Monserrato, i giovani protagonisti in città: tante le iniziative
e i progetti in programma da parte dell’amministrazione comunale
per coinvolgere bambini, adolescenti e ragazzi attivamente alla
vita sociale, culturale e artistica della città. Non solo: “Devono
far emergere le loro potenzialità, esporre concretamente le idee
che racchiudono nella loro mente e capire che valgono” spiega
l’assessore alle Politiche Giovanili Fabiana Boscu.
Da tempo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Tomaso
Locci punta sulle nuove generazioni, “che sono il nostro futuro”:
dalle piccole, apparentemente, iniziative, come incentivare lo
sport a scuola e in orari extrascolastici, a dei veri progetti come
il centro di aggregazione sociale che presto prenderà il via. La
finalità è quella di valorizzare le piccole ma grandi menti che, a
volte, disorganizzate o poco invogliate, si sminuiscono con social,
internet e atti da non lusingare. “Rappresentano il nostro futuro,
dobbiamo partire da questo presupposto affinché capiscano, loro in
primis, l’importanza che hanno. Tutti quanti hanno tanto da dare,
devono soltanto essere stimolati, gratificati e indirizzati a
esprimersi. Devono credere in loro stessi perché solo così potremo
avere da loro il meglio”. Ben per questo sono “in corso i lavori”,
alcuni già partiti, per una serie di iniziative che coinvolgono,
pressoché, tutti gli assessorati: dalla cultura allo sport, dalle
politiche sociali a quelle giovanili, dalla pubblica istruzione
all’ambiente: una sinergia di forze, insomma, quella tanto
auspicata e voluta dal primo cittadino affinché si realizzi una
rete a 360°. È di pochi giorni fa la notizia della concessione alle
società sportive delle palestre scolastiche. Niente di nuovo, una
prassi pressoché all’ordine del giorno, ma non per
l’amministrazione Locci che parte dal presupposto dello sport come
mezzo di inclusione, di valorizzazione ed educazione dei giovani,
dai più piccoli ai ragazzi. “La scuola rappresenta buona parte del
loro mondo, dove vengono formati, apprendono lezioni non solo
culturali ma anche di vita: gran parte del lavoro viene svolto tra
le mura degli istituti e questo deve proseguire anche oltre, con le
stesse linee guida che contrassegnano le ore trascorse in classe.
Questo perché è compito degli insegnanti, degli amministratori, che
siamo prima di tutto genitori, estrapolare le potenzialità dei
giovani, far capire quanto valgono e quanto possono dare in ogni
ambito. Vogliamo che escano dalle loro stanze in cui, spesso, si
rinchiudono per immergersi nel mondo virtuale e attivarsi per il
loro bene e quello della società”. Concetti profondi e
condivisibili: credere nei giovani e farli sentire importanti per
quello che veramente sono non è un semplice compito. Menti
impenetrabili, la maggior parte di loro parla poco con gli adulti,
spesso li sfida con prepotenza. Diffidenti quanto basta, vivono in
un mondo tutto loro che viene sottovalutato, a volte ignorato,
dagli adulti che, presi dai problemi giornalieri e da una vita
frenetica possono non dar troppa attenzione alle espressioni delle
iuvenibus animis. Spesso, colti dalla noia o dalle mode del
momento, si possono rendere protagonisti in maniera negativa o,
addirittura, cercare di attirare l’attenzione con modi di fare
contorti, condannabili ma che a volte celano un disagio, una
esigenza, una necessità non colta e, tanto meno, comunicata con le
parole. “Anche solo attraverso la conoscenza e la pratica dello
sport e delle sue discipline possiamo inserire i ragazzi in un
contesto ben preciso, insegnargli a gareggiare anche
individualmente in maniera tale che si crei una metafora da
rapportare alla vita quotidiana”. Tante le insidie che troveranno
lungo il loro cammino: ecco perché è necessario attivarsi per far
crescere bene le nuove generazioni e insegnare a districarsi in un
mondo che semplice non è da affrontare. Si deve vivere “con il
piede giusto”, intraprendendo la retta via. “Spetta a noi il
compito di formarli ma, soprattutto, di far emergere le loro
potenzialità rendendoli attivi, partecipi ai progetti rivolti alla
comunità. Stiamo lavorando tantissimo su questo aspetto e da non
dimenticare anche quello che interessa l’educazione stradale,
ambientale, civica e sociale: a breve comunicheremo anche i
progetti finalizzati alla lotta contro il bullismo poiché questo
grave fenomeno deve essere combattuto quotidianamente e non solo in
occasione della giornata contro questa forma di violenza” conclude
Boscu.
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