(Adnkronos) - "Le procedure di ultima generazione come un impianto delle valvole per via percutanea, le mitral clip, le Tavi e, contemporaneamente, le reti territoriali per fare una cardiologia di primo livello, fino anche ad esempio alla prevenzione". Così Alessandro Navazio, vicepresidente Anmco, all’Adnkronos illustra i temi del 56esimo Congresso dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, il più importante evento di cardiologia in Italia, in corso a Rimini. "È un programma molto accattivante, che copre tutte le necessità del cardiologo ospedaliero e del cardiologo Anmco, che io amo definire il cardiologo del sistema sanitario nazionale. Qualsiasi cardiologo che operi nel Ssn e non, e di qualsiasi anzianità di servizio, può trovare delle novità e portare a casa qualcosa di nuovo".
Alla presentazione "del nostro position paper per la diagnosi dello scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata", c’era "un'aula molto gremita, partecipata e con molti giovani - racconta Il vicepresidente Anmco- L’argomento sta diventando molto caldo perché si stanno affacciando delle nuove terapie, sempre all'avanguardia che stanno dando delle grandi possibilità dal punto di vista della prognosi dei pazienti Andiamo anche a sentire le novità e lo sforzo che stanno producendo i nostri giovani colleghi".
La professione del cardiologo "è non attrattiva, ma 'attrattivissima' - sottolinea Navazio - Le scuole di specialità esauriscono sempre i loro posti e, fortunatamente, stanno sfornando un numero effettivamente molto elevato" di specialisti "perché il fabbisogno ultimamente è molto importante. I nostri giovani cardiologi sono molto orientati, vogliono crescere professionalmente e soprattutto sono molto preparati e riescono a gestire molto bene la patologia cardiovascolare. È chiaro che, come in tutte le professioni, come quando una persona prende la patente, ci deve essere a fianco qualcuno" per una crescita non solo medica, "ma anche gestionale perché, in qualsiasi azione medica, c’è una ripercussione sulla politica sanitaria. Quando prescrivo un esame, una procedura - chiarisce - faccio politica sanitaria, dato che le risorse non sono infinite. Affianchiamo i giovani perché l'oculatezza, l'appropriatezza siano messe in pratica in maniera importante".
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(Adnkronos) - "La brutale aggressione russa all'Ucraina ha riportato nel cuore dell'Europa immagini che speravamo appartenessero al passato. Allo stesso tempo, le tensioni in Medio Oriente rappresentano una fonte di instabilità che ci tocca da vicino, sia dal punto di vista umanitario che economico. In questo contesto così incerto, la Commissione europea ha scelto di rafforzare la propria proiezione internazionale puntando su nuove partnership e strategie che rispondano a un duplice obiettivo garantire sicurezza economica e ampliare le opportunità per le nostre imprese". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, in un video messaggio inviato all'evento 'Investopia Europe 2025', in corso a Milano.
Un pilastro fondamentale di questa strategia, spiega Fitto, è "il rafforzamento del partenariato con l'India", per esempio. Si tratta di "una delle economie più dinamiche al mondo, un attore geopolitico sempre più influente". In particolare con "Novatevi stiamo costruendo un rapporto strategico basato su investimenti sostenibili, transizione digitale, energia e cooperazione industriale".
Parallelamente "stiamo consolidando la nuova stagione di cooperazione in Sudafrica, con l'obiettivo di creare un modello di sviluppo condiviso, promuovere industrializzazione, formazione, innovazione tecnologica e al tempo stesso offrire alle aziende europee l'accesso a nuovi mercati in forte espansione". Non si tratta, sottolinea Fitto, di "semplici relazioni bilaterali", ma di "leve concrete per ampliare il nostro orizzonte economico e geopolitico".
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(Adnkronos) - “Non trovo questo momento critico. Credo che il rapporto tra Italia e Emirati Arabi Uniti sia un rapporto che funziona, basato sulla serietà, correttezza e importanza commerciale e economica che hanno i due Paesi”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, arrivando a Piazza Affari per partecipare a Investopia 2025. “Ringrazio gli organizzatori di Investopia 2025 - ha aggiunto - che riflette i rapporti che l’Italia e il mondo imprenditoriale ha con questa parte del mondo emergente, alla quale è giusto dare una grande importanza”.
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(Adnkronos) - Le malattie cardiovascolari sono ancora oggi la principale causa di morte in Italia, con oltre 230.00 decessi ogni anno per infarto miocardico, ictus o scompenso cardiaco. Si deve poi sottolineare che, nel complesso, le malattie cardiovascolari causano oltre un terzo di tutti i decessi. Nel nostro Paese. In particolare, il principale killer cardiovascolare è l’aterosclerosi, causa di morte prematura e grave disabilità nella popolazione italiana. Questa patologia si sviluppa per la combinazione di agenti dannosi come il fumo, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, l’ipercolesterolemia, l’eccesso di peso e la vita sedentaria. La medicina contemporanea dispone tuttavia di strumenti efficaci nel prevenire lo sviluppo e la progressione dell’aterosclerosi. Uno stile di vita sano e farmaci efficaci possono infatti ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari provocate dall’aterosclerosi. Al 56.esimo congresso dell'Anmco, l'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, sono stati presentati i dati del progetto Bring-Up' prevenzione.
Negli ultimi anni, gli sforzi delle società medico-scientifiche hanno portato alla pubblicazione di linee guida sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari di origine aterosclerotica. Nei vari testi, vengono indicati i percorsi clinici di maggiore efficacia ed appropriatezza per le attività di prevenzione degli eventi ischemici. Di fatto, il cardiologo dispone ora di forti evidenze scientifiche, che dovrebbero indirizzare la sua azione quotidiana. Eppure i dati che emergono dagli studi di osservazione nel cosiddetto 'mondo reale' ci dicono che non è così. In particolare, le informazioni disponibili per il nostro Paese sembrano indicare che le misure di prevenzione, seppure certamente efficaci, vengono prescritte ed applicate significativamente meno di quanto si dovrebbe, soprattutto in chi ha già sofferto di infarto miocardico o ictus. Nel complesso si deve constatare che le raccomandazioni contenute nelle linee guida sono spesso disattese nella pratica clinica.
Furio Colivicchi, past presidente Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) e direttore Cardiologia Clinica e Riabilitativa dell'spedale San Filippo Neri di Roma – ha spiegato: “Per ridurre l’inerzia terapeutica e colmare il divario tra le raccomandazioni delle linee guida e ciò che viene attuato nella pratica clinica, l’Anmco ha ideato e condotto il progetto 'Bring-up' Prevenzione. Un’iniziativa ambiziosa finalizzato a migliorare la qualità delle cure in tutta Italia, mettendo sotto controllo tutti i fattori che favoriscono e determinano le recidive di ischemia cardiaca in pazienti con alto rischio. In particolare, volevamo incrementare in maniera significativa il numero dei pazienti in cui i livelli di colesterolo Ldl si riducono in linea con le raccomandazioni delle attuali linee guida. Sappiamo infatti che ridurre il colesterolo Ldl riduce grandemente la probabilità di infarto o ictus".
"Allo studio – continua Colivicchi - hanno partecipato 189 centri, che costituiscono un campione rappresentativo delle strutture cardiologiche italiane. Nell’arco di 3 mesi sono stati inclusi nello studio 4.790 pazienti con una storia di pregresso Infarto miocardico e/o di rivascolarizzazione coronarica. Ad un anno di 'follow-up', l’obiettivo principale dello studio, che era quello di aumentare il numero dei pazienti con livelli di colesterolo Ldl bel controllati dalla terapia, secondo le raccomandazioni delle linee guida, è stato pienamente raggiunto. All’inizio dell’iniziativa, infatti, solo il 33% dei pazienti aveva un colesterolo Ldl sotto controllo. La percentuale è salita al 58% dopo sei mesi e al 62% ad un anno. Come riferimento è stato utilizzato l’obiettivo indicato dalle linee guida internazionali (colesterolo Ldl inferiore a 55 mg/dL). Il confronto con altri studi nazionali e internazionali, condotti di recente, è particolarmente soddisfacente. Negli altri studi europei e nord-americani, infatti, meno del 40% dei pazienti hanno raggiunto valori di colesterolo Ldl inferiori a 55 mg/dl.”
