Cabras

Annunciati dal sindaco di Cabras, Andrea Abis, sono partiti i distacchi controllati, nonostante la mancata autorizzazione della Soprintendenza

Sono cominciate questa mattina a San Giovanni di Sinis le operazioni di “distacco controllato” delle parti pericolanti di parete rocciosa nella zona dello “Spiaggione”.

Le operazioni erano state annunciate lo scorso 13 maggio dal sindaco di Cabras, Andrea Abis^[1], che nei giorni successivi aveva firmato una ordinanza per la rimozione dei massi in procinto di cadere.

Un provvedimento d’urgenza, disposto nonostante i pareri negativi della Soprintendenza, che aveva negato l’autorizzazione all’esecuzione delle opere in quanto, si legge nella stessa ordinanza del sindaco, “sotto il profilo della tutela del patrimonio archeologico, l’intervento di demolizione della falesia è stato dichiarato incompatibile con la tutela del patrimonio archeologico”.

Il sindaco dal canto suo persegue la tutela della pubblica incolumità, considerando l’impossibilità materiale di vigilare e sorvegliare l’area.

“Elimineremo tutto ciò che è pericolante e che possa venir giù in maniera naturale”, ha precisato il sindaco di Cabras. “Lo faremo attraverso l’attività di disgaggio svolta da professionisti”.

Nella pratica, ciò significa i tecnici che si appenderanno alla