(Adnkronos) - Paolo Belli entra ufficialmente nel cast di 'Ballando con le stelle' come ballerino. Come per i precedenti annunci, anche questo è arrivato con un video, postato sul profilo Instagram del programma. Dopo settimane di indiscrezioni ora è ufficiale: Belli lascia il suo posto da co-conduttore per scendere in pista nel ruolo di ballerino.
Belli ha scelto una piazza colma di gente per annunciare la grande novità: "Qualche settimana fa io e Milly ci siamo incontrati e lei mi ha detto 'Paolo io vorrei che tu fossi con me anche quest'anno per celebrare insieme questo traguardo incredibile, 20 anni di Ballando con le stelle'", ha esordito.
Paolo ovviamente ha accettato, come per gli anni precedenti. Ma poi, il colpo di scena. "Io quest'anno vorrei che fosse una vera festa", gli ha detto Milly Carlucci durante il loro incontro. "Dovete sapere - spiega Paolo Belli - che Milly mi ha chiesto di fare il concorrente quest'anno a Ballando con le stelle. Io avrò bisogno di tutti voi, perché quest'anno sarò in gara come ballerino", ha urlato il co-conduttore con grande entusiasmo.
Il nome di Paolo Belli va aggiungersi agli altri concorrenti annunciati nei giorni scorsi: Fabio Fognini, Barbara d'Urso, Nancy Brilli, Martina Colombari, Francesca Fialdini, Marcella Bella, Rosa Chemical, Andrea Delogu e Maurizio Ferrini, in arte la signora Coriandoli, Filippo Magnini e Beppe Convertini.
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(Adnkronos) - Apple è pronta per svelare i suoi nuovi prodotti, annunciando con tutta probabilità il nuovo modello del suo smartphone, l'iPhone 17. L'azienda ha fatto sapere che terrà il 9 settembre, presso l'Apple Park di Cupertino, in California, il suo consueto evento autunnale. L'invito include lo slogan 'Awe dropping', che suggerisce grandi innovazioni in vista.
L'evento Apple di settembre è considerato il momento più importante dell'anno per il gigante della tecnologia. La posta in gioco, spiega la Cnn, è particolarmente alta quest'anno, dopo che Apple ha rinviato un importante aggiornamento del suo assistente digitale Siri, che l'avrebbe aiutata a essere al passo con ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google. Gli investitori hanno esultato per i risultati finanziari di Apple di luglio, grazie alle forti vendite di iPhone, nonostante le battute d'arresto nel settore dell'intelligenza artificiale.
Apple non ha condiviso dettagli specifici sugli annunci che si prepara a fare in quella data, ma l'azienda presenta nuovi iPhone a settembre dal 2012 dunque ci si aspetta il lancio dell'iPhone 17 nelle sue varie versioni (Pro e Pro Max). Secondo le indiscrezioni, Apple sarebbe pronta a dare per la prima volta da anni un nuovo look al suo smartphone presentando anche la versione 'Air' di iPhone. Proprio come il MacBook Air nell'offerta dei laptop, sarebbe più sottile ed elegante ma con una durata inferiore della batteria e una fotocamera meno potente.
Tra gli altri potenziali nuovi dispositivi potrebbero esserci i nuovi Apple Watch e una nuova versione degli AirPods Pro.
Leggi tutto: Apple pronta a presentare l'iPhone 17, annunciato l'evento di lancio
(Adnkronos) - Mentre le truppe di terra israeliane continuano a operare alla periferia di Gaza City in vista dell'offensiva pianificata per conquistare la parte settentrionale della città, prendendo di mira le restanti roccaforti di Hamas nell'enclave, il presidente Usa Donald Trump si prepara a presiedere "una grande riunione alla Casa Bianca".
Secondo quanto riferisce l'esercito israeliano le forze della 99esima Divisione hanno colpito le infrastrutture di Hamas sia in superficie che nel sottosuolo e nelle ultime 24 ore hanno distrutto diversi posti di osservazione che rappresentavano una minaccia per le truppe israeliane. Allo stesso tempo - precisa l'Idf - la 162esima Divisione è stata impegnata in combattimenti a Jabalia e alla periferia di Gaza City nel tentativo di eliminare gli agenti dei gruppi terroristici e smantellare le loro reti.
La 36esima Divisione - prosegue l'esercito - continua le sue operazioni a Khan Younis, dove, secondo l'Idf, le truppe, con il supporto aereo, hanno ucciso diversi agenti e distrutto ulteriori infrastrutture. Separatamente, un attacco dell'aeronautica militare israeliana, guidato dalla Direzione dell'intelligence militare e dallo Shin Bet, ha ucciso Mahmoud al-Asoud, comandante dell'apparato di sicurezza generale di Hamas nella parte occidentale di Gaza. L'Idf afferma che al-Asoud ha svolto un ruolo centrale nell'apparato di sicurezza di Hamas sia durante la guerra in corso che negli anni passati. L'aeronautica militare, sotto il comando della marina, ha colpito anche un deposito di armi navali e un impianto di riparazione degli armamenti navali di Hamas a Khan Younis.
Dieci palestinesi, tra cui due bambini, sono morti nella Striscia di Gaza per fame e cause ad essa correlate nelle ultime 24 ore. Lo ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas. Il numero di palestinesi morti di fame nell'enclave è ora di 313, di cui 119 bambini.
Intanto, come si legge sul Times of Israel, Trump presiederà oggi alla Casa Bianca una “grande riunione” per discutere il “piano globale” che l'amministrazione sta mettendo a punto per la gestione postbellica di Gaza, ha annunciato il suo inviato speciale Steve Witkoff.
