(Adnkronos) - Cinquantuno anni dopo l'ultima volta, il Bologna vince la Coppa Italia. Nella finale dello stadio Olimpico di Roma, i rossoblù battono 1-0 il Milan grazie alla rete di Ndoye a inizio ripresa. Partita impeccabile della squadra di Italiano, apparsa fin dall'inizio più agguerrita degli avversari. Al fischio finale dell'arbitro Mariani, è festa rossoblù. Per il Milan, invece, è un'altra serata da dimenticare.
Conceicao si affida a Luka Jovic in attacco, memore della doppietta decisiva nella semifinale vinta 3-0 contro l’Inter. Al suo fianco, Leao e Pulisic. Italiano punta invece sui soliti noti, con Fabbian, Orsolini e Ndoye alle spalle di Castro. All’Olimpico parte meglio il Milan, che dopo una manciata di minuti sfiora il vantaggio con Jimenez. Leao semina la difesa rossoblù sulla sinistra e mette in mezzo un bel cross basso, l’esterno rossonero si divora il vantaggio da due passi. Il Bologna risponde con il colpo di testa di Castro all’8’, ma Maignan è prodigioso e tiene il Diavolo a galla.
Ancora Milan pochi secondi dopo: Jimenez crossa dalla destra e la deviazione di Beukema per poco non beffa Skorupski, reattivo anche sul successivo destro a botta sicura di Jovic. La spinta iniziale delle due squadre pian piano si affievolisce e il primo tempo si chiude in equilibrio e con una buona dose di tensione, dopo un fallo in mezzo al campo di Ferguson su Leao, che scalda le panchine.
Nella ripresa, il Bologna passa al primo affondo: al 53', i rossoblù penetrano per vie centrali, poi Ndoye sfrutta un errore della difesa rossonera e batte Maignan con il destro. Finale sbloccata, vantaggio rossoblù.
Conceicao nota fatica, si volta verso gli uomini in panchina per cercare la svolta e al 63’ opta per il triplo cambio: entrano Gimenez, Joao Felix e Walker al posto di Tomori, Jovic e Alex Jimenez. Il Diavolo prova a organizzare una reazione, ma la manovra rossonera appare disordinata e poco efficace: l’unico squillo arriva da una deviazione sporca di Gimenez su un cross tagliato di Theo Hernandez, neutralizzata senza fatica da Skorupski. Il finale è una girandola di cambi, da una parte e dall'altra. Il Bologna tira fuori l'anima, rischia poco e si prende un trofeo aspettato dal 1974. Italiano può far festa.
Leggi tutto: Milan-Bologna 0-1, Ndoye decide la finale. Festa rossoblù all'Olimpico
(Adnkronos) - Continuità alla guida della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, con la conferma di Carlo Tosti nel ruolo di presidente e di Paolo Sormani come amministratore delegato e direttore generale. Il nuovo consiglio di amministrazione, insediatosi oggi, resterà in carica per tre anni, fino all’approvazione del bilancio consuntivo 2027.
Oltre a Tosti e Sormani, sono stati confermati i consiglieri uscenti Fabio Giuseppe Angelini, Chiara Fiorani e Stefano Piccaluga. Due i nuovi ingressi nel CdA: Guido Costamagna, professore ordinario di Chirurgia generale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e specialista in endoscopia digestiva, e Anna Maria Ferraresi, Hr business partner in Ferrero, con esperienza nel settore delle risorse umane. Le nuove nomine puntano a rafforzare le competenze del board in un’ottica di consolidamento delle attività e sviluppo di nuovi progetti.
L’istituto, che opera in stretta collaborazione con l’Università Campus Bio-Medico di Roma, intende proseguire il proprio percorso di crescita nel campo della sanità, della formazione e della ricerca, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e all’accreditamento come Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) per le patologie dell’apparato locomotore.
“Ringrazio per la conferma alla presidenza”, ha dichiarato Carlo Tosti, “e per la possibilità di continuare a lavorare su progetti già avviati e su nuove iniziative. L’accreditamento Irccs è una sfida importante per i prossimi anni, così come il rafforzamento delle attività che mettono al centro la persona e i suoi bisogni”.
“Proseguiamo il lavoro per consolidare il ruolo del Policlinico come presidio sanitario radicato sul territorio, orientato all’innovazione e attento alla dimensione sociale”, ha affermato Paolo Sormani. “Oltre agli investimenti tecnologici e infrastrutturali, intendiamo potenziare iniziative come la Tariffa Amica, che consente agli utenti di accedere a prestazioni a costi agevolati”.
Il nuovo consiglio ha ringraziato i componenti uscenti per il contributo dato nel precedente mandato e ha confermato l’impegno a portare avanti con responsabilità le attività dell’istituto nel triennio 2025–2027.
(Adnkronos) - Nel canale del Comune pavese di Tromello sono stati trovati alcuni oggetti ritenuti interessanti dagli inquirenti che indagano sulla nuova inchiesta sul delitto di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007.
Tra questi, riferisce la trasmissione 'Chi l'ha visto', ci sarebbe anche un martello. Si tratta dell'unico oggetto che la famiglia ha sempre dichiarato mancare dalla villetta di via Pascoli a Garlasco e che è compatibile, secondo le perizie, con le ferite sul corpo della vittima. L’attrezzo è stato trovato proprio nei 300 metri in cui si concentrate le ricerche di carabinieri e vigili del fuoco - iniziate solo stamattina - dopo la testimonianza di un uomo che, dopo quasi 18 anni di silenzio, ha parlato di una ragazza che ha gettato un oggetto metallico - gli inquirenti cercavano un attizzatoio da camino - nel canale la mattina dell’omicidio della ventiseienne. Trattandosi di un oggetto comune e di un ritrovamento avvenuto ad anni di distanza la prudenza è d'obbligo. Tra gli oggetti ritrovati c'è anche un bracciolo di una sedia in ferro, individuato tramite metal detector.
