieno del contrattacco iraniano, di correre nei rifugi fino a nuovo ordine. Poco prima il portavoce dell'esercito di Tel Aviv, generale Effie Defrin, aveva ammesso che l'Iran sarebbe stato in grado di causare danni "considerevoli" a Israele.
Poco prima il Times of Israel aveva annunciato che erano stati lanciati un centinaio di missili su Israele dall'Iran, seguiti poi da una seconda ondata. Si calcola che dai cinque a sette missili siano caduti nell'area di Tel Aviv.
Leggi tutto: "Missili su Israele da Iran, correte nei rifugi": il post dell'Idf su X
(Adnkronos) - "Tutto il nostro Paese è sotto attacco" si legge in un post su X le Forze di difesa israeliane. Le Idf hanno ordinato alla popolazione, nel pieno del contrattacco iraniano, a scendere nei rifugi fino a nuovo ordine.
Poco prima il Times of Israel aveva annunciato che erano stati lanciati un centinaio di missili su Israele dall'Iran.
Leggi tutto: "Missili su Israele da Iran, siamo sotto attacco": il post dell'Idf su X
(Adnkronos) - Charles Leclerc finisce contro il muro con la sua Ferrari nelle prime prove libere del Gp del Canada. Sul tracciato di Montreal, il pilota monegasco della rossa è protagonista di un incidente anomalo. Leclerc perde il controllo della monoposto all'ingresso della curva 3, non propriamente il punto più complicato del tracciato.
La Ferrari mette due ruote sull'erba e diventa ingestibile per il pilota, che finisce contro le barriere danneggiando profondamento l'anteriore. "Scusate, sono finito contro il muro. Avrei dovuto andare dritto", il commento di Leclerc via radio, mentre la bandiera rossa blocca la sessione per qualche minuto.
Leggi tutto: Gp Canada, Leclerc contro il muro con la Ferrari - Video
(Adnkronos) - L'Iran annuncia vendetta dopo gli attacchi di Israele. Rimbalzano ovunque le immagini della bandiera rossa issata sulla moschea di Jamkaran, a pochi chilometri dalla città di Qom. L'edificio ha un'importanza speciale per i musulmani sciiti: la moschea, come si tramanda, sarebbe stata costruita da Hassan bin Muthlih Jamkarani nell'anno corrispondente al 1003 Avanti Cristo, dopo un'indicazione divina ricevuta in sogno dall'Imam Mahdi. Il drappo rosso simboleggia tradizionalmente l'annuncio di vendetta con l'intenzione di versare sangue.
L'esibizione odierna della bandiera non è un evento inedito. Nel recente passato, il vessillo è stato issato a gennaio 2020 dopo l'uccisione del generale Qasem Soleimani in un attacco di droni compiuto dagli Usa e, più recentemente, a luglio dello scorso anno, quando a Teheran è stato ucciso Ismail Haniyeh, leader di Hamas.
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(Adnkronos) - Secondo i social del Tg1 nella giornata di ieri, a 150 km da Budapest, sarebbe stata ritrovata la piccola Chantal Tonello sequestrata dalla madre in Italia il 30 novembre 2012. Fonti diplomatiche riferiscono che la stessa madre ungherese stallai Klaus Is illdolo sarebbe in stato di fermo a seguito di un mandato di cattura internazionale. Il caso ebbe grandissima eco all’epoca anche perché il papà Andrea non ha mai smesso di cercarla, andò in tantissimi programmi televisivi, e anche sui social sta combattendo da anni questa battaglia. Nel 2023 aveva lanciato un appello anche alla premier Giorgia Meloni.
L’indagine - sempre secondo i social del Tg1 - è stata seguita a lungo dalla polizia italiana, sotto il coordinamento della procura generale di Venezia, e si è conclusa nelle prime ore della mattinata nella località di Mezotur con un blitz delle forze di polizia ungheresesi insieme alla polizia italiana.
Leggi tutto: "Chantal Tonello ritrovata dopo 13 anni in Ungheria"
(Adnkronos) - Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha nominato il rettore dell’Ateneo Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti, componente del nuovo Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli. La designazione è stata comunicata ufficialmente al presidente della Fondazione, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli.