“Molto interessante – sottolinea Aldo Maggioni, direttore Centro Studi Anmco - è anche l’osservazione che questi risultati siano stati ottenuti con l’utilizzo di farmaci tradizionali, ormai generici e quindi a basso costo, come statine molto frequentemente in associazione ad ezetimibe. Il ruolo dei nuovi farmaci più potenti e costosi è risultato essere limitato a quella percentuale limitata di pazienti con valori di colesterolo particolarmente elevato. Per quanto riguarda il decorso clinico, la mortalità ad un anno dei pazienti ambulatoriali in prevenzione secondaria è risultata essere di circa il 2%, con la necessità di avere un nuovo ricovero ospedaliero nel 6% dei casi.”
“Il progetto di 'Bring-up' Prevenzione – conclude il Massimo Grimaldi – presidente designato Anmco e direttore Cardiologia dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Ba) - ha raggiunto l'obiettivo primario di un aumento clinicamente rilevante della percentuale di pazienti che raggiungono gli obiettivi di Ldl-C, dimostrando che questo obiettivo può essere raggiunto con l'uso di terapie consolidate e a basso costo: nella stragrande maggioranza dei pazienti statine ad alta intensità in combinazione con ezetimibe. I risultati favorevoli osservati a 6 e 12 mesi dovranno essere confermati su periodi di tempo ancora più lunghi, così che questa iniziativa di scienza dell'implementazione, che ha coinvolto un numero estremamente elevato di centri cardiologici ospedalieri nazionali, si dimostri davvero in grado di migliorare le strategie terapeutiche di prevenzione secondaria nei pazienti con un precedente evento aterotrombotico coronarico in un intero Paese”.
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(Adnkronos) - L'insufficienza cardiaca rappresenta un importante problema di salute pubblica su scala globale, con alti tassi di morbilità, mortalità ed utilizzo di risorse sanitarie e poiché rappresenta la destinazione finale di varie malattie cardiache, la sua prevalenza aumenta con l'età. La mortalità per tutte le cause dei pazienti con insufficienza cardiaca è rimasta stabile per oltre 15 anni, senza alcun miglioramento sostanziale ed in particolare rimane elevata la mortalità/morbidità dei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta. "Alla luce dei risultati favorevoli di numerosi studi clinici controllati, le linee guida Esc 2021 hanno introdotto un nuovo approccio terapeutico a quattro pilastri per l’insufficienza cardiaca a frazione di eiezione ridotta, che comprende Ace inibitori o sartani o Arni, beta-bloccanti, bloccanti dell’aldosterone e Sglt2i. E’ fondamentale intervenire tempestivamente su questa patologia, attraverso i farmaci più adeguati a seconda del tipo di scompenso". Lo sottolinea l'Anmco, l'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, che oggi durante il suo 56.esimo congresso nazionale a Rimini ha presentato i dati dello studio 'Bring-up 3 Scompenso'.
Fabrizio Oliva, presidente Anmco e direttore Cardiologia 1 dell’ospedale Niguarda di Milano, ha evidenziato: "Sono stati presentati oggi i dati dello studio 'Bring-up 3 scompenso', ultima puntata di ricerca osservazionale Anmco sull’insufficienza cardiaca. Degli oltre 5000 pazienti arruolati nella fase 1 dello studio, di cui erano stati presentati i dati basali al congresso dello scorso anno, abbiamo a disposizione il follow up a 1 anno, con una completezza che ha superato il 97%. Si è anche conclusa da poco la fase 2 di arruolamento con l’inclusione di più di 4500 nuovi pazienti da 160 centri. Questi dati confermano l’elevata qualità della ricerca osservazionale di Anmco e Fondazione per il Tuo cuore. Dobbiamo constatare con grande soddisfazione come l’entusiasmo iniziale sia proseguito con un lavoro continuativo nel tempo del quale siamo molto orgogliosi ed il contributo di ciascuno dei centri e dei ricercatori Anmco è stato indispensabile per raggiungere gli obiettivi.”
“Lo studio Bring-up-3 Scompenso – continua Oliva - è stato concepito come un'iniziativa a livello nazionale con l’obiettivo di guidare l’implementazione delle più recenti linee guida nella pratica clinica nazionale e migliorare la qualità complessiva dell'assistenza ai pazienti con insufficienza cardiaca. Allo studio ha partecipato un numero molto elevato di centri cardiologici italiani così da poter affermare che i risultati dello studio rappresentano in maniera molto completa la realtà cardiologica del nostro paese. Nello specifico l’attesa era quella di incrementare significativamente la percentuale di pazienti trattati con i quattro pilastri terapeutici raccomandati dalle linee guida correnti. Più del 65% dei centri ha raggiunto o superato l’obiettivo di 30 pazienti previsto dal protocollo. A questi risultati sotto il profilo dell’arruolamento e del follow up si sono associati dati scientifici di alto profilo, con percentuali molto elevate di utilizzo dei farmaci raccomandati in questa patologia, superiori a tutti i registri recentemente pubblicati in ambito internazionale"
"Questo testimonia ancora una volta - conclude Oliva - come la partecipazione associativa sia il motore per il miglioramento della qualità delle prestazioni sanitarie e per il raggiungimento di importanti obiettivi di ricerca scientifica.”
“Quando nel 1995 cominciammo a raccogliere dati nei pazienti con scompenso cardiaco cronico la mortalità era più del doppio. Oggi è di circa il 5%. Questa riduzione è sicuramente dovuta all’utilizzo esteso dei farmaci che negli anni si sono dimostrati efficaci in questo tipo di pazienti, ma anche alla maggiore accuratezza di gestione di questi pazienti in generale. Se poi consideriamo i pazienti che nel tempo hanno dimostrato un miglioramento della funzione contrattile del ventricolo sinistro, generalmente definiti 'improved', la mortalità ad un anno risulta essere estremamente molto bassa, 1.9% - sottolinea Aldo Maggioni – direttore Centro studi Anmco- Questo a ulteriore dimostrazione della efficacia dei trattamenti raccomandati. Per quanto riguarda invece la necessità di re-ospedalizzazione, i risultati evidenziano come ci siano ancora ampi spazi di miglioramento dal momento che 1 paziente con scompenso cardiaco cronico su 5 necessita di un nuovo ricovero nel corso dell’anno di follow-up".
Massimo Grimaldi, presidente designato Anmco e direttore Cardiologia dell’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Ba), evidenzia: Fatto che si sia osservata una completezza nella raccolta dati di circa il 97% dei casi nel contesto di circa 180 centri cardiologici ospedalieri, dimostra come questo sforzo possa essere considerato uno sforzo di un intero paese al fine di migliorare cure e decorso clinico dei pazienti con una condizione clinica a rischio molto elevato. I livelli di utilizzo dei trattamenti raccomandati, tutti disponibili nel nostro paese e a carico del Ssn, ne sono una conferma con la conseguenza della ridotta numerosità di eventi fatali osservati nel follow-up. L’impegno di Anmco in questo contesto clinico dovrà continuare nel prossimo futuro per mantenere e possibilmente migliorare quanto è emerso nella iniziativa 'Bring up Scompenso', che può essere considerata un modello di implementazione di una buona pratica clinica a livello nazionale".
(Adnkronos) - "Il tumore del colon-retto è una malattia di grande rilevanza sociale, rappresentando la seconda causa di cancro e di mortalità oncologica a livello mondiale. Ogni anno, circa 50 mila italiani ricevono una diagnosi di tumore del colon-retto. Ma ci sono anche buone notizie: questo tumore può essere prevenuto. La prevenzione primaria, ossia l’eliminazione delle cause del cancro, è fondamentale perché prevenire è sicuramente meglio che curare". Cosi Fortunato Ciardiello, professore di Oncologia Medica presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli partecipando all’evento ‘Non girarci intorno’ organizzato da Merck Italia, una campagna di sensibilizzazione promossa attraverso il Giro d’Italia, con uno stand informativo allestito in piazza del Plebiscito a Napoli.
