(Adnkronos) - Siamo "abbastanza vicini all'intelligenza artificiale trasformativa" ed è assolutamente cruciale tener conto per navigare l'impatto sulla società. Questo l'avvertimento che lancia Marc Mézard, professore di fisica teorica all'Università Bocconi di Milano e già direttore dell'École Normale Supérieure di Parigi, dal palco di ComoLake 2025, prevedendo che lo sviluppo dell'Ai e il suo impatto sociale si collocheranno a metà tra le previsioni più conservatrici e quelle più estremiste.
Nell'ambito "ci sono visioni diverse", spiega il professore. "C'è chi dice che sta per arrivare l'IA generale, un'intelligenza suprema e molto più intelligente di no. C'è chi dice che tra 3-5 anni arriverà l'Ai trasformativa, un livello di Ai che sarà capace di svolgere una gran parte dei lavori intellettuali. E poi c'è la versione di base, chi crede che sia una rivoluzione digitale 2.0, con più dati e più calcolo".
"Io penso che siamo abbastanza vicini all'Ai trasformativa", prosegue Mézard, evidenziando che è "chiaro" come l'Ai stia per avere un impatto maggiore sia sull'attività scientifica stessa, e dunque sul futuro della ricerca e dello sviluppo, sia sulle applicazioni. Come esempi cita la scoperta di nuove molecole, materiali, linguaggi, e indica i possibili pericoli, quali sistemi di sorveglianza di massa e di "brain reading"m in grado di leggere le intenzioni, ma anche la generazione di realtà false con la conseguente distorsione dei sistemi democratici, i sistemi d'arma capaci di prendere decisioni autonome, nonché la concentrazione di queste tecnologie nelle mani di un piccolo gruppo di attori.