Un filo lega due testimonianze e spinge i carabinieri di Milano a cercare - a quasi 18 anni di distanza dall'omicidio di Chiara - l'arma del delitto di Garlasco. Un supertestimone due mesi fa ha rotto il lungo silenzio e ha raccontato alla trasmissione Le Iene (il filmato sarebbe stato acquisito) di aver visto quella mattina una ragazza gettare un oggetto metallico in un canale, vicino a una vecchia cascina a Tromello, comune del pavese non lontano da Garlasco. Zona in cui si trova anche la casa disabitata della famiglia Cappa (nessuno è indagato) imparentata con i Poggi.
"Dopo 18 anni a dover parlare di questa cosa mi sono sentito meglio, a livello emotivo e personale. Lo faccio solo per quella ragazza, degli altri non me ne frega niente" le parole del supertestimone al giornalista televisivo. Il suo racconto, per gli inquirenti, si lega - o meglio rafforza e chiude - il racconto di un altro presunto testimone Marco Demontis Muschitta che nel settembre 2007 dichiarò ai carabinieri "che tra le ore 9.25 e le ore 9.40-9.45 del 13 agosto 2007 ho visto lungo la via Pavia in Garlasco mentre mi trovavo a bordo del furgone di lavoro su una bicicletta la cugina bionda di Chiara Poggi (asseritamente identificata come Stefania Cappa, non indagata) con un attrezzo da camino nella mano destra". Un'ora dopo l'allora 32enne ritratta tutto: "Mi sono inventato tutto quello che vi ho raccontato perché sono uno stupido. Mi sono inventato tutto quello che vi ho detto. Mi dispiace e non volevo farvi perdere del tempo. Scusate ancora".
C'è stata, inoltre, oggi una perquisizione in casa di Andrea Sempio e in quella dei suoi genitori. Nel decreto del sequestro disposto dalla Procura di Pavia nell'indagine che riguarda il trentasettenne, si fa riferimento alla "ricerca di qualsiasi cosa utile alle indagini" sul delitto come apprende l'Adnkronos da fonti qualificate.
Appunti scritti a mano conservati in alcune scatole, vecchi 'diari' di Sempio in cui prendeva appunti su come piacere alle ragazze, ma anche la copia forense del contenuto di nuovi e vecchi telefoni: questo quanto è stato sequestrato, da quanto apprende l'Adnkronos, dai carabinieri di Milano.
"Le perquisizioni erano note alla stampa prima che a me, l'ho saputo dalla tv. Non è bello in uno Stato di diritto", ha intanto detto all'Adnkronos Massimo Lovati, difensore di Sempio. Il difensore ha assistito per quasi sette ore alla perquisizione avvenuta nell'abitazione dei genitori di Sempio: "I carabinieri hanno portato via delle cianfrusaglie, oggi ho perso un sacco di tempo" chiosa.
(Adnkronos) - Un team della Nasa ha scoperto sotto i ghiacciai della Groenlandia i resti di una base nucleare americana costruita durante la Guerra Fredda, il Camp Century. Lo scrive il Wall Street Journal spiegando che la scoperta risale alla scorsa primavera, quando gli scienziati stavano testando un nuovo sistema radar sul nord della Groenlandia settentrionale e hanno rilevato qualcosa di insolito. Nelle profondità della calotta glaciale sorgevano infatti alcuni insediamenti collegati da una rete di tunnel, come una civiltà passata congelata nel tempo. Più precisamente 21 tunnel interconnessi che si estendono per quasi tre chilometri, scavati direttamente nella calotta glaciale, una base alimentata da un reattore nucleare che era stato trascinato per oltre 210 chilometri attraverso la calotta glaciale. Alloggi, una palestra, latrine, laboratori e una mensa che ospitava circa 200 militari.
Non i resti di una civiltà passata, quindi, ma una base militare americana che faceva parte di un ambizioso e clandestino piano del Pentagono, noto come 'Progetto Iceworm', per costruire una rete di siti di lancio di missili nucleari sotto i ghiacci dell'Artico. Il sito sotterraneo, progettato per ospitare 600 missili balistici a medio raggio, rivela l'entità del coinvolgimento degli Stati Uniti in Groenlandia, risalente a oltre mezzo secolo fa, nota il Wall Street Journal. Il Pentagono parlò della costruzione del Camp Century come di un'impresa ingegneristica, ma il suo vero scopo rimase top secret, perfino a molti degli uomini che vi prestarono servizio. Solo una donna, una dottoressa danese, ha messo piede nella base.
Camp Century fu costruito in parte nel 1959 e poi abbandonato nel 1967, dopo che la calotta glaciale venne ritenuta troppo instabile per supportare la rete di lancio missilistica. Negli anni il ghiaccio si è accumulato e la struttura ora è sepolta sotto almeno 30 metri di ghiaccio. Prima del sorvolo della Nasa, alcuni conoscevano la base come centro di ricerca, ma il suo vero scopo militare è rimasto segreto fino al 1996. Greene e i suoi colleghi hanno scattato la prima foto del campo nell'aprile dello scorso anno.
