Il Decreto legge 96 del 2018, meglio conosciuto come Decreto Dignità, è stato il primo atto proposto da Luigi di Maio in qualità di Ministro del lavoro e dello sviluppo economico, eha apportato novità significative nel panorama legislativo italiano. Come suggerisce il nome dato al decreto, l’intento è quello di dare nuova vita ad alcuni settori, soprattutto quello del lavoro, ma tra i vari argomenti coinvolti dalla nuova normativa è presente anche lo sport.
I limiti alle sponsorizzazioni da parte delle società di betting: la difficile interpretazione della norma
Una delle questioni più spinose affrontate dal Decreto Dignità è stata quella delle sponsorizzazioni delle squadre sportive da parte dei brand di scommesse. In un’ottica di generale prevenzione della ludopatia, l’Art 9 della nuova legge prevede che a partire dalla sua entrata in vigore (nel mese di luglio del 2018) venga impostoun generale divieto di pubblicizzazione - anche indiretta - di giochi e scommesse cheprevedonodelle vincite, in qualunque modo e in qualunque forma questa possa avvenire, ad inclusione di manifestazioni e comunicazioni tramite mass media.
Oltre a questo, la stessa norma ha posto un vigore un limite anche “alle sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni, programmi, prodotti o servizi e a tutte le altre forme di comunicazione di contenuto promozionale… la cui pubblicità, ai sensi del presente articolo, è vietata”, con un effetto posticipato, decorrente dal 1 gennaio 2019 (fatta eccezioni per i contratti già in essere, fino alla loro scadenza e comunque non oltre l’anno dall’entrata in vigore della legge).
Dal punto di vista pratico, è stato difficile capire la differenza intesa dal legislatore tra contratto di sponsorizzazione e contratto di pubblicizzazione: soprattutto, a quali contratti si applica la proroga e quali invece sono vietati da subito. Come è intuibile, sono state le società calcistiche della serie A ad essere le prime a richiedere dei chiarimenti, essendo le loro squadre quelle che ricevono le maggiori sovvenzioni da parte delle società di betting e di gioco online.
La risposta dell’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni (AgCom)
Dopo un percorso abbastanza tortuoso, in cui le maggiori società sportive hanno chiesto chiarimenti all’autorità investita in Italia di tali poteri, l’AgCom, il quadro è ora più chiaro e definito. I contratti di sponsorizzazione sono una tipologia più specifica di quelli pubblicitari, e quindi si applica anche ad essi la deroga prevista: ovvero, se stipulati prima dell’entrata in vigore del Decreto, rimangono validi fino alla loro scadenza naturale (sempre con il limite di un anno dall’applicazione del Decreto stesso). Un’ottima notizia quindi per tutte quelle squadre sportive, calcistiche e non, che vedono la maggior parte delle loro sponsorizzazioni provenire dai grandi brand di betting. È sull’onda di questi chiarimenti che alcune delle società di online gaming più importanti in ambito internazionale hanno potuto continuare nella loro attività di sponsorizzazione delle nostre squadre. StarCasinò ad esempio, appartenente al gruppo svedese Betsson, si è riconfermato Official Gaming Partner della Lega Basket Serie A: un evento memorabile, avvenuto a Firenze nello scorso mese di febbraio, che ha riunito i migliori atleti e tecnici del mondo della pallacanestro.
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