(Adnkronos) - Bimbi al nido spesso malati. E ansie dei genitori che crescono per la preoccupazione 'che qualcosa non vada' quando gli episodi si ripetono frequentemente. "Se i bambini si ammalano spesso non ci si deve preoccupare" spiega all'Adnkronos Salute Antonio D'Avino, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) che celebra il XIX Congresso nazionale a Cagliari fino a oggi. "Bisogna entrare nell'ordine di idee che quanto più il bambino è piccolo, tanto più si contagia con infezioni virali. E' la norma ammalarsi 6-8 volte all'anno nel periodo autunno-inverno. Poi c'è chi si ammala 3-4 volte e chi si ammala 10, ma siamo sempre nell'ordine della normalità".  

"I genitori devono ricordare che nei bambini più piccoli, quelli che vanno al nido - di un anno o due anni - l'assetto immunitario immaturo favorisce questi malanni, per questo vediamo la frequenza degli episodi. Quanto più il bambino diventa grande tanto meno si ammala semplicemente perché il sistema immunitario matura". Che fare? "Innanzitutto - continua D'Avino - fare in modo che ci sia un frequente lavaggio delle mani. Ci può aiutare adottare tutte quelle misure che non favoriscono il contagio: cioè arieggiare bene gli ambienti scolastici, e stare all'esterno più tempo possibile, finché il tempo lo consente. Sono piccole cose che si possono controllare o si può chiedere agli educatori o alla scuola". 

E poi "siccome la maggior parte di queste infezioni sono di natura virale, basta adottare alcune precauzioni, come per esempio, quando i bambini sono ammalati evitare di mandarli a scuola. E' chiaro che ci sono esigenze lavorative dei genitori che andrebbero sempre supportati con servizi adeguati, ma è importante evitare di infettare altri bambini, creando comunque un circolo vizioso". Inoltre "meglio non mandare il piccolo a scuola subito appena passato il malessere, serve aspettare almeno un giorno. Idealmente il periodo di malattia dovrebbe essere uguale al periodo di convalescenza, non sempre si può, ma almeno 24 ore sono necessarie". Importantissima poi "la vaccinazione anti-influenzale. Oggi noi abbiamo uno strumento molto utile che per i bambini tra i sei mesi e i sei anni prevede la gratuità della vaccinazione. Ma anche per i bambini più grandicelli c'è la forte raccomandazione a immunizzarli", conclude.