Le dichiarazioni sembrano essere la prima occasione in cui Witkoff ha rivelato l'esistenza di un piano statunitense per il cosiddetto 'day after', dato che Washington ha in gran parte rinviato la questione ai suoi alleati arabi nella regione, dopo le dichiarazioni di Trump a febbraio sulla sua visione di prendere il controllo di Gaza e trasferire in modo permanente i suoi residenti: accolta con favore da Israele, l'idea è stata categoricamente respinta dai partner statunitensi in Medio Oriente, cheil tycoon sperava fossero disposti ad accogliere i rifugiati palestinesi.
“Molte persone vedranno quanto sia solido e ben intenzionato, e riflette le motivazioni umanitarie del presidente Trump”, ha detto Witkoff in un'intervista alla Fox News, senza fornire ulteriori dettagli.
Dal canto suo il presidente francese Emmanuel Macron ha inviato una lettera al primo ministro Benjamin Netanyahu in cui ha avvertito che il piano di Israele di rioccupare Gaza City, di sfollare forzatamente i palestinesi e di costringerli alla fame non porterà mai alla vittoria di Israele. Queste azioni non faranno altro che aggravare l'isolamento di Israele, ha aggiunto, rafforzando coloro che usano (l'occupazione) "come pretesto per l'antisemitismo" e mettendo in pericolo le comunità ebraiche in tutto il mondo.
"La Francia non può rassegnarsi a vedere un amico come Israele sprofondare in una spirale di violenza contraria alla sua storia, alle sue origini e alla sua essenza democratica, voltando le spalle all'opportunità che la storia offre oggi", ha scritto Macron, aggiungendo di respingere categoricamente le accuse di inefficacia nella lotta contro l'antisemitismo e sostenendo che l'antisemitismo non dovrebbe essere utilizzato come strumento politico e che "non può giustificare Israele per le politiche che sta conducendo oggi a Gaza e nei Territori palestinesi".
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(Adnkronos) - Fedez ha un nuovo tatuaggio. Non è una novità per il rapper di Rozzano che nel corso degli anni ha fatto del suo corpo un'opera d'arte, dal tatuaggio dedicato ai figli, un'araba fenice sulla schiena, alla ragnatela geometrica tatuata sul collo, decisamente suo tratto distintivo.
Ma ora il rapper ha deciso di incidere sulla pelle un tatuaggio carico di significato, sicuramente personale. "Il dolore è necessario", ha scritto Fedez mostrando i follower il disegno realizzato sul palmo della mano. Nei dettagli, il tatuaggio raffigura un cuore trafitto da tre spade, da cui sgorgano lacrime. Al centro dell'immagine, un occhio piangente e triste. Un tatuaggio che sembra raccontare un dolore interiore, una ferita forse ancora aperta e sembra quasi richiamare il 'Fedez' portato sul palco dell'ultimo Festival di Sanremo.
In quell'occasione, il rapper aveva portato il brano 'Battito', classificandosi al quarto posto. Un testo fortemente autobiografico, in cui l'artista raccontava la sua battaglia contro la depressione e il percorso verso la guarigione, tra terapia e farmaci.
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(Adnkronos) - Le diocesi di Torino e di Susa sono in lutto per la morte di monsignor Cesare Nosiglia, che fu arcivescovo di Torino dal 2010 al 2022 e amministratore apostolico di Susa dal 2019 al 2022. Il decesso è avvenuto alle 2.15 di oggi, mercoledì 27 agosto 2025, presso l’Hospice Cottolengo di Chieri, dove monsignor Nosiglia, 80 anni, era stato trasferito pochi giorni fa dall’ospedale Gradenigo di Torino: era stato colpito da una malattia respiratoria, vissuta nel riserbo per suo forte e determinato desiderio.
I funerali saranno celebrati dal cardinale Roberto Repole venerdì 29 agosto alle 15.30 nel Duomo di Torino; veglia funebre presieduta sempre dal cardinale giovedì 28 agosto alle 21 presso il Santuario della Consolata, dove sarà allestita la camera ardente a partire da mercoledì 27 agosto alle 15.30.
La notizia della morte di monsignor Nosiglia è stata annunciata con dolore dal cardinale Repole, attuale arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa: "Ho potuto visitare Nosiglia fino all’ultimo giorno e accompagnarlo nella preghiera. Uno dei primi ricordi che affiorano in queste ore è lo stile del suo servizio alla Chiesa e alla Città, uno stile instancabile: non si fermava mai, tanti lo ricordano così. Credo che Torino e Susa conserveranno memoria grata del suo desiderio di stare a fianco dei poveri e dei carcerati, dei migranti, dei lavoratori delle tante aziende in crisi: ha cercato di scuotere le coscienze e di mobilitare la solidarietà, penso che sia stato il suo dono più bello".
Commosse parole di cordoglio sono giunte anche da monsignor Alfonso Badini Confalonieri, vescovo emerito di Susa e predecessore di monsignor Nosiglia: "Porto nel cuore il ricordo di un pastore buono e innamorato della Chiesa; Susa e la Valle lo ricorderanno con riconoscenza anche per aver posto le basi per l’avvicinamento alla Diocesi di Torino, un cammino di integrazione che è ormai in pieno svolgimento e che prosegue verso l’integrazione delle comunità cristiane". "La Conferenza episcopale piemontese affida al Signore con riconoscenza mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo emerito di Torino, e si unisce alla preghiera di suffragio dell’arcivescovo card. Roberto Repole, del presbiterio e di tutta la Chiesa torinese. Mons. Nosiglia ha guidato la Conferenza regionale dal 2011 al 2022. Lo ricordiamo come uomo di fede, lavoratore instancabile, puntuale e lucido nei suoi interventi. Preghiamo perché il Signore lo accolga presso di Sé e lo ricompensi per il suo lungo servizio apostolico, le parole di mons. Franco Lovignana, presidente CEP.