"La prevenzione, una dieta mediterranea equilibrata, la ricerca del sangue occulto nelle feci e, se necessario, la pancolonscopia - spiega Ciardiello - sono strumenti essenziali per diagnosticare la malattia in fase iniziale, quando è ancora curabile. Oggi disponiamo di una profonda conoscenza delle caratteristiche biologiche, genomiche e genetiche del tumore, che ci permettono di scegliere le migliori terapie disponibili. Queste includono nuove terapie chirurgiche, la radioterapia e una vasta gamma di farmaci, tra cui quelli a bersaglio molecolare e l’immunoterapia. Grazie a queste innovazioni, il cancro del colon-retto è diventato sempre meno letale e la sopravvivenza è in costante aumento. Tuttavia, la prevenzione resta fondamentale. Questo tumore - rimarca - può essere evitato seguendo principi di sana alimentazione e adottando corretti stili di vita, come evitare il fumo di sigaretta, limitare il consumo di alcol e privilegiare la dieta mediterranea".
Purtroppo, "il tumore del colon-retto sta diventando sempre più frequente tra i giovani. Dieci anni fa, l’età media di insorgenza era di 65 anni, mentre oggi vediamo sempre più pazienti sotto i 50 anni. Eventi come questo - conclude - sono fondamentali per fornire informazioni corrette direttamente ai cittadini, avvicinandoli a temi cruciali come la prevenzione oncologica".
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(Adnkronos) - Dal 29 maggio al 2 giugno, tutti i giorni dalle 10 alle 22.30, a Fieramilano Rho, in provincia di Milano, 760 artigiani da 50 paesi del mondo daranno vita ad Anteprima d’estate, il nuovo appuntamento promosso da Artigiano in Fiera.
A dare vita a questo format saranno 760 artigiani da 50 Paesi del mondo: un'esperienza per celebrare la bella stagione, accompagnata da eventi dedicati alle culture e tradizioni dal mondo. Anteprima d’Estate propone un’esperienza tra i sapori dall’Italia e dal mondo nelle sei Grandi Piazze, ognuna legata da un fil rouge gastronomico e con la presenza di balli e spettacoli tipici dei territori.
Nel padiglione 13 “Sapori senza confini” è un vero e proprio concentrato di eccellenze artigianali che attraversa l’Italia, l’Europa e il mondo. L’Austria e la Baviera dialogano con l’Irlanda, la Campania incontra la Sicilia e l’Asia svela i suoi segreti con specialità da Sri Lanka, Cina e Giappone. Dalle zeppole ai Kurtoskalacs, dal fish&chips ai baozi, ogni assaggio è una scoperta accompagnata da musiche tradizionali irlandesi. La limitrofa area “Paella, Fuoco e Fiesta” risuona di griglie ardenti e chitarre latine. Empanadas argentine sfidano paelle fumanti, mentre i panini tex-style abbondano di pulled pork e salsa affumicata. A rinfrescare, gelati tropicali battuti a mano e boccali di birra artigianale.
Nell’area “Braci Esotiche & Fiamme Vive” all’interno del padiglione 22 le braci sfrigolano sotto tagli di carni argentine, pollo tandoori e tamales. Tutto intorno, il profumo del caffè arabo intreccia note di cardamomo con la freschezza di birre artigianali per un’esperienza multisensoriale: calore, spezie, musiche e storie si fondono in una straordinaria festa estiva con spettacoli dal mondo. Nel padiglione 15 batte il cuore gastronomico d'Italia.
L’area “Cuore Italiano: Sole, Sapore, Passione” è un’accurata selezione di specialità regionali. Ogni piatto, dalle paste ai fritti, dalle carni ai prodotti caseari, racconta una storia di territorio e passione artigianale, dalla Liguria alla Campania, passando dalle Marche, dalla cucina romana e dalle specialità valtellinesi, passando dal Piemonte, l’Abruzzo e la Toscana. Sempre nel padiglione 15 l’area “Tesori del Sud: Gusto e Tradizione” è un tripudio di specialità gastronomiche dal Sud Italia. Spaghetti all’assassina, bombette pugliesi, porchetta dei Nebrodi e arrosticini dell'Agro Pontino sono solo alcuni dei grandi classici, a cui si affiancano i dolci più famosi, come cannoli, tette delle monache ed altre specialità a completamento di un’esperienza intensa, riscaldata dalla pizzica salentina.
Il viaggio gastronomico ad Anteprima d’Estate si chiude nell’area “Nord, Sud, Ovest, Est: un viaggio inaspettato”, dove il mondo è servito in tavola. Dai risotti veneti alle specialità romagnole, alla pizza campana, dalle specialità tunisine e cinesi a quelle iraniane, l’area è un concentrato di culture e sapori artigianali, perfetto per condividere un'esperienza unica nelle sere d'estate accompagnata da musiche e spettacoli dal mondo. Sarà anche presente, in anteprima, il panettone ufficiale dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026.
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(Adnkronos) - Il solenne salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze ha ospitato ieri la quinta edizione de 'Gli stati generali della pelletteria italiana', organizzata da Assopellettieri - l’Associazione che rappresenta le imprese italiane di pelletteria, aderente a Confindustria e a Confindustria Accessori Moda - in partnership con The European House – Ambrosetti e in co-promozione con il Comune di Firenze. L’evento ha registrato un grande successo con la registrazione di oltre 300 persone e 14 sponsor che hanno supportato l’iniziativa, a testimonianza della grande attenzione al comparto e alle tematiche legate al futuro di una delle filiere più importanti del Made in Italy.
Con oltre 12 miliardi di euro di fatturato nel 2024 e un saldo commerciale tra i più attivi d’Europa (seppur in lieve decrescita rispetto all’anno precedente, -9%) la pelletteria italiana si conferma un pilastro strategico del Made in Italy. L’Italia è oggi infatti il secondo esportatore mondiale dopo la Cina, grazie a un modello produttivo diffuso, competitivo e fortemente identitario. Ma per mantenere saldo questo ruolo centrale nel mercato, l’eccellenza non basta. “Il nostro primato nel mondo non può essere dato per scontato”, ha dichiarato Claudia Sequi, presidente di Assopellettieri. “Servono interventi strutturali e una reale politica industriale condivisa, per assicurarci tale primato anche nel futuro”.
Proprio la Presidente ha inaugurato il convegno dando il benvenuto agli ospiti e lasciando poi la moderazione degli interventi in programma alla giornalista Mediaset, Costanza Calabrese. Non sono mancati i saluti istituzionali; Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana e Jacopo Vicini, assessore allo Sviluppo economico, Turismo, Fiere e Congressi del Comune di Firenze hanno rimarcato il legame tra il settore e i valori economici e culturali del territorio. Dario Fabbri, direttore del mensile Domino, ha offerto un’accurata lettura dello scenario-geopolitico, andando oltre l’attualità delle tensioni internazionali per approfondirne le radici strategiche e gli effetti di ricaduta a livello economico sulla manifattura italiana.
A seguire, il videomessaggio di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha ribadito l’importanza del comparto pelletteria per l’economia nazionale, sottolineando la necessità di fare sistema tra tutti gli attori della filiera. Cuore pulsante dell’edizione 2025 è stata la presentazione ufficiale del nuovo studio strategico sul settore della pelletteria italiana frutto del lavoro condiviso tra Teha, Assopellettieri e uno Steering Commitee di sei persone, rappresentanti delle tre anime del settore pellettiero italiano: brand, grandi produttori e pmi a marchio proprio.
La prima parte dello studio, restituisce una panoramica dettagliata del settore da cui sicuramente emerge la conferma della leadership italiana nella pelletteria di alta gamma: con 4.532 imprese attive, circa 49.000 addetti e un fatturato di 12 miliardi di euro nel 2024, l’Italia si attesta come il primo produttore europeo, rappresentando da sola il 47% del giro d’affari continentale. Un primato ottenuto nel tempo grazie a un tessuto imprenditoriale coeso e performante, strutturato in distretti industriali che favoriscono qualità, flessibilità e un elevato grado di integrazione tra le fasi della filiera; primato che però va difeso e sostenuto.
