Samugheo
Dietro all’eccellenza tanto amore e rispetto per questi splendidi animali
Tutto è nato da Monna Lisa, ma con il tempo sono arrivati Bertuledda, Nughe e le sue discendenti: le asine dell’azienda “Dhea Mather[1]” di Samugheo garantiscono un latte pregiato, che dà vita a prodotti cosmetici naturali sempre più amati e apprezzati in tutto il mondo.
Premiata poche settimane fa con il Rural Award[2], il prestigioso riconoscimento del Distretto rurale Giudicato d’Arborea alle aziende che più hanno dato lustro al territorio, l’impresa guidata da Diego Frongia produce creme, saponi e sieri di bellezza, partendo dall’amore incondizionato verso i propri animali.
“Un nostro principio fondamentale è il rispetto assoluto degli asini, da quando vengono al mondo, passando per il pascolo, fino alla mungitura per la produzione”, ha spiegato Frongia. “La produzione del latte parte con la nascita degli asinelli: la mamma e il piccolo sono inseparabili. L’asina lo segue ovunque, non perdendolo mai di vista, e dal canto suo l’asinello non perde occasione per poppare. Per riuscire a mungere le asine, perciò, dobbiamo separare i due temporaneamente, alimentando i piccoli con foraggi e farine per sopperire alla mancanza del latte materno. Per avere un prodotto più fresco e un pieno rispetto delle fattrici, abbiamo delle produzioni mirate. Da qui la scelta di creare un prodotto di nicchia: rispettiamo gli animali, preferendo la qualità alla quantità”.
L’avventura commerciale è partita dallo studio. “L’azienda è nata circa 10 anni fa grazie a mio padre Paolo, che ha seguito un corso per allevamento degli asini. Si è subito appassionato, tanto che ha acquistato i primi asini ed ha iniziato a organizzare dei trekking someggiati alla scoperta del territorio. Anche io ho iniziato molto presto a condividere la sua passione e lavorare in azienda”, racconta Diego Frongia. “Da quell’esperienza sono partiti degli studi durati anni, per la selezione genetica di asine capaci di rendere un litro di latte alla mungitura. Questo animale, infatti, in genere non produce molto latte: ne dà appena un bicchiere. Questo perché in natura viene poppato tutto dai piccoli e non presenta grandi eccedenze. Con questa selezione siamo invece riusciti ad avere degli animali in grado di fornire il latte necessario”.
Nel giro di dieci anni l’allevamento è cresciuto molto. “La prima asina si chiamava Monna Lisa, anche se l’avevamo soprannominata affettuosamente Nonna Papera”, ricorda Frongia. “Oggi possediamo una trentina di asine sarde: ci teniamo a mantenere una genealogia di razza sarda. Questa è riconoscibile dal manto grigio con la caratteristica croce nera: capita che a volte nascano anche dei cuccioli zebrati, altro tratto tipico, o nei casi più rari anche rossi. Abbiamo avuto due femminucce proprio di quel colore. Ogni volta che nascono i nuovi piccoli è sempre una sfida trovare loro dei nomi: spesso sono sardi, come Bertuledda, a volte relativi ispirati al cibo, come Tzicchi e Pistoccu, oppure alle piante, come Nughe. Non poteva ovviamente mancare Cleopatra, con il suo manto di un grigio chiarissimo, che riflette la luce”.
Le asine possono crescere in quello che per loro è un paradiso, rendendo speciale il loro latte. “Si tratta di un animale molto rustico e resistente: i nostri animali hanno a disposizione pascoli ed ettari di boschi dai quali traggono il loro nutrimento”, spiega Frongia. “Possono liberamente mangiare piante della macchia mediterranea, erba, ghiande, rovi, pungitopo e legna per rafforzare i denti. Come è noto, hanno bisogno di acqua purissima e possono berla direttamente dalle sorgenti del Mandrolisai, dalle quali sgorga ricca di minerali”.