Più che una semplice reliquia della Guerra Fredda, Camp Century è per il Wall Street Journal ''un ricordo della lunga presenza degli Stati Uniti sul territorio danese della Groenlandia''. La Danimarca ha dovuto cedere parte del territorio agli Stati Uniti per mantenere la sovranità sulla Groenlandia, ma il presidente americano Donald Trump si sta spingendo oltre. Ha infatti criticato la Danimarca per non aver adeguatamente protetto la Groenlandia, l'isola più grande del mondo, e ha minacciato di occupare il territorio con la forza in nome della sicurezza nazionale americana, ricorda il giornale.
Gli Stati Uniti hanno già il diritto di stabilire basi in Groenlandia in base a un trattato del 1951 con la Danimarca che ha consentito loro di costruire Camp Century. Durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti avevano 17 basi in Groenlandia, tra cui Camp Century, e vi tenevano circa 10mila soldati. Oggi il numero di militari è ridotto a meno di 200 in una sola base, quella spaziale di Pituffik. La presenza di armi nucleari statunitensi è stata storicamente fonte di attrito con la Danimarca. All'epoca, l'esercito statunitense non rivelò a Copenaghen, che si era autodichiarata zona denuclearizzata, lo scopo nucleare di Camp Century.
La Groenlandia, ricca di minerali, è stata al centro delle analisi sulla sicurezza artica degli Stati Uniti fin dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Al momento dell'occupazione tedesca della Danimarca nel 1940, la Groenlandia era una colonia danese. Gli Stati Uniti temevano che i tedeschi occupassero l'isola come base per operazioni militari più vicine all'America. Nel 1941 il rappresentante danese a Washington firmò un accordo che trasferiva la responsabilità della difesa della Groenlandia agli Stati Uniti e dava a Washington il diritto di stabilire basi sull'isola. Dopo la fine della guerra, gli Stati Uniti si offrirono di acquistare la Groenlandia per 100 milioni di dollari, ma la Danimarca respinse l'offerta. Nel 1951, il parlamento danese ratificò il trattato del 1941, consentendo agli Stati Uniti di mantenere truppe sull'isola.
Leggi tutto: Groenlandia, Nasa scopre base nucleare Usa sotto i ghiacciai: era top secret
(Adnkronos) - Quando si giocherà l'ultima giornata di Serie A? Al momento, è tutto ancora da definire. Lo ha spiegato il presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli, a margine dell’assemblea in corso oggi al Salone d’Onore del Coni a Roma. “Sul calendario, il consiglio ha deciso di non cambiare nulla. Le partite rimarranno il sabato e la domenica del 24 e 25 maggio. Aspettiamo, ci sarà un altro consiglio che potrebbe confermare le decisioni di oggi o cambiarle. Ad oggi tutto rimane inalterato. Inter e Napoli d’accordo? È inevitabile, la decisione spetta al consiglio”.
L'ultima giornata di campionato sarà decisiva per definire la classifica: Inter e Napoli si giocano la volata scudetto punto a punto, la zona Champions resta un'ammucchiata con diverse squadre in lotta e anche per la salvezza regna l'incertezza.
Leggi tutto: Quando si gioca l'ultima giornata di Serie A? La risposta del presidente Simonelli
(Adnkronos) - Duro botta e risposta tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte oggi, mercoledì 14 maggio, durante il premier question time alla Camera in tema di spese militari.
"Onorevole Conte, devo dire che sono molto affascinata da questa sua recentissima e travolgente passione antimilitarista, che però nessuno aveva avuto modo di apprezzare quando lei - ha scandito Meloni al question time - era presidente del Consiglio dei ministri... Non la ricordo con questa stessa linea quando da premier ha sottoscritto in pieno Covid - e con un fondo sanitario che al tempo aveva 18 miliardi di euro, meno di quanti ce ne siano oggi- un aumento delle spese militari che al tempo valeva circa 15 miliardi di euro. E non è dato di sapere - ha insistito la premier - come si declinassero queste posizioni che oggi ci presenta quando avete creato un fondo da 12 miliardi e mezzo per ammodernare la difesa che poi avete votato per portare fino a 25 miliardi di euro. Forse non si parlava della stessa persona che oggi fa le battaglie che sta facendo. Sarà stato uno dei tanti altri Giuseppi che abbiamo visto in questi anni...''.
"Presidente Meloni coglie sempre l'occasione per buttarla in caciara, e anziché fare la presidente del Consiglio ha delle reazioni fanciullesche. I fatti dicono - la replica di Conte - che io ho portato la percentuale di Pil all'1,4%, abbiamo speso un miliardo per le armi, ma abbiamo portato 209 miliardi. Ci provi lei".
E ancora, ha incalzato il leader 5 Stelle: "Si rende conto che ha tradito l'Italia comportandosi come una scolara obbediente sottoscrivendo tagli per scuola, sanità, lavoro, ricerca, tutto quello che serve per gli italiani sottoscrivendo spese pazze per le armi? Questo è un errore tragico, perché la Germania diventerà una super potenza militare, la Francia lo è già, e noi arrancheremo dietro, non conteremo più grazie a lei. A Berlino stanno preparando una statua per lei", - ha attaccato. "Lei agisce senza mandato, il Parlamento non ha votato, la Lega non vuole il piano di riarmo, gli italiani vogliono risposte, non otto mesi per un referto".
(Adnkronos) - Da Jannik Sinner ai ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Abodi, da Cesare Cremonini a Matteo Salvini, da Francesco Totti a Brunello Cucinelli e Pier Ferdinando Casini, dal presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma a Adriano Galliani e al generale Michele Adinolfi. Tribuna autorità affollatissima allo stadio Olimpico di Roma per la finale di Coppa Italia tra il suo Bologna e il Milan.
