

(Adnkronos) - Medaglia di bronzo pesantissima nei tuffi per l'Italia, ai Mondiali di nuoto. A Singapore, Chiara Pellacani è salita sul terzo gradino del podio dopo una gara impeccabile nel trampolino da un metro, chiudendo dietro alla cinese Li Yajie e all’australiana Maddison Keeney. Un traguardo scintillante per la tuffatrice nata a Roma nel 2002, terza italiana riuscita a conquistare la medaglia iridata individuale dopo Tania Cagnotto ed Elena Bertocchi. Ecco chi è la tuffatrice azzurra.
Nata il 12 settembre 2002 a Roma, la tuffatrice azzurra ha 22 anni ed è alta 1 metro e 58. Si è innamorata dei tuffi tra i banchi di scuola, grazie a un compagno di classe che anni fa le consigliò di fare un tentativo. Fin dalle prime gare con la Nazionale, ha centrato risultati notevoli. Come l'oro nei tre metri sincro agli Europei di Glsgow nel 2018, accanto a Elena Bertocchi. Poi, tra gli altri, gli argenti di Budapest nel 2021 (nel trampolino 3 metri e nel sincro 3 metri) e l'oro a Roma nel 2022 sempre dai tre metri. Prima del bronzo conquistato oggi a Singapore, aveva conquistato anche un argento a Doha l'anno scorso, nel trampolino 3 metri sincro.
Alle Olimpiadi di Parigi 2024, Chiara ha ottenuto due quarti posti, nel trampolino 3 metri e nella prova di coppia con Elena Bertocchi. Pochi mesi fa ha invece vinto l'oro nel trampolino da 1 metro, l'argento nel sincro 3 metri misto (insieme a Santoro) e il bronzo nella prova a squadre agli Europei di Antalya.
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(Adnkronos) - La nazionale di pallavolo femminile del ct Julio Velasco conquista per la terza volta in 4 anni le finali di Nations League. Le azzurre hanno travolto in casa a Lodz la Polonia per 3-0 (25-18; 25-16; 25-14) e affronteranno domani alle 20 la vincente tra Brasile e Giappone, stasera in campo.
Leggi tutto: Pallavolo, azzurre in finale di Nations League: battuta la Polonia 3-0

(Adnkronos) - Solo un bambino su tre sa nuotare in sicurezza per affrontare eventuali emergenze. Eppure saperlo fare può salvare la vita. "La scuola è il luogo ideale per imparare", secondo il pediatra Italo Farnetani che, attraverso l'Adnkronos Salute, lancia una proposta: "convenzioni con le piscine del territorio per portare gli studenti a lezioni di nuoto". Anche perché, evidenzia il pediatra, "a rischiare di più sono le persone economicamente e socialmente più svantaggiate. E l'amministrazione pubblica dovrebbe farsi carico di questa forma di prevenzione". Ogni anno, in Italia, circa 330 persone muoiono per annegamento e in un caso su otto le vittime sono bambini e adolescenti.
"Ieri - dice Farnetani - abbiamo celebrato la Giornata internazionale della prevenzione dell' annegamento indetta dall'Organizzazione mondiale della sanità. Come ho detto più volte anche nell'ambito della ricerca delle 'Bandiere Verdi' - che 'certificano' le spiagge adatte ai bambini scelte dai pediatri - un punto fondamentale della sicurezza in acqua è saper nuotare bene, non basta galleggiare e 'cavarsela' un poco". In Italia, "secondo le ricerche che ho fatto in questi anni - sottolinea - solo un bambino o un adolescente su tre, il 30% sa nuotare in sicurezza tanto da affrontare eventuali difficoltà. Il restante 70% non è sicuro in acqua: un altro 30% sa solo galleggiare, ancora un 30% sa spostarsi in avanti, mentre il 10% sa stare a galla ma solo in piscina. Sono dati allarmanti perché ci indicano diversi milioni di bambini adolescenti che sono a rischio annegamento".
Analizzando i dati dei decessi da annegamento "si nota che il maggior numero di vittime tra bambini adolescenti appartiene a famiglia con fragilità sociale soprattutto con genitori stranieri. Ma i corsi, in cui si può imparare a nuotare in modo efficace per acquisire sicurezza in acqua, sono in genere gestiti da associazioni private o comunque a pagamento e alcune famiglie sono costrette a rinunciare a iscrivere i bambini. Questi piccoli sono quelli più esposti all'annegamento. È una situazione che di cui amministrazione pubblica si deve fare carico. La scuola è la più indicata a sopperire a questa necessità". Per farlo, "all'inizio dell'anno scolastico - è la mia proposta - gli istituti potrebbero attivare convenzioni con piscine pubbliche e private e - in modo organizzato e con tutte le norme di sicurezza - fare lezioni di nuoto, magari condotte anche dagli stessi docenti di scienze motorie. I bambini, considerando che il nuoto è uno degli sport più amati, avrebbero anche un approccio maggiormente positivo nei confronti della scuola e, inoltre, si favorirebbe anche l'integrazione".


