Salvatore Dettori, ex sottufficiale della Marina militare di origini sarde, uccide la madre e le strappa il cuore: per questo motivo è stato arrestato nei giorni scorsi e il provvedimento è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Taranto, Francesco Maccagnano. Il 46enne ha confessato di aver ucciso giovedì scorso la madre, Silvana La Rocca, 73enne ed ex insegnante, con numerose coltellate. Il delitto si è consumato nel cortile della villetta di Marina di Leporano (Taranto), dove la donna risiedeva.

Dettori, originario della Sardegna, ha confermato le dichiarazioni rese ai carabinieri e al pubblico ministero Salvatore Colella, aggiungendo dettagli sul movente. Le indagini hanno rivelato un rapporto fortemente conflittuale tra madre e figlio, aggravato dalla precaria situazione economica dell’uomo. Quest’ultimo, dopo aver contratto un mutuo per acquistare un’abitazione a Pulsano, non era più in grado di sostenere le rate, accumulando un debito rilevante.

Il rifiuto della madre di ospitarlo e la gestione della villetta, divisa tra la vittima e i due figli (l’altro vive in Francia), sono stati al centro dei dissidi. Tuttavia, alcune delle dichiarazioni di Dettori sono apparse agli inquirenti contraddittorie e inverosimili. Tra queste, la folle accusa che la madre lo costringesse a mangiare “carne umana”, identificata come i resti del padre, Cataldo Dettori, ex operaio dell’Ilva deceduto nel 2002 in un incidente sul lavoro.

La vicenda assume contorni inquietanti con le ossessioni del 46enne, convinto dell’esistenza di vampiri attorno a lui. Dettori ha descritto l’omicidio con dettagli agghiaccianti, raccontando di aver colpito la madre alla nuca e, non riuscendo a ucciderla immediatamente, di averle inferto colpi alla gola, all’addome e al torace per “prelevarle il cuore”. Dopo il gesto, è rimasto accanto alla donna fino al suo ultimo respiro.