Jannik Sinner, tifoso del Milan, calamita attenzioni quando arriva in tribuna. Il numero 1 del tennis mondiale è il personaggio del momento, protagonista assoluto degli Internazionali d'Italia al Foro Italico.
Tra i primi ad arrivare sugli spalti Cesare Cremonini, noto tifoso rossoblu, che non poteva mancare all'appuntamento speciale per il club felsineo. Il Bologna torna a giocarsi un trofeo di primo piano dopo un lunghissimo digiuno. Cremonini prende posto in tribuna con ampio anticipo rispetto al fischio d'inizio, fissato alle 21. L'emozione si fa sentire... Qualche fila più in basso, ecco un altro bolognese doc, Gianfranco Fini. L'ex leader di An è stato a lungo una presenza abituale sugli spalti dell'Olimpico, in particolare per le gare casalinghe della Lazio.
Man mano, il parterre si riempie. C'è presidente federale Giancarlo Gravina, il sottosegretario Maurizio Leo. E poi, una schiera di ex calciatori, che hanno scritto pagine importanti del calcio italiano: da Luca Toni a Gianluca Zambrotta, nomi noti del panorama azzurro.
Leggi tutto: Da Sinner a Cremonini e Totti: stelle e vip per la finale Milan-Bologna
(Adnkronos) - Lorenzo Musetti torna in campo agli Internazionali d'Italia e oggi, mercoledì 14 maggio, affronta Alexander Zverev nei quarti di finale del Masters 1000 di Roma. Fin qui, il toscano è stato impeccabile sulla terra rossa del Foro Italico e sta attraversando uno splendido momento di forma dopo la vittoria degli ottavi contro il russo Daniil Medvedev.
IL MATCH IN DIRETTA
Musetti-Zverev, così come tutti i match degli Internazionali d'Italia 2025, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali Sky Sport. Il match si potrà seguire in streaming sull'app SkyGo e su Now
Leggi tutto: Internazionali, oggi Musetti-Zverev nei quarti - Il match in diretta
(Adnkronos) - Esce di casa e non torna più, si cerca una donna scomparsa a Sesto al Reghena in provincia di Pordenone. A dare l'allarme il marito che, non vedendola rientrare, ha iniziato a cercarla lungo un percorso che spesso percorrono a piedi, ritrovando nei pressi del fiume Reghena, la bicicletta abbandonata della moglie. Dalle 14 di questa oggi la stanno cercando i vigili del fuoco. Sul posto anche i sommozzatori del Nucleo di Soccorso Subacqueo Acquatico del comando di Venezia, Drago 150 l'elicottero del Reparto Volo dei vigili del fuoco di Venezia, unità cinofile e il Sistema Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Sapr) dei vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia.
Le ricerche stanno procedendo supportate anche dai carabinieri, dalla polizia locale della città metropolitana di Venezia e da personale volontario della protezione civile del Comune di Cinto Caomaggiore.
(Adnkronos) - "Ma perché si è fatta fregare così?". Nemmeno le accuse di Giuseppe Conte hanno smosso Giorgia Meloni, che per tutta la durata del premier time alla Camera ha mantenuto un 'aplomb' invidiabile. In un dibattito che, salvo poche eccezioni, è scivolato per oltre un'ora tra i botta e risposta con l'opposizione ma senza grandi scossoni, tradendo l'attesa creata dall'anno e più di assenza dalla premier in aula al premier question time.
A promettere scintille era stato il gruppo di Avs, con Marco Grimaldi accomodato tra i banchi avvolto nella kefiah. Di fronte ad Angelo Bonelli, che la interrogava su Gaza, la Meloni non si è certo sottratta nel dibattito. Ma quando il leader di Verdi l'ha incalzata: "E' inutile che fa i gesti!", la premier è rimasta quasi impassibile ad ascoltare braccia conserte, limitandosi a fare spallucce: "Non faccio nessun gesto". Al suo fianco Meloni aveva tutti i ministri ma non i suoi vice Tajani e Salvini. Così a farle da 'sparring' durante il Qt si è prestato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, con il quale spesso ha dialogato.
Il primo 'buuu' dell'opposizione nei confronti della Meloni si è alzato quando la presidente del Consiglio ha spiegato: "Ora parlo da madre". Ma lei ha incassato e, senza raccogliere, ha proseguito: "Allora parlo da presidente del Consiglio...". A metà premier time, il colpo di scena: in aula si materializza un fantasma. Un inedito assoluto nella storia, per quanto lunga, di Montecitorio. E' Riccardo Magi, cui non era stato consentito di presentare la sua interpellanza.
Il segretario di +Europa riesce a fare qualche gradino, ad arrivare quasi ai banchi del governo per urlare alla premier: "Se lo ricorda presidente Meloni quando accusava i governi di silenziare i referendum? Era il 2016 e il 2022!”. Divertita la Meloni che, sorridendo, segue con gli occhi la scena di Magi che, espulso, viene portato di peso fuori dall'aula dagli assistenti parlamentari. E' un attimo, e ritorna la calma.
Tocca al primo 'Eva contro Eva' del premier time, quando Maria Elena Boschi punta il dito contro la presidente del Consiglio: "Glielo dico da donna: lei non è all'altezza!, tra gli applausi di Italia viva e anche dei deputati del Pd. Ma Meloni, anche stavolta, resta impassibile. Un po' più dura si fa per la premier quando attacca Giuseppe Conte, con un crescendo di accuse al governo e alla presidente del Consiglio sulle spese per il riarmo. Con lui, Meloni 'incrocia le lame' e risponde anche con ironia: "Sarà uno dei tanti Giuseppi che abbiamo imparato a conoscere...".