(Adnkronos) - La prima moglie di Celeste Pin ha presentato una formale richiesta alla Procura di Firenze affinché vengano approfondite le indagini sulla morte dell’ex calciatore, trovato privo di vita nella sua residenza sulle colline di Careggi il 22 luglio scorso. Pin, 64 anni, era una figura ben nota del calcio toscano, protagonista negli anni Ottanta con la maglia della Fiorentina e successivamente dirigente sportivo in varie società della regione.
La Procura ha aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo, con l’ipotesi prevalente di un suicidio. Tuttavia, al momento non risultano persone indagate e le indagini sono ancora a carico di ignoti. Il fascicolo è seguito dalla pm Silvia Zannini. Nonostante la magistratura avesse disposto la restituzione della salma ai familiari, il 25 luglio la prima moglie dell’ex calciatore ha chiesto una nuova fase investigativa. La donna, madre di due dei figli di Pin, ha espresso perplessità sull’ipotesi del gesto volontario e ha sollecitato l'esecuzione di ulteriori accertamenti, inclusa un’autopsia con particolare attenzione ai risultati tossicologici. Inoltre, ha domandato il sequestro del cellulare e dell’abitazione dell’ex marito.
Nei giorni precedenti, gli inquirenti avevano già ascoltato diverse persone vicine a Pin, tra cui parenti e medici. La ex moglie, però, ha raccontato che l’uomo sembrava sereno, impegnato in nuovi progetti e pieno di energia. I due si sarebbero anche sentiti telefonicamente poche ore prima della tragedia, fatto che rafforza in lei il sospetto che non si tratti di un suicidio. Ora spera che la Procura non si fermi e vada a fondo nella ricostruzione degli eventi.
Leggi tutto: Dubbi su ipotesi suicidio, l'ex moglie di Celeste Pin chiede nuove indagini sulla morte

(Adnkronos) - Per quasi due anni, Israele ha accusato Hamas di aver rubato aiuti umanitari forniti dalle Nazioni Unite e da altre Ong, bloccandone e limitandone l'accesso alla Striscia di Gaza. Ma secondo due alti ufficiali dell'Idf, intervistati in esclusiva dal New York Times, l'esercito israeliano non avrebbe "alcuna prova" sui furti del gruppo militante palestinese alle Nazioni Unite, principale fornitore di aiuti a Gaza.
I palestinesi hanno lanciato un appello urgente sulla "catastrofe umanitaria imminente" e oltre 100 agenzie umanitarie e gruppi per i diritti umani hanno parlato di "carestia di massa", implorando Israele di revocare le restrizioni agli aiuti umanitari.
I militari intervistati in esclusiva dal New York Times hanno affermato che l'operazione per fornire gli aiuti, originariamente messa in piedi delle Nazioni Unite, era meno vulnerabile alle interferenze di Hamas, in quanto la catena di approvvigionamento e la distribuzione avvenivano direttamente all'interno di Gaza. I funzionari hanno confermato di non avere nessuna prova dei furti, nonostante l'esercito israeliano abbia definito "ben documentato lo sfruttamento di Hamas degli aiuti umanitari per finanziare attività terroristiche".
"Per mesi, noi e altre organizzazioni, siamo stati sommersi da accuse infamanti secondo cui Hamas ci derubava", ha affermato Georgios Petropoulos, ex funzionario delle Nazioni Unite a Gaza che ha supervisionato il coordinamento degli aiuti con Israele per quasi 13 mesi di guerra. A marzo scorso, dopo il fallimento del cessate il fuoco tra Hamas e Israele, Netanyahu ha dichiarato: "Hamas sta attualmente prendendo il controllo di tutti i rifornimenti e le merci che entrano a Gaza", aggiungendo che Israele avrebbe impedito ogni ingresso nel territorio.
L'introduzione del nuovo sistema di aiuti, alla fine di maggio, gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation, Ghf, è stato “accolto” da numerosi episodi quotidiani di violenza registrati nei pressi dei punti di distribuzione. "Palestinesi disperati e affamati devono recarsi nei pochi punti di distribuzione degli aiuti situati nelle aree controllate dalle forze israeliane", scrive il Nyt spiegando che gli orari di apertura risultano limitati, le scorte si esauriscono in fretta e la folla arriva presto, spesso percorrendo a piedi chilometri per arrivarci. I funzionari citati dal Nyt hanno detto di non avere prove sui furti di Hamas, diversamente da quanto sostenuto dall'esercito israeliano che, nel corso del conflitto, ha sempre diffuso documenti e video che sostenevano il contrario.

