zola Zola, tra la Sardegna e Londra

"Gianfranco Zola" by Angelo Romano (CC BY 2.0)

Il calcio è uno sport che crea vincoli, soprattutto dal punto di vista umano. Essere l'idolo delle folle si ripercuote sulla vita di tanti calciatori, ancora di più se ciò accade dove le aspettative delle persone sono importanti e dove la passione governa le azioni quotidiane. Il caso di Gianfranco Zola è emblematico: l'attaccante della provincia di Nuoro è stato uno dei più forti giocatori italiani di sempre, sebbene non abbia ricevuto molti elogi dalla stampa o non abbia mai trionfato con la maglia della nazionale azzurra, è stato amato in ogni città in cui ha giocato. Arrivato giovanissimo al Napoli di fine anni '80, dove fece l'incontro più importante della sua carriera, ossia quello con Diego Armando Maradona, il calciatore sardo diede così un impulso decisivo per diventare il nuovo idolo del San Paolo, dopo il fenomeno argentino. In molti ricordano ancora le sue punizioni o le sue magie in campo.

Nella Serie A dell'anno prossimo, dove la Juventus è la favorita alla vittoria, secondo le quote principali di siti di scommesse specializzati nella Serie A, come indicato su https://extra.bet365.it/news/it/Calcio/Serie-A/higuain-lagente-resta-alla-juventus, Zola seguirà con attenzione tre ex sue squadre: il Cagliari, il Parma e il Napoli. In Emilia Romagna Zola finì nel 1993, quando le casse esangui del Napoli richiesero dei sacrifici e il fantasista fu il primo della lista ad essere venduto al Parma, come in seguito accadde a Fabio Cannavaro. Anche all'Ennio Tardini il sardo fu uno tra i più amati, grazie ai suoi colpi unici e al suo estro senza eguali, aiutando il Parma a crescere come squadra e portandolo ad alti livelli.

Tuttavia, dove davvero la carriera di Zola spiccò un salto verso l'alto fu al Chelsea. La squadra dei quartieri bene di Londra puntò su di lui nel 1996 nel merito di un acquisto senza precedenti. Mai fino ad allora, infatti, un calciatore italiano di primissimo livello era andato a giocare in Premier League. Intervistato poco tempo fa sull'eventuale passaggio di Maurizio Sarri al Chelsea, l'ex numero 25 Blue fu nominato dai tifosi "Magic Box" per via delle sue dimensioni ridotte che però non gli impedirono di mettere a segno goal e giocate d'antologia. A Stamford Bridge, la casa del Chelsea, nessuno dimenticherà mai un goal di tacco al volo su calcio d'angolo, come non dimenticheranno tante altre giocate decisive che solo il folletto sardo era in grado di fare. Perfettamente a suo agio in maglia Blue, Zola divenne l'idolo assoluto dei tifosi del Chelsea per via delle sue abilità tecniche e per la sua sagacia. Mai prima di allora un italiano era stato così benvoluto in Inghilterra e i suoi supporter non si piccarono neanche quando con un goal a Wembley diede all'Italia uno storico trionfo contro l'Inghilterra nelle qualificazioni ai mondiali del 1998.

La sua carriera si chiuse poi al Cagliari, squadra per la quale aveva sempre tifato da buon sardo qual è. Tra una punizione nel sette e un assist al bacio a suggello di una carriera formidabile.

 

 


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