Quando il leader M5s 'chiama' il minuto di raccoglimento per le vittime di Gaza, solo i deputati del M5s e del Pd raccolgono e si alzano in piedi in aula. "Lei rimane seduta?”, chiede Conte alla Meloni che, anche qui, lascia cadere, mentre dai banchi dei 5 stelle si alza il grido "vergogna!''. Il premier time va verso il finale, con una 'scaletta' che sembra scritta ad arte, con il duello più atteso: Elly contro Giorgia. La Schlein parte forte, parla di Sanità e di liste di attesa. La Meloni alza il tono della replica, parla di "propaganda" (trai buuuu dei deputati del Pd) e di "macumbe". Ma è la segretaria del Pd che riesce a impedire il 'percorso netto' alla premier, fino a quel momento controllatissima di fronte agli strali dei leader di opposizione: quando Elly accusa il governo dei tagli alla Sanità, Giorgia non si tiene: abbandona il contegno 'british' mantenuto fino a quel momento e, ad ampi gesti, agitando l'indice, esclama: "Non è vero. Non è vero, è una bugia!".
(Adnkronos) - Forte di una posizione da leader mondiale nel mercato dei TV per 19 anni consecutivi, Samsung Electronics presenta la propria line-up 2025 Audio Video, in arrivo sul mercato italiano con i TV Neo QLED 8K e 4K, OLED, The Frame e The Frame Pro, e le soundbar della serie Q. I nuovi TV - spiega il brand - "rivoluzionano il concetto stesso di intrattenimento grazie all’integrazione di Vision AI sull’intera gamma, portando l’esperienza visiva a un livello superiore".
Vision AI è il cuore della nuova gamma audio e video di Samsung, con feature presenti su tutti i modelli e in grado di offrire una personalizzazione unica e nuove funzionalità basate sull’IA come Universal Gesture, per controllare il TV con semplici movimenti del polso, Click to Search, per ottenere informazioni sui contenuti in tempo reale, e Live Translate, per tradurre istantaneamente i sottotitoli. Vision AI si integra perfettamente con l'ecosistema SmartThings e dispositivi indossabili come il Galaxy Watch, trasformando il TV in un hub centrale che interagisce con tutta la casa e i suoi abitanti. Vision AI si sposa con le performance offerte dalla tecnologia Quantum Dot di terza generazione Samsung, che garantisce migliore luminosità ed accuratezza dei colori, e migliore efficienza rispetto alle generazioni precedenti, per offrire un’esperienza di visione inimitabile.
Al top della nuova gamma i Samsung Neo QLED 8K che rappresentano l’eccellenza visiva grazie al processore NQ8 AI Gen3 dotato di una NPU due volte più veloce e 768 reti neurali che ottimizzano in tempo reale immagini e suoni. Funzionalità come Quantum Super Resolution Pro migliora l’upscaling a 8K, rendendo più nitidi anche i contenuti a bassa risoluzione. Tra le novità: Auto HDR Remastering Pro, ottimizza colore e contrasto in tempo reale; Color Booster Pro, grazie all’AI migliora ogni fotogramma in tempo reale; AI Picture Optimizer, regola automaticamente le impostazioni del display in base al contenuto visualizzato; Q-Symphony aggiornato (con supporto per tre dispositivi audio wireless) e AVA (Active Voice Amplifier) Pro per dialoghi più nitidi. I nuovi Neo QLED 8K sono disponibili nei modelli QN900F e QN990F, nei formati da 65, 75 e 85 pollici.
Sul fronte Oled, i modelli 2025, disponibili in tre modelli – S90F, S85F, S95F – dai 42 a 83 pollici, vantano pannelli di ultima generazione per un’immagine dai colori vividi e contrasti profondi. Con la nuova tecnologia Glare Free, si accede ad uno schermo con luminosità aumentata del 20% e funzionalità avanzate per il gaming (fino a 165 Hz, HDMI 2.1, G-Sync e FreeSync). Il modello S95F si distingue per design ultrasottile e audio immersivo Dolby Atmos, mentre AI Sound e AI Picture Optimizer adattano automaticamente suono e immagine in base all’ambiente e ai contenuti.
Samsung rinnova POI la sua linea The Frame 2025, introducendo il nuovo The Frame Pro , un modello 4K Ultra HD pensato per ambienti professionali come gallerie e musei. Il TV supporta il montaggio orizzontale o verticale e può essere utilizzato anche come galleria digitale per contenuti artistici o aziendali. Il nuovo box Wireless One Connect consente di collegare il televisore in modalità wireless, con il risultato che i fastidiosi cavi appartengono definitivamente al passato. Grazie alla tecnologia Neo QLED e all’AI integrata, The Frame Pro offre una resa visiva più realistica, con una qualità d'immagine straordinaria.
Un’altra importante novità è l’Art Store, la galleria d’arte digitale di Samsung, sarà ora disponibile su tutta la linea Neo QLED e QLED, e non più solo su The Frame, offrendo l'accesso a oltre 3.000 opere provenienti da 70 musei e istituzioni internazionali a un numero di consumatori sempre maggiore.