Il latte che si ottiene è oro allo stato liquido. “Nel mercato si trovano tantissimi prodotti che tendono a stressare la pelle, seccandola con la loro aggressività, mentre pur essendo il latte d’asina un potente antibatterico, grazie alla presenza dell’enzima lisozima, riesce a nutrire e idratare con delicatezza. La particolarità della nostra azienda è che noi utilizziamo il latte fresco, senza farlo passare dal processo di liofilizzazione”, ha spiegato Frongia. “È un ingrediente molto versatile, che viene sottoposto a ferrei controlli settimanali: si adatta a qualsiasi pH cutaneo, anche a quelli più sensibili. Pensiamo per esempio alle pelli irritate da dermatiti e psoriasi: i nostri prodotti si adattano bene alla detersione e la cura della cute soggetta a queste problematiche, grazie agli effetti rigeneranti e nutrienti. Il latte è inoltre ricco di vitamine e grassi insaturi, preziosissimi per la pelle”.
“Nelle nostre produzioni amiamo unire al latte d’asina degli ingredienti di origine naturale provenienti dalla macchia mediterranea del Mandrolisai, tra i territori più lussureggianti dell’Isola”, ha aggiunto il proprietario. “Tra questi abbiamo l’aloe vera, la calendula, la rosa canina, il lentisco e l’iperico: in particolare quest’ultimo potente fiore, noto come erba di San Giovanni, è davvero ricco di proprietà. Lo proponiamo sia con il latte d’asina che in purezza, ed è addirittura ottimo assunto per via orale, come antidepressivo”.
La qualità del latte dà vita a prodotti inimitabili. “Si parte con la crema viso Oro bianco, che idrata, nutre e ringiovanisce grazie alla ricetta con il 78% di latte d’asina unito a ingredienti naturali della flora mediterranea, come olio di oliva, oli di germe di grano, olio di rosa mosqueta, olio di lentisco e oleolito di iperico, dalle potenti proprietà antiossidanti e proteine nutrienti, alle quali si aggiungono tantissime vitamine diverse, quali A, B2, B12 ed E”, spiega sempre Frongia. “Abbiamo poi le saponette, in versione con o senza aloe vera, estremamente delicate nella detersione anche con le pelli più sensibili e irritate da patologie dermatologiche. Infine c’è il nostro siero con il 98% di latte d’asina fresco, eccellente per rendere la pelle morbida e setosa, e utile nei casi di acne, smagliature e rughe. È un vero e proprio concentrato di tutte le proprietà del latte d’asina. Tutti i nostri prodotti presentato dei packaging ecosostenibili in vetro airless o in carta. Prima dell’impiego viene fatto un controllo del latte che ne certifica la possibilità d’utilizzo”.
Dhea Mather[3] però propone anche dei prodotti inediti, tutti da scoprire, e lavora su diverse novità. “Durante le fiere e i mercati ai quali partecipiamo, ci piace stupire i clienti . Un esempio è il nostro burrocacao al latte d’asina e le piccole saponette da 30 grammi, all’aloe e non, ottime per un regalo natalizio e utili non solo per la detersione, ma anche per profumare cassetti e ambienti”, ha commentato Frongia. “Attualmente stiamo studiando una formula per il contorno occhi con acido ialuronico e rosa canina, le cui bacche sono ricche di vitamina C”.
I prodotti sono sempre più apprezzati. “Oltre ad aver ricevuto il premio ‘Eccellenze Italiane’ un paio d’anni fa, abbiamo partecipato a numerose fiere, anche a Milano, dove abbiamo riscosso un grande successo”, ha commentato Frongia. “Tra i progetti c’è lo sviluppo dell’export, anche grazie al nostro sito”.
Amato in tutto il mondo, il latte d’asina di Dhea Mather[4] è ormai una ricchezza ricercata. “È un ingrediente davvero straordinario: basti pensare che è simile al latte materno con una percentuale più alta del 90%”, ha concluso il titolare dell’azienda. “Non stupisce che grandi donne come Cleopatra e Poppea ne avessero fatto il loro segreto di bellezza”.
I prodotti di Dhea Mather[5] sono disponibili sul sito ufficiale dell’azienda[6] e negli stand allestiti in occasione di fiere, mercati e le tappe di Autunno in Barbagia.
Mercoledì, 19 dicembre 2023
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