A Oristano, poliziotti e studenti uniti per donare il sangue e salvare vite. Stamattina la Questura cittadina è stata teatro di una straordinaria raccolta di 30 sacche di sangue, gesto concreto che unisce impegno civile e memoria storica. L’iniziativa, parte del progetto “Dal sangue versato al sangue donato”, è organizzata dall’Associazione DonatoriNati della polizia di Stato, vigili del fuoco e dalla Quarto Savona Quindici, con l’obiettivo di sensibilizzare giovani e cittadini sull’importanza della legalità e della donazione di sangue.

A rendere ancor più significativo l’evento è stata la presenza della teca che custodisce i resti della Croma blindata, l’auto scorta su cui viaggiava Giovanni Falcone, insieme alla moglie Francesca Morvillo, quando la strage di Capaci li tolse al mondo il 23 maggio 1992. Dopo aver toccato Cagliari e Sassari, la teca è giunta oggi in piazza Roma a Oristano, offrendo a tutti i presenti un simbolo concreto di memoria e resilienza.

All’interno della Questura, la raccolta di sangue è stata coordinata con attenzione dal Centro Trasfusionale dell’Ospedale San Martino di Oristano, diretto dal dottor Mauro Murgia. Trenta sacche di sangue sono state raccolte grazie all’impegno di donatori che, attraverso un gesto semplice ma potente, hanno voluto trasformare il ricordo di una tragedia in un atto di speranza.

“Ringraziamo sentitamente tutti coloro che hanno aderito alla raccolta – ha affermato il dottor Murgia -. Giornate e iniziative come questa agevolano il nostro lavoro giornaliero nella sensibilizzazione a un gesto solidale, come la donazione di sangue, importante per tanti cittadini e pazienti, che attraversano un momento di difficoltà”.