A integrare le raffinate Smart tv la nuova gamma di Soundbar Serie Q — tra cui i modelli HW-Q990F e HW-Q930F — che garantisce un audio surround 3D immersivo con supporto Dolby Atmos e DTS:X, bassi profondi e controllati senza vibrazioni, e un suono ottimizzato automaticamente grazie all’intelligenza artificiale. Completano l’offerta la Soundbar orientabile HW-QS700F, progettata per adattarsi perfettamente a ogni spazio e offrire un’esperienza acustica impeccabile.
"Samsung ha da sempre l’obiettivo di rendere la tecnologia un motore di trasformazione positiva nella vita delle persone. Con la nuova gamma TV e Audio 2025, e grazie a Vision AI, portiamo l’Intelligenza Artificiale al centro dell’esperienza quotidiana. - afferma Bruno Marnati, Vice President Head of Audio Video Samsung Electronics Italia “Non si tratta solo di potenza o innovazione: i nostri dispositivi ascoltano, apprendono e si adattano, offrendo soluzioni che semplificano e arricchiscono la visione, rendendola più immersiva, intuitiva e personale. Con Vision AI, i nostri TV ottimizzano immagini e suoni in tempo reale, interagiscono con i contenuti e trasformano ogni ambiente in uno spazio intelligente. È così che intendiamo l’innovazione: un’esperienza su misura, accessibile a tutti, che parte dallo schermo ma arriva nella vita di ogni giorno."
I prezzi partono da 3299 euro per le TV Neo QLED 8K, da 1099 per Neo QLED 4K, da 1399 euro per le TV OLED e da 599 euro per i modelli QLED. THE FRAME Pro è disponibile a partire da 2.299 euro, THE FRAME da 1.199 mentre le SOUNDBAR Serie Q partono da 699 euro. Acquistando un TV o una Soundbar Serie Q della gamma 2025 entro il 25 maggio incluso, sarà tuttavia possibile usufruire di un cashback fino a 700 euro. Inoltre, coloro che acquisteranno un TV in promozione con valore al pubblico a partire da 2.199 euro riceveranno in regalo un Galaxy Book4 del valore di 699 euro.
Leggi tutto: Samsung con Vision Ai rivoluziona il futuro delle smart Tv
(Adnkronos) - Perquisizioni oggi in casa di Andrea Sempio e in quella dei suoi genitori. Nel decreto del sequestro disposto dalla Procura di Pavia nell'indagine che riguarda il trentasettenne, si fa riferimento alla "ricerca di qualsiasi cosa utile alle indagini" sul delitto di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Lo apprende l'Adnkronos da fonti qualificate.
Appunti scritti a mano conservati in alcune scatole, vecchi 'diari' di Sempio in cui prendeva appunti su come piacere alle ragazze, ma anche la copia forense del contenuto di nuovi e vecchi telefoni: questo quanto è stato sequestrato, da quanto apprende l'Adnkronos, dai carabinieri di Milano.
"Le perquisizioni erano note alla stampa prima che a me, l'ho saputo dalla tv. Non è bello in uno Stato di diritto", ha intanto detto all'Adnkronos Massimo Lovati, difensore di Sempio. Il difensore ha assistito per quasi sette ore alla perquisizione avvenuta nell'abitazione dei genitori di Sempio: "i carabinieri hanno portato via delle cianfrusaglie, oggi ho perso un sacco di tempo" chiosa.
Un filo lega due testimonianze e spinge i carabinieri di Milano a cercare - a quasi 18 anni di distanza dall'omicidio di Chiara - l'arma del delitto di Garlasco. Un supertestimone due mesi fa ha rotto il lungo silenzio e ha raccontato alla trasmissione Le Iene (il filmato sarebbe stato acquisito) di aver visto quella mattina una ragazza gettare un oggetto metallico in un canale, vicino a una vecchia cascina a Tromello, comune del pavese non lontano da Garlasco. Zona in cui si trova anche la casa disabitata della famiglia Cappa (nessuno è indagato) imparentata con i Poggi.
"Dopo 18 anni a dover parlare di questa cosa mi sono sentito meglio, a livello emotivo e personale. Lo faccio solo per quella ragazza, degli altri non me ne frega niente" le parole del supertestimone al giornalista televisivo. Il suo racconto, per gli inquirenti, si lega - o meglio rafforza e chiude - il racconto di un altro presunto testimone Marco Demontis Muschitta che nel settembre 2007 dichiarò ai carabinieri "che tra le ore 9.25 e le ore 9.40-9.45 del 13 agosto 2007 ho visto lungo la via Pavia in Garlasco mentre mi trovavo a bordo del furgone di lavoro su una bicicletta la cugina bionda di Chiara Poggi (asseritamente identificata come Stefania Cappa, non indagata) con un attrezzo da camino nella mano destra". Un'ora dopo l'allora 32enne ritratta tutto: "Mi sono inventato tutto quello che vi ho raccontato perché sono uno stupido. Mi sono inventato tutto quello che vi ho detto. Mi dispiace e non volevo farvi perdere del tempo. Scusate ancora".
Quella descrizione e quell'oggetto di ferro pesante tornano a distanza di anni di attualità. Il nuovo testimone avrebbe messo a verbale il suo racconto e da stamane sono scattate le ricerche dell'arma, forse un attizzatoio da camino.