(Adnkronos) - Lando Norris si prende la pole position nel Gp del Belgio oggi sabato 26 luglio. Il britannico della McLaren gira in 1:40.562 e chiude la qualifica davanti a tutti. Dietro di lui il compagno di squadra Oscar Piastri e il ferrarista Charles Leclerc. Quarto Max Verstappen, vincitore della gara sprint in mattinata. Male Lewis Hamilton, fuori nel Q1: il britannico partirà dalla sedicesima piazza. Ecco la griglia di partenza del Gp del Belgio di domani, domenica 27 luglio.
Ecco la griglia di partenza del Gp del Belgio:
1. Lando Norris (McLaren)
2. Oscar Piastri (McLaren)
3. Charles Leclerc (Ferrari)
4. Max Verstappen (Red Bull)
5. Alexander Albon (Williams)
6. George Russell (Mercedes)
7. Yuki Tsunoda (Red Bull)
8. Isack Hadjar (Racing Bulls)
9. Liam Lawson (Racing Bulls)
10. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
11. Esteban Ocon (Haas)
12. Oliver Bearman (Haas)
13. Pierre Gasly (Alpine)
14. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
15. Carlos Sainz (Williams)
16. Lewis Hamilton (Ferrari)
17. Franco Colapinto (Alpine)
18. Kimi Antonelli (Mercedes)
19. Fernando Alonso (Aston Martin)
20. Lance Stroll (Aston Martin)
Leggi tutto: Gp Belgio, la griglia di partenza. Norris in pole, Hamilton 16esimo


(Adnkronos) - Fenomenale pole position di Lando Norris a Spa, nelle qualifiche del Gp del Belgio di oggi sabato 26 luglio. Il britannico della McLaren partirà davanti a tutti nella gara di domani grazie al miglior giro in 1:40.562. Dietro di lui il compagno di squadra Oscar Piastri, poi la Ferrari di Charles Leclerc e la Red Bull di Max Verstappen, vincitore della gara sprint in mattinata.
Eliminato dopo un track limit nel Q1 Lewis Hamilton, sull'altra Rossa. Fuori anche Kimi Antonelli (Mercedes) nella prima sessione.
Ecco la griglia di partenza del Gp del Belgio:
1. Lando Norris (McLaren)
2. Oscar Piastri (McLaren)
3. Charles Leclerc (Ferrari)
4. Max Verstappen (Red Bull)
5. Alexander Albon (Williams)
6. George Russell (Mercedes)
7. Yuki Tsunoda (Red Bull)
8. Isack Hadjar (Racing Bulls)
9. Liam Lawson (Racing Bulls)
10. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
11. Esteban Ocon (Haas)
12. Oliver Bearman (Haas)
13. Pierre Gasly (Alpine)
14. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
15. Carlos Sainz (Williams)
16. Lewis Hamilton (Ferrari)
17. Franco Colapinto (Alpine)
18. Kimi Antonelli (Mercedes)
19. Fernando Alonso (Aston Martin)
20. Lance Stroll (Aston Martin)
Leggi tutto: Gp Belgio, super pole di Norris a Spa. Terzo Leclerc, Hamilton out nel Q1