Con queste nomine, il Ministero della Cultura completa la propria rappresentanza all’interno dell’organo strategico della Fondazione, in vista del rinnovo complessivo degli assetti istituzionali del Massimo napoletano.
Leggi tutto: Lirica: Giuli nomina rettore Ateneo Vanvitelli componente nuovo CdI S. Carlo di Napoli
(Adnkronos) - "In caso di aumento sostenuto dei casi di Covid 19" potrebbero tornare mascherine, isolamento e richiami vaccinali. O almeno questo è quanto raccomandano gli esperti dell'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie segnalando nelle ultime settimane un lieve aumento della circolazione di Sars-CoV-2 in Europa, complice la nuova variante NB.1.8.1 o Nimbus.
Se Covid crescerà in modo significativo "le raccomandazioni chiave - spiega l'Ecdc - includono rimanere a casa in caso di malattia, adottare buone pratiche di igiene respiratoria e delle mani e garantire un'adeguata ventilazione degli spazi interni. Le persone ad alto rischio di malattia grave, così come i loro caregiver e i contatti stretti, dovrebbero considerare l'uso della mascherina quando si trovano in luoghi pubblici affollati. E' importante che i gruppi a rischio, compresi gli anziani, si mantengano aggiornati con le vaccinazioni contro Covid-19, secondo le raccomandazioni nazionali, per conservare una protezione contro la malattia grave".
"A seconda del tempo trascorso dall'ultima dose e dell'attuale situazione epidemiologica - aggiunge il centro europeo - potrebbero essere prese in considerazione dosi aggiuntive di vaccino anti-Covid al di fuori delle campagne di vaccinazione programmate per i gruppi vulnerabili, come gli ultra 80enni o altri soggetti ad alto rischio idonei, indipendentemente dall'età, al fine di massimizzare la protezione individuale. La protezione tempestiva con i vaccini disponibili - conclude l'Ecdc - dovrebbe essere prioritaria quando il rischio individuale è elevato, piuttosto che attendere la disponibilità di formulazioni vaccinali aggiornate".
"La copertura vaccinale contro Covid-19 negli anziani rimane subottimale in diversi Paesi dell'Unione europea/Spazio economico europeo, con un solo Paese che supera l'80% di copertura tra le persone di 80 anni o più e 7 che raggiungono una copertura superiore al 50%", sottolinea l'Ecdc. L'agenzia ribadisce che "i vaccini anti-Covid continuano a offrire una solida protezione contro le forme gravi", e raccomanda di "mantenere una sorveglianza e una segnalazione tempestive e continue, durante tutto l'anno, dei virus respiratori in tutta l'Ue/See". E "in caso di aumento sostenuto dei casi di Covid-19", gli esperti invitano a valutare l'opportunità di specifiche misure di protezione e richiami vaccinali.
Leggi tutto: Covid, di nuovo mascherine, isolamento e vaccini? Cosa ha detto l'Ecdc
(Adnkronos) - Gli attacchi di Israele contro l'Iran sono ripresi nella serata di oggi, 13 giugno. Numerose esplosioni segnalate nell'area della capitale Teheran, in particolare nelle nelle zone orientali e occidentali della città, come riporta il New York Times.
Il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, rende noto che l'esercito sta proseguendo gli attacchi contro l'Iran "a piena forza e a ritmo elevato" con l'obiettivo di completare la missione lanciata nella giornata stessa, che ha visto colpiti siti militari e nucleari iraniani. Zamir sottolinea l'importanza di mantenere un alto livello di preparazione e disciplina sul fronte interno, anticipando "momenti difficili" e la necessità di essere pronti a fronteggiare diversi scenari.
L'offensiva nell'ambito dell'operazione Rising Lion sarebbe arrivata all'impianto nucleare di Fordow, che si trova a centinaia di metri di profondità. L'agenzia Fars fa riferimento a due esplosioni nella zona, mentre l'emittente iraniana Press Tv afferma che le difese aree della Repubblica islamica hanno abbattuto un drone israeliano nei pressi di Fordow, che si trova a sud di Qom, città santa per gli sciiti.
Le autorità della provincia dell’Azerbaigian orientale, nel nord-ovest dell’Iran, intanto hanno aggiornato a 18 il numero dei morti a seguito dei raid israeliani, raddoppiando il precedente bilancio di 8 vittime. Le cifre sono riferite dall'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, che parla anche di 35 feriti causati dalle "aggressioni brutali". Gli attacchi hanno colpito 11 siti nella provincia, secondo quanto riferito dalle autorità locali.