(Adnkronos) - Si è svolta oggi, presso la sede di Confindustria Piacenza, la conferenza stampa di presentazione della 4ª edizione di Hydrogen Expo, della 2ª edizione di Cybsec Expo e della 1ª edizione di Nuclear Power Expo: tre manifestazioni fieristiche che animeranno il polo espositivo di Piacenza dal 21 al 23 maggio 2025. Organizzate da Mediapoint & Exhibitions, le tre fiere - che si svolgeranno in contemporanea e che ad oggi vantano l’adesione record di oltre 220 espositori - rappresentano un appuntamento di riferimento per la transizione energetica, la sicurezza delle infrastrutture strategiche e lo sviluppo tecnologico nel nostro Paese. Durante l’incontro, che ha richiamato un pubblico qualificato di giornalisti e operatori del settore, sono intervenuti Gianluca Ceccarelli, Assessore alle Risorse Finanziarie; Stefano Riva, dirigente di Confindustria Piacenza; Giuseppe Cavalli, presidente di Piacenza Expo e Fabio Potestà, direttore di Mediapoint & Exhibitions.
Gianluca Ceccarelli, Assessore alle Risorse Finanziarie del Comune di Piacenza, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Desidero rivolgere un sentito ringraziamento a Mediapoint & Exhibitions e a Piacenza Expo per l’impegno con cui valorizzano il nostro territorio attraverso un calendario fieristico di alto livello. Piacenza sta investendo con determinazione per rafforzare la sicurezza informatica delle imprese locali e promuoverne uno sviluppo innovativo e sostenibile. In questo contesto, le fiere sono un volano essenziale per l’economia locale. Eventi come Hydrogen Expo, Cybsec Expo e Nuclear Power Expo attraggono operatori da tutta Italia e dall’estero, generano indotto e offrono agli espositori l’opportunità di scoprire le potenzialità del nostro territorio. A nome dell’Amministrazione del Comune di Piacenza e della nostra Sindaca, un sincero grazie a tutti coloro che rendono possibile questa crescita e che, con il loro lavoro, fanno di Piacenza un punto di riferimento nel panorama fieristico nazionale”.
Stefano Riva, dirigente di Confindustria Piacenza, ha dichiarato: “Hydrogen Expo, Cybsec Expo e Nuclear Power Expo rappresentano una scommessa vinta, con un grande riscontro da parte delle imprese e una visione orientata al futuro. Investire oggi in innovazione e sostenibilità è essenziale per garantire la competitività del nostro Paese. A livello europeo, dove c'è bisogno di recuperare il ritardo nel digitale, l’energia è la nuova frontiera: è fondamentale diversificare le fonti e affrontare le sfide -anche quella sul nucleare- senza schieramenti ideologici. Questi eventi sono significativi, in quanto offrono una risposta concreta alla crescente domanda di energia, non solo a livello globale. A livello locale, Confindustria Piacenza ha dato vita a un cluster di aziende per tracciare e sviluppare la filiera dell’idrogeno, un settore in forte espansione. Anche il nucleare, un tema cruciale per il futuro energetico, trova qui un punto di forza, grazie anche alla sinergia con la cybersecurity, un campo in continua crescita. Le aziende piacentine sono pronte a dare il loro contributo in questi settori chiave”.
Giuseppe Cavalli, presidente Piacenza Expo, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di ospitare a Piacenza Expo tre eventi di grande rilevanza che uniscono innovazione tecnologica, sostenibilità e sicurezza, temi fondamentali per il futuro del nostro Paese. La sinergia tra Hydrogen Expo, Cybsec Expo e Nuclear Power Expo rappresenta un’occasione unica per il territorio e per il sistema industriale nazionale di confrontarsi con le sfide della transizione energetica e della protezione delle infrastrutture critiche. Il nostro impegno, anche a fronte dei risultati positivi raggiunti come polo fieristico, è garantire un’organizzazione di eccellenza che favorisca il dialogo tra imprese, istituzioni e comunità scientifica: con questo spirito, continueremo a investire nell’economia locale e a sostenere iniziative che mettono Piacenza al centro di una visione moderna e innovativa dello sviluppo”.
Il direttore di Mediapoint & Exhibitions, Fabio Potestà, ha dichiarato: “Con l’organizzazione di Hydrogen Expo, Cybsec Expo e Nuclear Power Expo, in un unico contesto, puntiamo a dar vita a un evento di riferimento internazionale per le tecnologie che sono cruciali per la decarbonizzazione e la sicurezza delle infrastrutture critiche. L’Italia, con il suo posizionamento come seconda manifattura in Europa, ha un know-how progettuale che è alla base della nostra economia. Tuttavia, il costo dell’energia rappresenta una sfida sempre più urgente, richiedendo una riflessione su come raggiungere una maggiore autonomia energetica, incluso il ruolo chiave del nucleare, in cui vantiamo una filiera d’eccellenza: un patrimonio da preservare, anche attraverso la cybersecurity, che ricoprirà un ruolo sempre più strategico. Le fiere che abbiamo organizzato hanno raccolto oltre 220 espositori e attratto una partecipazione altamente qualificata, confermando l’interesse crescente per questi temi. Piacenza Expo si conferma un polo strategico per l’innovazione e la crescita tecnologica. Ringraziamo tutte le istituzioni e le associazioni che ci hanno accordato il loro patrocinio, così come i partner e tutti gli espositori che, anno dopo anno, continuano a rinnovarci la loro fiducia. Il loro contributo è fondamentale per costruire un evento sempre più autorevole e capace di generare valore per l’intero sistema Paese con un focus in crescita anche sui mercati internazionali”.
Proprio a conferma della rilevanza della tre giorni piacentina, le tre manifestazioni hanno ottenuto un ampio sostegno istituzionale, con numerosi patrocini concessi sia dalle principali organizzazioni di categoria che da enti e istituzioni di primo piano: tra tutti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Piacenza, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. E ancora, il Gruppo Sogin e l’Agenzia nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile (Enea).