(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald T rump sta registrando alcuni dei più bassi indici di gradimento del suo mandato, con la percentuale del suo consenso che cala di oltre 9 punti, anche a causa della gestione del caso Epstein. Lo riporta The Hill, citando il rapporto del Decision desk HQ, sito web americano specializzato nella comunicazione dei risultati elettorali negli Stati Uniti. Il consenso del tycoon cala, in particolare tra gli "indipendenti" (elettori che non aderiscono ufficialmente a nessuno dei due principali partiti politici statunitensi ndr,): solo il 29 per cento di loro dice di approvarlo.
"Lunedì scorso il suo indice di gradimento netto ha raggiunto il punto più basso nella classifica Ddhq, scendendo di 9,2 punti, mentre mercoledì scorso il suo indice di disapprovazione nella media RealClearPolitics ha raggiunto il punto più alto di sempre, attestandosi al 52,7%”, si legge nel rapporto.
Tra le cause principali ci sarebbero la persistente inflazione dovuta alla politica tariffaria di Trump, la percezione negativa delle politiche dell’immigrazione dopo l'ondata di retate e arresti da parte degli agenti dell'Immigration and Customs Enforcement (Ice) e, non in ultimo, il caso Epstein che ha canalizzato l’attenzione nazionale e internazionale nelle ultime settimane, suscitando forti reazioni negative, anche da parte della sua base Maga (Make America's Greatest Again).
“La ‘magia’ di Trump è sempre stata quella riuscire ad 'andare oltre' in modo che l'attenzione del pubblico non si soffermasse troppo su un solo argomento, ma sta avendo sempre più difficoltà a superare questioni annose che lo trascinano in basso nei sondaggi. È stato magistrale in questo, per tutta la sua carriera pubblica, mentre ora ha serie difficoltà a voltare pagina”, ha commentato Lee Miringoff, direttore del Marist University Institute for Public opinion.
Leggi tutto: Trump e il crollo di consensi: Epstein, inflazione e migranti affondano il tycoon

(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta registrando alcuni dei più bassi indici di gradimento del suo mandato, con la percentuale del suo consenso che cala di oltre 9 punti, anche a causa della gestione del caso Epstein. Lo riporta The Hill, citando il rapporto del Decision desk HQ, sito web americano specializzato nella comunicazione dei risultati elettorali negli Stati Uniti. Il consenso del tycoon cala, in particolare tra gli "indipendenti" (elettori che non aderiscono ufficialmente a nessuno dei due principali partiti politici statunitensi ndr,): solo il 29 per cento di loro dice di approvarlo.
"Lunedì scorso il suo indice di gradimento netto ha raggiunto il punto più basso nella classifica Ddhq, scendendo di 9,2 punti, mentre mercoledì scorso il suo indice di disapprovazione nella media RealClearPolitics ha raggiunto il punto più alto di sempre, attestandosi al 52,7%”, si legge nel rapporto.
Tra le cause principali ci sarebbero la persistente inflazione dovuta alla politica tariffaria di Trump, la percezione negativa delle politiche dell’immigrazione dopo l'ondata di retate e arresti da parte degli agenti dell'Immigration and Customs Enforcement (Ice) e, non in ultimo, il caso Epstein che ha canalizzato l’attenzione nazionale e internazionale nelle ultime settimane, suscitando forti reazioni negative, anche da parte della sua base Maga (Make America's Greatest Again).
“La ‘magia’ di Trump è sempre stata quella riuscire ad 'andare oltre' in modo che l'attenzione del pubblico non si soffermasse troppo su un solo argomento, ma sta avendo sempre più difficoltà a superare questioni annose che lo trascinano in basso nei sondaggi. È stato magistrale in questo, per tutta la sua carriera pubblica, mentre ora ha serie difficoltà a voltare pagina”, ha commentato Lee Miringoff, direttore del Marist University Institute for Public opinion.
Leggi tutto: Il caso Epstein affonda Trump, consenso giù di 9 punti nei sondaggi