A presentare la ricerca è stato Flavio Sciuccati, Senior Partner di The European House – Ambrosetti. Il suo intervento ha inquadrato con lucidità le fragilità e le potenzialità del comparto. Guardando al futuro ha lanciato un monito chiaro: “abbiamo un sistema unico al mondo, ma non siamo abbastanza bravi a raccontarlo. Se non rafforziamo leadership e attrattività, rischiamo di perderlo”. Le sue parole hanno accompagnato i numeri del report, stimolando la riflessione corale sull’urgenza di fare sistema e sottolineando la necessità di rafforzare la competitività e l’attrattività del sistema nel suo complesso, promuovendo un modello di cooperazione lungo tutta la filiera, in grado di valorizzare la complementarità tra grandi gruppi, pmi e fornitori.
Ma è nella seconda parte del report che si delinea con chiarezza la proposta strategica per il futuro da parte dell’Associazione. Un vademecum articolato in sei raccomandazioni operative per il settore e allo stesso tempo un appello alle Istituzioni per affrontare le sfide attuali con strumenti efficaci e per rafforzare e consolidare la leadership internazionale del Made in Italy.
La prima raccomandazione invita a promuovere la sostenibilità economica lungo tutta la filiera, attraverso misure fiscali dedicate, incentivi alla crescita e alla stabilità, e una più equa distribuzione del valore. Segue l’indicazione a costruire un patto di legalità e trasparenza, rafforzando gli strumenti di tracciabilità, ma anche la compliance normativa e contrattuale, per generare fiducia e ridurre le distorsioni. Puntare alla sostenibilità ambientale e sociale come tratto distintivo del Made in Italy, per rafforzare l’immagine del comparto sui mercati internazionali, è la terza raccomandazione.
Emerge poi la necessità di attrarre e formare nuovi talenti, costruendo uno storytelling condiviso che valorizzi i mestieri tecnici e artigianali, promuovendo collaborazioni con istituti formativi e incentivando l’integrazione della forza lavoro straniera. Altrettanto centrale è il tema dell’innovazione artigianale: non si tratta di sostituire il sapere manuale, ma di affiancarlo con tecnologie avanzate, digitalizzazione e interazione uomo-macchina per migliorare qualità, tracciabilità e attrattività del lavoro.
Infine, l’associazione focalizza l’attenzione sul potenziamento dell’internazionalizzazione, chiedendo supporto per le aziende nell’intercettare nuovi mercati, semplificando l’accesso agli strumenti di finanziamento per l’export e consoli-dando il ruolo strategico delle fiere come piattaforme di visibilità.
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(Adnkronos) - Quando si parla di 'mal di testa' si fa riferimento a un’ampia gamma di disturbi, noti in medicina con il termine cefalee. Alcuni episodi sono sporadici e passeggeri, altri si presentano con frequenza, in forma intensa e invalidante. Nonostante la loro elevata diffusione e il forte impatto sulla quotidianità, le cefalee sono ancora oggi spesso sottovalutate, o gestite in modo inadeguato. Per questo il 18 maggio, in occasione della Giornata del mal di testa, la Società italiana di neurologia (Sin) e la Società italiana per lo studio delle cefalee (Sisc) promuovono una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è chiaro: aumentare la consapevolezza, migliorare l’accesso alle cure e dare voce a chi convive con questo dolore, capace di compromettere profondamente la qualità della vita.
Nel complesso panorama delle cefalee, un ruolo centrale è occupato da quelle primarie, forme che non derivano da altre patologie sottostanti – come traumi, infezioni o problemi vascolari – ma costituiscono esse stesse la malattia. Tra queste, l’emicrania si distingue per prevalenza e impatto. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, rappresenta la terza malattia più comune a livello globale e la seconda per grado di disabilità. Un dato allarmante, soprattutto se si considera che, ancora oggi, molti pazienti non ricevono una terapia adeguata. "L’emicrania rappresenta una patologia neurologica di rilievo – afferma Alessandro Padovani, presidente della Sin – con un impatto significativo sia sul piano individuale, che socioeconomico. Gli attacchi possono raggiungere un’intensità tale da compromettere le attività quotidiane per uno o più giorni, accompagnandosi frequentemente a sintomi neurovegetativi quali nausea, vomito, intolleranza a luce o rumore, che ne aumentano il grado di disabilità. Dal punto di vista sociale, il disturbo contribuisce a fenomeni come l’impossibilità di recarsi sul luogo di lavoro o a scuola, o a farlo in condizioni di efficienza notevolmente ridotta".
"Essendo un disturbo 'invisibile' agli esami strumentali e difficilmente comunicabile – continua Padovani - l’emicrania espone spesso chi ne soffre al rischio di stigmatizzazione. Le persone affette si sentono talvolta sminuite nella loro sofferenza, con conseguente tendenza a nascondere il problema e a ritardare l’accesso a percorsi terapeutici adeguati. La buona notizia, infatti, è che oggi sono migliorate le conoscenze scientifiche di questa patologia e sono disponibili farmaci innovativi, specifici e selettivi". L’emicrania "non è solo un sintomo, ma una vera e propria malattia neurologica – spiega Marina De Tommaso, presidente della Sisc – che colpisce principalmente le donne nelle fasi centrali della vita, ma può interessare anche uomini, con forme croniche gravi e invalidanti". "Per questo l’informazione è cruciale: molti pazienti intraprendono percorsi di autocura, utilizzando farmaci in modo improprio, e arrivano tardi alle terapie specifiche. È fondamentale rivolgersi al medico di medicina generale – aggiunge De Tommaso – perché è il primo interlocutore nel percorso di cura. Un accesso precoce ai centri specializzati consente di evitare la cronicizzazione e l’abuso di farmaci, migliorando l’efficacia delle nuove terapie".
Il visual scelto per la campagna di quest’anno rappresenta una testa femminile adornata di fiori, un’immagine che richiama la primavera, come stagione di rinascita. È un simbolo potente che vuole raccontare anche l’inizio di una nuova stagione nella gestione dell’emicrania, grazie ai progressi della ricerca. "Abbiamo voluto associare il concetto di primavera a questa giornata perché oggi, finalmente, abbiamo a disposizione farmaci innovativi e mirati – evidenzia De Tommaso – in particolare anticorpi monoclonali e terapie selettive che agiscono sul Cgrp - calcitonin gene-related peptide, il principale mediatore del dolore emicranico. È una vera e propria primavera della neurologia per quanto riguarda le cefalee, che ci consente di guardare con più fiducia al futuro".
Le sezioni regionali della Sin e della Sisc - riporta una nota - hanno organizzato una serie di attività in tutta Italia: si tratta di iniziative off line, che vanno da accoglienza informativa in vari luoghi come ospedali, farmacie, librerie e on line come dirette sui canali social e la pubblicazione di un video informativo sui siti web delle Società Scientifiche. Quest’anno, inoltre, supporteranno la diffusione di questo materiale anche la Simg (Società italiana di medicina generale), l’Alce (Associazione cefalalgici) e Fondazione Onda ETS (Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere). In Puglia, poi, l’attenzione si rivolge anche a contesti particolari. "Entreremo nelle carceri femminili – sottolinea De Tommaso – dove lo stress della detenzione può esacerbare i sintomi. L’emicrania non fa distinzioni e merita attenzione ovunque si manifesti".
È fondamentale che le nuove terapie per l’emicrania - fanno notare gli esperti - siano rese disponibili in tempi rapidi e somministrate nel momento più opportuno, attraverso un accesso programmato ai Centri cefalee, che sono i soli autorizzati alla prescrizione di questi farmaci innovativi. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale aumentare la consapevolezza tra i pazienti, affinché evitino il ricorso al 'fai da te', spesso basato su informazioni errate. È altrettanto cruciale il coinvolgimento attivo dei medici di medicina generale (Mmg), chiamati a gestire le fasi iniziali della patologia, in collaborazione con i neurologi ospedalieri e territoriali, per garantire un percorso di cura efficace e tempestivo.