Cesare Nosiglia era nato il 5 ottobre 1944 a Rossiglione, nella diocesi di Acqui e provincia di Genova. Dopo aver compiuto gli studi nel Seminario di Acqui Terme, conseguì la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense e quella in Sacra Scrittura presso il Pontifico Istituto Biblico a Roma. Era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1968 per la diocesi di Acqui. Tra i suoi incarichi pastorali più significativi: dal 1968 al 1975 collaboratore nella parrocchia di San Giovanni Battista De Rossi a Roma; dal 1971 al 1983 addetto all’Ufficio Catechistico nazionale della C.E.I.; dal 1975 al 1991 collaboratore nella parrocchia di San Filippo Neri alla Pineta Sacchetti; dal 1978 al 1980 docente di Teologia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo; dal 1983 al 1986 vicedirettore dell’Ufficio Catechistico nazionale C.E.I.; dal 1986 al 1991 direttore dell’Ufficio Catechistico nazionale della C.E.I.
Eletto alla Chiesa titolare di Vittoriana e nominato vescovo ausiliare di Roma il 6 luglio 1991, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 settembre successivo. Durante il Sinodo di Roma ha ricoperto gli incarichi di relatore generale e presidente della Commissione post-sinodale. Il 19 luglio 1996 è stato nominato vicegerente di Roma con il titolo personale di arcivescovo. Il 6 ottobre 2003 è stato trasferito alla diocesi di Vicenza. A livello nazionale, è stato anche presidente del Consiglio nazionale della Scuola Cattolica, presidente dell’Organismo internazionale dell’Educazione Cattolica (OIEC), nonché delegato del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa per la Catechesi e l’Università.
Nell’ambito della Conferenza Episcopale Italiana è stato membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede (1992-1999), segretario della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica (1995-2000) e presidente della stessa Commissione (2000-2005), infine vice-presidente della Conferenza Episcopale Italiana (2010-2015). In occasione del grande Giubileo dell’anno 2000 gli sono state affidate la vicepresidenza della Commissione Pastorale-Missionaria del Comitato centrale, la presidenza del Comitato Italiano per la Giornata mondiale della Gioventù e la vicepresidenza del Congresso Eucaristico Internazionale. Inoltre, è stato membro del Consiglio internazionale per la Catechesi della Congregazione per il Clero. È stato presidente del Comitato preparatorio del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze 2015.
Dall’11 ottobre 2010 al 19 febbraio 2022 è stato arcivescovo di Torino. Dal gennaio 2011 – fino alla fine del suo incarico episcopale – è stato presidente della Conferenza episcopale del Piemonte e Valle d’Aosta e Membro del Consiglio episcopale permanente della CEI.
Nell’anno del compimento del 75-mo anno di età, il 1° agosto 2019, S. Eusebio, patrono del Piemonte, papa Francesco aveva confermato mons. Nosiglia arcivescovo di Torino per altri due anni. Il 12 ottobre 2019 era stato nominato anche amministratore apostolico della Diocesi di Susa.
Sabato 19 febbraio 2022, in concomitanza all’annuncio ufficiale della designazione del nuovo arcivescovo di Torino, nominato anche Vescovo di Susa, nella persona dell’allora can. Roberto Repole, il Pontefice aveva nominato mons. Nosiglia amministratore apostolico di Torino, attribuendogli i diritti, le facoltà, i compiti che spettano al vescovo diocesano. Egli, pertanto, ha continuato nell’esercizio di tali munera fino alla presa di possesso canonico delle due Diocesi da parte del successore designato, mons. Roberto Repole, avvenuta sabato 7 maggio 2022.
Leggi tutto: Morto a 80 anni monsignor Nosiglia, fu arcivescovo di Torino per 12 anni
(Adnkronos) - Federica Pellegrini e Matteo Giunta festeggiano oggi il loro terzo anniversario di matrimonio. Era il 27 agosto 2022 quando la campionessa olimpica e il suo allenatore si sono detti 'sì' nella suggestiva cornice della chiesa di San Zaccaria, a Venezia.
I due hanno condiviso una dolce dedica sui social ricordando quel giorno magico. "Come nelle favole, buon anniversario amore", ha scritto Matteo Giunta a corredo di alcuni scatti in bianco e nero del matrimonio. "3 anni e sembra ieri... dobbiamo finirla di fare cose", ha scritto invece la Divina condividendo un breve filmato di quel giorno.
Il 2024 ha segnato un altro importante traguardo nella loro storia d'amore: la nascita della piccola Matilde, la loro prima figlia, venuta al mondo lo scorso gennaio, coronando così il sogno di costruire un famiglia.
Leggi tutto: Federica Pellegrini e Matteo Giunta, 3 anni dal 'sì': "Come nelle favole"
(Adnkronos) - È morto in ospedale il bambino di tre anni caduto nella piscina di un b&b di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola) sabato scorso. Il piccolo aveva rischiato di annegare ed era stato soccorso e trasportato in codice rosso dall'elicottero del 118 al Regina Margherita di Torino. Il piccolo non ce l'ha fatta: ieri è deceduto, dopo tre giorni.
