(Adnkronos) - "Registriamo una lieve flessione nelle coperture vaccinali obbligatorie, come l’esavalente e il tetravalente, rispetto all’anno precedente. Ma ciò che desta maggiore preoccupazione è il calo delle vaccinazioni fortemente raccomandate, che restano ben al di sotto degli obiettivi fissati dal Piano nazionale prevenzione vaccinale (Pnpv)”. A lanciare l’allarme è Martino Barretta, pediatra di famiglia e responsabile nazionale dell’area vaccini e immunizzazioni della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che sottolinea come "anche queste vaccinazioni, pur non essendo obbligatorie, salvano vite e devono essere considerate prioritarie".
Tra le vaccinazioni raccomandate, Barretta cita in particolare quella contro la meningite da meningococco B, "una patologia che può causare sepsi e danni neurologici permanenti, soprattutto nei primi mesi di vita. Ritardare la somministrazione significa esporre i bambini a un rischio evitabile". Il pediatra ribadisce il ruolo centrale del medico di famiglia nella promozione della prevenzione: "Il nostro lavoro è prendersi cura del bambino a 360 gradi, e la prevenzione è parte integrante di questa missione. Per questo stiamo lavorando per rendere l’accesso alle vaccinazioni più semplice, anche attraverso la somministrazione diretta negli ambulatori pediatrici, già attiva in alcune regioni".
Pesa "l'assenza di un’anagrafe nazionale - sottolinea Baretta - chiediamo almeno l’accesso a quella regionale. È uno strumento essenziale per verificare lo stato vaccinale del bambino durante le visite di controllo – i cosiddetti bilanci di salute – e per attivare eventuali richiami o recuperi vaccinali, soprattutto in presenza di focolai, come quello attuale di morbillo". Nel sottolineare l’importanza della sinergia tra pediatri e servizi vaccinali territoriali, l'esperto evidenzia che "solo con una collaborazione stretta possiamo raggiungere le coperture previste dal Pnpv. Il pediatra, che vede frequentemente i bambini, può intercettare i ritardi e agire tempestivamente".
Forte l'appello alle famiglie. "Non esistono vaccinazioni di serie A e di serie B - rimarca il pediatra - Anche quelle raccomandate sono fondamentali. Ogni anno, purtroppo, sentiamo di bambini che muoiono o restano invalidi per malattie prevenibili come la meningite. Abbiamo gli strumenti per evitarlo. L’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che in 50 anni le vaccinazioni hanno salvato 150 milioni di vite, di cui 145 milioni tra i bambini. Vaccinare nei tempi previsti è essenziale: ritardare significa perdere una finestra di protezione cruciale. Il recupero è sempre possibile – conclude Barretta – ma il rischio è che il bambino si ammali proprio nel periodo in cui sarebbe stato più vulnerabile. Per questo è fondamentale rispettare il calendario vaccinale e confrontarsi regolarmente con il pediatra".
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