"La gestione dell’emicrania – rimarca Padovani – non può ricadere esclusivamente sugli specialisti, data l’elevata prevalenza del disturbo. Solo i pazienti che realmente necessitano della terapia avanzata dovrebbero essere indirizzati ai Centri cefalee, dove il trattamento si è dimostrato più efficace se avviato precocemente, prima che la malattia si cronicizzi o si complichi con l’abuso di farmaci. Troppo spesso ci troviamo di fronte a pazienti resistenti alla terapia proprio perché reduci da lunghi percorsi di auto-medicazione non adeguata".
“Per contrastare questa tendenza, è prioritario investire sull’informazione rivolta alla popolazione e sulla formazione dei Mmg – conclude De Tommaso - in tal senso, la Simg sta sviluppando un progetto formativo dedicato ai medici delle Case di Comunità, affinché al loro interno operino professionisti con competenze specifiche nella gestione del dolore e della cefalea di primo livello. L’accesso alle terapie innovative, erogate esclusivamente su piano terapeutico presso i Centri specializzati, deve essere elettivo, appropriato e soprattutto facilitato".
Per consultare il calendario delle iniziative regionali: www.neuro.it; www.sisc.it
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(Adnkronos) - Si apre oggi a Tirana, capitale dell'Albania, il sesto vertice della Comunità Politica Europea. Nella simbolica piazza Skanderbeg, cuore pulsante della città, si riuniscono 47 leader europei per discutere del futuro del continente. Al centro dei lavori, la guerra in Ucraina, con la partecipazione attesa del presidente Volodymyr Zelensky. Tra i temi chiave anche sicurezza, migrazioni e l'allargamento dell'Unione europea.
A fare gli onori di casa è il primo ministro albanese Edi Rama, impegnato ad accogliere le delegazioni. Tra i primi ad arrivare, il premier olandese Dick Schoof, quello spagnolo Pedro Sanchez e l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas. Al centro della piazza, danzatori in abiti tradizionali albanesi si esibiscono in una coreografia di benvenuto.
Attesa anche la premier italiana Giorgia Meloni, che avrà un incontro bilaterale con Rama. Sul tavolo, il protocollo migratorio tra Italia e Albania, che prevede la gestione di centri per migranti sul territorio albanese. Meloni ribadirà inoltre il pieno sostegno dell'Italia al cammino europeo dell'Albania, con l'obiettivo di chiudere i negoziati entro il 2027 e promuovere l'ingresso di Tirana nell'Unione entro il 2030.
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(Adnkronos) - Lancia dell'acido alla moglie e poi la picchia. Per questo un 55enne è stato arrestato a Castellammare di Stabia (Napoli). È accaduto nelle ultime ore di apertura di un negozio di alimentari gestito dalla coppia. Tra i due - lei 50 anni, lui 55 - nasce una discussione, che degenera. L’uomo - è la ricostruzione dei carabinieri - raccoglie dell’acido muriatico in una scodella gialla di plastica e lo getta contro la donna. Il liquido segue una traiettoria diffusa, corrode la maglia, il jeans e poi la pelle del collo e del piede. Qualche goccia raggiunge addirittura la bocca e la gola. Terminato con l’acido, il 55enne si sarebbe accanito contro la moglie picchiandola con una violenza inaudita lasciandola a terra esanime, prima di fuggire dal negozio e chiudere la saracinesca. Parte la macchina dei soccorsi e quella investigativa, 112 e 118 sono allertati, una pattuglia dei militari della stazione di Castellammare di Stabia si mette sulle tracce del 55enne.
Intanto la vittima è stata trasportata in codice rosso in ospedale: ha difficoltà a parlare, non riesce a raccontare tutto per il forte bruciore alla trachea. Le sue condizioni non sino ritenute gravi, l'acido non è stato in grado di provocare danni permanenti. Solo qualche ustione di primo grado che guarirà col tempo. Sono in corso, invece, approfondimenti sulle conseguenze delle botte. Il 55enne è finito in manette e poi in carcere, in attesa di giudizio.
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(Adnkronos) - Oggi Tirana e l'Albania saranno il cuore pulsante della politica continentale, ospitando la sesta edizione del Vertice della Comunità politica europea (Cpe): evento che, per la prima volta, approda nei Balcani occidentali. Presente anche la premier Giorgia Meloni. Le videonews dal nostro inviato Antonio Atte.
(Adnkronos) - Continuano a crescere gli utenti delle piattaforme streaming a pagamento, ma i numeri di Netflix scendono. A dicembre 2024 l'andamento complessivo vedeva 15 milioni e 546 mila navigatori unici sulle piattaforme con una crescita di 453 mila internauti rispetto allo stesso mese del 2023. È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio Agcom che sottolinea come al primo posto ci sia Netflix che in media, nel 2024, registra 8,2 milioni di utenti unici ma con una contrazione del 5,6% rispetto ai visitatori medi registrati nel medesimo periodo del 2023.
Segue, Amazon Prime Video i cui siti e applicazioni sono stati consultati da 7,2 milioni di visitatori medi (+7,8% sui valori medi dei primi nove mesi del 2023), Disney+ che raggiunge 3,6 milioni di internauti (+2,4%), Dazn visitato da 2,2 milioni di utenti unici (in deciso aumento del 7%) e, infine, Now (Sky), con visitatori unici medi pari a 1,4 milioni (+18,1%).
Il tempo di navigazione sui principali siti di streaming video che offrono servizi esclusivamente a pagamento, a dicembre 2024, è poco meno di 38 milioni di ore, in contrazione se paragonato al dicembre 2023 (-5,3%). L’analisi delle ore complessivamente trascorse dai navigatori sulle diverse piattaforme da inizio anno, consente - spiega l'Autorità - di osservare andamenti disomogenei per i principali operatori. Nel dettaglio, Netflix da circa 360 milioni di ore complessive realizzate nel 2023 registra una riduzione e passa a 337 milioni di ore nello stesso periodo del 2024. Andamenti opposti si evidenziano nel tempo dedicato alla consultazione dei siti e applicazioni degli altri operatori: Amazon Prime Video (da 55 milioni di ore nel 2023, passa a quasi 78 milioni di ore nel 2024), Disney+ (che raggiunge le 34 milioni di ore, registrando il 22,2% di tempo in più) e, infine, Dazn e Sky/Now (che passano, rispettivamente, da 7 a 9 milioni di ore circa e da 4 milioni di ore a 5 milioni di ore).
Quanto alle piattaforme di video on demand (VOD) che offrono servizi gratuiti, con 35 milioni e 188 mila navigatori unici raggiunti lo scorso dicembre, risultano in lieve contrazione rispetto agli utenti registrati a dicembre 2023 (-0,5%). Al riguardo, nel 2024, si sottolinea come, tra le piattaforme VOD gratuite, quelle maggiormente visitate in termini di utenti unici medi mensili sono risultate News Mediaset Sites (con 21,1 milioni), Sky TG24 (con 8,6 milioni) e RaiPlay (7,3 milioni). Il tempo di navigazione dedicato a questa tipologia di siti, lo scorso dicembre, è stato di quasi 27 milioni, in crescita del 2,1% a distanza di 12 mesi. Analogamente, anche le ore trascorse in media dai navigatori nella consultazione dei siti e applicazioni di tali piattaforme, pari a 46 minuti, risultano in aumento (circa 3 minuti in più rispetto a dicembre 2023).
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(Adnkronos) - E' il giorno dei colloqui tra Ucraina e Russia. Le delegazioni di Mosca e Kiev si incontrano oggi a Istanbul alla presenza di rappresentanti turchi per un "trilaterale" con inizio previsto per le 11.30 ora italiana. A spiegarlo è l'agenzia turca Anadolu, precisando che l'incontro che si terrà a Palazzo Dolmabahce è preceduto da una riunione tra rappresentanti di Turchia, Usa e Ucraina, iniziata da poco.
Anche il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, è arrivato a Istanbul, dove sarà impegnato in colloqui con rappresentanti turchi e ucraini, riferisce la Bbc.
La delegazione ucraina a Istanbul è guidata dal ministro ucraino della Difesa, Rustem Umerov e ha ricevuto il mandato per discutere di un possibile cessate il fuoco. L'incarico, ha spiegato il leader di Kiev Volodymyr Zelensky, è per parlare di "misure verso la fine della guerra, in particolare un cessate il fuoco". Se non verrà raggiunto un accordo su una tregua con Mosca, ha però avvertito Zelensky, gli ucraini chiederanno un pacchetto di sanzioni nei confronti dei russi, anche da parte americana.