Leggi tutto: Verbania, morto il bimbo di 3 anni caduto nella piscina di un b&b a Omegna
(Adnkronos) - Una donna di 81 anni è morta, nella provincia di Rovigo, per il virus West Nile. A quanto si apprende la donna soffriva di patologie pregresse e, in seguito ai sintomi, le è stato riscontrato il virus. Si tratta quest'anno della prima vittima di West Nile in Veneto.
Tra gli ultimi casi positivi in Italia, un sessantaquattrenne residente nel Campidano di Oristano, nono caso umano diagnosticato nel corso dell'anno in questa provincia. "Nelle scorse settimane erano risultati positivi al virus altri tre ultrasettantenni, tre ultrasessantacinquenni, un ultraquarantenne e un ultranovantenne. Di questi otto contagiati, sei sono ancora ricoverati in diversi ospedali, mentre due sono stati dimessi e hanno fatto rientro nelle proprie abitazioni", ricorda la Asl di Oristano sottolineando che "non esiste un vaccino per la febbre West Nile, né una terapia specifica. Per questo è fondamentale proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi adottando alcune precauzioni. In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara".
L'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di Sanità è stato diffuso la settimana scorsa e riportava 351 casi confermati in Italia i casi (erano 275 la settimana precedente), con 22 decessi". Tra i casi confermati 158 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (6 Piemonte, 8 Lombardia, 10 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 8 Emilia-Romagna, 59 Lazio, 54 Campania, 2 Basilicata, 5 Calabria, 5 Sardegna), 27 casi asintomatici identificazioni in donatori di sangue, 162 casi di febbre, 2 casi asintomatici e 2casi sintomatici. Sono stati notificati 22 decessi (1 Piemonte, 1 Lombardia, 10 Lazio, 9 Campania, 1 Calabria). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive fin ora segnalate e confermate, è pari al 13,9% (nel 2018 era al 20%, nel 2024 al 14%).
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(Adnkronos) - Un cane è stato trovato morto all'interno di una valigia a Contesse (Messina). Il sindaco del capoluogo siciliano Federico Basile condanna "con fermezza il barbaro gesto": "L’episodio avvenuto a Contesse è un atto di crudeltà inaccettabile che offende la coscienza della nostra comunità. La violenza subita da un animale indifeso non rappresenta soltanto un gesto disumano, ma una ferita per tutti noi cittadini- dice - A nome dell’Amministrazione comunale esprimo la più ferma condanna e garantiamo che saremo al fianco delle forze dell’ordine affinché sia fatta piena luce su quanto accaduto e vengano individuati i responsabili".
"Messina è e deve restare una città che tutela la vita e il rispetto per gli animali, valori che non possono essere messi in discussione. Invito pertanto chiunque abbia visto o sappia qualcosa a rivolgersi alle autorità competenti per contribuire alle indagini. La nostra comunità non deve e non può tollerare episodi simili: solo con la collaborazione di tutti potremo fermare la violenza gratuita e affermare i principi di civiltà che ci contraddistinguono”, dice.
L’assessore alla Protezione civile e benessere degli animali, Massimiliano Minutoli, ha aggiunto: “Quanto accaduto rappresenta una barbarie che Messina non può accettare. Saremo sempre in prima linea per difendere i più deboli e contrastare ogni forma di maltrattamento, garantendo il massimo sostegno alle forze dell’ordine e alle associazioni che operano quotidianamente sul territorio. Serve l’impegno di ciascuno di noi per affermare una cultura del rispetto e della tutela degli animali”.
(Adnkronos) - Quarta giornata di match agli Us Open 2025. Oggi, mercoledì 27 agosto, a New York tornano in campo gli italiani Luciano Darderi e Jasmine Paolini, che se la vedranno contro Elliot Spizzirri e Iva Jovic. Grande attesa per il match del secondo turno di Mattia Bellucci, impegnato contro il numero 2 del ranking Atp Carlos Alcaraz. Ecco tutti i match degli azzurri e dove vederli in tv e streaming.
Ecco il programma di oggi, mercoledì 27 agosto, agli Us Open:
Aathur Ashe, dalle 17:30
SRB N. Djokovic [7] vs USA Z. Svajda
USA J. Pegula [4] vs A. Blinkova
Aathur Ashe, dall'1
ITA M. Bellucci vs ESP C. Alcaraz [2]
A. Sabalenka [1] vs P. Kudermetova
Louis Armstrong, dalle 17
GBR E. Raducanu vs IND J. Tjen
RSA L. Harris vs USAT. Fritz [4]
Louis Armstrong, dall'1
USA I. Jovic vs ITA J. Paolini [7]
USA B. Shelton vs [6] ESP P. Carreno Busta
Grandstand, dalle 17
USA E. Navarro [10] vs USA C. McNally
BRA J. Fonseca vs CZE T. Machac [21]
USA F. Tiafoe [17] vs USA M. Damm
A. Potapova vs M. Andreeva [5]
Stadium 17, dalle 17
V. Azarenka vs A. Pavlyuchenkova
BEL R. Collignon vs NOR C. Ruud [12]
KAZ E. Rybakina [9] vs CZE T. Valentova
non prima delle 23
GER J. Struff vs DEN H. Rune [11]
Campo 5, dalle 17
CZE J. Lehecka [20] vs ARG T. Etcheverry
GBR C. Norrie vs ARG F. Comesana
BEL E. Mertens [19] vs NZL L. Sun
FRA E. Jacquemot vs CAN L. Fernandez [31]
Campo 7, dalle 19
ESP C. Bucsa vs PHI A. Eala
CZE J. Mensik [16] vs FRA U. Blanchet
USA M. Kessler [32] vs CZE M. Vondrousova
Campo 10, dalle 20
FRA A. Rinderknech vs ESP A. Davidovich Fokina [18]
L. Samsonova [17] vs AUS P. Hon
Campo 11, dalle 19
FRA B. Bonzi vs USA M. Giron
LAT J. Ostapenko [25] vs USA T. Townsend
AUS J. Thompson vs FRA A. Mannarino
Campo 12, dalle 17
USA B. Nakashima [30] vs SUI J. Kym
JPN M. Uchijima vs CZE B. Krejcikova
ITA L. Darderi [32] vs USA E. Spizzirri
USA A. Li vs SUI B. Bencic [16]
Le partite degli Us Open 2025 sono trasmesse in diretta tv in Italia in chiaro su Supertennis e via satellite sui canali di Sky Sport. I match saranno visibili anche in streaming sulle piattaforme Sky Go, NOW e SuperTenniX.