(Adnkronos) - "Eravamo schiacciati da troppi debiti, avevamo deciso di suicidarsi insieme". Un patto suicida sarebbe alla base della tragedia scoperta nella stanza 186 del residence Ferrucci di Prato, dove nella mattina di venerdì 25 luglio è stato trovato morto Maurizio Drovandi, 52 anni, dipendente della filiale pratese del Monte dei Paschi di Siena, mentre il compagno Marco Vitali, 55 anni, è rimasto ferito.
Vitali, ascoltato dagli inquirenti, ha raccontato che entrambi avevano deciso di togliersi la vita tagliandosi la gola per motivi economici legati a debiti e problemi di dipendenza dalle droghe.
Secondo il racconto di Vitali, ricoverato all'ospedale Santo Stefano con ferite lievi, avrebbero deciso di suicidarsi insieme perché sopraffatti da una grave crisi economica legata a debiti contratti per l'acquisto continuativo di sostanze stupefacenti. La coppia, risultata legata da un vincolo affettivo da un decennio, avrebbe tentato di far fronte ai debiti vendendo le proprie abitazioni e l'attività di fornaio gestita da Vitali, senza riuscire a risanare la situazione, come ha raccontato il ferito al procuratore Luca Tescaroli.
Nella stanza dove è avvenuta la tragedia sono stati rinvenuti due biglietti manoscritti con una frase che reciterebbe: "Abbiamo deciso insieme. Non fate funerali, donate gli organi". Le firme, che sembrano appartenere a entrambi, sarebbero però vergate dalla stessa mano, dettaglio che gli inquirenti stanno approfondendo con accertamenti grafologici. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio e mantiene aperte tutte le ipotesi investigative, anche in considerazione dello stato della stanza al momento del ritrovamento: disordine e segni di una possibile colluttazione, con il corpo di Drovandi trovato in parte sotto il letto.
"Le investigazioni in atto sono tese a verificare la causa della morte e del ferimento", ha spiegato il procuratore Tescaroli in un comunicato. Le indagini sono affidate alla squadra mobile della questura. Allo stato, si è appurato che il decesso di Drovandi risale alla giornata di mercoledì scorso. Lunedì 28 luglio verrà conferito l'incarico per procedere all'autopsia.
Il tragico fatto è avvenuto nello stesso residence dove, solo due mesi fa, era stata vista viva per l'ultima volta Maria Denisa Paun Adas, la escort trentenne romena successivamente ritrovata morta nei pressi di un edificio abbandonato nelle campagne di Montecatini Terme (Pistoia). Per quel delitto è stato arrestato e ha confessato il connazionale Vasile Frumuzache.

(Adnkronos) - La penultima tappa del Tour de France, la Nantua-Pontarlier di oltre 182 km e 4 Gpm, se l'aggiudica oggi sabato 26 luglio lo sprinter australiano della Alpecin Deceuninck Kaden Groves, già vincitore di tappe al Giro e alla Vuelta, solitamente grazie a volate di gruppo. Alle sue spalle l'olandese Frank van den Broek (Picnic PostNL), terzo Pacal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step) e al quarto posto dopo aver vinto la minivolata di gruppo Simone Velasco (Xds Astana). Tutto immutato in classifica generale in attesa dell'atto conclusivo domani a Parigi, con il ritorno del traguardo sugli Champs Elysées e la novità dei tre passaggi sulle salite e il pavé di Montmartre, percorso di poco più di 132 km. In maglia gialla c'è Tadej Pogacar, che porta a casa il suo quarto Tour de France in attesa della passerella finale di domani. Per Jonathan Milan arriva oggi l'ufficialità della conquista della maglia verde.

(Adnkronos) - E' di importazione il caso di infezione 'zero' da Chikungunya nel Comune di Bentivoglio (Bologna). Si tratta di una persona rientrata da un viaggio in una zona a rischio. Anche il primo caso identificato nello stesso Comune, inizialmente considerato autoctono, potrebbe essere quindi riclassificato, avendo individuato la fonte del contagio della zanzara che poi ha punto la persona risultata infetta nei giorni scorsi, pur non avendo viaggiato, come apprende l'Adnkronos Salute dall'Ausl di Bologna che segue la vicenda.
"Il Dipartimento di Sanità pubblica dell’azienda Usl di Bologna in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con il Comune di Bentivoglio - sottolinea la Ausl - prosegue con le azioni previste dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi, già attivate a seguito del caso confermato di infezione da Chikungunya nel comune di Bentivoglio. Parallelamente, le indagini epidemiologiche hanno permesso di individuare il probabile caso indice, o caso zero, ovvero la prima persona colpita dall’infezione: si tratta di una persona rientrata da un viaggio in una zona a rischio. Questo caso viene quindi classificato come caso importato".
"La scoperta del probabile caso indice - aggiunge la Ausl - consente di circoscrivere meglio l’evento e conferma l’efficacia delle attività di monitoraggio già in corso. Le misure di profilassi proseguono nei prossimi giorni – maltempo permettendo – con interventi di disinfestazione mirata nelle aree individuate. Coinvolti anche i medici della medicina territoriale. La Chikungunya è una malattia tipica delle zone tropicali che si trasmette all'uomo attraverso la puntura delle zanzare del genere Aedes tra cui la zanzara tigre. Il virus non si trasmette da persona a persona. Per controllare al meglio l’evento, è importante che la popolazione collabori attivamente seguendo le indicazioni sanitarie e segnalando tempestivamente eventuali sintomi".
Dopo un periodo di incubazione variabile fino a un massimo di 12 giorni (in media di 3-7 giorni) - si legge sul siito dell'Istituto Superiore di Sanità - si manifestano improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni tali da limitare i movimenti dei pazienti (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche. Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle articolazioni è spesso debilitante, generalmente dura alcuni giorni ma può anche prolungarsi.
Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente, tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o anche anni. Spesso i sintomi nelle persone infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta o male interpretata, soprattutto nelle aree in cui è presente la dengue. Occasionalmente sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la malattia può essere una concausa di morte.
Leggi tutto: Chikungunya, il 'caso zero' nel bolognese è importato: nessuna infezione autoctona