Fitto il programma di incontri, convegni e workshop, i cui dettagli sono disponibili sui siti web dedicati. Come da tradizione per tutti gli eventi firmati Mediapoint & Exhibitions, anche in questa occasione sono previste esclusive cene di gala riservate ai partecipanti delle kermesse e ai loro ospiti. Le serate si svolgeranno nella splendida cornice della Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza, offrendo un momento di networking in un contesto di grande prestigio storico e culturale. Durante la giornata inaugurale del 21 maggio si terrà la cena degli espositori di Hydrogen Expo. Il 22 maggio si svolgeranno le serate di Cybsec Expo e Nuclear Power Expo.
La sera di Giovedì 22 Maggio, inoltre, si terrà la 3ª edizione degli Ihta–italian hydrogen technology awards, i riconoscimenti ideati per dare visibilità internazionale al lavoro delle imprese che operano sia in Italia che all’estero nella filiera tecnologica dell’idrogeno, riconoscendone la professionalità, il know-how, lo sviluppo e il ruolo strategico: fattori che costituiscono un vero capitale a beneficio di tutta l’economia, nazionale ed europea.
Leggi tutto: Energia: dal 21 al 23/5 a Piacenza focus idrogeno, nucleare e cybersicurezza
(Adnkronos) - Immaginate una tempesta colossale che si scatena appena al di fuori di un buco nero supermassiccio: è proprio ciò che ha rivelato Resolve, il nuovo spettrometro ad altissima risoluzione nei raggi X a bordo del satellite Xrism, nel contesto di una missione spaziale guidata dall’agenzia spaziale Jaxa (Giappone), con la partecipazione di Nasa (Stati Uniti) ed Esa (Europa). Grazie ai dati ad altissima precisione di xrism, è stato possibile – per la prima volta – identificare cinque componenti distinte di questo vento nel cuore del quasar Pds 456, ognuna espulsa dal buco nero centrale a velocità relativistiche, comprese tra il 20% e il 30% della velocità della luce. Per fare un confronto, basti pensare che le tempeste più violente sulla Terra – come un uragano di categoria 5 – raggiungono al massimo 300 km/h. Questa 'tempesta cosmica' è milioni di volte più veloce.
Lo studio nato da questa collaborazione internazionale (Jaxa, Nasa, Esa) nell’ambito della missione Xrism, a cui partecipano anche ricercatrici e ricercatori dell’Università di Roma Tor Vergata e dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), è pubblicato oggi sulla rivista internazionale Nature, con un articolo dal titolo 'Structured ionized winds shooting out from a quasar at relativistic speeds', che evidenzia la scoperta di cinque distinti flussi di plasma che fuoriescono dal disco di accrescimento del buco nero centrale a velocità estreme, pari al 20–30% di quella della luce.
“Il nostro gruppo ha giocato un ruolo chiave nell’interpretazione di questi dati, grazie a tecniche spettroscopiche avanzate nei raggi X e a modelli teorici innovativi per la fisica dei venti prodotti dai buchi neri. Questi risultati aprono una nuova finestra sullo studio dell’universo estremo, e gettano le basi per comprendere meglio come i buchi neri influenzano l’evoluzione delle galassie”. Commenta così Francesco Tombesi, professore associato di Astrofisica presso il dipartimento di Fisica dell’università di Roma Tor Vergata e associato Inaf. In qualità di Xrism Guest Scientist selezionato dall’Esa (uno dei soli due in Italia insieme a James Reeves, associato Inaf), Tombesi ha partecipato alla pianificazione e all'analisi dell’osservazione del quasar PDS 456, il più luminoso dell’universo locale, utilizzando il nuovo spettrometro ad alta risoluzione Resolve.
“Roma Tor Vergata ha avuto un ruolo di primo piano - prosegue Tombesi - anche grazie al contributo di due giovani ricercatori cresciuti all’interno del nostro Ateneo: Pierpaolo Condò, dottorando al secondo anno del PhD in Astronomy, astrophysics and space science (aass), e Alfredo Luminari, ricercatore post-doc presso Inaf ed ex dottorando Aass”. Un’energia così enorme e una struttura così complessa rivoluzionano la nostra comprensione dell’ambiente estremo intorno ai buchi neri supermassicci e mettono in seria discussione i modelli attuali di feedback tra buco nero e galassia. “Le teorie finora accettate – conclude Tombesi - non riescono a spiegare una simile combinazione di forza e frammentazione: è chiaro che serviranno nuovi modelli per descrivere questi mostri cosmici”.
“Pds456 è un laboratorio prezioso per studiare nell’universo locale i potentissimi venti prodotti dai buchi neri supermassivi. Questa nuova osservazione ci ha permesso di misurare la geometria e distribuzione in velocità del vento con un livello di dettagli impensabile prima dell’avvento di Xrism”, aggiunge Valentina Braito, ricercatrice Inaf a Milano.
Un ruolo vincente all’interno della campagna osservativa di Pds456 lo ha avuto ancora una volta l’osservatorio spaziale Neil Gehrels Swift, satellite Nasa con una importante partecipazione dell’Inaf con l’Agenzia spaziale italiana (Asi). E' stato infatti grazie a un programma osservativo Swift - ottenuto da Valentina Braito - che il team è riuscito a costruire i modelli specifici per Pds456 utilizzati nell’analisi dei dati Xrism.
Leggi tutto: Ricerca: Tor Vergata-Inaf, scoperta 'nuova finestra' su studio dell’universo estremo