(Adnkronos) - Jasmine Paolini scende in campo agli Us Open 2025. La tennista azzurra sfida oggi, mercoledì 27 agosto, la statunitense Iva Jovic, numero 73 del mondo, nel secondo turno dello Slam americano, l'ultimo della stagione. Paolini, reduce dalla finale conquistata a Cincinnati e persa contro Iga Swiatek, rientra sul cemento dopo aver battuto all'esordio l'australiana Destanee Aiava.
La sfida tra Paolini e Jovic è in programma oggi, mercoledì 27 agosto, all'1 ora italiana, essendo il primo match della sessione serale al Louis Armstrong Stadium. Le due tenniste si sono affrontate in un solo precedente, vinto da Paolini. Jasmine si impose, lo scorso marzo, nel secondo turno del Masters 1000 di Indian Wells in tre set.
Paolini-Jovic, come tutte le partite degli Us Open 2025, sarà trasmessa in diretta tv in chiaro su SuperTennis, ma anche sui canali di SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app Sky Go, su NOW e SuperTenniX.
Leggi tutto: Paolini-Jovic: orario, precedenti e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Giorgia Meloni alla prova dell'"applausometro" di Comunione e Liberazione. Oggi la presidente del Consiglio sarà ospite al Meeting di Rimini, la tradizionale kermesse che segna il ritorno della politica sui banchi di scuola dopo la pausa estiva, che la leader di Fratelli d'Italia ha trascorso tra le coste ventose delle isole greche e gli ulivi della Puglia, con in mezzo la missione a Washington per i colloqui sull'Ucraina con Donald Trump e i leader europei.
Per la premier si tratta della prima volta al Meeting nelle vesti di capo del governo. L'ultima partecipazione risale all'estate 2022, durante la campagna elettorale per le politiche, in un panel con gli altri leader di centrodestra e centrosinistra: all'epoca il segretario del Pd era Enrico Letta, principale sfidante di Meloni nella corsa che portò il centrodestra al governo.
In ambienti di maggioranza c'è chi azzarda un parallelismo tra la kermesse di Comunione e Liberazione e Atreju, la festa annuale di Fdi: due manifestazioni che si muovono su binari diversi ma che hanno sempre fatto del confronto una delle loro principali caratteristiche. In più, si sottolinea, entrambe le manifestazioni, sono in gran parte organizzate da volontari.
L'intervento della premier è previsto alle 12, introdotto dal presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz. Dal suo discorso ci si attendono riferimenti alla difficile situazione internazionale - Ucraina, Gaza, rapporti con gli Usa e tenuta dell'Occidente - oltre ai dossier interni, in particolare le misure della prossima manovra su ceto medio e famiglie, temi particolarmente cari alla platea riminese. Meloni non dovrebbe sottrarsi neppure al tradizionale giro tra gli stand della Fiera.
La giornata di oggi sarà anche quella di Matteo Salvini. Il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega interverrà alle 17.30 su infrastrutture e "deserti" della modernità, insieme ad Alfredo Maria Becchetti, presidente di Infratel, e Stefano Antonio Donnarumma, Ad e Dg del Gruppo Fs, in un panel moderato dal direttore della Fondazione Meeting, Emmanuele Forlani. Il ministro dei Trasporti è stato protagonista di alcuni dei passaggi più movimentati dell'estate politica, dalla polemica con Emmanuel Macron - sfociata in una mini-crisi diplomatica - al botta e risposta con Antonio Tajani sul dossier banche.
Sul tavolo della maggioranza, però, non ci sono soltanto i temi del Meeting. Restano aperte questioni spinose: dal caso vaccini, con la revoca della Commissione Nitag da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci dopo le polemiche sulla presenza di medici considerati No Vax - decisione non concordata con Palazzo Chigi e che avrebbe irritato la premier - al complicato puzzle delle regionali.
Dopo l'investitura del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi come candidato governatore in Toscana, mancano ancora diversi tasselli. La partita più delicata è quella del Veneto. Nonostante alcune aperture da FdI sull'ipotesi di un candidato leghista, la scelta resta congelata in attesa di un vertice dei leader del centrodestra. Alla domanda se FdI si sia decisa a sostenere un nome espresso dalla Lega, il senatore veneto Raffaele Speranzon, interpellato dall'Adnkronos, chiarisce: "Non mi pare proprio. C'è solo una frase che ha detto Luca De Carlo (intervistato da 'La Stampa', ndr): sarebbe uno straordinario atto di generosità verso la Lega. Come a dire: non lo escludiamo".
