Antonio (Giannino) Delogu, 69 anni, noto imprenditore, è tragicamente scomparso questa mattina in un incidente stradale avvenuto in via Ozieri, alla periferia di Oristano. Originario di Oristano, vantava una lunga carriera di successo, soprattutto nel settore della gestione dei rifiuti, dove si era distinto per la sua competenza e l’impegno. Aveva gestito contratti in circa 90 comuni sardi, contribuendo in modo importante alla tutela dell’ambiente e al miglioramento dei servizi.

L’incidente mortale si è verificato questa mattina, intorno alle 4, a Oristano, in via Ozieri, dove un’auto è finita fuori strada ribaltandosi. Alla guida c’era Antonio Delogu, noto come Gianni, di 69 anni. Nonostante i tentativi di rianimazione, per lui non c’è stato nulla da fare. L’allerta è stata lanciata da alcuni testimoni presenti in zona e, in breve, sono intervenuti i soccorsi del 118, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni, Delogu, al volante di una Renault Clio, avrebbe sbandato improvvisamente, finendo in una cunetta dopo aver urtato un piccolo ponte per il drenaggio delle acque piovane. L’impatto violento e il successivo ribaltamento si sono rivelati fatali.

Non solo operatore nel settore della gestione rifiuti, Delogu era anche un educatore. Difatti, ha insegnato educazione ambientale in vari istituti dell’isola, trasmettendo alle nuove generazioni l’importanza della sostenibilità e della tutela del territorio. La sua dedizione a questo ambito non si è fermata ai confini italiani. Si è impegnato anche a livello internazionale, contribuendo alla realizzazione di sistemi di raccolta differenziata in diversi comuni. Tra i suoi progetti più importanti all’estero, figura il lavoro svolto per una città della Romania, dove ha saputo adattare la sua esperienza italiana a un contesto locale, promuovendo un sistema efficace e rispettoso dell’ambiente.

Antonio Delogu è ricordato anche per il suo contributo in ambito sanitario e tecnologico. Nel 2012 aveva ideato Sanycar, un innovativo sistema di disinfezione a raggi Uv-C, pensato per sanificare spazi e oggetti di uso comune in contesti ad alto traffico come ospedali e aeroporti. La sua invenzione, lanciata durante la pandemia, ha riscosso notevole successo, tanto da vincere il premio come miglior startup italiana al Gitex 2020 Future Stars di Dubai, riconoscimento prestigioso per un progetto che ha contribuito a migliorare la sicurezza nei luoghi pubblici.