Da parte russa, Putin ha scelto il suo team negoziale guidato dall'assistente del Cremlino Vladimir Medinsky e che comprende il viceministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il capo della Direzione principale dell'intelligence dello Stato Maggiore delle Forze armate russe, Igor Kostyukov, e il viceministro della Difesa Alexander Fomin.
Fuori dai negoziati, almeno per ora, i rispettivi leader: dopo il forfait di Vladimir Putin, ieri anche Volodymyr Zelensky ha infatti annunciato che non presenzierà agli incontri.
Intanto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che vorrebbe incontrare il presidente russo Putin "non appena possibile". "Non appena riusciremo a organizzarci, me ne andrò da qui e andrò", ha detto Trump in risposta a una domanda sull'incontro con il leader russo, durante una tavola rotonda economica ad Abu Dhabi.
Intanto è di almeno un morto e quattro feriti il bilancio di un raid di un drone russo che ha colpito Kupiansk, nella regione ucraina di Kharkiv. Lo denunciano le autorità locali, mentre si attende l'avvio dei colloqui dopo oltre tre anni di conflitto innescato dall'invasione russa dell'Ucraina. Le vittime, riferisce via Telegram il governatore Oleh Sinegubov, sono una donna di 55 anni che è rimasta uccisa e quattro uomini che risultano feriti.
L'esercito russo da parte sua ha riferito di aver intercettato e distrutto 65 droni ucraini. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, 43 droni sono stati neutralizzati sul Mar Nero, 21 sul territorio della Repubblica di Crimea e uno sul territorio della regione di Belgorod.
Uno degli F-16 forniti all'Ucraina dagli alleati è intanto andato perduto durante una missione di combattimento alle prime ore di questa mattina, ha reso noto il comando dell'aeronautica. Il pilota aveva aperto il fuoco contro tre obiettivi in volo e aveva nel mirino un quarto, quando a bordo è stata registrata una emergenza. Il pilota è riuscito a deviare l'aereo da una zona popolata prima di eiettarsi fuori dall'abitacolo e salvarsi, grazie all'intervento di una squadra di ricerca e recupero a terra.
Il mese scorso era stato abbattuto un altro F-16 e il pilota, Pavlo Ivanov, era stato ucciso durante la missione di combattimento. Nell'agosto del 2024, era andato perduto il primo F-16, poche settimane dopo la consegna dei primi aerei da combattimento a Kiev da parte degli alleati. Anche in questo caso, il pilota, Oleksii Mes, era morto.
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(Adnkronos) - "Il mio compleanno come tutte le feste comandate per me è un giorno importante. Ogni anno cerco di festeggiarlo in un modo diverso, possibilmente divertente e con la musica. Quest’anno a casa, hamburger, pizza e karaoke, con alcuni dei miei più cari amici". Così Laura Pausini, che su Instagram spiega ai fan come festeggerà oggi 16 maggio, data del suo compleanno. La cantante è nata infatti il 16 maggio 1974 a Faenza, in provincia di Ravenna, ed è cresciuta a Solarolo.
"Ma ci siete anche voi con i vostri auguri e il vostro immancabile affetto. Sono fortunata? Si. Grazie a tutti. Grazie alla Vita", aggiunge l'artista romagnola, che insieme al post pubblica una foto con indosso sgargiante tuta rossa e un paio di occhiali fashion da vista.
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(Adnkronos) - Maltempo estremo sull'Italia, con tanta pioggia e allerta meteo. Saranno queste le prossime 24 ore che aspettano la Penisola, vittima del doppio attacco di aria polare e aria subtropicale. Ma il tempo, fortunatamente, è destinato a cambiare con il ritorno a breve di caldo e sole. Queste le previsioni degli esperti per la giornata di oggi, venerdì 16 maggio, e per i giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma il doppio attacco in atto che, proprio nelle prossime ore, raggiungerà la massima potenza: aria fredda di origine polare in discesa dalle Repubbliche Baltiche e dalla Polonia, in ingresso dalla Porta della Bora, si scontrerà con l’aria calda ed umida associata ad un ciclone tunisino attualmente in spostamento verso il Mar Ionio e l’Albania.
In questo quadro sinottico, lo scontro tra aria polare e aria subtropicale causerà ancora fenomeni intensi con vento molto forte, mareggiate e soprattutto tanta pioggia sulle zone già duramente colpite dal maltempo delle ultime ore.
Nel dettaglio si prevedono, fino alla tarda mattinata del venerdì, ancora nubifragi, specie tra Calabria e Puglia, ma attenzione ancora a fenomeni intensi su Sicilia e Medio Adriatico; nel contempo, alcuni fenomeni parossistici, forti ma veloci, colpiranno anche la Pianura Padana.
Dal pomeriggio di questo brutto venerdì la situazione di pericolo dovrebbe insistere solo sulla fascia ionica e sulla Puglia, poi in serata le piogge gradualmente cesseranno ovunque. Avremo dunque ancora 24 ore di pericolo, prudenza!
Nel weekend la pressione proverà a salire, ma resteremo sotto un flusso instabile da nord-ovest che permetterà ancora lo sviluppo di locali rovesci, specie nel pomeriggio e a ridosso dei rilievi.
Anticiclone cercasi, anche la prossima settimana non avremo l’alta pressione e, dopo un lunedì relativamente tranquillo, una perturbazione atlantica riuscirà ad entrare nel Mediterraneo: questo fronte perturbato colpirà l’Italia centro settentrionale per alcuni giorni, mentre richiamerà aria calda dal nord africa verso il meridione dove le temperature si ‘impenneranno’ fino a 33-34°C, specie in Sicilia.
Prestiamo dunque la massima attenzione e ricordiamoci il ‘mantra’ idrogeologico, la regola che vale sempre: le frane e le alluvioni possono accadere anche quando torna il sole, il rischio idrogeologico persiste anche dopo la fine dell’evento meteo di maltempo.
Restiamo lontani da ponti o argini di fiumi e da zone a rischio colate di fango o distacchi rocciosi: dopo i nubifragi e la conseguente saturazione dei terreni, queste zone sono ovviamente critiche e nefaste.
Venerdì 16. Al Nord: migliora con ampie schiarite, meno sul Piemonte occidentale. Al Centro: maltempo sulle adriatiche. Al Sud: estremo maltempo. Sabato 17. Al Nord: più soleggiato salvo locali rovesci sulle Alpi. Al Centro: più soleggiato salvo temporali sugli Appennini. Al Sud: qualche pioggia in Calabria.
Domenica 18. Al Nord: sole e caldo prevalenti. Al Centro: spesso soleggiato. Al Sud: soleggiato salvo locali rovesci.
Tendenza nuova settimana ancora instabile con acquazzoni al Centro-Nord, molto caldo al Sud.
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(Adnkronos) - Tommy Paul sarà il prossimo avversario di Jannik Sinner agli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista statunitense ha superato il polacco Hubert Hurkacz nei quarti di finale del Masters 1000 di Roma con il punteggio di 7-6 (4), 6-3, staccando quindi il pass per la semifinale. Ora sulla strada di Paul, numero 12 del mondo, ci sarà proprio l'azzurro, rientrato in campo dopo la squalifica per tre mesi per il caso Clostebol e che ha battuto, nel proprio quarto di finale, il norvegese Casper Ruud. Ma chi è Paul?
Tommy Paul è un tennista statunitense di 27 anni, classe 1997. A Roma ha raggiunto la seconda semifinale consecutiva, dopo quella festeggiata agli Internazionali d'Italia 2024. In carriera ha trionfato per quattro volte in tornei del circuito Atp, con lo scorso anno che è stato quello della sua definitiva ascesa. Paul ha vinto a Stoccolma, bissando il successo del 2021, al Queen's, iconico torneo che precede Wimbledon, e a Dallas.