Oltre al Veneto restano da definire anche Campania e Puglia: in Campania tra i nomi più accreditati restano quelli di Edmondo Cirielli e Matteo Piantedosi, mentre in Puglia Forza Italia spinge per il deputato Mauro D'Attis. Da Via della Scrofa minimizzano: "Nessuna grana. Campania, Puglia e Veneto saranno le ultime Regioni ad andare al voto quest'anno, ecco perché non abbiamo ancora chiuso i dossier. È solo una questione temporale". La parola finale spetta ai leader di coalizione, che non hanno ancora convocato un vertice. Un'occasione di confronto potrebbe arrivare giovedì 28 agosto, in occasione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi.
Leggi tutto: Meloni oggi al Meeting di Rimini, è la prima volta da premier alla kermesse
(Adnkronos) - Vittoria all'esordio degli Us Open 2025 anche per Alexander Zverev. Il tennista tedesco, numero tre del mondo, ha battuto nella notte italiana il cileno Alejandro Tabilo, 122esimo del ranking Atp, imponendosi in tre set con il punteggio di 6-2, 7-6 (4), 6-4. Per Zverev partita quasi perfetta al servizio e solida in difesa. Il tedesco vince senza problemi il primo set 6-2 e resiste al ritorno dell'avversario nel secondo portando a casa il tie break, con soli 4 punti concessi a Tabilo, ripetendosi poi nell'ultimo parziale 6-4.
Annullate tutte le sei palle break conquistate dal cileno, con Zverev che mostra così segnali di ripresa dopo le deludenti prestazioni dell'ultimo periodo. Nell'ultima uscita Slam infatti, a Wimbledon, il tedesco era stato battuto in cinque set dal francese Arthur Rinderknech, venendo eliminato al primo turno del torneo. Ora il numero tre del mondo vola al secondo degli Us Open, dove sfiderà il britannico Jacob Fearnley.
Leggi tutto: Zverev, vittoria e secondo turno agli Us Open: supera Tabilo in tre set
(Adnkronos) - Novak Djokovic scende in campo agli Us Open 2025. Il tennista serbo sfida oggi, mercoledì 27 agosto, lo statunitense Zachary Sva jda, numero 145 del mondo, nel secondo turno dello Slam americano, l'ultimo della stagione e vinto, lo scorso anno, da Jannik Sinner. Nole è tornato sul cemento americano, sua superificie preferita, dopo aver saltato i Masters 1000 di Toronto e Cincinnati, e ha battuto all'esordio nel torneo un altro statunitense, Learner Tien.
La sfida tra Djokovic e Svajda è in programma oggi, mercoledì 27 agosto, alle 17.30 ora italiana, essendo il primo match sull'Arthur Ashe Stadium. I due non si sono mai affrontati in carriera, con quello degli Us Open che sarà dunque il loro primo incontro.
Djokovic-Svajda, come tutte le partite degli Us Open 2025, sarà trasmessa in diretta tv in chiaro su SuperTennis, ma anche sui canali di SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app Sky Go, su NOW e SuperTenniX.
Leggi tutto: Djokovic-Svajda: orario, precedenti e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Due red carpet, due film d'apertura e subito il sapore delle grandi occasioni: la 82esima Mostra internazionale d'Arte cinematografica di Venezia alza il sipario oggi, mercoledì 27 agosto, con un doppio colpo di scena. A inaugurare ufficialmente il Concorso sarà 'La Grazia' di Paolo Sorrentino, atteso in Sala Grande alle ore 20 con Toni Servillo e Anna Ferzetti, mentre qualche ora prima, alle 16, sarà 'Mother' di Teona Strugar Mitevska, film d'apertura della sezione Orizzonti, a battezzare la Sala Darsena, con una sorprendente Noomi Rapace nei panni di Madre Teresa di Calcutta.
La cerimonia d'apertura sarà condotta da Emanuela Fanelli (VIDEO). Nel corso della serata avrà luogo la consegna del Leone d'oro alla carriera al regista tedesco Werner Herzog, presentato da Francis Ford Coppola. In Sala saranno presenti le Giurie internazionali al completo.
In rappresentanza istituzionale ci saranno Alessandro Giuli, ministro della Cultura; Lucia Borgonzoni, sottosegretario al Ministero della Cultura; Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Francesco Paolo Sisto, vice ministro della Giustizia; Giovanni Amoroso, presidente Corte Costituzionale; Margherita Cassano, primo presidente della Corte Suprema di Cassazione; Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.
La serata avrà inizio alle ore 19 e sarà trasmessa su Rai Movie a partire dalle 18.45, anche in streaming su Rai Play.
A seguire la cerimonia di inaugurazione, sarà proiettato in Concorso in prima mondiale il film d’apertura 'La Grazia', scritto e diretto dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino, interpretato da Toni Servillo e Anna Ferzetti. "Sono molto felice che ad aprire l'82/a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia sia il nuovo, attesissimo film di Paolo Sorrentino – dichiara Alberto Barbera – Mi piace ricordare che uno dei più importanti e apprezzati autori italiani a livello internazionale esordì proprio alla Biennale di Venezia nel 2001 con il suo primo film, 'L'uomo in più', nei miei primi anni da direttore artistico. Un legame con la Mostra consolidato nel corso degli anni con la presentazione fuori concorso dei primi episodi della serie 'The Young Pope' (prima e seconda stagione) e, soprattutto, con 'È stata la mano di Dio' che, nel 2021, si meritò il Leone d’argento-Gran Premio della Giuria. Il ritorno in Concorso di Paolo Sorrentino avviene con un film destinato a lasciare il segno per la sua grande originalità e forte sintonia con il presente, che il pubblico della Mostra avrà il piacere di scoprire nella serata d'apertura".