(Adnkronos) - Una dedica speciale per un amico speciale, scomparso poche settimane fa. Oggi, sabato 26 luglio, Rafa Leao ha dedicato il gol dell'1-0 segnato nell'amichevole tra Milan e Liverpool a Diogo Jota, attaccante portoghese dei Reds e compagno di nazionale del numero 10 rossonero morto in un incidente stradale. Leao ha battuto Alisson con un gran sinistro, dopo una bella progressione sulla fascia. Poi si è fermato per esultare in modo particolare, con le mani giunte in segno di preghiera, mostrando il '20' con le dita (il numero di Diogo Jota).
A Hong Kong, dove si è giocata l'amichevole, i tifosi sono arrivati allo stadio con tante maglie di Diogo Jota e al minuto 20 c'è stato un tributo da brividi dei quasi 50mila spettatori presenti, tutti in piedi per applaudire il calciatore scomparso.
Leggi tutto: Leao, omaggio da brividi a Diogo Jota dopo il gol contro il Liverpool

(Adnkronos) - Chiara Pellecani vince una splendida medaglia di bronzo nella finale del trampolino un metro nei Mondiali di Singapore. Con 270.80 punti e cinque tuffi eseguiti in maniera impeccabile (uno e mezzo indietro, doppio e mezzo avanti, doppio e mezzo rovesciato, uno e mezzo rovesciato con un avviamento e mezzo, uno e mezzo ritornato) la romana, campionessa europea ad Antalya, in Turchia, si conferma prima in Europa. La precedono soltanto la cinese Li Yajie, argento con 290.25 punti, e l’australiana e vice campionessa olimpica Maddison Keeney, con 308.00. E’ la decima medaglia dell’Italia in questa edizione.
Chiara è la terza italiana riuscita a conquistare la medaglia iridata individuale dopo Tania Cagnotto, attuale vice presidente della FIN ed Elena Bertocchi, terza a Budapest 2017.
Chiara Pellacani ha commentato così, con la Federnuoto, il bronzo conquistato a Singapore: "E' una medaglia speciale. Ho festeggiato con un bel pianto liberatorio che nasce dall'emozione perché tra i giorni no e i giorni buoni la prepazione al Mondiale è stata lunga e difficile. Sono contenta che il lavoro svolto sia uscito fuori. Dedico questa medaglia speciale alla mia famiglia, con mamma che sta qui, alla federazione, alle mie società e alla squadra che mi hanno sempre sostenuta. Ho affrontato la finale abbastanza tranquilla avendo ben chiaro il mio obiettivo".
Leggi tutto: Tuffi, Pellacani da sogno: bronzo dal trampolino 1 metro

(Adnkronos) - La polizia indiana ha arrestato oggi, sabato 26 luglio, un uomo accusato di aver gestito per anni una falsa ambasciata da un edificio residenziale in affitto a Ghaziabad, città non lontana da Nuova Delhi. Come spiegato dall'alto funzionario di polizia Sushil Ghule, della task force dello Stato dell'Uttar Pradesh (nel nord del Paese), l'uomo, Harshvardhan Jain, si spacciava per ambasciatore e avrebbe ingannato una serie di persone promettendo impieghi all'estero.
Secondo la polizia indiana, il 47enne ha agito come consulente o ambasciatore di entità come “Seborga” o “Artico occidentale”, Paesi inesistenti. Gli agenti hanno recuperato anche diverse fotografie falsificate, che ritraggono Jain accanto a leader mondiali, con sigilli falsi del ministero degli Esteri indiano e decine di altri Paesi.
Jain è inoltre sospettato di riciclaggio di denaro attraverso società di comodo all'estero, con ulteriori accuse di contraffazione e possesso di documenti falsi. La polizia indiana ha recuperato quattro auto con targhe diplomatiche false e quasi 4,5 milioni di rupie indiane (circa 38mila sterline) e altre valute straniere in contanti dai locali affittati da Jain vicino a Delhi.
Leggi tutto: India, si spacciava per ambasciatore di Paesi inesistenti. Arrestato 47enne
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