(Adnkronos) - “La Reggia di Caserta era il sogno di una dinastia, i Borbone, che avevano costruito un sistema di residenze reali fondato anche sulla produzione e sull’economia del territorio. È questa la nostra identità più profonda, e anche oggi la nostra missione è sostenere le produzioni di qualità, dalla mozzarella al vino, fino alla pizza: espressioni autentiche della cultura campana”. Con queste parole Tiziana Maffei, direttrice della Reggia di Caserta, è intervenuta nel corso dell’evento 'Mozzarella di bufala campana Dop-La sfida europea', che si sta svolgendo oggi nelle Regie Cavallerizze, dove vengono presentate le ricerche di Nomisma e Arcadia sulla percezione e la reputazione del prodotto simbolo del Made in Italy in Europa. 

Maffei ha sottolineato il legame storico e ideale tra la Reggia e il tema della qualità produttiva, ricordando come “la cultura non è solo patrimonio artistico, ma anche capacità di trasformare le risorse di un territorio in esperienza e conoscenza”. “La Reggia - ha spiegato - è un luogo che racconta un sogno dinastico, ma oggi rappresenta anche una comunità viva che dialoga con l’agricoltura, con le filiere e con l’enogastronomia. Noi abbiamo la possibilità di comunicare quanta cultura c’è dietro il cibo e di valorizzare la mozzarella di bufala, come il vino e la pizza, dentro un racconto di territorio”. 

Il turismo, ha aggiunto la direttrice, “è un’esperienza culturale del cittadino comune, e deve trasformarsi in un viaggio consapevole. La fruizione dei nostri luoghi non può essere superficiale, ma deve essere un percorso di conoscenza, di ricerca e di ritorno. Solo così si costruisce un turismo che rispetta e valorizza l’identità del territorio”. Maffei ha quindi lanciato un appello alla sinergia tra cultura e produzione: “Inserire il turismo nella dimensione culturale dei territori è fondamentale, perché il punto di contatto è proprio questo: la conoscenza profonda. Cultura e cibo non sono mondi separati, ma parti di uno stesso linguaggio che racconta chi siamo e dove vogliamo andare”.