È solo l’inizio di un’edizione che promette incroci di stelle, cinema d'autore e un parterre hollywoodiano senza precedent: dall'esordio veneziano di Julia Roberts a Jude Law, da Guillermo Del Toro a Cate Blanchett, fino all'arrivo esplosivo di Dwayne 'The Rock' Johnson. E ancora George Clooney, Emma Stone, Emily Blunt, Amanda Seyfried, e Oscar Isaac: il red carpet del Lido sarà più caldo che mai.
(Adnkronos) - Carlos Alcaraz torna in campo agli Us Open 2025. Il tennista spagnolo affronta oggi, mercoledì 27 agosto, l'azzurro Mattia Bellucci, numero 65 del mondo, nel secondo turno dello Slam americano, l'ultimo della stagione e vinto, lo scorso anno, dal rivale Jannik Sinner. Alcaraz, fresco di trionfo a Cincinnati grazie al ritiro proprio del numero uno del mondo in finale, nel primo turno ha battuto lo statunitense Reilly Opelka, mentre Bellucci ha superato il cinese Shang.
La sfida tra Alcaraz e Bellucci è in programma oggi, mercoledì 27 agosto, all'1 ora italiana, essendo il primo match della sessione serale prevista sull'Arthur Ashe Stadium. I due tennisti si sono affrontati in un solo precedente, vinto dallo spagnolo. Alcaraz si impose in due set nei sedicesimi dell'ITF di Maiorca nel 2020.
Alcaraz-Bellucci, come tutte le partite degli Us Open 2025, sarà trasmessa in diretta tv in chiaro su SuperTennis, ma anche sui canali di SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app Sky Go, su NOW e SuperTenniX.
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(Adnkronos) - Tappa 5 della Vuelta di Spagna 2025. Oggi, mercoledì 27 agosto, si corre la quinta frazione della corsa a tappe spagnola. Una cronometro a squadre di 24,1 chilometri, che vedrà gli specialisti favoriti. Si riparte dal successo di Ben Turner ieri nella Susa-Voiron e dall'avvicendamento in classifica generale: la maglia rossa è ora di David Gaudu. Ecco orario, percorso e dove vedere la quinta tappa della Vuelta in tv e streaming.
Percorso totalmente pianeggiante, con una lunghezza di 24.1 km per questa quinta tappa. Arrivo e partenza da Figures, località della Catalogna nella provincia di Gerona. Grande attesa per gli specialisti, ovviamente favoriti.
La tappa 5 della Vuelta di Spagna 2025 inizierà alle 16.37 e finirà alle 18:30. La frazione sarà trasmessa su Eurosport e sarà visibile con abbonamento diretto e tramite smart tv sulle piattaforme Dazn e Tim Vision. La corsa sarà visibile anche su Discovery+ e su Dazn in streaming.
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(Adnkronos) - Giornata dolceamara per i tennisti italiani agli Us Open 2025. Jannik Sinner ha superato all'esordio nello Slam americano, a cui arriva da campione in carica, il ceco Vit Kopriva vincendo in tre set con un netto 6-1, 6-1, 6-2. Al prossimo turno l'azzurro e numero uno del mondo affronterà l'australiano Alexei Poporyn.
Passa il turno anche Lorenzo Musetti, che è riuscito a battere in rimonta il francese Giovanni Mpetshi Perricard, numero 37 del mondo. Il tennista toscano, sceso al decimo posto del ranking Atp, ha subito la potenza in battuta dell'avversario perdendo il primo set al tie break 7-6 (3), ma è riuscito ad alzare il livello vincendo in quattro set con i parziali di 6-3, 6-4, 6-4. Al prossimo turno Musetti sfiderà il belga David Goffin, 80esimo nella classifica generale.
Delusone invece per Matteo Arnaldi, che, a differenza di Musetti, ha subito la rimonta dell'argentino Francisco Cerundolo, numero 29 del mondo. L'azzurro era riuscito a conquistare i primi due set, sfruttando una condizione fisica non ottimale dell'avversario, con i punteggi di 6-2, 6-2, ma ha subito il ritorno di Cerundolo, che ha vinto il match imponendosi nei tre set seguenti 7-5, 6-4, 6-3.
Eliminato anche Lorenzo Sonego, al termine di una battaglia con l'australiano Tristan Schoolkate terminata soltanto al super tiebreak del quinto set. Il tennista torinese ha perso i primi due set con il punteggio di 6-3, 7-6 (10-8), per poi reagire nettamente nei due parziali seguenti, vinti con un doppio 6-1. Schoolkate riesce a scuotersi e a reagire nel quinto set, recuperando il break di svantaggio e superando al super tie break, conquistando il parziale 7-6 (10-6).
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(Adnkronos) - A Tel Aviv 350mila persone sono scese in piazza per chiedere un accordo che porti alla liberazione degli ostaggi nella Striscia di Gaza. La cifra è stata fornita dall’attore israeliano Lior Ashkenazi che dal palco ha definito la protesta "la lotta più morale e umanitaria che ci sia" e ha invitato i manifestanti a continuare la mobilitazione: "Non siamo più disposti a essere educati, basta!". La polizia non ha fornito una stima ufficiale della partecipazione. Gli organizzatori hanno ricordato che una manifestazione simile, lo scorso 17 agosto, aveva visto la presenza di circa 500mila persone.