Questi risultati gli hanno permesso di salire fino alla nona posizione della classifica Atp, attualmente il suo best ranking della carriera. Il miglior risultato in uno Slam, dopo aver vinto il Roland Garros a livello juniores nel 2015, rimane la semifinale raggiunta agli Australian Open, mentre dal 2020 fa parte della Nazionale statunitense di Coppa Davis.
Con l'Italia, e con Roma in particolare, mantiene un rapporto speciale anche grazie alla sua fede calcistica. Paul è infatti grande tifoso della Lazio, come ha spiegato ai microfoni dell'Adnkronos: "Tutto è iniziato con uno dei miei migliori amici, Riley (Opelka, ndr). Una volta è venuto da me insieme ad alcuni tifosi della Lazio, che ci hanno mostrato quanto sia bella questa tifoseria", ha raccontato il tennista, "loro gli avevano già fatto vedere qualche partita e lui si era innamorato della squadra. Poi me ne ha parlato e ora siamo tutti e due tifosi della Lazio".
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(Adnkronos) - Riunire e favorire la cooperazione tra le numerose aziende italiane leader a livello globale nel settore nucleare, con lo scopo di consolidare una filiera nazionale competitiva e promuovere un Piano Nucleare Nazionale. Sono alcuni degli obiettivi della prima edizione di Nuclear Power-Expo, la manifestazione in programma dal 21 al 23 maggio 2025 nel quartiere fieristico del Piacenza Expo, organizzata dalla società Mediapoint & Exhibitionsdi Fabio Potestà. La prima edizione di Nuclear Power-Expo - che mira a diventare l’evento di riferimento a livello nazionale nel comparto dell’energia nucleare - giunge in un momento decisivo per il settore, con molti Paesi europei pronti a investire in nuove centrali e nell’ammodernamento di quelle esistenti.
Anche in Italia, dopo anni di dibattiti e contrapposizioni ideologiche, il tema del ritorno all’energia nucleare civile è tornato al centro dell’attenzione. Una riapertura favorita dai significativi progressi della ricerca in termini di sicurezza e dalla crescente urgenza di raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050. “Per sostenere la competitività industriale, la sicurezza e lo sviluppo sociale del Paese – dichiara Gian Luca Artizzu, Amministratore Delegato di SOGIN – l’Italia deve dotarsi di strumenti e infrastrutture adeguate all’importanza delle sfide che l’attendono. Per farlo c’è bisogno di un mix di fonti energetiche che veda le rinnovabili affiancate al nucleare, che fornisce energia in modo stabile, sicuro e continuo, ed è privo di emissioni climalteranti e inquinanti. Sogin, come unica Società italiana ‘Centro di Collaborazione’ della IAEA – prosegue Artizzu - è pronta a dare il suo contributo, mettendo a disposizione i suoi siti e le sue competenze nella conduzione di impianti, anche attraverso la sua Scuola di formazione, centro di eccellenza nella trasmissione della cultura nucleare”.
“L’energia nucleare è una fonte affidabile e programmabile, può agire da ‘stabilizzatore sistemico’, svolgere un ruolo complementare a quello delle fonti rinnovabili e garantire energia a basso costo alle nostre imprese”, aggiunge il Direttore Generale di ENEA, Giorgio Graditi, “Rappresenta, pertanto, un’opzione fondamentale per gli obiettivi di decarbonizzazione e può contribuire a ridurre i costi dell’energia, le emissioni di gas climalteranti e, allo stesso tempo, al rilancio e allo sviluppo competitivo di una filiera industriale nazionale che è già di assoluto rilievo”.
Eppure, la strada verso l’affermazione di una filiera nucleare italiana è ancora lunga, come spiega il presidente dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN), Stefano Monti: “Molte aziende italiane sono particolarmente attive in progetti nucleari all’estero. Ma parlare di una filiera italiana, presuppone un coordinamento fra tutti i soggetti, soprattutto quando si è in presenza di un Programma Nucleare Nazionale. Sappiamo che sono state avviate delle azioni importanti da parte dell’esecutivo, ma non possiamo ancora dire che abbiamo un Programma nucleare italiano”. Per Monti, “Non partiamo da zero, ma da un settore nucleare italiano già apprezzato a livello internazionale. Dobbiamo organizzarci per le realizzazioni a breve termine all’estero e prepararci per quelle in Italia, quando avremo un programma definito e maturo”. Quindi, conclude Monti, è necessario “mettere in campo tutte le azioni necessarie per preparare le condizioni per poi avere una filiera industriale pronta per supportare il nostro programma nucleare”.
Sulla stessa linea Paolo Fedeli, presidente dell’Associazione Italiana Pressure Equipment (AIPE), che rappresenta circa 200 aziende di manifattura meccanica e caldareria, molte delle quali già operative in campo nucleare: “La filiera italiana del nucleare rappresenta un’eccellenza industriale e tecnologica che, nonostante un lungo periodo di discontinuità, non ha mai smesso di innovare, esportare e contribuire a progetti internazionali di assoluto rilievo. Oggi si apre una finestra di opportunità concreta per il nostro Paese: il dibattito sul ritorno all’energia nucleare civile, anche grazie alle nuove tecnologie come i reattori modulari di nuova generazione (Small Modular Reactors SMR e Advanced Modular Reactor AMR) e alla fusione, può finalmente tradursi in una strategia industriale e di politica energetica a lungo termine”.
A certificare il livello d’eccellenza della ricerca Made in Italy, il professor Marco Ricotti, ordinario di impianti nucleari al Politecnico di Milano e presidente del Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Tecnologica nucleare (CIRTEN), che riunisce le sette università nucleari italiane (i Politecnici di Milano e Torino e le Università di Bologna, Padova, Palermo, Pisa e Roma - La Sapienza): “Come emerso da un recente studio del Politecnico di Milano, la filiera manifatturiera nucleare italiana sarebbe in grado di realizzare più di otto recipienti in pressione (i componenti più grandi e complessi degli SMR) all’anno. Questa capacità tricolore rappresenta quasi il 40% del potenziale mercato europeo annuale degli SMR, tra il 2035 e il 2050”.
Un’ottima sintesi delle finalità che si pone Nuclear Power-Expo è offerta da Women in Nuclear Italy, tramite la sua presidente, Céline Conreau: “Come Women in Nuclear Italy, siamo entusiaste di partecipare a Nuclear Power Expo, un’importante occasione per promuovere il dialogo tra istituzioni, imprese e cittadinanza sul ruolo del nucleare nella transizione energetica del Paese. Riteniamo che il rilancio di una filiera nucleare italiana non sia solo una scelta energetica, ma anche un’opportunità concreta di crescita industriale, economica, tecnologica e occupazionale”. “Il nostro Paese vanta eccellenze accademiche e centri di ricerca che ogni anno formano centinaia di giovani, uomini e donne, con competenze di altissimo livello nei campi dell’ingegneria, della fisica e della tecnologia nucleare”, aggiunge Conreau, “È fondamentale creare le condizioni affinché queste professionalità trovino spazio e prospettive concrete anche in Italia, contribuendo attivamente alla costruzione di un sistema energetico sicuro, innovativo e a basse emissioni”.
Fabio Potestà, direttore di Mediapoint & Exhibitions, ha dichiarato: "Con Nuclear Power Expo vogliamo offrire al comparto nucleare italiano una piattaforma concreta di incontro, confronto e sviluppo. Il nostro Paese dispone già di competenze industriali e scientifiche di assoluto rilievo: è il momento di valorizzarle e coordinarle in vista delle grandi sfide energetiche che ci attendono in futuro. L’obiettivo è contribuire, con spirito costruttivo e visione di lungo periodo, alla definizione di una vera strategia nazionale sul nucleare, che possa favorire investimenti, innovazione e occupazione qualificata. La grande adesione da parte di aziende, istituzioni e mondo accademico dimostra che il sistema Italia è pronto a rimettersi in moto anche su questo fronte”.
Nuclear Power-Expo si svolgerà in concomitanza ad altre due manifestazioni di riferimento, rispettivamente nel settore dell’energia e della sicurezza informatica, ovvero Hydrogen-Expo e Cybsec-Expo: le tre iniziative hanno ottenuto un ampio sostegno istituzionale, con numerosi patrocini concessi sia dalle principali organizzazioni di categoria che da enti e istituzioni di primo piano. Tra tutti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Piacenza, la Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome e ancora, l’Agenzia nazionale per le nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo economico sostenibile (ENEA) e il Gruppo Sogin.