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(Adnkronos) - Gennaro Gattuso sarà il prossimo ct della Nazionale? La risposta è vicina e i segnali arrivano proprio da 'casa Gattuso'. In queste ore il futuro della panchina dell'Italia appare sempre più indirizzato verso l'ex allenatore di Napoli e Milan, reduce dall'ultima stagione in Croazia all'Hajduk Spalato. La soluzione del presidente Figc Gabriele Gravina, dopo l'esonero di Luciano Spalletti e il no di Claudio Ranieri, sembra essere quindi quella di affidare l'incarico di commissario tecnico a un ex bandiera azzurra, a un eroe del 2006, magari affiancato da altri ex calciatori che possano resistuire, oltre a gioco e risultati, anche un'identità alla Nazionale.
A confermare che Gattuso sia molto vicino a diventare il prossimo ct della Nazionale italiana, in attesa dell'annuncio ufficiale, è stato il padre di Gennaro, Franco Gattuso, all'Adnkronos: "La fumata bianca è molto vicina, Rino potrebbe essere il nuovo allenatore dell'Italia. Saremmo tutti contentissimi per lui, se lo merita", ha detto l'uomo, che abita ancora a Corigliano Calabro, dove Gattuso è cresciuto e dove portò la Coppa del Mondo vinta nel 2006 in Germania. "Qui in città c'è già grande soddisfazione, se riportasse quella coppa a Corigliano sarebbe un evento straordinario. Ora lui deve dimostrare di essere all'altezza del compito, ma gli va dato tempo di lavorare". (di Simone Cesarei)
Leggi tutto: Gattuso ct dell'Italia, la conferma del padre: "La fumata bianca è vicina"
(Adnkronos) - "Ho un braccio rotto. Ho ferite su tutte le braccia e le gambe, mi hanno fatto molte iniezioni per curarle. Ho anche problemi agli occhi. Quando mi hanno chiamato e mi hanno detto che sarei partito, ero molto felice ed emozionato". A parlare è Adam - l'11enne di Gaza figlio della pediatra Alaa al-Najjar, che a maggio in un raid israeliano ha perso il marito e gli altri suoi 9 bimbi - arrivato mercoledì 11 giugno in Italia e trasferito all'ospedale Niguarda di Milano. L'Organizzazione mondiale della sanità ha diffuso un video girato durante il viaggio che Adam, insieme alla mamma, ad altri bambini evacuati e ai loro accompagnatori, ha affrontato prima di imbarcarsi sul volo della salvezza. "Mia madre e io, se Dio vorrà, andremo in Italia. Così potrò continuare le cure e spero di guarire", dice il bimbo.
La camera riprende le ferite di Adam, mostra il suo braccio sinistro bendato e immobilizzato, ma zooma su due occhi pieni di speranza e sogni di bambino. Adam vuole tornare a giocare: "C'è un rompicapo che si chiama Cubo di Rubik 3x3, ogni volta lo risolvo facilmente", racconta orgoglioso. Il suo desiderio, quello che confida pensando all'avventura che lo attende, è avere un cubo più grande, potersi cimentare con un'impresa ancora più complicata: "Spero di riuscire a procurarmi anche un cubo 4x4 e uno 5x5, così potrò imparare a risolvere anche quelli".
L'inquadratura si sposta su mamma Alaa. "Cercherò sempre di essere per Adam tutta la famiglia", quella che gli rimane, "per aiutarlo ad adattarsi alla nuova situazione. Avrà sicuramente bisogno di tempo - sottolinea - io devo esserci per lui. Non sono una persona forte", tiene a precisare. "La gente mi chiede sempre da dove prendo la mia forza, ma io sono solo una persona normale, come chiunque altro. Come ogni madre mi preoccupo per i miei figli, non voglio che nulla ferisca i loro sentimenti o il loro corpo, o che qualcosa li sconvolga". Alaa e Adam, in Italia, oggi provano a guardare avanti.
Leggi tutto: "In Italia potrò guarire": il video di Adam che sogna un maxi cubo di Rubik