"Siamo sulla strada della vittoria e grandi cose sono già state realizzate, ma c'è ancora del lavoro da fare. Arrivo da una riunione di gabinetto e non credo di potere dire troppo ma dirò una cosa: è iniziato a Gaza e finirà a Gaza. Non lasceremo lì questi mostri, rilasceremo tutti i nostri ostaggi, faremo in modo che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele", ha detto il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, durante un evento in Cisgiordania per celebrare i 17 nuovi insediamenti di coloni, secondo quanto riferisce 'Haaretz'. "Ho detto che avremmo impedito la creazione di uno Stato palestinese, e lo stiamo facendo", ha scandito.
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha concluso la sua riunione senza aver discusso l’accordo di tregua di 60 giorni e il rilascio degli ostaggi proposto da Hamas. Lo riporta l'emittente Channel 12, ricordando che l’incontro, durato meno di tre ore, era stato anticipato per permettere ai ministri di partecipare a una cena a Gerusalemme organizzata dal Consiglio Regionale di Binyamin in Cisgiordania. Il governo ha confermato la prosecuzione dell’offensiva su Gaza City per aumentare la pressione su Hamas e ottenere un accordo globale.
"Israele sta penetrando nel cuore di Gaza City con una forza schiacciante: carri armati e aerei da guerra stanno radendo al suolo interi isolati, non solo distruggendo edifici, ma anche svuotando deliberatamente i quartieri residenziali dei loro residenti", ha scritto al Jazeera, aggiungendo che "si è verificato un enorme aumento dell'impiego di unità di artiglieria nella parte orientale di Gaza City, con conseguente distruzione delle infrastrutture civili".
"L'esercito israeliano sta utilizzando una potenza militare che mira meno a colpire con precisione e più a cancellare ciò che resta del tessuto urbano di Gaza: case, scuole, rifugi e ospedali sono stati colpiti dai bombardamenti - sottolinea l'emittente del Qatar - Questa nuova espansione militare sta lasciando le famiglie senza un posto dove andare".
L’esercito israeliano ha dichiarato che sei delle persone uccise nell’attacco al Nasser Hospital di Khan Younis erano membri di Hamas. L’operazione, dicono le Idf, condotta con due raid mirati su una telecamera posizionata dai militanti nella struttura, aveva come obiettivo neutralizzare un dispositivo di sorveglianza utilizzato per monitorare i movimenti delle truppe israeliane. L’esercito ha precisato che le forze hanno agito per "rimuovere la minaccia colpendo e smantellando la telecamera" e che il capo di stato maggiore ha ordinato di approfondire diverse fasi del processo, tra cui l’autorizzazione all’attacco.
Hamas ha respinto con forza le dichiarazioni israeliane secondo cui il raid sull'ospedale Nasser di Gaza sarebbe stato mirato a una telecamera gestita dal gruppo militante. In un comunicato, l’organizzazione ha definito l’accusa "infondata": "Israele ha tentato di giustificare questo crimine inventando la falsa pretesa di aver preso di mira una 'telecamera' appartenente agli elementi della resistenza, un’accusa infondata, priva di qualsiasi prova e volta unicamente a eludere la responsabilità legale e morale per un massacro completo".
Nel duplice attacco di lunedì sono morti civili e cinque giornalisti. Durante il briefing giornaliero con la stampa un portavoce della Commissione europea ha dichiarato che "l’uccisione di cinque giornalisti, quattro operatori sanitari e di numerosi civili a Gaza ieri, in seguito a un attacco israeliano che ha preso di mira l’ospedale Nasser e che ha causato almeno 20 morti, è del tutto inaccettabile. Civili e giornalisti devono essere protetti dal diritto internazionale".
"Ci sono state troppe vittime in questo conflitto. Deve finire ora. I civili a Gaza soffrono da troppo tempo e in misura eccessiva: è giunto il momento di spezzare il ciclo di violenza e di sofferenza", ha aggiunto il portavoce. "Ribadiamo il nostro appello a Israele affinché rispetti il diritto internazionale umanitario e garantisca che questi attacchi vengano indagati, prendendo atto della dichiarazione delle autorità israeliane secondo cui sarà condotta un’indagine approfondita", ha concluso.
E' stata pubblicata una lettera pubblica firmata da 209 ex ambasciatori dell'Ue, alti funzionari diplomatici e ambasciatori degli Stati dell'Ue, in cui si chiede un'azione urgente in merito alla guerra di Israele a Gaza e alle azioni illegali in Cisgiordania. Se l'Ue non agirà collettivamente, gli Stati membri dovranno adottare misure individualmente o in gruppi più piccoli per sostenere i diritti umani e far rispettare il diritto internazionale, si legge nella lettera, che delinea nove possibili approcci. Tra questi rientrano la sospensione delle licenze di esportazione di armi, il divieto di commercio di beni e servizi con insediamenti illegali e il divieto per i centri dati europei di ricevere, archiviare o elaborare dati provenienti dal governo israeliano o da fonti commerciali se correlati alla "presenza e alle attività di Israele a Gaza e altrove nei territori occupati". Tra i firmatari figurano 110 ex ambasciatori, 25 ex direttori generali e due dei diplomatici più importanti dell'Ue: Alain Le Roy , ex segretario generale del Servizio europeo per gli affari esteri, e Carlo Trojan, ex segretario generale della Commissione europea.