Come da tradizione per gli eventi firmati Mediapoint & Exhibitions, anche in occasione della Nuclear Power-Expo è prevista una cena di gala riservata ai partecipanti della kermesse e ai loro ospiti che si svolgerà il 22 maggio nella Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni di Piacenza, per un momento di networking in un contesto di grande prestigio storico e culturale.
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(Adnkronos) - Stefania e Paola Cappa, le 'gemelle K' (mai indagate), diventate famose per il fotomontaggio lasciato davanti alla villetta di via Pascoli a Garlasco all'indomani dell'omicidio della cugina Chiara Poggi tornano alla ribalta nella nuova inchiesta sul delitto del 13 agosto 2007. Un'esposizione mediatica e tanto odio social che contrastano con l'assenza di indizi contro di loro assolutamente estranee a quanto accaduto quasi 18 anni fa. E' la stessa Stefania Cappa, oggi avvocata specializzata in diritto sportivo, a raccontare il perché di quella foto che mostra le due sorelle vestite di rosso accanto alla vittima sorridente.
"La mattina dopo l'omicidio di Chiara fin dalle 7 della mattina davanti casa nostra era pieno di giornalisti anche perché i miei zii (Giuseppe e Rita Poggi, ndr) avevano preso come punto di appoggio la mia abitazione. Siccome i miei zii non avevano delle foto di Chiara perché non potevano entrare nella loro abitazione, dopo pranzo in presenza anche di mia madre, hanno detto a me e mia sorella di dare ai giornalisti che erano ancora fuori casa nostra una foto o di Chiara da sola o di noi tre insieme" dice in un verbale del 7 febbraio 2008.
"Preciso che mio zio ha detto espressamente 'niente foto di Chiara e Alberto insieme'" sottolinea la giovane ai carabinieri. "Poiché le foto che io e mia sorella avevamo di Chiara erano alcune vecchie e relative alla cresima o con parenti e alcune in costume da bagno scattate in occasione della vacanza al mare a Loano, abbiamo deciso di prendere una foto di Chiara e una in cui eravamo io e mia sorella è di farle unire e di mostrare ai giornalisti quella foto così realizzata" aggiunge.
"Non ricordo se abbiamo detto espressamente ai miei zii che avremmo realizzato un 'ricordo' unendo due fotografie, ma ricordo che poi abbiamo mostrato loro la foto poi apparsa sui giornali che era piaciuta ad entrambe le zie (tra cui la mamma di Chiara Poggi, ndr). Io e mia sorella abbiamo poi portato questa foto davanti al cancello di via Pascoli e li siamo state riprese da numerosi giornalisti che erano arrivati e che ci hanno assalito e intervistato" conclude la gemella Stefania Cappa.
Leggi tutto: Garlasco, il fotomontaggio delle 'gemelle K': "Ecco perché lo abbiamo fatto"
(Adnkronos) - Anna Tatangelo è un fiume in piena ma che scorre finalmente sereno e, in un'intervista con l'Adnkronos, racconta il suo periodo di rinascita che coincide con l'arrivo di 'Inferno', il nuovo singolo in uscita oggi, venerdì 16 maggio, per Artist First. "Come sto? Sono entusiasta di questa nuova uscita e non vedo l’ora. Ho raccolto una serie di canzoni che ho nel cassetto da qualche anno, c'è tanta aspettativa e tanta voglia di far vedere una Anna più evoluta e anche più libera. La mia serenità è frutto di questo lavoro in studio dopo anni particolari", ha detto.
'Inferno' "richiama gli elementi del fuoco e della passione, il pubblico vedrà un Anna diversa, più matura, che ha più voglia di giocare e di prendersi meno sul serio - spiega la 38enne artista di Sora - Il singolo è l'apripista di un progetto che ha tanto da raccontare, sia cose belle che riflessioni". Dal singolo, e dal disco a cui Anna sta lavorando e che non ha ancora un titolo né una data di uscita, "verrà fuori il mio essere una donna 2.0", spiega. "A 18 anni si è in un modo e a 38 si è diversi - sorride la Tatangelo - Si prende consapevolezza dei propri punti di forza e delle proprie debolezze. Come donna ho le mie fragilità, l’importante è capire che sono solo momenti".
Dal punto di vista delle sonorità, nell'album "ho cercato di riportare quello che ho fatto in questi anni ma con musicalità leggermente diverse, più contemporanee. La struttura musicale dei brani sarà più ampia, con molte più parole ma senza snaturarmi. Il pubblico che mi segue mi riconoscerà".
Tra i brani dell'album a cui l'artista è più affezionata "ce ne sono due: uno parla del mio papà, si intitola 'Egoista' - anticipa all'Adnkronos - L'ho scritto in una fase particolare ed ho avuto la fortuna di potermi sfogare, musicalmente parlando. Venivo dalla perdita di mia mamma, poi pian piano ho perdonato, ho lasciato andare e ho capito che ciascuno di noi ha un modo suo di reagire e non bisogna giudicarlo". E poi "'Stupida': quando nei momenti difficili vedi gli altri sorridere e star bene e ti senti un po' un pesce fuor d'acqua. Quando poi attraversi il dolore, però, lo racconti con più facilità e con un filo di speranza e vorrei che arrivasse che tutti noi abbiamo dei momenti bui, l'importante è attraversarli e rinascere".
Nella vita di Tatangelo c'è dunque l'Anna donna, figlia, e c'è anche l'Anna madre, che si esprime attraverso lo speciale rapporto con il figlio Andrea, avuto dalla relazione con Gigi D'Alessio. "Lui ora è in piena adolescenza, il fatto che sia rompiscatole è normale - dice sorridendo la cantante all'Adnkronos - Io sono molto premurosa, essendo molto giovane sono una mamma amica, passiamo molto tempo insieme, giochiamo ai go-kart. Ma in questa fase mi rendo conto che è necessario tenere gli occhi aperti, seguirlo molto. Anche perché Andrea è figlio di due personaggi pubblici ed è un po' sotto i riflettori, specie ora che ha aperto i social. Ho resistito, ma ora ho dovuto cedere".
E a proposito di come vive la gestione di Andrea con il papà, Gigi D'Alessio, la Tatangelo spiega che il rapporto "è sereno". "La viviamo nella maniera più tranquilla possibile. Ovviamente Gigi ha anche altri figli, il suo lavoro, e tante altre cose da seguire e tanto tempo da dedicare a tante persone, io invece ho l'esclusività della gestione di Andrea, quindi gli faccio da amica, da mamma, e a volte anche da carabiniere".
Sul fronte dei progetti futuri, l'artista ha due concerti evento dal titolo 'Tatangeles': l’11 novembre alla Casa della Musica di Napoli e il 25 novembre ai Magazzini Generali di Milano. Due appuntamenti speciali per ripercorrere le tappe della sua carriera, rivivere i brani che l’hanno resa iconica e presentare al pubblico le nuove produzioni. "Avevo tantissima attesa e curiosità su come sarebbe stato percepito questo nome dal pubblico, e invece si sono sentiti parte integrante di questa famiglia".
A incorniciare un momento evidentemente sereno e fortunato, la Tatangelo si concede di esprimere un desiderio per il futuro. "Vorrei continuare a fare ciò che amo e che faccio da quando ho 15 anni, vivere le cose con la massima serenità e col sorriso sulle labbra, e condividere le mie soddisfazioni con chi amo. Vedere negli occhi di mio figlio l'orgoglio per ciò che fa sua mamma, e viceversa". E tra i desideri, rivela, c'è anche quello di tornare su palco dell'Ariston di Sanremo. "Mi piacerebbe tantissimo tornare al Festival, non lo nego. Sanremo mi ha visto crescere, da quando avevo 15 anni, e c’è sempre stato in tutte le tappe più importanti della mia vita". (di Ilaria Floris)
Leggi tutto: Anna Tatangelo, esce 'Inferno': "Sono una donna 2.0, dopo le difficoltà ora rinasco"