Oristano
Da mesi non vengono pagati. Linea dura dopo gli appelli e gli annunci dell’assessore alla Sanità
Ieri l’annuncio di un imminente raddoppio degli ambulatori Ascot in provincia di Oristano e oggi il timore che, già dai prossimi giorni, i presidi esistenti possano chiudere i battenti. I medici che ne assicurano il funzionamento (una ventina) minacciano infatti di revocare la loro disponibilità ad assicurare il servizio.
“Siamo stati retribuiti regolarmente fino al mese di settembre”, spiega Nicola Frau, uno dei medici impegnati negli Ascot. “Dal mese di ottobre i pagamenti si sono inspiegabilmente bloccati. Un ritardo di cui abbiamo chiesto il motivo più volte e che ora ci costringe a sospendere il nostro impegno”.
La grave decisione, nei giorni scorsi, è stata comunicata dai medici al direttore generale della Asl di Oristano Angelo Maria Serusi. Il direttore della Asl, nel rassicurarli, ha mostrato loro una comunicazione dell’assessore regionale Carlo Doria, arrivata in via Carducci il giorno precedente che sembra spiegare come, negli ultimi mesi, questo servizio sia stato previsto senza poter contare sulla necessaria dotazione finanziaria.
Nel documento l’assessore Doria annuncia tra l’altro “la predisposizione di una proposta di deliberazione della giunta regionale che rimodula gli stanziamenti a favore delle due Asl di Oristano e della Gallura sulla base dei fabbisogni rappresentati”. Da qui l’invito, rivolto all’Ares, ad “avviare i procedimenti per il riconoscimento delle spese rendicontate”.
Rassicurazioni che non hanno però convinto i medici dell’Ascot : “Prendiamo atto di questa comunicazione dell’assessore Doria che arriva solo dopo circa tre mesi di mancati pagamenti”, afferma Nicola Frau, “però abbiamo necessità di sapere con certezza se e quando avremo le retribuzioni per le competenze già maturate. In in mancanza di risposte sicure non potremo garantire ancora i nostri turni”.
Ieri l’assessore regionale alla sanità Carlo Doria aveva annunciato, proprio a Oristano, il progetto per il raddoppio degli Ascot in provincia. Un servizio, che, anche se in limitati giorni e orari, è stato varato con il compito di garantire l’assistenza sanitaria ai pazienti degli ambiti ormai privi di medico di famiglia. Finora sono quasi 5000 ai quali se ne aggiungeranno almeno altri 8000 nelle prossime settimane, quando cioè lasceranno per la pensione o per un trasferimento in altra sede ben cinque medici di famiglia, rispettivamente a Ghilarza, Abbasanta, Terralba, Arborea e Gonnostramatza.
L’ attivazione degli Ascot è partita in via sperimentale nello scorso mese di marzo nella provincia di Oristano dopo un avviso pubblico per la raccolta delle disponibilità a fronte dell’impegno del pagamento di un compenso di 60 euro all’ora, in analogia con l’indennità prevista per le prestazioni aggiuntive dei medici ospedalieri, quest’ultima però nel frattempo lievitata fino ad arrivare anche a 100 euro all’ora. Da qualche mese gli Ascot sono stati attivati anche nelle altre Asl sarde.
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Venerdì, 22 dicembre 2023
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